Pan di Zucchero mt. 3208
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Pan di Zucchero mt. 3208
Domenica io ,Fabio/5,FEDE78,Littletino e compagna,Lusciandro e soundofsilence siamo andati al Pan di Zucchero.Le previsioni fin da metà settimana davano instabilità sulle Alpi per il week-end ,pertanto abbiamo dovuto cercare una meta veloce per scongiurare i temporali pomeridiani.La scelta e' ricaduta proprio sul Pan di Zucchero dal Colle dell'Agnello, gita piuttosto breve con possibili brevi divagazioni e con l'unica pecca di essere un pò lontanuccio.
La proposta quindi di sound ,malgrado non mi faccia esaltare, sembra essere la più fattibile rispetto alle alternative proposte che avrebbero comunque previsto il termine delle gite nel pomeriggio ,con conseguente rischio di bagnarsi. Lusciandro di questa montagna non ne conosceva nemmeno l'esistenza e pensava volessimo andare a fare una scampagnata a Rio de Janeiro .....stranamente ,malgrado la gita sia la meno esaltante degli ultimi tempi, aderiscono anche altri quotazerini ,così all'armata brancaleone si aggiungono Fabio/5 , FEDE78 mentre Littletino e consorte ci raggiungeranno al Colle dell'Agnello.
Iniziamo così il lungo viaggio ,il tempo non e' un granchè, in pianura la nebbia diradandosi ci consente di vedere che il meteo fa abbastanza schifo, e poco dopo Fossano inizia pure a diluviare....ecco .....fortunatamente a Costigliole di Saluzzo , si riesce a vedere la Val Varaita e parrebbe essere l'unica vallata più chiara. In effetti più ci avviciniamo e più il cielo si apre mostrandosi bello azzuro. Breve sosta per la colazione a Bossasco e si riparte verso il Colle dell'Agnello ,che raggiungiamo alle 8:20.
Lasciamo l'auto poco oltre il colle ,in un ampio spiazzo.Poco dopo arriva Littletino con consorte e alle 8:40 ci mettiamo in cammino. Seguiamo una traccia sullo spatiacque e raggiungiamo un colletto erboso con bella visuale sulla Crete de la Taillante ed il sottostante lago. Pieghiamo a destra e dopo poco svoltiamo a sinistra percorrendo un traverso in moderata salita alla base della parete nord del Pan di Zucchero. Poi incontrata una traccia ancora più evidente svoltiamo a destra ed iniziano una fitta serie di tornantini che si portano poi sul versante ovest della montagna. Durante la notte o il primo mattino e' venuta una spruzzata di neve e una discreta quantità di verglass che rende il tratto finale della salita un pò problematico ma comunque non pericoloso.Poco sotto la vetta si incontra una placchetta rocciosa dove per procedere bisogna aiutarsi un pò con le mani e superatala in breve si e' in vetta alle 9:55. Il panorama e' purtroppo molto limitato dalle nubi che avvolgono a tratti tutte le vette circostanti....fortunatamente dopo qualche minuto si riesce ad ammirare perlomeno il Pic d'Asti.Un po' di sosta in vetta per foto con la speranza che le nuvole si diradassero e magari regalassero la visuale sul Monviso...e invece niente..... Discesa veloce a tratti fra la nebbia per andare a riunirci al colletto con Littletino che non ha voluto rischiare il tratto finale ghiacciato. Riunitici, scendiamo al Col Vieux e da questo scendiamo al Lac Foréant, dove sostiamo per il pranzo. Dopo una meritata pausa risaliamo al Col Vieux e seguiamo le indicazioni per il Refuge de l'Agnel. Ai successivi bivi ci manteniamo sempre sulla sinistra riallacciandoci allo spiazzo di inizio percorso alle 14:10. Di temporali neanche l'ombra.....anzi al pomeriggio era pure meglio che al mattino.
