Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
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Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
Ieri un manipolo di arditi , partendo dal colle del Nivolet, ha salito, in una bellissima giornata con sole e fresco venticello, prima la Punta Violetta, poi per cresta ha raggiunto il colle della punta Fourà e quindi la vetta. Gita dal dislivello complessivo notevole, 1200m ca, ma con un lunghissimo sviluppo. Molto bella la facile cresta della punta Violetta m.3011
Fine gita in un bel ristorante di Ceresole, con lauta cena , ottimo vino e prezzo modico.
Partecipanti, Roberto, Riccardo, Renzo, Secondo e Tno, oltre naturalmete al sottoscritto, si sono fattti cotanto mazzo per ben 10 ore, metre voi, ve ne stavate beatamente seduti alle vostre scrivanie....
Per la gioia dei vostri occhi alcune foto.
La cresta
Il Grampa
In vetta
Panorama
Fine gita in un bel ristorante di Ceresole, con lauta cena , ottimo vino e prezzo modico.
Partecipanti, Roberto, Riccardo, Renzo, Secondo e Tno, oltre naturalmete al sottoscritto, si sono fattti cotanto mazzo per ben 10 ore, metre voi, ve ne stavate beatamente seduti alle vostre scrivanie....
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...se hai soggezione di qualcuno, immaginalo seduto sul cesso.... Tiziano Terzani.
Cerchiamo di costruire parchi per i nostri bambini, non parcheggi per le nostre auto..
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
E bravi!!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
E bravi , mentre la gente si spezza la schiena davanti a quotaz... ehm... al lavoro...
Mi sembra un po' disadorno il Grampa... anche nella gita di domenica ho notato, sarà che siamo a ottobre, sarà che non mi intendo di ghiacciai, però caspiterina fa un po' effetto vederli così grigi..
Mi sembra un po' disadorno il Grampa... anche nella gita di domenica ho notato, sarà che siamo a ottobre, sarà che non mi intendo di ghiacciai, però caspiterina fa un po' effetto vederli così grigi..
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
Eh si ,lo stavo notando anch'io...e' decisamente spellacchiato....scinty wrote:Mi sembra un po' disadorno il Grampa...
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
...anche se si tratta di Roby e di amici .scinty sono degli st...i ..noi in miniera!!! E loro... ..scinty wrote:E bravi , mentre la gente si spezza la schiena davanti a quotaz... ehm... al lavoro...
Mi sembra un po' disadorno il Grampa... anche nella gita di domenica ho notato, sarà che siamo a ottobre, sarà che non mi intendo di ghiacciai, però caspiterina fa un po' effetto vederli così grigi..
Il grampa mi fa compassione....
Last edited by amadablam on Tue Oct 04, 2011 10:20, edited 1 time in total.
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
anche il Cervino è bello spelacchiato, poverino!
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
Nelle foto in questione il Cervino non si vede, comunque in questa satagione è normale che il Cervino sia "spelacchiato".gecko wrote:anche il Cervino è bello spelacchiato, poverino!
Nella panoramica si vedono il GP, il Ciarforon, la Becca di Monciair, i Denti di Broglio e la Punta Fourà
Più preoccupante è la situazione, oltre che del GP, che si vede benisssimo, delle pareti nord del Ciarforon e della Becca di Monciair, che una volta erano completamente glaciali, mentre ora sono degli sfasciumi orribili.
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
Ribadisco il concetto: Mentre voi eravate comodamente seduti alle vostre scrivanie, o a picconare in miniera????, noi ci stavamo facendo il mazzo su quelle interminabili pietraie, sotto un sole cocente e sferzate dal vento...come si può ben vedere dalle eloquenti foto.amadablam wrote:...anche se si tratta di Roby e di amici .scinty sono degli st...i ..noi in miniera!!! E loro...
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
scinty wrote:E bravi , mentre la gente si spezza la schiena davanti a quotaz... ehm... al lavoro...
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Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
In effetti sono andata un pelo ot, mi riferivo alla foto postata in um altro topic.roby49 wrote:Nelle foto in questione il Cervino non si vede"......gecko wrote:anche il Cervino è bello spelacchiato, poverino!
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
Che belle foto, complimenti!!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
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- amadablam
- Sherpani di Quotazero
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
..un CIAO agli amici: Secondo , Riky, Zuni, Roby M. Arzobispo e e ee e il grande Tino (Tinerlander)
Namaste
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
amadablam wrote:...anche se si tratta di Roby e di amici .scinty sono degli st...i ..noi in miniera!!! E loro... ..Il grampa mi fa compassione....scinty wrote:E bravi , mentre la gente si spezza la schiena davanti a quotaz... ehm... al lavoro...
