Quel tratto verrà usato per il TRAIL di S.OLCESE, può darsi che l'abbiamo pulito e sistemato loro...antolino wrote: Poi ci salutiamo, parto deciso verso San Martino, trovo un sentiero spettacolare, pulito e filante come un autostrada, c'é persino un ponte di legno nuovo di zecca
Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
antolino wrote: [...] mi chiede di raccontargli qualcosa di bello della mia vita.......
Che Ca...o gli racconto di bello della mia vita?
Se avessi assistito prima alla scenetta, potevi raccontargli quello!antolino wrote: Arrivo a Prato e mi fiondo sul 13 semivuoto dove due Carlini stanno tentando di abusare sessualmente di un chihuahua il quale sta esaurendo le risorse a sua disposizione per far capire ai due infoiati botoli che pure lui é maschio è potendo eviterebbe . I padroni zingari di tutti e tre se la ridono. Domani é un altro giorno.
L'Alpe si scala. L'Appennino si viaggia, dall'Alpe si vede l'universo, e forse anche Dio, ma dall'Appennino si vedono gli uomini, e si vede il mare. (Maurizio Maggiani)
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Purtroppo è successo dopo!
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ciao a tutti,
ieri, profittando della giornata azzurrissima, ho deciso di proseguire dove mi ero fermato il 1°luglio 2014 perchè s'era fatto troppo tardi: davanti ai i mitici "1000 scalini", l'antica via diretta che congiunge il fondovalle della val Cavassolo su nei boschi fino al paese semiabbandonato di Canate di Marsiglia!
Parto prima delle 8,00 da via Benedetto Da Porto a Prato e prima delle 9,00 sono al ponte dell'acquedotto di Cavassolo, seguo la deviazione quella indicata dall'indicazione sulla casa di Salita Piloni accanto all'acquedotto (cerchio rosso ex FIE, Monte Lago) e mi dirigo verso l'acquedotto secondario che si dirige verso la valle.
Il primo tratto (fino alla deviazione giù per la strada carrozzabile) lo trovo infrascato, anche con rovi, e penso preoccupato che se già qui, così vicino alla "civiltà", ho delle difficoltà, chissà se riuscirò ad arrivare fino a dove mi sono proposto.
Però poi le cose vanno lisce, la deviazione verso il rio Arvigo, il primo guado, che pensavo fosse parecchio infrascata (come m'era successo una volta) è invece ok, ci passo con facilità e raggiungo il guado completamente asciutto (come i guadi successivi)...l'imbocco dei "1000 scalini" lo ricordavo più vicino, mi dico "ora ci sono", "ora dovrei esserci" e non ci sono mai, devo ancora andare avanti. Lo faccio speditamente fermandomi anche a scattare foto.
Finalmente, dopo il ponticello di cemento eccomi davanti al primo dei gradini. Sono le 9,15 circa. La bella e faticosa salita (la Machu Picchu della val Bisagno!) ha termine alle 10,00 precise, quando vedo sbucare all'orizzonte, oltre il muro di pietra sopra di me, le prime casette di Canate.
Giro un po' per le vie curiosando e scattando foto, sento delle voci, penso ad altri escursionisti invece poi giro e vedo essere abitanti (o aspiranti tali) del paese, che stanno sistemando l'interno di una delle case.
Li saluto, proseguo, vedo un gatto certosino e domando qualcosa al riguardo a un tipo magro uscito da una porta, presso il trogolo da cui bevo, mi vuole offrire un caffè ma, alle mie rimostranze dovute al fatto che temevo di far troppo tardi, pensa allora di offrirmi un tè alla menta, che l'aveva appena fatto. Mi invita dentro la sua casetta rustica dall'odore di legna bruciata nella stufa, bevo il tè molto buono e parliamo di diverse cose, di partigiani, della differenza tra la vita lì e quella in città e di libri vecchi di cui ne ha una piccola raccolta.
Alla fine lo saluto (assieme a noi c'era anche un'altro tipo con la barba) e mi dirigo verso il sentiero che percorre il bosco fino a San Martino di Struppa, incontro altri due escursionisti in mezzo al bosco e a Case Tigui vedo un grosso bivacco.
