M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
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M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Con Paolo e Fabrizio avevamo ipotizzato di andare sabato mattina a fare la cresta del Pelvo d'Elva.
Poi le previsioni del meteo per il week end ci hanno spiazzato un pochino...l'idea di effettuare un itinerario di cresta, con il vento previsto, bhè, non era il massimo...
...e così si è deciso di rinviare tutto a data da destinarsi...
Sabato mattina però mi sveglio e guardando fuori dalla finestra rimango sbalordito...fa freddo è vero, ma il sole è caldo e non c'è il minimo accenno di vento...
L'ipotesi era già quella di un salto veloce, di ripiego, alla vicina palestra di roccia di Miroglio, ma forse forse si può anche studiare qualcosa di diverso...
Tempo fa ho acquistato il libro di Igor Napoli 'Mondolè e d'intorni', libro che tratta di arrampicata, mountainbike e sci fuoripista, tutto nella zona del Mondolè...
Nel capitolo dedicato all'arrampicata vengono ben descritti parecchi itinerari da svolgersi a due passi da casa...itinerari ideali nella stagione autunnale...
Optiamo così di provare il primo, e più facile, itinerario:
La via Urlo del coniglio al Monte *qui si parla bene!*...
Il nome è di per se un programma, ma l'idea di trovarci in un ambiente come quello descritto sul libro ci affascina...
Si segue la strada che risale la val Corsaglia, sino all'abitato di Fontane e da qui si prosegue in direzione del colle del Prel, si superano una serie di tornanti, sino ad individuare sulla sinistra i cartelli indicanti l'inizio del sentiero per Casera Veja, Pian dei Gorghi: si parcheggia l'auto ove si può.
Si sale quindi lungo il sentiero, dapprima decisamente largo, superando dopo poco una presa d'acqua sulla destra e si continua sino all'uscita dal bosco.
Libro in mano abbiamo cercato di capire quale fosse il punto esatto per l'attacco. La via infatti non è attrezzata e quindi va fatta un po' ad intuizione, seguendo la migliore strada logica per arrivare alla croce di vetta.
Purtroppo proprio non riusciamo a capire dove sia l'attacco ed evitiamo così il primo torrione..aggirandolo.
Una volta superato questo ci troviamo di fronte l'intera cresta.
Ora non ci resta che salire.
Decidiamo di legarci e di procedere in conserva.
La roccia dei primi tratti non è delle migliori, ma seguendo la linea più logica, si sale senza difficoltà e si perviene al quarto torrione.
Qui c'è un breve tratto di collegamento con la parte finale della via, da fare tutta sul filo di cresta. La roccia decisamente migliore permette un arrampicata facile su passaggi di II/III, mai banale, ma molto divertente..
Ora capisco Igor cosa intendesse...ci guardiamo intorno...la vista spazia su quasi tutta la pianura monregalese, il santuario di Vicoforte mi fa capire che anche da casa potrei essere 'visto'...
La giornata è straordinaria, non un alito di vento, lontano nei pascoli sottostanti le mucche si godono anch'esse questa meravigliosa finestra estiva...
I colori però iniziano ad accendersi, segno inequivocabile della stagione che verrà...
La parete nord del Mongioie, vista da qua, incute maggior timore di quello che solitamente fa...chissà...un giorno...
Nel frattempo continuiamo a salire, superando i successivi risalti, inframmezzati da pezzi di cresta..
..un ultimo sforzo ed in breve si raggiunge la croce sommitale.
Che soddisfazione...
e' incredibile come a due passi da casa ci siano itinerari così belli inseriti in un ambiente così meraviglioso...
Credo che tra qualche giorno da lassù si potrebbe godere di scorci davvero unici...tipici di una stagione, l'autunno, che scalda i cuori con i suoi colori vivi, ma allo stesso tempo morti...
Che dire...una sorpresa...
Sia io che Fabrizio siamo rimasti entusiasti...abbiamo condiviso una mattinata speciale, in un luogo fuori dall'ordinario, quasi fuori dal tempo...facendo cose che solitamente si cercano a km e km di distanza da casa...
E qui, dietro l'angolo, le nostre esplorazioni sono solo all'inizio...c'è ancora la voglia di gustare, come scrive Igor, un tramonto dal 'Gatto' di Monte Moro o una meravigliosa giornata autunnale sulle altre vie nella valle incantata: la Val Corsaglia...
e buone gite a tutti
Un po' di foto...
