Aiguille de Chambeyron

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davec77
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by davec77 »

Brun Rusan wrote:A completamento di quanto esposto sopra,
allego ancora immagine scannerizzata tratta dalla
Toponeige Volopress UBAYE di Hervè Foucher
- it.D9 = Canale Jean Coste
- it. D9.1 Aiguille de Chillol
Da questa immagine, non dovrebbe esserci dubbio sul tracciato da seguire, nè sull'attacco!

Per la difficoltà da fare con picca e ramponi non dovrebbe essere eccessiva,
poichè stato appunto sceso con gli sci (diff. 5.2 E2), pur da mostri sacri come M.Monaco.

Io invece non potrò essere della partita,
perchè fuori combattimento dal 14 gennaio...

Auguri di cuore a chi ci andrà!
Se posso essere d'aiuto, sono qui...

Image
Grazie ancora Brun!
Ma, ahimé, qui si ritorna all'ipotesi iniziale di denali-sud...... l'itinerario D9 è lo stesso canale descritto su quel sito, obliquo a sinistra e con uscita subito a sinistra della Tour Coolidge. Visto in questa foto non sembra terribile.
In effetti ho la netta impressione che il canale di cui si parlava ieri, cioè il Jean Coste secondo la Guida dei Monti d'Italia (e secondo l'ipotesi iniziale di Brun Rusan) sia molto arduo, se non impossibile, da scendere in sci. Mi sa che la discesa di M. Monaco (descritta anche su gulliver) si riferisce non a questo, ma all'altro, il D9 della guida Toponeige Ubaye.

Ci vorrebbe a questo punto qualcuno che il canale lo abbia già salito. Forse mahler? Era intervenuto anche lui in questo topic.

P.S. auguri a Brun Rusan di rapida guarigione, e di tornare presto a combattere...
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mazzysan
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by mazzysan »

davec77 wrote:...La cosa migliore è andare a vedere di persona... se c'è un canale che piega nettamente verso destra, quando sei sulla via magari non ci si può sbagliare (forse... :x ).
Certo è che i gradi di difficoltà è meglio dimenticarli e poi parlarne dopo aver fatto la via... le condizioni della montagna sembrano tutt'altro rispetto a qualche decennio fa...
Giusto :esclamativo:
Andiamo :strizzaOcchio::
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Alexander
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Alexander »

...spedizione il 2 maggio?
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
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davec77
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by davec77 »

Alexander wrote:...spedizione il 2 maggio?
oh, non avevo visto questa prima proposta...
Io nei weekend sono libero, domenica 2 maggio ci sarei. Chiaramente bisognerà valutare attentamente le condizioni, il top sarebbe avere bel tempo, temperature basse (0° non sopra i 3000 direi) e nessuna nevicata nei 3-4 giorni precedenti.
Che ne dite?

Per la logistica... visto che al bivacco Marinet ci piove dentro etc. e non c'è alcuna attrezzatura (con la sconfortante conseguenza di doversi portare tutto il materiale sulle spalle anche in via) penso che la meglio sia "dormire" al rifugio a Maljasset (aperto fino al 9 maggio poi chiude) e partire prestissimo in nottata.
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mazzysan
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by mazzysan »

Alexander wrote:...spedizione il 2 maggio?
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Alec
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Alec »

ecco una foto di Jacolus di ieri

Image
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Ramingo
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ramingo »

davec77 wrote: Grazie ancora Brun!
Ma, ahimé, qui si ritorna all'ipotesi iniziale di denali-sud...... l'itinerario D9 è lo stesso canale descritto su quel sito, obliquo a sinistra e con uscita subito a sinistra della Tour Coolidge. Visto in questa foto non sembra terribile.
In effetti ho la netta impressione che il canale di cui si parlava ieri, cioè il Jean Coste secondo la Guida dei Monti d'Italia (e secondo l'ipotesi iniziale di Brun Rusan) sia molto arduo, se non impossibile, da scendere in sci. Mi sa che la discesa di M. Monaco (descritta anche su gulliver) si riferisce non a questo, ma all'altro, il D9 della guida Toponeige Ubaye.
P.S. auguri a Brun Rusan di rapida guarigione, e di tornare presto a combattere...

Auguri a Brun anche da parte mia :smt039

Nelle ultime fugaci visite al forum mi era completamente sfuggita questa discussione...

Informato da Alexander sugli sviluppi di questo topic, ho trovato davvero interessante il dibattito sull'attacco e sullo sviluppo del couloir Jean Coste. Come alcuni di voi, anch'io ambisco ad ascendere questa vetta, che definisco -passatemi il termine a me congenere- una di quelle vette un pò sui generis :D

E per la quale in effetti, v'è in giro poca documentazione reperibile circa le sue vie di salita. Le non molte immagini disponibili illustrano varie panoramiche riprese da punti differenti, dalle quali non è semplice avere una chiara idea sulle effettive difficoltà e sullo sviluppo dei canali.

Dalle osservazioni sin'ora riportate e stando alle varie relazioni tratte dalla Guida di Michelangelo Bruno, Gulliver e dal sito denali-sud parrebbe veritiera la seconda ipotesi di Alec, in cui egli traccia in blu la traiettoria che seguirebbe il Jean Coste seguendo fedelmente le indicazioni della guida GMI, la quale cito "dall'estremità occidentale del Glacier de Marinet, salire il canale nevoso fino alla base dello zoccolo che sorregge le due punte culminanti, ove esso piega a destra salendo tra la cima O ed il caratteristico gendarme sulla sua cresta NO (la Tour Coolidge)." Da qui, prosegue la guida, nel tratto sotto la Tour, il canale si fa più ripido 45°-50° sino a raggiungere la Forcella. Dall'immagine di Monaco -che illustra il couloir visto dal basso- e da quella inserita da Bruno Rosano -tratta dal Toponeige Volopress UBAYE- giunti alla base dello zoccolo sembra evidente l'obbligo di piegare a sinistra (e non a destra come riporta la GMI). Non sarebbe da escludere un possibile errore sulla Guida GMi ma neppure da escludere, come tutti ben sappiamo, il fatto che spesso le immagini fotografiche possono ingannare.

