quoto in pienogiorgio.mazzarello wrote:
...
C'è anche da dire che per tutti i sentieri segnalati e non, se non si prevede una mantenzione periodica (biennale o meglio annuale) è inutile crearli, ripristinali e segnalarli.
..
A meno di non avere un grande numero di volontari (con tanto tempo libero), credo che sia molto meglio concentrare le risorse ed il tempo per la manutenzione di un minore numero di percorsi, piuttosto che ripristinarne di nuovi.
Giorgio
Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Hai ragione, questo principio è anche alla base della creazione della Rel, ma a un anno di distanza dalla sua promulgazione, di concreto niente è stato fatto. E a me piange veramente il cuore pensare che un patrimonio come quello sentieristico delle nostre zone vada a perdersi, perchè a meno di qualche isola felice (leggi Parco del Beigua, un po' l'Antola, Castiglione Chiavarese) e dell'encomiabile impegno Fie il destino mi pare segnato. E allora rilancio la mia idea: nel nostro piccolo, quando andiamo per monti, cerchiamo per quanto possibile, se ne abbiamo i mezzi e il tempo, di sistemare le cose che non vanno. Faremo un piacere a noi stessi e a chi seguirà le nostre tracce.giamma wrote:quoto in pienogiorgio.mazzarello wrote:
...
C'è anche da dire che per tutti i sentieri segnalati e non, se non si prevede una mantenzione periodica (biennale o meglio annuale) è inutile crearli, ripristinali e segnalarli.
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A meno di non avere un grande numero di volontari (con tanto tempo libero), credo che sia molto meglio concentrare le risorse ed il tempo per la manutenzione di un minore numero di percorsi, piuttosto che ripristinarne di nuovi.
Giorgio
Quanto al segnale per il Monte Lago non credo che sia frutto della Cooperativa Lunanuova, perchè, nel tratto fra il colletto di Canate e la cima, a me pare chiaramente antecedente all'epoca in cui operava la cooperativa di Don Farinella, e mi sembrava avere tutte le caratteristiche di una traccia Fie.
In ogni caso ecco che abbiamo ritrovato un diverso itinerario per salire in cima al Lago dalla bassa val Bisagno. Certo, se pennello alla mano lo andassimo a rinfrescare, non dico ogni 50 metri, ma almeno a distanze "di sicurezza" forse finiremmo fuorilegge, ma faremmo una cosa buona e giusta. O no?
pace e bene
- giorgio.mazzarello
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Concordo con quanto dici.terralba wrote:Hai ragione, questo principio è anche alla base della creazione della Rel, ma a un anno di distanza dalla sua promulgazione, di concreto niente è stato fatto. E a me piange veramente il cuore pensare che un patrimonio come quello sentieristico delle nostre zone vada a perdersi, perchè a meno di qualche isola felice (leggi Parco del Beigua, un po' l'Antola, Castiglione Chiavarese) e dell'encomiabile impegno Fie il destino mi pare segnato. E allora rilancio la mia idea: nel nostro piccolo, quando andiamo per monti, cerchiamo per quanto possibile, se ne abbiamo i mezzi e il tempo, di sistemare le cose che non vanno. Faremo un piacere a noi stessi e a chi seguirà le nostre tracce.
Quanto al segnale per il Monte Lago non credo che sia frutto della Cooperativa Lunanuova, perchè, nel tratto fra il colletto di Canate e la cima, a me pare chiaramente antecedente all'epoca in cui operava la cooperativa di Don Farinella, e mi sembrava avere tutte le caratteristiche di una traccia Fie.
In ogni caso ecco che abbiamo ritrovato un diverso itinerario per salire in cima al Lago dalla bassa val Bisagno. Certo, se pennello alla mano lo andassimo a rinfrescare, non dico ogni 50 metri, ma almeno a distanze "di sicurezza" forse finiremmo fuorilegge, ma faremmo una cosa buona e giusta. O no?
La burocratizzazione della rete sentieristica non è detto che porti ai frutti che ci si aspettava, e sicuramente potrebbe rendere gli interventi molto più complessi e radi, per non parlare dei pochi fondi disponibili che potrebbero perdersi nei vicoli e nelle stanze regionali, provinciali e comunali, se non addirittura finire nelle tasche di qualche politico od imprenditore.
Io nel mio piccolo vado per monti sempre con un piccolo seghaccio ed una piccola roncola, e per quanto possibile cerco di dare il mio piccolo contributo. Per la vernice mi sto attrezzando, anche se vedo più impegnativo avere sempre spazzola di ferro, vernice e pennello per ripristinare i vecchi segnavia.
Giorgio
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Perfetto Giorgio, siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Speriamo che come noi la pensino (e operino) tanti altri. Ciao
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Anch'io mi muovo sempre con forbici da potatura e roncola, ma fin qui siamo dell'ambito della normale pulizia che ogni frequentatore di sentieri potrebbe e dovrebbe fare.
La manutenzione è una cosa diversa: rifare muretti di sostegno, tagliare alberi, ricostruire la pavimentazione, canalizzare le acque richiedono un impegno di altro livello.
Andare a mettere un po' di minio poi mi trova del tutto contrario. Se vogliamo "adottare" un sentiero facciamolo, ma dobbiamo sottoscrivere una sorta di contratto ed assumerci l'obbligo di una ispezione almeno semestrale, una manutenzione leggera stagionale ed una più pesante annuale. Chi non può assumersi questo onere non deve mettere mano al pennello: in giro ci sono infiniti segnavia abbandonati dopo interventi velleitari (compresi certi istituzionali).
ciao
La manutenzione è una cosa diversa: rifare muretti di sostegno, tagliare alberi, ricostruire la pavimentazione, canalizzare le acque richiedono un impegno di altro livello.
