Monte Forato - anello da Orzale
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Monte Forato - anello da Orzale
Domenica 20 marzo 2010: Orzale – Collemezzana – Foce di Vallì – Monte Forato – Penna Rossa – Cardoso – Orzale.
Partecipanti: Martu – Sub-Comandante – Soundofsilence.
Lunghezza: Noi abbiamo fatto 13 Km., togliendo qualche piccolo (rispetto al solito…) errore di percorso la lunghezza pulita sarebbe di 11 Km.
Dislivello: 1200 circa contando tutti i saliscendi.
Difficoltà: EE quasi tutto il percorso: qualche roccetta tra Collemezzana e la Foce di Vallì, qualche roccetta più semplice tra Foce di Vallì e il Forato, il tratto più impegnativo è però, forse (dipende anche dal percorso che si fa), la salita alla vera vetta, e non alla Croce, del Forato. Anche la discesa attraverso l’arco e il seguente sentiero per Cardoso sono decisamente ripidi e scivolosi e quindi meritano pure una valutazione EE, pur essendo più semplici della salita da Collemezzana. Non vi sono comunque tratti tecnicamente difficili o pericolosi, però il percorso può diventare insidioso con il bagnato o la neve.
Percorso in macchina: Da Genova sulla A12 fino all’uscita di Versilia (Forte dei Marmi). All’uscita dell’autostrada si prende verso nord seguendo le indicazioni per Serravezza e Stazzema. Dopo 2,5 Km si svolta a destra e si prosegue verso est attraversando prima Serravezza e giungendo quindi a Ponte Stazzemese, dove si lascia a sinistra la SP10 per il passo del Vestito e si prende invece a destra e, subito dopo, si lascia a destra la deviazione verso Stazzema e si prosegue invece dritti per Cardoso. Giunti a Cardoso si seguono le indicazioni per Orzale e si parcheggia alla fine della strada, o, se si trova posto, una cinquantina di metri prima, in corrispondenza dell’inizio del sentiero.
Percorso a piedi: Si prende il sentiero 7, che inizia 50 metri prima del paesino di Orzale, e si seguono i segnavia. A 585 metri di quota si incontra un primo bivio, dove la traccia più evidente si dirige verso sinistra, ma non bisogna prenderla perché porta a una casa e poi si perde; si prende invece a destra e, dopo poco, si incontra un secondo bivio, dove, invece, si prende a sinistra, ancora una volta la traccia meno evidente e chiara; in questo caso, probabilmente, anche la traccia di destra porta a Collemezzana, ma dovrebbe essere più lunga, per contro però la traccia di sinistra che abbiamo seguito noi, è un po’ incerta nel primo tratto, in cui mancano, o non abbiamo visto, anche i segnavia. In ogni caso si dovrebbe giungere al paesino di Collemezzana (disabitato) dove si incrocia il sentiero 124 che occorre ignorare e proseguire sempre sul 7. Si arriva quindi, attraversata una zona rocciosa, alla Foce di Vallì, dove si prende a destra e si segue il sentiero in cresta che, in mezz’ora, porta all’Arco del Monte Forato. Dall’Arco si sale per evidente sentiero alla Croce e, ridiscesi, si può salire alla vera vetta (1223), di oltre venti metri più alta, tramite una esile traccia che percorre, quasi sul ciglio (attenzione!), il versante nord della stessa. Si torna quindi all’Arco e si scende attraverso il buco seguendo il ripido sentiero 12 che va seguito fino a Cardoso (attenzione a non sbagliarsi all’incrocio col 124) e, da qui, con una risalita di 100 metri su asfalto, si giunge ad Orzale.
Racconto: D'immane ponte adamantino a foggia. ch'arte tu credi, eppur natura eresse.
Con questi versi di Giuseppe Tigri noto? Poeta del secolo scorso iniziano quasi tutte le relazioni sul Forato, per non sbagliare, quindi, vado sul sicuro e inizio anch’io così….
Probabilmente nel secolo scorso i confini delle regioni erano diversi, ciò nonostante mi riesce difficile capire cosa c’entri la Puglia, che ci sia un altro arco naturale anche lì?
Esaurita così la mia solita razione di stupidate, vediamo se mi riesce di continuare un po’ più seriamente….
Il Forato è stata la mia prima montagna delle apuane nel lontano 1993 ed è quella che più ho nel cuore e che ho più volte salito.
C’è chi, camminando sui marciapiedi di Genova, calpesta deiezioni canine, chi, da buon genovese, spera di trovare qualche monetina, io invece che sono un escursionista predestinato, già nel 1993 calpestavo depliant del Monte Forato…
Fu subito un colpo di fulmine: il depliant riportava solo una foto e la provincia (Lucca), nessun’altra indicazione, eppure la settimana dopo già partivo alla volta di Fornovolasco, il posto che sulla cartina stradale mi sembrava più vicino, senza sapere neanche se ci avrei trovato un sentiero…
Da quella partenza improvvisata e avventurosa almeno altre dieci volte sono tornato e molti faticano a capirne il perché…
Eppure c’è molta gente che fa escursioni sempre, o quasi, nei soliti posti, la differenza è che, però, non lo fanno a 150 Km. di distanza da casa, ma, invece, prediligono le proprie terre natie….
