Su e giù per il Monte Beigua in MTB
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Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Sassello-Beigua via Palo-Alpicella-Beigua -Sassello via Case Veirera
Sabato mattina ore 8:45 Sassello; un pezzo di focaccia, una crostatina ,camel-bag in spalla e partenza.
Piazza del comune e a sinistra della chiesa comincia la salita che la trovo subito ripida, sarò freddo, o forse è un po' che non vado più in MTB, nel giro di poco metto il rapporto più corto e me la prendo con calma. Il programma è ambizioso ed ho tutta la giornata davanti, inutile tirare da subito.
L'aria è fresca il cielo limpido e si respira un buon profumo di resina di pino.
Finito l'asfalto una bella sterrata e poi giù a Palo.
Seguo la provinciale fino ad Alberola e poi in fr Veirera si comincia a fare sul serio.
Lo sterrato si inerpica nel bosco per nulla pedalabile, sassi e massi creano difficoltà anche nello spingere la bici, a tal punto, che per un tratto mi carico la bici in spalla per riuscire a salire più agevolmente.
Sento che le energie vengono meno così mi fermo e sbrano la crostatina (che tanto ina non era) e riparto.
Quando lo sterrato incontra nuovamente i segnavie FIE riesco a pedalare un po meglio e ben presto sono ai margini del bosco. Guardo l'altimetro che segna 1100. questo mi rincuora manca poco dislivello e sono al Beigua. Il panorama di apre sul mare e si intravede Savona con un mare blu ed il suo entroterra verdissimo.
Arrivo ad incrociare l'alta via e per divertenti gradoni,percorsi un po in sella e un po a spinta;arrivo passando per la sella delle due vette finalmente in cima.
Il panorama merita ,la giornata è incredibilmente limpida.
Sono le dodici, è presto, decido di scendere ad Alpicella e mangiare al termine della discesa.
L'itinerario che voglio fare e quello che su liguria bike.it viene definito come diretta ad Alpicella.
Seguo le indicazioni fino ad imboccare il sentiero con il segnavia triangolo rosso che al primo colpo non vedo e sono costretto a tornare indietro a cercarlo.
Ben presto (dopo meno di 1500 mt. Perdo ogni tipo di riferimento.
Il segnavia prende a sx mentre lo sterrato principale scende giu dritto. Dovrei trovare la giara dell'olio con il pascolo, ma di pascoli non ne troverò.
Preso dai dubbi scendo un pezzo dello sterrato ma non mi convince. Torno indietro imbocco il sentiero con il segnavia e lo seguo. Non è facilmente percorribile. Come in salita percorro alcuni tratti in sella ed alcuni a piedi. Ci sono addirittura dei massi molto scivolosi, sembrano lucidati con la cera. E qui capita l'inconveniente per fortuna l'unico della giornata. La suola della scarpa destra si scolla e rimane appeso per un lembo. In questo modo non è possibile camminare, ma in compenso si riesce a pedalare perché l'attacco è fissato sulla tomaia. Ciò che mi preoccupa è che se il sentiero continua così c'è poco da pedalare.
Non so cosa fare. Il primo pensiero è quello di staccare tutto e mettere la suola nello zaino.
Poi un idea. Mi viene in mente che nel borsino degli attrezzi ho un rotolino di nastro adesivo.
Qualche giro intorno alla suola e riparto. Faccio qualche decina di metri ed accade la stessa cosa alla scarpa sinistra. Stessa cura anche se mi faccio prendere un po dalla preoccupazione.
Ormai l'unica è scendere; mal che vada se non arrivo ad Alpicella mi troverò in spiaggia.
Con molta prudenza per evitare altri danni arrivo finalmente in paese dopo aver fatto vari pit-stop per sistemare il nastro isolante sulle scarpe che tendeva a scivolar via.
Tutto sommato la discesa non è poi stata cosi male. Se solo avessi potuto farla a cuor leggero!
Meritata focaccia sulla panchina e alle 14 si riparte.
Direzione Faie per la salita sul versante sud del Beigua, e a quell'ora di una giornata estiva un versante sud non è mai molto piacevole.
