Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversata
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
bello, ramingo mi ha raccontato, anche io dovevo andare al Pagarì un po' di tempo fa ma poi avevamo dovuto rinunciare per via del tempo... mi è rimasta la voglia di andare soprattutto dopo la sua entusiasmante descrizione!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Gran bel racconto Wolf, chiedo scusa per il ritardo del mio, ci sono dietro ...
Solo alcune precisazioni:
Se io avessi avuto il tuo allenamento da scrivania, non sarei stato da meno... ammirabile come tu ti sia comportato dopo mesi di inattività.
Il mio disappunto per l'aver troncato la salita è stato velocemente metabolizzato... poichè assieme a te ho vissuto due bellissimi giorni nutriti e densi di piacevolissime chiacchierate, inoltre mi sono goduto un gran bel pranzo sull'uscio del Biv.Moncalieri (di cui ancora ti ringrazio per la condivisione delle pietanze) ed ho potuto assaporare appieno (nel vero senso della parola) della bellezza incontaminata di quei luoghi fotografandone flora e fauna.. e poi .. i piedi al ritorno a San Giacomo dolevano molto anche a me... non oso pensare come avrei vissuto la discesa dal Soria nel caso la traversata avesse avuto successo...
Spero presto di apporre anche la mia testimonianza di questa bella avventura. A presto.
Solo alcune precisazioni:
Se io avessi avuto il tuo allenamento da scrivania, non sarei stato da meno... ammirabile come tu ti sia comportato dopo mesi di inattività.
Il mio disappunto per l'aver troncato la salita è stato velocemente metabolizzato... poichè assieme a te ho vissuto due bellissimi giorni nutriti e densi di piacevolissime chiacchierate, inoltre mi sono goduto un gran bel pranzo sull'uscio del Biv.Moncalieri (di cui ancora ti ringrazio per la condivisione delle pietanze) ed ho potuto assaporare appieno (nel vero senso della parola) della bellezza incontaminata di quei luoghi fotografandone flora e fauna.. e poi .. i piedi al ritorno a San Giacomo dolevano molto anche a me... non oso pensare come avrei vissuto la discesa dal Soria nel caso la traversata avesse avuto successo...
Spero presto di apporre anche la mia testimonianza di questa bella avventura. A presto.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Che coppia!!!!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Bravissimi
Certo che dopo mesi di inattivita' proprio una cosina semplice semplice
Certo che dopo mesi di inattivita' proprio una cosina semplice semplice
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Bravi ragazzi, tornerete per fare la traversata che merita assai
wolf non ti preoccupare che è dura stare dietro al ramingo
wolf non ti preoccupare che è dura stare dietro al ramingo
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
meno male, lì per lì mi ero preoccupato assai, comunque in discesa non c'è storia, volo ancora come una colombaalec wrote: wolf non ti preoccupare che è dura stare dietro al ramingo
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...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
è vero, in discesa si è fatto valere, dovevate vedere come sciava sugli scarponi lungo i nevai... un vero asso!wolf wrote:meno male, lì per lì mi ero preoccupato assai, comunque in discesa non c'è storia, volo ancora come una colombaalec wrote: wolf non ti preoccupare che è dura stare dietro al ramingo
La traversata degli italiani era un desiderio ed una aspirazione reciproca, una di quelle esperienze in montagna che meritano di essere fatte. Dalla Maledìa al Gelàs per cresta, attraverso uno dei “balconi” più belli e selvaggi delle Alpi Marittime.
L’alpe però mette a dura prova e così siamo finiti per realizzare solo metà di quello che ci eravamo prefissati.
Ma la montagna è anche condivisione, è un’occasione per riflettere e per stare assieme agli amici e con essi apprezzarne la bellezza e attraverso la fatica vivere un’esperienza che lega e cementa i rapporti e la fiducia.
Di buon mattino assieme a Wolf partiamo da San Giacomo incamminandoci sul lungo sentiero che si inerpica lungo la valle sino al Rifugio Marchesini Federici al Pagarì a quota 2650 metri. Una scarpinata di quasi 1500 metri di dislivello, ripagata ampiamente dalla bonaria accoglienza di Aladar e dalla sua sapiente e deliziosa cucina. Se poi aggiungiamo la pace che si respira e si percepisce lassù e lo splendore della parete Sud della Maledìa e del panorama incantevole che si apre agli occhi dal terrazzino del rifugio… la fatica è presto un lontano ricordo.
Giunti al rifugio in circa cinque ore, ci siamo subito rifocillati con un bel piatto di gnocchi e con un gustoso secondo di formaggio d’alpeggio e pane casereccio, dopodiché per mandar giù il boccone una bella camminata fino alla cima Pagarì dalla quale si gode un bellissimo panorama su tutta la valle.
