Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
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Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
>> DUE GIORNI (O QUASI) IN VALLE STURA << - >> 1° USCITA
Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Pian della Regina
Data dell’escursione: 1° luglio 2011
Luogo di partenza: Piano della Regina m. 1480 circa – 6 km. da Pietraporzio
Tempo di percorrenza: 4 ore alla vetta e 3 ore per il ritorno.
Dislivello: 1430 m.
Difficoltà: F
Partecipanti: io e Gianfranco.
Erano alcuni anni che con Gianfranco peroravo la (mia ) salita a questa vetta, che avevo avuto modo di osservare ed ammirare sia dal Vallone del Piz (salita al Tenibres) che da quello di Pontebernardo (salita alla Testa dell’Ubac).
Si tratta di una montagna massiccia, che propone due principali vie di salita, entrambe non difficili: una dal Rif. Talarico ( con minore dislivello che però Gianfranco aveva già salito ) e quella dal Piano della Regina, più lunga, con migliori e più ampie visuali ed un innevamento quasi nullo, a causa dell’esposizione a sud-est (presenti ancora parecchi nevai invece sul versante nord-ovest).
Avendo pernottato a Bersezio, alle 7 siamo già al Piano della Regina e lungo una carrareccia sterrata iniziamo a risalire il Vallone del Piz. Il tempo è coperto ma le previsioni danno tempo buono sino alle 12, quando sono previsti isolati temporali.
Arrivati in prossimità di una cascatella, con parecchi tornanti la strada prende quota per superare il risalto.
Raggiunto il ripiano superiore, dove il vallone si allarga, procediamo in leggera salita, passiamo un vecchio larice (Lou Merze Gros) ed in circa 1h 35’ siamo al bivio per il Rif. Zanotti. Dopo una breve sosta proseguiamo sulla stradina in direzione del Passo Sottano delle Scolettas per poche decine di metri ed imbocchiamo a sinistra il sentiero per il Lago Mongioie (palina).
Il sentiero risale con numerosi tornanti le pendici sud-est della nostra montagna, che però resta sempre avvolta nelle nuvole, nonostante il miglioramento delle condizioni meteo.
Man mano che si sale il panorama si amplia e nuove vette fanno capolino.
Tralasciamo un deviazione a destra (con indicazioni criptiche “N/E PIZ” in vernice rossa) ed dopo 15’ minuti raggiungiamo il Lago Mongioie, piccolo specchio d’acqua sovrastato da una vecchia casermetta ristrutturata (3 ore da Pian della Regina) . Piccola sosta e poi si continua, sempre sul sentiero per alcuni minuti sino ad arrivare in corrispondenza del costone sud-ovest della montagna, dietro al quale si cela il Passo del Vallone.
Due bolli rossi e la scritta “PIZ” indicano la direzione da seguire. Da questo punto, senza più alcuna indicazione, la salita avviene prima su grossi massi accatastati, poi su un dosso erboso e quindi su sfasciumi, in direzione del passo. Scegliamo il primo canalino a destra di uno spuntone che divide il passo e (faticosamente) lo risaliamo (30’ dal lago Mongioie).
A questo punto non resta che seguire qualche ometto ed i numerosi bolli e frecce rosse che con andamento zigzagante in ulteriori 30’ ci portano in cima (4 ore dalla partenza -grande ometto) o almeno quella da noi ritenuta la cima “ufficiale”, essendo il punto più alto della montagna (ormai non c’è più certezza di niente !!! ).
Posiamo gli zaini, facciamo le solite foto di vetta e del panorama circostante (veramente bello – vedere foto) e ci apprestiamo, una volta tanto, a starcene per un’oretta tranquilli in vetta (non abbiamo il problema di tornare a casa, il nostro albergo è a non più di 20’ dal Piano della Regina) quando mi scappa l’occhio su un’esile crestina che porta a qualcosa di piccolo che sembra una croce (40 m. circa in direzione sud e qualche metro più in basso).
Un dubbio atroce mi attanaglia e mette in subbuglio il mio animo : che sia quella la vetta ?.
Gianfranco è un poco scettico ed anche sbalordito quando gli comunico che voglio assolutamente “scendere” a vedere. Non è molto entusiasta ma quando mi vede partire deciso non può fare a meno di seguirmi. In pochi minuti, con qualche passaggio in “disarrampicata” (evitabile), percorriamo l’esile cresta e raggiungiamo proprio una piccola croce ed annesso contenitore per il libro di vetta.