L'arrivo a San Martino è stato prima di mezzogiorno.
ieri, profittando della giornata azzurrissima, ho deciso di proseguire dove mi ero fermato il 1°luglio 2014 perchè s'era fatto troppo tardi: davanti ai i mitici "1000 scalini", l'antica via diretta che congiunge il fondovalle della val Cavassolo su nei boschi fino al paese semiabbandonato di Canate di Marsiglia!
Parto prima delle 8,00 da via Benedetto Da Porto a Prato e prima delle 9,00 sono al ponte dell'acquedotto di Cavassolo, seguo la deviazione quella indicata dall'indicazione sulla casa di Salita Piloni accanto all'acquedotto (cerchio rosso ex FIE, Monte Lago) e mi dirigo verso l'acquedotto secondario che si dirige verso la valle.
Il primo tratto (fino alla deviazione giù per la strada carrozzabile) lo trovo infrascato, anche con rovi, e penso preoccupato che se già qui, così vicino alla "civiltà", ho delle difficoltà, chissà se riuscirò ad arrivare fino a dove mi sono proposto.
Però poi le cose vanno lisce, la deviazione verso il rio Arvigo, il primo guado, che pensavo fosse parecchio infrascata (come m'era successo una volta) è invece ok, ci passo con facilità e raggiungo il guado completamente asciutto (come i guadi successivi)...l'imbocco dei "1000 scalini" lo ricordavo più vicino, mi dico "ora ci sono", "ora dovrei esserci" e non ci sono mai, devo ancora andare avanti. Lo faccio speditamente fermandomi anche a scattare foto.
Finalmente, dopo il ponticello di cemento eccomi davanti al primo dei gradini. Sono le 9,15 circa. La bella e faticosa salita (la Machu Picchu della val Bisagno!) ha termine alle 10,00 precise, quando vedo sbucare all'orizzonte, oltre il muro di pietra sopra di me, le prime casette di Canate.
Giro un po' per le vie curiosando e scattando foto, sento delle voci, penso ad altri escursionisti invece poi giro e vedo essere abitanti (o aspiranti tali) del paese, che stanno sistemando l'interno di una delle case.
Li saluto, proseguo, vedo un gatto certosino e domando qualcosa al riguardo a un tipo magro uscito da una porta, presso il trogolo da cui bevo, mi vuole offrire un caffè ma, alle mie rimostranze dovute al fatto che temevo di far troppo tardi, pensa allora di offrirmi un tè alla menta, che l'aveva appena fatto. Mi invita dentro la sua casetta rustica dall'odore di legna bruciata nella stufa, bevo il tè molto buono e parliamo di diverse cose, di partigiani, della differenza tra la vita lì e quella in città e di libri vecchi di cui ne ha una piccola raccolta.
Alla fine lo saluto (assieme a noi c'era anche un'altro tipo con la barba) e mi dirigo verso il sentiero che percorre il bosco fino a San Martino di Struppa, incontro altri due escursionisti in mezzo al bosco e a Case Tigui vedo un grosso bivacco.
L'arrivo a San Martino è stato prima di mezzogiorno.
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
La persona accogliente che ti ha offerto il thè è Francesco, abitante stabile di Canate.
Quanto alla prima parte del percorso, sulla briglia del Concasca, la vegetazione s'è sviluppata rapidamente dopo il mio ultimo passaggio col decespugliatore. Vorrà dire che, quando sarà possibile, ripasserò quel tratto.
Quanto alla prima parte del percorso, sulla briglia del Concasca, la vegetazione s'è sviluppata rapidamente dopo il mio ultimo passaggio col decespugliatore. Vorrà dire che, quando sarà possibile, ripasserò quel tratto.