La sera trascorre tranquilla tra le mura del rifugio, coccolati da una deliziosa ed abbondante cena a base di polenta, lasagne, sughetti e crostata (tutto rigorosamente “bio”) e tra gli interessanti racconti storici di Aladar.
La mattina si parte presto, ma non troppo… sveglia alle cinque, pensando di partire in solitaria alle 5.30… invece siamo partiti poco dopo con il sole che baciava la parete della Maledìa colorandola d’oro e con altri ospiti del rifugio che ci salutavano.
La relazione tecnica già descritta da Wolf in maniera ottimale la salto.
Dopo le firme sul libro di vetta della Maledìa, scendiamo, affrontiamo la Borello (ove io salgo per primo fino alla base del canalino, attrezzo una sosta in una clessidra e recupero wolf il quale procede in un tiro, piazzando un nut nel punto del masso incastrato) e poi ripieghiamo sul Moncalieri. Pranzeremo beati e rilassati sotto il sole e le incessanti raffiche di vento, che al Moncalieri non impensieriscono minimamente.
A pancia piena scendiamo verso il Lago Bianco e sulle sponde sostiamo a consultare la cartina poiché Wolf propone di scendere da una parte, io dall’altra. Nel mentre che osservo la carta sento Wolf asserire “al limite lo chiediamo a quelle due” .. non alzo neppure gli occhi sorridendo alla battuta di spirito, poi per caso lo sguardo tradisce l’intento e le pupille scorgono siffatte pulzelle in braghette corte e gambe abbronzate sparire dietro alcune rocce in direzione del sentiero…
Mai cartina fu ammucchiat.. piegata più velocemente, in breve vengono arpionate sul sentiero e si scopre che si tratta di due francesine smarrite… cercavano il Pagarì e sono finite al Moncalieri.. Parbleu .. Stephanie parlava italiano e così le spiego gentilmente l’errore illustrandole la via corretta. Ormai è tardi per rimediare e le due dopo i convenevoli si mettono in coda a noi sul sentiero.
Il viaggio prosegue allegro e spensierato sino a San Giacomo ove finalmente abbiamo ristorato le zampe nelle fresche acque del torrente e l’appetito e la sete placati nel bar prospiciente.
Il Gelàs, salendo in auto, ci salutò irradiato di sole e stagliato nell’azzurro cielo…. Ritorneremo!
...a presto qualche bella foto!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Ecco le foto:
la strada per il Pagarì è ancora lunga....
wolf ed io Sulla cima Pagarì
canalino della Maledìa
la Maledìa all'alba
wolf in salita nel canale
laghetto della Maledìa
in vetta alla cima della Maledìa
la cresta del Gelàs,parte della traversata degli italiani
attacco della cima Borello
canalino della Borello
sulla cima Borello di fronte alla cima Chafrion (un pò rassegnato..)
... e buon appetito!!! Biv.Moncalieri
la strada per il Pagarì è ancora lunga....
wolf ed io Sulla cima Pagarì
canalino della Maledìa
la Maledìa all'alba
wolf in salita nel canale
laghetto della Maledìa
in vetta alla cima della Maledìa
la cresta del Gelàs,parte della traversata degli italiani
attacco della cima Borello
canalino della Borello
sulla cima Borello di fronte alla cima Chafrion (un pò rassegnato..)
... e buon appetito!!! Biv.Moncalieri
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Belle Ale! Ancora tanta neve nel canalino! Mi chiedo, vedendo anche le condizioni trovate da noi nel vallone di pontebernardo, quanta neve ci sarebbe ancora in marittime se non avesse fatto questo periodo di caldo anomalo!
Visto il meteo avete fatto bene a non proseguire.
Stupendo il laghetto della Maledia, in due volte che sono andato lì non l'ho mai visto (la prima volta ancora troppa neve, la seconda ormai asciutto...)
Visto il meteo avete fatto bene a non proseguire.
Stupendo il laghetto della Maledia, in due volte che sono andato lì non l'ho mai visto (la prima volta ancora troppa neve, la seconda ormai asciutto...)
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Bellissime foto, soprattutto quella del ragno, il laghetto e l'ultima che vi ritrae!
Il sogno di qualche traversata (escursionistica ) in quei luoghi prende sempre più piede.
Il sogno di qualche traversata (escursionistica ) in quei luoghi prende sempre più piede.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Che gita! che foto! che coppia!
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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- davec77
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Toh, guarda caso...
Ieri e oggi sono stato anch'io da quelle parti, ho dormito al Pagarì e ho visto sul libro del rifugio le firme di ramingo e wolf...
Percorso: S. Giacomo - Rif. Pagarì - Canalino della Maledia - Passo dei Ghiacciai - Pera de Fener - Rif. Soria-Ellena - S. Giacomo.
Avevo due giorni liberi ed ero solo, così all'ultimo momento (ieri mattina!), visto che da tanto ero curioso di visitare il rifugio Pagarì del quale tanto bene si parla... ho telefonato e sono partito.
