Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
Moderator: Moderatori
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
se hai dei problemi o hai bisogno di delucidazioni chiedi tranquillamente, anche a mezzo MP se preferisci.
Ciao
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"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
A distanza di un paio di anni sono tornato su questa bella vetta delle Liguri, per accompagnare il vecchio amico Filippo che si sta impegnando a fare con me un'escursione montana all'anno sulle più alte cime della zona . Il 14 agosto siamo partiti da Viozene alle 7 in una bellissima mattinata fresca , raggiungendo con calma il bocchin d'Aseo
e poi , tra prati pieni di stelle alpine , la grande dolina detta "Il Profondo" , ormai priva di neve.
Affrontando il pendio che conduce all'anticima , il panorama si è aperto sulla catena delle Marittime
e sulla sottostante Viozene.
Quindi , superato l'ultimo tratto di sentiero su ripide roccette , abbiamo raggiunto la croce di vetta
e ci siamo goduti per un bel po' i bellissimi panorami a 360 gradi che la giornata limpida offriva , verso la Cima delle Roccate ed il Pizzo di Ormea ,
ancora verso le Marittime , dove spiccava la maestosità del Clapier e del Gelas ,
verso l'inconfondibile Cresta del Ferà , che avevo percorso circa un mese prima in una giornata molto meno luminosa
e verso la Cima delle Saline , la Punta Marguareis e l'Argentera .
Siccome io volevo raggiungere la Cima delle Roccate , vetta che mancava alla mia " collezione" , siamo scesi per lo scosceso versante pietroso sino al Bocchin del Bianco e poi sono risalito sulla vicina Cima
gustandomi ancora i notevoli panorami sulla parete rocciosa del Bric Conoia e sull'erto pendio da cui eravamo appena scesi
e sull'ormai vicino e torreggiante Pizzo d'Ormea .
Molto carina e bucolica anche la vista sulla sottostante Conca Revelli , addolcita dal laghetto omonimo oltre che da una mandria al pascolo vicino al Bivacco Cavarero .
Per il ritorno a Viozene , vista la bella giornata, si prospettavano diverse possibilità :prendere esattamente la stessa strada dell'andata ( scartata perchè ripida e ripetitiva ), scandere nella Conca Revelli e risalire al Bivacco Cavarero e poi al Bocchin d'Aseo ( scartata perchè troppo lunga ) oppure scendere dalla Costa Ciagrea per andare ad intercettare la sottostante Balconata di Ormea dalle parti di Pornassino . Mi ricordavo vagamente di aver letto alcune relazioni che parlavano di questo percorso e quindi abbiamo deciso di provarlo . Non è stata una gran bella idea ... Il pendio si è rivelato molto scosceso , con l'erba alta e privo di tracce evidenti , così siamo scesi ad ochio , prima dirigendoci verso la cresta rocciosa e poi verso il fondo del ripido vallone Grimaudo , dove pascolava una mandria di bovini .La discesa è stata lenta , lunga e faticosa , specialmente per il povero Filippo che in cuor suo mi avrà maledetto decine di volte... Questa foto è stata presa a circa metà della discesa ma non rende giustizia alla ripidità del terreno ...
Raggiunto infine il fondo del vallone , abbiamo intercettato un sentiero che costeggiava in piano la montagna andando verso destra , quindi verso Viozene . il tracciato si inoltrava nel bosco di conifere per un bel tratto , sparendo improvvisamente in una radura molto calpestata dalle mucche . Dopo una lunga ricerca l'abbiamo rintracciato e , seguendolo in discesa , abbiamo raggiunto il Pian degli Uccelli , dove abbiamo trovato un abbeveratoio per animali e soprattutto una sterrata inerbita . Seguendola siamo giunti a Celle di Pornassino , dove l'unico abitante del luogo ( con il suo maremmano ringhiante ) ci ha consigliato di seguire un sentiero nel bosco che in un'ora e mezzo ci avrebbe condotti a Viozene . Così abbiamo fatto , anche se le indicazioni non erano precisissime ed i segnavia scarseggiavano , e siamo giunti prima a Toria e poi alla vicina Viozene . Dopo questo ritorno, Filippo non mi rivolgerà più la parola per un pezzo e dubito che l'anno prosimo voglia fare un'altra escursione con il sottoscritto ...
