Kungsleden Ammarnäs - Hemavan

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Vacanze di Pasqua sugli sci in Svezia percorrendo gli 80 km del tratto meridionale (per modo di dire, e` pochi km a sud del circolo polare artico) della Kungsleden da Ammarnäs a Hemavan ( http://www.svenskaturistforeningen.se/s ... --Hemavan/" onclick="window.open(this.href);return false; ) con tappa nei rifugi di Aigert, Serve, Tärnasjö, Syter e Viterskalet.
(Appena ho un po' di tempo inserisco qualche dettaglio e qualche foto).

[Pazzaura]

Bene.. aspetto le foto!

Facci soffrire dai...

[scinty]

Wow

[mazzysan]

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Come anticipazione comincio con mappa e profilo altimetrico del percorso

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Partecipanti alla traversata: Enrico (io), Marina, Rita e Massimo.

23-3-2013
Volo Air France Genova (7:25) - Parigi CDG (8:55) e Parigi CDG (9:45) - Stoccolma Arlanda (12:15)
Treno SJ Stoccolma Arlanda (14:41) - Sundsvall - Östersund (20:10).
Pernottamento in ostello a Östersund.

Coincidenza tra i due voli a Parigi un po' stretta (50 minuti) con trasferimento in bus dal terminal 2G al terminal 2F e controllo di sicurezza piuttosto pignolo. Arriviamo al gate che stanno per chiudere il volo ma a Stoccolma scopriremo che i nostri bagagli (sci, scarponi e poco altro il resto l'avevamo nel bagaglio a mano) sono rimasti a Parigi.
L'impiegato dell'Air France a Stoccolma ci assicura che i nostri bagagli arriveranno a Stoccolma in serata e che al massimo l'indomani sera ci verranno consegnati ad Ammarnäs.
Il viagggio in treno e` piuttosto lungo (5 ore e mezza per circa 540 km) ma il paesaggio di boschetti, fattorie e campi innevati molto bello anche se un po' monotono e il treno comodissimo. Ceniamo al posto dopo aver preso un piatto da riscaldare nel microonde della carrozza bistrot (io polpette,che sembrano essere una passione dei nordici, con pure` e fagiolini) e una lattina (1/2 litro) di birra.
Temperatura poco sopra 0 a Stoccolma e 4 gradi sotto zero ad Östersund.

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24-3-2013
Bus Länstrafiken Östersund (7:20) - Sorsele (13:10) e Sorsele (13:30) - Ammarnäs (14:15)

Lunghissimo viaggio in bus (quasi 6 ore per circa 370 km fino a Sorsele e altri 45 minuti per circa 90 km fino ad Ammarnäs) con qualche sosta piu` o meno lunga attaverso un territorio piu` "ondulato" e molto meno abitato con rari paesi intervallati da boschi e laghi.
Alla stazione dei bus di Sorsele incontraimo una coppia svedese che effettuera` il nostro stesso percorso partendo subito (all'arrivo del bus ad Ammarnäs) per il primo rifugio.
Noi invece ci fermiamo una notte allla struttura convenzionata con l'STF (e quindi con gli ostelli AIG) Ammarnäs-Wärdshus e occupiamo il pomeriggio con una passeggiata nei dintorni. Ottima cena a base di pesce (la localita` e` frequentata principalmente per la pesca) e con qualche telefonata a Stoccolma e Hemavan apprendiamo che i bagagli sono arrivati a Hemavan verso le 20 e verrano consegnati ad Ammarnäs prima di mezzanotte. Andiamo a dormire speranzosi.
Temperature sotto lo 0 tutto il giorno (circa -7 alla partenza del bus e -5 con un po' di vento nel pomeriggio ad Ammarnäs)

[lupo della steppa]

nella stazione non c'è un pelo fuori posto ,strade pulite,tutto in orario e servizio efficiente ...un pò come da noi

[amadablam]

.ore di luce???