Scusate, ma è la prima volta che le inserisco così...
La parte terminale della cresta:
I primi torrioni:
L'abitato di Fontane:
Il vallone di salita: con il Mindino sullo sfondo...
Pizzo, Mongioie e M.te Fantino...e pascoli...
Arrampicata divertente:
Bella roccia:
Fabrizio in vetta:
Io in vetta, con alle spalle la cresta delle Panne
Sua maestà il Mongioie, parete Nord...chissà...prima o poi...
Poi le previsioni del meteo per il week end ci hanno spiazzato un pochino...l'idea di effettuare un itinerario di cresta, con il vento previsto, bhè, non era il massimo...
...e così si è deciso di rinviare tutto a data da destinarsi...
Sabato mattina però mi sveglio e guardando fuori dalla finestra rimango sbalordito...fa freddo è vero, ma il sole è caldo e non c'è il minimo accenno di vento...
L'ipotesi era già quella di un salto veloce, di ripiego, alla vicina palestra di roccia di Miroglio, ma forse forse si può anche studiare qualcosa di diverso...
Tempo fa ho acquistato il libro di Igor Napoli 'Mondolè e d'intorni', libro che tratta di arrampicata, mountainbike e sci fuoripista, tutto nella zona del Mondolè...
Nel capitolo dedicato all'arrampicata vengono ben descritti parecchi itinerari da svolgersi a due passi da casa...itinerari ideali nella stagione autunnale...
Optiamo così di provare il primo, e più facile, itinerario:
La via Urlo del coniglio al Monte *qui si parla bene!*...
Il nome è di per se un programma, ma l'idea di trovarci in un ambiente come quello descritto sul libro ci affascina...
Si segue la strada che risale la val Corsaglia, sino all'abitato di Fontane e da qui si prosegue in direzione del colle del Prel, si superano una serie di tornanti, sino ad individuare sulla sinistra i cartelli indicanti l'inizio del sentiero per Casera Veja, Pian dei Gorghi: si parcheggia l'auto ove si può.
Si sale quindi lungo il sentiero, dapprima decisamente largo, superando dopo poco una presa d'acqua sulla destra e si continua sino all'uscita dal bosco.
Libro in mano abbiamo cercato di capire quale fosse il punto esatto per l'attacco. La via infatti non è attrezzata e quindi va fatta un po' ad intuizione, seguendo la migliore strada logica per arrivare alla croce di vetta.
Purtroppo proprio non riusciamo a capire dove sia l'attacco ed evitiamo così il primo torrione..aggirandolo.
Una volta superato questo ci troviamo di fronte l'intera cresta.
Ora non ci resta che salire.
Decidiamo di legarci e di procedere in conserva.
La roccia dei primi tratti non è delle migliori, ma seguendo la linea più logica, si sale senza difficoltà e si perviene al quarto torrione.
Qui c'è un breve tratto di collegamento con la parte finale della via, da fare tutta sul filo di cresta. La roccia decisamente migliore permette un arrampicata facile su passaggi di II/III, mai banale, ma molto divertente..
Ora capisco Igor cosa intendesse...ci guardiamo intorno...la vista spazia su quasi tutta la pianura monregalese, il santuario di Vicoforte mi fa capire che anche da casa potrei essere 'visto'...
La giornata è straordinaria, non un alito di vento, lontano nei pascoli sottostanti le mucche si godono anch'esse questa meravigliosa finestra estiva...
I colori però iniziano ad accendersi, segno inequivocabile della stagione che verrà...
La parete nord del Mongioie, vista da qua, incute maggior timore di quello che solitamente fa...chissà...un giorno...
Nel frattempo continuiamo a salire, superando i successivi risalti, inframmezzati da pezzi di cresta..
..un ultimo sforzo ed in breve si raggiunge la croce sommitale.
Che soddisfazione...
e' incredibile come a due passi da casa ci siano itinerari così belli inseriti in un ambiente così meraviglioso...
Credo che tra qualche giorno da lassù si potrebbe godere di scorci davvero unici...tipici di una stagione, l'autunno, che scalda i cuori con i suoi colori vivi, ma allo stesso tempo morti...
Che dire...una sorpresa...
Sia io che Fabrizio siamo rimasti entusiasti...abbiamo condiviso una mattinata speciale, in un luogo fuori dall'ordinario, quasi fuori dal tempo...facendo cose che solitamente si cercano a km e km di distanza da casa...