Tornato a casa , mi sono riletto le relazioni che parlavano di questo scomodisimo percorso e ho visto che sono tutte autunnali o invernali ( quindi senza erba ed infrascamenti vari ) e sono fatte in genere in salita anzichè in discesa ...
Sbagliando si impara , dicono , ma io ho la testa dura !
e poi , tra prati pieni di stelle alpine , la grande dolina detta "Il Profondo" , ormai priva di neve.
Affrontando il pendio che conduce all'anticima , il panorama si è aperto sulla catena delle Marittime
e sulla sottostante Viozene.
Quindi , superato l'ultimo tratto di sentiero su ripide roccette , abbiamo raggiunto la croce di vetta
e ci siamo goduti per un bel po' i bellissimi panorami a 360 gradi che la giornata limpida offriva , verso la Cima delle Roccate ed il Pizzo di Ormea ,
ancora verso le Marittime , dove spiccava la maestosità del Clapier e del Gelas ,
verso l'inconfondibile Cresta del Ferà , che avevo percorso circa un mese prima in una giornata molto meno luminosa
e verso la Cima delle Saline , la Punta Marguareis e l'Argentera .
Siccome io volevo raggiungere la Cima delle Roccate , vetta che mancava alla mia " collezione" , siamo scesi per lo scosceso versante pietroso sino al Bocchin del Bianco e poi sono risalito sulla vicina Cima
gustandomi ancora i notevoli panorami sulla parete rocciosa del Bric Conoia e sull'erto pendio da cui eravamo appena scesi
e sull'ormai vicino e torreggiante Pizzo d'Ormea .
Molto carina e bucolica anche la vista sulla sottostante Conca Revelli , addolcita dal laghetto omonimo oltre che da una mandria al pascolo vicino al Bivacco Cavarero .
Per il ritorno a Viozene , vista la bella giornata, si prospettavano diverse possibilità :prendere esattamente la stessa strada dell'andata ( scartata perchè ripida e ripetitiva ), scandere nella Conca Revelli e risalire al Bivacco Cavarero e poi al Bocchin d'Aseo ( scartata perchè troppo lunga ) oppure scendere dalla Costa Ciagrea per andare ad intercettare la sottostante Balconata di Ormea dalle parti di Pornassino . Mi ricordavo vagamente di aver letto alcune relazioni che parlavano di questo percorso e quindi abbiamo deciso di provarlo . Non è stata una gran bella idea ... Il pendio si è rivelato molto scosceso , con l'erba alta e privo di tracce evidenti , così siamo scesi ad ochio , prima dirigendoci verso la cresta rocciosa e poi verso il fondo del ripido vallone Grimaudo , dove pascolava una mandria di bovini .La discesa è stata lenta , lunga e faticosa , specialmente per il povero Filippo che in cuor suo mi avrà maledetto decine di volte... Questa foto è stata presa a circa metà della discesa ma non rende giustizia alla ripidità del terreno ...
Raggiunto infine il fondo del vallone , abbiamo intercettato un sentiero che costeggiava in piano la montagna andando verso destra , quindi verso Viozene . il tracciato si inoltrava nel bosco di conifere per un bel tratto , sparendo improvvisamente in una radura molto calpestata dalle mucche . Dopo una lunga ricerca l'abbiamo rintracciato e , seguendolo in discesa , abbiamo raggiunto il Pian degli Uccelli , dove abbiamo trovato un abbeveratoio per animali e soprattutto una sterrata inerbita . Seguendola siamo giunti a Celle di Pornassino , dove l'unico abitante del luogo ( con il suo maremmano ringhiante ) ci ha consigliato di seguire un sentiero nel bosco che in un'ora e mezzo ci avrebbe condotti a Viozene . Così abbiamo fatto , anche se le indicazioni non erano precisissime ed i segnavia scarseggiavano , e siamo giunti prima a Toria e poi alla vicina Viozene . Dopo questo ritorno, Filippo non mi rivolgerà più la parola per un pezzo e dubito che l'anno prosimo voglia fare un'altra escursione con il sottoscritto ...
Tornato a casa , mi sono riletto le relazioni che parlavano di questo scomodisimo percorso e ho visto che sono tutte autunnali o invernali ( quindi senza erba ed infrascamenti vari ) e sono fatte in genere in salita anzichè in discesa ...