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Circa tre settimane fa ci sono andato. Sono salito da Struppa a Marsiglia, poi ho proseguito sulla strada per Canate. Una volta in cima al colle, invece di scendere verso il fiume, ho preso una traccia sulla destra che faceva tutta la valle con scarso dislivello fino a ricongiungersi nei pressi di Canate alla mulattiera. Sentiero molto sporco e forse usato dai tecnici del bacino idrico, con un'infinità di rovi e qualche difficoltà a percepire la traccia, ma si può fare. Un unico punto segnalato pericoloso nei pressi della gola, da affrontare con un minimo di attenzione. Mi pare sia noto come quello dello scolmatoio. Da Marsiglia a Canate si impiegano circa due ore a causa dei rovi e delle altre difficoltà, ma dopo il mio passaggio è certo più pulito di prima.
A Canate ho parlato un pò con Francesco dopo aver dato un'occhiata in giro. C'era anche un ragazzo che avevo conosciuto sul Monte Moro di Nervi, che ha alcuni cavalli ed ivi soggiorna quasi tutti i fine settimana. Nel complesso c'è ancora qualche abitazione abbastanza integra, ma la tendenza al crollo aumenta di anno in anno.
Oche permettendo, sono sceso verso San Martino di Struppa ed ho allungato un pò fino al bar Tregua.
Saluti all'ottimo Terralba e a tutti.
A Canate ho parlato un pò con Francesco dopo aver dato un'occhiata in giro. C'era anche un ragazzo che avevo conosciuto sul Monte Moro di Nervi, che ha alcuni cavalli ed ivi soggiorna quasi tutti i fine settimana. Nel complesso c'è ancora qualche abitazione abbastanza integra, ma la tendenza al crollo aumenta di anno in anno.
Oche permettendo, sono sceso verso San Martino di Struppa ed ho allungato un pò fino al bar Tregua.
Saluti all'ottimo Terralba e a tutti.
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
E bravo Rudi , che ogni tanto ti fai rivedere su questi schermi ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ciao Daniele. Leggo sempre, anche se scrivo poco.
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Grazie per l'ottimo Sei salito a Marsiglia seguendo il quadrato rosso? Appena possibile cercheremo di ritracciare il sentiero Capenardo-Marsiglia, proseguimento di quello che poi porta a Canate (la strada buona...). CiaoP6eudo wrote:Circa tre settimane fa ci sono andato. Sono salito da Struppa a Marsiglia, poi ho proseguito sulla strada per Canate. Una volta in cima al colle, invece di scendere verso il fiume, ho preso una traccia sulla destra che faceva tutta la valle con scarso dislivello fino a ricongiungersi nei pressi di Canate alla mulattiera. Sentiero molto sporco e forse usato dai tecnici del bacino idrico, con un'infinità di rovi e qualche difficoltà a percepire la traccia, ma si può fare. Un unico punto segnalato pericoloso nei pressi della gola, da affrontare con un minimo di attenzione. Mi pare sia noto come quello dello scolmatoio. Da Marsiglia a Canate si impiegano circa due ore a causa dei rovi e delle altre difficoltà, ma dopo il mio passaggio è certo più pulito di prima.
A Canate ho parlato un pò con Francesco dopo aver dato un'occhiata in giro. C'era anche un ragazzo che avevo conosciuto sul Monte Moro di Nervi, che ha alcuni cavalli ed ivi soggiorna quasi tutti i fine settimana. Nel complesso c'è ancora qualche abitazione abbastanza integra, ma la tendenza al crollo aumenta di anno in anno.
Oche permettendo, sono sceso verso San Martino di Struppa ed ho allungato un pò fino al bar Tregua.
Saluti all'ottimo Terralba e a tutti.
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Dovere.
Sì, ho seguito un pò il quadrato rosso per il Candelozzo, poi l'ho lasciato a Capenardo e ho improvvisato fino a Marsiglia. La segnalazione mi sembrava piuttosto efficiente, comunque non ho incontrato nessuno fino a Marsiglia. Lì ho trovato una coppia di ragazzi vestiti da città che seguivano con eccessiva fiducia la traccia GPS per Canate. Non ho visto alcuna segnalazione su quell'itinerario, ma la mulattiera è chiara. Siccome non avevo voglia di scendere per poi risalire ho preso sulla destra e ho continuato in costa come detto sopra. Fatica doppia, ma mi sono divertito. Ovviamente, nemmeno questo sentiero è segnalato. Ho visto alcuni segnali provvisori, probabilmente messi dai tecnici dell'aquedotto, la cima di una teleferica per il trasporto materiali e poi due segnali di pericolo vicino allo scolmatoio. E' probabile che poco sotto vi fosse lo sbocco del troppo pieno, ma io non l'ho visto. La visibilità sul versante opposto della valle (quello di Canate) è piena, almeno quando non si sta nel bosco, ma il sentiero non si riesce a vederlo nemmeno col cannocchiale. Almeno una roncola e abiti a prova di spine sono d'obbligo, ma mi sentirei di consigliarlo ai più avventurosi.