Sotto la croce è piazzato un chiodo ad espansione e c’è anche una scritta che non riusciamo a decifrare. Annotiamo, a futura memoria, due righe sul quaderno, ci immortaliamo una seconda volta con l’autoscatto e, in pace con noi stessi , ritorniamo alla nostra vetta “non ufficiale” dove finalmente possiamo mangiare.
Alle 12, con tempo in peggioramento, lasciamo la cima e dopo circa 3 ore raggiungiamo l’auto, soddisfatti dalla gita ma ancora di più dal “pediluvio” con l’acqua gelida che sgorga dalla fontana vicino al parcheggio.
Un veloce ritorno al nostro albergo, una doccia ed infine una fresca birra completano una bella giornata in montagna.
Ciao
Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Pian della Regina
Data dell’escursione: 1° luglio 2011
Luogo di partenza: Piano della Regina m. 1480 circa – 6 km. da Pietraporzio
Tempo di percorrenza: 4 ore alla vetta e 3 ore per il ritorno.
Dislivello: 1430 m.
Difficoltà: F
Partecipanti: io e Gianfranco.
Erano alcuni anni che con Gianfranco peroravo la (mia ) salita a questa vetta, che avevo avuto modo di osservare ed ammirare sia dal Vallone del Piz (salita al Tenibres) che da quello di Pontebernardo (salita alla Testa dell’Ubac).
Si tratta di una montagna massiccia, che propone due principali vie di salita, entrambe non difficili: una dal Rif. Talarico ( con minore dislivello che però Gianfranco aveva già salito ) e quella dal Piano della Regina, più lunga, con migliori e più ampie visuali ed un innevamento quasi nullo, a causa dell’esposizione a sud-est (presenti ancora parecchi nevai invece sul versante nord-ovest).
Avendo pernottato a Bersezio, alle 7 siamo già al Piano della Regina e lungo una carrareccia sterrata iniziamo a risalire il Vallone del Piz. Il tempo è coperto ma le previsioni danno tempo buono sino alle 12, quando sono previsti isolati temporali.
Arrivati in prossimità di una cascatella, con parecchi tornanti la strada prende quota per superare il risalto.
Raggiunto il ripiano superiore, dove il vallone si allarga, procediamo in leggera salita, passiamo un vecchio larice (Lou Merze Gros) ed in circa 1h 35’ siamo al bivio per il Rif. Zanotti. Dopo una breve sosta proseguiamo sulla stradina in direzione del Passo Sottano delle Scolettas per poche decine di metri ed imbocchiamo a sinistra il sentiero per il Lago Mongioie (palina).
Il sentiero risale con numerosi tornanti le pendici sud-est della nostra montagna, che però resta sempre avvolta nelle nuvole, nonostante il miglioramento delle condizioni meteo.
Man mano che si sale il panorama si amplia e nuove vette fanno capolino.
Tralasciamo un deviazione a destra (con indicazioni criptiche “N/E PIZ” in vernice rossa) ed dopo 15’ minuti raggiungiamo il Lago Mongioie, piccolo specchio d’acqua sovrastato da una vecchia casermetta ristrutturata (3 ore da Pian della Regina) . Piccola sosta e poi si continua, sempre sul sentiero per alcuni minuti sino ad arrivare in corrispondenza del costone sud-ovest della montagna, dietro al quale si cela il Passo del Vallone.
Due bolli rossi e la scritta “PIZ” indicano la direzione da seguire. Da questo punto, senza più alcuna indicazione, la salita avviene prima su grossi massi accatastati, poi su un dosso erboso e quindi su sfasciumi, in direzione del passo. Scegliamo il primo canalino a destra di uno spuntone che divide il passo e (faticosamente) lo risaliamo (30’ dal lago Mongioie).
A questo punto non resta che seguire qualche ometto ed i numerosi bolli e frecce rosse che con andamento zigzagante in ulteriori 30’ ci portano in cima (4 ore dalla partenza -grande ometto) o almeno quella da noi ritenuta la cima “ufficiale”, essendo il punto più alto della montagna (ormai non c’è più certezza di niente !!! ).
Posiamo gli zaini, facciamo le solite foto di vetta e del panorama circostante (veramente bello – vedere foto) e ci apprestiamo, una volta tanto, a starcene per un’oretta tranquilli in vetta (non abbiamo il problema di tornare a casa, il nostro albergo è a non più di 20’ dal Piano della Regina) quando mi scappa l’occhio su un’esile crestina che porta a qualcosa di piccolo che sembra una croce (40 m. circa in direzione sud e qualche metro più in basso).
Un dubbio atroce mi attanaglia e mette in subbuglio il mio animo : che sia quella la vetta ?.