Mi sembra un po' disadorno il Grampa... anche nella gita di domenica ho notato, sarà che siamo a ottobre, sarà che non mi intendo di ghiacciai, però caspiterina fa un po' effetto vederli così grigi..
un giorno ci prendiamo ferie noi ragazze, organizziamo una gita e li lasciamo tutti a casa
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
serena wrote:amadablam wrote:...anche se si tratta di Roby e di amici .scinty sono degli st...i ..noi in miniera!!! E loro... ..Il grampa mi fa compassione....scinty wrote:E bravi , mentre la gente si spezza la schiena davanti a quotaz... ehm... al lavoro...
Mi sembra un po' disadorno il Grampa... anche nella gita di domenica ho notato, sarà che siamo a ottobre, sarà che non mi intendo di ghiacciai, però caspiterina fa un po' effetto vederli così grigi..
un giorno ci prendiamo ferie noi ragazze, organizziamo una gita e li lasciamo tutti a casa
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
roby49 wrote:Ribadisco il concetto: Mentre voi eravate comodamente seduti alle vostre scrivanie, o a picconare in miniera????, noi ci stavamo facendo il mazzo su quelle interminabili pietraie, sotto un sole cocente e sferzate dal vento...come si può ben vedere dalle eloquenti foto.amadablam wrote:...anche se si tratta di Roby e di amici .scinty sono degli st...i ..noi in miniera!!! E loro...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... oletta.htm
Sabato 4-7-2020: Colle Nivolet (2495) – Cresta ovest (2810-3030) – Punta Violetta (3030) – Cresta sud (3030-2840) – Laghi Losere (2590-2490) - Colle Nivolet (2495).
Partecipanti: Em, Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 9 Km. circa.
Dislivello: 600 m. circa.
Difficoltà: L’ultima parte della cresta, in salita ed in discesa, di Punta Violetta non va sottovalutata, pur non presentando passaggi che richiedano tecnica alpinistica, è comunque piuttosto scomoda ed insidiosa dati i massi instabili, i buchi e la possibilità di finire anche in punti esposti o difficili, dato il percorso non chiarissimo, quindi la valuterei F, EE la parte precedente di cresta sia in salita che in discesa. EE anche il canalino di discesa ai laghi Losere attraverso un canale non troppo ripido, ma pur sempre un canale senza sentiero. Da considerare poi che buona parte del percorso ai laghi del ritorno si svolge sì su terreno facile, ma senza traccia né segnavia e quindi a vista, occorre quindi affrontarlo con buona visibilità o con traccia GPS, non è sbagliato quindi valutare anche questo EE, nonostante non vi siano difficoltà e si possa praticamente camminare dove si vuole, perlomeno per buona parte del percorso, mentre vi sono comunque alcuni punti dove bisogna scegliere la via migliore e quindi un po’ di esperienza è necessaria. Resta il percorso di andata quindi, dove qualche traccia e segnavia si trova e quindi direi che rimaniamo nell’E.
Percorso in macchina: Da Genova con l’A10 fino a Voltri, dove si prende l’A26 (Alessandria-Torino) e la si segue fino a poco oltre Casale Monferrato, dove si prende per Santhià e Aosta e si prosegue fino ad Ivrea dove si esce dall’autostrada. Passato lo svincolo si prende a sinistra per Cuorgnè e, passatolo, si prosegue sulla Sp460 fino a Ceresole Reale, dove si prosegue per il Colle del Nivolet (strada chiusa dopo le 9 nei weekend estivi). Non arriviamo però in cima fino al colle, ma ci fermiamo a quota 2495, su uno slargo a sinistra, subito dopo aver superato un lago sulla destra.
Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla strada in salita per circa 70 metri, quindi prendiamo una traccia a destra segnata anche da un cartello, ma comunque non tanto evidente. Proseguiamo quindi dritti in direzione nord-nord-est seguendo il fondovalle per circa 475 metri, quindi pieghiamo a destra senza traccia per salire un dosso erboso sulla destra, poco dopo aver superato un traliccio dell’alta tensione.