Ciao.
Sì, ho seguito un pò il quadrato rosso per il Candelozzo, poi l'ho lasciato a Capenardo e ho improvvisato fino a Marsiglia. La segnalazione mi sembrava piuttosto efficiente, comunque non ho incontrato nessuno fino a Marsiglia. Lì ho trovato una coppia di ragazzi vestiti da città che seguivano con eccessiva fiducia la traccia GPS per Canate. Non ho visto alcuna segnalazione su quell'itinerario, ma la mulattiera è chiara. Siccome non avevo voglia di scendere per poi risalire ho preso sulla destra e ho continuato in costa come detto sopra. Fatica doppia, ma mi sono divertito. Ovviamente, nemmeno questo sentiero è segnalato. Ho visto alcuni segnali provvisori, probabilmente messi dai tecnici dell'aquedotto, la cima di una teleferica per il trasporto materiali e poi due segnali di pericolo vicino allo scolmatoio. E' probabile che poco sotto vi fosse lo sbocco del troppo pieno, ma io non l'ho visto. La visibilità sul versante opposto della valle (quello di Canate) è piena, almeno quando non si sta nel bosco, ma il sentiero non si riesce a vederlo nemmeno col cannocchiale. Almeno una roncola e abiti a prova di spine sono d'obbligo, ma mi sentirei di consigliarlo ai più avventurosi.
Ciao.
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Probabilmente da Capenardo hai preso il vecchio sentiero della Coop Lunanuova che è indicato da un cartello poco prima di sbucare in paese. È quello il percorso che non sarebbe male risegnalare. Ciao
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
E' probabile. Ho letto tutto il topic, quindi anche le informazioni circa la vecchia cooperativa. Credo anch'io che non sarebbe male ribattere i segni (o rifarli ex novo), ma credo che la presenza della strada asfaltata e il servizio ATP ancora attivo (per il momento), scoraggino dal farsela tutta a piedi da Struppa. Comunque, se Canate piange, Marsiglia non ride... anzi, ho visto più gente a Canate che a Marsiglia, tra scout e gitanti. Ciao.
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Beh certo. È un lavoro destinato agli escursionisti. Comunque tra Capenardo e Marsiglia il sentiero, segnali a parte, e abbastanza pulito?
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Non tanto. Era la prima volta che andavo nella zona, quindi non sono in grado di dirtelo con precisione, ma l'impressione che ne ho avuta è che non sia molto frequentato. Gli escursionisti che ho visto a Canate venivano tutti da San Martino o dall'Alpesisa. Salendo non ho incontrato praticamente nessuno e ho sbagliato almeno un paio di volte.
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Scusa
mi riferivo al solo tratto capemardo-marsiglia
che non ci passi alcuno lo do per certo, magari pero essemdo nel bosco non e stato troppo invaso da arbustelli o rovi
mi riferivo al solo tratto capemardo-marsiglia
che non ci passi alcuno lo do per certo, magari pero essemdo nel bosco non e stato troppo invaso da arbustelli o rovi
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ti confermo che quel tratto è molto confuso.
Ciao.
Ciao.