Il caldo ora si fa sentire e per fortuna soffia un po di brezza fresca.
Dopo Faie la strada si inerpica e salgo agevolmente. Mi stupisco del mio ritmo paragonato a quello del mattino. Quando arrivo intorno ai 600 mt.di altezza comincio a sentire le gambe, mi sembrano gonfie come dei palloni, ed i polpacci cominciano a dare quella sensazione come prima dei crampi.
Sarò salito troppo forte ?
Scendo e cammino per circa 100 mt. di dislivello. Quando riprendo a pedalare (con più calma) la salita torna ad essere piacevole.
Si esce dal bosco e si può rimirare il mare. Raggiungo finalmente Prariondo dove una fetta di torta mi carica per l'ultimo tratto fino ai ripetitori.
Ora tutta discesa; con il timore che la fatica mi appanni i riflessi.
Mi butto giù per la via dove ero salito in mattinata e mi prendo la rivincita. I gradoni fino alla croce sono un vero spasso e il bosco dove stamattina faticavo è duro ma non impossibile. Fin qui la conoscevo.
Dopo case Veirera devo seguire il segnavia con il quadro giallo è ho sempre il terrore di prendere il bivio sbagliato e di accorgermene quando è troppo tardi.
Anche questo tratto di pista non è dei più semplici e comincio a sentire dolore hai polsi. In compenso le gambe, ora vanno che è una meraviglia e i riflessi sono ok.
Mi diverto come un bambino con il gioco nuovo. Scendo solo dalla sella verso la fine in un tratto con buona pendenza e grossi massi e soprattutto perché alla mia sx ho una scarpatella con il torrente in fondo. Se volo qui non mi trovano più!
Finalmente giungo a Sassello sono le 18. Evviva !
Carico la bici e me stesso sull'auto e con molta soddisfazione per i km (54) ed il dislivello percorso (1800 mt.) torno verso casa con gli occhi carichi di verde e di blu .
Miiii com'è duro l'appennino !!
Un ringraziamento a giamma dove, sul suo sito ho preso un po di info dalle sue precise relazioni.
Un ringraziamento anche a giorgio mazzarello per la relazione di salita da Faie al Beigua.
Le foto ? come siete impazienti !
Appena riesco ne scelgo qualcuna più significativa e le posto
Sabato mattina ore 8:45 Sassello; un pezzo di focaccia, una crostatina ,camel-bag in spalla e partenza.
Piazza del comune e a sinistra della chiesa comincia la salita che la trovo subito ripida, sarò freddo, o forse è un po' che non vado più in MTB, nel giro di poco metto il rapporto più corto e me la prendo con calma. Il programma è ambizioso ed ho tutta la giornata davanti, inutile tirare da subito.
L'aria è fresca il cielo limpido e si respira un buon profumo di resina di pino.
Finito l'asfalto una bella sterrata e poi giù a Palo.
Seguo la provinciale fino ad Alberola e poi in fr Veirera si comincia a fare sul serio.
Lo sterrato si inerpica nel bosco per nulla pedalabile, sassi e massi creano difficoltà anche nello spingere la bici, a tal punto, che per un tratto mi carico la bici in spalla per riuscire a salire più agevolmente.
Sento che le energie vengono meno così mi fermo e sbrano la crostatina (che tanto ina non era) e riparto.
Quando lo sterrato incontra nuovamente i segnavie FIE riesco a pedalare un po meglio e ben presto sono ai margini del bosco. Guardo l'altimetro che segna 1100. questo mi rincuora manca poco dislivello e sono al Beigua. Il panorama di apre sul mare e si intravede Savona con un mare blu ed il suo entroterra verdissimo.
Arrivo ad incrociare l'alta via e per divertenti gradoni,percorsi un po in sella e un po a spinta;arrivo passando per la sella delle due vette finalmente in cima.
Il panorama merita ,la giornata è incredibilmente limpida.
Sono le dodici, è presto, decido di scendere ad Alpicella e mangiare al termine della discesa.
