, mi ritrovo la giornata libera e mi organizzo per un curioso itinerario che avevo in progetto da un po' 
Un percorso "a chilometri zero" e a "zero emissioni di CO2 " ( e magari pure senza olio di palma ! ), visto che parto con il bus urbano e tornerò a casa a piedi !! La meta principale sarebbe l'arditissimo Monte Croce di San Siro , sotto il quale sono praticamente nato oltre 53 anni fa 
, ma visto che come giro è un po' troppo breve , ho pensato bene di aggiungerci una salita a Creto ed al Monte Carossino ed una conseguente discesa sulla dorsale sino al Righi e poi a casa ... 
Con il bus 14 raggiungo Via Struppa ed imbocco la Salita Ca' dei Baghini , pittoresca mattonata che si snoda in ambiente rurale sino a Via Campodenego , dove termina la strada ed inizia il percorso ben segnato AQ2 in biancorosso .
Il sentiero entra nel boschetto
e si inerpica sino ad un rudere presso il quale c'è un trivio : a sinistra si va alle Terre Rosse ed al Castelluzzo , diritti si va a Cartagenova ed a destra si sale al Monte Croce . Naturalmente non posso esimermi di andare a dare un'occhiata alle curiose formazioni argillose
ed alle scarse rovine dell'antico Castelluzzo , una delle più vecchie fortificazioni genovesi .
Tutta la deviazione tra andata , ritorno e foto non richiede più di un quarto d'ora , dopodichè posso riprendere la salita nel bosco sempre seguendo la splendida mulattiera , ben tenuta e pulita da poco
Prima di uscire dal bosco incontro anche una piccola mandria di cavalli con puledro al seguito , piuttosto diffidenti , e quindi arrivo in una radura sulla dorsale da cui intravvedo la vicina grande croce . In pochi minuti raggiungo l'enorme manufatto con la vicina cappelletta e mi godo i bei panorami che il luogo offre .
Riprendo a salire sul crinale raggiungendo la vera cima del Monte Croce di San Siro , che offre una visuale ancora migliore sulla bassa Val Bisagno
e poi continuo la salita sino alla Curva del Perdono , dove incrocio la Provinciale per Creto. La attraverso e riprendo il sentiero , toccando Via Villini di Creto , la Colla del Canile ed il Monte Alpe , da cui ho una bella vista del mio tragitto di discesa sino al Righi ...
oltre ad un ottimo panorama d'infilata sulla Val Bisagno .
Già che ci sono raggiungo il vicino Monte Carossino ( 839 mt. ) , punto orografico più alto della dorsale , impreziosito da uno dei tanti paletti del metanodotto che mi faranno compagnia per tutta la giornata
Da qui si gode anche una bella visuale sulla verde valle del Sardorella e sulla zona di Sant'Olcese.
A questo punto comincio la breve discesa , lungo il ripido crinale nord verso il Monte La Sella , per incrociare il Sentiero Liguria Luni-Ventimiglia , contrassegnato " X rossa ", che rientra nel bosco per un bel tratto , sino ad una radura in cui si innesta sulla dorsale . Qui ritrovo il metanodotto che percorre l'ondulato crinale e che seguo nei suoi saliscendi .
Sul Monte Corvo trovo anche una bella croce lì piazzata dagli abitanti di Pino
e poco dopo , per non entrare in un terreno recintato con filo spinato , lascio la dorsale imboccando un sentiero a sinistra che mi immette su di una sterrata che mi condurrà alla Crociera di Pino e all'asfalto . Raggiungo quindi la Baita del Diamante , affollatissima di gitanti con le mandibole piacevolmente impegnate
, e comincio l'impegnativa risalita verso il Forte Diamante . Le fatiche della giornata si fanno sentire , ma dopo la prima dura rampa nel bosco mi appare la magnifica visuale del Forte appollaiato sulla piramidale vetta
e subito dopo la piacevolissima scoperta che la fortezza è aperta e visitabile ...
C'è pieno di gente sugli spalti ,anche quelli più alti Ovviamente mi dedico all'esplorazione del sito , visitando le spoglie sale interne
e la bellissima terrazza panoramica sul tetto , mentre decine di persone prendono il sole intorno a me .
Soddisfattissimo della fortunata quanto inattesa opportunità , ho lasciato il forte per risalire sul dirimpettaio Monte San Michele , da cui si gode la panoramica migliore sul Diamante
Sono quindi sceso al Forte Fratello Minore per un rapido giro all'interno
e poi alla sella successiva , per un'ultima foto con il Forte Diamante.
Oramai ero in vista del traguardo e dopo un passaggio accanto all'impenetrabile Forte Puin
e dopo un costeggiamento delle maestose mura laterali del Forte Sperone , con scorcio di porto ,
sono giunto al piazzale del Peralto dove ho fatto una doccetta alla fontanella ... La giornata era stata calda ed io avevo terminato l'acqua da un pezzo ...
. Da lì , giù per afalto sino al Righi e poi sempre a piedi fino a casa , per la doccia ristoratrice e la meritata birrona ( non in quest'ordine ! ) . Secondo le mie solite stime approssimative , il percorso odierno è stato di circa 24 chilometri , con quasi 1300 metri di dislivello complessivo , percorsi in 8 ore e mezzo , soste comprese .
Magari si tratta di un itinerario un po' originale e con poco senso , ma io l'ho trovato molto soddisfacente , permettendomi di unire motivazioni "sentimentali" al piacere di visitare i sempre affascinanti Forti di Ponente .
, Maury .
e immagino quanta gente avrai beccato sui sempre belli forti come dici 
....lungo, però ! 
...anche se ho meno opportunità di voi genovesi... 
) non è proprio riposante 