Purtroppo il mio allenamento al dislivello, per tutta una serie di motivi, quest'anno è ai minimi storici... sicché patisco abbastanza la salita al rifugio, che mi sembrava interminabile: alla fine 3h50 da S. Giacomo, non un tempo proprio orribile, però sono proprio stanco. Arrivo giusto in tempo per la cena.
L'accoglienza al rifugio è all'altezza delle migliori aspettative, Aladar cucina bene e spiega in varie lingue (oltre a me ci sono solo 3 ospiti olandesi e 2 svizzeri) un sacco di cose sulle abitudini degli stambecchi, che ormai stazionano abitualmente nei pressi del rifugio, praticamente sono lì fuori dalla porta! Anche la famosa birra Pagarina, prodotta in loco, non è affatto male.
Fuori fa freddo e il tempo, dopo una giornata di sole, si è guastato. Vado a dormire, l'indomani alle 5:30 c'è tutta nebbia. Fiducioso aspetto, e dopo un po' le nubi cominciano a dissolversi e si rivede la Maledia. Parto!
Risalgo il nevaio velocemente, sfruttando la lingua di neve alla base della parete, velocemente e con il casco in testa, non si sa mai venga giù qualcosa anche se è presto. La neve è sempre portante ma non ghiacciata, per via della notte nuvolosa. All'uscita del canale tengo i ramponi, e con qualche passetto più delicato sbuco al colletto, dove soffia un vento freddo... l'intenzione era salire la normale della Maledia... ma sono ancora stanco dal giorno prima, sono solo e la testa quest'anno non è la solita. In altre occasioni non avrei neppure esitato, invece oggi di andare su per quella parete di sfasciumi non mi va proprio. Sarà per la prossima volta, magari ci torno per la cresta sud-est... non ci penso su troppo e scendo verso il Lago Bianco del Gelas, sempre ramponi ai piedi.
Ben prima del lago mi tengo a sinistra, cercando di rimanere sulla neve, e senza toccare il bivacco Moncalieri raggiungo (con qualche difficoltà preliminare, per indovinare il percorso migliore sulle roccette) il Passo dei Ghiacciai, visibile da lontano solo grazie alle bandierine di preghiera tibetane che vi sono state poste. Dal passo la vista è splendida. Scendo facilmente al di là, seguendo anche qualche segnale rosso, e traverso in basso i resti del Ghiacciaio Nord del Gelas, fino a giungere sul bordo di una morena con grossi ometti: qui, tolti i ramponi, si scende dall'altra parte, seguendo i segnali, lungo un poco piacevole ma breve pendio di terra e sfasciumi ripidi, raggiungendo la caratteristica Pera de Fener.
Da qui senza più alcuna difficoltà un buon sentiero scende fino al Rifugio Soria-Ellena, dove mi fermo per il pranzo. Il resto è noiosa discesa, su strada sterrata, fino a S. Giacomo e all'auto.
Nel complesso un bel giro e due belle giornate in solitudine, nelle quali, va detto, ho incontrato più stambecchi che esseri umani (in particolare oggi, da rifugio a rifugio, solo stambecchi!)
Ieri e oggi sono stato anch'io da quelle parti, ho dormito al Pagarì e ho visto sul libro del rifugio le firme di ramingo e wolf...
Percorso: S. Giacomo - Rif. Pagarì - Canalino della Maledia - Passo dei Ghiacciai - Pera de Fener - Rif. Soria-Ellena - S. Giacomo.
Avevo due giorni liberi ed ero solo, così all'ultimo momento (ieri mattina!), visto che da tanto ero curioso di visitare il rifugio Pagarì del quale tanto bene si parla... ho telefonato e sono partito.
Purtroppo il mio allenamento al dislivello, per tutta una serie di motivi, quest'anno è ai minimi storici... sicché patisco abbastanza la salita al rifugio, che mi sembrava interminabile: alla fine 3h50 da S. Giacomo, non un tempo proprio orribile, però sono proprio stanco. Arrivo giusto in tempo per la cena.
L'accoglienza al rifugio è all'altezza delle migliori aspettative, Aladar cucina bene e spiega in varie lingue (oltre a me ci sono solo 3 ospiti olandesi e 2 svizzeri) un sacco di cose sulle abitudini degli stambecchi, che ormai stazionano abitualmente nei pressi del rifugio, praticamente sono lì fuori dalla porta! Anche la famosa birra Pagarina, prodotta in loco, non è affatto male.
Fuori fa freddo e il tempo, dopo una giornata di sole, si è guastato. Vado a dormire, l'indomani alle 5:30 c'è tutta nebbia. Fiducioso aspetto, e dopo un po' le nubi cominciano a dissolversi e si rivede la Maledia. Parto!