Andare a mettere un po' di minio poi mi trova del tutto contrario. Se vogliamo "adottare" un sentiero facciamolo, ma dobbiamo sottoscrivere una sorta di contratto ed assumerci l'obbligo di una ispezione almeno semestrale, una manutenzione leggera stagionale ed una più pesante annuale. Chi non può assumersi questo onere non deve mettere mano al pennello: in giro ci sono infiniti segnavia abbandonati dopo interventi velleitari (compresi certi istituzionali).
ciao
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ciao a tutti. Ieri pomeriggio, seguendo le ottime indicazioni di Giorgio, partendo da Prato sono salito a Canate attraverso il "1000 scalini". Sorpresissima: qualcuno (leggendo il nostro forum?) ha risegnato tutto il sentiero. Dal Ponte di Cavassolo è stato pitturato un cerchio rosso con freccia e la scritta Monte Lago, che poi ho ritrovato successivamente. Tutti i bivi indicati da Giorgio sono stati segnati (e pure bene) e le tracce (che sul "1000" sono integrate dalle vecchie "macchie" rosse) sono chiare arrivando fino a Canate e al bivio col sentiero cerchio barrato che arriva da San Martino e poi porta alla sella del Lago.
A Canate ho anche incontrato l'abitante stabile che vive in quella casa che Giorgio ha fotografato a gennaio. Ora sono in ufficio; appena ho un po' di tempo, vi racconto altre cose e indico la mia "tempistica" che può essere utile a chi volesse salire lassù.
Mi limito a due aggettivi riguardanti l'itinerario: affascinante e dimagrante (ho perso 1.300 g. in tre ore; splendido in vista della Rigantoca...). A dopo
A Canate ho anche incontrato l'abitante stabile che vive in quella casa che Giorgio ha fotografato a gennaio. Ora sono in ufficio; appena ho un po' di tempo, vi racconto altre cose e indico la mia "tempistica" che può essere utile a chi volesse salire lassù.
Mi limito a due aggettivi riguardanti l'itinerario: affascinante e dimagrante (ho perso 1.300 g. in tre ore; splendido in vista della Rigantoca...). A dopo
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
.......Incredibile......!!!!!terralba wrote: Ieri pomeriggio, seguendo le ottime indicazioni di Giorgio, partendo da Prato sono salito a Canate attraverso il "1000 scalini". Sorpresissima: qualcuno (leggendo il nostro forum?) ha risegnato tutto il sentiero.
Attendo qualsiasi altra informazione con impazienza.....terralba wrote:appena ho un po' di tempo, vi racconto altre cose
Giorgio
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Accidenti, battuto sul tempo e privato del piacere di un po' di avventura; pazienza dirigerò i passi in val Busti che mi aspetta in agguato.
ciao
ciao
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Eccomi qua, amici. Giorgio, non attenderti chissà cosa... Anzi, ti ringrazio ancora perchè le tue indicazioni sono state precisissime.
Rispetto a te sono partito non da Molassana, ma da Prato, salendo sull'acquedotto con l'itinerario quadrato rosso che parte da Struppa insieme a quelli che salgono a San Martino di Struppa. Attenzione: da via Da Porto si deve andare subito a destra (il quadrato Fie al bivio è scomparso) fino a trovarsi sull'acquedotto.
Io sono arrivato all'imbocco del Ponte di Cavassolo dopo 25' e proprio all'imbocco del tratto briglia del Concasca (c'è un'indicazione topografica: Salita Piloni) ho trovato sul muro di sinistra un cerchio rosso con freccia verticale e scritta "Monte Lago".
Un secondo segnale appare una ventina di metri dopo, quando si comincia il percorso vero e proprio sull'acquedotto. Ho camminato senza particolare fretta (attenzione a qualche lastra aperta di copertura) e sono arrivato dopo altri 30' alla casetta rossa ammodernata ma abbandonata. Poco prima, come scritto da te, ecco la deviazione a destra fino alla strada, deviazione indicata da altro cerchio rosso e freccia, segnale ritrovato sulla strada (questa volta con freccia a sinistra).
In altri 15' eccomi al cancello della centrale idroelettrica, dove individuo facilmente il sentierino che scende al guado dell'Arvigo. Anche qui cerchio rosso e freccia, poi segnale sul guado e, subito dopo, al bivio dove. a destra, inizia la mulattiera che sale il corso dell'Arvigo.
Come hai spiegato ho proseguito lungo il Canate fino ad arrivare (35' da cancello centrale) alla passerella in cemento subito dopo la quale iniziano i "1000 scalini". Sono arrivato alle case di Canate, senza forzare, dopo 55'. Rispetto a quanto hai detto tu, segnalerei a chi volesse seguire questo itinerario, che sarà meglio si porti dei bastoncini: io li ho tirati fuori dallo zaino solo quando, proprio al termine del tratto in piano, scarsamente visibile, che porta alle case di Canate, c'è da salire sul muretto. Lì, senza i bastoncini, bisogna usare le mani, e francamente infilarle tra erba e pietre per issarsi, nella totale impossibilità di verificare che non ci sia qualche viperella in agguato, mi sembra assolutamente poco prudente.
Anche lì ho trovato il cerchio rosso, ripetuto su un paio di case, fino ad arrivare, come detto all'incrocio col cerchio rosso barrato che sale da S. Martino di Struppa e poi prosegue verso la sella del Monte Lago dopo essersi incrociato col sentiero D che porta a Marsiglia.
Ti dicevo dell'incontro con l'abitante di Canate: l'ho trovato mentre risaliva da S. Martino con le sue sette capre. Si chiama Francesco, mi ha detto di stare lì da un annetto. Un tipo chiaramente un po' freak, direi sui 40-45 anni, occhialini, animo tra l'ecologista e il pacifista che guarda dall'isolamento al mondo che si distrugge perseverando sui falsi miti (denaro) e i vizi storici (guerre e disequilibrio). Mi ha invitato a bere qualcosa da lui, ma dovendo tornare a valle gli ho promesso che sarà per la prossima volta (e oltre la birra, o il vino, mi farà assaggiare anche il latte delle sue capre).