[same]

fantastico il Kungsleden!!
Io ne avevo percorso due tratti, sempre in estate, nel 2002 da Abisko a Nikkaluokta e nel 2004 da Kvikkjokk a Saltaluokta
indimenticabile... come ci tornerei...

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.ore di luce???

Piu` o meno dalle 5.30 alle 18:30 ma in questo periodo aumentano molto velocemente. Si nota la differenza a distanza di una settimana.

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25-3-2013
Ammarnäs (m 410) - Aigert (m 750)
Percorso di 9 km con circa 400 m di dislivello in salita e 60 in discesa (un po' piu` lungo e con maggior dislivello rispetto al sentiero estivo). La prima parte, con cui viene superato quasi tutto il dislivello, e` una pista battuta dalle motoslitte in mezzo al bosco. Poi una serie di saliscendi su terreno aperto conducono al rifugio (nei cartelli che indicano i rifugi si trova il nome composto con -stugan che penso significhi rifugio in svedese).
Partiamo verso le 9 dopo un'abbondante colazione e dopo che il sole ha un po' scaldato l'aria e arriviamo al rifugio verso le 12.
Io e Rita decidiamo di approfittare della splendita giornata per salire il monte Äjvesåjvvie di 1250 m, la cima piu` alta dei dintorni (550 m di dislivello in salita e circa 8 km di percorso a/r, neve ventata molto dura). In cima un po' di vento e freddo polare ma vista che spazia a perdita d'occhio su boschi laghi e montagne.
Marina e Mauro rimangono nei dintorni del rifugio e, su invito della custode arrivata ne frattempo, si occupano di tagliare la legna e andare a prendere l'acqua. La fatica di tutti e` compensata da una splendida sauna e da una buona cena (a base di buste e scatolette della dispensa del rifugio) accompagnata da una lattina di birra.
Temperatura di -9 alla partenza e -6 all'arrivo al rifugio che poi scende rapidamente verso sera.

Alcune foto:

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E ancora:

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e infine (per la giornata):

[lupo della steppa]

certo che se ti prende il brutto tempo, in quelle lande,non è uno scherzo..

[scinty]

spettacolo, e che bello lo scoiattolino

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certo che se ti prende il brutto tempo, in quelle lande,non è uno scherzo..

Se e` per questo basta anche un po' di vento forte in una giornata serena.

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fantastico il Kungsleden!!
Io ne avevo percorso due tratti, sempre in estate, nel 2002 da Abisko a Nikkaluokta e nel 2004 da Kvikkjokk a Saltaluokta
indimenticabile... come ci tornerei...

La parte nord del Kungsleden a me manca ma e` nella lista delle cose da fare. Il periodo giusto per andarci in sci dovrebbe essere verso fine aprile o inizio maggio.
Marina, Rita e altri amici avevano percorso il tratto da Abisko a Nikkaluokta con qualche variante verso la Norvegia nella primavera del 1994 e le diapo di allora (ora digitalizzate) mostrano luoghi veramente stupendi.