La mia terra natia è però un concetto che ho sempre faticato ad accettare, refrattario come sono a non dare niente per scontato o a piegarmi a qualsiasi tipo di conformismo, non ho mai ritenuto infatti che una cosa potesse essere mia non se non derivava da una mia scelta…
Rivendico quindi il diritto di scegliere da me la mia terra natia e di non accettare passivamente i capricci del destino che hanno voluto far nascere in riva al mare, un appassionato di montagna come me e, in questo caso, il Monte Forato è sicuramente uno dei primi nella lista delle possibili scelte…
Conclusioni: Salito finora da soprattutto da Stazzema e poi anche da Fornovolasco e Cardoso mi mancava la salita da Orzale. Sono poche centinaia di metri da Cardoso, ma la differenza di panorama è notevole: il Forato da Orzale è nella sua prospettiva migliore e anche il Procinto, da qua, è sicuramente spettacolare. Rispetto a Cardoso, poi, questa magnifica vista accompagna per tutta la parte iniziale del sentiero, mentre da Cardoso, per rivedere il Forato, bisogna attendere di arrivare fin quasi in vetta alla Penna Rossa. Dalla Penna Rossa in poi però, pur ostacolate dalla vegetazione, la salita da Cardoso regala fantastici scorci sul grande buco protagonista di questa escursione. La salita da Stazzema, unita alla Ferrata Salvadori, è sicuramente la più varia e la più panoramica, rispetto ai lunghi tratti nel bosco delle prime due di cui ho parlato, non permette però di vedere il Forato finche non ci si arriva e questo è un difetto non da poco (in realtà la sterrata che porta all’inizio della variante 5b qualche scorcio, nella stagione giusta, lo offre pure, ma bisogna andarlo a cercare)… La salita meno interessante è sicuramente quella da Fornovolasco, ma se si ha un qualche interesse per le grotte, questa permette la visita della bella Tana che Urla, interessante anche a livello escursionistico per la bella cascata nella sala iniziale. In conclusione non importa tanto la via ma una visita al Forato è d’obbligo per ogni appassionato di escursionismo: non tutti se ne innamoreranno come me, ma credo nessuno possa rimanere indifferente allo spettacolo della natura offerto dal grandioso arco….
link a tutte le foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... orato4.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
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Lunghezza: Noi abbiamo fatto 13 Km., togliendo qualche piccolo (rispetto al solito…) errore di percorso la lunghezza pulita sarebbe di 11 Km.
Dislivello: 1200 circa contando tutti i saliscendi.
Difficoltà: EE quasi tutto il percorso: qualche roccetta tra Collemezzana e la Foce di Vallì, qualche roccetta più semplice tra Foce di Vallì e il Forato, il tratto più impegnativo è però, forse (dipende anche dal percorso che si fa), la salita alla vera vetta, e non alla Croce, del Forato. Anche la discesa attraverso l’arco e il seguente sentiero per Cardoso sono decisamente ripidi e scivolosi e quindi meritano pure una valutazione EE, pur essendo più semplici della salita da Collemezzana. Non vi sono comunque tratti tecnicamente difficili o pericolosi, però il percorso può diventare insidioso con il bagnato o la neve.
Percorso in macchina: Da Genova sulla A12 fino all’uscita di Versilia (Forte dei Marmi). All’uscita dell’autostrada si prende verso nord seguendo le indicazioni per Serravezza e Stazzema. Dopo 2,5 Km si svolta a destra e si prosegue verso est attraversando prima Serravezza e giungendo quindi a Ponte Stazzemese, dove si lascia a sinistra la SP10 per il passo del Vestito e si prende invece a destra e, subito dopo, si lascia a destra la deviazione verso Stazzema e si prosegue invece dritti per Cardoso. Giunti a Cardoso si seguono le indicazioni per Orzale e si parcheggia alla fine della strada, o, se si trova posto, una cinquantina di metri prima, in corrispondenza dell’inizio del sentiero.
Percorso a piedi: Si prende il sentiero 7, che inizia 50 metri prima del paesino di Orzale, e si seguono i segnavia. A 585 metri di quota si incontra un primo bivio, dove la traccia più evidente si dirige verso sinistra, ma non bisogna prenderla perché porta a una casa e poi si perde; si prende invece a destra e, dopo poco, si incontra un secondo bivio, dove, invece, si prende a sinistra, ancora una volta la traccia meno evidente e chiara; in questo caso, probabilmente, anche la traccia di destra porta a Collemezzana, ma dovrebbe essere più lunga, per contro però la traccia di sinistra che abbiamo seguito noi, è un po’ incerta nel primo tratto, in cui mancano, o non abbiamo visto, anche i segnavia. In ogni caso si dovrebbe giungere al paesino di Collemezzana (disabitato) dove si incrocia il sentiero 124 che occorre ignorare e proseguire sempre sul 7. Si arriva quindi, attraversata una zona rocciosa, alla Foce di Vallì, dove si prende a destra e si segue il sentiero in cresta che, in mezz’ora, porta all’Arco del Monte Forato. Dall’Arco si sale per evidente sentiero alla Croce e, ridiscesi, si può salire alla vera vetta (1223), di oltre venti metri più alta, tramite una esile traccia che percorre, quasi sul ciglio (attenzione!), il versante nord della stessa. Si torna quindi all’Arco e si scende attraverso il buco seguendo il ripido sentiero 12 che va seguito fino a Cardoso (attenzione a non sbagliarsi all’incrocio col 124) e, da qui, con una risalita di 100 metri su asfalto, si giunge ad Orzale.
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Probabilmente nel secolo scorso i confini delle regioni erano diversi, ciò nonostante mi riesce difficile capire cosa c’entri la Puglia, che ci sia un altro arco naturale anche lì?