Mi ha anche detto che due-tre volte la settimana un'altra persona apre un'altra casa, penso che si tratti di quella che si incontra quasi subito dopo l'approdo a Canate, a sinistra, con i tubi d'irrigazione che la raggiungono (immagino che coltivi un orto).
Come hai fatto tu sono tornato sul sentiero cerchio rosso sbarrato e in un'ora e 20 minuti ho raggiunto S. Martino di Struppa. Da lì bus linea 479 fino a via Struppa, poi qualche centinaio di metri fino al parcheggio dove avevo lasciato l'auto.
Complessivamente anello Prato-Canate-S. Martino con una camminata netta di 4 ore, ma andando più spediti direi si può scendere ben bene.
Rimane il "mistero" della ritracciatura del sentiero. Ma io resto della mia idea: ringrazio chiunque l'abbia fatto, chi volesse seguire questo itinerario sarà più facilitato rispetto alle nostre "esplorazioni".
Ciao
Rispetto a te sono partito non da Molassana, ma da Prato, salendo sull'acquedotto con l'itinerario quadrato rosso che parte da Struppa insieme a quelli che salgono a San Martino di Struppa. Attenzione: da via Da Porto si deve andare subito a destra (il quadrato Fie al bivio è scomparso) fino a trovarsi sull'acquedotto.
Io sono arrivato all'imbocco del Ponte di Cavassolo dopo 25' e proprio all'imbocco del tratto briglia del Concasca (c'è un'indicazione topografica: Salita Piloni) ho trovato sul muro di sinistra un cerchio rosso con freccia verticale e scritta "Monte Lago".
Un secondo segnale appare una ventina di metri dopo, quando si comincia il percorso vero e proprio sull'acquedotto. Ho camminato senza particolare fretta (attenzione a qualche lastra aperta di copertura) e sono arrivato dopo altri 30' alla casetta rossa ammodernata ma abbandonata. Poco prima, come scritto da te, ecco la deviazione a destra fino alla strada, deviazione indicata da altro cerchio rosso e freccia, segnale ritrovato sulla strada (questa volta con freccia a sinistra).
In altri 15' eccomi al cancello della centrale idroelettrica, dove individuo facilmente il sentierino che scende al guado dell'Arvigo. Anche qui cerchio rosso e freccia, poi segnale sul guado e, subito dopo, al bivio dove. a destra, inizia la mulattiera che sale il corso dell'Arvigo.
Come hai spiegato ho proseguito lungo il Canate fino ad arrivare (35' da cancello centrale) alla passerella in cemento subito dopo la quale iniziano i "1000 scalini". Sono arrivato alle case di Canate, senza forzare, dopo 55'. Rispetto a quanto hai detto tu, segnalerei a chi volesse seguire questo itinerario, che sarà meglio si porti dei bastoncini: io li ho tirati fuori dallo zaino solo quando, proprio al termine del tratto in piano, scarsamente visibile, che porta alle case di Canate, c'è da salire sul muretto. Lì, senza i bastoncini, bisogna usare le mani, e francamente infilarle tra erba e pietre per issarsi, nella totale impossibilità di verificare che non ci sia qualche viperella in agguato, mi sembra assolutamente poco prudente.
Anche lì ho trovato il cerchio rosso, ripetuto su un paio di case, fino ad arrivare, come detto all'incrocio col cerchio rosso barrato che sale da S. Martino di Struppa e poi prosegue verso la sella del Monte Lago dopo essersi incrociato col sentiero D che porta a Marsiglia.
Ti dicevo dell'incontro con l'abitante di Canate: l'ho trovato mentre risaliva da S. Martino con le sue sette capre. Si chiama Francesco, mi ha detto di stare lì da un annetto. Un tipo chiaramente un po' freak, direi sui 40-45 anni, occhialini, animo tra l'ecologista e il pacifista che guarda dall'isolamento al mondo che si distrugge perseverando sui falsi miti (denaro) e i vizi storici (guerre e disequilibrio). Mi ha invitato a bere qualcosa da lui, ma dovendo tornare a valle gli ho promesso che sarà per la prossima volta (e oltre la birra, o il vino, mi farà assaggiare anche il latte delle sue capre).
Mi ha anche detto che due-tre volte la settimana un'altra persona apre un'altra casa, penso che si tratti di quella che si incontra quasi subito dopo l'approdo a Canate, a sinistra, con i tubi d'irrigazione che la raggiungono (immagino che coltivi un orto).
Come hai fatto tu sono tornato sul sentiero cerchio rosso sbarrato e in un'ora e 20 minuti ho raggiunto S. Martino di Struppa. Da lì bus linea 479 fino a via Struppa, poi qualche centinaio di metri fino al parcheggio dove avevo lasciato l'auto.
Complessivamente anello Prato-Canate-S. Martino con una camminata netta di 4 ore, ma andando più spediti direi si può scendere ben bene.
Rimane il "mistero" della ritracciatura del sentiero. Ma io resto della mia idea: ringrazio chiunque l'abbia fatto, chi volesse seguire questo itinerario sarà più facilitato rispetto alle nostre "esplorazioni".
Ciao
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Volendo prendere questi "1000 scalini" in discesa sono ben visibili questi nuovi cerchi rossi?terralba wrote:Anche lì ho trovato il cerchio rosso, ripetuto su un paio di case, fino ad arrivare, come detto all'incrocio col cerchio rosso barrato che sale da S. Martino di Struppa e poi prosegue verso la sella del Monte Lago dopo essersi incrociato col sentiero D che porta a Marsiglia.
In che punto del paese inizia la discesa?