In conclusione e' stata una breve gita che non mi ha entusiasmato più di tanto ,ovviamente il mio giudizio e' in parte condizionato dalla carenza di panorama, ma con una giornata tersa probabilmente sarebbe stato un peccato fare tutti quei chilometri per camminare giusto un paio d'ore. Piacevole invece la compagnia
Qui la mia descrizione dettagliata con foto:
http://www.finoincima.altervista.org/Pa ... cchero.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
La proposta quindi di sound ,malgrado non mi faccia esaltare, sembra essere la più fattibile rispetto alle alternative proposte che avrebbero comunque previsto il termine delle gite nel pomeriggio ,con conseguente rischio di bagnarsi. Lusciandro di questa montagna non ne conosceva nemmeno l'esistenza e pensava volessimo andare a fare una scampagnata a Rio de Janeiro .....stranamente ,malgrado la gita sia la meno esaltante degli ultimi tempi, aderiscono anche altri quotazerini ,così all'armata brancaleone si aggiungono Fabio/5 , FEDE78 mentre Littletino e consorte ci raggiungeranno al Colle dell'Agnello.
Iniziamo così il lungo viaggio ,il tempo non e' un granchè, in pianura la nebbia diradandosi ci consente di vedere che il meteo fa abbastanza schifo, e poco dopo Fossano inizia pure a diluviare....ecco .....fortunatamente a Costigliole di Saluzzo , si riesce a vedere la Val Varaita e parrebbe essere l'unica vallata più chiara. In effetti più ci avviciniamo e più il cielo si apre mostrandosi bello azzuro. Breve sosta per la colazione a Bossasco e si riparte verso il Colle dell'Agnello ,che raggiungiamo alle 8:20.
Lasciamo l'auto poco oltre il colle ,in un ampio spiazzo.Poco dopo arriva Littletino con consorte e alle 8:40 ci mettiamo in cammino. Seguiamo una traccia sullo spatiacque e raggiungiamo un colletto erboso con bella visuale sulla Crete de la Taillante ed il sottostante lago. Pieghiamo a destra e dopo poco svoltiamo a sinistra percorrendo un traverso in moderata salita alla base della parete nord del Pan di Zucchero. Poi incontrata una traccia ancora più evidente svoltiamo a destra ed iniziano una fitta serie di tornantini che si portano poi sul versante ovest della montagna. Durante la notte o il primo mattino e' venuta una spruzzata di neve e una discreta quantità di verglass che rende il tratto finale della salita un pò problematico ma comunque non pericoloso.Poco sotto la vetta si incontra una placchetta rocciosa dove per procedere bisogna aiutarsi un pò con le mani e superatala in breve si e' in vetta alle 9:55. Il panorama e' purtroppo molto limitato dalle nubi che avvolgono a tratti tutte le vette circostanti....fortunatamente dopo qualche minuto si riesce ad ammirare perlomeno il Pic d'Asti.Un po' di sosta in vetta per foto con la speranza che le nuvole si diradassero e magari regalassero la visuale sul Monviso...e invece niente..... Discesa veloce a tratti fra la nebbia per andare a riunirci al colletto con Littletino che non ha voluto rischiare il tratto finale ghiacciato. Riunitici, scendiamo al Col Vieux e da questo scendiamo al Lac Foréant, dove sostiamo per il pranzo. Dopo una meritata pausa risaliamo al Col Vieux e seguiamo le indicazioni per il Refuge de l'Agnel. Ai successivi bivi ci manteniamo sempre sulla sinistra riallacciandoci allo spiazzo di inizio percorso alle 14:10. Di temporali neanche l'ombra.....anzi al pomeriggio era pure meglio che al mattino.
In conclusione e' stata una breve gita che non mi ha entusiasmato più di tanto ,ovviamente il mio giudizio e' in parte condizionato dalla carenza di panorama, ma con una giornata tersa probabilmente sarebbe stato un peccato fare tutti quei chilometri per camminare giusto un paio d'ore. Piacevole invece la compagnia
Qui la mia descrizione dettagliata con foto:
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
......bella montagna....
io ci sono stata con il bel tempo e devo dire che il panorama merita.....
siete molto tenaci...
io ...con le previsioni che c'erano ....mi sarei fatta prendere dallo sconforto e non sarei partita.....