Esaurita così la mia solita razione di stupidate, vediamo se mi riesce di continuare un po’ più seriamente….
Il Forato è stata la mia prima montagna delle apuane nel lontano 1993 ed è quella che più ho nel cuore e che ho più volte salito.
C’è chi, camminando sui marciapiedi di Genova, calpesta deiezioni canine, chi, da buon genovese, spera di trovare qualche monetina, io invece che sono un escursionista predestinato, già nel 1993 calpestavo depliant del Monte Forato…
Fu subito un colpo di fulmine: il depliant riportava solo una foto e la provincia (Lucca), nessun’altra indicazione, eppure la settimana dopo già partivo alla volta di Fornovolasco, il posto che sulla cartina stradale mi sembrava più vicino, senza sapere neanche se ci avrei trovato un sentiero…
Da quella partenza improvvisata e avventurosa almeno altre dieci volte sono tornato e molti faticano a capirne il perché…
Eppure c’è molta gente che fa escursioni sempre, o quasi, nei soliti posti, la differenza è che, però, non lo fanno a 150 Km. di distanza da casa, ma, invece, prediligono le proprie terre natie….
La mia terra natia è però un concetto che ho sempre faticato ad accettare, refrattario come sono a non dare niente per scontato o a piegarmi a qualsiasi tipo di conformismo, non ho mai ritenuto infatti che una cosa potesse essere mia non se non derivava da una mia scelta…
Rivendico quindi il diritto di scegliere da me la mia terra natia e di non accettare passivamente i capricci del destino che hanno voluto far nascere in riva al mare, un appassionato di montagna come me e, in questo caso, il Monte Forato è sicuramente uno dei primi nella lista delle possibili scelte…
Conclusioni: Salito finora da soprattutto da Stazzema e poi anche da Fornovolasco e Cardoso mi mancava la salita da Orzale. Sono poche centinaia di metri da Cardoso, ma la differenza di panorama è notevole: il Forato da Orzale è nella sua prospettiva migliore e anche il Procinto, da qua, è sicuramente spettacolare. Rispetto a Cardoso, poi, questa magnifica vista accompagna per tutta la parte iniziale del sentiero, mentre da Cardoso, per rivedere il Forato, bisogna attendere di arrivare fin quasi in vetta alla Penna Rossa. Dalla Penna Rossa in poi però, pur ostacolate dalla vegetazione, la salita da Cardoso regala fantastici scorci sul grande buco protagonista di questa escursione. La salita da Stazzema, unita alla Ferrata Salvadori, è sicuramente la più varia e la più panoramica, rispetto ai lunghi tratti nel bosco delle prime due di cui ho parlato, non permette però di vedere il Forato finche non ci si arriva e questo è un difetto non da poco (in realtà la sterrata che porta all’inizio della variante 5b qualche scorcio, nella stagione giusta, lo offre pure, ma bisogna andarlo a cercare)… La salita meno interessante è sicuramente quella da Fornovolasco, ma se si ha un qualche interesse per le grotte, questa permette la visita della bella Tana che Urla, interessante anche a livello escursionistico per la bella cascata nella sala iniziale. In conclusione non importa tanto la via ma una visita al Forato è d’obbligo per ogni appassionato di escursionismo: non tutti se ne innamoreranno come me, ma credo nessuno possa rimanere indifferente allo spettacolo della natura offerto dal grandioso arco….
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
E ancora:
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
E infine...
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Mi sa che ci siamo incrociati! Sono salito al Forato da Cardoso con la mia ragazza, splendida giornata!
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
- soundofsilence
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Hai cambiato ragazza? Non hai detto che non ne voleva sapere di montagna?Lord Mhoram wrote:Mi sa che ci siamo incrociati! Sono salito al Forato da Cardoso con la mia ragazza, splendida giornata!
A che ora siete saliti? Noi abbiamo incontrato qualcuno in discesa ma non mi pare, dai labili ricordi che conservo, che possiate essere stati voi...
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Già, la storia precedente è finita male e dopo qualche mese da single ora sto con una ragazza che ho introdotto con reciproca soddisfazione al trekking! Siamo partiti verso le 10 da Cardoso ma siamo saliti abbastanza lentamente in quanto lei non è molto abituata ai terreni ripidi e alle, pur facilissime, roccette che si incontrano in quelle zone. Comunque abbiamo incrociato due gruppi di tre persone che scendevano (entrambi con due uomini e una donna), il primo mentre eravamo seduti a pranzare lungo il sentiero (circa le 12:30-13) e il secondo poco sotto all'arco, in un punto ripido tra i faggi (verso 13:30 direi).soundofsilence wrote:Hai cambiato ragazza? Non hai detto che non ne voleva sapere di montagna?Lord Mhoram wrote:Mi sa che ci siamo incrociati! Sono salito al Forato da Cardoso con la mia ragazza, splendida giornata!
A che ora siete saliti? Noi abbiamo incontrato qualcuno in discesa ma non mi pare, dai labili ricordi che conservo, che possiate essere stati voi...