Grazie
τὸν καλὸν ἀγῶνα ἠγώνισμαι
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Non si tratta di segnaletica Fie, quindi i cerchi sono distanziati. Avendo fatto il sentiero in salita li ho visti solo frontalmente, ben chiari e visibili. Dubito che lo siano in senso opposto, ma secondo me non ci sono problemi di orientamento, perchè il "1000 scalini" è evidentissimo, non ci sono particolari tracce laterali. Per cui, una volta imboccatolo, non devi fare altro che andare giù. Arrivato a fondo valle, trovi la passerella di cemento a destra, e prosegui lungo il sentiero in sponda destra del torrente Canate fin quasi alla confluenza dell'Arvigo. Lì guadi il Canate, prosegui un poco in sponda sinistra, trovi a sinistra l'Arvigo, lo guadi e vai subito di nuovo a sinistra risalendo la sponda fino alla strada. Credo che sia davvero impossibile sbagliarsi, e, comunque, in questo tratto credo che sia più facile vedere i cerchi rossi.
Dove imboccarlo a Canate? Chi lo ha ritracciato ha fatto un buon lavoro. All'incrocio sentiero cerchio rosso barrato/sentiero D da Marsiglia, dove c'è un palo con due frecce indicatrici, ti metti spalle al monte e vedi, sul muro di una casa, la scritta rossa Cavassolo e la freccia a destra. Fai pochi metri, arrivi alla lapide che ricorda la lotta partigiana, e devi andare a sinistra. Anche qui, sul muro di una casa, c'è la scritta Cavassolo con freccia direzionale. Da lì in avanti i cerchi rossi sono evidenti fino all'imbocco del sentiero vero e proprio, che trovi proprio sotto l'ultima casa. Fai uno "scalone", vai a destra in piano per pochissimo (è il tratto meno evidente a cui ha fatto riferimento Giorgio) e poi trovi i primi scalini scendendo a sinistra. Io in salita, ma ovviamente con andatura prudente e osservativa, ho impiegato 55'; penso che in discesa mezz'ora per arrivare al letto del Canate basti e avanzi.
Facci sapere com'è andata, così diamo ulteriori indicazioni utili a tutti.Ciao.
Dove imboccarlo a Canate? Chi lo ha ritracciato ha fatto un buon lavoro. All'incrocio sentiero cerchio rosso barrato/sentiero D da Marsiglia, dove c'è un palo con due frecce indicatrici, ti metti spalle al monte e vedi, sul muro di una casa, la scritta rossa Cavassolo e la freccia a destra. Fai pochi metri, arrivi alla lapide che ricorda la lotta partigiana, e devi andare a sinistra. Anche qui, sul muro di una casa, c'è la scritta Cavassolo con freccia direzionale. Da lì in avanti i cerchi rossi sono evidenti fino all'imbocco del sentiero vero e proprio, che trovi proprio sotto l'ultima casa. Fai uno "scalone", vai a destra in piano per pochissimo (è il tratto meno evidente a cui ha fatto riferimento Giorgio) e poi trovi i primi scalini scendendo a sinistra. Io in salita, ma ovviamente con andatura prudente e osservativa, ho impiegato 55'; penso che in discesa mezz'ora per arrivare al letto del Canate basti e avanzi.
Facci sapere com'è andata, così diamo ulteriori indicazioni utili a tutti.Ciao.
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ieri giro in quei di Canate, partenza da S.Martino di Struppa in tarda mattinata. Bella passeggiata estiva (non era soleggiato ma il caldo si faceva sentire consiglio le mezze stagioni per la visita )
con tanto di enigmatica esperienza. Forniti di solo zainetto con acqua per giro rapido ci siamo infatti fermati mezza giornata al borgo avendo conosciuto (e pranzato) con il simpatico abitante della ridende località , tale Francesco , che ci ha raccontato della storia del borgo, della lotta partigiana e della dura vita di campagna in queste vallate. Bel giro, consigliato per gli amanti di queste gite/passeggiate.
Cassinelle, Canate..a questo punto sono alla ricerca di altre mete se avete consigli..
ciao
con tanto di enigmatica esperienza. Forniti di solo zainetto con acqua per giro rapido ci siamo infatti fermati mezza giornata al borgo avendo conosciuto (e pranzato) con il simpatico abitante della ridende località , tale Francesco , che ci ha raccontato della storia del borgo, della lotta partigiana e della dura vita di campagna in queste vallate. Bel giro, consigliato per gli amanti di queste gite/passeggiate.
Cassinelle, Canate..a questo punto sono alla ricerca di altre mete se avete consigli..
ciao
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Beh, alla fine sono andato a fare i 1000 scalini.
Per la precisione ne ho contati 1471 fino alla lapide partigiana.
Sentiero capolavoro! Ma quanto tempo e fatica dovevano spendere i nostri vecchi e che delitto che questi manufatti vadano in rovina.
Il sentiero è segnalato col cerchi rosso vuoto (non FIE). Qualcuno ha idea di cosa siano le deviazioni numerate progressivamente (mi pare che siano sei) che si staccano a sinistra?
Sono poi andato a Marsiglia. Bella mulattiera tradizionale anche quella.
ciao
Per la precisione ne ho contati 1471 fino alla lapide partigiana.
Sentiero capolavoro! Ma quanto tempo e fatica dovevano spendere i nostri vecchi e che delitto che questi manufatti vadano in rovina.
Il sentiero è segnalato col cerchi rosso vuoto (non FIE). Qualcuno ha idea di cosa siano le deviazioni numerate progressivamente (mi pare che siano sei) che si staccano a sinistra?
Sono poi andato a Marsiglia. Bella mulattiera tradizionale anche quella.
ciao
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
I numeri li avevo notati anch'io. Suppongo, vista la regolarità, che si sia trattato di indicazioni per squadre di operai che possano aver lavorato in zona (posa tralicci e controllo reti elettriche), anche se solitamente loro privilegiano baffi di vernice gialla. Quanto al segnavia non è ufficiale Fie, ma io continuo a pensare che, un bel po' di tempo fa, in qualche modo lo fosse (anche se la domanda che ho posto in questo forum molto tempo fa non ha ricevuto risposte) perchè lo si ritrova, sbaditissimo, tra il colletto sopra Canate e la cima del Monte Lago, dove è dipinto tra due quadrati verdi, come da segnaletica ufficiale di fine sentiero.