Risalgo il nevaio velocemente, sfruttando la lingua di neve alla base della parete, velocemente e con il casco in testa, non si sa mai venga giù qualcosa anche se è presto. La neve è sempre portante ma non ghiacciata, per via della notte nuvolosa. All'uscita del canale tengo i ramponi, e con qualche passetto più delicato sbuco al colletto, dove soffia un vento freddo... l'intenzione era salire la normale della Maledia... ma sono ancora stanco dal giorno prima, sono solo e la testa quest'anno non è la solita. In altre occasioni non avrei neppure esitato, invece oggi di andare su per quella parete di sfasciumi non mi va proprio. Sarà per la prossima volta, magari ci torno per la cresta sud-est... non ci penso su troppo e scendo verso il Lago Bianco del Gelas, sempre ramponi ai piedi.
Ben prima del lago mi tengo a sinistra, cercando di rimanere sulla neve, e senza toccare il bivacco Moncalieri raggiungo (con qualche difficoltà preliminare, per indovinare il percorso migliore sulle roccette) il Passo dei Ghiacciai, visibile da lontano solo grazie alle bandierine di preghiera tibetane che vi sono state poste. Dal passo la vista è splendida. Scendo facilmente al di là, seguendo anche qualche segnale rosso, e traverso in basso i resti del Ghiacciaio Nord del Gelas, fino a giungere sul bordo di una morena con grossi ometti: qui, tolti i ramponi, si scende dall'altra parte, seguendo i segnali, lungo un poco piacevole ma breve pendio di terra e sfasciumi ripidi, raggiungendo la caratteristica Pera de Fener.
Da qui senza più alcuna difficoltà un buon sentiero scende fino al Rifugio Soria-Ellena, dove mi fermo per il pranzo. Il resto è noiosa discesa, su strada sterrata, fino a S. Giacomo e all'auto.
Nel complesso un bel giro e due belle giornate in solitudine, nelle quali, va detto, ho incontrato più stambecchi che esseri umani (in particolare oggi, da rifugio a rifugio, solo stambecchi!)
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Ad Alec: Tirate le somme c'erano un pò troppi punti a sfavore: incognita temporale, cielo plumbeo e nebbia in cresta, forti raffiche di vento (non indicate per la cresta esposta ed affilata), lunghezza della cresta e stanchezza di Wolf.
Avevamo già collezionato tre cime (la Pagarì il giorno prima, la Maledìa e la Borello in mattinata) ci siamo ritenuti ugualmente soddisfatti. E poi .. non avevo mai avuto il piacere di pernottare e pranzare al Pagarì... superlativo!!!!!!
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
eeeh spettacolo!!! Hai fatto proprio un bel giro! 3.50h. sono un tempo discreto, la salita mi pare venga data comunque tre le 4 e le 4.30 ore, ma con la zavorra sulla schiena il percorso già lungo di per sè diventa più pesante.davec77 wrote:Toh, guarda caso...
Ieri e oggi sono stato anch'io da quelle parti, ho dormito al Pagarì e ho visto sul libro del rifugio le firme di ramingo e wolf...
Percorso: S. Giacomo - Rif. Pagarì - Canalino della Maledia - Passo dei Ghiacciai - Pera de Fener - Rif. Soria-Ellena - S. Giacomo.
Avevo due giorni liberi ed ero solo, così all'ultimo momento (ieri mattina!), visto che da tanto ero curioso di visitare il rifugio Pagarì del quale tanto bene si parla... ho telefonato e sono partito.
Peccato per la Cima della Maledìa, non è impegnativa ma richiede attenzione, i canali si salgono bene, ma possono risultare un pò fastidiosi nella disarrampicata. Anche noi per il meteo e per il poco allenamento di Paolo abbiamo abbassato il tiro. Inoltre qual'ora anche fossimo arrivati al Gelàs .... e da lì al Soria... non escludo che anch'io avrei avuto dei problemi a gestire la stanchezza per tornare a San Giacomo.
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
...ottima scelta, da saggio alpinista quale oramai sei.
Wolf è un maestro e lo do per scontato.
Ragazzi sempre grandi. splendide fotografie!
Wolf è un maestro e lo do per scontato.
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Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
un vero maestro! sapessi in gioventù, tacchinando ragazze, quante ritirateAlexander wrote:...ottima scelta... ... ...
Wolf è un maestro e lo do per scontato.
... ... ...
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...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
wolf wrote:un vero maestro! sapessi in gioventù, tacchinando ragazze, quante ritirateAlexander wrote:...ottima scelta... ... ...
Wolf è un maestro e lo do per scontato.
... ... ...
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Ciao a tutti.
Non essendoci mai stato, ho in mente per il week end del 30-31 luglio di salire al Pagarì. Qualcuno è stato negli ultimi giorni da quelle parti? Il canalino della maledia è ancora in condizioni? Non mi dispiacerebbe farlo la domenica (condizioni e meteo permettendo).