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
Re: Monte Forato - anello da Orzale
Ma eravamo noi allora il secondo gruppo di 3 persone!! Che casualità!Lord Mhoram wrote:Già, la storia precedente è finita male e dopo qualche mese da single ora sto con una ragazza che ho introdotto con reciproca soddisfazione al trekking! Siamo partiti verso le 10 da Cardoso ma siamo saliti abbastanza lentamente in quanto lei non è molto abituata ai terreni ripidi e alle, pur facilissime, roccette che si incontrano in quelle zone. Comunque abbiamo incrociato due gruppi di tre persone che scendevano (entrambi con due uomini e una donna), il primo mentre eravamo seduti a pranzare lungo il sentiero (circa le 12:30-13) e il secondo poco sotto all'arco, in un punto ripido tra i faggi (verso 13:30 direi).soundofsilence wrote:Hai cambiato ragazza? Non hai detto che non ne voleva sapere di montagna?Lord Mhoram wrote:Mi sa che ci siamo incrociati! Sono salito al Forato da Cardoso con la mia ragazza, splendida giornata!
A che ora siete saliti? Noi abbiamo incontrato qualcuno in discesa ma non mi pare, dai labili ricordi che conservo, che possiate essere stati voi...
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
Re: Monte Forato - anello da Orzale
Il Forato è stupendo, e l'arco un capolavoro della natura!! Poi l'anello proposto da Sound è molto panoramico, c'è qualche punto in cui ci sono delle roccette da superare ma nulla di difficile!
Bel racconto!!
Bel racconto!!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Davvero! E se non ricordo male poco dopo il nostro incontro qualcuno ha fatto uno scivolone...Martu wrote:Ma eravamo noi allora il secondo gruppo di 3 persone!! Che casualità!Lord Mhoram wrote:Già, la storia precedente è finita male e dopo qualche mese da single ora sto con una ragazza che ho introdotto con reciproca soddisfazione al trekking! Siamo partiti verso le 10 da Cardoso ma siamo saliti abbastanza lentamente in quanto lei non è molto abituata ai terreni ripidi e alle, pur facilissime, roccette che si incontrano in quelle zone. Comunque abbiamo incrociato due gruppi di tre persone che scendevano (entrambi con due uomini e una donna), il primo mentre eravamo seduti a pranzare lungo il sentiero (circa le 12:30-13) e il secondo poco sotto all'arco, in un punto ripido tra i faggi (verso 13:30 direi).soundofsilence wrote:Hai cambiato ragazza? Non hai detto che non ne voleva sapere di montagna?Lord Mhoram wrote:Mi sa che ci siamo incrociati! Sono salito al Forato da Cardoso con la mia ragazza, splendida giornata!
A che ora siete saliti? Noi abbiamo incontrato qualcuno in discesa ma non mi pare, dai labili ricordi che conservo, che possiate essere stati voi...
Ero rimasto colpito dal vostro abbigliamento polare ma arrivato al passo ho capito il motivo...
Last edited by Lord Mhoram on Fri Mar 25, 2011 12:47, edited 1 time in total.
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
Re: Monte Forato - anello da Orzale
è vero!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
E bravi.
Bello il racconto di Sound (e belle le foto come al solito). Se me lo permetti vorrei quotare queste tue parole, nelle quali mi ritrovo:
A Collemezzana si passa dalla casa del Nonno, "bella figura di patriarca", citando la guida del Nerli, all'epoca noto per la sua ospitalità nei confronti dei frequentatori della montagna, e ucciso dai tedeschi nel 1945, per aver fatto da guida ai partigiani. E' lui il vecchio della foto con la conchiglia... http://www.il-cardoso.it/uominidellaneve/IlNonno.JPG
Bello il racconto di Sound (e belle le foto come al solito). Se me lo permetti vorrei quotare queste tue parole, nelle quali mi ritrovo:
Tornando ai bellissimi luoghi da voi visitati, mi verrebbe da ricordare come in particolare Collemezzana sia un posto stupendo, dal fascino discreto ma irresisitibile, soprattutto a primavera inoltrata (fine maggio, diciamo) con il verde e la fioritura.La mia terra natia è però un concetto che ho sempre faticato ad accettare, refrattario come sono a non dare niente per scontato o a piegarmi a qualsiasi tipo di conformismo, non ho mai ritenuto infatti che una cosa potesse essere mia non se non derivava da una mia scelta…
Rivendico quindi il diritto di scegliere da me la mia terra natia e di non accettare passivamente i capricci del destino che hanno voluto far nascere in riva al mare, un appassionato di montagna come me...
A Collemezzana si passa dalla casa del Nonno, "bella figura di patriarca", citando la guida del Nerli, all'epoca noto per la sua ospitalità nei confronti dei frequentatori della montagna, e ucciso dai tedeschi nel 1945, per aver fatto da guida ai partigiani. E' lui il vecchio della foto con la conchiglia... http://www.il-cardoso.it/uominidellaneve/IlNonno.JPG
Re: Monte Forato - anello da Orzale
Bello Sound, molto bello, quindi il Forato da Orzale è la salita con gli scorci panoramici migliori?
Dalle foto direi di sì, almeno se paragonato con Stazzema
Dalle foto direi di sì, almeno se paragonato con Stazzema
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
davvero unico il Forato, capisco perchè Sound lo ami così tanto!
E' stata una gran bella gita e con questa sono già alla terza escursione con sound, un ottimo risultato se si pensa che ci siamo conosciuti ad ottobre!