Sei partito dal Ponte di Cavassolo? Il segnavia fino a Canate è ancora ben visibile?
Sei partito dal Ponte di Cavassolo? Il segnavia fino a Canate è ancora ben visibile?
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Direi che la tua ipotesi è giusta. Tempo fa su ebay ho acquistato la V (1976) e la VI (1979) edizione della guida FIE della provincia di Genova. Ebbene, nella V ma non nella VI, è riportato l'itinerario PRATO (88) - MONTE LAGO (942) ore 2,45 segnavia cerchio rosso vuoto, sviluppo: via del castello di struppa - cappelletta di s. rocco - sentiero vecchio acquedotto (fonte) - case ponte - canate (fonte) - valico sopra canate - m. lago, inizio: prato. via benedetto da porto, poco oltre il capolinea autobus AMTterralba wrote:I numeri li avevo notati anch'io. Suppongo, vista la regolarità, che si sia trattato di indicazioni per squadre di operai che possano aver lavorato in zona (posa tralicci e controllo reti elettriche), anche se solitamente loro privilegiano baffi di vernice gialla. Quanto al segnavia non è ufficiale Fie, ma io continuo a pensare che, un bel po' di tempo fa, in qualche modo lo fosse (anche se la domanda che ho posto in questo forum molto tempo fa non ha ricevuto risposte) perchè lo si ritrova, sbaditissimo, tra il colletto sopra Canate e la cima del Monte Lago, dove è dipinto tra due quadrati verdi, come da segnaletica ufficiale di fine sentiero.
Sei partito dal Ponte di Cavassolo? Il segnavia fino a Canate è ancora ben visibile?
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
A quanto pare è stato nel tempo rimpiazzato dal quadrato rosso non presente nella V edizioneLord Mhoram wrote:Direi che la tua ipotesi è giusta. Tempo fa su ebay ho acquistato la V (1976) e la VI (1979) edizione della guida FIE della provincia di Genova. Ebbene, nella V ma non nella VI, è riportato l'itinerario PRATO (88) - MONTE LAGO (942) ore 2,45 segnavia cerchio rosso vuoto, sviluppo: via del castello di struppa - cappelletta di s. rocco - sentiero vecchio acquedotto (fonte) - case ponte - canate (fonte) - valico sopra canate - m. lago, inizio: prato. via benedetto da porto, poco oltre il capolinea autobus AMTterralba wrote:I numeri li avevo notati anch'io. Suppongo, vista la regolarità, che si sia trattato di indicazioni per squadre di operai che possano aver lavorato in zona (posa tralicci e controllo reti elettriche), anche se solitamente loro privilegiano baffi di vernice gialla. Quanto al segnavia non è ufficiale Fie, ma io continuo a pensare che, un bel po' di tempo fa, in qualche modo lo fosse (anche se la domanda che ho posto in questo forum molto tempo fa non ha ricevuto risposte) perchè lo si ritrova, sbaditissimo, tra il colletto sopra Canate e la cima del Monte Lago, dove è dipinto tra due quadrati verdi, come da segnaletica ufficiale di fine sentiero.
Sei partito dal Ponte di Cavassolo? Il segnavia fino a Canate è ancora ben visibile?
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Sono partito da Prato, via Benedetto da Porto.
Il segnavia è discretamente visibile, manca in qualche incrocio o guado. Dopo il ponticello dove inizia la salita non ci sono più problemi.
La numerazione dubito che abbia a che fare con l'ENEL. I segni gialli per la linea elettrica salgono prima, a partire dalla confluenza dei torrenti Arvigo/Canate; li avevo seguiti per errore tempo fa.
ciao
Il segnavia è discretamente visibile, manca in qualche incrocio o guado. Dopo il ponticello dove inizia la salita non ci sono più problemi.
La numerazione dubito che abbia a che fare con l'ENEL. I segni gialli per la linea elettrica salgono prima, a partire dalla confluenza dei torrenti Arvigo/Canate; li avevo seguiti per errore tempo fa.
ciao
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Tutte queste fotografie mi fanno venire una voglia matta di vederlo questo posto
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Finalmente ci siamo, sei riuscito a chiarire quello che nessuno in Fie è riuscito a fare (possibile che in sede non siano state conservate le passate edizioni della guida?). Evidentemente, nel periodo di passaggio dalla quinta alla sesta, si è preferito utilizzare la parte bassa dell'itinerario (Prato-Ponte di Cavassolo) come inizio di uno nuovo verso Calvari e Capenardo, cambiando il segno geometrico (da cerchio rosso vuoto a quadrato rosso pieno) e abbandonando il tracciato per Canate. Non capisco, obiettivamente, perchè si sia deciso così, visto che, per dire, non è che verso Canate il sentiero abbia avuto dei problemi (tipo frane) tali da consigliare di non transitarvi più, come è accaduto in altri casi.Lord Mhoram wrote:A quanto pare è stato nel tempo rimpiazzato dal quadrato rosso non presente nella V edizioneLord Mhoram wrote:Direi che la tua ipotesi è giusta. Tempo fa su ebay ho acquistato la V (1976) e la VI (1979) edizione della guida FIE della provincia di Genova. Ebbene, nella V ma non nella VI, è riportato l'itinerario PRATO (88) - MONTE LAGO (942) ore 2,45 segnavia cerchio rosso vuoto, sviluppo: via del castello di struppa - cappelletta di s. rocco - sentiero vecchio acquedotto (fonte) - case ponte - canate (fonte) - valico sopra canate - m. lago, inizio: prato. via benedetto da porto, poco oltre il capolinea autobus AMTterralba wrote:I numeri li avevo notati anch'io. Suppongo, vista la regolarità, che si sia trattato di indicazioni per squadre di operai che possano aver lavorato in zona (posa tralicci e controllo reti elettriche), anche se solitamente loro privilegiano baffi di vernice gialla. Quanto al segnavia non è ufficiale Fie, ma io continuo a pensare che, un bel po' di tempo fa, in qualche modo lo fosse (anche se la domanda che ho posto in questo forum molto tempo fa non ha ricevuto risposte) perchè lo si ritrova, sbaditissimo, tra il colletto sopra Canate e la cima del Monte Lago, dove è dipinto tra due quadrati verdi, come da segnaletica ufficiale di fine sentiero.