L'itinerario che voglio fare e quello che su liguria bike.it viene definito come diretta ad Alpicella.
Seguo le indicazioni fino ad imboccare il sentiero con il segnavia triangolo rosso che al primo colpo non vedo e sono costretto a tornare indietro a cercarlo.
Ben presto (dopo meno di 1500 mt. Perdo ogni tipo di riferimento.
Il segnavia prende a sx mentre lo sterrato principale scende giu dritto. Dovrei trovare la giara dell'olio con il pascolo, ma di pascoli non ne troverò.
Preso dai dubbi scendo un pezzo dello sterrato ma non mi convince. Torno indietro imbocco il sentiero con il segnavia e lo seguo. Non è facilmente percorribile. Come in salita percorro alcuni tratti in sella ed alcuni a piedi. Ci sono addirittura dei massi molto scivolosi, sembrano lucidati con la cera. E qui capita l'inconveniente per fortuna l'unico della giornata. La suola della scarpa destra si scolla e rimane appeso per un lembo. In questo modo non è possibile camminare, ma in compenso si riesce a pedalare perché l'attacco è fissato sulla tomaia. Ciò che mi preoccupa è che se il sentiero continua così c'è poco da pedalare.
Non so cosa fare. Il primo pensiero è quello di staccare tutto e mettere la suola nello zaino.
Poi un idea. Mi viene in mente che nel borsino degli attrezzi ho un rotolino di nastro adesivo.
Qualche giro intorno alla suola e riparto. Faccio qualche decina di metri ed accade la stessa cosa alla scarpa sinistra. Stessa cura anche se mi faccio prendere un po dalla preoccupazione.
Ormai l'unica è scendere; mal che vada se non arrivo ad Alpicella mi troverò in spiaggia.
Con molta prudenza per evitare altri danni arrivo finalmente in paese dopo aver fatto vari pit-stop per sistemare il nastro isolante sulle scarpe che tendeva a scivolar via.
Tutto sommato la discesa non è poi stata cosi male. Se solo avessi potuto farla a cuor leggero!
Meritata focaccia sulla panchina e alle 14 si riparte.
Direzione Faie per la salita sul versante sud del Beigua, e a quell'ora di una giornata estiva un versante sud non è mai molto piacevole.
Il caldo ora si fa sentire e per fortuna soffia un po di brezza fresca.
Dopo Faie la strada si inerpica e salgo agevolmente. Mi stupisco del mio ritmo paragonato a quello del mattino. Quando arrivo intorno ai 600 mt.di altezza comincio a sentire le gambe, mi sembrano gonfie come dei palloni, ed i polpacci cominciano a dare quella sensazione come prima dei crampi.
Sarò salito troppo forte ?
Scendo e cammino per circa 100 mt. di dislivello. Quando riprendo a pedalare (con più calma) la salita torna ad essere piacevole.
Si esce dal bosco e si può rimirare il mare. Raggiungo finalmente Prariondo dove una fetta di torta mi carica per l'ultimo tratto fino ai ripetitori.
Ora tutta discesa; con il timore che la fatica mi appanni i riflessi.
Mi butto giù per la via dove ero salito in mattinata e mi prendo la rivincita. I gradoni fino alla croce sono un vero spasso e il bosco dove stamattina faticavo è duro ma non impossibile. Fin qui la conoscevo.
Dopo case Veirera devo seguire il segnavia con il quadro giallo è ho sempre il terrore di prendere il bivio sbagliato e di accorgermene quando è troppo tardi.
Anche questo tratto di pista non è dei più semplici e comincio a sentire dolore hai polsi. In compenso le gambe, ora vanno che è una meraviglia e i riflessi sono ok.
Mi diverto come un bambino con il gioco nuovo. Scendo solo dalla sella verso la fine in un tratto con buona pendenza e grossi massi e soprattutto perché alla mia sx ho una scarpatella con il torrente in fondo. Se volo qui non mi trovano più!
Finalmente giungo a Sassello sono le 18. Evviva !