Inserisco, di seguito, un'immagine trovata in rete, alla quale ho colorato le linee di salita della Nerot-Vernet, in nero; della valot-cinquin, i rosso; della Jean Coste, in rosa. Per quest'ultima ho colorato solo l'attacco e l'uscita di quello che, verosimilmente, confrontato con la foto di Monaco, mi sembrava corrispondere al canale.

Image

Osservando la montagna anche da questa prospettiva, si direbbe che l'uscita si trovi a sinistra della Tour (se sono stato inesatto correggetemi).

Tuttavia ciò non basta ad affermare la possibile imprecisione di un'autorevole testo quale la guida del T.C.I. e, in mancanza di ulteriori significative testimonianze che smentiscano o confermino le deduzioni fatte in precedenza, sembra non resti altro da fare che verificare sul campo l'esatta traiettoria del Jean Coste. :wink:
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ago »

Sulla destra o sinistra bisogna vedere cosa indica la guida.
Si riferisce al senso di marcia o lato orografico?
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Ramingo
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ramingo »

Acuta osservazione Ago.... Purtroppo la guida non lo specifica...

Ho pensato che se avesse voluto intendere il lato orografico, magari avrebbe potuto riportarlo espressamente nella descrizione, il fatto che il relatore si sia limitato semplicemente ad indicare di piegare a destra, mi ha fatto supporre e credo anche agli altri, che intendesse il senso vero e proprio... :-k

Ma sono supposizioni, le guide GMI solitamente sono alquanto precise ma può capitare che in talune descrizioni vengano sottintesi particolari che possono, sul campo, rivelarsi fondamentali.
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ago »

Se non è indicato allora è da intendersi nel senso orografico.
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Alec »

Ago wrote:Se non è indicato allora è da intendersi nel senso orografico.
sicuro? mi pare che sulle guide cai-tci fosse specificato che se non è indicato diversamente si intende nel senso di marcia...

vado a verificare :wink:
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ago »

OTNelle avvertenze della guida Cai - TCI del Monte Rosa è indicato esplicitamente come bisogna intendere destra-sinistra:

"Vanno intesi nel senso del cammino o dell'arrampicata. Quando si tratta di corsi d'acqua, valloni, canaloni ecc., se si fa riferimento alla destra o alla sinistra idrografica viene sempre menzionato espressamente. Dove sono descritti itinerari in discesa, i termini si intendono nel senso della discesa".

Qui è totalmente chiarito come valutare le indicazioni. Per quello che ne so, qualora non ci fosse indicazione alcuna, è da intendersi per idrografica.
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ramingo »

Ago wrote:
OTNelle avvertenze della guida Cai - TCI del Monte Rosa è indicato esplicitamente come bisogna intendere destra-sinistra:

"Vanno intesi nel senso del cammino o dell'arrampicata. Quando si tratta di corsi d'acqua, valloni, canaloni ecc., se si fa riferimento alla destra o alla sinistra idrografica viene sempre menzionato espressamente. Dove sono descritti itinerari in discesa, i termini si intendono nel senso della discesa".

Qui è totalmente chiarito come valutare le indicazioni. Per quello che ne so, qualora non ci fosse indicazione alcuna, è da intendersi per idrografica.
Beh allora il dilemma è risolto: Se la relazione della GMI parla di piegare a destra (intesa quindi come orografica) non può che intendersi alla sinistra del senso di marcia e quindi, osservando le foto e l'uscita oltre la Tour Coolidge, i conti tornano! : Thumbup :
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by davec77 »

Ne abbiamo già parlato...

La guida CAI-TCI è evidentemente in contrasto con quanto descritto su gulliver e su denali-sud, nonché sulla guida Toponeige.
Il canale scendibile con gli sci è senza dubbio quello indicato su quest'ultima. Ed è anche il canale colorato in rosa da Ramingo! (Che quindi non sta tanto avvalorando l'ipotesi di alec... :domanda: :imbarazzo: )

L'altro, ammesso che esista (da certe foto non sembra neanche che ci sia un canale nel settore di parete sotto e a destra della vetta occidentale) non è sicuramente sciistico visto che ha l'attacco in comune con la diretta Valot-Cinquin e questa all'attacco presenta una strettoia ghiacciata (quando in condizioni) sui 60-65°, a dire di chi l'ha salito negli ultimi anni (vedi gulliver).
Come ho già detto, la cosa migliore è andare e sincerarsi di persona...
Attualmente la mia impressione è che la guida di M. Bruno prenda un po' una cantonata, e che l'unico canale così facile (max 50°...!!!) possa essere l'altro, quello spostato a destra. Ma è solo un'impressione, e vorrei andare di persona a verificare.
Ho anche l'impressione che una volta entrati nella strettoia iniziale della Valot-Cinquin, poi valga la pena di seguire quest'ultima via senza deviare a destra... chissà.

Per alec: nella foto che hai postato l'aiguille de chambeyron è quella al centro...? Non conoscendo le zone non è facile riconoscere le montagne dalle diverse angolazioni. Se comunque è quella direi che attualmente di neve ce n'è un po' tantina... :pensoso:

P.S. Destra e sinistra si intendono nel senso di marcia, quindi nel senso di chi guarda la parete da salire, come specificato da Buscaini nella guida citata.
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Alec »

davec77 wrote:Ne abbiamo già parlato...