Appena scollinato raggiungiamo un grazioso laghetto, dalla sponda sinistra del quale (nord), pieghiamo a sinistra in direzione nord, seguendo qui un qualche ometto e traccia, fino a raggiungere un paio di laghetti gemelli in poco meno di 500 metri. A monte del secondo laghetto, pieghiamo decisamente a sinistra (est) per raggiungere un ulteriore laghetto, più paludoso e meno interessante, anche perché situato presso un traliccio. Da questo nuovo laghetto riprendiamo a destra (nord), trovando anche ometti e segnavia che ci portano in breve ad una zona palustre che forma un ulteriore laghetto. Qui noi abbiamo traversato a destra, dirigendoci a vista alla cresta ovest della Punta Violetta, ma si poteva anche continuare a sinistra, seguendo ometti e traccia che portavano comunque alla cresta in questione, seppur con un giro più largo. La cresta comunque si può raggiungere più o meno in qualsiasi punto e il terreno consente di scegliere il percorso a piacimento. Giunti quindi alla cresta la seguiamo facilmente, su traccia segnata, verso destra, traccia che segue il filo di cresta fino all’ultimo risalto prima della ripida cuspide sommitale, ultimo risalto che viene evitato sulla destra. La risalita poi verso la vetta diventa un po’ più complicata e ci sono ometti in diverse direzioni, noi abbiamo seguito più il filo di cresta, trovando anche una finestra carina sulla Grivola, dopo la quale però abbiamo incontrato un punto un po’ più delicato ed esposto, tra le pareti strapiombanti a sinistra e qualche crepaccio nelle rocce a destra, ma comunque fattibile con un poco di attenzione, punto comunque evitabile tenendosi più sulla destra e seguendo meglio gli ometti. Giunti comunque in vetta si scende a vista verso sud-ovest seguendo la cresta (dalla vetta se ne diparte anche un’altra, più affilata e segnata subito da ometti, in direzione sud-est) che nella prima parte non è segnata da alcun ometto, eccetto forse uno grosso all’inizio. Superata la prima parte più ripida iniziano gli ometti e si alternano tratti su rocce accatastate ad alcuni di sentiero, per giungere quindi ad un risalto, che conviene aggirare sulla destra. Aggirato il risalto continuiamo sul filo di cresta per poco meno di 300 metri, per dirigerci quindi a sinistra, senza traccia, al primo dei laghetti a sinistra appunto della cresta. Dal primo laghetto visitiamo anche il secondo a fianco, quindi riprendiamo a scendere in direzione sud-est verso un terzo e più grande laghetto, che in breve raggiungiamo. Dalla sponda destra di questo laghetto, prendiamo verso destra (sud-ovest) per giungere ad un ulteriore laghetto, Da questo laghetto scendiamo poi ancora in direzione sud ovest, per giungere agli ultimi due laghetti, gemelli, posti a circa 450 metri dal precedente.
Da qui invertiamo marcia, compiendo quasi un tornante dalla sponda destra del laghetto di destra (scendendo) per risalire dolcemente in direzione nord-ovest, verso un evidente e non distante colletto sulla cresta che abbiamo abbandonato per scendere ai laghi. Ritornati quindi in cresta scendiamo sull’altro versante, puntando al grande Lago Losere in fondo al pendio. La discesa del largo canale si rivela piuttosto facile e troviamo anche qualche traccia di sentiero. L’ultima parte della discesa, nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata, presentava un nevaio a sinistra ed uno a destra, abbiamo deciso quindi di dirigerci verso quello a destra, volendo raggiungere un ulteriore lago posto appunto a destra di quello più grande a cui stiamo puntando. Il nevaio in questione è risultato facile da attraversare, ma terminava in un alto salto discosto di un metro dalla successiva barra rocciosa che creava una specie di canyon tra la neve e la predetta barra. Abbiamo così deciso di scendere lungo il bordo del nevaio, per infilarci poi nel canyon in un punto in cui il salto diventava più basso, per giungere quindi al lago e, con un breve guado verso destra, riuscire quindi a superare la fine della barra rocciosa, per poi iniziare a seguirne la costa sempre verso destra.
Superato quindi l’immissario del lago, ne lasciamo le sponde per dirigerci a destra verso il vicino laghetto superiore. Visitato il laghetto superiore riprendiamo a contornare il precedente più grande lago sulla sponda destra, al termine della quale, proseguiamo nella stessa direzione (sud) per affacciarci da un salto ad un ulteriore lago, per scendere al quale occorre seguire un facile canale erboso sulla destra. Costeggiamo quindi sulla destra il nuovo lago per giungere quindi, proseguendo nella stessa direzione, ad uno successivo e assai vicino, che costeggiamo stavolta sulla sponda sinistra. Giunti al termine anche di questo lago, ci teniamo sulla sinistra del canyon formato dall’emissario, allontanandocene in diagonale verso sinistra, fino a giungere sul bordo di un salto, che scendiamo piegando a destra lungo un facile costone erboso e ghiaioso, che ci porta nei pressi di un traliccio dell’alta tensione, dal quale scendiamo al sottostante ultimo lago adiacente alla strada asfaltata. Imbocchiamo quindi la strada asfaltata verso destra in salita ed, in breve, siamo al parcheggio.
Conclusioni: gita che per sviluppo e dislivello potrebbe essere compiuta comodamente in mezza giornata, ma la lunga cresta che non permette certo di correre e i tanti tratti fuori sentiero alla ricerca dei laghi, allungano parecchio i tempi. Si tratta comunque di un’escursione in ambiente rilassante, e trovo sia bello poter camminare anche liberi dai sentieri, ma potendo scegliere a vista il percorso da fare, da un senso di libertà e di armonia con la natura che sicuramente aggiunge un qualcosa alla gita, comunque carina, per la presenza di molti bei laghi e la vista sempre aperta in particolare sul Gran Paradiso. Non varrà certo la gita alla Punta Basei o al Taou Blanc, ma certo vale la pena. Peccato per i tanti tralicci dell’alta tensione, soprattutto all’andata.