Grazie in anticipo
Non essendoci mai stato, ho in mente per il week end del 30-31 luglio di salire al Pagarì. Qualcuno è stato negli ultimi giorni da quelle parti? Il canalino della maledia è ancora in condizioni? Non mi dispiacerebbe farlo la domenica (condizioni e meteo permettendo).
Grazie in anticipo
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Uhm.... potrebbe essere. Tanto più che è nevicato di recente. La cosa migliore è telefonare al gestore, avrai notizie fresche e attendibili.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Ciao Diego,acdie81 wrote:Ciao a tutti.
Non essendoci mai stato, ho in mente per il week end del 30-31 luglio di salire al Pagarì. Qualcuno è stato negli ultimi giorni da quelle parti? Il canalino della maledia è ancora in condizioni? Non mi dispiacerebbe farlo la domenica (condizioni e meteo permettendo).
Grazie in anticipo
ti conviene chiedere a Fabry che è stato sul Clapier domenica...
dalle foto pare scoperto tutto il tratto del conoide di deiezione, mentre al solito dovrebbe essere ben innevato il canale vero e proprio...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
Profilo Instagram: keiji76
- amadablam
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
..è una bella gita...è da un pò di tempo che non vado + da quelle parti......
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Mi ascì...amadablam wrote:..è una bella gita...è da un pò di tempo che non vado + da quelle parti......
Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Erano già due anni che all'inizio di luglio facevamo spedizione al Rifugio per poi il giorno dopo fare qualcosa in zona...quest'anno l'idea era proprio quella della traversata per cresta, ma purtroppo sono sorti problemi che hanno fatto rimandare il tutto di un anno...
PS al rifugio sono in corso dei lavori per aumentarne la capacità di un terzo, convine quindi prenotare, anche perchè dalle ultime info è sempre tutto imballato.
PS al rifugio sono in corso dei lavori per aumentarne la capacità di un terzo, convine quindi prenotare, anche perchè dalle ultime info è sempre tutto imballato.
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Giusto Tanto se decido di andare una telefonata la faccio per prenotare e ne approfitto per chiedere delle condizioni.Ramingo wrote:Uhm.... potrebbe essere. Tanto più che è nevicato di recente. La cosa migliore è telefonare al gestore, avrai notizie fresche e attendibili.
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
keiji1976 wrote:Ciao Diego,acdie81 wrote:Ciao a tutti.
Non essendoci mai stato, ho in mente per il week end del 30-31 luglio di salire al Pagarì. Qualcuno è stato negli ultimi giorni da quelle parti? Il canalino della maledia è ancora in condizioni? Non mi dispiacerebbe farlo la domenica (condizioni e meteo permettendo).
Grazie in anticipo
ti conviene chiedere a Fabry che è stato sul Clapier domenica...
dalle foto pare scoperto tutto il tratto del conoide di deiezione, mentre al solito dovrebbe essere ben innevato il canale vero e proprio...
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Si può dire che tutto sia cominciato nel luglio del 2010...
Stavamo rientrando dopo un week end al Pagarì e già si sognavano le mete future, con nomi altisonanti ed altri quasi sconosciuti ai più...poi 3 gg dopo il mio ginocchio aveva deciso di porre fine a quei sogni cullati lungo tutto il sentiero che dal rifugio porta a San Giacomo di Entracque...
Pazienza mi ero detto...sarei tornato nuovamente tra i monti...ed infatti la primavera successiva avevo ripreso un buon ritmo di salite, tornando con i pensieri al mitico rifugio ed alla sua pace zen.
Non chiedetemi il perché, ma ogni qual volta ho bisogno di un attimo di relax mentale, mi immagino seduto sulle pietre antistanti il Pagarì, con Enrica vicino e gli amici più cari...magari con un boccale di birra fresca in mano...
Ma anche questa volta non avevo fatto i conti con la vita, che spesso ci pone davanti a problemi davvero duri da affrontare...problemi che se da un lato ti permettono di crescere, dall'altro sono in grado di gettarti a terra e schiacciarti sotto un peso quasi insostenibile.
Grazie però alla forza degli amici e soprattutto della famiglia, abbiamo cercato di superare anche questi attimi tremendi e così poco alla volta, siamo tornati ad una pseudo normalità...
Quindi perché non sognare una fuga dalla realtà quotidiana e quale miglior posto per poterti sentire lontano dal mondo?
Come al solito lo zaino è carico, ma non lo sentiamo quasi.
La mattina è fresca ed il lungo sentiero ci spinge poco alla volta verso l'alto, verso quel piccolo angolo di paradiso. Si ride, si scherza...c'è nell'aria un profumo di normalità che è al contempo straordinarietà...
