Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
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- davec77
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Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Nell'ultimo weekend il tempo è girato decisamente al bello al nord Italia...
è tempo di riprovarci con una gita già organizzata nelle settimane precedenti e saltata per ben due volte all'ultimo momento. Per fortuna le condizioni in alta montagna sono rimaste miracolosamente buone, non ci sono stati né forti rialzi termici né grosse nevicate. Fra l'altro la situazione quest'anno è veramente anomala, in alcune zone l'innevamento è già addirittura quello di metà/fine giugno. Se l'estate dovesse essere di nuovo molto calda sarà un colpo terribile per le nostre Alpi .
Sabato purtroppo io sono bloccato da un matrimonio e non possiamo muoverci. Prendo un giorno di ferie per il lunedì e domenica mattina partiamo, destinazione alta Val di Sole.
Il viaggio è relativamente veloce, più comodo del previsto. Autostrada fino a Brescia e risalita della Valcamonica fino al Passo del Tonale: decisamente meglio che passare da Trento (è più rapido e più economico, partendo da La Spezia). La strada è lunga ma poco trafficata e si viaggia bene. Oltre il Tonale (orribile) scendiamo brevemente nella bella Val di Sole, con la nostra meta che comincia a farsi vedere: la grande muraglia delle pareti Nord della Presanella e di cima Vermiglio.
Parcheggiamo poco oltre la località di Maso Stavel, a meno di 1300 m. Per raggiungere il rifugio Denza, d'estate si passa da un'altra strada che sale molto più in alto, ma in questa stagione la neve ne impedisce l'accesso. Si sale dapprima per un bel sentiero nel bosco, che poi risale una zona più ripida e rocciosa, per giungere sul ripiano che precede la parte alta della Val Presanella. Abbiamo incrociato parecchi scialpinisti che stanno rientrando a valle e che ci confortano circa le condizioni della neve. La parete in effetti appare quasi tutta coperta...
Dai 1800 m in su comincia la neve, e con essa la nostra dose di ravanage: non avendo gli sci, fatichiamo assai per progredire nella neve marcia del pomeriggio. Comunque seguendo le numerose tracce, "in qualche modo" riusciamo a guadagnare i ripiani che precedono il rifugio, che raggiungiamo dopo 3h 10... neanche troppo considerate le condizioni.
Il rifugio (a circa 2300 m) è chiuso ma è aperto il bel locale invernale, una piccola vecchia costruzione in legno, con oltre 20 posti con materassi e coperte (un po' sporca in verità... la zona anche in inverno/primavera è molto frequentata). E' domenica sera e non c'è nessuno oltre a noi. Mangiamo qualcosa e poco dopo andiamo a dormire.
La mattina sveglia alle 3. Notte stellata, freddo e neve ottimamente rigelata. Purtroppo la mia testa ha un piccolo diverbio con l'intelaiatura del letto a castello e la cosa ci fa perdere tempo, comunque tutto si risolve e partiamo alle 4:15. L'obiettivo è la via classica Grandi-Crugnola del 1949, che risale lo scivolo all'estremità sinistra della parete giungendo in vetta con una linea diretta ed elegante. L'avvicinamento non è breve ma è tutto ben tracciato e non abbiamo problemi a muoverci al buio. Dai 2600-2700 m in su la neve è meno trasformata e non è più così dura e rigelata come nella parte bassa, tuttavia le ottime tracce (sia di sci che di ciaspole e scarponi) ci aiutano molto. Il giorno prima è salita parecchia gente. Con un ampio giro verso destra passiamo sotto Cima Vermiglio e poi con un lungo traverso ascendente sotto le pareti ci avviciniamo progressivamente all'attacco, passando anche sotto il caratteristico seracco (settore risalito da altre vie, tutte in ottime condizioni).
Il ghiacciaio che stiamo calpestando d'estate è piuttosto crepacciato, ma la traccia è molto sicura e le condizioni sono perfette, non c'è bisogno neanche di legarsi.
Arriviamo alla terminale verso le 7. La crepaccia è aperta ma al centro, proprio nel punto più alto, si riesce a scavalcarla con un passo lungo. La parete sopra di noi è invitante e per nulla difficile, già tracciata (e anche scesa in sci il giorno prima, al pari di altre vie!). Sono ancora circa 500 m di dislivello.
