Sabato io e Spielberg partiamo alla volta della mia amata saas fee , lasciata la macchina al parcheggio che precede la cittadina si attraversano le simpatiche vie dell abitato e ci si dirige verso ovest per prendere il sentiero che ci condurrà alla Mischabelhutten (1500 m di dislivello con 500 m di ferrata).
Peter, il gestore , è come sempre ultrasimpatico e premuroso (cosa rara nel vallese), il panorama dal rifugio è spettacolare .
Ci chiede cosa andiamo a fare,rispondiamo NADELGRAT , e il risultato è che prima ci prendiamo degli s…..cemi , poi tenta di toglierci l idea visto che è troppo tempo che nessuno la fa dalla mischabel e come ultima cosa ci fa lasciare l indirizzo di casa in italia ,cosa che li per li ci fa ridere visto le modeste difficoltà relazionate , in realtà si dimostrerà una salita di tutto rispetto.
Sveglia 1:30 , siamo l unica cordata e giustamente non c è traccia sul nostro percorso , si raggiunge il windgjoch il colle della via normale al Nadelhorn poi puntiamo verso nord per fare un lungo giro che ci porterà al canale di accesso della cresta , il canale è il motivo per cui in pochi fanno nadelgrat da mischabelhutten .
Dal colle tagliamo orizzontale verso nord , scelta pessima visto che ci ritroviamo su un pendio ghiacciato che da sul vuoto , potendo poi valutare meglio la zona alla luce del sole ci rendiamo conto che la scelta migliore consiste nello scalare la cima a destra del colle e scendere dal versante nord. Fatto il pendio si fa una curva che ci porterà al plateau sottostante (pochi crepacci a campana).
Visto le abbondanti nevicate della scorsa settimana inizio a batter traccia su questo Kmetrico ghiacciaio seguendo le coordinate GPS, precedentemente fissate, che ci condurranno all imbocco del canale.
Il canale è il tratto più pericoloso della Nadelgrat , nella stagione estiva varia la sua condizione nel giro di una settimana , bisogna affrontarlo prima che spunti il sole o è troppo pericoloso per la caduta sassi . La terminale è spalancata chiedo a Spielberg di mettermi in sicura mentre mi invento qualcosa per passare , passata la terminale prendo un rigolo di caduta sassi e lo seguo per circa 100m , ghiaccio vivo che salendo si fa più sottile , avrei voluto raggiungere l ‘ attacco di un passaggio su roccia che permette di evitare la parte finale del canale quando non è in condizioni (grado III , 6/7 tiri di corda roccia pessima) , ma è troppo tardi , spunta il sole , pianto una vite e faccio un traverso verso destra seguo gli sfasciumi e faccio uscire Spielberg dal canale (5 minuti dopo scarica di sassi proprio nel nostro rigolo) ,facciamo 3 tiri di corda su roccia schifosa in obliquo e ci ritroviamo a metà del passaggio di roccia , presenti soste a fittoni e qualche spit sulle placche chiave .
Raggiungiamo l hohbergjoch e quindi la cresta , il batter traccia e le pessime condizioni del canale ci han dato un ritardo di 1 ora e mezza .
Si punta a nord verso la cima del Durrehorn , dicono 30minuti massimo II grado , non è cosi , andando spediti in conserva anche 45 minuti ,all inizio rocce facili poi traverso finale su lame espostissime e spesso staccate tra loro superabili solo con spaccate , tratti molto aerei provare per credere ; sono solo 2 anni che frequento il vallese ma se ho imparato una cosa è quella di non prendere le relazioni come verità stampata .
Scalata la prima vetta si ritorna a sud verso l hoberghorn ,ora si scala con poco più di 300m di dislivello la seconda cima , prima rocce facili con qualche passaggio simpatico su placca fessurata , poi breve pendio nevoso e infine circa 100 m di arrampicata piacevolissima verticale ma ben manigliata secondo me mai oltre il II grado ,la parte più piacevole della cresta , facciamo conserva protetta su rocce innevate che rendono l ambiente straalpinistico!!!
Raggiunta la cima , si scende per pendio nevoso verso sud est , cresta di trasferimento all’attacco dello stecknadelhorn in pessime condizioni , troppa neve fresca che cede sul pendio ,
Lo Steck a mio parere è stata la più difficile vetta della giornata , presenti passaggi di roccia molto esposti aerei e atletici, raggiunta la cima si scende in direzione sud est per dirigerci verso il Nadelhorn.
Prima un tratto roccioso delicato poi con un traverso su ghiaccio affrontato con vite ci si sposta sulla normale al nadelhorn ( la più facile della giornata).
Fin qui causa imprevisti di accesso del canale 11 ore di scalata .
Si scende dalla normale del nadelhorn molto facile ,e in circa 1 ora e mezza si è al rifugio (occhio ai crepacci!!!).
I gestori ci accolgono contenti , si ride e si scherza , ci chiedono info sulle condizioni del percorso e infine ci regalano come ricordo 1 foto a testa della Nadelgrat , la regalano a chi fa la cresta da mischabel.
Anni fa era normale farla dal rifugio mischabelhutten , oggi 9 cordate su 10 la fanno dalla bordier evitando plateau di notte e canale pericoloso.
Birra di rito come tutte le domeniche e poi giù per fare gli ultimi 1500 metri di dislivello che ci porteranno a saas fee.
Note :fondamentale essere molto allenati, il calo di forze porta al calo di concentrazione e lucidità componenti fondamentali per affrontare tratti di cresta aerei.
Essere preparati mentalmente a stare sul filo di cresta per Kmetri e parecchie ore.
Sconsiglio il tragitto inverso Nadel – durrenhorn , calarsi dal canale nel pomeriggio è troppo pericoloso . Mi aspettavo una cresta in gran parte nevosa , in realtà tutta roccia e misto ,frend poco utili , cordini e una vite a testa .
buon Viaggio a tutti
![Thumbup : Thumbup :](./images/smilies/thumbup.gif)