E qui, dietro l'angolo, le nostre esplorazioni sono solo all'inizio...c'è ancora la voglia di gustare, come scrive Igor, un tramonto dal 'Gatto' di Monte Moro o una meravigliosa giornata autunnale sulle altre vie nella valle incantata: la Val Corsaglia...
e buone gite a tutti
Un po' di foto...
Scusate, ma è la prima volta che le inserisco così...
La parte terminale della cresta:
I primi torrioni:
L'abitato di Fontane:
Il vallone di salita: con il Mindino sullo sfondo...
Pizzo, Mongioie e M.te Fantino...e pascoli...
Arrampicata divertente:
Bella roccia:
Fabrizio in vetta:
Io in vetta, con alle spalle la cresta delle Panne
Sua maestà il Mongioie, parete Nord...chissà...prima o poi...
Last edited by keiji1976 on Tue Oct 11, 2011 9:45, edited 1 time in total.
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
Profilo Instagram: keiji76
Re: M.te *qui si parla bene!* - Via l'Urlo del Coniglio
Troppo ridotte le immagini...
va bhè, sono contento comunque di essere riuscito in questo inserimento...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: M.te *qui si parla bene!* - Via l'Urlo del Coniglio
Ma che bello! dev'essere stata una salita proprio carina!!! Però sono curiosa... come si chiama il monte Censurato?
Bravokeiji1976 wrote:
Troppo ridotte le immagini...
va bhè, sono contento comunque di essere riuscito in questo inserimento...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: M.te *qui si parla bene!* - Via l'Urlo del Coniglio
[quote="scinty"]Ma che bello! dev'essere stata una salita proprio carina!!! Però sono curiosa... come si chiama il monte Censurato?
bannato pure dal sito...anche io sono rimasto male dal nome della cima...
La salita è stata una sorpresa...
Scoprire un luogo così bello a poca distanza da casa è stato davvero bello...
bannato pure dal sito...anche io sono rimasto male dal nome della cima...
La salita è stata una sorpresa...
Scoprire un luogo così bello a poca distanza da casa è stato davvero bello...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Scusate:
E' troppo buffo! Però una bella salita! (vorrei annoverare la salita del Mer.denzone tra le mie gite! ).
E' troppo buffo! Però una bella salita! (vorrei annoverare la salita del Mer.denzone tra le mie gite! ).
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
se possiede una via normale un pochino più facile.....ANCHE IO!!!scinty wrote:Scusate:
E' troppo buffo! Però una bella salita! (vorrei annoverare la salita del Mer.denzone tra le mie gite! :risataGrassa: ).
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
- skeno
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Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Sì esiste, si chiama Via Sciacquone. Utili le ventose.serena wrote:se possiede una via normale un pochino più facile.....ANCHE IO!!!scinty wrote:Scusate:
E' troppo buffo! Però una bella salita! (vorrei annoverare la salita del Mer.denzone tra le mie gite! :risataGrassa: ).
Ciao
Skeno
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
skeno wrote:Sì esiste, si chiama Via Sciacquone. Utili le ventose.serena wrote:se possiede una via normale un pochino più facile.....ANCHE IO!!!scinty wrote:Scusate:
E' troppo buffo! Però una bella salita! (vorrei annoverare la salita del Mer.denzone tra le mie gite! :risataGrassa: ).
Ciao
Skeno
(ho le lacrime agli occhi.......)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
serena wrote:skeno wrote:Sì esiste, si chiama Via Sciacquone. Utili le ventose.serena wrote:se possiede una via normale un pochino più facile.....ANCHE IO!!!scinty wrote:Scusate:
E' troppo buffo! Però una bella salita! (vorrei annoverare la salita del Mer.denzone tra le mie gite! :risataGrassa: ).
Ciao
Skeno
(ho le lacrime agli occhi.......)
Ragazzi vi giuro...
Sabato mattina mentre caricavo l'auto, guardo mia moglie e le faccio:
Vado in val Corsaglia, facciamo il monte...il monte...Mer.d...
mi ha guardato con occhi compassionevoli...scrollando la testa...e poi è scoppiata a ridere pure lei...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Che bella salita!!!!
Queste scalate mi entusiasmano sempre un sacco: Bravi e complimenti per l'impegno nell'inserimento delle foto.