(io non ho un bel ricordo del Pan di Zucchero perchè arrivata in vetta mi è venuto il mal di denti del secolo ....... scendere completamente impasticcata e con il dolore che intanto non passava non è stato divertente. per niente )
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Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Eh tanto ,per stare chiusi in casa , perlomeno abbiam tentato , pioggia non ne abbiamo presa ,il sole di tanto in tanto si....serena wrote: siete molto tenaci...
io ...con le previsioni che c'erano ....mi sarei fatta prendere dallo sconforto e non sarei partita.....
Non ti era preso anche al Rocciamelone?serena wrote: (io non ho un bel ricordo del Pan di Zucchero perchè arrivata in vetta mi è venuto il mal di denti del secolo ....... scendere completamente impasticcata e con il dolore che intanto non passava non è stato divertente. per niente )
Belin che sfiga ,sempre ad alta quota?
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Hai descritto perfettamente la gita quindi non aggiungo altro, se non la piccola delusione a Sampeyre per il mancato trionfo di stuzzichini che avrebbe dovuto accompagnare le birre Menabrea.Maury76 wrote: Piacevole invece la compagnia
Probabilmente mancando l'avvocato il gestore ha capito che con noi poteva fare il prepotente, tanto non avremmo protestato.
Comunque una cima da rifare, con un tempo più stabile e un sentiero meno "on the rocks".
Partendo dal colle ci sono inoltre diverse possibilità per gite relativamente brevi ma molto appaganti come panorama e quota.
Bella compagnia , alla prossima.
Poi metto qualche foto.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Si ,quella ,insieme ai previsti temporali e mai arrivati, e' stata una bella "sola".....Littletino wrote: Hai descritto perfettamente la gita quindi non aggiungo altro, se non la piccola delusione a Sampeyre per il mancato trionfo di stuzzichini che avrebbe dovuto accompagnare le birre Menabrea.
Probabilmente mancando l'avvocato il gestore ha capito che con noi poteva fare il prepotente, tanto non avremmo protestato.
Littletino wrote: Bella compagnia , alla prossima.
Pure ioLittletino wrote: Poi metto qualche foto.
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Maury76 wrote:Non ti era preso anche al Rocciamelone?
Belin che sfiga ,sempre ad alta quota?
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Bella cima che avevo salito in sci qualche anno fa, a novembre.
Ero partito con gli sci dalla sbarra poco dopo pontechianale, in questo modo il rapporto ore gita/ore macchina è molto più favorevole.
Ero partito con gli sci dalla sbarra poco dopo pontechianale, in questo modo il rapporto ore gita/ore macchina è molto più favorevole.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
....indubbiamente......pure il rapporto mazzo/appagamento....Alec wrote:Bella cima che avevo salito in sci qualche anno fa, a novembre.
Ero partito con gli sci dalla sbarra poco dopo pontechianale, in questo modo il rapporto ore gita/ore macchina è molto più favorevole.
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
se dovessi proporre una cosa del genere a mio marito (e non lo faccio ...anche perchè intanto non so sciare e non faccio scialpinismo ...ma mi piacerebbe e anche tanto )...dovrei valutare anche il rapporto tra il costo della gita e quello dell'avvocato divorzista.....
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Ecco le foto:
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Ed ecco le mie:
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
..quoto..a parte le spatasciate per terra in discesa (per me)...Alec wrote:Bella cima che avevo salito in sci qualche anno fa, a novembre.
Ero partito con gli sci dalla sbarra poco dopo pontechianale, in questo modo il rapporto ore gita/ore macchina è molto più favorevole.
con la neve è molto + remunerativo..
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Bravi figgeu, belle foto come sempre!!! Bello il Pic d'Asti, ma bello anche il Pan di Zucchero, non è così panettonoso come credevo!
serena wrote:se dovessi proporre una cosa del genere a mio marito (e non lo faccio ...anche perchè intanto non so sciare e non faccio scialpinismo ...ma mi piacerebbe e anche tanto )...dovrei valutare anche il rapporto tra il costo della gita e quello dell'avvocato divorzista.....