Carico la bici e me stesso sull'auto e con molta soddisfazione per i km (54) ed il dislivello percorso (1800 mt.) torno verso casa con gli occhi carichi di verde e di blu .
Miiii com'è duro l'appennino !!
Un ringraziamento a giamma dove, sul suo sito ho preso un po di info dalle sue precise relazioni.
Un ringraziamento anche a giorgio mazzarello per la relazione di salita da Faie al Beigua.
Le foto ? come siete impazienti !
Appena riesco ne scelgo qualcuna più significativa e le posto
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
Proverbio Tuareg
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Non conosco bene i posti ma mi pare un mega-giro complimenti
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
giobibo wrote: Le foto ? come siete impazienti !
Appena riesco ne scelgo qualcuna più significativa e le posto
complimenti per il giro!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- IlConteFabio
- Utente di Quotazero
- Posts: 96
- Joined: Thu Jun 24, 2010 10:04
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
complimenti per il mega giro
non conosco per niente quei posti .... purtroppo ho una grande limitazione
per me i giri in mtb partono da casa .... quindi escludo a priori tonnellate di bei posti
ma non si sa mai .. in futuro
non conosco per niente quei posti .... purtroppo ho una grande limitazione
per me i giri in mtb partono da casa .... quindi escludo a priori tonnellate di bei posti
ma non si sa mai .. in futuro
Se tardi a trovarmi, insisti.
Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
perchè io sono seduto da una qualche parte,
ad aspettare te.
Walt Whitman, da “Foglie d’erba
Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
perchè io sono seduto da una qualche parte,
ad aspettare te.
Walt Whitman, da “Foglie d’erba
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Bravo, bel girone,
...ma le crostatone saranno doping?
ciao
...ma le crostatone saranno doping?
ciao
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
GrazieNon conosco bene i posti ma mi pare un mega-giro complimenti
Graziecomplimenti per il giro!
Ri-grazie.complimenti per il mega giro
non conosco per niente quei posti .... purtroppo ho una grande limitazione
per me i giri in mtb partono da casa .... quindi escludo a priori tonnellate di bei posti
ma non si sa mai .. in futuro
Eh si ! limitativo !
Organizziamo ! ti passo a prendere e andiamo a perderci in posti nuovi
non sono un goloso di dolci, preferisco un buon pane e salame.Bravo, bel girone,
...ma le crostatone saranno doping?
ciao
Ma quando ci vogliono gli zuccheri ?!
Grazie ancora per le tue relazioni.
Ed ora alcune foto
Da dietro ai rami si comincia ad intravedere il mare
L'impervia salita vista dall'alto
Dal Beigua: la foto con la Corsica non rendeva allora ho scelto questa
Scarpe rotte e pur bisogna andar !
Risalendo al Beigua
Compagna fedele e Monte Sciguelo
Boschi e pascoli sul Beigua
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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- IlConteFabio
- Utente di Quotazero
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- Joined: Thu Jun 24, 2010 10:04
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
occheiiii vaaaaaa beneeeeeegiobibo wrote:Ri-grazie.complimenti per il mega giro
non conosco per niente quei posti .... purtroppo ho una grande limitazione
per me i giri in mtb partono da casa .... quindi escludo a priori tonnellate di bei posti
ma non si sa mai .. in futuro
Eh si ! limitativo !
Organizziamo ! ti passo a prendere e andiamo a perderci in posti nuovi
inoltre .... a parte le belle foto .... la citazione di De Gregori delle scarpe rotte è voluta????
Se tardi a trovarmi, insisti.
Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
perchè io sono seduto da una qualche parte,
ad aspettare te.
Walt Whitman, da “Foglie d’erba
Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
perchè io sono seduto da una qualche parte,
ad aspettare te.
Walt Whitman, da “Foglie d’erba
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Si la citazione è voluta.IlConteFabio wrote:occheiiii vaaaaaa beneeeeeegiobibo wrote:Ri-grazie.complimenti per il mega giro
non conosco per niente quei posti .... purtroppo ho una grande limitazione
per me i giri in mtb partono da casa .... quindi escludo a priori tonnellate di bei posti
ma non si sa mai .. in futuro
Eh si ! limitativo !