Rocce del Nivolet
Immissario e Lago Agnel salendo dalla strada
Cima del Carro e Grande Aiguille Rousse salendo verso cresta ovest
Rocce del Nivolet più da vicino più da lontano
Primo laghetto
Rocce del Nivolet dal primo laghetto
Primo laghetto più da vicino
Primo laghetto con Levanne che si specchia
Primo laghetto con Levanne che si specchia più da lontano
Primo laghetto dall'alto con Levanne sullo sfondo
Rocce del Nivolet salendo dal primo laghetto
Secondo laghetto con Rocce del Nivolet che si specchiano
Secondo laghetto con Rocce del Nivolet che si specchiano
Secondo laghetto con Grande Aiguille Rousse che si specchia
Secondo laghetto con Rocce del Nivolet che si specchiano più da lontano
Secondo laghetto con Grande Aiguille Rousse che si specchia più da vicino
Secondo laghetto con Levanne che si specchiano
Secondo laghetto con Levanne che si specchiano più da lontano
Secondo laghetto con Levanne che si specchiano ancora più da lontano
Terzo laghetto con Punta Violetta sullo sfondo
Secondo laghetto con Levanne che si specchiano ancora più da lontano
Terzo laghetto con Punta Violetta sullo sfondo più da vicino
Terzo laghetto con Levanne che si specchiano e secondo laghetto
Terzo laghetto con Levanne che si specchiano e secondo laghetto più da vicino
Terzo laghetto con Levanne che si specchiano e secondo laghetto primo piano
Terzo laghetto con Levanne e Aiguille Rousse che si specchiano e secondo laghetto
Terzo laghetto con Levanne e Aiguille Rousse che si specchiano e secondo laghetto più da lontano
Rocce del Nivolet da terzo laghetto
Terzo laghetto con Levanne e Aiguille Rousse che si specchiano e secondo laghetto
Quarto laghetto dall'alto
Laghetto paludoso e Punta Violetta
Laghetto paludoso e Punta Violetta più da lontano
Laghetti gemelli e Grande Aiguille Rousse dall'alto
Laghetti gemelli palude e Agnel con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Punta Violetta dalla cresta
Grivola da cresta ovest Violetta
Gran Paradiso Ciarforon e Becca di Monciair da cresta ovest Violetta
Gran Paradiso da cresta ovest Violetta
Punta Violetta dalla cresta più da vicino
Laghi su versante nord da cresta ovest Violetta
Gran Paradiso da cresta ovest Violetta
Massi in cresta e Punta Violetta
Punta Violetta dalla cresta ancora più da vicino
Grande Aiguille Rousse sopra i laghi da cresta ovest Violetta
Punta Violetta spunta da massi in cresta ovest
Strapiombo in cresta ovest violetta con sullo sfondo Gran Paradiso Ciarforon e Monciair
Massi in cresta e Punta Violetta più da lontano
Cresta ovest Violetta guardando indietro
Laghi Losere Agnel e Serrù da cresta ovest Violetta
Grande Aiguille Rousse sopra i laghi da cresta ovest Violetta più da vicino
Cresta ovest Violetta con pietra sporgente
Laghi Losere Agnel e Serrù da cresta ovest Violetta più da vicino
Tetto in cresta ovest Violetta con Gran Paradiso e Ciarforon
Tetto in cresta ovest Violetta con Grivola
Laghi Losere Agnel e Serrù da cresta ovest Violetta ancora più da vicino
Grivola da finestra in cresta ovest Violetta
Finestra in cresta ovest Violetta con Grivola dentro
Finestra in cresta ovest Violetta con Grivola dentro più da vicino
Croce di vetta Violetta salendo cresta ovest
Croce di vetta Violetta salendo cresta ovest più da lontano
Croce di vetta Violetta salendo cresta ovest ancora più da lontano
Croce di Vetta Violetta con a sinistra Becca Monciair Denti di Breuil e Punta Fourà
Croce di vetta Violetta salendo cresta ovest
Croce vetta Punta Violetta arrivandovi
Croce vetta Punta Violetta con Gran Paradiso Ciarforon e Monciair sulla sinistra
Croce vetta Punta Violetta con Punta Basei e Tsanteleina sullo sfondo
Levanne da Punta Violetta
Laghi Losere Agnel e Serrù da Punta Violetta
Cresta sud-est Violetta con sullo sfondo da Gran Paradiso a Fourà
Primo piano croce vetta Punta Violetta
Laghi a est da cresta sud-est Punta Violetta
Vetta Punta Violetta da cresta sud-est
Cresta sud-est Violetta con sullo sfondo da Gran Paradiso a Fourà
Scendendo cresta sud-ovest Punta Violetta con Laghi Losere Agnel e Serrù sullo sfondo
Risalto roccioso scendendo cresta sud-ovest Punta Violetta
Cresta sud-ovest Violetta con Levanne Aiguille Rousse e Laghi sullo sfondo
Primo piano Laghi Losere Agnel e Serrù da cresta sud-ovest Violetta
Due laghetti e Levanne scendendovi
Laghetto e Levanne scendendovi
Laghetto bicolore e Levanne
Laghetto bicolore e Levanne
Laghetto bicolore con Grande Aiguille Rousse e Punta Basei sullo sfondo
Laghetto bicolore con Grande Aiguille Rousse e Punta Basei sullo sfondo