La guida CAI-TCI è evidentemente in contrasto con quanto descritto su gulliver e su denali-sud, nonché sulla guida Toponeige.
Il canale scendibile con gli sci è senza dubbio quello indicato su quest'ultima. Ed è anche il canale colorato in rosa da Ramingo! (Che quindi non sta tanto avvalorando l'ipotesi di alec... :domanda: :imbarazzo: )

L'altro, ammesso che esista (da certe foto non sembra neanche che ci sia un canale nel settore di parete sotto e a destra della vetta occidentale) non è sicuramente sciistico visto che ha l'attacco in comune con la diretta Valot-Cinquin e questa all'attacco presenta una strettoia ghiacciata (quando in condizioni) sui 60-65°, a dire di chi l'ha salito negli ultimi anni (vedi gulliver).
Come ho già detto, la cosa migliore è andare e sincerarsi di persona...
Attualmente la mia impressione è che la guida di M. Bruno prenda un po' una cantonata, e che l'unico canale così facile (max 50°...!!!) possa essere l'altro, quello spostato a destra. Ma è solo un'impressione, e vorrei andare di persona a verificare.
Ho anche l'impressione che una volta entrati nella strettoia iniziale della Valot-Cinquin, poi valga la pena di seguire quest'ultima via senza deviare a destra... chissà.

Per alec: nella foto che hai postato l'aiguille de chambeyron è quella al centro...? Non conoscendo le zone non è facile riconoscere le montagne dalle diverse angolazioni. Se comunque è quella direi che attualmente di neve ce n'è un po' tantina... :pensoso:

P.S. Destra e sinistra si intendono nel senso di marcia, quindi nel senso di chi guarda la parete da salire, come specificato da Buscaini nella guida citata.
si l'aiguille è la vetta al centro, a sinistra c'è la tete de l'homme e a destra la tour coolidge e le varie vette della costiera

in effetti dalle foto pare non esserci un canale rispondente alla relazione della cai-tci :roll:
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ramingo »

alec wrote:
davec77 wrote:Ne abbiamo già parlato...

La guida CAI-TCI è evidentemente in contrasto con quanto descritto su gulliver e su denali-sud, nonché sulla guida Toponeige.
Il canale scendibile con gli sci è senza dubbio quello indicato su quest'ultima. Ed è anche il canale colorato in rosa da Ramingo! (Che quindi non sta tanto avvalorando l'ipotesi di alec... :domanda: :imbarazzo: )

L'altro, ammesso che esista (da certe foto non sembra neanche che ci sia un canale nel settore di parete sotto e a destra della vetta occidentale) non è sicuramente sciistico visto che ha l'attacco in comune con la diretta Valot-Cinquin e questa all'attacco presenta una strettoia ghiacciata (quando in condizioni) sui 60-65°, a dire di chi l'ha salito negli ultimi anni (vedi gulliver).
Come ho già detto, la cosa migliore è andare e sincerarsi di persona...
Attualmente la mia impressione è che la guida di M. Bruno prenda un po' una cantonata, e che l'unico canale così facile (max 50°...!!!) possa essere l'altro, quello spostato a destra. Ma è solo un'impressione, e vorrei andare di persona a verificare.
Ho anche l'impressione che una volta entrati nella strettoia iniziale della Valot-Cinquin, poi valga la pena di seguire quest'ultima via senza deviare a destra... chissà.

Per alec: nella foto che hai postato l'aiguille de chambeyron è quella al centro...? Non conoscendo le zone non è facile riconoscere le montagne dalle diverse angolazioni. Se comunque è quella direi che attualmente di neve ce n'è un po' tantina... :pensoso:

P.S. Destra e sinistra si intendono nel senso di marcia, quindi nel senso di chi guarda la parete da salire, come specificato da Buscaini nella guida citata.
si l'aiguille è la vetta al centro, a sinistra c'è la tete de l'homme e a destra la tour coolidge e le varie vette della costiera

in effetti dalle foto pare non esserci un canale rispondente alla relazione della cai-tci :roll:
:shock: :shock: :shock: Quindi la guida Cai Tci sarebbe inesatta? Questa è proprio bella! :roll: A dieci anni dalla pubblicazione non v'è una sola persona che si sia accorta dell'eventuale imprecisione??? ... caspita ...

@Dave: Sul discorso destra e sinistra si è fatta chiarezza, è come pensavo in principio... se non espressamente indicato si intende la direzione del senso di marcia, ma già l'avevo anticipato prima dell'off topic di Ago, leggendo poi il quale e sembrandomi una correzione, avevo frainteso. Neve c'è n'è ancora parecchia. E per notizia generale: è di circa tre giorni fa una nuova precipitazione di circa 30 cm. :neutral:
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Alexander »

...ciao ragazzi... intanto che vi chiarite, ottima cosa di cui ringrazio perchè il topic si fa interessante, metto le mani avanti... è possibile che nei prossimi WE abbia problemi, dal primo all'ultimo. l'unico libero che avevo era il 2 maggio che forse brilla per lavoro...

quindi... organizzatevi. io avevo proposto il 2 perchè potevo.
voi organizzatevi. se io posso mi accodo... e lo dico per tempo non all'ultimo momento. se invece non posso mi godrò il vostro trionfo dalle foto!

ciao
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by davec77 »

Beh penso che nessuna guida, per quanto ben fatta, sia esente da errori; considera che le CAI-TCI sono guide sistematiche, che coprono un'enorme mole di itinerari, ed è quasi impossibile che gli autori li abbiano verificato di persona tutti (Buscaini, per esempio, in molti casi del genere lo dichiara e si limita a citare/parafrasare le fonti). Per cui è difficile avere l'esattezza completa.