Nella prima metà le pendenze non superano i 45° e proseguiamo slegati, poi si vedrà. Saliamo lentamente perché siamo poco allenati e cominciamo a sentire anche un po' la quota (da quasi un anno non saliamo oltre i 3000 m!). Il socio è particolarmente stanco, ma si sta anche portando la corda nello zaino. Verso metà la pendenza cresce leggermente, la neve torna ad essere più dura e al centro dello scivolo si vede che inizia ad affiorare il ghiaccio. Tuttavia l'ottima traccia a scalini si tiene tutta sulla destra salendo, passando ancora su neve (anche se a volte lo si sente il ghiaccio sotto le punte dei ramponi). Decidiamo così di proseguire slegati per velocizzare le cose, anche se abbiamo comunque portato diverse viti per eventuali protezioni e soste.
Nei punti più ripidi siamo intorno ai 55° o poco meno. Dopo il tratto centrale lo scivolo si allarga ad imbuto, la pendenza prima cala, poi torna sui 55° per un altro breve tratto e poi spiana definitivamente, in vista della vetta nevosa. L'ambiente è spettacolare.
Siamo stanchi ma ormai è fatta. Aspetto Sandro che è rimasto un po' attardato, e percorriamo insieme gli ultimi facili metri fino alla croce a 3558 m, sono le 9:10, siamo stati bravi considerato il nostro allenamento...
Il panorama è bellissimo, Trentino e pianura padana sono nascoste dal mare di nubi, dal quale emergono solo le vette più alte. Vicini a noi osserviamo le Dolomiti di Brenta e il gruppo dell'Ortles-Cevedale, più lontane le altre Dolomiti e le Alpi Aurine. Dall'altra parte, oltre ai ghiacciai dell'Adamello, il Bernina, il Disgrazia e in lontananza il Monte Rosa e le Alpi vallesane.
In vetta però soffia il vento ed è molto freddo, non resistiamo a lungo e ci avviamo lungo la via normale di discesa, che è facile e tracciatissima. Con un lungo traverso quasi orizzontale esposto a sud (qui troviamo neve perfettamente trasformata, e ancora dura) ci riportiamo al di là della cima Vermiglio risalendo infine alla Sella di Freshfield (nome ricorrente dalle Marittime, al Bianco, fino a qui...) che ci riporta sul versante nord della montagna.
Qui lunga pausa per rifiatare e poi giù per il ghiacciaio della Presanella, sempre tracciato, sempre sicuro (di crepacci manco l'ombra). La neve è un po' meno consistente e si sfonda un pochino, ma scendiamo abbastanza velocemente e ci riportiamo in fretta sul percorso di avvicinamento. Poco dopo le 12 siamo di nuovo al rifugio, ora con temperature praticamente estive. Qui altra lunga pausa, per raccattare la nostra roba e finire i viveri. Ci aspetta l'ultima fatica, ovvero la ravanata nella neve marcissima del primo pomeriggio, fino a reperire il sentiero estivo e seguirlo fino all'auto giù a Stavel. Ci arriviamo in 2h30, perdendo anche tempo per risalire a trovare la traccia giusta. Riprendiamo l'auto e ripartiamo, la giornata si conclude davanti a due birre a Vezza d'Oglio in val Camonica, con bella vista sulla Val Paghera... altri bei posti che magari torneremo a visitare!
è tempo di riprovarci con una gita già organizzata nelle settimane precedenti e saltata per ben due volte all'ultimo momento. Per fortuna le condizioni in alta montagna sono rimaste miracolosamente buone, non ci sono stati né forti rialzi termici né grosse nevicate. Fra l'altro la situazione quest'anno è veramente anomala, in alcune zone l'innevamento è già addirittura quello di metà/fine giugno. Se l'estate dovesse essere di nuovo molto calda sarà un colpo terribile per le nostre Alpi .
Sabato purtroppo io sono bloccato da un matrimonio e non possiamo muoverci. Prendo un giorno di ferie per il lunedì e domenica mattina partiamo, destinazione alta Val di Sole.
