. Di buon mattino lascio l'auto nei pressi della stazione di Sestri Levante e mi dirigo verso il budello del centro storico . Una volta raggiunto l'archivolto dove comincia il segnavia " due quadrati rossi " , inizio a salire lungo la bella mattonata serrata tra due muri di pietra che solo in alto mi consentono qualche bello scorcio sulla Baia del Silenzio .
Passate le ultime case , comincia il sentiero quasi pianeggiante che attraversa la macchia mediterranea ricca di corbezzoli maturi e dolcissimi e mi conduce rapidamente a Punta Manara , da dove mi godo altre pittoresche visuali su Sestri
e su Riva Trigoso .
Mi dirigo quindi all' anonima cima del Monte Castello , prima di scendere sul " due pallini rossi " al paesino di Ginestra . La mia mappa segna un sentiero che scende direttamente al mare , ma mi distraggo
seguendo le evidenti indicazioni rosse sui muri e sull'asfalto e così imbocco una mattonata che conduce al Santuario del Soccorso , a quasi un km dal mare ... 
Raggiunto il lungomare , attraverso Riva Trigoso e costeggio i cantieri navali seguendo i segnavia ed arrivo all' imbocco della salita per Punta Baffe . La lunga sterrata s'inerpica dolcemente con belle visuali su Riva
e solo nell'ultimo tratto si riduce a sentiero pietroso . Arrivato alla bella torretta di guardia
non mi posso far mancare una salita sulla sommità , raggiungibile con una ( pericolosa ) scala di staffe di ferro infisse sull'esterno . Il panorama su Riva , Punta Manara ed oltre è notevole
e pure verso la selvaggia costa di levante non è malaccio .
La mia salita prosegue sempre sul tracciato bollato " due palle rosse " in direzione della cima del Monte Moneglia che raggiungo dopo aver attraversato un tratto soggetto ad un incendio l'anno scorso .
La vetta del monte , circondata da una folta vegetazione , è davvero anonima ed offre solo una striminzita vista sul mare antistante , così scendo sul sentiero " due ics rosse " al sottostante Monte Comunaglia , decisamente più panoramico . Sul crinale poco sotto c'è pure una bella croce dominante Moneglia .
La discesa continua nellla fitta macchia mediterranea sino al borgo di Venino e quindi al bel lungomare di Moneglia .
Visto che ho ancora un buon margine di ore di luce , raggiungo la foce del torrente Bisagno
e , proprio sotto il viadotto ferroviario , imbocco una lunga mattonata che ( paline escursionistiche ) sale incrociando la Provinciale verso la frazione di Lemeglio , con bei panorami su Moneglia .
A Lemeglio c'è una graziosa chiesuola bicolore
e qui abbandono il sentiero indicato per Deiva ( che passa in basso ) e svolto a sinistra seguendo le indicazioni per il Monte Incisa e Telegrafo sino ad un elettrodotto sul crinale . Salendo a destra lungo l'evidente sentiero , dopo un po' , trovo un cartello con freccia che indica ancora a destra " Deiva " . Ultimi scorci panoramici su Lemeglio e Moneglia
prima di arrivare faticosamente in vetta al Monte Crocetta , con area pic nic , traliccio e , naturalmente , la " crocetta " ...
.
Da lì , discesa abbastanza ripida nel folto bosco , lungo i sentieri " quadrato rosso " e poi 641 , per raggiungere le poche Case Castagnola , e la seguente strada per Deiva , fino ad allora nascosta dagli alberi .
Per velocizzare la discesa , trovo un sentierino tra gli orti ( indicato su OSM ) che mi ha portato rapidamente proprio davanti alla stazione ferroviaria di Deiva . Dopo una breve ma feroce lite
con la biglietteria automatica che accettava solo moneta elettronica 
, sono riuscito a fare il biglietto giusto in tempo per il treno delle 16 per Sestri . Risultato finale : una bellissima traversata di quasi 22 chilometri , per almeno1300 metri di dislivello , percorsa in 7 ore esatte !
Del resto ho dovuto fare alla svelta perchè avevo paura di restare al buio
, vista la brevità delle giornate in questa stagione ... 
Alla prossima ...
, FRANKIE . E' un po' che non ti si vede su queste pagine , come va ?