Monte Cavallo
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Monte Cavallo
Domenica 27 Novembre 2016: Orto di Donna (1060) – Foce Cardeto (1640) – Passo Focolaccia (1650) – Forcella Porta (1745) – Monte Cavallo (1884) – Forcella Porta (1745) – Passo Focolaccia (1650) – Foce Cardeto (1640) – Rifugio Orto di Donna (1485) – Rifugio Donegani (1150) – Orto di Donna (1060).
Partecipanti: Stefania, Gheroppa, Kay e soundofsilence.
Lunghezza: 14 Km circa.
Dislivello: 1100 circa contando tutti i saliscendi.
Difficoltà: EE la salita da Orto di Donna a Foce Cardeto, con alcuni tratti attrezzati, ma comunque levigati e scivolosi, specie in questa stagione, in cui prestare attenzione, tanto che abbiamo preferito cambiare strada per la discesa. E poi fino a Forcella Porta, quindi EE su un sentierino stretto ma non difficile, ma in cui comunque conviene prestare attenzione dati i ripidi pendii erbosi sottostanti, fino alla cresta del Cavallo. La cresta è quasi tutta EE, ma il passaggio in discesa dalla Quota 1872 è alpinistico e può essere valutato F+, presentando alcuni passaggi di I+, su terreno esposto e potenzialmente scivoloso; si può comunque passare in sicurezza attaccando una corda al chiodo presente poco dopo la cima della predetta quota. EE, anche se meno sostenuto, il sentiero per il Rifugio Orto di Donna, che presenta comunque un passaggio ostico su una roccia, nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata, molto scivolosa. E infine la marmifera per tornare al parcheggio.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada prima sulla A12 e quindi sulla A15 (La Spezia – Parma) fino ad Aulla. Si prende quindi la strada per il Cerreto (ss63) in direzione Fivizzano fino al bivio con la sr445 (strada regionale della garfagnana) in località Gassano. Si segue la sr445 in direzione di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana fino a Casola in lunigiana, dove si svolta a destra passando a fianco di una caratteristica torre sulla sede stradale imboccando così la SP59 per Minucciano. Poco dopo Minucciano (1 Km circa) si svolta a destra sulla strada segnalata per Orto di Donna e Val Serenaia che si percorre per 5 Km, fino a giungere al Rifugio Val Serenaia in località Orto di Donna, dove esistono amplissime possibilità di parcheggio.
Percorso a a piedi: dal parcheggio, si prosegue sul sentiero 178 per la Foce di Cardeto, che sale con un po’ di cambi di direzione nel bosco e affronta poi qualche salto roccioso attrezzato con cavi. Ormai in vista della Foce di Cardeto giungiamo al bivio per il Rifugio Orto di Donna sulla destra, sentiero che percorreremo al ritorno. Dalla Foce di Cardeto iniziamo a scendere qualche decina di metri sul sentiero 179, giungendo quindi ad un bivio, sulla sinistra segni azzurri indicano il percorso per il Pisanino, mentre noi proseguiamo superando un passaggio esposto segnalato da paletti di legno con tacche rosse. Continuiamo quindi sempre sul 179, con percorso abbastanza pianeggiante, fino a raggiungere la sottostante marmifera. Seguiamo quindi la marmifera, scorciandone un tornante seguendo le frecce rosse sul marmo, fino al Passo della Focolaccia. Passiamo quindi sull’altro versante (sud), e raggiungiamo in breve il Bivacco Aronte. Da qui una traccia di sentiero, subito non evidentissima, ma poi segnata (167), sale sulla destra alla già ben visibile (se non c’è nebbia…) Forcella Porta. Alla Forcella abbandoniamo il sentiero segnato per prendere una traccia che procede a mezza costa sulla destra senza perdere quota. Procediamo quindi pressoché in piano sullo stretto sentierino per poco più di 300 metri e, quindi, svoltiamo a destra in ripida salita, seguendo la traccia e anche qualche ometto qui presente. Ci dirigiamo quindi verso l’evidente insellatura tra la Quota 1872 e la Quota 1850 del Cavallo, seguendo la traccia, vero e proprio solco seminascosto dall’erba alta, ma a tratti assai profondo, che ci porta a destinazione senza grosse difficoltà. Giunti alla sella prendiamo prima a destra e percorriamo l’aerea ma facile cresta fino alla Quota 1850, prima e più bassa delle vette del Cavallo. Torniamo quindi all’insellatura e iniziamo a salire la Quota 1872, tenendoci leggermente a sinistra della cresta, su roccia solida che con tempo buono non dà problemi. Giunti alla seconda vetta occorre scendere lungo il filo di cresta, tenendosi, leggermente a destra e, magari, facendo sicurezza con una corda da attaccare ad un chiodo (verificarne la tenuta) ivi presente. Si superano così una decina di metri esposti e assai ripidi (I+) e si giunge alla sella prima della quota 1870, normalmente non considerata tra le vette del Cavallo; nonostante questo ci tocca comunque salirla e quindi continuare facilmente fino alla vetta principale. Continuare da qui per giungere alla cima nord diventerebbe assai problematico e poi incomincia pure a far tardi e quindi toraniamo indietro sui nostri passi fino prima alla Forcella Porta, poi al Passo Focolaccia e quindi alla Foce di Cardeto. Scendiamo quindi ancora sul sentiero dell’andata dalla Foce di Cardeto, ma dopo 100 metri prendiamo a sinistra il sentiero per il Rifugio Orto di Donna. Percorriamo quindi il nuovo sentiero che con andatamento leggermente digradante, ma comunque a saliscendi, ci porta in 40 minuti circa al Rifugio. Da qui trascuriamo il bivio a destra per la Val Serenaia (niente in effetti vieta di prenderlo volendo far prima, ma noi, essendo ormai quasi buio, abbiamo preferito percorrere la più lunga, ma sicuramente più tranquilla nell’oscurità, strada marmifera) e continuiamo dritti sulla strada marmifera che, pur lunga, perde comunque abbastanza rapidamente quota. La predetta strada giunge poi a un punto dove si biforca (quota 1260 circa), qui occorre prendere a destra, quasi tornando indietro per un breve tratto, e quindi riprendiamo a scendere incontrando poi una scorciatoia sulla destra che permette di scendere direttamente al Rifugio Donegani, evitando un amplissimo tornante. Noi invece, sempre per il buio, abbiamo percorso il tornante, quindi siamo passati davanti al Rifugio e, in circa 600 metri, siamo scesi alla strada asfaltata in cui abbiamo lasciato la macchina, da imboccare brevemente verso destra.
Conclusioni: Gita veramente stupenda, bella dall’inizio alla fine, ma, indubbiamente, la cresta del Cavallo ne è il clou: panorami senza pari e percorso veramente emozionante, peccato che la giornata corta ci abbia impedito di esplorare un po’ di più, ma è andata più che bene così, visto che eravamo già abbondantemente fuori stagione per una salita in “stile estivo” al Cavallo…. Consiglio in effetti, per avere più ore di luce e non trovare sorprese di ghiaccio o erba o rocce bagnate, estremamente pericolosi in alcuni punti (e noi in effetti qualcosa abbiamo trovato), di non andare oltre fine ottobre o prima di maggio inoltrato.
Link alle foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... vallo1.htm
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Lunghezza: 14 Km circa.
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Difficoltà: EE la salita da Orto di Donna a Foce Cardeto, con alcuni tratti attrezzati, ma comunque levigati e scivolosi, specie in questa stagione, in cui prestare attenzione, tanto che abbiamo preferito cambiare strada per la discesa. E poi fino a Forcella Porta, quindi EE su un sentierino stretto ma non difficile, ma in cui comunque conviene prestare attenzione dati i ripidi pendii erbosi sottostanti, fino alla cresta del Cavallo. La cresta è quasi tutta EE, ma il passaggio in discesa dalla Quota 1872 è alpinistico e può essere valutato F+, presentando alcuni passaggi di I+, su terreno esposto e potenzialmente scivoloso; si può comunque passare in sicurezza attaccando una corda al chiodo presente poco dopo la cima della predetta quota. EE, anche se meno sostenuto, il sentiero per il Rifugio Orto di Donna, che presenta comunque un passaggio ostico su una roccia, nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata, molto scivolosa. E infine la marmifera per tornare al parcheggio.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada prima sulla A12 e quindi sulla A15 (La Spezia – Parma) fino ad Aulla. Si prende quindi la strada per il Cerreto (ss63) in direzione Fivizzano fino al bivio con la sr445 (strada regionale della garfagnana) in località Gassano. Si segue la sr445 in direzione di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana fino a Casola in lunigiana, dove si svolta a destra passando a fianco di una caratteristica torre sulla sede stradale imboccando così la SP59 per Minucciano. Poco dopo Minucciano (1 Km circa) si svolta a destra sulla strada segnalata per Orto di Donna e Val Serenaia che si percorre per 5 Km, fino a giungere al Rifugio Val Serenaia in località Orto di Donna, dove esistono amplissime possibilità di parcheggio.