Laghetto bicolore con Punta Basei sullo sfondo
Crepaccio e terzo laghetto
Crepaccio presso terzo laghetto
Terzo laghetto con crepaccio sullo sfondo
Quarto laghetto con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Quarto laghetto con Punta Basei che si specchia
Crepaccio e Grande Aiguille Rousse
Quinto laghetto con Punta Fourà nella nebbia
Quinto laghetto con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Quinta laghetto e neve con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Sesto e settimo laghetto con Levanne sullo sfondo scendendovi
Sesto laghetto scendendovi
Sesto laghetto con Levanne sullo sfondo scendendovi
Sesto laghetto e Levanne
Sesto laghetto e Levanne più da vicino
Sesto laghetto e Levanne
Sesto laghetto con Punta Basei sullo sfondo più da vicino
Neve sott'acqua in settimo laghetto
Neve sott'acqua in settimo laghetto più da lontano
Settimo e sesto laghetto con Punta Basei sullo sfondo
Settimo e sesto laghetto con Punta Basei sullo sfondo
Settimo e sesto laghetto con Punta Basei sullo sfondo più da vicino
esto e settimo laghetto da sopra
Lago di Castello da sopra sesto laghetto
Laghi Losere con Gran Vaudala sullo sfondo
Laghi Losere dall'alto più da vicino
Laghi Losere con Punta Basei e Gran Vaudala sullo sfondo
Laghi Losere con Punta Basei e Gran Vaudala sullo sfondo
Crepaccio tra neve e roccia e Lago Losere
Crepaccio tra neve e roccia e Lago Losere più da vicino
Lago Losere principale con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Lago Losere principale con Punta Basei e Rocce del Nivolet sullo sfondo
Lago Losere principale con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo più da vicino
Lago Losere principale con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo più da vicino
Lago Losere principale con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo più da vicino
Lago Losere principale neve e Punta Basei
Rocce del Nivolet si specchiano in secondo Lago Losere
Rocce del Nivolet si specchiano in secondo Lago Losere
Punta Basei si specchia in secondo Lago Losere
Secondo Lago Losere con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Terzo Lago Losere da sopra
Terzo Lago Losere con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Dependance e terzo Lago Losere
Quarto Lago Losere e Punta Basei
Quarto Lago Losere dalla sponda e Punta Basei
Quarto Lago Losere e Punta Violetta
Quinto Lago Losere da sopra con Laghi Agnel e Serrù sullo sfondo
Quinto Lago Losere dalla sponda
Sabato 4-7-2020: Colle Nivolet (2495) – Cresta ovest (2810-3030) – Punta Violetta (3030) – Cresta sud (3030-2840) – Laghi Losere (2590-2490) - Colle Nivolet (2495).
Partecipanti: Em, Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 9 Km. circa.
Dislivello: 600 m. circa.
Difficoltà: L’ultima parte della cresta, in salita ed in discesa, di Punta Violetta non va sottovalutata, pur non presentando passaggi che richiedano tecnica alpinistica, è comunque piuttosto scomoda ed insidiosa dati i massi instabili, i buchi e la possibilità di finire anche in punti esposti o difficili, dato il percorso non chiarissimo, quindi la valuterei F, EE la parte precedente di cresta sia in salita che in discesa. EE anche il canalino di discesa ai laghi Losere attraverso un canale non troppo ripido, ma pur sempre un canale senza sentiero. Da considerare poi che buona parte del percorso ai laghi del ritorno si svolge sì su terreno facile, ma senza traccia né segnavia e quindi a vista, occorre quindi affrontarlo con buona visibilità o con traccia GPS, non è sbagliato quindi valutare anche questo EE, nonostante non vi siano difficoltà e si possa praticamente camminare dove si vuole, perlomeno per buona parte del percorso, mentre vi sono comunque alcuni punti dove bisogna scegliere la via migliore e quindi un po’ di esperienza è necessaria. Resta il percorso di andata quindi, dove qualche traccia e segnavia si trova e quindi direi che rimaniamo nell’E.
Percorso in macchina: Da Genova con l’A10 fino a Voltri, dove si prende l’A26 (Alessandria-Torino) e la si segue fino a poco oltre Casale Monferrato, dove si prende per Santhià e Aosta e si prosegue fino ad Ivrea dove si esce dall’autostrada. Passato lo svincolo si prende a sinistra per Cuorgnè e, passatolo, si prosegue sulla Sp460 fino a Ceresole Reale, dove si prosegue per il Colle del Nivolet (strada chiusa dopo le 9 nei weekend estivi). Non arriviamo però in cima fino al colle, ma ci fermiamo a quota 2495, su uno slargo a sinistra, subito dopo aver superato un lago sulla destra.
Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla strada in salita per circa 70 metri, quindi prendiamo una traccia a destra segnata anche da un cartello, ma comunque non tanto evidente. Proseguiamo quindi dritti in direzione nord-nord-est seguendo il fondovalle per circa 475 metri, quindi pieghiamo a destra senza traccia per salire un dosso erboso sulla destra, poco dopo aver superato un traliccio dell’alta tensione.
Appena scollinato raggiungiamo un grazioso laghetto, dalla sponda sinistra del quale (nord), pieghiamo a sinistra in direzione nord, seguendo qui un qualche ometto e traccia, fino a raggiungere un paio di laghetti gemelli in poco meno di 500 metri. A monte del secondo laghetto, pieghiamo decisamente a sinistra (est) per raggiungere un ulteriore laghetto, più paludoso e meno interessante, anche perché situato presso un traliccio. Da questo nuovo laghetto riprendiamo a destra (nord), trovando anche ometti e segnavia che ci portano in breve ad una zona palustre che forma un ulteriore laghetto. Qui noi abbiamo traversato a destra, dirigendoci a vista alla cresta ovest della Punta Violetta, ma si poteva anche continuare a sinistra, seguendo ometti e traccia che portavano comunque alla cresta in questione, seppur con un giro più largo. La cresta comunque si può raggiungere più o meno in qualsiasi punto e il terreno consente di scegliere il percorso a piacimento. Giunti quindi alla cresta la seguiamo facilmente, su traccia segnata, verso destra, traccia che segue il filo di cresta fino all’ultimo risalto prima della ripida cuspide sommitale, ultimo risalto che viene evitato sulla destra. La risalita poi verso la vetta diventa un po’ più complicata e ci sono ometti in diverse direzioni, noi abbiamo seguito più il filo di cresta, trovando anche una finestra carina sulla Grivola, dopo la quale però abbiamo incontrato un punto un po’ più delicato ed esposto, tra le pareti strapiombanti a sinistra e qualche crepaccio nelle rocce a destra, ma comunque fattibile con un poco di attenzione, punto comunque evitabile tenendosi più sulla destra e seguendo meglio gli ometti. Giunti comunque in vetta si scende a vista verso sud-ovest seguendo la cresta (dalla vetta se ne diparte anche un’altra, più affilata e segnata subito da ometti, in direzione sud-est) che nella prima parte non è segnata da alcun ometto, eccetto forse uno grosso all’inizio. Superata la prima parte più ripida iniziano gli ometti e si alternano tratti su rocce accatastate ad alcuni di sentiero, per giungere quindi ad un risalto, che conviene aggirare sulla destra. Aggirato il risalto continuiamo sul filo di cresta per poco meno di 300 metri, per dirigerci quindi a sinistra, senza traccia, al primo dei laghetti a sinistra appunto della cresta. Dal primo laghetto visitiamo anche il secondo a fianco, quindi riprendiamo a scendere in direzione sud-est verso un terzo e più grande laghetto, che in breve raggiungiamo. Dalla sponda destra di questo laghetto, prendiamo verso destra (sud-ovest) per giungere ad un ulteriore laghetto, Da questo laghetto scendiamo poi ancora in direzione sud ovest, per giungere agli ultimi due laghetti, gemelli, posti a circa 450 metri dal precedente.
Da qui invertiamo marcia, compiendo quasi un tornante dalla sponda destra del laghetto di destra (scendendo) per risalire dolcemente in direzione nord-ovest, verso un evidente e non distante colletto sulla cresta che abbiamo abbandonato per scendere ai laghi. Ritornati quindi in cresta scendiamo sull’altro versante, puntando al grande Lago Losere in fondo al pendio. La discesa del largo canale si rivela piuttosto facile e troviamo anche qualche traccia di sentiero. L’ultima parte della discesa, nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata, presentava un nevaio a sinistra ed uno a destra, abbiamo deciso quindi di dirigerci verso quello a destra, volendo raggiungere un ulteriore lago posto appunto a destra di quello più grande a cui stiamo puntando. Il nevaio in questione è risultato facile da attraversare, ma terminava in un alto salto discosto di un metro dalla successiva barra rocciosa che creava una specie di canyon tra la neve e la predetta barra. Abbiamo così deciso di scendere lungo il bordo del nevaio, per infilarci poi nel canyon in un punto in cui il salto diventava più basso, per giungere quindi al lago e, con un breve guado verso destra, riuscire quindi a superare la fine della barra rocciosa, per poi iniziare a seguirne la costa sempre verso destra.