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Per quanto mi ricordo...ci sono parecchie tracce per salireLittletino wrote: Comunque una cima da rifare, con un tempo più stabile e un sentiero meno "on the rocks".
Io ad esempio per scendere ne avevo fatta una ben più complicata di quella fatta per salire....
Il Pelvo o Pic de Caramantran..ancora più breve del Pan di Zucchero...Littletino wrote: Partendo dal colle ci sono inoltre diverse possibilità per gite relativamente brevi ma molto appaganti come panorama e quota.
Il Pic de Foréant....
La Rocca Bianca ...un pò più rognosa ma comunque di soddisfazione e comunque presenta due cime entrambe superiori ai 3000 metri....
Il Pic Brusalana .....
Poi ci sarebbero anche Roc la Niera, il Tour Real, il Pic d'Asti .... ma quello è un livello per me un pò troppo alto....
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Certo che ne conosci di cimeserena wrote:Per quanto mi ricordo...ci sono parecchie tracce per salireLittletino wrote: Comunque una cima da rifare, con un tempo più stabile e un sentiero meno "on the rocks".
Io ad esempio per scendere ne avevo fatta una ben più complicata di quella fatta per salire....
Il Pelvo o Pic de Caramantran..ancora più breve del Pan di Zucchero...Littletino wrote: Partendo dal colle ci sono inoltre diverse possibilità per gite relativamente brevi ma molto appaganti come panorama e quota.
Il Pic de Foréant....
La Rocca Bianca ...un pò più rognosa ma comunque di soddisfazione e comunque presenta due cime entrambe superiori ai 3000 metri....
Il Pic Brusalana .....
Poi ci sarebbero anche Roc la Niera, il Tour Real, il Pic d'Asti .... ma quello è un livello per me un pò troppo alto....
Ci sarebbero anche la dimenticata (se non dagli scialpinisti) Rocca Rossa e la Crete de la Taillante, oltre che la vetta più alta del gruppo, l'Aiguilllette, che però senza sci conviene salire dal Vallone di Soustra.
Per il Pic d'Asti, che è più facile di quanto si possa pensare (è comunque consigliabile la corda) conviene partire dal laghetto, più in basso sulla strada.
Anche la Tour Real è un po' lunghetta dal colle dell'agnello...meglio partire dal paese.
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
se no......che collezionista sarei ......... ........Alec wrote:Certo che ne conosci di cime
giusto ....l'Aiguilllette ......Alec wrote:Ci sarebbero anche la dimenticata (se non dagli scialpinisti) Rocca Rossa e la Crete de la Taillante, oltre che la vetta più alta del gruppo, l'Aiguilllette, che però senza sci conviene salire dal Vallone di Soustra.
Per il Pic d'Asti, che è più facile di quanto si possa pensare (è comunque consigliabile la corda) conviene partire dal laghetto, più in basso sulla strada.
Anche la Tour Real è un po' lunghetta dal colle dell'agnello...meglio partire dal paese.
è una bella montagna, dall'aspetto inaccessibile (e per quanto mi riguarda non credo che solo l'aspetto sia inaccessibile... )
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Domenica 31 luglio 2011: Colle dell’Agnello – Pan di Zucchero – Lac Foreant – Colle dell’Agnello
Partecipanti: Alessandra, Littletino, Fede78, Fabio5, Lusciandro, Maury76 e Soundofsilence.
Lunghezza: 8,9 Km circa.
Dislivello: 700 m. circa.
Difficoltà: EE la salita alla vetta, non perché ci siano difficoltà vere e proprie, ma il terreno e ripido e in alta montagna, con facilità di trovare ghiaccio e neve in qualsiasi stagione, necessità di un po’ di prudenza e attenzione, facilitate dal fatto che, grazie anche alle numerose tracce presenti, si possa passare più o meno dappertutto. Il resto del percorso è E
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Savona e quindi con l’A6 fino all’uscita di Fossano; da Fossano ci si dirige verso ovest seguendo le indicazioni per la Val Varaita; si passa prima per Villafaletto, poi per Costigliole Saluzzo, Piasco, Melle, Sampeyre e Casteldelfino; si arriva quindi a Bellino e si prosegue per il Colle dell’Agnello passando per Pontechianale e Chianale. Giunti al Colle si prosegue per 100 metri e si parcheggia in uno spiazzo sulla destra.