Organizziamo ! ti passo a prendere e andiamo a perderci in posti nuovi
inoltre .... a parte le belle foto .... la citazione di De Gregori delle scarpe rotte è voluta????
Non ho presente le parole di De Gregori. Io pensavo a quella canzone dei partigiani di cui conosco solo queste parole: "Fischia il vento, infuria la bufera
scarpe rotte, eppur bisogna andare...."
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- IlConteFabio
- Utente di Quotazero
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- Joined: Thu Jun 24, 2010 10:04
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
giobibo wrote:Si la citazione è voluta.IlConteFabio wrote:occheiiii vaaaaaa beneeeeeegiobibo wrote:Ri-grazie.complimenti per il mega giro
non conosco per niente quei posti .... purtroppo ho una grande limitazione
per me i giri in mtb partono da casa .... quindi escludo a priori tonnellate di bei posti
ma non si sa mai .. in futuro
Eh si ! limitativo !
Organizziamo ! ti passo a prendere e andiamo a perderci in posti nuovi
inoltre .... a parte le belle foto .... la citazione di De Gregori delle scarpe rotte è voluta????
Non ho presente le parole di De Gregori. Io pensavo a quella canzone dei partigiani di cui conosco solo queste parole.
l cuoco di Salò - Francesco De Gregori
Alla sera vedo donne bellissime
da Venezia arrivare fin qua
e salire le scale e frusciare
come mazzi di rose
Il profumo rimane nell'aria
quando la porta si chiude
ed allora le immagino nude a aspettare
sono attrici scappate da Roma
o cantanti non ancora famose
che si fermano per una notte
o per una stagione
al mattino non hanno pudore
quando scendono per colazione
puoi sentirle cantare.
Se quest'acqua di lago fosse acqua di mare
quanti pesci potrei cucinare stasera
anche un cuoco può essere utile in una bufera,
anche in mezzo a un naufragio si deve mangiare.
Che qui si fa l'Italia e si muore
dalla parte sbagliata
in una grande giornata si muore
in una bella giornata di sole
dalla parte sbagliata si muore.
E alla sera da dietro a quei monti
si sentono colpi non troppo lontani
c'è chi dice che sono banditi
e chi dice americani
io mi chiedo che faccia faranno
a trovarmi in cucina
e se vorranno qualcosa per cena.
Se quest'acqua di lago potesse ascoltare
quante storie potrei raccontare stasera
quindicenni sbranati dalla primavera,
scarpe rotte che pure li tocca di andare.
Che qui si fa l'Italia e si muore
dalla parte sbagliata
in una grande giornata si muore
in una bella giornata di sole
dalla parte sbagliata si muore
in una grande giornata si muore
dalla parte sbagliata
in una bella giornata di sole
qui si fa l'Italia e si muore.
Se tardi a trovarmi, insisti.
Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
perchè io sono seduto da una qualche parte,
ad aspettare te.
Walt Whitman, da “Foglie d’erba
Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro,
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ad aspettare te.
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- lupo della steppa
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
belin Giobibo che giro che ti sei sparato!!!
avessi saputo sarei venuto a salutarti alla partenza....l'unica cosa che non ho capito bene è dove sei passato per salire dalla Veirera al Beigua...
avessi saputo sarei venuto a salutarti alla partenza....l'unica cosa che non ho capito bene è dove sei passato per salire dalla Veirera al Beigua...