E quando l'inconfondibile sagoma del rifugio si staglia davanti all'impressionante parete della Maledia, mi rendo conto che forse forse si è chiuso un cerchio...
Appena arrivati...e non sarà l'unica!!!!
Sta per iniziare un novo giorno...
...mentre Aladar è già al lavoro per noi...
è il momento giusto per partire...
la vita a volte prende...a volte da...
...ne sono convinto...
Mentre Enrica e Serena vanno di qua:
e scopriremo solo dopo che faranno anche Peirabroc e cima Pagarì
noi andiamo di qua
verso il passaggio di IV
Roccia bellissima
Panorama mozzafiato 1
Panorama mozzafiato 2
Panorama mozzafiato 3
Passaggi ottimamente proteggibili
sempre notevole esposizione
Manca poco
ultimo torrione
Prima dell'arrivo in vetta
questa da un senso a tutto...
Grazie Aladar e...speriamo di rivederci il prossimo anno!!!!!
un ringraziamento anche a Fabry, Stefano e Serena, amici davvero meravigliosi con cui condividere certe cose assume un sapore davvero magico.
Grazie!!!
Stavamo rientrando dopo un week end al Pagarì e già si sognavano le mete future, con nomi altisonanti ed altri quasi sconosciuti ai più...poi 3 gg dopo il mio ginocchio aveva deciso di porre fine a quei sogni cullati lungo tutto il sentiero che dal rifugio porta a San Giacomo di Entracque...
Pazienza mi ero detto...sarei tornato nuovamente tra i monti...ed infatti la primavera successiva avevo ripreso un buon ritmo di salite, tornando con i pensieri al mitico rifugio ed alla sua pace zen.
Non chiedetemi il perché, ma ogni qual volta ho bisogno di un attimo di relax mentale, mi immagino seduto sulle pietre antistanti il Pagarì, con Enrica vicino e gli amici più cari...magari con un boccale di birra fresca in mano...
Ma anche questa volta non avevo fatto i conti con la vita, che spesso ci pone davanti a problemi davvero duri da affrontare...problemi che se da un lato ti permettono di crescere, dall'altro sono in grado di gettarti a terra e schiacciarti sotto un peso quasi insostenibile.
Grazie però alla forza degli amici e soprattutto della famiglia, abbiamo cercato di superare anche questi attimi tremendi e così poco alla volta, siamo tornati ad una pseudo normalità...
Quindi perché non sognare una fuga dalla realtà quotidiana e quale miglior posto per poterti sentire lontano dal mondo?
Come al solito lo zaino è carico, ma non lo sentiamo quasi.
La mattina è fresca ed il lungo sentiero ci spinge poco alla volta verso l'alto, verso quel piccolo angolo di paradiso. Si ride, si scherza...c'è nell'aria un profumo di normalità che è al contempo straordinarietà...
E quando l'inconfondibile sagoma del rifugio si staglia davanti all'impressionante parete della Maledia, mi rendo conto che forse forse si è chiuso un cerchio...
Appena arrivati...e non sarà l'unica!!!!
Sta per iniziare un novo giorno...
...mentre Aladar è già al lavoro per noi...
è il momento giusto per partire...
la vita a volte prende...a volte da...
...ne sono convinto...
Mentre Enrica e Serena vanno di qua:
e scopriremo solo dopo che faranno anche Peirabroc e cima Pagarì
noi andiamo di qua
verso il passaggio di IV
Roccia bellissima
Panorama mozzafiato 1
Panorama mozzafiato 2
Panorama mozzafiato 3
Passaggi ottimamente proteggibili
sempre notevole esposizione
Manca poco
ultimo torrione
Prima dell'arrivo in vetta
questa da un senso a tutto...
Grazie Aladar e...speriamo di rivederci il prossimo anno!!!!!
un ringraziamento anche a Fabry, Stefano e Serena, amici davvero meravigliosi con cui condividere certe cose assume un sapore davvero magico.
Grazie!!!
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Che spettacolo!!!! Avete salito una splendida cresta. Bravi!!!! Grazie per averci portato lassù con voi attraverso le vs bellissime foto. Brave anche alle signore per la conquista della panoramica e bella cima del Peirabroc.
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Complimenti... vorrei farla anche io dal canalino, ma visto che per vederlo in condizioni devo aspettare diversi mesi provero' a Settembre dal passo du Lac Long scendendo dal passo di Pagarì nel versante francese!
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Meraviglioso
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
A detta di Aladar (e come non credergli) è la più bella via di cresta della zona...secondo lui molto meglio della traversata degli italiani, che ha il solo pregio di essere più scenica e più bella per il paesaggio...roccia e passaggi propendono decisamente per la serriera del Pagarì e per la cresta della Maledia...Ramingo wrote:Che spettacolo!!!! Avete salito una splendida cresta. Bravi!!!! Grazie per averci portato lassù con voi attraverso le vs bellissime foto. Brave anche alle signore per la conquista della panoramica e bella cima del Peirabroc.
molto più brave le signore, prive di ogni accessorio per la progressione in sicurezza ...