Sei partito dal Ponte di Cavassolo? Il segnavia fino a Canate è ancora ben visibile?
Dico di più: mantenendo vivo il cerchio rosso vuoto si otteneva "ufficialmente" la possibilità di fare ottimi anelli (Prato-Canate-sella Monte Lago-Capenardo-Prato oppure Prato-Canate-S. Martino di Struppa-Prato) e di collegarsi velocemente con l'Alta via; e ancora, dalla vetta del Monte Lago sarebbe bastato (e basterebbe anche oggi) creare un allacciamento (triangolo tre puntini gialli) lungo la cresta fino all'Alpesisa e da lì in discesa fino a ritrovare l'AV prima della Gola di Sisa (e di là scendere al Val Noci, salire al Monte Bano, scendere a Montoggio, ecc... ecc...; come sapete io amo le lunghe traversate).
Vabbè, accontentiamoci della situazione attuale, magari migliorandola. Da cosa nasce cosa...
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Lieto di essere stato utile. Per amore di completezza posso aggiungere che sia nella V sia nella VI edizione il sentiero quadrato rosso non terminava sul monte candelozzo ma proseguiva, diventando giallo, fino al monte bano toccando passo costa carmaiola - campoveneroso - pendici m. tacche - case: teitin e brugosecco - pendici a levante m. banoterralba wrote:Finalmente ci siamo, sei riuscito a chiarire quello che nessuno in Fie è riuscito a fare (possibile che in sede non siano state conservate le passate edizioni della guida?). Evidentemente, nel periodo di passaggio dalla quinta alla sesta, si è preferito utilizzare la parte bassa dell'itinerario (Prato-Ponte di Cavassolo) come inizio di uno nuovo verso Calvari e Capenardo, cambiando il segno geometrico (da cerchio rosso vuoto a quadrato rosso pieno) e abbandonando il tracciato per Canate. Non capisco, obiettivamente, perchè si sia deciso così, visto che, per dire, non è che verso Canate il sentiero abbia avuto dei problemi (tipo frane) tali da consigliare di non transitarvi più, come è accaduto in altri casi.Lord Mhoram wrote:A quanto pare è stato nel tempo rimpiazzato dal quadrato rosso non presente nella V edizioneLord Mhoram wrote:Direi che la tua ipotesi è giusta. Tempo fa su ebay ho acquistato la V (1976) e la VI (1979) edizione della guida FIE della provincia di Genova. Ebbene, nella V ma non nella VI, è riportato l'itinerario PRATO (88) - MONTE LAGO (942) ore 2,45 segnavia cerchio rosso vuoto, sviluppo: via del castello di struppa - cappelletta di s. rocco - sentiero vecchio acquedotto (fonte) - case ponte - canate (fonte) - valico sopra canate - m. lago, inizio: prato. via benedetto da porto, poco oltre il capolinea autobus AMTterralba wrote:I numeri li avevo notati anch'io. Suppongo, vista la regolarità, che si sia trattato di indicazioni per squadre di operai che possano aver lavorato in zona (posa tralicci e controllo reti elettriche), anche se solitamente loro privilegiano baffi di vernice gialla. Quanto al segnavia non è ufficiale Fie, ma io continuo a pensare che, un bel po' di tempo fa, in qualche modo lo fosse (anche se la domanda che ho posto in questo forum molto tempo fa non ha ricevuto risposte) perchè lo si ritrova, sbaditissimo, tra il colletto sopra Canate e la cima del Monte Lago, dove è dipinto tra due quadrati verdi, come da segnaletica ufficiale di fine sentiero.
Sei partito dal Ponte di Cavassolo? Il segnavia fino a Canate è ancora ben visibile?
Dico di più: mantenendo vivo il cerchio rosso vuoto si otteneva "ufficialmente" la possibilità di fare ottimi anelli (Prato-Canate-sella Monte Lago-Capenardo-Prato oppure Prato-Canate-S. Martino di Struppa-Prato) e di collegarsi velocemente con l'Alta via; e ancora, dalla vetta del Monte Lago sarebbe bastato (e basterebbe anche oggi) creare un allacciamento (triangolo tre puntini gialli) lungo la cresta fino all'Alpesisa e da lì in discesa fino a ritrovare l'AV prima della Gola di Sisa (e di là scendere al Val Noci, salire al Monte Bano, scendere a Montoggio, ecc... ecc...; come sapete io amo le lunghe traversate).
Vabbè, accontentiamoci della situazione attuale, magari migliorandola. Da cosa nasce cosa...
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Risolto anche un altro quesito: da dove arrivava il quadrato giallo i cui segni sbiaditi ancora si trovano sotto il Bano: non dal lato della Valle Scrivia (zona Bromia) come si diceva in un altro topic dedicato al Bano, ma dalla Val Bisagno. E si ripropone l'interrogativo: perchè è stato deciso di abbandonare quel tracciato, che sarebbe ancor oggi potabilissimo?
Grazie e ciao.
Grazie e ciao.
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Sono salito oggi da Marsiglia al piccolo borgo di Canate.
Il tempo non era granchè ma il posto vale sempre una visita.
Da Marsiglia ci vuole circa un ora di cammino.
Vai al Foto Racconto
Il tempo non era granchè ma il posto vale sempre una visita.
Da Marsiglia ci vuole circa un ora di cammino.
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Bellissime foto! Mi piacciono tanto questi reportage, davvero complimenti!
p.s. io lo dico sempre che i cachi sono scenografici
p.s. io lo dico sempre che i cachi sono scenografici
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Paolo, gli interni sono quelli della casa di Francesco?