Sbagliando si impara , dicono , ma io ho la testa dura !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
Vedo che hai trovato un compagno certo che fargli fare del "ravanage" .................
Ho scoperto che il ravanage ha le sue regole e la sua scala di difficoltà. Da questo sito potrai valutare che tipo di ravanage hai fatto!!!
http://www.itsportmontagna.org/ism/ng/s ... vanage.htm
Belle foto.Complimenti.
Temperatura e mosche
Ho scoperto che il ravanage ha le sue regole e la sua scala di difficoltà. Da questo sito potrai valutare che tipo di ravanage hai fatto!!!
http://www.itsportmontagna.org/ism/ng/s ... vanage.htm
Belle foto.Complimenti.
Temperatura e mosche
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
BelliSsima, Frankie !!1 Grassie!FRANKIE@ wrote: Ho scoperto che il ravanage ha le sue regole e la sua scala di difficoltà. Da questo sito potrai valutare che tipo di ravanage hai fatto!!!
http://www.itsportmontagna.org/ism/ng/s ... vanage.htm
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
(Bertolt Brecht)
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
fatto anch' io quaando ho Fatto il giro Pornassino -Pizzo-Roccate-Conoia- Viozene-Pornassino.daniele64 wrote: Mi ricordavo vagamente di aver letto alcune relazioni che parlavano di questo percorso e quindi abbiamo deciso di provarlo . Non è stata una gran bella idea ...
Confermo tutto quello che hai detto.
La seconda volta sarà più facile; te l'assicuro!!
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
(Bertolt Brecht)
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
,FRANKIE.FRANKIE@ wrote: Vedo che hai trovato un compagno certo che fargli fare del "ravanage" .................
Ho scoperto che il ravanage ha le sue regole e la sua scala di difficoltà. Da questo sito potrai valutare che tipo di ravanage hai fatto!!!
http://www.itsportmontagna.org/ism/ng/s ... vanage.htm
Belle foto.Complimenti.
Temperatura e mosche
In effetti il povero Filippo sono 4 o 5 anni che s'offre ( e soffre ) di accompagnarmi . Ogni anno facciamo un'escursione insieme su di una cima a sua scelta .
Questa credo che sarà l'ultima , visto il trattamento che gli ho riservato...
Molto divertente il Manuale di Ravanaggio ...Se continuo così mi chiamano a scrivere la prefazione della prossima edizione ...
Per fortuna la temperatura è stata più che accettabile e di mosconi nemmeno l'ombra .... una volta tanto !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
Scusate , devo correggere l'informazione sugli insetti...
Ce n'erano un buon numero , almeno nel pomeriggio , però ronzavano quasi tutti intorno a Filippo ! Si vede che è più saporito ...
Ce n'erano un buon numero , almeno nel pomeriggio , però ronzavano quasi tutti intorno a Filippo ! Si vede che è più saporito ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
Ciao, Piervi .Piervi wrote:fatto anch' io quaando ho Fatto il giro Pornassino -Pizzo-Roccate-Conoia- Viozene-Pornassino.daniele64 wrote: Mi ricordavo vagamente di aver letto alcune relazioni che parlavano di questo percorso e quindi abbiamo deciso di provarlo . Non è stata una gran bella idea ...
Confermo tutto quello che hai detto.
La seconda volta sarà più facile; te l'assicuro!!
Hai ragione , ma credo che non ci sarà una seconda volta su quel pendio ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
Sabato 21 agosto , non trovando di meglio , mi dedico a ripetere quasi pedissequamente una gita fatta 7 anni fa . Parto da Viozene intorno alle 7,30 , in una bella mattinata serena ed abbastanza fresca ( 12° ) . I primi raggi di sole colpiscono le Rocche del Garbo .
All' ombra si sale bene sino al Pian Rosso , dove compare alla vista la soprastante bastionata rocciosa già in pieno sole , mentre una mandria di bovini pascola già nei prati .
Durante la lunga salita successiva il sole arriva anche a colpire il mio percorso , iniziando a farmi sudare . Alle mie spalle la vista sui apre sul sottostante pian Rosso e sulla dorsale del Pian Cavallo .