Il viaggio è relativamente veloce, più comodo del previsto. Autostrada fino a Brescia e risalita della Valcamonica fino al Passo del Tonale: decisamente meglio che passare da Trento (è più rapido e più economico, partendo da La Spezia). La strada è lunga ma poco trafficata e si viaggia bene. Oltre il Tonale (orribile) scendiamo brevemente nella bella Val di Sole, con la nostra meta che comincia a farsi vedere: la grande muraglia delle pareti Nord della Presanella e di cima Vermiglio.
Parcheggiamo poco oltre la località di Maso Stavel, a meno di 1300 m. Per raggiungere il rifugio Denza, d'estate si passa da un'altra strada che sale molto più in alto, ma in questa stagione la neve ne impedisce l'accesso. Si sale dapprima per un bel sentiero nel bosco, che poi risale una zona più ripida e rocciosa, per giungere sul ripiano che precede la parte alta della Val Presanella. Abbiamo incrociato parecchi scialpinisti che stanno rientrando a valle e che ci confortano circa le condizioni della neve. La parete in effetti appare quasi tutta coperta...
Dai 1800 m in su comincia la neve, e con essa la nostra dose di ravanage: non avendo gli sci, fatichiamo assai per progredire nella neve marcia del pomeriggio. Comunque seguendo le numerose tracce, "in qualche modo" riusciamo a guadagnare i ripiani che precedono il rifugio, che raggiungiamo dopo 3h 10... neanche troppo considerate le condizioni.
Il rifugio (a circa 2300 m) è chiuso ma è aperto il bel locale invernale, una piccola vecchia costruzione in legno, con oltre 20 posti con materassi e coperte (un po' sporca in verità... la zona anche in inverno/primavera è molto frequentata). E' domenica sera e non c'è nessuno oltre a noi. Mangiamo qualcosa e poco dopo andiamo a dormire.
La mattina sveglia alle 3. Notte stellata, freddo e neve ottimamente rigelata. Purtroppo la mia testa ha un piccolo diverbio con l'intelaiatura del letto a castello e la cosa ci fa perdere tempo, comunque tutto si risolve e partiamo alle 4:15. L'obiettivo è la via classica Grandi-Crugnola del 1949, che risale lo scivolo all'estremità sinistra della parete giungendo in vetta con una linea diretta ed elegante. L'avvicinamento non è breve ma è tutto ben tracciato e non abbiamo problemi a muoverci al buio. Dai 2600-2700 m in su la neve è meno trasformata e non è più così dura e rigelata come nella parte bassa, tuttavia le ottime tracce (sia di sci che di ciaspole e scarponi) ci aiutano molto. Il giorno prima è salita parecchia gente. Con un ampio giro verso destra passiamo sotto Cima Vermiglio e poi con un lungo traverso ascendente sotto le pareti ci avviciniamo progressivamente all'attacco, passando anche sotto il caratteristico seracco (settore risalito da altre vie, tutte in ottime condizioni).
Il ghiacciaio che stiamo calpestando d'estate è piuttosto crepacciato, ma la traccia è molto sicura e le condizioni sono perfette, non c'è bisogno neanche di legarsi.
Arriviamo alla terminale verso le 7. La crepaccia è aperta ma al centro, proprio nel punto più alto, si riesce a scavalcarla con un passo lungo. La parete sopra di noi è invitante e per nulla difficile, già tracciata (e anche scesa in sci il giorno prima, al pari di altre vie!). Sono ancora circa 500 m di dislivello.
Nella prima metà le pendenze non superano i 45° e proseguiamo slegati, poi si vedrà. Saliamo lentamente perché siamo poco allenati e cominciamo a sentire anche un po' la quota (da quasi un anno non saliamo oltre i 3000 m!). Il socio è particolarmente stanco, ma si sta anche portando la corda nello zaino. Verso metà la pendenza cresce leggermente, la neve torna ad essere più dura e al centro dello scivolo si vede che inizia ad affiorare il ghiaccio. Tuttavia l'ottima traccia a scalini si tiene tutta sulla destra salendo, passando ancora su neve (anche se a volte lo si sente il ghiaccio sotto le punte dei ramponi). Decidiamo così di proseguire slegati per velocizzare le cose, anche se abbiamo comunque portato diverse viti per eventuali protezioni e soste.