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Si potevo mandarti un PM. ma sono partito quasi come uno "scappato di casa"
Venendo alla tua domanda, a case Veirera ho svoltato a sx per poi al primo bivio prendere a dx sempre su asfalto (indicazioni per bricco Bergnon) e poi dopo essere saliti per alcune decine di metri ed essere scesi per alcune decine di metri prima di salire nuovamente ho preso a sx alla prima sterrata (poco visibile con tracce di moto e bici, credo che sovente in quel tratto ci sia acqua o umido)
La sterrata sale nel bosco fino ad unirsi al segnavia FIE che porta prima all'incrocio per il Giogo e poi al Beigua
Venendo alla tua domanda, a case Veirera ho svoltato a sx per poi al primo bivio prendere a dx sempre su asfalto (indicazioni per bricco Bergnon) e poi dopo essere saliti per alcune decine di metri ed essere scesi per alcune decine di metri prima di salire nuovamente ho preso a sx alla prima sterrata (poco visibile con tracce di moto e bici, credo che sovente in quel tratto ci sia acqua o umido)
La sterrata sale nel bosco fino ad unirsi al segnavia FIE che porta prima all'incrocio per il Giogo e poi al Beigua
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
ok,credo di aver capito più o meno dove sei passato....la prossima volta ti consiglio,invece che fare l'asfalto da Palo alla Veirera,di prendere una sterrata che parte vicino al cimitero di Palo (credo che sia segnata con un doppio tratto giallo) e che con alcuni tratti di salita asfissiante (bellissima da fare in discesa!) sbuca direttamente alla Veirera.....ma magari la conosci già...
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Non la conosco, prendo nota !
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Complimenti a Giobibo, notevole giro sia per l'impegno fisico sia per la grande varietà di ambienti che hai attraversato.
Devo dire che hai avuto una bella determinazione a farti la Faie-Prariondo in piena estate e nelle ore più calde della giornata, specialmente l'ultimo tratto che è tutto al sole deve essere stato piuttosto "bollente".
Giorgio
Devo dire che hai avuto una bella determinazione a farti la Faie-Prariondo in piena estate e nelle ore più calde della giornata, specialmente l'ultimo tratto che è tutto al sole deve essere stato piuttosto "bollente".
Giorgio
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Grazie Guirgio.
Effetivamente ad Alpicella avevo il timore di patire parecchio il caldo. E' stato così solo per il tratto su asfalto, poi è errivato il bosco con un pò d'ombra ed infine uscendo allo scoperto, grazie all'altitudine e ad una leggera brezza è stato tutto molto sopportabile.
Ma io non faccio testo. Non patisco molto il caldo.
Effetivamente ad Alpicella avevo il timore di patire parecchio il caldo. E' stato così solo per il tratto su asfalto, poi è errivato il bosco con un pò d'ombra ed infine uscendo allo scoperto, grazie all'altitudine e ad una leggera brezza è stato tutto molto sopportabile.
Ma io non faccio testo. Non patisco molto il caldo.
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Proverbio Tuareg
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Complimenti!!!
Conosco qualche "tratto sparso" del percorso, nella zona tra Sassello / Palo / Monte Beigua, ma mai mi sarei sognato di fare "TUTTO INSIEME"!!!
... quando leggo certi racconti mi sento piccolo piccolo ...
Un salutone a tutti i frequentatori del forum.
Conosco qualche "tratto sparso" del percorso, nella zona tra Sassello / Palo / Monte Beigua, ma mai mi sarei sognato di fare "TUTTO INSIEME"!!!
... quando leggo certi racconti mi sento piccolo piccolo ...
Un salutone a tutti i frequentatori del forum.
Victory belongs to the most persevering.
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Be.lin che giro
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
....ma riesci a farla tutta in sella in salita? la settimana scorsa era più il tempo in cui spingevo, e anche in piena forma proprio alcuni tratti non riesco neppure a immaginare di pedalarlilupo della steppa wrote:ok,credo di aver capito più o meno dove sei passato....la prossima volta ti consiglio,invece che fare l'asfalto da Palo alla Veirera,di prendere una sterrata che parte vicino al cimitero di Palo (credo che sia segnata con un doppio tratto giallo) e che con alcuni tratti di salita asfissiante (bellissima da fare in discesa!) sbuca direttamente alla Veirera.....ma magari la conosci già...