Comunque quando arrivo al Pian dell' Olio il tracciato ritorna fortunatamente all' ombra . Salendo con calma arrivo nei pressi del Bocchin d' Aseo , mentre i prati sono strapieni di stelle alpine grandi e piccine .
per cambiare un po' , stavolta decido di salire prima alla Cima Revelli . Al Valico punto diritto verso destra per ripidi prati . Sono solo le 9,30 ma purtroppo il meteo sta già cambiando e spesse nubi stanno calando ad avvolgere le cime più alte .
La zona di Cima Revelli però è ancora libera dalle nuvole . Supero una placca rocciosa e poco dopo sono in vista della bella cresta di Cima Revelli . Si tratta di un monte che mi piace parecchio . un po' per l' aspra dorsale che lo contraddistingue ed un po' per i bei panorami che solitamente fornisce .
Raggiungo i 2 ometti di pietre sulla vetta e riesco ancora a godermi i panorami verso l' amena conca del Lago Raschera . Invece la Conca Revelli è meno visibile per la nebbia .
Dopo una breve sosta , punto sulla seconda meta della giornata , il vicino Monte Rotondo .
Sulla vetta c' è il consueto ometto di pietre e mentre la visuale verso ovest è negata dalle nuvole ,
quella verso la Cima Revelli è ancora abbastanza libera .
Visto il meteo che tende al brutto sono fortemente tentato di chiuder qui l' escursione . Anche se è presto mi fermo a mangiare qualcosa , ma qualche leggera schiarita ( ed il fatto che quest' anno non sono ancora salito sopra ai 2500 metri di quota ... ) mi fa propendere per fare un salto anche sul Conoia . Le nuvole basse vanno e vengono ma non è troppo difficile trovare l' itinerario , segnato dalle vecchie tacche bianco , rosse e verdi e da tanti ometti di pietre . La cima del Conoia è avvolta dalle nubi
ma vi trovo 3 escursionisti monregalesi saliti dal lato del Pizzo . Durante la mia sosta , arriva anche un altro solitario , addirittura originario di Como . Visto che le schiarite latitano , prendo la strada del ritorno , in direzione del Profondo , contornato di belle stelle alpine .
Proseguo quindi verso il Bocchin d' Aseo , sovrastato da una coltre di nuvole
e poi mi avvio in discesa lungo la strada percorsa al mattino . Nonostante il tempo così così non sono poche le persone che salgono ancora verso il valico , alcune non proprio ben organizzate ... Sopra al Pian dell' Olio alcuni ragazzotti , in evidente affanno , mi chiedono quanto manca " per la croce " convinti che manchi meno di mezz'ora . Ho provato a spiegar loro che per la cima del Mongioie ci vorrà un po' di più ...
Lungo la successiva discesa vengo raggiunto dal comasco , con cui faccio un po' di chiacchiere . Ha sposato un' imperiese ed ogni tanto viene a farsi qualche bel giretto sulle apprezzate Alpi Liguri . Dal Pian Rosso ho ancora il tempo di una bella visuale dell' aspro Bric Conoia sullo sfondo grigio del cielo .
Facciamo quindi una deviazione verso il Rifugio Mongioie per gustarci una birrona fresca e per dare un' occhiata ai famosi Starbox , visto che mia figlia ne ha prenotato uno per quest' autunno .
Dopo una lunga sosta ai tavoli del rifugio , pieno di gente , scendiamo insieme a Viozene per chiudere l' escursione . La giornata non è stata delle più memorabili , ma comunque la Cima Revelli vale sempre lo sforzo . Il giro , secondo Strava , mi risulta di 15,5 km per 1400 metri di dislivello .
All' ombra si sale bene sino al Pian Rosso , dove compare alla vista la soprastante bastionata rocciosa già in pieno sole , mentre una mandria di bovini pascola già nei prati .
Durante la lunga salita successiva il sole arriva anche a colpire il mio percorso , iniziando a farmi sudare . Alle mie spalle la vista sui apre sul sottostante pian Rosso e sulla dorsale del Pian Cavallo .
Comunque quando arrivo al Pian dell' Olio il tracciato ritorna fortunatamente all' ombra . Salendo con calma arrivo nei pressi del Bocchin d' Aseo , mentre i prati sono strapieni di stelle alpine grandi e piccine .
per cambiare un po' , stavolta decido di salire prima alla Cima Revelli . Al Valico punto diritto verso destra per ripidi prati . Sono solo le 9,30 ma purtroppo il meteo sta già cambiando e spesse nubi stanno calando ad avvolgere le cime più alte .