Quanto al 2 maggio, se si riesce a organizzare anche con Alexander, tanto meglio; comunque è evidente come queste date siano tutte fittizie, io non deciderei finché non vediamo che le previsioni sono buone, con temperature sufficientemente basse, e neve non troppo recente...

Riguardo all'itinerario, penso che di là (sotto la vetta) si riesca comunque a uscire, ma con difficoltà di misto che potrebbero anche superare quelle della diretta Valot-Cinquin (che a quel punto, però, diventa una via più agevole e logica).
Detto questo, il "Jean Coste a 45-50°" penso proprio che sia quello spostato sulla destra e sceso anche in sci...
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Brun Rusan »

Ragazzi....
Ma l'unico tra quelli che citate che abbia fatto l'itinerario è Mario Monaco!
Non si può invitare il gentilissimo Mario a dirimere la controversia?
Volete che lo faccia io?



P.S. Sono rientrato appena ora dall'intervento al CTO
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ramingo »

Brun Rusan wrote:Ragazzi....
Ma l'unico tra quelli che citate che abbia fatto l'itinerario è Mario Monaco!
Non si può invitare il gentilissimo Mario a dirimere la controversia?
Volete che lo faccia io?



P.S. Sono rientrato appena ora dall'intervento al CTO

Ciao Brun. Come stai? E' un piacere sentirti. Spero sia andato tutto bene. Buona idea quella di sentire Mario. Se hai il contatto, sarebbe interessante sentire anche un suo parere. :)
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by mahler »

Ago wrote:
OTNelle avvertenze della guida Cai - TCI del Monte Rosa è indicato esplicitamente come bisogna intendere destra-sinistra:

"Vanno intesi nel senso del cammino o dell'arrampicata. Quando si tratta di corsi d'acqua, valloni, canaloni ecc., se si fa riferimento alla destra o alla sinistra idrografica viene sempre menzionato espressamente. Dove sono descritti itinerari in discesa, i termini si intendono nel senso della discesa".

Qui è totalmente chiarito come valutare le indicazioni. Per quello che ne so, qualora non ci fosse indicazione alcuna, è da intendersi per idrografica.
esatto come dice Ago, senza indicazione di marcia, salita o discesa, il senso è idrografico. Sulle vie di ghiaccio o neve si intende in relazione nella totalità dei casi sempre destra e sisnistra idrografica. PS: tra fine Aprile e primi di Maggio passo in zona, vi sapro dire le condizioni, anche se secondo me dovreste attendere tranqullamente da metà maggio in poi.
ah..PS2 io so dove passa il Coste.... ma non ve lo dico :diavoletto: il bello dell'alpinismo è far ricerca, anzi partire cercare e salire. Comunque è molto bello, quanto un po meno (stancante) la lunga discesa. Meglio se ci son condizioni scendere da un altro canale. Buona salita, merita!
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ago »

Ciao Brun, come va?
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Alec »

Brun Rusan wrote:P.S. Sono rientrato appena ora dall'intervento al CTO
ciao Bruno, spero che tu abbia buone notizie.
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ramingo »

mahler wrote:
Ago wrote:
OTNelle avvertenze della guida Cai - TCI del Monte Rosa è indicato esplicitamente come bisogna intendere destra-sinistra:

"Vanno intesi nel senso del cammino o dell'arrampicata. Quando si tratta di corsi d'acqua, valloni, canaloni ecc., se si fa riferimento alla destra o alla sinistra idrografica viene sempre menzionato espressamente. Dove sono descritti itinerari in discesa, i termini si intendono nel senso della discesa".

Qui è totalmente chiarito come valutare le indicazioni. Per quello che ne so, qualora non ci fosse indicazione alcuna, è da intendersi per idrografica.
esatto come dice Ago, senza indicazione di marcia, salita o discesa, il senso è idrografico. Sulle vie di ghiaccio o neve si intende in relazione nella totalità dei casi sempre destra e sisnistra idrografica. PS: tra fine Aprile e primi di Maggio passo in zona, vi sapro dire le condizioni, anche se secondo me dovreste attendere tranqullamente da metà maggio in poi.
ah..PS2 io so dove passa il Coste.... ma non ve lo dico :diavoletto: il bello dell'alpinismo è far ricerca, anzi partire cercare e salire. Comunque è molto bello, quanto un po meno (stancante) la lunga discesa. Meglio se ci son condizioni scendere da un altro canale. Buona salita, merita!
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Dade90 »

Gran bel giro complimenti!! :) L'Aiguille è una montagna splendida che spero di riuscire a fare quest'estate con un mio amico. Posso chiederti due informazioni?

Intanto vorrei chiederti se il percorso è individuabile (ometti o tacche) e che difficoltà presenta il muretto da superare alla fine della cengia Bourillon.
In secondo luogo volevo chiederti della discesa in corda doppia nel Couloir Gastaldi: sembra davvero interessante, ma sembra anche abbastanza ripida :( E questi split, sono recenti/sicuri?

Grazie in anticipo!! :)
L’ebrezza di quell’ora passata lassù, isolato dal mondo nella gloria delle altezze,
potrebbe essere sufficiente a giustificare qualunque follia.
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by gabry »

Non sono l'autore del post, tuttavia due dritte te le posso dare: l'Aiguille è una montagna complessa, con un itinerario lungo e non facile da seguire, spesso su terreno infido, al di là delle difficoltà squisitamente "tecniche" che non vanno oltre il III.