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26-3-2013
Aigert (m 750) - Serve (m 700)
E` la tappa piu` impegativa del nostro percorso per la lunghezza di 20 km, il dislivello di circa 550 metri in salita e 600 in discesa e la quota raggiunta superiore ai 1100 metri (puo` far sorridere ma penso non sia sbagliato dal punto di vista climatico moltiplicare la quota a quelle latitudini per 3 o forse anche qualcosa in piu` prima di confrontarla con le nostre).
Nella notte e` venuta un po' di neve e al mattino il cielo e` velato e la temperatura esterna e` sui - 16. La custode se informata per telefono riguardo le previsioni del tempo e ci avverte che al mattino avremo poche nubi e vento da sud-ovest mentre nel pomeriggio il vento girera` da ovest con cielo che diventera` nuvoloso e iniziera` a nevicare. Il problema piu` grosso e` il vento che avremo sempre in faccia ma fortunatamente lungo il percorso troveremo due "ricoveri".
Visto il lungo percorso partiamo verso le 8:30 con temperatura gia` risalita a -12. Il prima tratto in salita e` davvero faticoso piu` per il vento che per la pendenza (riesco comunque a salire con la sola sciolina senza mettere le pelli). Arrivati al prima valico fortunatamente esce un po' di sole ma ora ci attende un lungo tratto (5 km) di saliscendi in quota. Prima dell'inizio della primo tratto di discesa troviamo il primo ricovero (Jouvvatjåhkka secondo la carta ma sullo stipite com spesso accade per i nomi lapponi, la grafia e` completamente diversa) dove ci fermiamo a mangiare qualcosa (all'interno un cartello avverte che il pernottamento e` consentito solo in caso di emergenza). Dopo la discesa un po di saliscendi ci portano al secondo ricovero (Vuomaatjåhkka), dove ci fermiamo ancora, ma nel frattempo ha iniziato a nevicare e la visibilita` si e` fatta molto scarsa. Ancora un tratto di saliscendi e quindi una lunga discesa, fortunatamente con visibilita` sempre migliore man mano che scendiamo, ci porta fino a un ponte e quindi lungo una pista battuta dalle motoslitte al rifugio dove arriviamo verso le 16:30 accolti dalla custode con una bevanda calda al mirtillo.
La temperatura e` nel frattempo e` risalita a circa -3. DOpo il tramonto si ha poi un continuo alternarsi di sprazzi di sereno, rannuvolementi e brevi nevicate.

Alcune foto:

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E ancora:

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e infine (per la giornata):

[amadablam]

.ore di luce???

Piu` o meno dalle 5.30 alle 18:30 ma in questo periodo aumentano molto velocemente. Si nota la differenza a distanza di una settimana.

.. (tipo Islanda per capire)

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Si, se non sbaglio l'Islanda è più a sud ma + o - la latitudine è quella.

[amica mucca]

bellissimo.. bravi!

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27-3-2013
Serve (m 700) - Tärnasjö (m 610)
Percorso di 16 km, circa 280 m di dislivello in salita e 370 in discesa con un po' di saliscendi iniziali, una salita che ci porta quasi a 900 m e una bella discesa finale fino a Tärnasjö che sorge sulla riva di un lago (naturalmente ghiacciato).
Al mattino la temperatura e` ridiscesa a - 9 con tempo in continua variazione (sprazzi di sereno, rannuvolamenti e nevicate) e, come ci comunica anche la custode del rifugio il solito vento da ovest. Aspettiamo che smetta di nevicare e partiamo poco dopo le 9:30 arrivando a destinazione verso le 15. Lungo il percorso fortunatamente il vento e` un po meno fastidioso del giorno prima grazie anche al fatto che il percorso si svolge a quote piu` basse e in parte in vallette un po' piu` riparate ma a casua delle nuvole e delle nevicate la visibilita` ogni tanto e` pessima.
Anche i custodi di Tärnasjö,una coppia con un bambino di 5 anni e una bambina di 2 anni, ci accolgono con la bevanda al mirtillo calda e dopo aver lavorato un po' per l'acqua e la legna riusciamo anche a fare sauna e doccia calda.

Qualche foto:

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E ancora:

[lupo della steppa]

quei paletti con croce tipo ferrovia immagino che siano dei segnavia per non perdersi
non deve essere facile orientarsi in posti cosi,specialmente in caso di brutto tempo,o anche,come dicevi in te,semplicemente con vento forte che solleva la neve...

[granpasso]

Bello ! Aurore ?

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quei paletti con croce tipo ferrovia immagino che siano dei segnavia per non perdersi
non deve essere facile orientarsi in posti cosi,specialmente in caso di brutto tempo,o anche,come dicevi in te,semplicemente con vento forte che solleva la neve...

Si, i paletti con la croce di Sant'Andrea rossa in cima sono i segnavia invernali. Dovrebbe essercene uno ogni 40 metri.
In Norvegia, dove mi e` capitato piu` di una volta di avere visibilita` appena sufficiente per vedere il paletto successivo (con visibilita` inferiore siamo rimasti anche piu` di un giorno fermi in rifugio) sono molto piu` "spartani": dei semplici rami di betulla piantati nella neve.
Per orientarsi e` comunque indispensabile avere cartine (si acquistano facilmente via internet) e bussola, e naturalmente saperle usare, specialmente se si esce dai percorsi segnalati.