E' stata una gran bella gita e con questa sono già alla terza escursione con sound, un ottimo risultato se si pensa che ci siamo conosciuti ad ottobre!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
allora ci hai guadagnato al cambio!Lord Mhoram wrote:Già, la storia precedente è finita male e dopo qualche mese da single ora sto con una ragazza che ho introdotto con reciproca soddisfazione al trekking! Siamo partiti verso le 10 da Cardoso ma siamo saliti abbastanza lentamente in quanto lei non è molto abituata ai terreni ripidi e alle, pur facilissime, roccette che si incontrano in quelle zone. Comunque abbiamo incrociato due gruppi di tre persone che scendevano (entrambi con due uomini e una donna), il primo mentre eravamo seduti a pranzare lungo il sentiero (circa le 12:30-13) e il secondo poco sotto all'arco, in un punto ripido tra i faggi (verso 13:30 direi).soundofsilence wrote:Hai cambiato ragazza? Non hai detto che non ne voleva sapere di montagna?Lord Mhoram wrote:Mi sa che ci siamo incrociati! Sono salito al Forato da Cardoso con la mia ragazza, splendida giornata!
A che ora siete saliti? Noi abbiamo incontrato qualcuno in discesa ma non mi pare, dai labili ricordi che conservo, che possiate essere stati voi...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Figurati, non può che farmi piacere, tanto più che cose del genere le scrivo abbastanza/troppo (a seconda dei punti di vista...) spesso ed è difficile che qualcuno le colga...davec77 wrote:E bravi.
Bello il racconto di Sound (e belle le foto come al solito). Se me lo permetti vorrei quotare queste tue parole, nelle quali mi ritrovo:La mia terra natia è però un concetto che ho sempre faticato ad accettare, refrattario come sono a non dare niente per scontato o a piegarmi a qualsiasi tipo di conformismo, non ho mai ritenuto infatti che una cosa potesse essere mia non se non derivava da una mia scelta…
Rivendico quindi il diritto di scegliere da me la mia terra natia e di non accettare passivamente i capricci del destino che hanno voluto far nascere in riva al mare un appassionato di montagna come me...
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
E' una cosa che penso anch'io!soundofsilence wrote:Figurati, non può che farmi piacere, tanto più che cose del genere le scrivo abbastanza/troppo (a seconda dei punti di vista...) spesso ed è difficile che qualcuno le colga...davec77 wrote:E bravi.
Bello il racconto di Sound (e belle le foto come al solito). Se me lo permetti vorrei quotare queste tue parole, nelle quali mi ritrovo:La mia terra natia è però un concetto che ho sempre faticato ad accettare, refrattario come sono a non dare niente per scontato o a piegarmi a qualsiasi tipo di conformismo, non ho mai ritenuto infatti che una cosa potesse essere mia non se non derivava da una mia scelta…
Rivendico quindi il diritto di scegliere da me la mia terra natia e di non accettare passivamente i capricci del destino che hanno voluto far nascere in riva al mare un appassionato di montagna come me...
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
La salita da Stazzema non la sottovaluterei, specie se si parte dalla variante 5b lungo la marmifera, certo, a parte dalla marmifera, appunto, il Forato non si vede, però la vista sul Procinto, salendo, è molto bella e, poi, la Ferrata è molto panoramica, anche se non è una prerogativa della salita da Stazzema...scinty wrote:Bello Sound, molto bello, quindi il Forato da Orzale è la salita con gli scorci panoramici migliori?
Dalle foto direi di sì, almeno se paragonato con Stazzema
In ogni caso è ancor più impagabile la sorpresa e la meraviglia quando si arriva improvvisamente davanti all'arco, neanche intravisto fino a quel momento...
La salita da Stazzema si può, comunque, degnamente completare con un anello che comprenda almeno un pezzo del sentiero attraverso l'arco per Cardoso....
Concludendo, comunque, la confusione che ho sicuramente fatto, confermo che da Orzale gli scorci panoramici sono i migliori, anche se un pò troppo concentrati, a voler essere pignoli, nella parte iniziale...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Che le scrivo troppo spesso?Martu wrote:E' una cosa che penso anch'io!soundofsilence wrote:Figurati, non può che farmi piacere, tanto più che cose del genere le scrivo abbastanza/troppo (a seconda dei punti di vista...) spesso ed è difficile che qualcuno le colga...davec77 wrote:E bravi.
Bello il racconto di Sound (e belle le foto come al solito). Se me lo permetti vorrei quotare queste tue parole, nelle quali mi ritrovo:La mia terra natia è però un concetto che ho sempre faticato ad accettare, refrattario come sono a non dare niente per scontato o a piegarmi a qualsiasi tipo di conformismo, non ho mai ritenuto infatti che una cosa potesse essere mia non se non derivava da una mia scelta…
Rivendico quindi il diritto di scegliere da me la mia terra natia e di non accettare passivamente i capricci del destino che hanno voluto far nascere in riva al mare un appassionato di montagna come me...
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Sì, in effetti, ben pochi sono durati più di un'escursione...Sub-Comandante wrote:E' stata una gran bella gita e con questa sono già alla terza escursione con sound, un ottimo risultato
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Ma no!soundofsilence wrote:Che le scrivo troppo spesso?
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Ci siamo fatti tutta la cresta, da Foce di Valli al Forato, con quel ventaccio..pensare che senza vento si stava così bene..!Lord Mhoram wrote: Ero rimasto colpito dal vostro abbigliamento polare ma arrivato al passo ho capito il motivo...