Quindi prima di affrontarla quest'estate il mio consiglio (al quale sicuramente avrai già pensato) è di testare bene su altri itinerari più facili la tua preparazione e capacità di orientamento in quota, e di curare comunque anche l'allenamento visto che si tratta pur sempre di un 3400.

A me interesserebbe il percorso originario del Coolidge, ci sto facendo un pensierino :idea1: ...
Il vallone di Chauvet è parecchio isolato e poco frequentato; i 1800m di dislivello non mi spaventano, ma solo quanti di questi sono in pietraia :risataGrassa:
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Dade90 »

Ti ringrazio per le dritte gabry :)

Sono già un po' di anni che giriamo nella zona e l'Aiguille ci manca ancora.
A livello fisico e di altitudine dovremmo esserci, l'anno scorso abbiamo salito il Brec e quest'anno giustamente vorremmo salire anche la "signora" Chambeyron :)

Parlando del percorso avevamo pensato anche noi di salirla dal vallone di Chauvet,anche perché sembra essere la via più sicura a parte la cengia esposta una volta arrivati al colle.
Come già hai notato la pecca di questa scelta é un po' la lunghezza del tragitto e l'immensa pietraia per arrivare al colle, ma niente di insormontabile (sarebbe meglio salirla coi ramponi tipo a maggio o giugno che é ancora tutto innevato fino al colle).

Noi ad ogni modo vogliamo dormire al lago dei 9 colori la notte prima quindi saliremo l'Aiguille dalla Normale Italiana.
Tu per caso hai già fatto la Normale degli Italiani?
So che l'itinerario é parecchio articolato ma se fosse un minimo indicato non mi spaventerebbe troppo.
Quali sono i passaggi più delicati secondo te? :)
L’ebrezza di quell’ora passata lassù, isolato dal mondo nella gloria delle altezze,
potrebbe essere sufficiente a giustificare qualunque follia.
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Dade90
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Dade90 »

Giusto per capirci: in rosso la Normale degli Italiani, in verde la discesa nel Couloir Gastaldi.
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L’ebrezza di quell’ora passata lassù, isolato dal mondo nella gloria delle altezze,
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scinty
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by scinty »

Aiguille de Chambeyron - Via normale francese
"A giugno andiamo sull'Aiguille de Chambeyron..."
"Non me ne parlare che mi agiti, voglio stare tranquilla!!"

"Quest'anno andiamo sull'Aiguille"
"NNnnooo dai lasciami in pace [-o< "

"L'Aiguillesss?"
"No dai non so se me la sento... :( "

"L'Aiguille ci aspetta!"
" :smt009 :smt009 :smt009 "

"allora andiamo sull'Aig..."
"La finisciiiii!!!! :smt099 "

.

.

.


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...Anni di trattative, lo sapete, il granitico non molla facilmente!

Già nel 2008, durante una vacanza in Val Maira, eravamo andati a dormire al Barenghi con la mezza intenzione di salirlo: la mezza era la parte di Alec, mentre la mia intenzione era così poco intenzionata che siamo finiti sulla Tete de l'Homme :lol:

Passa il tempo... quest'anno il marito ripropone. Io glisso. Dentro di me lo vorrei, eccome se lo vorrei, ma non mi sento all'altezza. Eppure, in tutti questi anni di Val Maira... mi sono messa in testa che sarebbe bello salire tutti i monti della Valle, almeno quelli da me fattibili... e almeno uno dei due Chambeyron, sarebbe un onore!!! Il Brec e l'Aiguille... quando vai per monti lì intorno li vedi sempre spuntare... sempre in coppia laggiù, sporti sul lago del Vallonasso e sul lago dei Nove Colori... come poterli ignorare?

Visto il caloroso consiglio di Roger
Roger wrote:Rispetto al Brec di cui si sta parlando in questi giorni, a mio avviso la via all'Aiguille è più lunga, più faticosa e anche molto più pericolosa.
L'ambiente è veramente selvaggio.... però francamente non mi sento di consigliarla....
anzi la sconsiglio vivamente! :lol: (parere personale ovviamente)
avevamo da tempo scartato l'ipotesi di salire dalla Val Maira... ovviamente mi avrebbe fatto molto piacere, ma in fondo non ho fatto del male a nessuno :lol:

L'alternativa, tuttavia, non era tanto più appetibile: dal bivacco Barenghi si tratta di fare 600 m di dislivello come da descrizione sopra. Dalla Val Ubaye sono 1700 metri di dislivello da fare in giornata!!! Non essendoci punti d'appoggio, la prospettiva di partire di notte per inerpicarmi su per quello che Parodi descrive come "ripidissimo sentiero" per poi finire su una morena "ripida e molto franosa" e infine fare il canale di neve per arrivare al colle da dove ci si va a congiungere con la normale italiana, non mi ha mai entusiasmato.

Ma il giorno è arrivato, ugualmente. Alla spedizione si è unito un galvanizzato seppur poco allenato Ramingo. Un bel trio: uno poco allenato (che in macchina mi consiglia di non fare più queste cose, come partire all'una da Genova per fare una gita tanto lunga... dimenticandosi che su quella macchina c'è anche lui :lol: ), una che dichiara che la vetta rosa dell'Aiguille sarà l'ultima gita di questo genere, a completamento di una corta e lacunosa carriera alpinistica, alla quale seguiranno solo lunghe e selvagge camminate. E l'altro... fomentatore di folle... che dice di non avere più l'età per fare queste cose... ed è il più giovane di tutti :ahah:

Devo dire la verità... non riuscivo più di tanto a pensare alla relazione (e alle parole ripido, franoso, canale, cengette...) da quando mi sono messa nell'ottica di dovermi alzare dal letto a mezzanotte e mezza per andare in gita... non tutti i matti sono al manicomio, dice mia madre ogni tanto...
Venerdì a letto alle 8 di sera... poi sveglia e trasferimento in auto con due cuscini :lol: mentre Alec, che a queste alzatacce è più abituato, guida fino al Pont Voute dove parcheggiamo.