Percorso a piedi: Dal parcheggio si prende il sentiero sulla destra (non segnato) che sale verso un colletto alla base del Pan di Zucchero, già chiaramente individuabile fin dalla partenza. Dopo 600 metri di sentiero iniziano varie deviazioni che portano tutte, comunque, al Pan di Zucchero. Noi abbiamo seguito la traccia più a sinistra, più lunga, ma al sole; le tracce di destra non passano per il colletto e portano in vetta al Pan di Zucchero più rapidamente e, immagino, non avendole percorse, anche più ripidamente, ma dovrebbero essere comunque vie escursionistiche. Anche dopo il colletto si incrociano una miriade di tracce che portano alla cima (segnalate con ometti), noi abbiamo seguito più o meno quella più a nord (più verso la Francia), facendo qualche deviazione per evitare le placche di neve/ghiaccio. Dalla croce si può continuare in cresta fino ad una bassa costruzione circolare, probabilmente militare, ma il percorso necessita però di attenzione essendo esposto e, a tratti, non larghissimo, scegliendo il percorso giusto non vi sono però grandi difficoltà, anche se è meglio usare le mani. Si ridiscende quindi per la stessa via fino al colletto, dove ci si dirige verso nord su una traccia che porta al già visibile Lac Foreant. Per raggiungere il lago si scende per circa 250 metri di dislivello. Si torna quindi per la stessa via fino a 50 metri sotto il colletto dove ci si dirige a destra (sud) su una traccia che porta verso la strada del Colle dell’Agnello, visibile in lontananza. La traccia, trascurata una deviazione sulla destra che porta a un rifugio, porta proprio allo spiazzo dove abbiamo lasciato la macchina.
Conclusioni: Ottimo giro da fare in mezza giornata quando non si ha tempo o il meteo non è buono per il pomeriggio, bella la vista sul Pic d’Asti dalla vetta, peccato non aver visto il Monviso, causa nebbia. Bello e rilassante anche il Lac Foreant, ottimo posto per un meritato pic-nic dopo le ‘fatiche alpinistiche’.
Link alle foto:
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Partecipanti: Alessandra, Littletino, Fede78, Fabio5, Lusciandro, Maury76 e Soundofsilence.
Lunghezza: 8,9 Km circa.
Dislivello: 700 m. circa.
Difficoltà: EE la salita alla vetta, non perché ci siano difficoltà vere e proprie, ma il terreno e ripido e in alta montagna, con facilità di trovare ghiaccio e neve in qualsiasi stagione, necessità di un po’ di prudenza e attenzione, facilitate dal fatto che, grazie anche alle numerose tracce presenti, si possa passare più o meno dappertutto. Il resto del percorso è E
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Savona e quindi con l’A6 fino all’uscita di Fossano; da Fossano ci si dirige verso ovest seguendo le indicazioni per la Val Varaita; si passa prima per Villafaletto, poi per Costigliole Saluzzo, Piasco, Melle, Sampeyre e Casteldelfino; si arriva quindi a Bellino e si prosegue per il Colle dell’Agnello passando per Pontechianale e Chianale. Giunti al Colle si prosegue per 100 metri e si parcheggia in uno spiazzo sulla destra.