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Per maggiore chiarezza nei confronti di chi volesse seguire questo itinerario, da Prato al Ponte di Cavassolo si deve seguire il segnavia quadrato rosso. Sul muro della casa prima dell'imbocco del ponte si trova il primo cerchio rosso vuoto con la freccia indicatrice Monte Lago. Per adesso i segnali che qualcuno ha ritracciato arrivano solo all'incrocio sentieri al centro di Canate; per la sella del Monte Lago si segue poi il cerchio rosso barrato, da lì fino alla vetta si procede quasi sulla cresta e qua e là si trova il vecchio segnavia Fie sbiaditissimo.giamma wrote:Sono partito da Prato, via Benedetto da Porto.
Il segnavia è discretamente visibile, manca in qualche incrocio o guado. Dopo il ponticello dove inizia la salita non ci sono più problemi.
La numerazione dubito che abbia a che fare con l'ENEL. I segni gialli per la linea elettrica salgono prima, a partire dalla confluenza dei torrenti Arvigo/Canate; li avevo seguiti per errore tempo fa.
ciao
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
alcune siterralba wrote:Paolo, gli interni sono quelli della casa di Francesco?
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
davvero foto molto belle....complimenti
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ho fatto anche io "gli scalini": da Prato fino a Canate (non sono salito al Lago), quindi Scandolaro e giù per la mulattiera che scende alla confluenza dei due rami del torrente Canate (fosso Ronchi e fosso delle Crese?), davanti alla passerella di cemento
Purtroppo quella specie di sentiero pensile ha gli anni contati: bastano un paio di crolli e non ci passa più nessuno. Davvero notevole dal punto di vista escursionistico, meritebbe ben altra sorte, non fosse che per il rispetto del lavoro.
Ho visto quattro cinghialoni grassi e neri, e anche un daino tra i seccatoi in faccia a Scandolaro; metto qualche foto (anche se non sono belle come quelle di delorenzi...)
Purtroppo quella specie di sentiero pensile ha gli anni contati: bastano un paio di crolli e non ci passa più nessuno. Davvero notevole dal punto di vista escursionistico, meritebbe ben altra sorte, non fosse che per il rispetto del lavoro.
Ho visto quattro cinghialoni grassi e neri, e anche un daino tra i seccatoi in faccia a Scandolaro; metto qualche foto (anche se non sono belle come quelle di delorenzi...)
- giorgio.mazzarello
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
delorenzi wrote:Sono salito oggi da Marsiglia al piccolo borgo di Canate.....
Bravo Paolo, bravo Lorenzo, mi avete fatto ripercorrere con il pensiero il tragitto fatto l'anno scorso...lmmt wrote:Ho fatto anche io "gli scalini": da Prato fino a Canate (non sono..........
Credo che sia quasi giunto il momento di rifarlo, magari risalendo dal fondovalle e chiudendo l'anello su Creto.
Giorgio
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Via Monte Lago - cresta - Alpesisa - Gola di Sisa?
Magari potessi venire anch'io, ma sono incasinatissimo! Semmai, ti seguo col pensiero...
Magari potessi venire anch'io, ma sono incasinatissimo! Semmai, ti seguo col pensiero...
pace e bene
- giorgio.mazzarello
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Si, anche se l'Alpesisa è evitabile con il tratto molto fangoso di AV che passa nel versante nord della cima, però così facendo si perderebbe il maestoso panorama!!!terralba wrote:Via Monte Lago - cresta - Alpesisa - Gola di Sisa?
Giorgio
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Hai assolutamente ragione, e io insisto perchè si tracci un allacciamento ufficiale dalla sella di Monte Lago alla vetta e poi giù fino alla base dell'Alpesisa, su verso la vetta, e di nuovo giù fino a rincontrare l'AV.
Approfitto di questo collegamento per dirti che sto studiando una cosa molto bella per l'argomento carte, penso per i primi di gennaio. Piuttosto, perdonami, ma mi rimandi il tuo materiale? Ci hanno cambiato i computer e i tecnici di Roma hanno combinato un casino.
Ciao. Chiedo scusa per
Approfitto di questo collegamento per dirti che sto studiando una cosa molto bella per l'argomento carte, penso per i primi di gennaio. Piuttosto, perdonami, ma mi rimandi il tuo materiale? Ci hanno cambiato i computer e i tecnici di Roma hanno combinato un casino.
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Come già indicato nella sezione "Ripristino e manutenzione sentieri", non volendo lasciare a metà quanto qualche generoso forumista aveva fatto tempo fa, sono tornato sul posto completando i presenti segnavia O rosso dal Ponte di Cavassolo alla vetta del Monte Lago via fondo valle - Canate - colla Est Lago, indicando anche lo scalino 500 e il 1000 dei 1195 (quelli che ho contato io; parlo di scalini, non di passi) del "sentiero 1000 scalini". Tenete conto che, per arrivare alla Colla Est del Lago ce ne sono circa altri 700 sul sentiero che va a zig zag partendo da Canate.
Ora credo che tutto il tracciato sia facilmente identificabile. Certo, non è un'opera da provetti segnalatori di un tempo ma mi pare soddisfacente e comunque efficace. A presto per altri particolari.
Ciao.
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Aggiornato cartina:terralba wrote:Come già indicato nella sezione "Ripristino e manutenzione sentieri", non volendo lasciare a metà quanto qualche generoso forumista aveva fatto tempo fa, sono tornato sul posto completando i presenti segnavia O rosso dal Ponte di Cavassolo alla vetta del Monte Lago via fondo valle - Canate - colla Est Lago, indicando anche lo scalino 500 e il 1000 dei 1195 (quelli che ho contato io; parlo di scalini, non di passi) del "sentiero 1000 scalini". Tenete conto che, per arrivare alla Colla Est del Lago ce ne sono circa altri 700 sul sentiero che va a zig zag partendo da Canate.
Ora credo che tutto il tracciato sia facilmente identificabile. Certo, non è un'opera da provetti segnalatori di un tempo ma mi pare soddisfacente e comunque efficace. A presto per altri particolari.