Superato quindi l’immissario del lago, ne lasciamo le sponde per dirigerci a destra verso il vicino laghetto superiore. Visitato il laghetto superiore riprendiamo a contornare il precedente più grande lago sulla sponda destra, al termine della quale, proseguiamo nella stessa direzione (sud) per affacciarci da un salto ad un ulteriore lago, per scendere al quale occorre seguire un facile canale erboso sulla destra. Costeggiamo quindi sulla destra il nuovo lago per giungere quindi, proseguendo nella stessa direzione, ad uno successivo e assai vicino, che costeggiamo stavolta sulla sponda sinistra. Giunti al termine anche di questo lago, ci teniamo sulla sinistra del canyon formato dall’emissario, allontanandocene in diagonale verso sinistra, fino a giungere sul bordo di un salto, che scendiamo piegando a destra lungo un facile costone erboso e ghiaioso, che ci porta nei pressi di un traliccio dell’alta tensione, dal quale scendiamo al sottostante ultimo lago adiacente alla strada asfaltata. Imbocchiamo quindi la strada asfaltata verso destra in salita ed, in breve, siamo al parcheggio.
Conclusioni: gita che per sviluppo e dislivello potrebbe essere compiuta comodamente in mezza giornata, ma la lunga cresta che non permette certo di correre e i tanti tratti fuori sentiero alla ricerca dei laghi, allungano parecchio i tempi. Si tratta comunque di un’escursione in ambiente rilassante, e trovo sia bello poter camminare anche liberi dai sentieri, ma potendo scegliere a vista il percorso da fare, da un senso di libertà e di armonia con la natura che sicuramente aggiunge un qualcosa alla gita, comunque carina, per la presenza di molti bei laghi e la vista sempre aperta in particolare sul Gran Paradiso. Non varrà certo la gita alla Punta Basei o al Taou Blanc, ma certo vale la pena. Peccato per i tanti tralicci dell’alta tensione, soprattutto all’andata.
Rocce del Nivolet
Immissario e Lago Agnel salendo dalla strada
Cima del Carro e Grande Aiguille Rousse salendo verso cresta ovest
Rocce del Nivolet più da vicino più da lontano
Primo laghetto
Rocce del Nivolet dal primo laghetto
Primo laghetto più da vicino
Primo laghetto con Levanne che si specchia
Primo laghetto con Levanne che si specchia più da lontano
Primo laghetto dall'alto con Levanne sullo sfondo
Rocce del Nivolet salendo dal primo laghetto
Secondo laghetto con Rocce del Nivolet che si specchiano
Secondo laghetto con Rocce del Nivolet che si specchiano
Secondo laghetto con Grande Aiguille Rousse che si specchia
Secondo laghetto con Rocce del Nivolet che si specchiano più da lontano
Secondo laghetto con Grande Aiguille Rousse che si specchia più da vicino
Secondo laghetto con Levanne che si specchiano
Secondo laghetto con Levanne che si specchiano più da lontano
Secondo laghetto con Levanne che si specchiano ancora più da lontano
Terzo laghetto con Punta Violetta sullo sfondo
Secondo laghetto con Levanne che si specchiano ancora più da lontano
Terzo laghetto con Punta Violetta sullo sfondo più da vicino
Terzo laghetto con Levanne che si specchiano e secondo laghetto
Terzo laghetto con Levanne che si specchiano e secondo laghetto più da vicino
Terzo laghetto con Levanne che si specchiano e secondo laghetto primo piano
Terzo laghetto con Levanne e Aiguille Rousse che si specchiano e secondo laghetto
Terzo laghetto con Levanne e Aiguille Rousse che si specchiano e secondo laghetto più da lontano
Rocce del Nivolet da terzo laghetto
Terzo laghetto con Levanne e Aiguille Rousse che si specchiano e secondo laghetto
Quarto laghetto dall'alto
Laghetto paludoso e Punta Violetta
Laghetto paludoso e Punta Violetta più da lontano
Laghetti gemelli e Grande Aiguille Rousse dall'alto
Laghetti gemelli palude e Agnel con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Punta Violetta dalla cresta
Grivola da cresta ovest Violetta
Gran Paradiso Ciarforon e Becca di Monciair da cresta ovest Violetta
Gran Paradiso da cresta ovest Violetta
Punta Violetta dalla cresta più da vicino
Laghi su versante nord da cresta ovest Violetta
Gran Paradiso da cresta ovest Violetta
Massi in cresta e Punta Violetta
Punta Violetta dalla cresta ancora più da vicino
Grande Aiguille Rousse sopra i laghi da cresta ovest Violetta
Punta Violetta spunta da massi in cresta ovest
Strapiombo in cresta ovest violetta con sullo sfondo Gran Paradiso Ciarforon e Monciair
Massi in cresta e Punta Violetta più da lontano
Cresta ovest Violetta guardando indietro
Laghi Losere Agnel e Serrù da cresta ovest Violetta
Grande Aiguille Rousse sopra i laghi da cresta ovest Violetta più da vicino
Cresta ovest Violetta con pietra sporgente
Laghi Losere Agnel e Serrù da cresta ovest Violetta più da vicino
Tetto in cresta ovest Violetta con Gran Paradiso e Ciarforon