La zona di Cima Revelli però è ancora libera dalle nuvole . Supero una placca rocciosa e poco dopo sono in vista della bella cresta di Cima Revelli . Si tratta di un monte che mi piace parecchio . un po' per l' aspra dorsale che lo contraddistingue ed un po' per i bei panorami che solitamente fornisce .
Raggiungo i 2 ometti di pietre sulla vetta e riesco ancora a godermi i panorami verso l' amena conca del Lago Raschera . Invece la Conca Revelli è meno visibile per la nebbia .
Dopo una breve sosta , punto sulla seconda meta della giornata , il vicino Monte Rotondo .
Sulla vetta c' è il consueto ometto di pietre e mentre la visuale verso ovest è negata dalle nuvole ,
quella verso la Cima Revelli è ancora abbastanza libera .
Visto il meteo che tende al brutto sono fortemente tentato di chiuder qui l' escursione . Anche se è presto mi fermo a mangiare qualcosa , ma qualche leggera schiarita ( ed il fatto che quest' anno non sono ancora salito sopra ai 2500 metri di quota ... ) mi fa propendere per fare un salto anche sul Conoia . Le nuvole basse vanno e vengono ma non è troppo difficile trovare l' itinerario , segnato dalle vecchie tacche bianco , rosse e verdi e da tanti ometti di pietre . La cima del Conoia è avvolta dalle nubi
ma vi trovo 3 escursionisti monregalesi saliti dal lato del Pizzo . Durante la mia sosta , arriva anche un altro solitario , addirittura originario di Como . Visto che le schiarite latitano , prendo la strada del ritorno , in direzione del Profondo , contornato di belle stelle alpine .
Proseguo quindi verso il Bocchin d' Aseo , sovrastato da una coltre di nuvole
e poi mi avvio in discesa lungo la strada percorsa al mattino . Nonostante il tempo così così non sono poche le persone che salgono ancora verso il valico , alcune non proprio ben organizzate ... Sopra al Pian dell' Olio alcuni ragazzotti , in evidente affanno , mi chiedono quanto manca " per la croce " convinti che manchi meno di mezz'ora . Ho provato a spiegar loro che per la cima del Mongioie ci vorrà un po' di più ...
Lungo la successiva discesa vengo raggiunto dal comasco , con cui faccio un po' di chiacchiere . Ha sposato un' imperiese ed ogni tanto viene a farsi qualche bel giretto sulle apprezzate Alpi Liguri . Dal Pian Rosso ho ancora il tempo di una bella visuale dell' aspro Bric Conoia sullo sfondo grigio del cielo .
Facciamo quindi una deviazione verso il Rifugio Mongioie per gustarci una birrona fresca e per dare un' occhiata ai famosi Starbox , visto che mia figlia ne ha prenotato uno per quest' autunno .
Dopo una lunga sosta ai tavoli del rifugio , pieno di gente , scendiamo insieme a Viozene per chiudere l' escursione . La giornata non è stata delle più memorabili , ma comunque la Cima Revelli vale sempre lo sforzo . Il giro , secondo Strava , mi risulta di 15,5 km per 1400 metri di dislivello .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
Ed ecco la registrazione del mio giro , scaricata da Strava .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
+o- in quel periodo, pure noi eravamo in Val Tanaro...
dovevamo fare il Conoia e il Profondo, poi abbiamo virato su cose più semplici...
prima o poi dovremo farlo...
ciao
dovevamo fare il Conoia e il Profondo, poi abbiamo virato su cose più semplici...
prima o poi dovremo farlo...
ciao
Re: Bric di Conoia 2521m escursionistico da Viozene
Quest'anno ho bazzicato molto le Alpi Liguri e la Val Tanaro in particolare , perche ho passato tutte le ferie ad Imperia , alternando mare e monti . È un periodo in cui non ce la sentiamo di andarcene in giro ...
Il Conoia vale lo sforzo , e' anche molto panoramico , di solito . E tra le vette maggiori è forse la meno faticosa ...
Il Conoia vale lo sforzo , e' anche molto panoramico , di solito . E tra le vette maggiori è forse la meno faticosa ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]