Scesa dalla macchina, mi sento riposata e abbastanza tranquilla. Credo di aver raccolto tutte le mie energie pensando che è l'ultima volta che faccio una cosa simile, perciò mi sento carica e motivata. L'aria dell'Ubaye mi arriva addosso leggera, carica di profumi.
Adoro questa valle. Questo odore di pini è un ricostituente! :o

Partiamo, con passo tranquillo e regolare, sù per il ripido sentiero che ci porterà alla ancor più ripida morena che conduce al Plan de Chauvet. Sulla prima neve ci ramponiamo e ci leghiamo così siamo già pronti e io mi sento al sicuro. La prima parte di canale si percorre bene, dopo la strozzatura diventa più ripido (non più di 40°): a vederlo da sotto, schiacciato, sembra più breve, ma le mie gambe dovranno faticare un bel po' prima di vederne la fine. Ad ogni modo, si sale bene.

Arrivati al Col du Fond de Chauvet (3290 m), andiamo in direzione della cengia che dovremmo traversare, trovando una brutta sorpresa: quella che dovrebbe essere una cengia è attualmente una placca di neve. Ci fermiamo a riflettere: ramingo propone di salire sù per la neve che ostacola il passaggio, cercando di fare una specie di tiro (il punto è pericoloso in caso di scivolata), mentre Alec vorrebbe scendere nella pietraia sottostante dove si vede una traccia nerastra e risalire per rocce dove è stato appoggiato un ometto. Le rocce sembrano brutte, l'idea della neve mi sembra anche peggio. Io dico ai miei compagni di cordata di proseguire senza di me, in un caso o nell'altro. Ma anche loro non sembrano particolarmente convinti e sono indecisi sul da farsi. Alec siede serio e silenzioso, io vedo volare via il mio piccolo sogno e mi dico che in parte potevo aspettarmelo, mentre ramingo insiste sulla neve o sul rientro.

Un delizioso uccellino che zampetta sulla neve proprio dove questa copre il percorso si alza in volo e va ad appoggiarsi sull'ometto: "ma non vedete abelinati che potete passare di qui? Altrimenti l'ometto che ci starebbe a fare?".

Facciamo almeno un tentativo prima di andarcene, sarebbe assurdo, dopo essere arrivati fin qui! Poi a scendere ci si penserà... Alec si avvicina per primo alle rocce e si gira sorridendo "visto che sono facili come dicevo? Da lontano non si può capire!". E in men che non si dica, superato quell'unico tentennamento, ci troviamo a salire agevolmente per "cengette e canalini" come da relazione di Parodi (mi sono chiesta molte volte quanti fossero queste cengette e canalini visto che non era meglio precisato :lol: ) e in breve... ecco la croce!!! Ecco i blocchi di marmo rosa!!! Quante volte li abbiamo immaginati, sotto i nostri piedi, a contatto con le nostre mani!

Arriviamo sù all'una precisa. Siamo partiti alle 5:40, siamo saliti con calma, perdendo tempo nella morena per via della ripidezza, un poco nel canale per lo stesso motivo e poi di fronte all'ostacolo della cengia sepolta nella neve.

Siamo contenti, il panorama si apre sulla Val Maira (con il lago dei Nove Colori, il lago del Vallonasso, il bivacco Barenghi e in lontananza persino il lago Niera), sul Vallone di Chambeyron e sul Vallone del Marinet con gli omonimi laghi e il ricoverino dove abbiamo dormito pochi anni fa. Si vede il Monviso, il Monte Maniglia, i laghi di Roure, il Cervet, la Rocca Castello e la Provenzale... l'Oronaye... siamo sulla vetta più alta a Sud del Monviso, la terza vetta più alta delle Alpi Cozie dopo lo stesso Viso e la Pierre Menue :D , a 3412 metri, in compagnia delle aquile.

Dopo una mezz'ora di pausa per il pranzo, iniziamo la discesa che non comporterà problemi. Scendiamo cautamente il canale, scendiamo faticosamente la morena, i piedi iniziano a far male, giù nel bosco e nel ripido sentiero.

E' stata una gita molto lunga ma l'ho vissuta molto bene, in salita il dislivello te lo mangi perchè il tracciato è molto diretto e la gita è tecnicamente facile... mi aspettavo di peggio forse. Diciamo che Alec in tutti questi anni mi ha portato nei posti più imbriccati e sfasciumosi delle Alpi perciò sono arrivata piuttosto preparata! :lol:

Anche l'unica gita che ho fatto quest'anno, sù per i ripidi boschi della Rocca Corna, è stata propedeutica! E i pochi chilometri di bici fatti ultimamente hanno allenato il cuore.