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Bello ! Aurore ?

Purtroppo non ne abbiamo viste.

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La parte nord del Kungsleden a me manca ma e` nella lista delle cose da fare. Il periodo giusto per andarci in sci dovrebbe essere verso fine aprile o inizio maggio.
Marina, Rita e altri amici avevano percorso il tratto da Abisko a Nikkaluokta con qualche variante verso la Norvegia nella primavera del 1994 e le diapo di allora (ora digitalizzate) mostrano luoghi veramente stupendi.

A me invece manca la parte sud... mi sà che mi tocca tornarci per la terza volta!
Per quanto riguarda la parte nord confermo: posti stupendi. Potrebbe essere particolarmente interessate la salita al Kebnekaise che, purtroppo, non avevo fatto

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Vista la quota e la latitudine ho idea che il Kebnekaise si possa salire in sci in stagione molto avanzata. Penso pero` che bisognerebbe programmare un tipo di vacanza diverso, con attrezzatura da telemark (o scialpinismo) invece che da sciescursionismo e portandosi piccozza e ramponi.

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28-3-2013
Tärnasjö (m 610) - Syter (m 700)
Percorso di 14 km, circa 120 m di dislivello in salita e 30 in discesa. Dopo la nevicata che e` proseguita nella notte ci aspetta una splendida giornata senza vento anche se piuttosto fredda (-18 al mattino) e decidiamo quindi di seguire per i primi 10 km il percorso sul lago ghiacciato, piu` panoramico ma anche piu` esposto al vento rispetto a quello che si snoda in mezzo ai boschetti di betulla della riva. Partiamo dopo le 9:30 con la temperatura risalita di qualche grado grazie al sole che ha un po' scaldato l'aria.
Il lungo percorso sul lago non e` per niente monotono grazie agli splendidi panorami. Incrociamo qualche motoslitta di pescatori e ci fermiamo per pranzo al sole sulla riva prima di inziare la salita verso Syter dove arriviamo nel primo pomeriggio. La giornata ci sembra calda ma in realta` siamo 5 gradi sottozero. Dopo la solita corvée per acqua e legna ho anche il tempo per fare un giretto nei dintorni. Verso sera arriva un gruppo con 6 slitte trainate dai cani ma si sistemano in un altro edificio poco lontano.

Qualche foto:

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Altre foto:

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E ancora:

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E infine (per la giornata):

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29-3-2013
Syter (m 700) - Viterskalet (m 880)
Percorso di 12 km con 320 m di dislivello in salita e 140 in discesa. La giornata anche se non troppo fredda (-11) purtroppo si presenta un po' nuvolosa e piuttosto ventosa. Appena iniziamo a salire dalla valletta riparata dove sorge il rifigio le nuvole basse e il vento che ci soffia contro sollevando la neve riducono parecchio la visibilita` (le foto, fatte nei momenti con visibilita` migliore, non rendono molto l'idea).
La presenza di un ricovero (Renvaktarstuga) nel punto piu` alto del percorso ci permette di fermarci e mangiare qualcosa al riparo. Qui incontriamo una giovane coppia che oltre ai soliti zaini ha anche una pulka con la tenda e tutto il necessario per essere autosufficienti. Da qui in avanti scendiamo verso il rifugio in un ampia gola tra le motagne putrroppo quasi invisibili, Dopo un po' la visibilita` migliora ma il vento non accenna a diminuire e continuera` a soffiare per tutto il pomeriggio e la serata. Per la prima volta nella nostra traversata non siamo gli unici ospiti del rifugio che sorgendo non troppo lontano da Hemavan e` piuttosto frequentato sia in sci che in motoslitta.

Qualche foto fatta nei momenti con migliore visibilta`:

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E ancora:

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E infine (per la giornata):

[lupo della steppa]

..e poi...come è andata a finire la traversata