Fin qui tutto bene - o quasi...
Nuovi bivacchi e rifugi qui e là per tutto l'arco alpino: ma di nuove strutture, ne sentite davvero la necessità
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Moderator: Moderatori
vi sono alcuni itinerari dove un rifugio/bivacco sarebbe veramente utilemazzysan wrote:Nel gruppo del M. Bianco il rifugio Gonella dovrebbe riaprire a breve. Analogamente, il bivacco Gervasutti sarà ristrutturato in maniera avveniristica.
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Nuovi bivacchi e rifugi qui e là per tutto l'arco alpino: ma di nuove strutture, ne sentite davvero la necessità
..quotoAlec wrote:vi sono alcuni itinerari dove un rifugio/bivacco sarebbe veramente utilemazzysan wrote:Nel gruppo del M. Bianco il rifugio Gonella dovrebbe riaprire a breve. Analogamente, il bivacco Gervasutti sarà ristrutturato in maniera avveniristica.
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Nuovi bivacchi e rifugi qui e là per tutto l'arco alpino: ma di nuove strutture, ne sentite davvero la necessità
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Certo... un esempio positivo in Vallée credo sia il Bivacco Reboulaz al lago Luseney (valle di St. Barthélemy) che oltre a trovarsi in un posto eccezionalmente bello è anche una struttura grande, accogliente, ottimamente tenuta e dotata di ogni confort!Marco S. wrote:...pienamente d'accordo..![]()
Un punto positivo, per quanto mi riguarda, consiste nel restaurare i vecchi alpeggi e riproporli come bivacco. Specialmente in Valle, ma anche da noi in Piemonte, è una pratica comune. E molto spesso si ottengono strutture bellissime, funzionali, di gran pregio e costruite con intelligenza d'altri tempi.
..da anni se io e Roby andiamo su qualche vetta del Rosa il ns rifugio è il bivacco al Balmenhorn...., non per fare i genovesi, ma sono sempre +cari...per altri monti, ci cammalliamo la tenda...se proprio non ne possiamo fare a meno....rifugio....w i bivacchiSub-Comandante wrote:negli ultimi anni la legislazione ha imposto sempre più spese di gestione ai rifugi ormai equiparati agli alberghi, questi costi vengono poi scaricati sugli utilizzatori che appunto pagano una notte in rifugio come se fossero in albergo. Se questa tendenza dovesse continuare il puntare sui bivacchi potrebbe essere una scelta vincente.
certo ci sono casi limite, però se uno occupa il bivacco per più giorni vuol dire che si è caricato sulle spalle le vettovaglie necessarie e quindi si "merita" di stare li per quanto ha programmato. Ben peggiore se vogliamo è trovare il rifugio pieno perchè occupato da turisti, però non si può pretendere che il gestore chieda a tutti i motivi di una prenotazione...Marco S. wrote:Sì, ma come diceva il mio amico gestore del Mezzalama,
c'è gente che "occupa" il bivacco per dieci giorni, facendosi sette o otto 4000, per poi scendere a valle senza aver speso un Euro. Ora, non è che sia illegale, intendiamoci: solo, magari c'erano altre persone che avrebbero voluto pernottare nel bivacco, o che ne avevano esigenza, e non hanno potuto.
amadablam wrote:..da anni se io e Roby andiamo su qualche vetta del Rosa il ns rifugio è il bivacco al Balmenhorn...., non per fare i genovesi, ma sono sempre +cari...per altri monti, ci cammalliamo la tenda...se proprio non ne possiamo fare a meno....rifugio....w i bivacchiSub-Comandante wrote:negli ultimi anni la legislazione ha imposto sempre più spese di gestione ai rifugi ormai equiparati agli alberghi, questi costi vengono poi scaricati sugli utilizzatori che appunto pagano una notte in rifugio come se fossero in albergo. Se questa tendenza dovesse continuare il puntare sui bivacchi potrebbe essere una scelta vincente.
...appunto....c'è anche questa cosa che per me è ostica da digerire...per me è una str....ataSub-Comandante wrote:amadablam wrote:..da anni se io e Roby andiamo su qualche vetta del Rosa il ns rifugio è il bivacco al Balmenhorn...., non per fare i genovesi, ma sono sempre +cari...per altri monti, ci cammalliamo la tenda...se proprio non ne possiamo fare a meno....rifugio....w i bivacchiSub-Comandante wrote:negli ultimi anni la legislazione ha imposto sempre più spese di gestione ai rifugi ormai equiparati agli alberghi, questi costi vengono poi scaricati sugli utilizzatori che appunto pagano una notte in rifugio come se fossero in albergo. Se questa tendenza dovesse continuare il puntare sui bivacchi potrebbe essere una scelta vincente.![]()
aggiungo che molti rifugi non hanno più una zona bivacco aperta anche quando c'è il gestore, se il rifugio è aperto sei costretto a pagare...
però c'è di mezzo il CAAI, penso abbia mezzi e risorse, forse manca solo la volontà.Marco S. wrote:Dove questo senso di comunità viene a mancare... O c'è qualche Ente esterno illuminato, che paga e fa costruire o ricostruire, o c'è qualche "mecenate" che patrocina l'intervento. Altrimenti le strutture, in un ambiente così estremo, se ne vanno.