E' stato bello essere lì tutti e tre. Condividere la partenza notturna (lo troverò allucinante ogni volta che ci penserò), la salita nel bosco e nelle ripide e sfiancanti pietraie, il sapore della sconfitta davanti alla placca di neve e la gioia del superamento dell'ostacolo fino al raggiungimento della vetta!!! :-D

C'è solo un inconveniente dell'andare in giro con marito e fratello, che quando ho bisogno di uno o dell'altro e chiamo

"Ale?"

mi sento ogni volta rispondere come un eco
"eh?"
"eh?"
:lol:

Grazie per questa bella avventura e ancora una stretta di mano a tutti e due :D

Relazioni
Parodi - Nelle Alpi del Sole
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uscita del canale e il vallone risalito
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Il Brec de Chambeyron e il vallone omonimo dove si trova il Refuge de Chambeyron
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e quello italiano con il lago dei Nove Colori e del Vallonasso (un occhio attento vedrebbe anche il Niera, ci vuole la lente :lol: )
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ramingo in posa plastica
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e Alec vicino alla vetta!
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in discesa. Chissà perchè i panorami visti dalle vie alpinistiche... hanno qualcosa di diverso...
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ed eccoli...!
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ed eccola!!!
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ed eccoci!! :D
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un ultimo sguardo in sù
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prima di rituffarci nel verde, negli stupendi pascoli al sole della Valle Ubaye, un luogo magico dove la porta segreta per accedervi sembra essere l'arco del Pont du Chatelet...
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solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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giobibo
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by giobibo »

=D> =D> =D> =D> =D> =D> =D>

BRAVI : Thumbup : BRAVI : Thumbup :

meta e vetta invidiabili

Hai ragione, l'ho letto tra le righe !!!
posso appendere al chiodo: scarpe, scarpette, scarponi, corda, picca e ramponi

Ancora bravi : Thumbup :
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Roger »

Complimenti ragazzi, siete forti!
Scinty sei un mito, leggendo i tuoi vari racconti mi sembra di rivivere le avventure che facevo con mia moglie qualche anno fa (diciamo una ventina :feliceModerato: ) Ora ci siamo molto "civilizzati" ma è sempre bello vedere e leggere chi ancora cerca l'avventura nuda e cruda, l'alpinismo di ricerca e di esplorazione, il fascino dell'incertezza abbandonando le certezze e tutte le altre cose che non sto ad elencarti tanto le sai benissimo... abbiamo vissuto le stesse emozioni anche se in periodi diversi.

Riguardo alla via, noi avevamo tentato al via dal versante italiano, ed era quella che sconsigliavo perchè piena di detriti instabili.

Magari un giorno riusciremo anche ad incontrarci e a parlare un po'.
Un abbraccio e ancora complimenti =D>
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Roger »

Inserisco un paio di foto della salita dal versante ita che nel vecchio post non si vedono più, il terreno insidioso è abbastanza evidente.
Il versante francese tuttavia, a parte le difficoltà tecniche, non avendo punti di appoggio ha un dislivello che non è certo da tutti, bisogna essere abituati a soffrire... e chi più di Scinty... :risata:
che nostalgia che mi fai venire .... : Thumbup :

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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by scinty »

Grazie cari :D
giobibo wrote:Hai ragione, l'ho letto tra le righe !!!
posso appendere al chiodo: scarpe, scarpette, scarponi, corda, picca e ramponi
mai dire mai... :roll: guardando i miei ramponi arruginiti e la piccozza... pensavo che peccato pensionarli, avrei dovuto ammortizzare un po' di più la spesa :lol: (la picca no perchè è un regalo :D ). Ma non si sa mai... potrei tirarli sempre fuori per gite più soft e divertenti :D (perchè parlo come una vecchietta? :( )
Roger wrote:Magari un giorno riusciremo anche ad incontrarci e a parlare un po'.
Un abbraccio e ancora complimenti =D>
Caro Roger: grazie!! Le foto è vero non si vedevano più ma le avevo stampate nella memoria :lol: soprattutto la seconda :shock: :shock: :shock: ma tua moglie era contenta? :lol:

Eh sì... queste gite hanno sempre un sapore particolare... io credo di aver maturato una propensione a questo tipo di gite un po' tardi... all'inizio avevo troppa paura.. ora pure :lol: ma con una certa consapevolezza, maggiore fiducia anche in Alec che si è dato una calmata ed è maturato anche lui...

Incontrarsi e parlare, sarebbe davvero un piacere!!! :D mi permetto di ricambiare l'abbraccio con un :smt058
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Maury76 »

Ma grandiiiiiiiiiii.....complimentissimi a tutti e tre ,grande impresa : Thumbup :
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by keiji1976 »

Figata!!!!!!!! : WohoW : : WohoW : : WohoW :
Bello poi vedere tuo fratello in azione... : Thumbup : :risataGrassa:
Speravo anche in un suo commento... :pensoso:
Diciamo che voi 3 siete una bella squadra...una di quelle che sarebbe bello incontrare su qualche sentiero, in qualche bivacco o su qualche cima...

La via di salita italiana come si presenta vista dall'alto? :pensoso:
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Ramingo
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Ramingo »

Ciao Max, è davvero un piacere sentirti.
Prima di tutto, un caloroso ringraziamento a te, Roger, Maury e Giobibo per i vostri saluti e per la partecipazione.

Roger le tue foto le ricordavo anch'io, profumano di storia. :wink:

P.S. per Keiji: Sull'aspetto in generale della via italiana, non saprei dirti, ho dato un'occhiata giù, in quella direzione e sembrava pulita.

Dopo il bellissimo e coinvolgente racconto di Scinty, ben poco rimane da dire... :)

Svegliarsi quando la città si sta per addormentare e cominciare il cammino il mattino dopo, quando nelle case si sparge l'aroma forte del caffè, è una sensazione che avevo un pò dimenticato.
E' stato veramente appagante tornare in montagna per ascendere una tra le vette più affascinanti della zona Maira-Ubaye e raggiungerne la cima, dopo 1700 metri ininterrotti di dislivello, tra boschi, morene, pietraie, ripidi pendii nevosi ed infine su per cenge rocciose, passaggi esposti, canalini nascosti, su fino a raggiungere i blocchi di marmo rosa, stagliati contro il cielo azzurro in una mite e ventilata giornata di fine Giugno. Poesia, poesia che recitavo mentalmente in tanti mesi di lontananza dalla montagna, poesia che rincorrevo sul posto di lavoro, a casa, nei momenti di tempo libero. Poesia che ho scritto, passo dopo passo, fino alla vetta dell'Aiguille de Chambeyron. Non una vetta d'elite, ma una vetta vera, che ti fa assaporare la bellezza dell'andare in montagna con quello spirito di avventura, un pò serio e un pò giocondo, che a fine giornata ti accarezza il pensiero, prima di coricarti in attesa di un altro giorno e magari della prossima salita.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by giobibo »