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Giorgio
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- Matricola
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
ho effettuato più volte il percorso dei 1000 gradini x canate . L,ultima volta ho completato l,acquedotto da staglieno.X chi volesse farlo ritengo dover avvisare che nel percorso di andata e ritorno da Cavassolo vi sono almeno tre guadi.Il torrente era gonfio dalle pioggie e ho dovuto attraversarlo a piedi nudi. Il primo guado è lasciando la strada x scendere al torrente che si fa 2 volte(a.e r.) il terzo dove il sentiero in discesa da Scandolaro incontra quello di provenienza in vicinanza del ponticello di cemento
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Grazie Mario, e benvenuto visto che questo era il tuo primo messaggio (a proposito, se vuoi potresti presentarti nella sezione apposita).
Hai fatto bene a sottolineare il particolare; io, nella sezione itinerari, ho comunque scritto che è per EE (dopo forti piogge) e avendo parlato dei guadi ritengo che il collegamento sia chiaro. Comunque, dato che nei prossimi giorni scriverò un aggiornamento per questo sentiero, magari scriverò meglio questo aspetto.
P.S. Avendo tu percorso tante volte il "1000 scalini" sai qualcosa di più sulla genesi, sulla motivazione e sull'eventuale meta delle diramazioni numerate che si incontrano, salendo, sulla sinistra?
Ciao
Hai fatto bene a sottolineare il particolare; io, nella sezione itinerari, ho comunque scritto che è per EE (dopo forti piogge) e avendo parlato dei guadi ritengo che il collegamento sia chiaro. Comunque, dato che nei prossimi giorni scriverò un aggiornamento per questo sentiero, magari scriverò meglio questo aspetto.
P.S. Avendo tu percorso tante volte il "1000 scalini" sai qualcosa di più sulla genesi, sulla motivazione e sull'eventuale meta delle diramazioni numerate che si incontrano, salendo, sulla sinistra?
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- enrico pelos
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Per gli "aficionados" di Canate alcune foto fatte nel 1996
Oltre a quanto già scritto, aggiungo una curiosità: la tradizione orale tra gli antichi residenti della frazione, tramanda la storia che il borgo fosse stato fondato da un gruppo di "turchi" in fuga dalla costa.
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- enrico pelos
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Segnalo agli "appassionati" dei paesi abbandonati o semi-abbandonati che ho pubblicato sul portale - al link http://www.liguri.net/portappennini/main_pf.htm (alla voce "Federico Laurianti") - un interessante estratto dalla tesi "Comunita’ e Villaggi abbandonati nelle Valli del Monte Antola - cultura, storia e prospettive” (2007-2008) di Federico Laurianti.
Le pagine che riguardano, la Valbrevenna, la Val Vobbia, la Val Pentemina, la Val Trebbia, l'Alta Val Borbera e la Valle dei Campassi e, tra gli altri, i paesi e/o le frazioni di: Lavazzuoli, Piancassina, Roiale, Reneuzzi, Senarega, Cerviasca, Pian dei Curli, Tessaie, Piani, Crosi, Aia Vecchia, Tonno, Mareta, Cerviasca, Vallecalde, Costapianella, Monte Banca, Serrato, Fasciou, Varni, Ferrazza etc. sono corredate di fotografie e cartine.
Un analisi sul territorio, il suo abbandono ed altre considerazioni sulle diverse situazioni ed eventuali prospettive future sociali e di marketing turistico. Lo studio è completato da incontri con alcune delle persone che stanno cercando di portare avanti delle attività agricole e pastorali vecchie e nuove.
Sulle pagine c'è il link per contattare direttamente l'autore che è a disposizione nel caso qualcuno fosse interessato ad approfondimenti sull'argomento.
(Capisco che Canate non è sotto l'Antola ma ho considerato il topic come argomento sul/sui "paese/i abbandonato/i" e, dato che sono diversi i topic sui paesi dell'Antola e delle sue valli, non avrei saputo dove metterlo. Ovviamente se i mods ritengono di doverlo spostare, in altro topic che ritengono più appropriato, non c'è problema.)
Le pagine che riguardano, la Valbrevenna, la Val Vobbia, la Val Pentemina, la Val Trebbia, l'Alta Val Borbera e la Valle dei Campassi e, tra gli altri, i paesi e/o le frazioni di: Lavazzuoli, Piancassina, Roiale, Reneuzzi, Senarega, Cerviasca, Pian dei Curli, Tessaie, Piani, Crosi, Aia Vecchia, Tonno, Mareta, Cerviasca, Vallecalde, Costapianella, Monte Banca, Serrato, Fasciou, Varni, Ferrazza etc. sono corredate di fotografie e cartine.
Un analisi sul territorio, il suo abbandono ed altre considerazioni sulle diverse situazioni ed eventuali prospettive future sociali e di marketing turistico. Lo studio è completato da incontri con alcune delle persone che stanno cercando di portare avanti delle attività agricole e pastorali vecchie e nuove.
Sulle pagine c'è il link per contattare direttamente l'autore che è a disposizione nel caso qualcuno fosse interessato ad approfondimenti sull'argomento.
(Capisco che Canate non è sotto l'Antola ma ho considerato il topic come argomento sul/sui "paese/i abbandonato/i" e, dato che sono diversi i topic sui paesi dell'Antola e delle sue valli, non avrei saputo dove metterlo. Ovviamente se i mods ritengono di doverlo spostare, in altro topic che ritengono più appropriato, non c'è problema.)
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
lo stiamo pubblicando a spezzoni sulla rivista di QZenrico pelos wrote:Segnalo agli "appassionati" dei paesi abbandonati o semi-abbandonati che ho pubblicato sul portale - al link http://www.liguri.net/portappennini/main_pf.htm (alla voce "Federico Laurianti") - un interessante estratto dalla tesi "Comunita’ e Villaggi abbandonati nelle Valli del Monte Antola - cultura, storia e prospettive” (2007-2008) di Federico Laurianti.
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