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
spero che [gli] abbiano ripristinato la possibilitá di allacciarsi alla rete elettricaP6eudo wrote: A Canate ho parlato un pò con Francesco dopo aver dato un'occhiata in giro. C'era anche un ragazzo che avevo conosciuto sul Monte Moro di Nervi, che ha alcuni cavalli ed ivi soggiorna quasi tutti i fine settimana. Nel complesso c'è ancora qualche abitazione abbastanza integra, ma la tendenza al crollo aumenta di anno in anno.
grazie per le info e per il lavoro di manutenzione dei sentieri che svolgete
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ciao a tutti , vorrei tornare a Canate dopo non so quanti anni per fare foto e riprese, vorrei chiedervi due info, la via più veloce per arrivarci e se in zona rio canate ci sono dei laghetti. Qualcuno mi aveva detto dopo il canile a inizio scalinata ma non so precisamente dove
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
C' è un post recente di Soundofsilence che tratta l' argomento.
viewtopic.php?f=5&t=196&start=280" onclick="window.open(this.href);return false;
viewtopic.php?f=5&t=196&start=280" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
La via meno faticosa è certamente il sentiero cerchio rosso barrato che parte da Prato ma che puoi benissimo prendere a San Martino di Struppa dove arrivi con il bus 479 o con l'auto. Seguendo il cerchio rosso del Sentiero 1 Quotazero dal ponte di Cavassolo (lo raggiungi in auto o, da Prato, seguendo il sentiero Fie quadrato giallo) più o meno impieghi lo stesso tempo (55 minut circa) ma se hai uno zaino pesante i 1217 scalini da superare non sono il massimo.xmas43 wrote:Ciao a tutti , vorrei tornare a Canate dopo non so quanti anni per fare foto e riprese, vorrei chiedervi due info, la via più veloce per arrivarci e se in zona rio canate ci sono dei laghetti. Qualcuno mi aveva detto dopo il canile a inizio scalinata ma non so precisamente dove
Quanto ai laghetti ti ha già risposto Delo col riferimento a Sound, ma qualcosa c'è anche più sotto nel tratto a valle della confluenza del rio Arvigo nel rio Canate, a monte dell'allevamento dei cani, come ti hanno detto. Più in alto non me ne risultano, almeno fino a dove iniziano gli scalini; oltre lungo il greto non sono mai andato.
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Scusate ma non si fa prima da marsiglia attraverso parascandolo?
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Da Marsiglia passando per Scandolaro ci vorrà circa 1 ora e 10 - 20, ma arrivare a Marsiglia da Cavassolo ci vorranno 20/30 minuti.luga wrote:Scusate ma non si fa prima da marsiglia attraverso parascandolo?
Se ti muovi con i mezzi pubblici, anche se a Marsiglia fa capolinea la corriera, forse è preferibile partire da Cavassolo.
Comunque vanno bene entrambe, quella da Marsìglia permette di visitare anche il piccolo borgo di Scandolaro, ancora ben conservato.
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Grazie per la correzione e le info addizionali
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ciao a tutti, forse riesco ad andare in questi giorni e sono indeciso se partire da San Martino e fare il sentiero dritto credo in costa oppure da prato-cavassolo e 1000 gradini... non so se qualcuno li ha fatti recentemente per capire lo stato dei sentieri e i tempi di percorribilità. Grazie
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Beh , perché non farli tutti e due , uno per salire e l'altro per scendere ? Parti da Prato imboccando l'acquedotto storico poi fai i 1000 gradini , arrivi a Canate e quindi torni da San Martino ! Io ho fatto i 1200 gradini un mese fa e l'ho trovato in eccellenti condizioni . Certo è un po' impegnativo perché il dislivello si concentra tutto nella scalinata e prima c'è da fare attenzione ai guadi . Da Canate a San Martino l'ha fatto mia figlia un paio di settimane fa e non ha avuto problemi . Hai solo l'imbarazzo della scelta ... Buona camminata comunque !
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Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
A febbraio scorso a Canate ci sono arrivato partendo da Marsiglia.
Sentiero in buone condizioni con bel percorso che passa anche da Scandolaro.
Poi per il ritorno sono salito al Colle Est di Monte Lago (tratto ripido) e per crinale (panoramico) sono arrivato a Capenardo da dove in breve si raggiunge Marsiglia chiudendo l'anello.
Tutti i sentieri da me percorsi sono al momento ben tracciati e ben segnalati.
Lunghezza complessiva 8 km, dislivello circa 700m con i sali scendi.
Sentiero in buone condizioni con bel percorso che passa anche da Scandolaro.