Se usi photoshop per la riduzione, riducile 800x600 e vedrai che risultato!!
P.S. 600x800 nel caso di foto verticali!
Queste scalate mi entusiasmano sempre un sacco: Bravi e complimenti per l'impegno nell'inserimento delle foto.
Se usi photoshop per la riduzione, riducile 800x600 e vedrai che risultato!!
P.S. 600x800 nel caso di foto verticali!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Anche io mi sono entusiasmato...Ramingo wrote:Che bella salita!!!!
Queste scalate mi entusiasmano sempre un sacco: Bravi e complimenti per l'impegno nell'inserimento delle foto.
Se usi photoshop per la riduzione, riducile 800x600 e vedrai che risultato!!
P.S. 600x800 nel caso di foto verticali!
Leggendo il libro poi, l'idea di fare un' altra delle vie descritte (per es. "Il Gatto" di Monte Moro), come la descrive l'autore, mi spinge lassù...:
...ma il fattore che ne fa un posto unico è l'atmosfera che vi si respira, specie negli ultimi periodi dell'anno, appena prima delle nevicate. <un pomeriggio tardo autunnale al Gatto, nella luce giallastra del sole che tramonta, costituisce un vero e proprio sballo da non perdere. Il panorama che si gode da qui è uno dei più belli della provincia di cuneo. Uno dei pochi posti in cui, mentre si arrampica, si possono osservare le dolci ondulazioni delle Langhe, sovrastate dall'aspra sagoma del Massiccio del Monte Rosa...
si, uso Photoshop...seguirò i tuoi preziosi consigli...
grazie..
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Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Anche noi sul Mer.denzone!!
La guida di Napoli si trova ancora? La via che citi sul monte Moro che difficoltà ha?
La guida di Napoli si trova ancora? La via che citi sul monte Moro che difficoltà ha?
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
La guida di Napoli si trova ancora perchè è recente...anno 2010...Alec wrote:Anche noi sul Mer.denzone!!
La guida di Napoli si trova ancora? La via che citi sul monte Moro che difficoltà ha?
Dopo Castagne, spit e magnesite ha rielaborato in parte quanto già scritto là sopra (per esempio per la palestra dei Distritti di Miroglio) ed aggiunto queste nuove possibili vie..
La guida è carina perchè poi dà molti itinerari per mountainbike ed un sacco di itinerari per sci furoi pista e ripido nella zona Mondolè...
La via sul Monte More si chiama Gli arrampicatori del cielo, lunghezza 300 m, difficoltà D. Si tratta di 10 lunghezze...
prossimo raduno tutti sul Mer.den.zone.
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Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
M. Mer.denzone ...già salito; non potevo farmelo "sfuggire" !!
Ma il Moro di cui parli è quello sopra Frabosa Soprana, o no ??
Ma il Moro di cui parli è quello sopra Frabosa Soprana, o no ??
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
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Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Ma che forte!
Deve essere davvero divertente... Puoi fare un piccola relazione? Questo è il terreno di me e Blackmagic
Deve essere davvero divertente... Puoi fare un piccola relazione? Questo è il terreno di me e Blackmagic
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Erne wrote:M. Mer.denzone ...già salito; non potevo farmelo "sfuggire" !!
Ma il Moro di cui parli è quello sopra Frabosa Soprana, o no ??
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Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
bella la Nord del Mongioie d'estate!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
già, l'ho trovato proprio divertente...Pazzaura wrote:Ma che forte!
Deve essere davvero divertente... Puoi fare un piccola relazione? Questo è il terreno di me e Blackmagic
Ti scrivo la relazione tratta direttamente dalal guida di Igor Napoli:
QUOTA ATTACCO: 1430 m
DISLIVELLO: 280 m
DIFFICOLTA': PD, 2° e 3° grado. Piuttosto discontinuo nella parte bassa, meno invitante e più rotta. Dal torrione grande (situato a metà via), una volta entrati a destra nel canale, la roccia diventa + bella, i passaggi più divertenti e meno discontinui. L'itinerario evita senza percorso obbligato le maggiori difficoltà della dorsale quarzitica a sinistra di "KIE" (altra via descritta D.) Si attacca praticamente al livello del sentiero. Numerosissimi punti di fuga possibili.