Percorso a piedi: Dal parcheggio si prende il sentiero sulla destra (non segnato) che sale verso un colletto alla base del Pan di Zucchero, già chiaramente individuabile fin dalla partenza. Dopo 600 metri di sentiero iniziano varie deviazioni che portano tutte, comunque, al Pan di Zucchero. Noi abbiamo seguito la traccia più a sinistra, più lunga, ma al sole; le tracce di destra non passano per il colletto e portano in vetta al Pan di Zucchero più rapidamente e, immagino, non avendole percorse, anche più ripidamente, ma dovrebbero essere comunque vie escursionistiche. Anche dopo il colletto si incrociano una miriade di tracce che portano alla cima (segnalate con ometti), noi abbiamo seguito più o meno quella più a nord (più verso la Francia), facendo qualche deviazione per evitare le placche di neve/ghiaccio. Dalla croce si può continuare in cresta fino ad una bassa costruzione circolare, probabilmente militare, ma il percorso necessita però di attenzione essendo esposto e, a tratti, non larghissimo, scegliendo il percorso giusto non vi sono però grandi difficoltà, anche se è meglio usare le mani. Si ridiscende quindi per la stessa via fino al colletto, dove ci si dirige verso nord su una traccia che porta al già visibile Lac Foreant. Per raggiungere il lago si scende per circa 250 metri di dislivello. Si torna quindi per la stessa via fino a 50 metri sotto il colletto dove ci si dirige a destra (sud) su una traccia che porta verso la strada del Colle dell’Agnello, visibile in lontananza. La traccia, trascurata una deviazione sulla destra che porta a un rifugio, porta proprio allo spiazzo dove abbiamo lasciato la macchina.
Conclusioni: Ottimo giro da fare in mezza giornata quando non si ha tempo o il meteo non è buono per il pomeriggio, bella la vista sul Pic d’Asti dalla vetta, peccato non aver visto il Monviso, causa nebbia. Bello e rilassante anche il Lac Foreant, ottimo posto per un meritato pic-nic dopo le ‘fatiche alpinistiche’.
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Certo ,non lo hai visto perchè non ti sei degnato di fare 100 metri ed arrivare al Colle dell'Agnello, dove ,almeno alla partenza,il Monviso si vedeva benissimosoundofsilence wrote:peccato non aver visto il Monviso, causa nebbia
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
dalle foto il tempo non sembrava poi così malvagio...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Bravi !! Piccolo dislivello ma grande gruppo di "QUOTAZERINI" .
Un mini-raduno
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"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Infatti......perlomeno lì (non so nelle altre vallate) ,non e' stato poi così male.....certo le nuvole c'erano ,ma non minacciavano mai pioggia....Sub-Comandante wrote:dalle foto il tempo non sembrava poi così malvagio...
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- Maury76
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
FRANKIE@ wrote: Bravi !!
FRANKIE@ wrote: Piccolo dislivello ma grande gruppo di "QUOTAZERINI" .
Un mini-raduno
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Gran bella salita
Caspita sulla Taillante c'è ancora neve
Caspita sulla Taillante c'è ancora neve
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Rieccomi ...
Lunedì 27 agosto , dopo aver salito Il Pelvo e la Punta del Alp al mattino , mi restano ancora 3 o 4 ore prima di ripartire per la Liguria . Quindi , visto che le gambe reggono , mi sposto di pochi metri , risalendo un tornante , e mi avvio verso questa ardita cima . In effetti a vederla in certe foto appare abbastanza impressionante e poco accessibile ... Il primo tratto è quasi pianeggiante e di avvicinamento
poi si sale nel facile pendio a sinistra seguendo diverse tracce , sino ad un colletto . Qui appare il vallone opposto , con il suo laghetto blu .
E c' è pure una gran bella vista sul Colle dell' Agnello , dominato dal Pelvo
Dal colletto si entra nella pietraia , dapprima pianeggiante poi sempre più ripida ed impervia , seguendo una miriade di tracce rosse che si intersecano tra loro ...
Il tutto è abbastanza faticoso , quasi in cima trovo pure una placca inclinata un po' infida , ma niente di davvero difficile . In pratica è più facile di quello che sembra da lontano , l' unico problemino è che non vedi mai la vetta e non hai punti di riferimento per sapere quanto manca . In poco più di un' ora comunque sono in vetta , dove trovo solo qualche francese . La cima è una lunga cresta rocciosa con qualche ometto e qualche muretto qua e là .
Non c'è più la croce che avevo visto in alcune foto ... ma il panorama è comunque magnifico .