Nei punti più ripidi siamo intorno ai 55° o poco meno. Dopo il tratto centrale lo scivolo si allarga ad imbuto, la pendenza prima cala, poi torna sui 55° per un altro breve tratto e poi spiana definitivamente, in vista della vetta nevosa. L'ambiente è spettacolare.
Siamo stanchi ma ormai è fatta. Aspetto Sandro che è rimasto un po' attardato, e percorriamo insieme gli ultimi facili metri fino alla croce a 3558 m, sono le 9:10, siamo stati bravi considerato il nostro allenamento...
Il panorama è bellissimo, Trentino e pianura padana sono nascoste dal mare di nubi, dal quale emergono solo le vette più alte. Vicini a noi osserviamo le Dolomiti di Brenta e il gruppo dell'Ortles-Cevedale, più lontane le altre Dolomiti e le Alpi Aurine. Dall'altra parte, oltre ai ghiacciai dell'Adamello, il Bernina, il Disgrazia e in lontananza il Monte Rosa e le Alpi vallesane.
In vetta però soffia il vento ed è molto freddo, non resistiamo a lungo e ci avviamo lungo la via normale di discesa, che è facile e tracciatissima. Con un lungo traverso quasi orizzontale esposto a sud (qui troviamo neve perfettamente trasformata, e ancora dura) ci riportiamo al di là della cima Vermiglio risalendo infine alla Sella di Freshfield (nome ricorrente dalle Marittime, al Bianco, fino a qui...) che ci riporta sul versante nord della montagna.
Qui lunga pausa per rifiatare e poi giù per il ghiacciaio della Presanella, sempre tracciato, sempre sicuro (di crepacci manco l'ombra). La neve è un po' meno consistente e si sfonda un pochino, ma scendiamo abbastanza velocemente e ci riportiamo in fretta sul percorso di avvicinamento. Poco dopo le 12 siamo di nuovo al rifugio, ora con temperature praticamente estive. Qui altra lunga pausa, per raccattare la nostra roba e finire i viveri. Ci aspetta l'ultima fatica, ovvero la ravanata nella neve marcissima del primo pomeriggio, fino a reperire il sentiero estivo e seguirlo fino all'auto giù a Stavel. Ci arriviamo in 2h30, perdendo anche tempo per risalire a trovare la traccia giusta. Riprendiamo l'auto e ripartiamo, la giornata si conclude davanti a due birre a Vezza d'Oglio in val Camonica, con bella vista sulla Val Paghera... altri bei posti che magari torneremo a visitare!
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
fantastico!!!!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
perbacco !
veramente una gran bella motagna!
veramente una gran bella motagna!
- Marco S.
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Complimenti! Foto spettacolari, giro magnifico!
Marco S.
una salus victis, nullam sperare salutem
http://www.varasc.it" onclick="window.open(this.href);return false;
http://oneshottoofar.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Magnifico!!!
Bellissime foto, grazie
Bellissime foto, grazie
Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Quoto tutti i precedenti, paesaggi magnifici!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- amadablam
- Sherpani di Quotazero
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
la Presanella è bellissima
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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- lupo della steppa
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
molto bello,complimenti
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Qui sei stato più stringato
Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
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- Maury76
- Fotomodello delle vette
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Che meraviglia ,complimenti
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Bellissimo....
Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
....che posti!!!!!! belle foto complimenti
Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Bello, bello, bello!
3558 m la stessa altitudine del Rocciamelone
Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Da troppo tempo non vado in montagna... questi paesaggi mi hanno fatto sognare... bravi! Bellissima la salita e bellissime le foto, panorami di incomparabile bellezza!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Ramingo wrote:Da troppo tempo non vado in montagna... questi paesaggi mi hanno fatto sognare... bravi! Bellissima la salita e bellissime le foto, panorami di incomparabile bellezza!