MATERIALE OCCORRENTE: Scarpette
APERTA: nel tardo pomeriggio del 23 9 2009, da solo
RELAZIONE: Attaccare le prime rocce salendo grossomodo costantemente verso destra per evitare i risalti più verticali. Superato il secondo torrione salire per placche, questa volta un po' verso sinistra e, gironzolando in maniera logica, pervenire sulla sommità del quarto torrione. Continuare senza percorso obbligato, sino a che le difficoltà cessano. Siamo più o meno a metà. Individuato sulla destra un grande torrione al di là di un canalone appena accennato, raggiungerlo in breve ed attaccarlo molto a sinistra. Da qui in poi la roccia è sensibilmente migliore. Placconate appoggiate di 2° e 3°, divertenti. Si raggiunge la sommità dell'importante struttura e si va un po' a sinistra, contornando paretine decisamente più verticali. Il successivo torrione si supera attraversando a destra verso una forcellinada cui si scende qualche metro, sino a trovare l'attacco di un sistema di placche e muretti esposti ad est-nordest, che permettonodi raggiungere senza problemi la sommità. Si continua a salire superando i successivi risalti, inframmezzati da pezzi di cresta, sino a raggiungere la base di una placca appoggiata, e solcata da sistemi di lame facili che salgono oblique verso destra. Ancora qualche pezzettino di cresta ed in breve si raggiunge la corce sommitale.
DISCESA: elementare, a piedi verso Casera Veja. Un po' di attenzione nei prati della parte bassa, in caso di nebbia. Attenzione anche a non inciampare nei funghi
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Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Sub-Comandante wrote:bella la Nord del Mongioie d'estate!
ti dà l'idea della pendenza...
Per il momento rimane un sogno lontano...
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Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Conoscevo il monte solo per essere una facile gita scialpinistica
complimenti, mi sembra veramente una bella scoperta.
Merita senz'altro una visita
grazie per aver trascritto la relazione.
complimenti, mi sembra veramente una bella scoperta.
Merita senz'altro una visita
grazie per aver trascritto la relazione.
"Chi si dà all’alpinismo con i soli muscoli si ritrarrà da esso dopo pochi anni, sazio di azioni sportive; chi è alpinista con il cervello e con il cuore saprà trovarvi valori durante la vita, tanto da giovane, quanto da vecchio" G. Von Saar
- amadablam
- Sherpani di Quotazero
- Posts: 7611
- Joined: Tue Jun 08, 2010 21:40
- Location: Valle del Kumbu
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
bello ...bellissimo
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Sabato scorso Kevin ed io abbiamo percorso questa via immersa nella Val Corsaglia.
Dopo un mesetto e mezzo di inattività (causa ferie, meteo avverso, e cavolate varie), la voglia di tornare a fare qualcosa in montagna si fa sentire notevolmente, solo che il meteo per sabato non è dei migliori.
Così sfogliando la guida sul Mondolè di Igor Napoli decidiamo per un itinerario semplice, rilassante, in una zona che in questo periodo diventa, a parere mio, incantata, e poi, cosa da non sottovalutare, decisamente vicina a casa
Ci sono molte altre vie in zona, anche attrezzate, ma di difficoltà superiore, noi optiamo per quella chiamata "L'urlo del coniglio", che, come già descritto da Keiji, è un costone del Monte "qui si parla bene" e con difficoltà sul II, III grado.
L’avvicinamento è molto breve, si fatica solo un po’ ad individuare l’attacco vero e proprio, noi lo cerchiamo per circa mezzora armati di libro in mano e cercando di interpretare la foto della via come due betè .
In ogni caso, dopo vari consulti, individuiamo il primo torrione e ci leghiamo: decidiamo di procedere in conserva e, nei tratti più delicati facciamo alcuni tiri assicurandoci con nut e con fettucce su spuntoni.
Non ci sono passaggi obbligati, anzi la via lascia molto alla propria interpretazione, si può scegliere di tenere il più possibile il filo di cresta cercando difficoltà contenute e passaggi divertenti, oppure si possono aggirare tutte le difficoltà sui pendii a fianco delle rocce della via.
Noi optiamo per la prima soluzione e, anche se la nebbia ci accompagna per buona parte della salita, le numerosissime vie di fuga ci permettono di affrontarla in totale relax.
Peccato solo per le foto
Ce la prendiamo molto con calma, cercando di fare tutte le cose come vanno fatte, in fondo per noi, questo è un ottimo modo per “ripassare” le manovre apprese al corso di alpinismo e acquisire qualche piccola esperienza in più.