Poi per il ritorno sono salito al Colle Est di Monte Lago (tratto ripido) e per crinale (panoramico) sono arrivato a Capenardo da dove in breve si raggiunge Marsiglia chiudendo l'anello.
Tutti i sentieri da me percorsi sono al momento ben tracciati e ben segnalati.
Lunghezza complessiva 8 km, dislivello circa 700m con i sali scendi.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ieri, con l'occasione della grande siccità, sono finalmente riuscito a salire a Canate per il sentiero dei 1000 scalini, 1000 abbondanti ...
(dopo 2 tentativi a vuoto, respinto dal secondo guado troppo profondo per i mie gusti ), tutti i guadi asciutti che più asciutti non si può
L'idea era fare l'anello scendendo poi verso S. Martino di Struppa.
Per evitare l'eventuale affollamento ( ) di Pasquetta nel tratto dell'acquedotto, decido di lasciare lo scooter presso la chiesa di S. Cosimo di Struppa, scendere all'acquedotto e poi a Cavassolo alla mattina, in orario notoriamente disprezzato dai "merenderi" più accaniti.
Scelta azzeccata, in 15 - 20 min arrivo al ponte di Cavassolo incrociando solo un paio di mattinieri col cane e 4 "foresti", provenienti in direzione opposta la mia, che si erano già persi all'altezza dei filtri
La tempistica indicata mi sembra corretta, senza correre ma anche senza soste, quasi inevitabili dall'inizio degli scalini fino alla cresta per il Monte Lago, traccia veramente molto molto ripida
Comunque da Cavassolo a Canate ci ho messo 1 ora 50 min, senza correre e facendo foto
Un caffè e 4 chiacchere con il sempre cordiale Francesco e inizio la discesa verso S.Martino di Struppa, 2 ore, fermandomi parecchio a far foto a Case Tigui e macro ad alcuni bei fiorellini che devo ancora identificare (pessime, senza attrezzatura adeguata, da cestinare ma che cmq fan perdere tempo)
In brevissimo, per interessanti crose che meritano una gitarella a se, a S. Cosimo.
Tecnicismi: 12,6km, 986m dislivello
non sono certo dell'esattezza PS
purtroppo lui non c'è più
da un po di tempo non voleva più rientrare alla baracca alla notte, 20 giorni fa ...
ne è rimasto il palco
(dopo 2 tentativi a vuoto, respinto dal secondo guado troppo profondo per i mie gusti ), tutti i guadi asciutti che più asciutti non si può
L'idea era fare l'anello scendendo poi verso S. Martino di Struppa.
Per evitare l'eventuale affollamento ( ) di Pasquetta nel tratto dell'acquedotto, decido di lasciare lo scooter presso la chiesa di S. Cosimo di Struppa, scendere all'acquedotto e poi a Cavassolo alla mattina, in orario notoriamente disprezzato dai "merenderi" più accaniti.
Scelta azzeccata, in 15 - 20 min arrivo al ponte di Cavassolo incrociando solo un paio di mattinieri col cane e 4 "foresti", provenienti in direzione opposta la mia, che si erano già persi all'altezza dei filtri
La tempistica indicata mi sembra corretta, senza correre ma anche senza soste, quasi inevitabili dall'inizio degli scalini fino alla cresta per il Monte Lago, traccia veramente molto molto ripida
Comunque da Cavassolo a Canate ci ho messo 1 ora 50 min, senza correre e facendo foto
Un caffè e 4 chiacchere con il sempre cordiale Francesco e inizio la discesa verso S.Martino di Struppa, 2 ore, fermandomi parecchio a far foto a Case Tigui e macro ad alcuni bei fiorellini che devo ancora identificare (pessime, senza attrezzatura adeguata, da cestinare ma che cmq fan perdere tempo)
In brevissimo, per interessanti crose che meritano una gitarella a se, a S. Cosimo.