Percorso a a piedi: dal parcheggio, si prosegue sul sentiero 178 per la Foce di Cardeto, che sale con un po’ di cambi di direzione nel bosco e affronta poi qualche salto roccioso attrezzato con cavi. Ormai in vista della Foce di Cardeto giungiamo al bivio per il Rifugio Orto di Donna sulla destra, sentiero che percorreremo al ritorno. Dalla Foce di Cardeto iniziamo a scendere qualche decina di metri sul sentiero 179, giungendo quindi ad un bivio, sulla sinistra segni azzurri indicano il percorso per il Pisanino, mentre noi proseguiamo superando un passaggio esposto segnalato da paletti di legno con tacche rosse. Continuiamo quindi sempre sul 179, con percorso abbastanza pianeggiante, fino a raggiungere la sottostante marmifera. Seguiamo quindi la marmifera, scorciandone un tornante seguendo le frecce rosse sul marmo, fino al Passo della Focolaccia. Passiamo quindi sull’altro versante (sud), e raggiungiamo in breve il Bivacco Aronte. Da qui una traccia di sentiero, subito non evidentissima, ma poi segnata (167), sale sulla destra alla già ben visibile (se non c’è nebbia…) Forcella Porta. Alla Forcella abbandoniamo il sentiero segnato per prendere una traccia che procede a mezza costa sulla destra senza perdere quota. Procediamo quindi pressoché in piano sullo stretto sentierino per poco più di 300 metri e, quindi, svoltiamo a destra in ripida salita, seguendo la traccia e anche qualche ometto qui presente. Ci dirigiamo quindi verso l’evidente insellatura tra la Quota 1872 e la Quota 1850 del Cavallo, seguendo la traccia, vero e proprio solco seminascosto dall’erba alta, ma a tratti assai profondo, che ci porta a destinazione senza grosse difficoltà. Giunti alla sella prendiamo prima a destra e percorriamo l’aerea ma facile cresta fino alla Quota 1850, prima e più bassa delle vette del Cavallo. Torniamo quindi all’insellatura e iniziamo a salire la Quota 1872, tenendoci leggermente a sinistra della cresta, su roccia solida che con tempo buono non dà problemi. Giunti alla seconda vetta occorre scendere lungo il filo di cresta, tenendosi, leggermente a destra e, magari, facendo sicurezza con una corda da attaccare ad un chiodo (verificarne la tenuta) ivi presente. Si superano così una decina di metri esposti e assai ripidi (I+) e si giunge alla sella prima della quota 1870, normalmente non considerata tra le vette del Cavallo; nonostante questo ci tocca comunque salirla e quindi continuare facilmente fino alla vetta principale. Continuare da qui per giungere alla cima nord diventerebbe assai problematico e poi incomincia pure a far tardi e quindi toraniamo indietro sui nostri passi fino prima alla Forcella Porta, poi al Passo Focolaccia e quindi alla Foce di Cardeto. Scendiamo quindi ancora sul sentiero dell’andata dalla Foce di Cardeto, ma dopo 100 metri prendiamo a sinistra il sentiero per il Rifugio Orto di Donna. Percorriamo quindi il nuovo sentiero che con andatamento leggermente digradante, ma comunque a saliscendi, ci porta in 40 minuti circa al Rifugio. Da qui trascuriamo il bivio a destra per la Val Serenaia (niente in effetti vieta di prenderlo volendo far prima, ma noi, essendo ormai quasi buio, abbiamo preferito percorrere la più lunga, ma sicuramente più tranquilla nell’oscurità, strada marmifera) e continuiamo dritti sulla strada marmifera che, pur lunga, perde comunque abbastanza rapidamente quota. La predetta strada giunge poi a un punto dove si biforca (quota 1260 circa), qui occorre prendere a destra, quasi tornando indietro per un breve tratto, e quindi riprendiamo a scendere incontrando poi una scorciatoia sulla destra che permette di scendere direttamente al Rifugio Donegani, evitando un amplissimo tornante. Noi invece, sempre per il buio, abbiamo percorso il tornante, quindi siamo passati davanti al Rifugio e, in circa 600 metri, siamo scesi alla strada asfaltata in cui abbiamo lasciato la macchina, da imboccare brevemente verso destra.
Conclusioni: Gita veramente stupenda, bella dall’inizio alla fine, ma, indubbiamente, la cresta del Cavallo ne è il clou: panorami senza pari e percorso veramente emozionante, peccato che la giornata corta ci abbia impedito di esplorare un po’ di più, ma è andata più che bene così, visto che eravamo già abbondantemente fuori stagione per una salita in “stile estivo” al Cavallo…. Consiglio in effetti, per avere più ore di luce e non trovare sorprese di ghiaccio o erba o rocce bagnate, estremamente pericolosi in alcuni punti (e noi in effetti qualcosa abbiamo trovato), di non andare oltre fine ottobre o prima di maggio inoltrato.
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Monte Cavallo
Complimenti!!!!! Gita veramente bella e impegnativa!
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Monte Cavallo
Impegnativa più che altro x le condizioni del sentiero di accesso, piuttosto ghiacciato...serena wrote:Complimenti!!!!! Gita veramente bella e impegnativa!
In ogni caso intenderei replicare in primavera salendo anche la gobba settentrionale, che è l'ultima che mi manca.
Spero di trovare volontari/ie....
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Re: Monte Cavallo
Molto bello !
Non conosco le Apuane , sembrano belle e "selvagge" . La cresta del Cavallo mi pare parecchio impressionante ... Non so se mi sentirei di farla !
Non conosco le Apuane , sembrano belle e "selvagge" . La cresta del Cavallo mi pare parecchio impressionante ... Non so se mi sentirei di farla !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Cavallo
Se hai fatto la discesa dalla cime des lacs, fai tranquillamente anche la cresta che abbiamo fatto noi.daniele64 wrote:Molto bello !
Non conosco le Apuane , sembrano belle e "selvagge" . La cresta del Cavallo mi pare parecchio impressionante ... Non so se mi sentirei di farla !
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Re: Monte Cavallo
Il mio socio con cui scalo è un grande appassionato di Apuane.....quanto ci metti da Genova in auto?
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Re: Monte Cavallo
dipende dove si va, se si accede dal versante mare si può anche stare sotto le due ore, se dal versante garfagnana ci può volere fino ad un'ora di più. Per il Cavallo si può scegliere, dal versante marino si parte da più basso (Resceto 500 m.) ma si arriva prima, dal versante garfagnana si parte più in alto (Orto di Donna, 1080) ma si arriva dopo. Essendo nel periodo di giornate corte abbiamo scelto la prima soluzione.serena wrote:Il mio socio con cui scalo è un grande appassionato di Apuane.....quanto ci metti da Genova in auto?
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Re: Monte Cavallo
Eh le Apuane rimangono uniche nel loro stile... Montagne tanto vicine al mare quanto con caratteristiche alpine, con creste di tutto rispetto, complimenti E mi sembra di aver capito che abbiate sfruttato forse una delle ultimissime finestre disponibili (fine novembre...); se non si vuol adoperare ramponi, direi che occorre attendere primavera (magari pure con la fioritura)
P.s. i due rifugi erano aperti in quel periodo, o solo uno, o nessuno
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"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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- soundofsilence
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Re: Monte Cavallo
Per le vette principali direi proprio di sì, vette più basse, ma altrettanto belle, tipo il Forato o il Procinto, dovrebbero essere accessibili, se non adesso, da febbraio.teo-85 wrote:Eh le Apuane rimangono uniche nel loro stile... Montagne tanto vicine al mare quanto con caratteristiche alpine, con creste di tutto rispetto, complimenti E mi sembra di aver capito che abbiate sfruttato forse una delle ultimissime finestre disponibili (fine novembre...); se non si vuol adoperare ramponi, direi che occorre attendere primavera (magari pure con la fioritura)
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- cortomaltese
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Re: Monte Cavallo
Mi aggiungo anche ai complimenti per l'escursione e per le foto!
Anche io sono un amante delle Apuane, penso che sia davvero un ambiente molto particolare.
Sia per il "soprasuolo" che per il sottosuolo...
Anche io sono un amante delle Apuane, penso che sia davvero un ambiente molto particolare.
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- soundofsilence
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Re: Monte Cavallo
Eh sì anche a me piacciono molto, tanto quanto le vere alpi, e alcuni posti anche di più, tipo il Cavallo appunto, ma anche il Forato. Per quanto riguarda il sottosuolo un pò l'ho frequentato: Tana che urla, Tana Grande, Tana della Guerra, Tana di Magnano, mi è rimasta invece in sospeso la Tana delle Fate di Soraggio, dalla quale ero arrivato a pochi metri, e aspetto sempre qualche volontario per tornarci....cortomaltese wrote:Mi aggiungo anche ai complimenti per l'escursione e per le foto!
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Re: Monte Cavallo
comunque, sound, come originalità delle gite ......sei sempre il numero 1soundofsilence wrote:Eh sì anche a me piacciono molto, tanto quanto le vere alpi, e alcuni posti anche di più, tipo il Cavallo appunto, ma anche il Forato. Per quanto riguarda il sottosuolo un pò l'ho frequentato: Tana che urla, Tana Grande, Tana della Guerra, Tana di Magnano, mi è rimasta invece in sospeso la Tana delle Fate di Soraggio, dalla quale ero arrivato a pochi metri, e aspetto sempre qualche volontario per tornarci....cortomaltese wrote:Mi aggiungo anche ai complimenti per l'escursione e per le foto!
Anche io sono un amante delle Apuane, penso che sia davvero un ambiente molto particolare.
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Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Re: Monte Cavallo
Grazie , spero comunque non risulti un'originalità fine a se stessa, l'intento in effetti sarebbe di esplorare luoghi che meritino....serena wrote:comunque, sound, come originalità delle gite ......sei sempre il numero 1
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Re: Monte Cavallo
Ma no ...secondo me no.....soundofsilence wrote:Grazie , spero comunque non risulti un'originalità fine a se stessa, l'intento in effetti sarebbe di esplorare luoghi che meritino....serena wrote:comunque, sound, come originalità delle gite ......sei sempre il numero 1
Sicuramente le tue gite sono uno spunto per chiunque legga...poi ognuno prende spunto in base al suo gusto personale....
Mi sembra che tu sia tra i pochi che ancora riesce a proporre qualcosa di nuovo anche nella sezione "Appennino Ligure" dove inizia ad essere difficile descrivere percorsi non ancora presenti....
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- cortomaltese
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Re: Monte Cavallo
In realtà devo ammettere che vere escursioni in Apuane ne ho fatte poche.soundofsilence wrote:Eh sì anche a me piacciono molto, tanto quanto le vere alpi, e alcuni posti anche di più, tipo il Cavallo appunto, ma anche il Forato. Per quanto riguarda il sottosuolo un pò l'ho frequentato: Tana che urla, Tana Grande, Tana della Guerra, Tana di Magnano, mi è rimasta invece in sospeso la Tana delle Fate di Soraggio, dalla quale ero arrivato a pochi metri, e aspetto sempre qualche volontario per tornarci....