Dopo due ore e mezza e dopo numerosi saliscendi dai risalti rocciosi, spuntiamo sull’ultimo torrione della via, dove è presente una croce in legno.
Due foto (ma proprio due) di rito causa nebbia impestata e giù per i ripidi pascoli sino a intercettare nuovamente il sentiero per l’attacco.
Bella via, facile, divertente, rilassante, adattissima a chi vuole muovere i primi passi in questo mondo che da qualche anno mi sta affascinando sempre più .
Unica pecca, la qualità della roccia, non eccellente nella prima metà, poi salendo migliora notevolmente.
Buone salite a tutti!!!
La via vista dai pascoli durante la discesa
In sosta a metà via
Si sale
Uno sguardo in giù
E uno in su
Bei posti
Quasi in cima
Et voilà
Dopo un mesetto e mezzo di inattività (causa ferie, meteo avverso, e cavolate varie), la voglia di tornare a fare qualcosa in montagna si fa sentire notevolmente, solo che il meteo per sabato non è dei migliori.
Così sfogliando la guida sul Mondolè di Igor Napoli decidiamo per un itinerario semplice, rilassante, in una zona che in questo periodo diventa, a parere mio, incantata, e poi, cosa da non sottovalutare, decisamente vicina a casa
Ci sono molte altre vie in zona, anche attrezzate, ma di difficoltà superiore, noi optiamo per quella chiamata "L'urlo del coniglio", che, come già descritto da Keiji, è un costone del Monte "qui si parla bene" e con difficoltà sul II, III grado.
L’avvicinamento è molto breve, si fatica solo un po’ ad individuare l’attacco vero e proprio, noi lo cerchiamo per circa mezzora armati di libro in mano e cercando di interpretare la foto della via come due betè .
In ogni caso, dopo vari consulti, individuiamo il primo torrione e ci leghiamo: decidiamo di procedere in conserva e, nei tratti più delicati facciamo alcuni tiri assicurandoci con nut e con fettucce su spuntoni.
Non ci sono passaggi obbligati, anzi la via lascia molto alla propria interpretazione, si può scegliere di tenere il più possibile il filo di cresta cercando difficoltà contenute e passaggi divertenti, oppure si possono aggirare tutte le difficoltà sui pendii a fianco delle rocce della via.
Noi optiamo per la prima soluzione e, anche se la nebbia ci accompagna per buona parte della salita, le numerosissime vie di fuga ci permettono di affrontarla in totale relax.
Peccato solo per le foto
Ce la prendiamo molto con calma, cercando di fare tutte le cose come vanno fatte, in fondo per noi, questo è un ottimo modo per “ripassare” le manovre apprese al corso di alpinismo e acquisire qualche piccola esperienza in più.
Dopo due ore e mezza e dopo numerosi saliscendi dai risalti rocciosi, spuntiamo sull’ultimo torrione della via, dove è presente una croce in legno.
Due foto (ma proprio due) di rito causa nebbia impestata e giù per i ripidi pascoli sino a intercettare nuovamente il sentiero per l’attacco.
Bella via, facile, divertente, rilassante, adattissima a chi vuole muovere i primi passi in questo mondo che da qualche anno mi sta affascinando sempre più .
Unica pecca, la qualità della roccia, non eccellente nella prima metà, poi salendo migliora notevolmente.
Buone salite a tutti!!!
La via vista dai pascoli durante la discesa
In sosta a metà via
Si sale
Uno sguardo in giù
E uno in su
Bei posti
Quasi in cima
Et voilà
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Carino il quisiparlabene
che ridere quando Keiji aveva aperto questo topic..
piacerebbe anche a me fare quella via mi sembra divertente! Magari potrei anche provare da prima
che ridere quando Keiji aveva aperto questo topic..
piacerebbe anche a me fare quella via mi sembra divertente! Magari potrei anche provare da prima
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: M.te M.erdenzone - Via l'Urlo del Coniglio
Io l'ho trovata molto divertente, poi avendo letto gli itinerari che normalmente affrontate tu ed Alec, una via del genere ve la pappate in un sol bocconescinty wrote:Carino il quisiparlabene
che ridere quando Keiji aveva aperto questo topic..
piacerebbe anche a me fare quella via mi sembra divertente! Magari potrei anche provare da prima