- davec77
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Il Rocciamelone mi pare sia 3538 in realtàAgo wrote: 3558 m la stessa altitudine del Rocciamelone
Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Già gli ho regalato 20 metri. Forse perché è stato il mio primo 3000?davec77 wrote:Il Rocciamelone mi pare sia 3538 in realtàAgo wrote: 3558 m la stessa altitudine del Rocciamelone
Tornando in topic: gran bella salita sotto tutti i punti di vista.
- davec77
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
E' stagione di pareti Nord...
Con i soliti soci delle ultime uscite questo weekend sono tornato alla Presanella.
Però non siamo saliti per lo scivolo Nord ma per la più difficile (non di molto) e più bella via Faustinelli.
C'è ancora tanta neve, praticamente continua dal rifugio Denza in poi; il rifugio è affollatissimo, sabato sera ci saranno state minimo 80 persone (anche un corso ghiaccio...), quasi tutte dirette alle varie vie della Nord... solo sulla Faustinelli c'erano due cordate davanti a noi e almeno un'altra dietro, moltissima gente sulla goulottina a destra del seracco e sullo scivolo classico, qualcuno ha fatto anche la diretta sul seracco.
Le condizioni sono generalmente buone/ottime su quasi tutte le vie, basta partire presto (al Denza la colazione è alle 02:30 per tutti); però con il caldo peggioreranno.
La via Faustinelli due settimane fa era stata percorsa tutta su neve e senza legarsi, ieri era sempre buona (con ottime tracce ovviamente) ma già più delicata, con brevi passi su ghiaccio e roccette affioranti... noi siamo saliti in conserva, protetta da metà in su, facendo sosta solo una volta in corrispondenza del punto più delicato, una piccola fascia di roccette scoperte che immette nel ripidissimo canale terminale.
Come via è molto bella, molto elegante, diretta e continua (sempre almeno a 50-55° con lunghi tratti a 60°). Si trova nel settore di parete compreso fra lo scivolo classico e il seracco, e sbuca esattamente in vetta seguendo un logico canale dai bordi rocciosi.
Noi siamo stati svelti, partiti alle 2:50 eravamo in vetta esattamente in 5 ore; così facendo la discesa per la via normale è stata rapidissima e agevole, tutta su neve portante, in poco più di 2 ore dalla vetta al rifugio, che abbiamo raggiunto alle 10:20
Con i soliti soci delle ultime uscite questo weekend sono tornato alla Presanella.
Però non siamo saliti per lo scivolo Nord ma per la più difficile (non di molto) e più bella via Faustinelli.
C'è ancora tanta neve, praticamente continua dal rifugio Denza in poi; il rifugio è affollatissimo, sabato sera ci saranno state minimo 80 persone (anche un corso ghiaccio...), quasi tutte dirette alle varie vie della Nord... solo sulla Faustinelli c'erano due cordate davanti a noi e almeno un'altra dietro, moltissima gente sulla goulottina a destra del seracco e sullo scivolo classico, qualcuno ha fatto anche la diretta sul seracco.
Le condizioni sono generalmente buone/ottime su quasi tutte le vie, basta partire presto (al Denza la colazione è alle 02:30 per tutti); però con il caldo peggioreranno.
La via Faustinelli due settimane fa era stata percorsa tutta su neve e senza legarsi, ieri era sempre buona (con ottime tracce ovviamente) ma già più delicata, con brevi passi su ghiaccio e roccette affioranti... noi siamo saliti in conserva, protetta da metà in su, facendo sosta solo una volta in corrispondenza del punto più delicato, una piccola fascia di roccette scoperte che immette nel ripidissimo canale terminale.
Come via è molto bella, molto elegante, diretta e continua (sempre almeno a 50-55° con lunghi tratti a 60°). Si trova nel settore di parete compreso fra lo scivolo classico e il seracco, e sbuca esattamente in vetta seguendo un logico canale dai bordi rocciosi.
Noi siamo stati svelti, partiti alle 2:50 eravamo in vetta esattamente in 5 ore; così facendo la discesa per la via normale è stata rapidissima e agevole, tutta su neve portante, in poco più di 2 ore dalla vetta al rifugio, che abbiamo raggiunto alle 10:20
- davec77
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Alcune foto.