Non una vetta d'elite, ma una vetta vera
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by keiji1976 »

Ramingo wrote:Svegliarsi quando la città si sta per addormentare e cominciare il cammino il mattino dopo, quando nelle case si sparge l'aroma forte del caffè, è una sensazione che avevo un pò dimenticato.
E' stato veramente appagante tornare in montagna per ascendere una tra le vette più affascinanti della zona Maira-Ubaye e raggiungerne la cima, dopo 1700 metri ininterrotti di dislivello, tra boschi, morene, pietraie, ripidi pendii nevosi ed infine su per cenge rocciose, passaggi esposti, canalini nascosti, su fino a raggiungere i blocchi di marmo rosa, stagliati contro il cielo azzurro in una mite e ventilata giornata di fine Giugno. Poesia, poesia che recitavo mentalmente in tanti mesi di lontananza dalla montagna, poesia che rincorrevo sul posto di lavoro, a casa, nei momenti di tempo libero. Poesia che ho scritto, passo dopo passo, fino alla vetta dell'Aiguille de Chambeyron. Non una vetta d'elite, ma una vetta vera, che ti fa assaporare la bellezza dell'andare in montagna con quello spirito di avventura, un pò serio e un pò giocondo, che a fine giornata ti accarezza il pensiero, prima di coricarti in attesa di un altro giorno e magari della prossima salita.
Poche parole, ma che danno un senso al tutto...e ti fanno provare dietro al pc quasi le medesime tue sensazioni...vuoi perché vissute a tu volta su altri sentieri, per altre vie...
Fantastico!!! : Thumbup :
Sempre bello leggere le vostre avventure... =D>
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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by Roger »

Ramingo wrote: Roger le tue foto le ricordavo anch'io, profumano di storia. :wink:
E' vero, non sono passati troppi anni, ma sembra di parlare di un'epoca lontana. In quel periodo internet e i social erano ancora in gestazione.... e non è una differenza da poco. Allora le notizie le prendevi dai "grigioni" del c.a.i. e poi c'era poco altro... dovevi andare a vedere di persona. L'incertezza imperava... e forse a distanza di anni mi sono reso conto che proprio quell'incertezza era una delle cose più affascinanti.
Per non parlare poi di quando ti avventuravi in posti tipo la Querzola, che erano abbandonati da decine di anni e nessuno li conosceva... ti sentivi veramente un pioniere, oltre che un matto.
Ramingo wrote: Dopo il bellissimo e coinvolgente racconto di Scinty, ben poco rimane da dire... :)

Svegliarsi quando la città si sta per addormentare e cominciare il cammino il mattino dopo, quando nelle case si sparge l'aroma forte del caffè, è una sensazione che avevo un pò dimenticato.
E' stato veramente appagante tornare in montagna per ascendere una tra le vette più affascinanti della zona Maira-Ubaye e raggiungerne la cima, dopo 1700 metri ininterrotti di dislivello, tra boschi, morene, pietraie, ripidi pendii nevosi ed infine su per cenge rocciose, passaggi esposti, canalini nascosti, su fino a raggiungere i blocchi di marmo rosa, stagliati contro il cielo azzurro in una mite e ventilata giornata di fine Giugno. Poesia, poesia che recitavo mentalmente in tanti mesi di lontananza dalla montagna, poesia che rincorrevo sul posto di lavoro, a casa, nei momenti di tempo libero. Poesia che ho scritto, passo dopo passo, fino alla vetta dell'Aiguille de Chambeyron. Non una vetta d'elite, ma una vetta vera, che ti fa assaporare la bellezza dell'andare in montagna con quello spirito di avventura, un pò serio e un pò giocondo, che a fine giornata ti accarezza il pensiero, prima di coricarti in attesa di un altro giorno e magari della prossima salita.
Si, capisco che quando scrive Scinty, sia difficile aggiungere qualcosa :feliceModerato: ma sei riuscito comunque a scrivere bellissime parole che condivido in pieno e che ho provato tante volte. Anche se personalmente adesso preferisco andare su vie tranquille e sicure, magari con gps e tutte le comodità possibili, l'animo resta quello. Quello che hai dentro non si può cancellare e quando senti le parole tue, di ale o di scinty non puoi che rimanere colpito, perchè vedi che altre persone amano le tue stesse cose, provano le tue stesse emozioni, e quindi non sei l'unico "matto" che ha affrontato pericoli, levatacce, disagi, fatiche ecc. per quei pochi minuti che vivi al confine tra la terra e il Paradiso.
Vi abbraccio tutti e tre ragazzi, siete belli dentro e fuori (fuori soprattutto Scinty - almeno a mio gusto :risataGrassa: )!

ha... vi metto ancora un'immagine "storica" dell'unico tentativo fatto all'Aigulle dal versante francese che avete salito voi.... è un tentativo finito quasi subito per via del tempo brutto. Per di più ci siamo imbattuti in una specie di cane orso, che sembrava più feroce dei cani della Pietragrande. Praticamente ci voleva sbranare.... poi come al solito tra me e i cani, finisce sempre a tarallucci e vino... :risata:

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Re: Aiguille de Chambeyron

Post by scinty »

Che meraviglia!! :D Grazie, per tutto quanto : Thumbup :
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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