Quasi sempre le nostre sono camminate con le corde nei sacchi per arrivare agli accessi delle grotte. Il bello (o brutto...) è che spesso gli accessi sono anche a due e passa ore di cammino dalla macchina.
Delle grotte che citi tu in realtà non ne ho visto nemmeno una... Mi devo informare!
Ho lavorato molto sulla zona di Resceto (Abisso del Tunnel, Abisso Neil Moss), zona di Forno (Abisso Topolinea, Abisso del Pigiama) e ultimamente in Garfagnana vicino Vagli (Grotta Over50). E altrove che adesso non ricordo.
Per girare ancora un po', magari aspetterò che spunti un nuovo abisso da andare a vedere (non tutto però, ormai ho scarsa autonomia...). Tanto in Apuane ne spunta sempre qualcuno.
Se ne frattempo i cavatori non le sbriciolano prima...
- soundofsilence
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Re: Monte Cavallo
Sabato 17 Giugno 2017: Val Serenaia (1080) – Foce di Cardeto (1640) – Cima Nord Cavallo (1865) – Monte Cavallo (1885) – Quota 1870 (1870) – Quota 1850 (1850) Quota 1835 (1835) – Forcella Porta (1750) – Passo Focolaccia (1650) – Foce Cardeto (1640) – Val Serenaia (1080).
Partecipanti: Em, Stefs e soundofsilence.
Lunghezza: 10,5 Km.
Dislivello: 1000 m. circa.
Difficoltà: fino a Foce di Cardeto EE per un tratto attrezzato con cavi prima e il terreno comunque sconnesso e insidioso poi, niente di particolarmente difficile comunque, classico terreno apuano. Da Foce di Cardeto alla vetta Nord è sicuramente il tratto più difficile dell’escursione, presentando tratti esposti e delicati, nonché alcuni risalti rocciosi di I e II grado, facili, ma comunque delicati per la natura del terreno, anche se vi è da dire che non sono nei punti più esposti, ma un po’ di esposizione c’è comunque. In particolare vi è un punto, quasi all’inizio, in cui il sentiero è franato in parte e occorre fare un singolo passo semplice ma assai esposto in cui occorre confidare nelle radici. Questo tratto lo classificherei quindi F+, il resto della cresta è meno impegnativo perché non si devono praticamente mai usare le mani, a parte un breve tratto attrezzato con cavo, si cammina però su terreno assai ripido e insidioso con esposizione costante, seppur non particolarmente impressionante per un escursionista abituato a certi terreni. Direi quindi EE per questo tratto e anche la discesa verso Forcella Porta. Resta un po’ un mistero il tratto di II grado sotto la Quota 1870 (la terza gobba per intenderci), da quasi tutte le relazioni riportato, e anche da me affrontato nella mia precedente salita al Cavallo, mentre stavolta è bastato passare leggermente più a sinistra per trovare facili (relativamente) tracce di sentiero che portano in un attimo in cima. E poi il successivo tratto da Forcella Porta finche si rimane sulla marmifera, mentre nuovamente EE il successivo sentiero fino alla Foce di Cardeto, che presenta alcuni passagi su lastroni di marmo con tacche scolpite leggermente esposti e/o scivolosi in caso di tempo umido.
Infine nuovamente EE la discesa sul percorso dell’andata, almeno fino a dopo il tratto attrezzato, il successivo bosco indubbiamente può essere classificato E.
In generale è un percorso da affrontare solocon la sicurezza di trovare bel tempo e sentieri asciutti e senza neve, in caso contrario diventa assai più difficile e pericoloso.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada prima sulla A12 e quindi sulla A15 (La Spezia – Parma) fino ad Aulla. Si prende quindi la strada per il Cerreto (ss63) in direzione Fivizzano fino al bivio con la sr445 (strada regionale della garfagnana) in località Gassano. Si segue la sr445 in direzione di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana fino a Casola in lunigiana, dove si svolta a destra passando a fianco di una caratteristica torre sulla sede stradale imboccando così la SP59 per Minucciano. Poco dopo Minucciano (1 Km circa) si svolta a destra sulla strada segnalata per Orto di Donna e Val Serenaia che si percorre per 5 Km, fino a giungere al Rifugio Val Serenaia in località Orto di Donna, dove esistono amplissime possibilità di parcheggio.
Percorso a a piedi: dal parcheggio, si prosegue sul sentiero 178 per la Foce di Cardeto, che sale con un po’ di cambi di direzione nel bosco e affronta poi qualche salto roccioso attrezzato con cavi. Ormai in vista della Foce di Cardeto giungiamo al bivio per il Rifugio Orto di Donna sulla destra, sentiero che può costituire un’alternativa per il ritorno, pur allungando indubbiamenti i tempi. Dalla Foce di Cardeto prendiamo a destra la traccia che sale tra 2 massi, mantenendosi poi a sinistra della cresta, affrontando alcuni passaggi esposti. Si giunge poi in cresta superando un risalto roccioso, si continua poi su ripidissimo crinale erboso, superando anche qualche tratto roccioso in cui occorre usare le mani. Giunti sulla prima vetta iniziamo a scendere sul crinale di sinistra (quello di destra porta alla Foce di Monte Cavallo attraverso la difficile cresta ovest) che senza grosse difficoltà ci porta ad un sella, dove possiamo notare l’arrivo di due canali a sinistra, il primo è Canale di Cerignano, mentre il secondo, Canale Cambron, può anche essere percorso (senza, direi, grosse difficoltà), come via di fuga o percorso alternativo. Continuando invece verso la vetta affrontiamo subito una lastra liscia e scivolosa con l’aiuto di un cavo metallico, per trovarci poi sul filo di cresta, esposto ma facile, fino alla vera vetta del Cavallo. Dalla vetta scendiamo sempre senza eccessive difficoltà, e, quindi, passata una bassa gobba secondaria, risaliamo il ripido ma erboso pendio della Quota 1870, che verso la cima si impenna presentando passaggi di II grado che possono essere evitati passando più a sinistra. Dalla Quota 1870 scendiamo, con attenzione, dato il terreno sempre insidioso ed esposto, fino alla successiva sella a quota 1835 circa. Da qui si può scendere per tracce di sentiero fino al sottostante sentiero 167 o direttamente alla Forcella Porta. Prima però di dirigerci alla Forcella Porta continuiamo in cresta per visitare l’ultima Quota del Cavallo, la 1850, comunque interessante per l’aereo percorso e la vista sulle gobbe.
Tornati dall’ultima quota prendiamo la traccia in discesa dalla quota 1835 e scendiamo dritti fino ad incrociare il sottostante sentiero 167, che imbocchiamo verso sinistra (è possibile anche a due terzi della discesa, girare a sinistra e seguire una traccia che porta direttamente alla Forcella Porta). Giunti in ogni caso alla Forcella Porta, scendiamo in breve al Passo della Focolaccia, da cui continuiamo verso sinistra sulla marmifera (versante nord) fino ad incontrare un bivio (segnalato) che prende a sinistra per Foce di Cardeto, lasciando a destra la marmifera; imbocchiamo quindi tale bivio e giungiamo alla Foce di Cardeto dopo qualche saliscendi e, da qui, torniamo alla macchina sul percorso dell’andata.
Conclusioni: cresta grandiosa per panorami e per l’eleganza “a fil di cielo” della stessa, indubbiamente uno dei percorsi più belli della apuane, superato forse solo dalla vicina cresta ovest, in partenza dalla Foce del Cavallo invece che dalla Foce di Cardeto, e che mi riprometto a breve di percorrere. Veramente uniche le gobbe del Cavallo, già ammirate nella mia precedente ascesa in vetta, ma a cui questa escursione aggiunge la vista della cosiddetta “Vela”, il profilo roccioso della vetta visto da nord, assolutamente inconfondibile e, aggiungerei, prodigioso.
Pisanino e Zucchi di Cardeto da sotto
Pizzo d'Uccello salendo a Foce Cardeto
Zucchi salendo da Foce Cardeto
Zucchi salendo da Foce Cardeto
Pisanino spunta dietro Zucchi Cardeto da cresta nord
Cresta gobba nord Cavallo
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo a gobba nord Cavallo
Pendio terminale gobba nord Cavallo
Roccandagia salendo alla gobba nord Cavallo
Zucchi Cardeto e Pisanino da cresta nord
Stefs su pendio terminale gobba nord Cavallo e vetta sullo sfondo
Vetta Cavallo dalla cresta nord
Cresta ovest Cavallo Contrario e Grondilice
Vetta Cavallo dalla cresta nord più da vicino
Stefs su pendio terminale gobba nord Cavallo e vetta sullo sfondo
Pendio terminale gobba nord Cavallo e vetta sullo sfondo
Cresta ovest Cavallo Contrario e Grondilice
Vetta Cavallo salendo alla gobba nord
Cupola sommitale gobba nord Cavallo da sotto
Stefs su cupola sommitale gobba nord Cavallo
Cresta ovest Cavallo Contrario e Grondilice più da vicino
Enrico su pendio terminale gobba nord Cavallo
Vetta Cavallo e Tambura salendo alla gobba nord
Pisanino e Enrico in arrivo su gobba nord Cavallo
Tambura e Vela Cavallo da Gobba Nord più da vicino
Tambura e Vela Cavallo da Gobba Nord più da vicino
Tambura e Vela Cavallo da Gobba Nord più da vicino
Tambura e Vela Cavallo da Gobba Nord più da vicino
Pizzo d'Uccello da gobba Nord Cavallo
Sommità Gobba Nord Cavallo e Grondilice
Tambura e Vela Cavallo primo piano nella nebbia
Tambura e Vela Cavallo primissimo piano nella nebbia
Pisanino da gobba nord Cavallo
Grondilice e Pizzo d'Uccello da gobba Nord Cavallo
Sommità Gobba Nord Cavallo e Grondilice
Tambura e Vela Cavallo primo piano nella nebbia
Tambura e Vela Cavallo primissimo piano nella nebbia
Primo piano Vela Cavallo nella nebbia
Vela Cavallo nella nebbia scendendo da gobba Nord
Primo piano Vela Cavallo scendendo da Gobba Nord
Vela Cavallo avvicinandovisi
Primo piano Vela Cavallo da sotto
Canale Cambron
Vela Cavallo salendola
Enrico in posa e Gobba Nord Cavallo
Focolaccia e cresta Cavallo nella nebbia dalla vetta
Vetta Cavallo e Pisanino
Stefs verso quota 1872 con Focolaccia e Tambura sullo sfondo
Vetta Cavallo nella nebbia e Pisanino
Stefs verso Quota 1872 Cavallo
Quota 1870 e vetta Cavallo
Cresta Quota 1850 Cava Focolaccia e Tambura
Gorfigliano e Gramolazzo da Quota 1872 Cavallo
Quota 1870 Vetta Cavallo e Pisanino scendendo da Quota 1872
Quota 1870 Vetta Cavallo e Pisanino scendendo da Quota 1872 più d avicino
Quota 1872 e 1870 Cavallo e Pisanino andando verso Quota 1850
Quota 1872 e 1870 Cavallo e Pisanino andando verso Quota 1850
Quota 1872 e 1870 Cavallo andando verso Quota 1850
Enrico e Stefs verso Quota 1850 Cavallo
Enrico e Stefs verso Quota 1850 Cavallo
Vista a picco su Cava Focolaccia da Quota 1850 Cavallo
Coda Cavallo da oltre Quota 1850
Gobbe Cavallo e Pisanino tornando da Quota 1850
Quota 1872 e 1870 Cavallo e Pisanino da Quota 1835
Grondilice e Contrario primo piano
Gobbe Cavallo dagli Alberghi
Gobbe Cavallo dagli Alberghi
Torrioni appoggiati andando verso Forcella Porta
Punta Carina e Bivacco Aronte
Punta Carina e Bivacco Aronte
Zucchi di Cardeto da Val Serenaia
Partecipanti: Em, Stefs e soundofsilence.