Si giunge al rifugio in sole 1h15, grazie alla stradina sterrata che sale fino ai Pozzi Alti, a 1850 m (l'altra volta, a inizio maggio, era chiusa, ed eravamo saliti dai 1300 m scarsi del fondovalle di Maso Stavel)
Al centro il canale della Faustinelli.
Nella parte bassa della via, già ripida.
Processione sulla "goulottina" a destra del seracco.
L'alba poco dopo le 5
Giovanni nella parte alta della via.
L'uscita a destra della cornice.
Panorami.
Verso l'Adamello
In discesa.
Si giunge al rifugio in sole 1h15, grazie alla stradina sterrata che sale fino ai Pozzi Alti, a 1850 m (l'altra volta, a inizio maggio, era chiusa, ed eravamo saliti dai 1300 m scarsi del fondovalle di Maso Stavel)
Al centro il canale della Faustinelli.
Nella parte bassa della via, già ripida.
Processione sulla "goulottina" a destra del seracco.
L'alba poco dopo le 5
Giovanni nella parte alta della via.
L'uscita a destra della cornice.
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- lupo della steppa
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Che bella salita!!! Bravo Davec!!!
Con la neve che è venuta quest'anno le opportunità sono molte. Ripeterei volentieri qualche bella salita, ripartendo per gradi però, perchè sono fuori allenamento. Molto bello il canalino!!!
Con la neve che è venuta quest'anno le opportunità sono molte. Ripeterei volentieri qualche bella salita, ripartendo per gradi però, perchè sono fuori allenamento. Molto bello il canalino!!!
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Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Comunque da quello che leggo in giro, c'è ancora tanta neve sì, ma non dappertutto.
Ce n'è moltissima in Marittime e nelle Alpi centro-orientali, ma in occidentali, mi sembra di capire, un po' meno... l'anno scorso l'innevamento all'Ovest mi sembra fosse ben più abbondante.
Inoltre siamo a fine giugno e il caldo si sta facendo sentire, le condizioni stanno via via deteriorandosi; leggevo che il 7 giugno la Faustinelli è stata salita tutta su neve senza neppure legarsi, condizioni che già questa domenica erano abbastanza mutate.
D'altronde è normale, almeno per le vie intorno ai 3500 m di quota; bisognerà salire più in alto...
Ce n'è moltissima in Marittime e nelle Alpi centro-orientali, ma in occidentali, mi sembra di capire, un po' meno... l'anno scorso l'innevamento all'Ovest mi sembra fosse ben più abbondante.
Inoltre siamo a fine giugno e il caldo si sta facendo sentire, le condizioni stanno via via deteriorandosi; leggevo che il 7 giugno la Faustinelli è stata salita tutta su neve senza neppure legarsi, condizioni che già questa domenica erano abbastanza mutate.
D'altronde è normale, almeno per le vie intorno ai 3500 m di quota; bisognerà salire più in alto...
Re: Cima Presanella - parete Nord, via Grandi
Tu sempre salite d'autore, mai nulla che non ti lasci a bocca aperta per i paesaggi e per i passaggi...davec77 wrote:Comunque da quello che leggo in giro, c'è ancora tanta neve sì, ma non dappertutto.
Ce n'è moltissima in Marittime e nelle Alpi centro-orientali, ma in occidentali, mi sembra di capire, un po' meno... l'anno scorso l'innevamento all'Ovest mi sembra fosse ben più abbondante.
Inoltre siamo a fine giugno e il caldo si sta facendo sentire, le condizioni stanno via via deteriorandosi; leggevo che il 7 giugno la Faustinelli è stata salita tutta su neve senza neppure legarsi, condizioni che già questa domenica erano abbastanza mutate.
D'altronde è normale, almeno per le vie intorno ai 3500 m di quota; bisognerà salire più in alto...
In Marittime, ad oggi, l'innevamento è più abbondante del solito...perché a minor precipitazioni nevose ha corrisposto una primavera piuttosto mite ed un periodo pre-estivo caratterizzato da mal tempo.
Chi ha fatto la Ghigliè al 14/06 scriveva che in 26 anni di skialp, mai la gorgia è stata così piena come adesso...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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