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
complimenti,bella salita ...e bellissime foto
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"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Le tue gite... per me hanno sempre un richiamo pazzesco. Sarà che sono varie ed interessanti, sarà che sono di un livello "umano" e quindi le vedo possibili (senza nulla togliere al merito, sia chiaro), sarà che fai belle foto, sarà l'entusiasmo e la passione che trasmetti... insomma, ogni tua gita mi fa venir voglia di prendere ed andare, e mi lascia sempre un pizzico di sapore di invidia, un "avrei voluto esserci".
Bello bello, complimenti per tutto, e grazie per continuare a raccontarci su QZ le tue gite
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Ho letto il post, guardato un bel po di foto ma non riesco a capire che genere di difficolta' si incontrano a scalare questa montagna.
Qui si dice essere F+, da altre parti addirittura PD+
Qualcuno che e' salito potrebbe edurmi?
Qui si dice essere F+, da altre parti addirittura PD+
Qualcuno che e' salito potrebbe edurmi?
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Ciao, effettivamente il post completo raccoglie un po' di info su vie diverse.Piervi wrote:Ho letto il post, guardato un bel po di foto ma non riesco a capire che genere di difficolta' si incontrano a scalare questa montagna.
Qui si dice essere F+, da altre parti addirittura PD+
Qualcuno che e' salito potrebbe edurmi?
In teoria F+ dovrebbe essere la normale passando sopra il Lac Long e passo della Maledia.
PD+ dovrebbe essere la normale tramite il canale della Maledia
AD- la cresta integrale, dal passo di Pagarì alla cima.
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Per salire dal lac Long si puo' partire dal rif. Pagari'?
se si, quali sono le difficolta' che si incontrano per questa via?
E quali sono le difficolta della normale valutata PD?
se si, quali sono le difficolta' che si incontrano per questa via?
E quali sono le difficolta della normale valutata PD?
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
La normale dal Pagarì prevede di salire al passo Pagarì, scendere per poco verso il sentiero che va al rifugio Nizza e poi sulla dx intercettare il sentiero che passa al passo di Lac Long.
Da qui seguendo i numerosi ometti si traversa quasi in piano in direzione di un evidente intaglio posto al di sotto della parete della Maledia.
Giunti alla base di questo evidente canale lo si risale e si giunge così al passo della Maledia.
Da qui è evidente la pala della cima stessa da risalire e si trovano 3 diversi canali:
1) il più facile all'estrema sx, ma con roccia decisamente peggiore e detritico;
2) quello di mezzo, cn roccia sicuramente migliore ma con passaggi più difficili
3) quello all'estrema dx, se non ho visto male è presente un cordino per aiutarsi nel superare un risalto (dei 3 è sicuramente il più difficile)
Una volta in cima a questo canale si seguono gli ometti e facendo attenzione a tutto ciò che si tocca si arriva in cima.
Questo itinerario è dato per 2h30 dal Rifugio.
Credo che a livello tecnico non abbia grosse difficoltà, ma c'è veramente il rischio di farsi male o peggio gettare pietre anche di grosse dimensioni verso chi sale!!!
La via data PD è attraverso il canale della Maledia (attualmente fuori condizioni), che parte alle spalle del rifugio e che risalito per la sua interezza porta alla base della pala della Maledia e da qui per uno dei 3 canalini descritti in vetta.
Questo itinerario è dato per 1h30 dal Rifugio.
Da qui seguendo i numerosi ometti si traversa quasi in piano in direzione di un evidente intaglio posto al di sotto della parete della Maledia.
Giunti alla base di questo evidente canale lo si risale e si giunge così al passo della Maledia.
Da qui è evidente la pala della cima stessa da risalire e si trovano 3 diversi canali:
1) il più facile all'estrema sx, ma con roccia decisamente peggiore e detritico;
2) quello di mezzo, cn roccia sicuramente migliore ma con passaggi più difficili
3) quello all'estrema dx, se non ho visto male è presente un cordino per aiutarsi nel superare un risalto (dei 3 è sicuramente il più difficile)
Una volta in cima a questo canale si seguono gli ometti e facendo attenzione a tutto ciò che si tocca si arriva in cima.
Questo itinerario è dato per 2h30 dal Rifugio.
Credo che a livello tecnico non abbia grosse difficoltà, ma c'è veramente il rischio di farsi male o peggio gettare pietre anche di grosse dimensioni verso chi sale!!!
La via data PD è attraverso il canale della Maledia (attualmente fuori condizioni), che parte alle spalle del rifugio e che risalito per la sua interezza porta alla base della pala della Maledia e da qui per uno dei 3 canalini descritti in vetta.