Lunghezza: 10,5 Km.
Dislivello: 1000 m. circa.
Difficoltà: fino a Foce di Cardeto EE per un tratto attrezzato con cavi prima e il terreno comunque sconnesso e insidioso poi, niente di particolarmente difficile comunque, classico terreno apuano. Da Foce di Cardeto alla vetta Nord è sicuramente il tratto più difficile dell’escursione, presentando tratti esposti e delicati, nonché alcuni risalti rocciosi di I e II grado, facili, ma comunque delicati per la natura del terreno, anche se vi è da dire che non sono nei punti più esposti, ma un po’ di esposizione c’è comunque. In particolare vi è un punto, quasi all’inizio, in cui il sentiero è franato in parte e occorre fare un singolo passo semplice ma assai esposto in cui occorre confidare nelle radici. Questo tratto lo classificherei quindi F+, il resto della cresta è meno impegnativo perché non si devono praticamente mai usare le mani, a parte un breve tratto attrezzato con cavo, si cammina però su terreno assai ripido e insidioso con esposizione costante, seppur non particolarmente impressionante per un escursionista abituato a certi terreni. Direi quindi EE per questo tratto e anche la discesa verso Forcella Porta. Resta un po’ un mistero il tratto di II grado sotto la Quota 1870 (la terza gobba per intenderci), da quasi tutte le relazioni riportato, e anche da me affrontato nella mia precedente salita al Cavallo, mentre stavolta è bastato passare leggermente più a sinistra per trovare facili (relativamente) tracce di sentiero che portano in un attimo in cima. E poi il successivo tratto da Forcella Porta finche si rimane sulla marmifera, mentre nuovamente EE il successivo sentiero fino alla Foce di Cardeto, che presenta alcuni passagi su lastroni di marmo con tacche scolpite leggermente esposti e/o scivolosi in caso di tempo umido.
Infine nuovamente EE la discesa sul percorso dell’andata, almeno fino a dopo il tratto attrezzato, il successivo bosco indubbiamente può essere classificato E.
In generale è un percorso da affrontare solocon la sicurezza di trovare bel tempo e sentieri asciutti e senza neve, in caso contrario diventa assai più difficile e pericoloso.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada prima sulla A12 e quindi sulla A15 (La Spezia – Parma) fino ad Aulla. Si prende quindi la strada per il Cerreto (ss63) in direzione Fivizzano fino al bivio con la sr445 (strada regionale della garfagnana) in località Gassano. Si segue la sr445 in direzione di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana fino a Casola in lunigiana, dove si svolta a destra passando a fianco di una caratteristica torre sulla sede stradale imboccando così la SP59 per Minucciano. Poco dopo Minucciano (1 Km circa) si svolta a destra sulla strada segnalata per Orto di Donna e Val Serenaia che si percorre per 5 Km, fino a giungere al Rifugio Val Serenaia in località Orto di Donna, dove esistono amplissime possibilità di parcheggio.
Percorso a a piedi: dal parcheggio, si prosegue sul sentiero 178 per la Foce di Cardeto, che sale con un po’ di cambi di direzione nel bosco e affronta poi qualche salto roccioso attrezzato con cavi. Ormai in vista della Foce di Cardeto giungiamo al bivio per il Rifugio Orto di Donna sulla destra, sentiero che può costituire un’alternativa per il ritorno, pur allungando indubbiamenti i tempi. Dalla Foce di Cardeto prendiamo a destra la traccia che sale tra 2 massi, mantenendosi poi a sinistra della cresta, affrontando alcuni passaggi esposti. Si giunge poi in cresta superando un risalto roccioso, si continua poi su ripidissimo crinale erboso, superando anche qualche tratto roccioso in cui occorre usare le mani. Giunti sulla prima vetta iniziamo a scendere sul crinale di sinistra (quello di destra porta alla Foce di Monte Cavallo attraverso la difficile cresta ovest) che senza grosse difficoltà ci porta ad un sella, dove possiamo notare l’arrivo di due canali a sinistra, il primo è Canale di Cerignano, mentre il secondo, Canale Cambron, può anche essere percorso (senza, direi, grosse difficoltà), come via di fuga o percorso alternativo. Continuando invece verso la vetta affrontiamo subito una lastra liscia e scivolosa con l’aiuto di un cavo metallico, per trovarci poi sul filo di cresta, esposto ma facile, fino alla vera vetta del Cavallo. Dalla vetta scendiamo sempre senza eccessive difficoltà, e, quindi, passata una bassa gobba secondaria, risaliamo il ripido ma erboso pendio della Quota 1870, che verso la cima si impenna presentando passaggi di II grado che possono essere evitati passando più a sinistra. Dalla Quota 1870 scendiamo, con attenzione, dato il terreno sempre insidioso ed esposto, fino alla successiva sella a quota 1835 circa. Da qui si può scendere per tracce di sentiero fino al sottostante sentiero 167 o direttamente alla Forcella Porta. Prima però di dirigerci alla Forcella Porta continuiamo in cresta per visitare l’ultima Quota del Cavallo, la 1850, comunque interessante per l’aereo percorso e la vista sulle gobbe.
Tornati dall’ultima quota prendiamo la traccia in discesa dalla quota 1835 e scendiamo dritti fino ad incrociare il sottostante sentiero 167, che imbocchiamo verso sinistra (è possibile anche a due terzi della discesa, girare a sinistra e seguire una traccia che porta direttamente alla Forcella Porta). Giunti in ogni caso alla Forcella Porta, scendiamo in breve al Passo della Focolaccia, da cui continuiamo verso sinistra sulla marmifera (versante nord) fino ad incontrare un bivio (segnalato) che prende a sinistra per Foce di Cardeto, lasciando a destra la marmifera; imbocchiamo quindi tale bivio e giungiamo alla Foce di Cardeto dopo qualche saliscendi e, da qui, torniamo alla macchina sul percorso dell’andata.
Conclusioni: cresta grandiosa per panorami e per l’eleganza “a fil di cielo” della stessa, indubbiamente uno dei percorsi più belli della apuane, superato forse solo dalla vicina cresta ovest, in partenza dalla Foce del Cavallo invece che dalla Foce di Cardeto, e che mi riprometto a breve di percorrere. Veramente uniche le gobbe del Cavallo, già ammirate nella mia precedente ascesa in vetta, ma a cui questa escursione aggiunge la vista della cosiddetta “Vela”, il profilo roccioso della vetta visto da nord, assolutamente inconfondibile e, aggiungerei, prodigioso.
