Guardo le previsioni,ottime, sereno in tutto il Nord-Ovest...perfetto ,allora penso a qualcosa di panoramico e mi viene in mente i Monti Ebro e Chiappo da Capanne di Cosola ,non e' vicinissimo ma se la giornata e' spaziale come la settimana precedente al Treggin ne può valere la pena.
Tutto pronto zaino, traccia gps ,viveri...bene...
Mercoledì mi alzo e vedendo il cielo non proprio terso do un'occhiata alle webcam poste sul Giarolo e constato esserci un cielo tuttaltro che sereno con panorama uguale a 0
Provo a farmi venire in mente un altro percorso ma proprio non riesco a partorire nulla di meglio che il Monte Leco da Busalla....spero allora che migliori il tempo e magari possa la vetta regalarmi una gradita sorpresa.
Raggiungo quindi Busalla e mi dirigo in Via Levrero dove ,nel parcheggio del cimitero lascio l'auto.
Seguo le due x gialle dapprima su asfalto ,quindi su sterrata che alterna tratti nel bosco ad altri fra belle distese prative.
Il cielo e' sereno ma regna la foschia. La sterrata diventa sentiero e si inoltra nel bosco dove ho un gradito incontro (che purtroppo non sono riuscito ad immortalare) ,un daino o un capriolo non saprei (non me ne intendo granchè, so solo che era marrone con la parte posteriore , compresa la coda ,bianca ) ad una decina di metri da me che dopo essersi accorto della mia presenza con un paio di balzi sparisce nella boscaglia.
In breve sbuco su asfalto in corrispondenza di una casa, il sentiero prosegue sul lato opposto costeggiando le recinzioni della casa appunto e si inoltra nuovamente nel bosco. Raggiunte le pendici del boscoso Monte Montaldo si aggiunge il sentiero tre pallini gialli ed in breve sbuco su di una sterrata ,ora sull'Altavia proveniente dal Passo dei Giovi e diretta al Passo della Bocchetta.La seguo e ,dopo aver trascurato svariete deviazioni ,giungo al Passo della Bocchetta.
Attraverso la strada e seguo la sterrata lastricata di pietre.Raggiunte poi le pendici del monte ,nel punto in cui si divide l'Altavia che piega a sinistra verso Il Taccone e la sterrata a destra (sempre xx gialle) io ,stufo di sterrate, seguo una labile traccetta che fra bassi arbusti sale ripida approdando fra gli orridi ripetitori di vetta.
Come immaginavo il panorama si limita ai monti vicini (Taccone,Figne,Tobbio a sinistra e Ebro,Chiappo e catena dell'Antola a destra) e riesco giusto a scorgere in lontananza la sagoma del Rosa,che inizialmente mi sembrava nuvolaglia bianca....
Mesto mesto me ne scendo sulla sterrata e ad una adeguata distanza dai ripetitori mi fermo a degustare il mio frugale pasto.
Con tutta tranquillità ritorno sullo stesso percorso d'andata.
Gita che ovviamente non mi ha soddisfatto...cercando di cogliere i lati positivi diciamo che ho passato una giornata all'aria aperta e non al lavoro ed ho fatto un pò di allenamento in vista delle più impegnative gite estive.
Qui la descrizione dettagliata con foto e traccia gps: http://www.finoincima.altervista.org/Mo ... 20Leco.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Qui le restanti foto dell'album: https://photos.google.com/share/AF1QipM ... gxTDF1WThn" onclick="window.open(this.href);return false;
Caro Maury , con il meteo non si può fare nulla . O si rinuncia o ci si accontenta di quello che passa il convento... 
caspita un botto di km