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Dalle foto inserite indubbiamente si evince che il percorso da Orzale e' più panoramico di quello da Cardoso , soprattutto la visuale sul Procinto ,davvero bella
Bene , ora che c'e' stato per la decima volta, spero che sound non rompa un po' più col Forato
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Ci puoi giurare e non solo per quel motivoSub-Comandante wrote:allora ci hai guadagnato al cambio!Lord Mhoram wrote:Già, la storia precedente è finita male e dopo qualche mese da single ora sto con una ragazza che ho introdotto con reciproca soddisfazione al trekking! Siamo partiti verso le 10 da Cardoso ma siamo saliti abbastanza lentamente in quanto lei non è molto abituata ai terreni ripidi e alle, pur facilissime, roccette che si incontrano in quelle zone. Comunque abbiamo incrociato due gruppi di tre persone che scendevano (entrambi con due uomini e una donna), il primo mentre eravamo seduti a pranzare lungo il sentiero (circa le 12:30-13) e il secondo poco sotto all'arco, in un punto ripido tra i faggi (verso 13:30 direi).soundofsilence wrote:Hai cambiato ragazza? Non hai detto che non ne voleva sapere di montagna?Lord Mhoram wrote:Mi sa che ci siamo incrociati! Sono salito al Forato da Cardoso con la mia ragazza, splendida giornata!
A che ora siete saliti? Noi abbiamo incontrato qualcuno in discesa ma non mi pare, dai labili ricordi che conservo, che possiate essere stati voi...
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
e lo avresti mai detto dopo la nostra prima escursione?soundofsilence wrote:Sì, in effetti, ben pochi sono durati più di un'escursione...Sub-Comandante wrote:E' stata una gran bella gita e con questa sono già alla terza escursione con sound, un ottimo risultato
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Monte Forato - anello da Orzale
Aggiungo qualche foto di domenica scorsa.
Roccette sul sentiero per Colle Mezzana
Pania della Croce, Uomo Morto, Pania Secca da Foce di Valli
Pania della Croce: la regina delle Apuane
Verso il Forato
Foto sulla vetta meridionale del Forato
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Martu wrote:Aggiungo qualche foto di domenica scorsa.
Roccette sul sentiero per Colle Mezzana
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Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
ooohhhbelin, ce l'ho fatta !
è da quando ho letto il post apolide di Sound scritto all'inizio di sto topic (ben 7 anni fa! sound, ne hai fatta di strada, mi vien proprio da dire! ), che ero curioso di veder da vicino sto belin di Monte.
Son riuscito giovedì scorso, grazie al fatto che pure mio fratello più grande (16 anni più di me, una mummia, in pratica ), prodetto camminatore da decenni ormai, ha manifestato voglia di ri-vederlo, lui.
Bello, quindi, anche per l'uscita "in famiglia", novità abbastanza assoluta.
Parcheggiato ad Orzale in un tripudio di botoli abbaianti come comitato di ricevimento, attacchiamo il sentiero 7 che sale e basta, è inutile starlo a menare, bellissimi boschi di castagni con esemplari notevoli e ogni tanto qualche tronco caduto ai lati del sentiero che è meglio non essere lì quando succede, comunque direi percorso molto pulito e abbastanza comodo; si attraversa un piccolo rio, con fontanino nei pressi del quale si può far rifornimento e si continua a salire sino ad arrivare a Collemezzana, bellissimo posto con cascinale dimora del "nonno" Angelo, famoso personaggio trucidato dai nazisti il 10.04.1945 (maobelin, ma per 10 giorni... )
e a suo nipote; il posto è veramente bello, e ci fermiamo un attimo per prendere fiato e dare un'occhiata, anche qui ci si può rifornire d'acqua, volendo......poi si riprende a salire nel bosco, sino a giungere al tratto con roccette dove occorre usare un po' le mani, cosa che a me non esalta particolarmente, anche se la visuale che si apre di nuovo verso il Nona, il Procinto e il mare ricompensa abbondantemente dei patemi vari.
Proprio quando cominciamo ad averne piene le scatole di salire, giungiamo a Foce di Valli, bellissimo passo con un alberello solingo le cui dimensioni fanno da contrappasso alla maestosità della Pania della Croce;
decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa (l'ora c'è ) ammirando questo bellissimo panorama, davanti ad un meravigliso prato verde
che s'impenna di bruttissimo verso la vetta della Pania nascosta dalle nubi.
Rinfrancato il corpo, che in effetti necessitava di qualche zucchero, ci rimettiamo in marcia, costeggiando il crinale
che ci porterà in circa 30-40 minuti al Forato (da Orzale alla Foce di Valli invece 2,30 ore con sosta a Collemezzana), durante il tragitto riesco pure a prendere una tibiata siderale contro un masso sporgente, per fortuna senza conseguenze gravi, ma c'è di meglio, molto ma molto meglio.....
In dirittura di arrivo al Foro, cominciamo ad intravedere masse consistenti che affollano il luogo : trattasi di un mega gruppo di escursionisti, che scopriremo essere gli "Amici del Giovedì" di Lucca; la poesia del posto è quindi praticamente presa a mazzate stile Arancia Meccanica
da questo contingente di vecchietti indemoniati che la domenica si trasformeranno in ultras da stadio, mi immagino......in ogni caso non credevo che dei pensionati potessero fare un casino simile....
Vabbè, occhio se andate sulle Apuane di Giovedì, insomma...