Questo itinerario è dato per 1h30 dal Rifugio.
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Il più bel commento che potessi ricevere perché spesso quando torno da una gita mi piacerebbe che tutti potessero provare quello che ho provato io, tutti sentissero le emozioni vissute prevalere sulla fatica...Pazzaura wrote:Le tue gite... per me hanno sempre un richiamo pazzesco. Sarà che sono varie ed interessanti, sarà che sono di un livello "umano" e quindi le vedo possibili (senza nulla togliere al merito, sia chiaro), sarà che fai belle foto, sarà l'entusiasmo e la passione che trasmetti... insomma, ogni tua gita mi fa venir voglia di prendere ed andare, e mi lascia sempre un pizzico di sapore di invidia, un "avrei voluto esserci".
Bello bello, complimenti per tutto, e grazie per continuare a raccontarci su QZ le tue gite
Ogni singola foto per me vale più di una manciata di pixel...spesso sono brividi...
...e poi a dirla tutta, andare in montagna con la propria moglie, con gli amici più cari...e condividere con loro tutto, con la luce della felicità negli occhi...è unico...
Grazie...
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Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Saliti oggi per la normale (canalino) e poi fatto una lunga traversata sino al Rifugio Soria Ellena...
Aladar è un signor gestore.
Dati tecnici si pesta neve dai 2000 mt sino al rifugio e in discesa tolti i ramponi in pratica sulle panche del Soria Ellena
La neve in ottime condizioni ci ha fatto godere della salita senza ansie strane dovute a pietre varie rotolanti da sopra
Non abbiamo trovato ...il passaggio dei ghiacciai (cioè sapevamo che era 20/30 mt da dove eravamo noi... ma erano 20/30 mt di II infido cn zaino e ramponi..) così siam scesi dalla variante ( la riconoscerete dai segni di ramponi sulle rocce)
Incontrati diversi scialpinisti ( tra cui un ragazzino di 10 anni...) diversi stambecchi
Incontrate delle Gritte
Eterna e per tutti parte peggiore della gita la discesa dal Soria Ellena al parcheggio
Il paesaggio tutto innevato è stupendo, poi si passano prati con la fioritura in esplosione, cascate sole... una Signora Gita...
Aladar è un signor gestore.
Dati tecnici si pesta neve dai 2000 mt sino al rifugio e in discesa tolti i ramponi in pratica sulle panche del Soria Ellena
La neve in ottime condizioni ci ha fatto godere della salita senza ansie strane dovute a pietre varie rotolanti da sopra
Non abbiamo trovato ...il passaggio dei ghiacciai (cioè sapevamo che era 20/30 mt da dove eravamo noi... ma erano 20/30 mt di II infido cn zaino e ramponi..) così siam scesi dalla variante ( la riconoscerete dai segni di ramponi sulle rocce)
Incontrati diversi scialpinisti ( tra cui un ragazzino di 10 anni...) diversi stambecchi
Incontrate delle Gritte
Eterna e per tutti parte peggiore della gita la discesa dal Soria Ellena al parcheggio
Il paesaggio tutto innevato è stupendo, poi si passano prati con la fioritura in esplosione, cascate sole... una Signora Gita...
Re: Cima della Maledia (m 3.061): Cresta Sud-Est e traversat
Io non so fare commenti tecnici perché era solo la seconda volta che usavo picca e ramponi.dags1972 wrote:Saliti oggi per la normale (canalino) e poi fatto una lunga traversata sino al Rifugio Soria Ellena...
Aladar è un signor gestore.
Dati tecnici si pesta neve dai 2000 mt sino al rifugio e in discesa tolti i ramponi in pratica sulle panche del Soria Ellena
La neve in ottime condizioni ci ha fatto godere della salita senza ansie strane dovute a pietre varie rotolanti da sopra
Non abbiamo trovato ...il passaggio dei ghiacciai (cioè sapevamo che era 20/30 mt da dove eravamo noi... ma erano 20/30 mt di II infido cn zaino e ramponi..) così siam scesi dalla variante ( la riconoscerete dai segni di ramponi sulle rocce)
Incontrati diversi scialpinisti ( tra cui un ragazzino di 10 anni...) diversi stambecchi
Incontrate delle Gritte
Eterna e per tutti parte peggiore della gita la discesa dal Soria Ellena al parcheggio
Il paesaggio tutto innevato è stupendo, poi si passano prati con la fioritura in esplosione, cascate sole... una Signora Gita...
Comunque x me due gran belle giornate. .
Salita al Pagari faticosa..ma lo sapevo. ..
Salita alla Maledia molto divertente e in un ambiente spettacolare.
In salita con picca e ramponi mi sento molto bene. ...anche sicura..
Discesa da perfezionare...
Due belle giornate. .
Grazie a tutti e soprattutto a dags x i preziosi consigli. .
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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