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
- lupo della steppa
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
ciao...dunque....io è già un pò che ho smesso di andare in mtb,quando andavo e facevo questa salita anch'io passavo più tempo a spingere che a pedalare,c'era un mio amico che attaccandosi agli alberi ogni tanto per riprendere fiato riusciva a farla "quasi" tutta ,ma lui era uno tosto....e comunque a me piaceva perchè era sicuramente più nello spirito dell'mtb passare di li che sorbirsi lo stradone asfaltato,poi ripeto,in discesa è una vera goduria con curvoni parabolici di terra battuta e tratti più tecnici,quindi vale senz'altro la pena di conoscerla..( e ce ne sono molte altre simili in zona)trigi wrote:....ma riesci a farla tutta in sella in salita? la settimana scorsa era più il tempo in cui spingevo, e anche in piena forma proprio alcuni tratti non riesco neppure a immaginare di pedalarlilupo della steppa wrote:ok,credo di aver capito più o meno dove sei passato....la prossima volta ti consiglio,invece che fare l'asfalto da Palo alla Veirera,di prendere una sterrata che parte vicino al cimitero di Palo (credo che sia segnata con un doppio tratto giallo) e che con alcuni tratti di salita asfissiante (bellissima da fare in discesa!) sbuca direttamente alla Veirera.....ma magari la conosci già...
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Ciao, la Veireira -Palo in discesa è una meraviglia (salvo in primavera quando ci sono spesso alberi abbattuti dall'inverno e devi starci mooolto attento), come molto bello è scendere da Veireira a Sassello.....lupo della steppa wrote: ciao...dunque....io è già un pò che ho smesso di andare in mtb,quando andavo e facevo questa salita anch'io passavo più tempo a spingere che a pedalare,c'era un mio amico che attaccandosi agli alberi ogni tanto per riprendere fiato riusciva a farla "quasi" tutta ,ma lui era uno tosto....e comunque a me piaceva perchè era sicuramente più nello spirito dell'mtb passare di li che sorbirsi lo stradone asfaltato,poi ripeto,in discesa è una vera goduria con curvoni parabolici di terra battuta e tratti più tecnici,quindi vale senz'altro la pena di conoscerla..( e ce ne sono molte altre simili in zona)
Visto che sei del posto mi sapresti dire dove porta (se porta da qualche parte) la sterrata che si stacca (sulla sinistra scendendo verso Sassello) circa a metà della strada che da Palo porta a Sassello passando per il crossodromo? Io domenica scorsa l'ho seguita per qualche centinaio di metri e lì si divide in due, c'era troppo fango e non avevo tempo così ho rinunciato all'esplorazione......
.....potresti dirci quali vale la pena di conoscerelupo della steppa wrote:..( e ce ne sono molte altre simili in zona)
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
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- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
ti rispondo volentieritrigi wrote:Ciao, la Veireira -Palo in discesa è una meraviglia (salvo in primavera quando ci sono spesso alberi abbattuti dall'inverno e devi starci mooolto attento), come molto bello è scendere da Veireira a Sassello.....lupo della steppa wrote: ciao...dunque....io è già un pò che ho smesso di andare in mtb,quando andavo e facevo questa salita anch'io passavo più tempo a spingere che a pedalare,c'era un mio amico che attaccandosi agli alberi ogni tanto per riprendere fiato riusciva a farla "quasi" tutta ,ma lui era uno tosto....e comunque a me piaceva perchè era sicuramente più nello spirito dell'mtb passare di li che sorbirsi lo stradone asfaltato,poi ripeto,in discesa è una vera goduria con curvoni parabolici di terra battuta e tratti più tecnici,quindi vale senz'altro la pena di conoscerla..( e ce ne sono molte altre simili in zona)
Visto che sei del posto mi sapresti dire dove porta (se porta da qualche parte) la sterrata che si stacca (sulla sinistra scendendo verso Sassello) circa a metà della strada che da Palo porta a Sassello passando per il crossodromo? Io domenica scorsa l'ho seguita per qualche centinaio di metri e lì si divide in due, c'era troppo fango e non avevo tempo così ho rinunciato all'esplorazione...........potresti dirci quali vale la pena di conoscerelupo della steppa wrote:..( e ce ne sono molte altre simili in zona)
se ho capito bene la sterrata che dici tu porta in traversata proprio sulla Veirera-Sassello,all'incirca a metà strada(sulla costa Serena)poco prima che la stessa cominci a farsi più ripida e rovinata; i bivi si prendono in linea di massima sempre a destra,con alcuni bellissimi saliscendi...tieni presente che la zona è una specie di labirinto per la presenza di molte strade usate dai boscaioli che a volte finiscono nel nulla...