Pisanino e Zucchi di Cardeto da sotto
Pizzo d'Uccello salendo a Foce Cardeto
Zucchi salendo da Foce Cardeto
Zucchi salendo da Foce Cardeto
Pisanino spunta dietro Zucchi Cardeto da cresta nord
Cresta gobba nord Cavallo
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo a gobba nord Cavallo
Pendio terminale gobba nord Cavallo
Roccandagia salendo alla gobba nord Cavallo
Zucchi Cardeto e Pisanino da cresta nord
Stefs su pendio terminale gobba nord Cavallo e vetta sullo sfondo
Vetta Cavallo dalla cresta nord
Cresta ovest Cavallo Contrario e Grondilice
Vetta Cavallo dalla cresta nord più da vicino
Stefs su pendio terminale gobba nord Cavallo e vetta sullo sfondo
Pendio terminale gobba nord Cavallo e vetta sullo sfondo
Cresta ovest Cavallo Contrario e Grondilice
Vetta Cavallo salendo alla gobba nord
Cupola sommitale gobba nord Cavallo da sotto
Stefs su cupola sommitale gobba nord Cavallo
Cresta ovest Cavallo Contrario e Grondilice più da vicino
Enrico su pendio terminale gobba nord Cavallo
Vetta Cavallo e Tambura salendo alla gobba nord
Pisanino e Enrico in arrivo su gobba nord Cavallo
Tambura e Vela Cavallo da Gobba Nord più da vicino
Tambura e Vela Cavallo da Gobba Nord più da vicino
Tambura e Vela Cavallo da Gobba Nord più da vicino
Tambura e Vela Cavallo da Gobba Nord più da vicino
Pizzo d'Uccello da gobba Nord Cavallo
Sommità Gobba Nord Cavallo e Grondilice
Tambura e Vela Cavallo primo piano nella nebbia
Tambura e Vela Cavallo primissimo piano nella nebbia
Pisanino da gobba nord Cavallo
Grondilice e Pizzo d'Uccello da gobba Nord Cavallo
Sommità Gobba Nord Cavallo e Grondilice
Tambura e Vela Cavallo primo piano nella nebbia
Tambura e Vela Cavallo primissimo piano nella nebbia
Primo piano Vela Cavallo nella nebbia
Vela Cavallo nella nebbia scendendo da gobba Nord
Primo piano Vela Cavallo scendendo da Gobba Nord
Vela Cavallo avvicinandovisi
Primo piano Vela Cavallo da sotto
Canale Cambron
Vela Cavallo salendola
Enrico in posa e Gobba Nord Cavallo
Focolaccia e cresta Cavallo nella nebbia dalla vetta
Vetta Cavallo e Pisanino
Stefs verso quota 1872 con Focolaccia e Tambura sullo sfondo
Vetta Cavallo nella nebbia e Pisanino
Stefs verso Quota 1872 Cavallo
Quota 1870 e vetta Cavallo
Cresta Quota 1850 Cava Focolaccia e Tambura
Gorfigliano e Gramolazzo da Quota 1872 Cavallo
Quota 1870 Vetta Cavallo e Pisanino scendendo da Quota 1872
Quota 1870 Vetta Cavallo e Pisanino scendendo da Quota 1872 più d avicino
Quota 1872 e 1870 Cavallo e Pisanino andando verso Quota 1850
Quota 1872 e 1870 Cavallo e Pisanino andando verso Quota 1850
Quota 1872 e 1870 Cavallo andando verso Quota 1850
Enrico e Stefs verso Quota 1850 Cavallo
Enrico e Stefs verso Quota 1850 Cavallo
Vista a picco su Cava Focolaccia da Quota 1850 Cavallo
Coda Cavallo da oltre Quota 1850
Gobbe Cavallo e Pisanino tornando da Quota 1850
Quota 1872 e 1870 Cavallo e Pisanino da Quota 1835
Grondilice e Contrario primo piano
Gobbe Cavallo dagli Alberghi
Gobbe Cavallo dagli Alberghi
Torrioni appoggiati andando verso Forcella Porta
Punta Carina e Bivacco Aronte
Punta Carina e Bivacco Aronte
Zucchi di Cardeto da Val Serenaia
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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- psiconauta
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Re: Monte Cavallo
....che posti.....
delle Apuane non so nulla, quale potrebbe essere un battesimo abbastanza tranquillo, insomma, un bel giro che inquadri la zona ?
delle Apuane non so nulla, quale potrebbe essere un battesimo abbastanza tranquillo, insomma, un bel giro che inquadri la zona ?
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- soundofsilence
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Re: Monte Cavallo
Per quanto le Apuane siano una catena piuttosto ridotta è comunque difficile considerarla una zona sola, con molta approssimazione si potrebbe provare a ridurle a due, la zona nord con Pisanino, Cavallo, Tambura, Pizzo d'Uccello e la zona sud con le Panie, il Corchia e il Forato.psiconauta wrote:....che posti.....
delle Apuane non so nulla, quale potrebbe essere un battesimo abbastanza tranquillo, insomma, un bel giro che inquadri la zona ?
In quanto a gite tranquille in apuane è quasi impossibile trovarne, diciamo comunque per la zona nord la Tambura e per la zona sud la Pania della Croce, o anche il Forato, sicuramente imperdibile, ma un pò meno adatto per inquadrare la zona, data l'altezza ridotta.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Monte Cavallo
Concordo con le conclusioni di Davide. Ora non ci resta che salire al Cavallo dalla Cresta Ovest per ammirare ancora meglio la "Vela".
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Re: Monte Cavallo
Ciao,psiconauta wrote:....che posti.....
delle Apuane non so nulla, quale potrebbe essere un battesimo abbastanza tranquillo, insomma, un bel giro che inquadri la zona ?
io ormai ho (purtroppo) quasi finito tutti i sentieri segnati delle Apuane (tranne quelli attrezzati) e raggiunto quasi tutte le vette, minori e maggiori (tranne Cavallo, Contrario, Pizzo delle Saette e Pisanino per la difficoltà/esposizione) e ti posso dire che sono assolutamente tranquille e davvero panoramiche (con terreno asciutto e visibilità) anche:
- il Sagro da Campocecina
- il Corchia da Foce di Mosceta
- anello del Fiocca da Arni attraverso il Fatonero
- il Sumbra da Capanne di Careggine o dalla Maestà del Tribbio
- l'Altissimo dalle Gobbie
- la Pania Secca da Piglionico
- tutte le apuane (a torto definite minori): Matanna, Nona, Prana, Piglione, tutte estremamente panoramiche ma sconsigliate in estate
Se poi non sei fissato con le vette, si apre un mondo: in particolare le vie di lizze del massese, ce ne sono parecchie, ripide sì ma non esposte, come la monorotaia Denham nel Fosso del Chiasso.
C'è poi la via Vandelli da Resceto, che è imperdibile.
Mi permetto di consigliarti questo bellissimo sito:
http://www.escursioniapuane.com/itinerari.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;
dove trovi tantissimi itinerari con foto e soprattutto una precisa e dettagliata indicazione delle difficoltà da affrontare.
Anch'io resto a disposizione.
Ciao
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
- psiconauta
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Re: Monte Cavallo
Lord Mhoram wrote:Ciao,psiconauta wrote:....che posti.....
delle Apuane non so nulla, quale potrebbe essere un battesimo abbastanza tranquillo, insomma, un bel giro che inquadri la zona ?
io ormai ho (purtroppo) quasi finito tutti i sentieri segnati delle Apuane (tranne quelli attrezzati) e raggiunto quasi tutte le vette, minori e maggiori (tranne Cavallo, Contrario, Pizzo delle Saette e Pisanino per la difficoltà/esposizione) e ti posso dire che sono assolutamente tranquille e davvero panoramiche (con terreno asciutto e visibilità) anche:
- il Sagro da Campocecina
- il Corchia da Foce di Mosceta
- anello del Fiocca da Arni attraverso il Fatonero
- il Sumbra da Capanne di Careggine o dalla Maestà del Tribbio
- l'Altissimo dalle Gobbie
- la Pania Secca da Piglionico
- tutte le apuane (a torto definite minori): Matanna, Nona, Prana, Piglione, tutte estremamente panoramiche ma sconsigliate in estate
Se poi non sei fissato con le vette, si apre un mondo: in particolare le vie di lizze del massese, ce ne sono parecchie, ripide sì ma non esposte, come la monorotaia Denham nel Fosso del Chiasso.
C'è poi la via Vandelli da Resceto, che è imperdibile.
Mi permetto di consigliarti questo bellissimo sito:
http://www.escursioniapuane.com/itinerari.aspx" onclick="window.open(this.href);return false;
dove trovi tantissimi itinerari con foto e soprattutto una precisa e dettagliata indicazione delle difficoltà da affrontare.
Anch'io resto a disposizione.
Ciao
scherzi a parte, ti ringrazio molto per il post, Lord, che senz'altro a un vecchio principiante come me sarà molto utile
nel frattempo ho continuato a curiosare, e naturalmente ero già incappato anche nel sito che tu mi segnali, effettivamente molto ben fatto
Anche della Via Vandelli avevo letto qualcosa, ma adesso darò un'occhiata anche agli itinerari da te elencati
Ho pure comprato questo, che non c'entra granchè, ma è tanto per annusare l'ambientazione...
poi, ecco, dovrei partire....
ah, naturalmente grazie anche a te, Sound, credo che in ogni caso inizierò col farmi un giro sul Monte Forato, del quale ricordo un tuo bellissimo post (uno dei tanti, probabilmente! )
Last edited by psiconauta on Tue Sep 19, 2017 18:44, edited 1 time in total.
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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Re: Monte Cavallo
Di niente!
Come aperitivo allego una foto con il tracciato superiore della monorotaia che si inerpica verso il monte Sella.
Buone camminate a tutti!
Come aperitivo allego una foto con il tracciato superiore della monorotaia che si inerpica verso il monte Sella.
Buone camminate a tutti!