Tetto in cresta ovest Violetta con Grivola
Laghi Losere Agnel e Serrù da cresta ovest Violetta ancora più da vicino
Grivola da finestra in cresta ovest Violetta
Finestra in cresta ovest Violetta con Grivola dentro
Finestra in cresta ovest Violetta con Grivola dentro più da vicino
Croce di vetta Violetta salendo cresta ovest
Croce di vetta Violetta salendo cresta ovest più da lontano
Croce di vetta Violetta salendo cresta ovest ancora più da lontano
Croce di Vetta Violetta con a sinistra Becca Monciair Denti di Breuil e Punta Fourà
Croce di vetta Violetta salendo cresta ovest
Croce vetta Punta Violetta arrivandovi
Croce vetta Punta Violetta con Gran Paradiso Ciarforon e Monciair sulla sinistra
Croce vetta Punta Violetta con Punta Basei e Tsanteleina sullo sfondo
Levanne da Punta Violetta
Laghi Losere Agnel e Serrù da Punta Violetta
Cresta sud-est Violetta con sullo sfondo da Gran Paradiso a Fourà
Primo piano croce vetta Punta Violetta
Laghi a est da cresta sud-est Punta Violetta
Vetta Punta Violetta da cresta sud-est
Cresta sud-est Violetta con sullo sfondo da Gran Paradiso a Fourà
Scendendo cresta sud-ovest Punta Violetta con Laghi Losere Agnel e Serrù sullo sfondo
Risalto roccioso scendendo cresta sud-ovest Punta Violetta
Cresta sud-ovest Violetta con Levanne Aiguille Rousse e Laghi sullo sfondo
Primo piano Laghi Losere Agnel e Serrù da cresta sud-ovest Violetta
Due laghetti e Levanne scendendovi
Laghetto e Levanne scendendovi
Laghetto bicolore e Levanne
Laghetto bicolore e Levanne
Laghetto bicolore con Grande Aiguille Rousse e Punta Basei sullo sfondo
Laghetto bicolore con Grande Aiguille Rousse e Punta Basei sullo sfondo
Laghetto bicolore con Punta Basei sullo sfondo
Crepaccio e terzo laghetto
Crepaccio presso terzo laghetto
Terzo laghetto con crepaccio sullo sfondo
Quarto laghetto con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Quarto laghetto con Punta Basei che si specchia
Crepaccio e Grande Aiguille Rousse
Quinto laghetto con Punta Fourà nella nebbia
Quinto laghetto con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Quinta laghetto e neve con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Sesto e settimo laghetto con Levanne sullo sfondo scendendovi
Sesto laghetto scendendovi
Sesto laghetto con Levanne sullo sfondo scendendovi
Sesto laghetto e Levanne
Sesto laghetto e Levanne più da vicino
Sesto laghetto e Levanne
Sesto laghetto con Punta Basei sullo sfondo più da vicino
Neve sott'acqua in settimo laghetto
Neve sott'acqua in settimo laghetto più da lontano
Settimo e sesto laghetto con Punta Basei sullo sfondo
Settimo e sesto laghetto con Punta Basei sullo sfondo
Settimo e sesto laghetto con Punta Basei sullo sfondo più da vicino
esto e settimo laghetto da sopra
Lago di Castello da sopra sesto laghetto
Laghi Losere con Gran Vaudala sullo sfondo
Laghi Losere dall'alto più da vicino
Laghi Losere con Punta Basei e Gran Vaudala sullo sfondo
Laghi Losere con Punta Basei e Gran Vaudala sullo sfondo
Crepaccio tra neve e roccia e Lago Losere
Crepaccio tra neve e roccia e Lago Losere più da vicino
Lago Losere principale con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Lago Losere principale con Punta Basei e Rocce del Nivolet sullo sfondo
Lago Losere principale con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo più da vicino
Lago Losere principale con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo più da vicino
Lago Losere principale con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo più da vicino
Lago Losere principale neve e Punta Basei
Rocce del Nivolet si specchiano in secondo Lago Losere
Rocce del Nivolet si specchiano in secondo Lago Losere
Punta Basei si specchia in secondo Lago Losere
Secondo Lago Losere con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Terzo Lago Losere da sopra
Terzo Lago Losere con Grande Aiguille Rousse sullo sfondo
Dependance e terzo Lago Losere
Quarto Lago Losere e Punta Basei
Quarto Lago Losere dalla sponda e Punta Basei
Quarto Lago Losere e Punta Violetta
Quinto Lago Losere da sopra con Laghi Agnel e Serrù sullo sfondo
Quinto Lago Losere dalla sponda
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
Bello , molto selvaggio ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- Pazzaura
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
Però due foto potevi metterle
Bello!
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"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- soundofsilence
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Re: Punta Violetta e Punta Fourà m. 3411
In effetti ne ho messe solo la metà...Pazzaura wrote:Però due foto potevi metterle
Bello!
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