Gianfranco è un poco scettico ed anche sbalordito quando gli comunico che voglio assolutamente “scendere” a vedere. Non è molto entusiasta ma quando mi vede partire deciso non può fare a meno di seguirmi. In pochi minuti, con qualche passaggio in “disarrampicata” (evitabile), percorriamo l’esile cresta e raggiungiamo proprio una piccola croce ed annesso contenitore per il libro di vetta.
Sotto la croce è piazzato un chiodo ad espansione e c’è anche una scritta che non riusciamo a decifrare. Annotiamo, a futura memoria, due righe sul quaderno, ci immortaliamo una seconda volta con l’autoscatto e, in pace con noi stessi , ritorniamo alla nostra vetta “non ufficiale” dove finalmente possiamo mangiare.
Alle 12, con tempo in peggioramento, lasciamo la cima e dopo circa 3 ore raggiungiamo l’auto, soddisfatti dalla gita ma ancora di più dal “pediluvio” con l’acqua gelida che sgorga dalla fontana vicino al parcheggio.
Un veloce ritorno al nostro albergo, una doccia ed infine una fresca birra completano una bella giornata in montagna.
Ciao
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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- Maury76
- Fotomodello delle vette
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- Joined: Tue Sep 16, 2008 17:51
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Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
Proprio bello ,bravi
Come al solito belle anche le foto
Come al solito belle anche le foto
http://www.finoincima.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.facebook.com/finoincima" onclick="window.open(this.href);return false;
- amadablam
- Sherpani di Quotazero
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Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
sono sempre bei posti belle foto
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Tibet libero!!!
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Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
...allora vi abbiamo visti col binocolo, direi;
eravamo alla cima Costabella del Piz, proprio sopra il Passo Sottano Scolettes,
ma siamo saliti dal vallone di Pontebernardo.
viewtopic.php?f=41&t=8929" onclick="window.open(this.href);return false;
il pediluvio noi l'abbiamo fatto attraversando il torrente di fondovalle !
eravamo alla cima Costabella del Piz, proprio sopra il Passo Sottano Scolettes,
ma siamo saliti dal vallone di Pontebernardo.
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il pediluvio noi l'abbiamo fatto attraversando il torrente di fondovalle !
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
- Littletino
- Quotazerino doc
- Posts: 1443
- Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
- Location: Arenzano
Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
Complimenti Frankie, a te e a Gianfranco , siete due Grandi.
Precisa la relazione di salita e molto belle le foto, non vi smentite mai.
Attendo prossima puntata....
Precisa la relazione di salita e molto belle le foto, non vi smentite mai.
Attendo prossima puntata....
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
Littletino wrote:Complimenti Frankie, a te e a Gianfranco , siete due Grandi.
Attendo prossima puntata....
Beh !!! non esageriamo è una bella cima che non presenta particolari difficoltà (la valutazione "F" della guida mi pare persino eccessiva) anche se il percorso passa, nella seconda parte, in ambienti solitari e fuori dai normali itinerari.
Prossimo episodio (molto più tribolato ) in preparazione.
Ciao.
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
Superbo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma quella meraviglia della 12a foto è il Dente del Vallone con la Testa del Vallone?
Che posti, che monti, che cielo!!! Favoloso!
Scusate l'emozione...
Ma quella meraviglia della 12a foto è il Dente del Vallone con la Testa del Vallone?
Che posti, che monti, che cielo!!! Favoloso!
Scusate l'emozione...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
si è lui! si vede bene anche nella 20a foto, con la placcona che porta in vettascinty wrote:Superbo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma quella meraviglia della 12a foto è il Dente del Vallone con la Testa del Vallone?
Che posti, che monti, che cielo!!! Favoloso!
Scusate l'emozione...
Posti meravigliosi!
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
gita impegnativa, bravi!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
a tutti
Ciao !
Effettivamente quando ci è apparso davanti mi sono ricordato di aver letto (con un poco di invidia, devo ammettere ) il bel topic della tua salita con Alec .Dalle foto che avevate caricato ho estratto quella del Becco Alto del Piz con una prospettiva che noi non potevamo avere.scinty wrote:Superbo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma quella meraviglia della 12a foto è il Dente del Vallone con la Testa del Vallone?
Che posti, che monti, che cielo!!! Favoloso!
Scusate l'emozione...
Ciao !
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Amedeo Modigliani
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Re: Becco Alto del Piz (2912 m.) dal Piano della Regina
E' vero Frankie sono andata a vedere anche io le foto, credendo che alec fosse poi salito sul Becco Alto invece era andato sulla Testa del Vallone e il Becco Alto restava esattamente dalla parte opposta! Quindi nella 20a foto che dice Alec si vede anche tutta la cresta
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa