val noci
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Re: val noci
Ciao , paolocerreta .
Ti ringrazio doppiamente , anche perchè tu sei uno degli "ispiratori" di questo bellissimo giro .
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Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- paolocerreta
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Re: val noci
Bassa manodopera vorrai dire Il vero ispiratore resta terralbadaniele64 wrote:Ciao , paolocerreta .
Ti ringrazio doppiamente , anche perchè tu sei uno degli "ispiratori" di questo bellissimo giro .
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
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Re: val noci
[quote="daniele64"]
Qualcuno mi sa dire più o meno quanto possono essere lo sviluppo chilometrico ed il dislivello complessivo di questo giro ?
[/quote]
Prova questo http://brouter.de/brouter-web/" onclick="window.open(this.href);return false; semplice e intuitivo da usare
Qualcuno mi sa dire più o meno quanto possono essere lo sviluppo chilometrico ed il dislivello complessivo di questo giro ?
[/quote]
Prova questo http://brouter.de/brouter-web/" onclick="window.open(this.href);return false; semplice e intuitivo da usare
Re: val noci
: Thanks :del consiglio , beppe1057.
Mi pare un sito interessante . Appena posso lo provo.
Mi pare un sito interessante . Appena posso lo provo.
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Re: val noci
Ringrazio Daniele per l'apprezzamento del lavoro di segnalazione. Il fatto che tu abbia "perso" una curva potrebbe però voler dire che in quel punto il segnale non è tanto evidente. Presumo di aver individuato il posto, ma se volessi indicarmelo poiché nei prossimi giorni torno su a sistemare il tabellone di vetta ripasso in discesa dal sentiero e potrei migliorare l'indicazione. Confortami, se vuoi, che anche il posizionamento dei pali segnaletici è valido.
Parere personale: la via più breve per salire è procedere da Case Fontana sul rombo giallo fino al valico. Da lì. semmai, si può seguire il sentiero in piano verso Case Montebano da dove, dalle mappe di Giorgio Mazzarello, parte un sentiero che taglia dritto il crinale intercettando rombo giallo e triangolo giallo vuoto prima del tratto a zig zag che porta in vetta al Bano. Dal basso, però, io non l'ho mai individuato e, in discesa, ho sempre piegato lungo il sentiero segnalato.
Daniele, ho capito che hai proceduto "a vista" ma ti ricordi più o meno da dove hai iniziato a tagliare in salita e dove poi hai ritrovato il percorso con segnavia?
Aggiungo che, per ovviare al noioso tratto sulla carrareccia, ho in mente di individuare una "variante alta" che partendo dal trivio di Noci andrebbe tutta per cresta e permetterebbe di aggiungere un'altra "cima" al giro delle vette della Val Noci, quella del Monte Caricato, più o meno con stessa lunghezza e tempo di percorrenza ma anche con una panoramica migliore scendendo sulla sterrata soltanto poche decine di metri prima dell'incrocio con l'Alta Via.
Vedremo se sarà realizzabile
Ciao a tutti!
Parere personale: la via più breve per salire è procedere da Case Fontana sul rombo giallo fino al valico. Da lì. semmai, si può seguire il sentiero in piano verso Case Montebano da dove, dalle mappe di Giorgio Mazzarello, parte un sentiero che taglia dritto il crinale intercettando rombo giallo e triangolo giallo vuoto prima del tratto a zig zag che porta in vetta al Bano. Dal basso, però, io non l'ho mai individuato e, in discesa, ho sempre piegato lungo il sentiero segnalato.
Daniele, ho capito che hai proceduto "a vista" ma ti ricordi più o meno da dove hai iniziato a tagliare in salita e dove poi hai ritrovato il percorso con segnavia?
Aggiungo che, per ovviare al noioso tratto sulla carrareccia, ho in mente di individuare una "variante alta" che partendo dal trivio di Noci andrebbe tutta per cresta e permetterebbe di aggiungere un'altra "cima" al giro delle vette della Val Noci, quella del Monte Caricato, più o meno con stessa lunghezza e tempo di percorrenza ma anche con una panoramica migliore scendendo sulla sterrata soltanto poche decine di metri prima dell'incrocio con l'Alta Via.
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Re: val noci
Sarebbe una gran bella alternativa...quella sterrata è effettivamente infinitaterralba wrote:
Aggiungo che, per ovviare al noioso tratto sulla carrareccia, ho in mente di individuare una "variante alta" che partendo dal trivio di Noci andrebbe tutta per cresta e permetterebbe di aggiungere un'altra "cima" al giro delle vette della Val Noci, quella del Monte Caricato, più o meno con stessa lunghezza e tempo di percorrenza ma anche con una panoramica migliore scendendo sulla sterrata soltanto poche decine di metri prima dell'incrocio con l'Alta Via.
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Re: val noci
Ciao terralba. Ancora grazie per l'eccezionale lavoro di segnalazione fatto da te e dai tuoi amici .
I pali segnaletici sono messi molto bene e pure i segnavia sono molto precisi . Come ho detto , sono io che ho letto male la curva a destra ,segnata su di un sasso, e sono andato a sinistra salendo per una traccia molto ripida e disagevole. Proprio per questo ho capito che stavo sbagliando e aguzzando la vista ho notato che i segnavia gialli proseguivano in basso...così sono risceso un poco più avanti tornando sul QZ2!
Guardando le mappe OSM ,sembra più corto salire da Veixe che prendendo il sentiero a sinistra da Case Fontana.
Io ho iniziato a procedere a vista verso la cima quando ho notato che il sentiero da Veixe ,superato un passaggio in mezzo ad un roveto, procedeva troppo a destra verso Brugosecco. Sono salito dritto e un poco sotto la vetta ho incrociato i segnavia provenienti da sinistra (più una traccia che un sentiero vero e proprio ) che salivano ripidamente verso la cima .
Ottima l'idea di tracciare un sentiero che passi per il monte Caricato . Una cima in più fa sempre curriculum! Specie se prestigiosa come questa! Io comunque sono passato da Noci per scelta ,perchè volevo visitare il bel borgo semiabbandonato .
I pali segnaletici sono messi molto bene e pure i segnavia sono molto precisi . Come ho detto , sono io che ho letto male la curva a destra ,segnata su di un sasso, e sono andato a sinistra salendo per una traccia molto ripida e disagevole. Proprio per questo ho capito che stavo sbagliando e aguzzando la vista ho notato che i segnavia gialli proseguivano in basso...così sono risceso un poco più avanti tornando sul QZ2!
Guardando le mappe OSM ,sembra più corto salire da Veixe che prendendo il sentiero a sinistra da Case Fontana.
Io ho iniziato a procedere a vista verso la cima quando ho notato che il sentiero da Veixe ,superato un passaggio in mezzo ad un roveto, procedeva troppo a destra verso Brugosecco. Sono salito dritto e un poco sotto la vetta ho incrociato i segnavia provenienti da sinistra (più una traccia che un sentiero vero e proprio ) che salivano ripidamente verso la cima .
Ottima l'idea di tracciare un sentiero che passi per il monte Caricato . Una cima in più fa sempre curriculum! Specie se prestigiosa come questa! Io comunque sono passato da Noci per scelta ,perchè volevo visitare il bel borgo semiabbandonato .
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Re: val noci
Grazie ancora. Le carte che hai seguito hanno sicuramente ragione sulle distanze perché vai chiaramente dritto per dritto sul tratto conclusivo che affronti proprio da sotto la cima del Bano. Farò una esplorazione anche io...
Ciao
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Re: val noci
Sempre interessante leggere del Bano e della Val Noci e mi ero perso gli ultimi sviluppi.
Bravo a Terralba e agli altri che rendono sempre più agevole questo bel giro con sentieri e anelli collaterali.
Da come ricordo da case Fontana si arrivava su all'incrocio direttamente potendo evitare di fare il più comodo ma più lungo giro alla sella. E quindi, sarebbe più breve arrivare al Bano da questa parte. Su OSM mi sembra, se non ricordo male, che misi proprio la traccia rilevata. Unica avvertenza era di non farla dopo periodo piovoso in quanto abbastanza ripido, come scritto anche da Terralba a suo tempo, ed infatti al primo tentativo avevo desistito proprio perchè avevo trovato terreno umido e molto scivoloso.
Bravo a Terralba e agli altri che rendono sempre più agevole questo bel giro con sentieri e anelli collaterali.
Da come ricordo da case Fontana si arrivava su all'incrocio direttamente potendo evitare di fare il più comodo ma più lungo giro alla sella. E quindi, sarebbe più breve arrivare al Bano da questa parte. Su OSM mi sembra, se non ricordo male, che misi proprio la traccia rilevata. Unica avvertenza era di non farla dopo periodo piovoso in quanto abbastanza ripido, come scritto anche da Terralba a suo tempo, ed infatti al primo tentativo avevo desistito proprio perchè avevo trovato terreno umido e molto scivoloso.
Re: val noci
Ciao Enrico, in effetti è la via più breve su percorso segnalato. Daniele se ho capito bene propone invece di andare da Case Fontana a Veixe, proseguire sul sentiero che porta a mezzacosta prima di Brugosecco e poi tagliare a vista per dritto lungo il crinale del Bano, direi da subito dopo le Case Montebano, per poi ritrovare i segnavia dall'itinerario che sale dal valico prima dello zig zag conclusivo. Di certo percorso più corto ma sicuramente da EE.enrico pelos wrote:Sempre interessante leggere del Bano e della Val Noci e mi ero perso gli ultimi sviluppi.
Bravo a Terralba e agli altri che rendono sempre più agevole questo bel giro con sentieri e anelli collaterali.
Da come ricordo da case Fontana si arrivava su all'incrocio direttamente potendo evitare di fare il più comodo ma più lungo giro alla sella. E quindi, sarebbe più breve arrivare al Bano da questa parte. Su OSM mi sembra, se non ricordo male, che misi proprio la traccia rilevata. Unica avvertenza era di non farla dopo periodo piovoso in quanto abbastanza ripido, come scritto anche da Terralba a suo tempo, ed infatti al primo tentativo avevo desistito proprio perchè avevo trovato terreno umido e molto scivoloso.
Tutto il perimetro del monte peraltro è caratterizzato dal terreno scivoloso (tanta erba più costante umidità che sale dal lago), da dovunque lo si prenda, e l'avvertenza di evitare giornate di pioggia e quelle successive è sempre valida.
PS Dopo quelle a Ponente e le tue a Levante attendo le Passeggiate al Centro della Liguria. Se facessi il libro il giro della Val Noci non potrà mancare...
Ciao
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Re: val noci
Ciao Terralba!
Ragionavo sulla tua idea della variante "alta" per evitare la sterrata, e mi è venuto in mente che qualche tempo fa, osservando la val Noci su google Earth mi era caduto l'occhio su delle tracce evidenti proprio parallele alla sterrata, quantomeno visibili sulla parte di crinale non coperto dal bosco.
Posto qui sotto l'immagine: La strada che si intravede in basso a sinistra è la famosa carrareccia; le tracce che intendo sono quelle che si vedono al centro dell'immagine.
Certo, la miglior cosa ( e non potrebbe essere altrimenti!) resta il sopralluogo sul posto: ma se queste tracce fossero percorribili e sopratutto continue, non perdendosi subito, la tua idea della variante alta potrebbe essere effettivamente realizzabile
Ragionavo sulla tua idea della variante "alta" per evitare la sterrata, e mi è venuto in mente che qualche tempo fa, osservando la val Noci su google Earth mi era caduto l'occhio su delle tracce evidenti proprio parallele alla sterrata, quantomeno visibili sulla parte di crinale non coperto dal bosco.
Posto qui sotto l'immagine: La strada che si intravede in basso a sinistra è la famosa carrareccia; le tracce che intendo sono quelle che si vedono al centro dell'immagine.
Certo, la miglior cosa ( e non potrebbe essere altrimenti!) resta il sopralluogo sul posto: ma se queste tracce fossero percorribili e sopratutto continue, non perdendosi subito, la tua idea della variante alta potrebbe essere effettivamente realizzabile
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Re: val noci
Esatto , enrico.enrico pelos wrote:Sempre interessante leggere del Bano e della Val Noci e mi ero perso gli ultimi sviluppi.
Bravo a Terralba e agli altri che rendono sempre più agevole questo bel giro con sentieri e anelli collaterali.
Da come ricordo da case Fontana si arrivava su all'incrocio direttamente potendo evitare di fare il più comodo ma più lungo giro alla sella. E quindi, sarebbe più breve arrivare al Bano da questa parte. Su OSM mi sembra, se non ricordo male, che misi proprio la traccia rilevata. Unica avvertenza era di non farla dopo periodo piovoso in quanto abbastanza ripido, come scritto anche da Terralba a suo tempo, ed infatti al primo tentativo avevo desistito proprio perchè avevo trovato terreno umido e molto scivoloso.
Il tuo sentiero da Case Fontana al colletto è presente su OSM , ma qualche settimana fa ho letto una relazione , credo di littletino ,che mi pare abbia provato a passare di lì ma aveva dovuto desistere per infrascamenti vari . Così sono andato più sul sicuro e sono passato da Veixe , anche perchè avevo un giro piuttosto lungo da fare e non volevo perdere tempo in ravanamenti .
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Re: val noci
Sono tracce molto percorse dai cacciatori, credo che conducano senza grossi problemi al valico presso la Costa dei Fo'. Andrò a vedere. Ciaopaolocerreta wrote:Ciao Terralba!
Ragionavo sulla tua idea della variante "alta" per evitare la sterrata, e mi è venuto in mente che qualche tempo fa, osservando la val Noci su google Earth mi era caduto l'occhio su delle tracce evidenti proprio parallele alla sterrata, quantomeno visibili sulla parte di crinale non coperto dal bosco.
Posto qui sotto l'immagine: La strada che si intravede in basso a sinistra è la famosa carrareccia; le tracce che intendo sono quelle che si vedono al centro dell'immagine.
Certo, la miglior cosa ( e non potrebbe essere altrimenti!) resta il sopralluogo sul posto: ma se queste tracce fossero percorribili e sopratutto continue, non perdendosi subito, la tua idea della variante alta potrebbe essere effettivamente realizzabile
pace e bene
Re: val noci
Giusto , terralba . In effetti io le Case Montebano non le ho materialmente viste , però non dovevano essere troppo lontane quando ho lasciato il sentiero per salire verso la cima . Il mio percorso è stato fatto sul crinale , in presenza di precedenti tracce , e non è troppo difficile ma solo molto ripido. Comunque io , seguendo le tue raccomandazioni, avevo atteso una giornata che mi garantisse terreno asciutto .terralba wrote: Ciao Enrico, in effetti è la via più breve su percorso segnalato. Daniele se ho capito bene propone invece di andare da Case Fontana a Veixe, proseguire sul sentiero che porta a mezzacosta prima di Brugosecco e poi tagliare a vista per dritto lungo il crinale del Bano, direi da subito dopo le Case Montebano, per poi ritrovare i segnavia dall'itinerario che sale dal valico prima dello zig zag conclusivo. Di certo percorso più corto ma sicuramente da EE.
Tutto il perimetro del monte peraltro è caratterizzato dal terreno scivoloso (tanta erba più costante umidità che sale dal lago), da dovunque lo si prenda, e l'avvertenza di evitare giornate di pioggia e quelle successive è sempre valida.
PS Dopo quelle a Ponente e le tue a Levante attendo le Passeggiate al Centro della Liguria. Se facessi il libro il giro della Val Noci non potrà mancare...
Ciao
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Re: val noci
Ciao Terralba, eh si anche come dice Daniele va bene perchè si arriva in cima comunque anche se con il rischio di percorrere qualche tratto a "vista". In questo caso anche a me era capitato, seguendo vecchie tracce, di trovarmi più vicino a Brugosecco che al percorso di salita, e quindi di perdere tempo poi in giri vari con ravanamenti tra cespugli etc. Adesso si può andare sicuramente più spediti e sicuri.
@daniele64
Purtroppo l'infrascamento è il rischio dei due tratti diretti da Case Fontana in su e da Caiasca a Casa Fontana. Anche qui occorre spesso fare i tornanti più larghi e dal passo tranquillo fino al bivio per Case Veixe perchè il sentiero si riempie di rovi da un anno all'altro. Le case Montebano non erano troppo lontane da dove sei passato, appena sotto c'è il comodo sentiero tenuto bene in genere anche dai molti cacciatori della zona.
Tutto il comprensorio della Val Noci è comunque da percorrere, magari in diverse riprese e/o giornate, perchè anche sbagliando sentiero si arriva poi in qualche frazioncina o luogo sempre interessante sia in alto che in basso dal lago e quindi non è poi tempo perso.
PS Per Passeggiate al Centro della Liguria... chissà... certamente questo è uno degli itinerari più belli e interessanti sotto diversi punti di vista, e non mancherebbe certo...
@daniele64
Purtroppo l'infrascamento è il rischio dei due tratti diretti da Case Fontana in su e da Caiasca a Casa Fontana. Anche qui occorre spesso fare i tornanti più larghi e dal passo tranquillo fino al bivio per Case Veixe perchè il sentiero si riempie di rovi da un anno all'altro. Le case Montebano non erano troppo lontane da dove sei passato, appena sotto c'è il comodo sentiero tenuto bene in genere anche dai molti cacciatori della zona.
Tutto il comprensorio della Val Noci è comunque da percorrere, magari in diverse riprese e/o giornate, perchè anche sbagliando sentiero si arriva poi in qualche frazioncina o luogo sempre interessante sia in alto che in basso dal lago e quindi non è poi tempo perso.
PS Per Passeggiate al Centro della Liguria... chissà... certamente questo è uno degli itinerari più belli e interessanti sotto diversi punti di vista, e non mancherebbe certo...
Re: val noci
I colori della foto precedente e il panorama dicono tutto sul perché il Monte Bano è imperdibile. E intanto vi invito ad andare nell'apposito topic in "Ripristino e manutenzione sentieri" per le novità sulla percorribilità del primo tratto dell'itinerario rombo giallo che sale da Caiasca:
viewtopic.php?f=15&t=10823&start=40" onclick="window.open(this.href);return false;
viewtopic.php?f=15&t=10823&start=40" onclick="window.open(this.href);return false;
pace e bene
Re: val noci
Quoto, davvero magnifici ...terralba wrote:I colori della foto precedente e il panorama dicono tutto sul perché il Monte Bano è imperdibile. E intanto vi invito ad andare nell'apposito topic in "Ripristino e manutenzione sentieri" per le novità sulla percorribilità del primo tratto dell'itinerario rombo giallo che sale da Caiasca:
viewtopic.php?f=15&t=10823&start=40" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: val noci
Ciao a tutti. Se n'è andato anche Nado, "il pastore", l'ultimo abitante di Veixe: con lui si chiude la "leggenda" di questa zona e ora davvero anche questo pugno di case tra il Monte Bano e il lago diventa ufficialmente l'ennesimo "paese abbandonato". Nado Castagnasso è morto qualche giorno fa, a 90 anni, esattamente tre anni dopo la scomparsa della sorella Flora, con la quale aveva sempre vissuto lassù, in quella abitazione con l'orto, in cui aveva comunque voluto rimanere, e che si doveva proprio andare a cercare, anche se quei famosi avvertimenti a "stare attenti al fucile" tenevano lontani gli escursionisti facendo paventare una cattiva accoglienza, ben lontana dalla realtà, come avevo riscontrato di persona quando, nel 2013, insieme a Lmmt e a Skeno, lo avevo incontrato davanti a casa (ritroverete il racconto un bel po' di post indietro) e come aveva confermato qualche tempo dopo Enrico Pelos.
Erano i giorni dell'ultima nevicata nell'immediato entroterra di Genova quando è morto Nado, trasportarne il corpo a valle lungo la strada dissestata e ghiacciata che scende a Caiasca, è stato un po' avventuroso. Il funerale è stato celebrato nella chiesa di Montoggio: mi hanno detto che c'era tantissima gente, inaspettatamente, considerata la sua scelta di vivere sempre isolato da tutto e da tutti. Evidentemente Nado era nel cuore di molti. E lo resterà.
Erano i giorni dell'ultima nevicata nell'immediato entroterra di Genova quando è morto Nado, trasportarne il corpo a valle lungo la strada dissestata e ghiacciata che scende a Caiasca, è stato un po' avventuroso. Il funerale è stato celebrato nella chiesa di Montoggio: mi hanno detto che c'era tantissima gente, inaspettatamente, considerata la sua scelta di vivere sempre isolato da tutto e da tutti. Evidentemente Nado era nel cuore di molti. E lo resterà.
pace e bene
Re: val noci
Che riposi in pace! In fondo sono contento per lui che sia riuscito a finire i suoi giorni nella sua casa, senza subire la "violenza" di un ricovero chissà dove.
L'Alpe si scala. L'Appennino si viaggia, dall'Alpe si vede l'universo, e forse anche Dio, ma dall'Appennino si vedono gli uomini, e si vede il mare. (Maurizio Maggiani)
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Re: val noci
Triste notizia.
Eh si, è come scrive Terralba. Ero andato a cercarlo proprio per quanto narrato da lui dato che, essendo andato da quelle parti una prima volta, non avevo proseguito, intimorito anch'io come altri dai cartelli "minacciosi".
Era una persona mite che amava solo stare tranquillo.
Ultimo "nativo" di un suo "territorio", quello della diga, nel quale aveva anche vissuto durante gli anni tragici della guerra.
R.I.P.
Alcuni scorci dalla frazione di Veixe e dalla Val Noci.
Eh si, è come scrive Terralba. Ero andato a cercarlo proprio per quanto narrato da lui dato che, essendo andato da quelle parti una prima volta, non avevo proseguito, intimorito anch'io come altri dai cartelli "minacciosi".
Era una persona mite che amava solo stare tranquillo.
Ultimo "nativo" di un suo "territorio", quello della diga, nel quale aveva anche vissuto durante gli anni tragici della guerra.
R.I.P.
Alcuni scorci dalla frazione di Veixe e dalla Val Noci.
Re: val noci
Nella penultima foto non è Noci: potrebbe essere Montemoro (frazione di Montoggio), ma non sono sicuro! Ciao
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Re: val noci
In effetti la foto di Noci è questa. Uno scambio scritta con altra foto per altro post...
Re: val noci
Domenica (ieri), cercando qualcosa che mi ispirasse e che potesse essere anche un "viaggio nel passato" del nostro Appennino, controllando la cartina con i miei alle 8 di mattina , la scelta ricade su un anello forse insolito, ma neanche troppo, nella tranquilla (apparentemente, data una gran quantità di gente al lago! ) val Noci; penso che tale itinerario possa essere "dedicato" al pastore Nado, scomparso poco tempo fa e ricordato da chi, come Terralba e altri, lo avevano conosciuto, e a tutta quella cultura contadina/pastorale dell'Appennino in generale, il cosidetto "mondo dei vinti" come direbbe Verga , se non sbaglio nella mia conoscenza letteraria...
La partenza avviene con un orario un po' scandaloso alle 11,00 , nella frazione di Caiasca; lasciata l'auto nell'ultimo spiazzo, procediamo lungo la sterrata, ma ci discostiamo quasi subito per prendere l'ottimo sentiero restaurato -rombo giallo pieno- in salita verso Case Fontana; il pendio inizia subito a farsi sentire, e con diverse svolte secche e ripide si arriva al primo gruppo di case (di cui una in un discreto stato...); nei pressi addossata alla parete c'è una fonte con due vasconi, in cui scopro addirittura la presenza di tritoni
Procediamo, dopo esserci rinfrescati braccia e collo, sempre in salita, attraversando alcune antiche fasce coltivate, e con gli ultimi strappi si arriva alla sella soprastante: qui notiamo il sentiero che sale al monte Bano, ma noi rimaniamo a mezza costa, per poter visitare le varie frazioni che si affacciano sulla valle
Arriviamo così a case Montebano, proprio sotto la cima del monte omonimo dove anche qui notiamo un edificio curato meglio degli altri (che stanno pian piano venendo giù...) e all'interno la saletta risulta arredata quasi come una volta, fatta eccezzione per alcuni suppellettili decisamente moderni (spero di non aver infranto la legge... abbiamo solo discostato la porta ma non siamo effettivamente entrati ): probabilmente qualche parente o nipote la utilizza ancora, oppure qualche amante dei luoghi solitari ci ha fatto un pensiero...
Riprendiamo così il percorso in falso piano, con un panorama sul lago e sui monti circostanti decisamente superbo
arrivando al bivio sulla dorsale sud, ove prendiamo la deviazione verso Brugosecco, che raggiungeremo dopo non poco
Succesivamente ci dirigiamo all'agglomerato di case Teitin, dove invece faremo la sosta pranzo intorno alle 14 con torta alle verdure e prescinsoa e panini con pomodoro e caciottina di pecora contemplando un panorama veramente incredibile, nonostante il caldo che inizia a farsi sentire...
Finita la scorpacciata riprendiamo la via del ritorno, constatando come il tragitto a mezza costa sia diventato "rovente" con il passare del tempo : cerchiamo di arrivare al bivio prima possibile, e questa volta scendiamo verso sinistra sul sentiero del CAI-ULE Giorgio Coverna, che dapprima quasi in piano, poi in discesa sempre più evidente, ci porta a raggiungere le case Veixe, oltrepassando antichi terrazzamenti ormai abbandonati e invasi da cespugli e alberi vari...
A case Veixe osserviamo proprio come l'abbandono è stato quasi improvviso, e purtroppo anche più recente
Proseguendo ora lungo la sterrata, ritorniamo così al punto di partenza, intorno alle 17 un po' "disseccati" per il caldo ma molto colpiti per aver visto le varie frazioni, che rimangono ora come un libro aperto, una stele a ricordo di chi visse tra questi monti, tra fatiche e orgoglio... ma che forse aveva meno malesseri "moderni" di questa nostra società...
La partenza avviene con un orario un po' scandaloso alle 11,00 , nella frazione di Caiasca; lasciata l'auto nell'ultimo spiazzo, procediamo lungo la sterrata, ma ci discostiamo quasi subito per prendere l'ottimo sentiero restaurato -rombo giallo pieno- in salita verso Case Fontana; il pendio inizia subito a farsi sentire, e con diverse svolte secche e ripide si arriva al primo gruppo di case (di cui una in un discreto stato...); nei pressi addossata alla parete c'è una fonte con due vasconi, in cui scopro addirittura la presenza di tritoni
Procediamo, dopo esserci rinfrescati braccia e collo, sempre in salita, attraversando alcune antiche fasce coltivate, e con gli ultimi strappi si arriva alla sella soprastante: qui notiamo il sentiero che sale al monte Bano, ma noi rimaniamo a mezza costa, per poter visitare le varie frazioni che si affacciano sulla valle
Arriviamo così a case Montebano, proprio sotto la cima del monte omonimo dove anche qui notiamo un edificio curato meglio degli altri (che stanno pian piano venendo giù...) e all'interno la saletta risulta arredata quasi come una volta, fatta eccezzione per alcuni suppellettili decisamente moderni (spero di non aver infranto la legge... abbiamo solo discostato la porta ma non siamo effettivamente entrati ): probabilmente qualche parente o nipote la utilizza ancora, oppure qualche amante dei luoghi solitari ci ha fatto un pensiero...
Riprendiamo così il percorso in falso piano, con un panorama sul lago e sui monti circostanti decisamente superbo
arrivando al bivio sulla dorsale sud, ove prendiamo la deviazione verso Brugosecco, che raggiungeremo dopo non poco
Succesivamente ci dirigiamo all'agglomerato di case Teitin, dove invece faremo la sosta pranzo intorno alle 14 con torta alle verdure e prescinsoa e panini con pomodoro e caciottina di pecora contemplando un panorama veramente incredibile, nonostante il caldo che inizia a farsi sentire...
Finita la scorpacciata riprendiamo la via del ritorno, constatando come il tragitto a mezza costa sia diventato "rovente" con il passare del tempo : cerchiamo di arrivare al bivio prima possibile, e questa volta scendiamo verso sinistra sul sentiero del CAI-ULE Giorgio Coverna, che dapprima quasi in piano, poi in discesa sempre più evidente, ci porta a raggiungere le case Veixe, oltrepassando antichi terrazzamenti ormai abbandonati e invasi da cespugli e alberi vari...
A case Veixe osserviamo proprio come l'abbandono è stato quasi improvviso, e purtroppo anche più recente
Proseguendo ora lungo la sterrata, ritorniamo così al punto di partenza, intorno alle 17 un po' "disseccati" per il caldo ma molto colpiti per aver visto le varie frazioni, che rimangono ora come un libro aperto, una stele a ricordo di chi visse tra questi monti, tra fatiche e orgoglio... ma che forse aveva meno malesseri "moderni" di questa nostra società...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: val noci
Bello teo La val noci ha sempre qualcosa di affascinante...e' incredibile pensare che proprio alle spalle di Genova possa esistere un luogo costellato da tutti i minuscoli paesini dove il tempo si e' praticamente fermato...non oso immaginare il caldo che avete beccato
Noi eravamo in zona Antola e meno male che ci siamo portati la crema solare perché al pomeriggio sembrava di essere in pieno luglio
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Re: val noci
Bel giro , teo , dall'amaro sapore nostalgico ...
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Re: val noci
Sì la sensazione è quella di atmosfera un po' melanconica...considerando poi come a case Veixe è mancato l'ultimo storico abitante da poco...
Piccolo appunto: il sentiero che abbiamo salito è ben segnato, ripulito, tranne forse un piccolo punto appena sopra case Fontana, con qualche arbusto che tende ad "allargarsi" un po' troppo sul sentiero... poca roba comunque
Piccolo appunto: il sentiero che abbiamo salito è ben segnato, ripulito, tranne forse un piccolo punto appena sopra case Fontana, con qualche arbusto che tende ad "allargarsi" un po' troppo sul sentiero... poca roba comunque
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: val noci
Quel tratto avrebbe bisogno di interventi costanti, ma sono comunque contento del fatto che i segnavia risultino ben leggibili. D'altra parte nei prossimi mesi lavorerò sul nuovo Sentiero della Resistenza sul quale aprirò a breve un topic apposito e sul quadrato giallo Bano-Candelozzo. Con il nuovo itinerario, la variante alta su cui spero di poter operare dall'autunno e col "Governa" la zona avrà una buona rete di sentieri segnalati, come testimoniano le mappe di Giorgio Mazzarello sempre aggiornate. Quanto al rombo giallo chi lo percorre dia se può il suo contributo eventualmente togliendo qualche ostacolo di troppo. Ciao a tutti.teo-85 wrote:Sì la sensazione è quella di atmosfera un po' melanconica...considerando poi come a case Veixe è mancato l'ultimo storico abitante da poco...
Piccolo appunto: il sentiero che abbiamo salito è ben segnato, ripulito, tranne forse un piccolo punto appena sopra case Fontana, con qualche arbusto che tende ad "allargarsi" un po' troppo sul sentiero... poca roba comunque
pace e bene
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Re: val noci
Riprendo questo post perchè ieri ho ripercorso il rombo giallo fino a Case Montebano.
Le recenti forti piogge e la furia del vento hanno reso il percorso più intricato, la traccia spesso già di suo non evidente necessita di un discreto "fiuto" per non perderla nonostante il segnavia (molti sono marcati sulle pietre per terra e vengono ricoperti da rami, rovi fogliame ecc. rendendoli quasi invisibili ... se è in programma rinfrescarli meglio farli sugli alberi ben visibili sia in salita che in discesa)
Sia Case Fontana che Case Montebano sono ABITATE, quindi rispettate la PRIVACY ed educazione più che fosse casa vostra
a Case Montebano abita Alessandro, molto cordiale e ospitale. Andate a trovarlo a scambiare 4 chiacchiere ne sarà felice inoltre è disponibile a dare un tetto (o anche solo una panca per la merenda) in caso di necessità ai "viandanti", anche se non è esattamente lungo le normali tracce dei sentieri
il massimo è se ci si ricorda di lasciargli delle cibarie varie, l'unica cosa che mi ha detto quando gli ho chiesto se aveva necessità di qualcosa, portare fino lassù le vettovaglie non è cosa da poco è come in un rifugio in quota, senza approvvigionamenti con l'elicottero ...
A Case Fontana abita un'altro ragazzo, di cui ho scordato il nome, con un bel cagnolone (Rex) affettuoso e coccolone dopo i rituali 30sec di studio
anche lui è molto cordiale e chiacchierone. La tempesta delle settimane scorse ha scoperchiato il tetto di casa e solo per un caso non gli è crollato tutto addosso.
Un ritorno ad una vita dura, forse non solo spinta dalla volontà di semplicità e isolamento.
A case Veixa purtroppo è devastazione, Alessandro mi ha detto che pochi giorni dopo la partenza dell'ultimo abitante "Nando" qualcuno si è introdotto in casa probabilmente per cercare "qualcosa" di un qualche valore ( ???? ) e ha distrutto tutto. La vegetazione di rovi e infestanti sta oramai fagocitando tutta la casa.
Le recenti forti piogge e la furia del vento hanno reso il percorso più intricato, la traccia spesso già di suo non evidente necessita di un discreto "fiuto" per non perderla nonostante il segnavia (molti sono marcati sulle pietre per terra e vengono ricoperti da rami, rovi fogliame ecc. rendendoli quasi invisibili ... se è in programma rinfrescarli meglio farli sugli alberi ben visibili sia in salita che in discesa)
Sia Case Fontana che Case Montebano sono ABITATE, quindi rispettate la PRIVACY ed educazione più che fosse casa vostra
a Case Montebano abita Alessandro, molto cordiale e ospitale. Andate a trovarlo a scambiare 4 chiacchiere ne sarà felice inoltre è disponibile a dare un tetto (o anche solo una panca per la merenda) in caso di necessità ai "viandanti", anche se non è esattamente lungo le normali tracce dei sentieri
il massimo è se ci si ricorda di lasciargli delle cibarie varie, l'unica cosa che mi ha detto quando gli ho chiesto se aveva necessità di qualcosa, portare fino lassù le vettovaglie non è cosa da poco è come in un rifugio in quota, senza approvvigionamenti con l'elicottero ...
A Case Fontana abita un'altro ragazzo, di cui ho scordato il nome, con un bel cagnolone (Rex) affettuoso e coccolone dopo i rituali 30sec di studio
anche lui è molto cordiale e chiacchierone. La tempesta delle settimane scorse ha scoperchiato il tetto di casa e solo per un caso non gli è crollato tutto addosso.
Un ritorno ad una vita dura, forse non solo spinta dalla volontà di semplicità e isolamento.
A case Veixa purtroppo è devastazione, Alessandro mi ha detto che pochi giorni dopo la partenza dell'ultimo abitante "Nando" qualcuno si è introdotto in casa probabilmente per cercare "qualcosa" di un qualche valore ( ???? ) e ha distrutto tutto. La vegetazione di rovi e infestanti sta oramai fagocitando tutta la casa.
Re: val noci
Molto interessante la notizia dell'arrivo di un abitante a Case Montebano, brutta invece quella riguardo la devastazione operata in casa di Nando dopo la sua morte e la definizione di sciacalli a chi se n'è reso protagonista è adeguata (con tutto il rispetto per gli animali).Monte Vabd A Case Fontana è ormai un paio d'anni che c'è una coppia con cane piuttosto frequente nell'occupare la casa.
Quanto al sentiero già l'alluvione del 2014 lo aveva messo a dura prova e noi di Quotazero avevamo tolto di nuovo rami e arbusti, risegnando il sentiero in alcuni punti. La novità è che, nell'ambito della iniziativa "Adotta un sentiero" della Regione, la Pro Loco di Montoggio s'è fatta avanti per assumere la manutenzione sia del Tre Fontane-Monte Bano che del Montoggio-Monte Bano, recentemente ottimamente risegnato da Skeno, usufruendo di contributi per il lavoro effettuato. Speriamo che il tutto non resti a livello di intenzione.
Il disciplinare è chiaro:
"Gli interventi potranno riguardare: taglio di vegetazione arbustiva invadente, potatura
di rami della vegetazione arborea sporgenti sul tracciato, il taglio di essenze erbacee
presenti nel piano di calpestio, il taglio di piante d’alto fusto sradicate o pericolanti presenti
lungo il percorso, la ripulitura e sagomatura delle canalette laterali per il ruscellamento
superϐiciale delle acque, il ripristino delle canalette trasversali, la rimozione di
piccole quantità di materiale franato (in particolare a seguito dei danni da ungulati), la
sistemazione di materiale litoide per migliorare il piano di calpestio.
Qualsiasi intervento diverso da quelli sopra elencati è da considerarsi, nel caso speciϐico,
come intervento di tipo “straordinario” e la sua realizzazione dovrà essere espressamente
concordata col CAI e con il soggetto proponente di cui all’art. 4 della l.r. 24/09."
Direi che per la Pro Loco montoggina ci sarà da fare. Noi di Quotazero continueremo a impegnarci sui sentieri a nostro marchio, che peraltro non sono compresi nel bando.
Quanto al sentiero già l'alluvione del 2014 lo aveva messo a dura prova e noi di Quotazero avevamo tolto di nuovo rami e arbusti, risegnando il sentiero in alcuni punti. La novità è che, nell'ambito della iniziativa "Adotta un sentiero" della Regione, la Pro Loco di Montoggio s'è fatta avanti per assumere la manutenzione sia del Tre Fontane-Monte Bano che del Montoggio-Monte Bano, recentemente ottimamente risegnato da Skeno, usufruendo di contributi per il lavoro effettuato. Speriamo che il tutto non resti a livello di intenzione.
Il disciplinare è chiaro:
"Gli interventi potranno riguardare: taglio di vegetazione arbustiva invadente, potatura
di rami della vegetazione arborea sporgenti sul tracciato, il taglio di essenze erbacee
presenti nel piano di calpestio, il taglio di piante d’alto fusto sradicate o pericolanti presenti
lungo il percorso, la ripulitura e sagomatura delle canalette laterali per il ruscellamento
superϐiciale delle acque, il ripristino delle canalette trasversali, la rimozione di
piccole quantità di materiale franato (in particolare a seguito dei danni da ungulati), la
sistemazione di materiale litoide per migliorare il piano di calpestio.
Qualsiasi intervento diverso da quelli sopra elencati è da considerarsi, nel caso speciϐico,
come intervento di tipo “straordinario” e la sua realizzazione dovrà essere espressamente
concordata col CAI e con il soggetto proponente di cui all’art. 4 della l.r. 24/09."
Direi che per la Pro Loco montoggina ci sarà da fare. Noi di Quotazero continueremo a impegnarci sui sentieri a nostro marchio, che peraltro non sono compresi nel bando.
pace e bene
Re: val noci
complimenti per il giro fa un po' impressione il Noci così limaccioso
Peccato per quello che è successo a case Veixe Hai ragione terralba, purtroppo anche in zone che sembrano ben isolate da certi fenomeni accade lo stesso...
Bene invece per case Fontana e Montebano
Peccato per quello che è successo a case Veixe Hai ragione terralba, purtroppo anche in zone che sembrano ben isolate da certi fenomeni accade lo stesso...
Bene invece per case Fontana e Montebano
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
Re: val noci
Dopo cinque anni rinfreschiamo questo topic anche se la Val Noci e i suoi dintorni è restata protagonista su Quotazero grazie al susseguirsi della realizzazione dei sentieri QZ, giunti al numero di 9 e col decimo al via in autunno (il Qz5 è la "variante alta" di cui vagheggiavo una decina d'anni fa e che è stata davvero creata).
Rispetto a quanto scritto negli ultimi post:
- i due sentieri che la Pro Loco Montoggese aveva preso in "adozione" non hanno visto purtroppo uno, dicasi uno, solo intervento da parte del gruppo che ne aveva assicurato la cura, con propositi che sono rimasti (l'avevamo scritto, ma non potevamo crederci che tutto si avverasse) allo stato delle intenzioni. Di conseguenza, d'accordo con la Fie, sarà Quotazero a farsene carico: il Montoggio-Monte Bano è sempre "coccolato" dal nostro Skeno, il Tre Fontane-Bano ha i soliti problemi nel tratto Caiasca-Valico e, appena possibile, ce ne occuperemo.
- Alessandro continua a mantenere vivo il "rifugetto" di Case Montebano, anche Case Fontana è saltuariamente frequentato, a Noci vive da un paio d'anni stabilmente una coppia (in una casa accanto alla quale passa il sentiero Qz7).
- Finalmente è stato rimesso in ordine il sentiero che segue le rive del lago, con inaugurazione del tracciato a fine giugno. I lavori sono stati curati dal Comune di Montoggio d’intesa con Iren, proprietario dell’area, e hanno richiesto una spesa di circa 50.000 euro, dei quali 44.000 finanziati dal GAL del Parco dell’Antola, grazie all'impegno profuso da Bruno Aportis, consigliere comunale nella scorsa legislatura, che ha curato il settore sentieristica e valorizzazione turistica del territorio. Per rendere agibile l’intero percorso, lungo 4,5 km e fruibile in circa un’ora e mezza, è stato necessario rimuovere i detriti e la vegetazione che avevano invaso il vecchio selciato, costruire una palificata a due pareti per ripristinare un tratto, inserire sei nuove passerelle e parapetti di sicurezza. Resterebbe da realizzare un ponticello per superare il guado del Rio Noci, che, comunque, non crea quasi mai particolari difficoltà di passaggio.
Nei giorni scorsi Aportis, che è anche colonna della associazione dei pescasportivi locali, ha concluso l'opera di sistemazione dei segnavia, utilizzando la classica segnalazione Fie di tipo geometrico: un rettangolo giallo è il simbolo scelto, come si vede nelle immagini seguenti. Le paline segnaletiche sono state poste presso due importanti biforcazioni.
Rispetto a quanto scritto negli ultimi post:
- i due sentieri che la Pro Loco Montoggese aveva preso in "adozione" non hanno visto purtroppo uno, dicasi uno, solo intervento da parte del gruppo che ne aveva assicurato la cura, con propositi che sono rimasti (l'avevamo scritto, ma non potevamo crederci che tutto si avverasse) allo stato delle intenzioni. Di conseguenza, d'accordo con la Fie, sarà Quotazero a farsene carico: il Montoggio-Monte Bano è sempre "coccolato" dal nostro Skeno, il Tre Fontane-Bano ha i soliti problemi nel tratto Caiasca-Valico e, appena possibile, ce ne occuperemo.
- Alessandro continua a mantenere vivo il "rifugetto" di Case Montebano, anche Case Fontana è saltuariamente frequentato, a Noci vive da un paio d'anni stabilmente una coppia (in una casa accanto alla quale passa il sentiero Qz7).
- Finalmente è stato rimesso in ordine il sentiero che segue le rive del lago, con inaugurazione del tracciato a fine giugno. I lavori sono stati curati dal Comune di Montoggio d’intesa con Iren, proprietario dell’area, e hanno richiesto una spesa di circa 50.000 euro, dei quali 44.000 finanziati dal GAL del Parco dell’Antola, grazie all'impegno profuso da Bruno Aportis, consigliere comunale nella scorsa legislatura, che ha curato il settore sentieristica e valorizzazione turistica del territorio. Per rendere agibile l’intero percorso, lungo 4,5 km e fruibile in circa un’ora e mezza, è stato necessario rimuovere i detriti e la vegetazione che avevano invaso il vecchio selciato, costruire una palificata a due pareti per ripristinare un tratto, inserire sei nuove passerelle e parapetti di sicurezza. Resterebbe da realizzare un ponticello per superare il guado del Rio Noci, che, comunque, non crea quasi mai particolari difficoltà di passaggio.
Nei giorni scorsi Aportis, che è anche colonna della associazione dei pescasportivi locali, ha concluso l'opera di sistemazione dei segnavia, utilizzando la classica segnalazione Fie di tipo geometrico: un rettangolo giallo è il simbolo scelto, come si vede nelle immagini seguenti. Le paline segnaletiche sono state poste presso due importanti biforcazioni.
pace e bene