Tecnicismi: 12,6km, 986m dislivello
non sono certo dell'esattezza PS
purtroppo lui non c'è più
da un po di tempo non voleva più rientrare alla baracca alla notte, 20 giorni fa ...
ne è rimasto il palco
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Poverino.... ha fatto da cena ai lupi della zona ... Che brutta fine ! Se lo sa mia moglie non mi lascia più andare in giro da solo ... o forse sì ...Walter1 wrote: purtroppo lui non c'è più
da un po di tempo non voleva più rientrare alla baracca alla notte, 20 giorni fa ...
ne è rimasto il palco
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ciao Walter, mi confermi condizioni segnavia più che buoni, come dettomi da altri? In particolare ricordi se la targhetta di deviazione verso la strada, sulla briglia del Concasca, sia sempre al suo posto?
Te lo chiedo perché prossimamente effettueremo un ripasso con lieve variazione del pittogramma, in accordo con la Fie.
Tempistica: eravamo tentati di modificare le 2h45' indicate in 3h15' ma vista la tua testimonianza possiamo limitarci a 3h00'. Cosa consigli?
Curiosità: ti sei davvero trovato impossibilitato a guadare? A me mai accaduto. O hai beccato proprio un giorno di post pioggia intensa oppure un momento dell'apertura del "troppo pieno" del serbatoio dell'acquedotto...
Te lo chiedo perché prossimamente effettueremo un ripasso con lieve variazione del pittogramma, in accordo con la Fie.
Tempistica: eravamo tentati di modificare le 2h45' indicate in 3h15' ma vista la tua testimonianza possiamo limitarci a 3h00'. Cosa consigli?
Curiosità: ti sei davvero trovato impossibilitato a guadare? A me mai accaduto. O hai beccato proprio un giorno di post pioggia intensa oppure un momento dell'apertura del "troppo pieno" del serbatoio dell'acquedotto...
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
ti confermo i segnavia più che buoni e sovrabbondantiterralba wrote:Ciao Walter, mi confermi condizioni segnavia più che buoni, come dettomi da altri? In particolare ricordi se la targhetta di deviazione verso la strada, sulla briglia del Concasca, sia sempre al suo posto?
Te lo chiedo perché prossimamente effettueremo un ripasso con lieve variazione del pittogramma, in accordo con la Fie.
se intendi il punto dove abbandonare le ciappe dell'acquedotto e prendere per la strada, qui un cartellino c'è non enorme, visibile se uno cammina guardando dove deve andare, come spesso NON accade comunque ci sono i segnavia...
se invece intendi da questa briglia, non lo so perchè ero già sulla strada da prima
bah ... certamente non si accontenterà nessuno, più di uno ci metterà meno e mugugneranno perchè è scritto troppo, altrettanti mugugneranno perchè è scritto troppo poco ...terralba wrote: Tempistica: eravamo tentati di modificare le 2h45' indicate in 3h15' ma vista la tua testimonianza possiamo limitarci a 3h00'. Cosa consigli?
per me, e non mi assumo alcuna responsabilità diretta ne indiretta 3 ore vanno bene
per "ben" 2 volte, non ho badato troppo al meteoterralba wrote: Curiosità: ti sei davvero trovato impossibilitato a guadare? A me mai accaduto. O hai beccato proprio un giorno di post pioggia intensa oppure un momento dell'apertura del "troppo pieno" del serbatoio dell'acquedotto...
la seconda volta, tra l'altro da solo, al secondo guado l'acqua era davvero molto alta, almeno al ginocchio e il tratto non è breve, avendo visto adesso gli altri guadi, ho fatto bene a non proseguire
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
Ok, mi riferivo proprio al punto in cui si lascia l'acquedotto. Metteremo allora 3 ore nette, anche sul sito Fie. Ultima cosa: i segni rossi sulle pietre lungo il greto sono ancora abbastanza ben visibili?
pace e bene
Re: Canate di Marsiglia: un paese abbandonato
si per lo più senza problemi, solo nel tratto più lungo proprio nel mezzo del torrente (dove c'è poi un passo alto da salire al sentiero per capirci) non ne ho visti, ma forse ho cannato anche io qualche deviazione, e quindi ho rinforzato due o tre ometti già esistenti sul greto, finchè duranoterralba wrote:Ultima cosa: i segni rossi sulle pietre lungo il greto sono ancora abbastanza ben visibili?