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
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Re: Monte Cavallo
Nuova puntata al Monte Cavallo, ecco le foto:
Pizzo d'Uccello salendo a Foce Cardeto
Grondilice salendo a Foce Cardeto
Zucchi di Cardeto e Pisanino salendo alla Foce
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo a Foce Cardeto
Contrario salendo a Foce Cardeto
Zucchi di Cardeto dalla Foce
Zucchi di Cardeto salendo la cresta Nord
Passaggio esposto ad inizio cresta Nord
Lama di roccia in cresta Nord
Simona in arrampicata su cresta Nord Cavallo
Cresta Nord Cavallo salendola
Zucchi di Cardeto e Pisanino da cresta Nord Cavallo
Cresta Nord Cavallo da salire
Cave da cresta Nord Cavallo
Grondilice e Pisanino da cresta Nord Cavallo
Vela Cavallo inizia a spuntare da cresta Nord
Vela Cavallo e cresta Nord
Vela Cavallo da cresta Nord
Vela Cavallo e Gobba Nord
Simona in cresta Nord Cavallo e Pisanino sullo sfondo
Vela Cavallo da cresta Nord
Vela Cavallo da Gobba Nord
Vela Cavallo da Gobba Nord
Vele Cavallo da Gobba Nord
Primo piano Vele Cavallo da Gobba Nord
Sagro e Grondilice da Gobba Nord Cavallo
Pisanino da Gobba Nord Cavallo
Sommità Gobba Nord Cavallo con Sagro e Grondilice sullo sfondo
Vele Cavallo da Gobba Nord
Primo piano Vele Cavallo da Gobba Nord
Cresta ovest da Gobba Nord
Vele Cavallo da Gobba Nord
Pisanino da Gobba Nord Cavallo
Pizzo d'Uccello da Gobba Nord Cavallo
Roccandagia da Gobba Nord Cavallo
Gorfigliano da cresta Cavallo
Vela Cavallo apprestandosi a salirla
Vetta Cavallo salendola
Simona in tratto attrezzato per vetta Cavallo
Gobba Nord Cavallo salendo alla vetta
Cupola sommitale Cavallo salendola
Pisanino da vetta Cavallo
Tambura Cava Focolaccia e cresta Cavallo dalla vetta
Gobbe Cavallo da Quota 1872
Sagro Grondilice e Pizzo d'Uccello da Quota 1872 Cavallo
Gobbe Cavallo da Quota 1872
Pizzo d'Uccello da Quota 1872 Cavallo
Gobbe Cavallo e Pisanino andando a quota 1850
Simona con Gobbe Cavallo e Pisanino sullo sfondo
Gobbe Cavallo e Pisanino da Quota 1850
Gobbe Cavallo da Quota 1850
Zucchi di Cardeto da Val Serenaia
Pizzo d'Uccello salendo a Foce Cardeto
Grondilice salendo a Foce Cardeto
Zucchi di Cardeto e Pisanino salendo alla Foce
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo a Foce Cardeto
Contrario salendo a Foce Cardeto
Zucchi di Cardeto dalla Foce
Zucchi di Cardeto salendo la cresta Nord
Passaggio esposto ad inizio cresta Nord
Lama di roccia in cresta Nord
Simona in arrampicata su cresta Nord Cavallo
Cresta Nord Cavallo salendola
Zucchi di Cardeto e Pisanino da cresta Nord Cavallo
Cresta Nord Cavallo da salire
Cave da cresta Nord Cavallo
Grondilice e Pisanino da cresta Nord Cavallo
Vela Cavallo inizia a spuntare da cresta Nord
Vela Cavallo e cresta Nord
Vela Cavallo da cresta Nord
Vela Cavallo e Gobba Nord
Simona in cresta Nord Cavallo e Pisanino sullo sfondo
Vela Cavallo da cresta Nord
Vela Cavallo da Gobba Nord
Vela Cavallo da Gobba Nord
Vele Cavallo da Gobba Nord
Primo piano Vele Cavallo da Gobba Nord
Sagro e Grondilice da Gobba Nord Cavallo
Pisanino da Gobba Nord Cavallo
Sommità Gobba Nord Cavallo con Sagro e Grondilice sullo sfondo
Vele Cavallo da Gobba Nord
Primo piano Vele Cavallo da Gobba Nord
Cresta ovest da Gobba Nord
Vele Cavallo da Gobba Nord
Pisanino da Gobba Nord Cavallo
Pizzo d'Uccello da Gobba Nord Cavallo
Roccandagia da Gobba Nord Cavallo
Gorfigliano da cresta Cavallo
Vela Cavallo apprestandosi a salirla
Vetta Cavallo salendola
Simona in tratto attrezzato per vetta Cavallo
Gobba Nord Cavallo salendo alla vetta
Cupola sommitale Cavallo salendola
Pisanino da vetta Cavallo
Tambura Cava Focolaccia e cresta Cavallo dalla vetta
Gobbe Cavallo da Quota 1872
Sagro Grondilice e Pizzo d'Uccello da Quota 1872 Cavallo
Gobbe Cavallo da Quota 1872
Pizzo d'Uccello da Quota 1872 Cavallo
Gobbe Cavallo e Pisanino andando a quota 1850
Simona con Gobbe Cavallo e Pisanino sullo sfondo
Gobbe Cavallo e Pisanino da Quota 1850
Gobbe Cavallo da Quota 1850
Zucchi di Cardeto da Val Serenaia
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Monte Cavallo
...la "vela" è veramente impressionante !
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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Re: Monte Cavallo
Meraviglia!!!Che spettacolo!!
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
[Hal Borland]
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Re: Monte Cavallo
Foto 4 ho scritto Pisanino al posto di Pizzo d'Uccello, ma ormai non si può più modificare.
Beh la cresta del Cavallo credo sia un'escursione imperdibile (eppure c'è gente76 (non faccio nomi, che mi dispiace) che si ostina a non volerla fare....Meraviglia!!!Che spettacolo!!
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Re: Monte Cavallo
Penso che a me farebbe paura
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Cavallo
Ma no, la paura si ha a casa, quando ci sei non te ne accorgi nemmeno.daniele64 wrote:Penso che a me farebbe paura
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Re: Monte Cavallo
oh, visto che daniele ha fatto outing , lo faccio anch'io........anche a me visto da qua (cioè, proprio dal pc, dico ) mette un po' d'ansia, soprattutto quando sound dice
soundofsilence wrote:un singolo passo semplice ma assai esposto in cui occorre confidare nelle radici
Last edited by psiconauta on Thu Oct 12, 2017 22:41, edited 1 time in total.
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- soundofsilence
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Re: Monte Cavallo
Va beh, ma forse ho esagerato, la seconda volta che ci sono passato non mi è sembrato così difficile, anzi mi sono sembrati peggio alcuni punti più su, il che non so se lo interpreterete come un male o un bene....psiconauta wrote:oh, visto che daniele ha fatto outing , lo faccio anch'io........anche a me visto da qua (cioè, proprio dal pc, dico ) mete un po' d'ansia, soprattutto quando sound dicesoundofsilence wrote:un singolo passo semplice ma assai esposto in cui occorre confidare nelle radici
In ogni caso tutto sta ad andare (e tornare...) la prima volta, poi la seconda non ci si fa più caso.
Da qui scende l'ottimo consiglio di andare la prima volta facendo conto che sia la seconda.
A parte gli scherzi, evitando la cresta nord e quindi passando andata e ritorno da forcella porta (o al massimo dal canale Cambron), il resto della cresta sono sicuro che è alla portata di Daniele, di psico non so, non avendolo mai visto camminare.
A proposito Daniel, mi chiedono se sei arruolabile per domenica, per cosa non si sa....
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Re: Monte Cavallo
soundofsilence wrote:Da qui scende l'ottimo consiglio di andare la prima volta facendo conto che sia la seconda.
ma sai che questo è davvero un ottimo consiglio ?
sono serio, giuro
me lo segno
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- soundofsilence
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Re: Monte Cavallo
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... ambron.htm
Domenica 1 luglio 2018: Val Serenaia (1080) – Rifugio Orto di Donna (1485) – Foce di Monte Cavallo (1690) – Cima Nord Cavallo (1865) – Canale Cambron (1830-1620) – Foce di Cardeto (1640) – Val Serenaia (1080).
Partecipanti: Stefs e soundofsilence.
Lunghezza: 8,5 Km circa.
Dislivello: 900 m. circa.
Difficoltà: E fino al Rifugio Orto di Donna e al successivo bivio per la Foce di Monte Cavallo, EE la salita alla Foce di Monte Cavallo, senza traccia e in certi punti ripida, occorre saper scegliere la strada migliore e possono capitare passaggi in cui aiutarsi con l’erba. La salita della cresta ovest presenta un tratto veramente ostico quando si raggiunge un primo risalto roccioso che sembra sbarrare la strada (circa 100 metri dalla foce), che noi abbiamo aggirato su una evidente ed espostissima cengia a sinisra (presente anche un vecchio chiodo), ma non sono in effetti sicuro abbiamo fatto la scelta migliore. La cengia presenta tratti molti esposti, a tratti su terreno molto ripido e, soprattutto, instabile, sia per le rocce friabilissime, sia per passaggi su zolle di terriccio sospese nel vuoto che non sembrano dare tanto affidamento, probabilmente è molto meglio arrampicare la placca rocciosa in cresta, molto meno esposta, anche se non certo solidissima, ma, non avendolo fatto, non so dire con certezza. Valuterei questo tratto con un impegno paragonabile ad un PD+, il resto della cresta è indubbiamente più facile e, soprattutto, meno pericolosa, e potrei valutarla come un F+, dove le mani, comunque, si usano praticamente solo sull’erba. EE poi la discesa dalla Cima Nord del Cavallo, ed F la assai ripida discesa (e insidiosa per l’erba scivolosa) dal Canale Cambron, dove nel primo tratto occorre tenersi all’erba per non scivolare. E poi fino a Foce Cardeto ed EE la discesa verso la Val Serenaia per la presenza di un saltino roccioso quasi subito e per un tratto attrezzato con cavo poi. Utile corda di una trentina di metri essendo presente in loco, oltre il citato chiodo, anche un cordino per doppia che può aiutare a superare un ripido tratto in discesa su erba.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada prima sulla A12 e quindi sulla A15 (La Spezia – Parma) fino ad Aulla. Si prende quindi la strada per il Cerreto (ss63) in direzione Fivizzano fino al bivio con la sr445 (strada regionale della garfagnana) in località Gassano. Si segue la sr445 in direzione di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana fino a Casola in lunigiana, dove si svolta a destra passando a fianco di una caratteristica torre sulla sede stradale imboccando così la SP59 per Minucciano. Poco dopo Minucciano (1 Km circa) si svolta a destra sulla strada segnalata per Orto di Donna e Val Serenaia che si percorre per 5 Km, fino a giungere al Rifugio Val Serenaia in località Orto di Donna, dove esistono amplissime possibilità di parcheggio.
Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla strada asfaltata che inizia a salire verso il Rifugio Donegani, e, dopo poco meno di 250 metri, imbocchiamo a sinistra il sentiero 180, che procede parallelo e sottostante alla strada (comunque non visibile dal sentiero). Entriamo quindi nel bosco e a poco più di 1200 metri incontriamo a sinistra il bivio per la Foce di Cardeto, che ignoriamo, continuando sul 180. A quota 1490 circa ci immettiamo sul sentiero 179 nei pressi del Rifugio Orto di Donna e lo imbocchiamo verso sinistra (a destra si raggiunge in breve il Rifugio): Il nuovo sentiero attraversa subito una pietraia e passa sopra un bivacco nel bosco. Seguiamo quindi il sentiero 179 per circa 600 metri da quando l’abbiamo imboccato e, a quota 1545 circa, lo abbandoniamo per salire per ripidi prati verso la visibile Foce di Monte Cavallo Salendo traversiamo verso sinistra onde evitare alcuni saltini di erba e roccia, per poi, raggiunta una zona meno ripida, traversare a destra e raggiungere il canale in discesa dalla Foce. Risaliamo quindi alla meglio il ripido canale erboso e raggiungiamo quindi in breve la Foce in questione. Da qui iniziamo a salire a sinistra la cresta ovest del Cavallo, su traccia stretta ma chiara. Dopo 100 metri circa ci troviamo il cammino sbarrato da una parete rocciosa inclinata, qui noi abbiamo preso a sinistra seguendo una evidente traccia su cengia erbosa che, dopo pochi passi giunge in un esposto piccolo ripiano ai piedi di una friabile paretina (presente chiodo) a destra e la continuazione della cengia che sembra finire nel vuoto a sinistra. Noi abbiamo proseguito ancora a sinistra risalendo poi per assai esposti gradini eborsi e quindi riprendendo una più agevole, ma ancora esposta traccia poco sotto le rocce della cresta (che possono servire per tenersi, seppur con attenzione, data la friabilità delle stesse). Superato questo tratto veramente pericoloso (forse è meglio risalire direttamente la paretina rocciosa, ma non avendolo fatto non lo posso dire con sicurezza) troviamo un cordino attorno ad uno spunzone di roccia, nel quale possiamo passare una corda in doppia, onde scendere a destra lungo una ripida cengia erbosa che evita un tratto di cresta rocciosa difficilmente superabile altrimenti. Passato anche questo punto si risale verso il crinale, seguendo esili tracce, su prati molto ripidi, ma su terreno comunque decisamente più tranquillo. Passiamo quindi sulla destra di un rilievo, del quale, con pochi metri di salita, possiamo anche raggiungere la cima volendo, e, quindi, risaliamo per prati molto ripidi il pendio finale che ci porta in vetta alla Gobba Nord del Cavallo. Da qui scendiamo decisamente più facilmente verso l’evidente forcella che ci separa dalla vetta Nella predetta forcella notiamo prima il ripidissimo Canale Cerignano e, subito prima dell’inizio della salita verso la cima, il più abbordabile Canale Cambron, dal quale decidiamo di scendere per provare un percorso nuovo. Nella Prima parte della discesa ci teniamo al centro, per poi passare vicino alle pareti di destra, dove, volendo, si può anche usufruire di varie soste attrezzate a cui, eventualmente, attaccare una corda in doppia. Usciti quindi dalla gola del canale ci troviamo su prati meno ripidi, dove possiamo anche incontrare qualche ometto. Per l’ultima parte della discesa, dove il pendio presenta un ultimo salto, abbiamo scelto di seguire il canale di sinistra, che ci sembrava più abbordabile e, superatolo, in breve si giunge al sotto stante sentiero per la Foce di Cardeto, che imbocchiamo verso sinistra. Giunti alla Foce, iniziamo la discesa sul sentiero 178 (lasciando quasi subito a sinistra il 179 per il Rifugio Orto di Donna) che dopo una prima parte panoramica, ma con qualche saltino di roccia, inizia a presentare alcuni tratti nel bosco, per poi affrontare un breve tratto attrezzato con cavi, al termine del quale rientriamo definitivamente nel bosco e, seguendo il percorso assai tortouso del sentiero, torniamo in Val Serenaia presso il parcheggio.
Conclusioni: ormai al Cavallo ci sono quasi di casa, ma, indubbiamente, non mi stufa mai, è una vera è propria meraviglia della natura. La cresta ovest mi ha forse deluso un pochino perché panoramicamente non mi ha offerto molto di più della vista già goduta dalla Cima Nord, ma questo forse, anche perché l’espostissima ed insicura cengia affrontata mi ha fatto concentrare più sulla voglia di tornare a casa che sui panorami… Il giro qui proposto scende poi per il Canale Cambron, che però non consiglio di fare se non come rapida via di fuga (anche se la discesa dalla normale, pur richiedendo più tempo per raggiungerla, è molto più facile) e che abbiamo voluto provare solo per vedere com’era, ma piuttosto di continuare in cresta per la vetta e quindi scendere per la normale al sentiero 167 e risalire poi alla Forcella di Porta, come descritto in altri itinerari in questo sito, giro più facile e molto, molto, più bello, che la discesa dal canale. In definitiva consiglierei proprio di evitare questo percorso, salvo prossima verifica se il passaggio in cresta è più sicuro della cengia percorsa, in quanto troppo pericoloso e poco più interessante della traversata nord dalla Foce di Cardeto qui descritta:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... tanord.htm.
Pisanino e Zucchi di Cardeto salendo al Rifugio Orto di Donna
Pisanino salendo al Rifugio Orto di Donna
Foce di Monte Cavallo salendovi
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo alla Foce del Cavallo
Pizzo di Mezzo e Pizzo Altare salendo alla Foce del Cavallo
Pisanino e Zucchi di Cardeto salendo alla Foce del Cavallo più da vicino
Foce Monte Cavallo e Contrario
Pizzo d'Uccello avvicinandosi alla Foce del Cavallo
Contrario dalla Foce del Cavallo
Cresta del Cavallo e Quota 1872
Quota 1872 del Cavallo dalla Foce
Altissimo dalla Foce del Cavallo
Stefs ad inizio cresta ovest del Cavallo
Gobbe del Cavallo salendo la cresta ovest
Gobbe del Cavallo salendo la cresta ovest
Pisanino e Zucchi dalla cresta ovest del Cavallo
Stefs in punto chiave cresta ovest Cavallo
Fine cengia esposta in cresta ovest Cavallo
Pisanino e Zucchi dalla cresta ovest del Cavallo
Vetta nord e Gobbe Cavallo dalla cresta ovest
Cresta ovest e vetta nord Cavallo
Cresta ovest e vetta nord Cavallo
Vetta nord e Gobbe Cavallo dalla cresta ovest
Stefs scende in doppia su cengia erbosa in cresta ovest Cavallo
Cordino per doppia in cresta ovest Cavallo
Sperone roccioso in cresta ovest Cavallo e Pisanino
Cresta ovest Cavallo e vetta nord
Gobbe Cavallo dalla cresta ovest
Cengia erbosa in cresta ovest Cavallo
Ultima parte cresta ovest Cavallo
Pizzo d'Uccello da cresta ovest Cavallo
Ultime gobbe Cavallo da cresta ovest
Pendii erbosi sommitali verso la vetta nord del Cavallo
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo alla vetta nord del Cavallo
3 Gigli San Giovanni salendo a vetta nord del Cavallo
Elevazione in cresta ovest Cavallo
Quota 1872 Cavallo salendo alla Gobba nord
Quota 1872 Cavallo salendo alla Gobba nord
Pendio finale per vetta nord Cavallo
Pisanino salendo alla vetta nord Cavallo
Sentiero e pendio finale per vetta nord Cavallo
Risalto roccioso in cresta ovest Cavallo e Pizzo d'Uccello
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo a gobba nord Cavallo
Contrario Sagro e Grondilice salendo a gobba nord Cavallo
Gobbe Cavallo da poco sotto la Cima Nord
Quota 1872 Cavallo da poco sotto la Cima Nord
Sagro e Isole Portovenere da poco sotto Cima nord Cavallo
Gobbe Cavallo da poco sotto la Cima Nord più da vicino
Contrario Sagro Grondilice e Pizzo d'Uccello da poco sotto cima nord Cavallo
Gobbe Cavallo da poco sotto la Cima Nord
Gobbe Cavallo da Cima Nord
Gobbe Cavallo da Cima Nord più da lontano
Sagro e Isole Portovenere da Cima nord Cavallo
Roccandagia e Gobbe Cavallo da Cima Nord
Pisanino da cima nord Cavallo
Gobbe Cavallo da Cima Nord più da lontano
Roccandagia e Gobbe Cavallo da Cima Nord
Contrario Sagro Grondilice e Isole Portovenere da Cima Nord Cavallo
Pizzo d'Uccello e Pisanino da Cima Nord Cavallo
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo vista verticale
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo vista verticale più da vicino
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo più da vicino
Canale Cambron
Canale Cambron più da vicino
Canale Cambron guardando indietro
Zucchi di Cardeto da Val Serenaia
Domenica 1 luglio 2018: Val Serenaia (1080) – Rifugio Orto di Donna (1485) – Foce di Monte Cavallo (1690) – Cima Nord Cavallo (1865) – Canale Cambron (1830-1620) – Foce di Cardeto (1640) – Val Serenaia (1080).
Partecipanti: Stefs e soundofsilence.
Lunghezza: 8,5 Km circa.
Dislivello: 900 m. circa.
Difficoltà: E fino al Rifugio Orto di Donna e al successivo bivio per la Foce di Monte Cavallo, EE la salita alla Foce di Monte Cavallo, senza traccia e in certi punti ripida, occorre saper scegliere la strada migliore e possono capitare passaggi in cui aiutarsi con l’erba. La salita della cresta ovest presenta un tratto veramente ostico quando si raggiunge un primo risalto roccioso che sembra sbarrare la strada (circa 100 metri dalla foce), che noi abbiamo aggirato su una evidente ed espostissima cengia a sinisra (presente anche un vecchio chiodo), ma non sono in effetti sicuro abbiamo fatto la scelta migliore. La cengia presenta tratti molti esposti, a tratti su terreno molto ripido e, soprattutto, instabile, sia per le rocce friabilissime, sia per passaggi su zolle di terriccio sospese nel vuoto che non sembrano dare tanto affidamento, probabilmente è molto meglio arrampicare la placca rocciosa in cresta, molto meno esposta, anche se non certo solidissima, ma, non avendolo fatto, non so dire con certezza. Valuterei questo tratto con un impegno paragonabile ad un PD+, il resto della cresta è indubbiamente più facile e, soprattutto, meno pericolosa, e potrei valutarla come un F+, dove le mani, comunque, si usano praticamente solo sull’erba. EE poi la discesa dalla Cima Nord del Cavallo, ed F la assai ripida discesa (e insidiosa per l’erba scivolosa) dal Canale Cambron, dove nel primo tratto occorre tenersi all’erba per non scivolare. E poi fino a Foce Cardeto ed EE la discesa verso la Val Serenaia per la presenza di un saltino roccioso quasi subito e per un tratto attrezzato con cavo poi. Utile corda di una trentina di metri essendo presente in loco, oltre il citato chiodo, anche un cordino per doppia che può aiutare a superare un ripido tratto in discesa su erba.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada prima sulla A12 e quindi sulla A15 (La Spezia – Parma) fino ad Aulla. Si prende quindi la strada per il Cerreto (ss63) in direzione Fivizzano fino al bivio con la sr445 (strada regionale della garfagnana) in località Gassano. Si segue la sr445 in direzione di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana fino a Casola in lunigiana, dove si svolta a destra passando a fianco di una caratteristica torre sulla sede stradale imboccando così la SP59 per Minucciano. Poco dopo Minucciano (1 Km circa) si svolta a destra sulla strada segnalata per Orto di Donna e Val Serenaia che si percorre per 5 Km, fino a giungere al Rifugio Val Serenaia in località Orto di Donna, dove esistono amplissime possibilità di parcheggio.
Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla strada asfaltata che inizia a salire verso il Rifugio Donegani, e, dopo poco meno di 250 metri, imbocchiamo a sinistra il sentiero 180, che procede parallelo e sottostante alla strada (comunque non visibile dal sentiero). Entriamo quindi nel bosco e a poco più di 1200 metri incontriamo a sinistra il bivio per la Foce di Cardeto, che ignoriamo, continuando sul 180. A quota 1490 circa ci immettiamo sul sentiero 179 nei pressi del Rifugio Orto di Donna e lo imbocchiamo verso sinistra (a destra si raggiunge in breve il Rifugio): Il nuovo sentiero attraversa subito una pietraia e passa sopra un bivacco nel bosco. Seguiamo quindi il sentiero 179 per circa 600 metri da quando l’abbiamo imboccato e, a quota 1545 circa, lo abbandoniamo per salire per ripidi prati verso la visibile Foce di Monte Cavallo Salendo traversiamo verso sinistra onde evitare alcuni saltini di erba e roccia, per poi, raggiunta una zona meno ripida, traversare a destra e raggiungere il canale in discesa dalla Foce. Risaliamo quindi alla meglio il ripido canale erboso e raggiungiamo quindi in breve la Foce in questione. Da qui iniziamo a salire a sinistra la cresta ovest del Cavallo, su traccia stretta ma chiara. Dopo 100 metri circa ci troviamo il cammino sbarrato da una parete rocciosa inclinata, qui noi abbiamo preso a sinistra seguendo una evidente traccia su cengia erbosa che, dopo pochi passi giunge in un esposto piccolo ripiano ai piedi di una friabile paretina (presente chiodo) a destra e la continuazione della cengia che sembra finire nel vuoto a sinistra. Noi abbiamo proseguito ancora a sinistra risalendo poi per assai esposti gradini eborsi e quindi riprendendo una più agevole, ma ancora esposta traccia poco sotto le rocce della cresta (che possono servire per tenersi, seppur con attenzione, data la friabilità delle stesse). Superato questo tratto veramente pericoloso (forse è meglio risalire direttamente la paretina rocciosa, ma non avendolo fatto non lo posso dire con sicurezza) troviamo un cordino attorno ad uno spunzone di roccia, nel quale possiamo passare una corda in doppia, onde scendere a destra lungo una ripida cengia erbosa che evita un tratto di cresta rocciosa difficilmente superabile altrimenti. Passato anche questo punto si risale verso il crinale, seguendo esili tracce, su prati molto ripidi, ma su terreno comunque decisamente più tranquillo. Passiamo quindi sulla destra di un rilievo, del quale, con pochi metri di salita, possiamo anche raggiungere la cima volendo, e, quindi, risaliamo per prati molto ripidi il pendio finale che ci porta in vetta alla Gobba Nord del Cavallo. Da qui scendiamo decisamente più facilmente verso l’evidente forcella che ci separa dalla vetta Nella predetta forcella notiamo prima il ripidissimo Canale Cerignano e, subito prima dell’inizio della salita verso la cima, il più abbordabile Canale Cambron, dal quale decidiamo di scendere per provare un percorso nuovo. Nella Prima parte della discesa ci teniamo al centro, per poi passare vicino alle pareti di destra, dove, volendo, si può anche usufruire di varie soste attrezzate a cui, eventualmente, attaccare una corda in doppia. Usciti quindi dalla gola del canale ci troviamo su prati meno ripidi, dove possiamo anche incontrare qualche ometto. Per l’ultima parte della discesa, dove il pendio presenta un ultimo salto, abbiamo scelto di seguire il canale di sinistra, che ci sembrava più abbordabile e, superatolo, in breve si giunge al sotto stante sentiero per la Foce di Cardeto, che imbocchiamo verso sinistra. Giunti alla Foce, iniziamo la discesa sul sentiero 178 (lasciando quasi subito a sinistra il 179 per il Rifugio Orto di Donna) che dopo una prima parte panoramica, ma con qualche saltino di roccia, inizia a presentare alcuni tratti nel bosco, per poi affrontare un breve tratto attrezzato con cavi, al termine del quale rientriamo definitivamente nel bosco e, seguendo il percorso assai tortouso del sentiero, torniamo in Val Serenaia presso il parcheggio.
Conclusioni: ormai al Cavallo ci sono quasi di casa, ma, indubbiamente, non mi stufa mai, è una vera è propria meraviglia della natura. La cresta ovest mi ha forse deluso un pochino perché panoramicamente non mi ha offerto molto di più della vista già goduta dalla Cima Nord, ma questo forse, anche perché l’espostissima ed insicura cengia affrontata mi ha fatto concentrare più sulla voglia di tornare a casa che sui panorami… Il giro qui proposto scende poi per il Canale Cambron, che però non consiglio di fare se non come rapida via di fuga (anche se la discesa dalla normale, pur richiedendo più tempo per raggiungerla, è molto più facile) e che abbiamo voluto provare solo per vedere com’era, ma piuttosto di continuare in cresta per la vetta e quindi scendere per la normale al sentiero 167 e risalire poi alla Forcella di Porta, come descritto in altri itinerari in questo sito, giro più facile e molto, molto, più bello, che la discesa dal canale. In definitiva consiglierei proprio di evitare questo percorso, salvo prossima verifica se il passaggio in cresta è più sicuro della cengia percorsa, in quanto troppo pericoloso e poco più interessante della traversata nord dalla Foce di Cardeto qui descritta:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... tanord.htm.
Pisanino e Zucchi di Cardeto salendo al Rifugio Orto di Donna
Pisanino salendo al Rifugio Orto di Donna
Foce di Monte Cavallo salendovi
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo alla Foce del Cavallo
Pizzo di Mezzo e Pizzo Altare salendo alla Foce del Cavallo
Pisanino e Zucchi di Cardeto salendo alla Foce del Cavallo più da vicino
Foce Monte Cavallo e Contrario
Pizzo d'Uccello avvicinandosi alla Foce del Cavallo
Contrario dalla Foce del Cavallo
Cresta del Cavallo e Quota 1872
Quota 1872 del Cavallo dalla Foce
Altissimo dalla Foce del Cavallo
Stefs ad inizio cresta ovest del Cavallo
Gobbe del Cavallo salendo la cresta ovest
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Pisanino e Zucchi dalla cresta ovest del Cavallo
Stefs in punto chiave cresta ovest Cavallo
Fine cengia esposta in cresta ovest Cavallo
Pisanino e Zucchi dalla cresta ovest del Cavallo
Vetta nord e Gobbe Cavallo dalla cresta ovest
Cresta ovest e vetta nord Cavallo
Cresta ovest e vetta nord Cavallo
Vetta nord e Gobbe Cavallo dalla cresta ovest
Stefs scende in doppia su cengia erbosa in cresta ovest Cavallo
Cordino per doppia in cresta ovest Cavallo
Sperone roccioso in cresta ovest Cavallo e Pisanino
Cresta ovest Cavallo e vetta nord
Gobbe Cavallo dalla cresta ovest
Cengia erbosa in cresta ovest Cavallo
Ultima parte cresta ovest Cavallo
Pizzo d'Uccello da cresta ovest Cavallo
Ultime gobbe Cavallo da cresta ovest
Pendii erbosi sommitali verso la vetta nord del Cavallo
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo alla vetta nord del Cavallo
3 Gigli San Giovanni salendo a vetta nord del Cavallo
Elevazione in cresta ovest Cavallo
Quota 1872 Cavallo salendo alla Gobba nord
Quota 1872 Cavallo salendo alla Gobba nord
Pendio finale per vetta nord Cavallo
Pisanino salendo alla vetta nord Cavallo
Sentiero e pendio finale per vetta nord Cavallo
Risalto roccioso in cresta ovest Cavallo e Pizzo d'Uccello
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo a gobba nord Cavallo
Contrario Sagro e Grondilice salendo a gobba nord Cavallo
Gobbe Cavallo da poco sotto la Cima Nord
Quota 1872 Cavallo da poco sotto la Cima Nord
Sagro e Isole Portovenere da poco sotto Cima nord Cavallo
Gobbe Cavallo da poco sotto la Cima Nord più da vicino
Contrario Sagro Grondilice e Pizzo d'Uccello da poco sotto cima nord Cavallo
Gobbe Cavallo da poco sotto la Cima Nord
Gobbe Cavallo da Cima Nord
Gobbe Cavallo da Cima Nord più da lontano
Sagro e Isole Portovenere da Cima nord Cavallo
Roccandagia e Gobbe Cavallo da Cima Nord
Pisanino da cima nord Cavallo
Gobbe Cavallo da Cima Nord più da lontano
Roccandagia e Gobbe Cavallo da Cima Nord
Contrario Sagro Grondilice e Isole Portovenere da Cima Nord Cavallo
Pizzo d'Uccello e Pisanino da Cima Nord Cavallo
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo vista verticale
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo vista verticale più da vicino
La Vela scendendo dalla Cima nord Cavallo più da vicino
Canale Cambron
Canale Cambron più da vicino
Canale Cambron guardando indietro
Zucchi di Cardeto da Val Serenaia
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Monte Cavallo
Che invidia!
Bellissima escursione! Cavallo e Contrario continuano a invogliarmi e respingermi allo stesso tempo
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