Pranzo sulla cima godendomi il sole e poi discesa verso il Colle ( molto più facile della salita ) , dove mi aspetta l'auto per tornare a casa .
In tutto , meno di 5 km di percorso con circa 500 metri di dislivello . Per me , poca spesa e tanto risultato ....
E con questo , terrmina la mia due giorni in Val Varaita , bell' esperienza che spero di doppiare , magari l'estate ventura !
Lunedì 27 agosto , dopo aver salito Il Pelvo e la Punta del Alp al mattino , mi restano ancora 3 o 4 ore prima di ripartire per la Liguria . Quindi , visto che le gambe reggono , mi sposto di pochi metri , risalendo un tornante , e mi avvio verso questa ardita cima . In effetti a vederla in certe foto appare abbastanza impressionante e poco accessibile ... Il primo tratto è quasi pianeggiante e di avvicinamento
poi si sale nel facile pendio a sinistra seguendo diverse tracce , sino ad un colletto . Qui appare il vallone opposto , con il suo laghetto blu .
E c' è pure una gran bella vista sul Colle dell' Agnello , dominato dal Pelvo
Dal colletto si entra nella pietraia , dapprima pianeggiante poi sempre più ripida ed impervia , seguendo una miriade di tracce rosse che si intersecano tra loro ...
Il tutto è abbastanza faticoso , quasi in cima trovo pure una placca inclinata un po' infida , ma niente di davvero difficile . In pratica è più facile di quello che sembra da lontano , l' unico problemino è che non vedi mai la vetta e non hai punti di riferimento per sapere quanto manca . In poco più di un' ora comunque sono in vetta , dove trovo solo qualche francese . La cima è una lunga cresta rocciosa con qualche ometto e qualche muretto qua e là .
Non c'è più la croce che avevo visto in alcune foto ... ma il panorama è comunque magnifico .
Pranzo sulla cima godendomi il sole e poi discesa verso il Colle ( molto più facile della salita ) , dove mi aspetta l'auto per tornare a casa .
In tutto , meno di 5 km di percorso con circa 500 metri di dislivello . Per me , poca spesa e tanto risultato ....
E con questo , terrmina la mia due giorni in Val Varaita , bell' esperienza che spero di doppiare , magari l'estate ventura !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Altro bel girettino in Val Varaita . Guardando lo storico delle mie escursioni ho verificato che in questa valle proprio non ci siamo mai stati
Terrò presente per la prossima "due giorni".
Saluti!
FRANKIE@
Terrò presente per la prossima "due giorni".
Saluti!
FRANKIE@
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Pan di Zucchero mt. 3208
, FRANKIE .FRANKIE@ wrote: Altro bel girettino in Val Varaita . Guardando lo storico delle mie escursioni ho verificato che in questa valle proprio non ci siamo mai stati
Terrò presente per la prossima "due giorni".
Saluti!
FRANKIE@
La Val Varaita offre un ampio campionario di escursioni , facili e difficili , lunghe e brevi . Non la conosco così bene da consigliarne qualcuna però secondo me vale la pena tornarci ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Pan di Zucchero mt. 3208
Complimenti Daniele Davvero, minimo sforzo per grande risultato !!
Scherzi a parte, la cima può diventare l'occasione per avvicinarsi a quote più alte, sopratutto in ottica allenamento
E poi il panorama... "spaziale"! Hai trovato la giornata giusta!
Scherzi a parte, la cima può diventare l'occasione per avvicinarsi a quote più alte, sopratutto in ottica allenamento
E poi il panorama... "spaziale"! Hai trovato la giornata giusta!
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Pan di Zucchero mt. 3208
, teo .teo-85 wrote:Complimenti Daniele Davvero, minimo sforzo per grande risultato !!
Scherzi a parte, la cima può diventare l'occasione per avvicinarsi a quote più alte, sopratutto in ottica allenamento
E poi il panorama... "spaziale"! Hai trovato la giornata giusta!
In effetti in Val Varaita ho beccato proprio due giornate perfette , ma devo dire che che , essendo in ferie , ho saputo aspettare il momento giusto !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]