Se uno occupa il bivacco per farsi la sua vacanza in alta quota e si è portato tutto il materiale di questo mondo per me non merita rispetto ma solo picozzate nella schiena, visto che il bivacco non è costruito per far fare le ferie in alta quota agli alpinisti, ma per permettere la salita di un monte non una vacanza, allora portati su la tenda e non rompere i c...glioni, soprattutto non sporcare e pulisci quando te ne vai. IL BIVACCO E' FATTO PER TUTTI NON PER ALCUNI CHE LO OCCUPANO IN PERMANENZA, ALTRIMENTI VADO SU A GIUGNO CI LASCIO IL CAPPELLO E OCCUPO IL POSTO PER LA STAGIONESub-Comandante wrote:certo ci sono casi limite, però se uno occupa il bivacco per più giorni vuol dire che si è caricato sulle spalle le vettovaglie necessarie e quindi si "merita" di stare li per quanto ha programmato. Ben peggiore se vogliamo è trovare il rifugio pieno perchè occupato da turisti, però non si può pretendere che il gestore chieda a tutti i motivi di una prenotazione...Marco S. wrote:Sì, ma come diceva il mio amico gestore del Mezzalama,
c'è gente che "occupa" il bivacco per dieci giorni, facendosi sette o otto 4000, per poi scendere a valle senza aver speso un Euro. Ora, non è che sia illegale, intendiamoci: solo, magari c'erano altre persone che avrebbero voluto pernottare nel bivacco, o che ne avevano esigenza, e non hanno potuto.
però vige anche la regola che se si è in sovrannumero si ci stringe!Marco S. wrote:Infatti... Quest'estate, al Rossi e Volante (lasciamo perdere le condizioni igieniche che facevano paura) c'era un gruppo di persone che, secondo alcune testimonianze (due guide che avevano fatto la spola in zona per parecchi giorni) l'avevano occupato per una settimana intera, non potendosi permettere il costo dei rifugi italiani.
Scendendo ho incontrato una coppia, padre e figlia, francesi. Hanno detto che avrebbero volentieri pernottato lì, perché erano stanchi dopo la traversata dei Breithorn, ma che non c'era posto.
Le persone che ho visto nel bivacco stavano benissimo, ridevano sul balconcino e cucinavano all'aperto, non erano (per quanto posso aver visto passando) in emergenza. Va bene che nei bivacchi chi primo arriva meglio alloggia, mentre nei rifugi si prenota!, ma...
Marco S. wrote:Quei tipi ci hanno pure guardato male.. altro che stringerci. Avevano eletto il bivacco a loro chalet temporaneo, ci mancava solo lo zerbino fuori.
pontefice wrote:infatti bisognerebbe che fosse ben specificato in un regolamento apposto all'interno del bivacco il fatto che lo stesso non possa essere utilizzato in tale maniera ma ahimè penso che comunque non servirebbe a molto perchè già dovrebbero dirtelo il buonsenso e l'educazione perciò penso che l'unica soluzione sia la picozza....
Straquoto...Marco S. wrote:mmmm bivacchi e rifugi sono comunque "posti di via" per andare in montagna, è dunque normale fare un minimo di rumore sul presto, quando ci si alza e quando si formano le cordate. Non sono mica hotel in cui alzarsi alle 9!![]()
Una cosa che mi infastidisce di più, invece, è quando si continua a far rumore fino a tarda sera, fin verso la mezza. Se l'indomani mi devo alzare alle 4.00, e vado a letto alle dieci, prima prendo sonno e meglio è. Anche qui ci sarebbe da fare una casistica...
alle dieci? Solitamente alle 9 di sera sono già in branda!Marco S. wrote:mmmm bivacchi e rifugi sono comunque "posti di via" per andare in montagna, è dunque normale fare un minimo di rumore sul presto, quando ci si alza e quando si formano le cordate. Non sono mica hotel in cui alzarsi alle 9!![]()
Una cosa che mi infastidisce di più, invece, è quando si continua a far rumore fino a tarda sera, fin verso la mezza. Se l'indomani mi devo alzare alle 4.00, e vado a letto alle dieci, prima prendo sonno e meglio è. Anche qui ci sarebbe da fare una casistica...
al bivacco Rainetto avevamo incontrato 3 ragazzi belga che erano li senza motivazioni alpinistiche, però sono stati molto educati e addirittura sono andati a letto prima di noiamadablam wrote:...uno dei bivacchi +belli: il L. Reboulaz per la Becca di Luseney, arrivati un sabato mattina fine settembre...molta gente che bisbocciava...al mattino solo io , Roby49 e ns amico partiti per la Luseney...gli altri ospiti si erano lamentati perchè eravamo partiti presto e prechè avevamo fatto casino....il casino era semplicemente il movimento delgi zaini e del materiale....avevamo preparato tutto la sera prima, purtroppo nei bivacchi trovi anche gente del genere...
...un bivacco ubicato in un posto meraviglioso , lo consiglio ai solitari....biv. Musso sotto la spalla Isler al G. Combin, mai incontrato nessuno....,
anch'io parto con questi buoni propositi... ma poi il sonno mi assale!Marco S. wrote:Eh ma ho il vizio di fotografare le ultime luci.. specie dal Mantova o dal Sella al Felik