ti segnalo invece,sempre sullo stradone che da Palo va al motocross,prima di cominciare a scendere,sulla destra (scendendo a Sassello) un sentiero molto tecnico che in circa 2 km ti riporta sulla provinciale per Alberola,poco prima di Pratovallarino,devi svoltare quando vedi l'indicazione per la madonna del Foresto o del BelBaià,che è una chiesetta nel bosco che trovi circa a metà strada;
visto che conosci la Veirera-Sassello conoscerai sicuramente il classico discesone che porta dalla cima del Beigua,passando per la casa della Bandia e la colla di Bergnon,direttamente a Sassello; qui ci sono almeno 2 varianti bellissime in alto ed un infinità di varianti più brevi in basso:
delle 2 più lunghe una parte dalla casa della Bandia a sinistra e scende nel vallone del rio Reborgo,prima su di un versante e poi,con breve risalita,sull'altro,sbucando infine sulla statale del Giovo;
l'altra forse ancora più entusiasmante (sempre in discesa si intende,in salita sono delle sfacchinate tremende ) si stacca,2 km dopo il Bergnon piu o meno, sulla destra a quota 700m. circa (credo che sia indicata con 2 pallini rossi,ma non sono sicuro,i segnavia non sono il mio forte) e porta a Sassello attraverso uno degli angoli più selvaggi ed intatti che conosco:dapprima si raggiunge il rio Gambin con un falsopiano in discesa dolce e rilassante nel bosco,lo si attraversa e si risale in ambiente più aperto brevemente verso il piano della Donda,prorio sotto la piramide dell'Avzè,da qui si precipita a valle costeggiando anche un profonda forra con cascata,sbucando infine in localita Giardini e al cimitero di Sassello,te la consiglio,è stupenda
infine,a parte la foresta demaniale della Deiva con i suoi anelli più pedalabili e le sue numerose traversate verso Pontinvrea e forte Lodrino,ti consiglio una discesa molto bella che noi facevamo partendo da bric Berton,prima di Piancastagna,è uno sterratone bianco conosciuto come Brentina,che scende sulla statale per Acqui,sbucando in località Periaschi,vicino alla Maddalena...parte molto largo e veloce,e poi in fondo si restringe fino a diventare un sentiero;molto bello anche questo,con lo svantaggio però che per chiudere un eventuale anello è necessario fare tanto asfalto;
buone pedalate
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"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Oggi bel giretto con mio fratello. Saliti da Alpicella via Faie-strada megalitica fino a Prariondo, e poi alle antenne. Da li discesa sul sentiero per MTB chiamato "local". Divertentissimo!
Proprio un bel giro, ed una bella giornata.
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"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Oggi girone in MTB da Varazze al Beigua, discesa sui pistini preparati (che meraviglia!!!! sembra il Canada!) e poi discesa su Cogoleto su sentiero orribile inciclabile per errore mio ad un bivio... il mio amico voleva uccidermi
Alla fine 46 km e 1450 d+.
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Il mio compare ha accusato il colpo
Sul Beigua come in aereo
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Belan l'hai messo a tappeto
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Per salire che giro avete fatto??
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Ho messo il link alla traccia gps, siamo saliti verso la discarica di Varazze poi un taglio su sterrata fino all'asfalto per Faie.
Da Faie abbiamo seguito la classica sterrata larga e ciclabile che arriva fino a Prariondo incrociando varie volte il sentiero "+".
Da Faie abbiamo seguito la classica sterrata larga e ciclabile che arriva fino a Prariondo incrociando varie volte il sentiero "+".
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Su e giù per il Monte Beigua in MTB
Un po di invidia
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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