Dopo qualche foto
(non è un soggetto facile, il foro)
due chiacchere coi vandali e una tavola rotonda a tema "machecacchiodisentieroèmegliofareperrientrare-sìmarientraredove?" durante la quale ci ritroviamo NOI a dare indicazioni a personaggi improbabili, finalmente rimaniamo un poco soli a goderci il luogo...per poco, però, perchè le nubi che si addensavano sulla Pania cominciano ad inviare qualche goccia in avanscoperta, il che, vista anche l'ora, ci consiglia di rimetterci in marcia senza salire sulla vera vetta, cosa che ci affibbierà la scomunica da parte di numerosi forumisti, immagino
Per la serie "indovina quando crolla" passiamo quindi sotto l'arco e cominciamo a scendere ripidamente (e come, sennò?) a valle sul sentiero 12, incontrando nell'ordine : un bel punto panoramico, il crepaccio/orrido che già qualcun altro ha immortalato (e sul fondo del quale mi immagino scheletri di soldati romani ), e un lungo riparo sottoroccia che avendo più tempo mi sarebbe piaciuto curiosare; riattraversiamo un rio nel quale ci rinfreschiamo, con annesso crampo di mio fratello (sti vecchi! ) finchè, una volta giunti in vista dell'asfalto, svoltiamo a destra su quella che in alcune mappe ho visto denominata "Via dell'Acqua", un percorso di lastre in cemento che ricoprono un acquedotto che fa un giro molto ampio (ma ovviamente praticamente in piano) sfiorando anche una roccia (loc. Trogna) dove possiamo ammirare alcune incisioni rupestri raffiguranti pennati, roncole, pügaren, insomma (...sti Apuani!)
Dopo un ultima sosta per un bel pediluvio,
degustibus
Nona e Procinto dalla Via dell'Acqua
arriviamo ad Orzale esattamente dove avevamo lasciato l'auto, nei pressi della quale i botoli ci attendono con ansia.
Bel giro, bei posti, e il mio battesimo in terra apuana , escursione che ho trovato non banale e piuttosto impegnativa (anche le roccette, fossi stato da solo, mi avrebbero procurato probabilmente qualche ansia in più), soprattutto per il dislivello (e il viaggio in auto, vabbè)
Non mi resta che quotare una bella foto di Sound scattata dalla vetta su cui non siamo saliti , dalla quale mi sovviene una visione psico-geologica di Oceano Tetide che si riversa nel Mediterraneo attraverso il Forato (tra l'altro qui i valichi si chiamano Foce, i nomi sono cose....) e poi tutto, più avanti nel tempo, si ribalta di brutto verso Est
vi basta ruotare la foto, o bere un paio di birre, e potete vederlo anche voi.... ....e mi raccomando, occhio ai giovedì sulle Apuane !
Aloha
è da quando ho letto il post apolide di Sound scritto all'inizio di sto topic (ben 7 anni fa! sound, ne hai fatta di strada, mi vien proprio da dire! ), che ero curioso di veder da vicino sto belin di Monte.
Son riuscito giovedì scorso, grazie al fatto che pure mio fratello più grande (16 anni più di me, una mummia, in pratica ), prodetto camminatore da decenni ormai, ha manifestato voglia di ri-vederlo, lui.
Bello, quindi, anche per l'uscita "in famiglia", novità abbastanza assoluta.
Parcheggiato ad Orzale in un tripudio di botoli abbaianti come comitato di ricevimento, attacchiamo il sentiero 7 che sale e basta, è inutile starlo a menare, bellissimi boschi di castagni con esemplari notevoli e ogni tanto qualche tronco caduto ai lati del sentiero che è meglio non essere lì quando succede, comunque direi percorso molto pulito e abbastanza comodo; si attraversa un piccolo rio, con fontanino nei pressi del quale si può far rifornimento e si continua a salire sino ad arrivare a Collemezzana, bellissimo posto con cascinale dimora del "nonno" Angelo, famoso personaggio trucidato dai nazisti il 10.04.1945 (maobelin, ma per 10 giorni... )
e a suo nipote; il posto è veramente bello, e ci fermiamo un attimo per prendere fiato e dare un'occhiata, anche qui ci si può rifornire d'acqua, volendo......poi si riprende a salire nel bosco, sino a giungere al tratto con roccette dove occorre usare un po' le mani, cosa che a me non esalta particolarmente, anche se la visuale che si apre di nuovo verso il Nona, il Procinto e il mare ricompensa abbondantemente dei patemi vari.
Proprio quando cominciamo ad averne piene le scatole di salire, giungiamo a Foce di Valli, bellissimo passo con un alberello solingo le cui dimensioni fanno da contrappasso alla maestosità della Pania della Croce;
decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa (l'ora c'è ) ammirando questo bellissimo panorama, davanti ad un meravigliso prato verde
che s'impenna di bruttissimo verso la vetta della Pania nascosta dalle nubi.
Rinfrancato il corpo, che in effetti necessitava di qualche zucchero, ci rimettiamo in marcia, costeggiando il crinale
che ci porterà in circa 30-40 minuti al Forato (da Orzale alla Foce di Valli invece 2,30 ore con sosta a Collemezzana), durante il tragitto riesco pure a prendere una tibiata siderale contro un masso sporgente, per fortuna senza conseguenze gravi, ma c'è di meglio, molto ma molto meglio.....
In dirittura di arrivo al Foro, cominciamo ad intravedere masse consistenti che affollano il luogo : trattasi di un mega gruppo di escursionisti, che scopriremo essere gli "Amici del Giovedì" di Lucca; la poesia del posto è quindi praticamente presa a mazzate stile Arancia Meccanica
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Vabbè, occhio se andate sulle Apuane di Giovedì, insomma...
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Per la serie "indovina quando crolla" passiamo quindi sotto l'arco e cominciamo a scendere ripidamente (e come, sennò?) a valle sul sentiero 12, incontrando nell'ordine : un bel punto panoramico, il crepaccio/orrido che già qualcun altro ha immortalato (e sul fondo del quale mi immagino scheletri di soldati romani ), e un lungo riparo sottoroccia che avendo più tempo mi sarebbe piaciuto curiosare; riattraversiamo un rio nel quale ci rinfreschiamo, con annesso crampo di mio fratello (sti vecchi! ) finchè, una volta giunti in vista dell'asfalto, svoltiamo a destra su quella che in alcune mappe ho visto denominata "Via dell'Acqua", un percorso di lastre in cemento che ricoprono un acquedotto che fa un giro molto ampio (ma ovviamente praticamente in piano) sfiorando anche una roccia (loc. Trogna) dove possiamo ammirare alcune incisioni rupestri raffiguranti pennati, roncole, pügaren, insomma (...sti Apuani!)
Dopo un ultima sosta per un bel pediluvio,
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arriviamo ad Orzale esattamente dove avevamo lasciato l'auto, nei pressi della quale i botoli ci attendono con ansia.
Bel giro, bei posti, e il mio battesimo in terra apuana , escursione che ho trovato non banale e piuttosto impegnativa (anche le roccette, fossi stato da solo, mi avrebbero procurato probabilmente qualche ansia in più), soprattutto per il dislivello (e il viaggio in auto, vabbè)
Non mi resta che quotare una bella foto di Sound scattata dalla vetta su cui non siamo saliti , dalla quale mi sovviene una visione psico-geologica di Oceano Tetide che si riversa nel Mediterraneo attraverso il Forato (tra l'altro qui i valichi si chiamano Foce, i nomi sono cose....) e poi tutto, più avanti nel tempo, si ribalta di brutto verso Est
vi basta ruotare la foto, o bere un paio di birre, e potete vederlo anche voi.... ....e mi raccomando, occhio ai giovedì sulle Apuane !
Aloha
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Monte Forato - anello da Orzale
Bel giro e bei posti , non c'è che dire....
Certo che però , non salire sino in vetta è un peccato mortale ...
Mi devo proprio decidere a fare qualche gita da quelle parti , a me del tutto ignote ... ma mi sa che adesso farà già troppo caldo .
Certo che però , non salire sino in vetta è un peccato mortale ...
Mi devo proprio decidere a fare qualche gita da quelle parti , a me del tutto ignote ... ma mi sa che adesso farà già troppo caldo .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Sono molto contento che finalmente Psico si sia deciso, e ancora di più in effetti che sia tornato senza danni.
Devo dire che, sinceramente, avrei scommesso il contrario.
Ma non mi riferisco ai danni come i più maliziosi avranno sicuramente pensato, ma al fatto che pensavo che il suo desiderio di visitare le Apuane sarebbe rimasto tale, forse perchè, a volte, abbiamo paura di rovinare i sogni realizzandoli, ma la soluzione è quella di averne tanti di riserva.
Ora indubbiamente tocca a Daniele, ma credo lui abbia più scuse che sogni in riserva....
Devo dire che, sinceramente, avrei scommesso il contrario.
Ma non mi riferisco ai danni come i più maliziosi avranno sicuramente pensato, ma al fatto che pensavo che il suo desiderio di visitare le Apuane sarebbe rimasto tale, forse perchè, a volte, abbiamo paura di rovinare i sogni realizzandoli, ma la soluzione è quella di averne tanti di riserva.
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
...sono andato anche sulla Tambura ! : viewtopic.php?f=43&t=14125" onclick="window.open(this.href);return false;
bello il tuo post, comunque...capisco cosa vuoi dire, e in effetti, molte volte ho rinunciato a fare cose (anche piccole, non sto necessariamente parlando di "imprese") che avrei voluto fare ma all'ultimo momento, poi, per un motivo o per l'altro........questo di solito mi lascia un senso di frustrazione notevole, e sto lavorando per ridurre al minimo i danni....
ho scorte di sogni infinite, comunque
bello il tuo post, comunque...capisco cosa vuoi dire, e in effetti, molte volte ho rinunciato a fare cose (anche piccole, non sto necessariamente parlando di "imprese") che avrei voluto fare ma all'ultimo momento, poi, per un motivo o per l'altro........questo di solito mi lascia un senso di frustrazione notevole, e sto lavorando per ridurre al minimo i danni....
ho scorte di sogni infinite, comunque
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
La mia scusa per le Apuane è sempre la stessa : la FIFA ( non quella del calcio , eh ! ) ...soundofsilence wrote:Sono molto contento che finalmente Psico si sia deciso, e ancora di più in effetti che sia tornato senza danni.
Devo dire che, sinceramente, avrei scommesso il contrario.
Ma non mi riferisco ai danni come i più maliziosi avranno sicuramente pensato, ma al fatto che pensavo che il suo desiderio di visitare le Apuane sarebbe rimasto tale, forse perchè, a volte, abbiamo paura di rovinare i sogni realizzandoli, ma la soluzione è quella di averne tanti di riserva.
Ora indubbiamente tocca a Daniele, ma credo lui abbia più scuse che sogni in riserva....
Sono montagne aspre e dirupate , che non conosco . Poco tempo fa ci ha lasciato le penne un altro esperto escursionista ...
Ma se mi proponi un bel giro senza cenge che paiono quella dell'Argentera , chissà ...
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Re: Monte Forato - anello da Orzale
Neanche la cengia vuoi?daniele64 wrote:Ma se mi proponi un bel giro senza cenge che paiono quella dell'Argentera , chissà ...
Direttamente appeso in parete allora....
In ogni caso la Tacca Bianca non te la proporrei, non la ritengo una delle cose migliori in apuane, pur non essendo certo brutta.
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