Monte Antola e rifugio
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- fabio.rapallo
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Re: Monte Antola e rifugio
Bellissimo anello, uno dei miei preferiti in ogni stagione.
L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
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Re: Monte Antola e rifugio
Bellissima escursione avventurosa , con un tempo proprio da ... orsi bruni !!
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- fabio.rapallo
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Re: Monte Antola e rifugio
Dopo qualche mese di forzata inattività sui nostri sentieri, ieri sono finalmente riuscito a fare un giro e, dopo lunga assenza, la scelta non poteva che prevedere un ritorno sull'Antola. Salito da Caprile per i tre pallini gialli a triangolo "via del Ciuffo", più o meno a ho deviato a sinistra lungo l'anello del rifugio per intercettare la mulattiera che sale da Bavastrelli all'altezza della cappellina della Madonna del Manto. Da li' ho raggiunto il rifugio (dove c'era la festa country con cavalli e musica a tema) e poi la vetta. Discesa sul veloce "triangolo giallo pieno" per Caprile. Natura ancora molto verdeggiante, unico neo il caldo che a tratti era davvero fastidioso. Allego tre foto giusto per ricordo.
F.
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Re: Monte Antola e rifugio
Per i miei gusti fa ancora un po' troppo caldo per l'Appennino , ma una passeggiata nella faggeta dell'Antola fa sempre piacere ...
A proposito , hai mica visto qualche funghetto appetitoso ?
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- fabio.rapallo
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Re: Monte Antola e rifugio
Macché, niente da giustificare una passeggiata micologica, questo è il massimo grado di mangereccio che ho incontrato... Invece mi pare che ci fossero fungaioli più in basso, diciamo tra Bargagli e la Scoffera, o almeno c'erano numerose auto a bordo strada contornate da personaggi dal caratteristico abbigliamento da fungaiolo...daniele64 wrote:
A proposito , hai mica visto qualche funghetto appetitoso ?
Ciao,
F.
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- paolocerreta
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Re: Monte Antola e rifugio
Ieri ultima visita del 2018 al caro Monte.
Con sbr siamo partiti da Carsi, vogliosi di goderci gli ampi panorami che la giornata spaziale di ieri prometteva.
Da Carsi non abbiamo seguito la "diretta" ( quella che parte dall'ex Casa Littoria) ma ci siamo incamminati lungo il nuovissimo tre palle gialle rinfrescato da Terralba, fino al Gherfo. Poco oltre case Gherfo, abbiamo abbandonato il tre palle per innestarci sui due quadrati gialli. Sentiero in ottime condizioni ma il forte vento, dalla Cappelletta dei Bucci, ci ha portato ad aggirare il Duso sul lato nord, sul versante della Val Trebbia assai più riparato.
Una volta ricollegatoci al doppio quadrato giallo, su diretti fino alla vetta ( niente visita al rifugio in quanto chiuso per la nascita di Rosa, figlia di Federico e Silvia...a proposito, complimenti !!!)
Così, dopo circa tre ore, siamo arrivati sulla amata vetta, dove abbiamo osservato i gravi danni subiti dalla base della Croce, colpita da un fulmine nella nottata del 21 ottobre scorso.
Sia lungo il percorso sia sulla cima, ci ha colpito positivamente il numerosi di escursionisti che abbiamo incontrato, almeno una cinquantina, provenienti dai vari sentieri di accesso al Monte!
Per il ritorno, abbiamo optato per il classico " due righe gialle".
Qui segnaliamo un grosso albero caduto sul sentiero, nel tratto tra la capanna di Tonno e il bivio per Vallenzona. Si passa ma con cautela, nella speranza che il parco intervenga al più presto.
Per il resto, la camminata scivola via liscia, tra panorami infiniti e un caldo sole.
Arriviamo così al passo dell'Incisa dove abbandoniamo il due righe giallo in favore del tre palle giallo che scende al Santuario della Madonna dell'Acqua, passando per Porcile.
Proprio a Porcile decidiamo di fare una sosta presso l'osteria, per gustare un abbondante the caldo con una gustosa fetta di panettone. Dopo la meritata pausa, riprendiamo il cammino lungo il tre palle giallo, e poco prima che arrivi il buio, spuntiamo tra i ruderi del piccolo borgo abbandonato di Ravino e infine al Santuario.
Si tratta di bel giro di circa 22 km.
Un addio al 2018...e un arrivederci in Antola per il 2019!
Con sbr siamo partiti da Carsi, vogliosi di goderci gli ampi panorami che la giornata spaziale di ieri prometteva.
Da Carsi non abbiamo seguito la "diretta" ( quella che parte dall'ex Casa Littoria) ma ci siamo incamminati lungo il nuovissimo tre palle gialle rinfrescato da Terralba, fino al Gherfo. Poco oltre case Gherfo, abbiamo abbandonato il tre palle per innestarci sui due quadrati gialli. Sentiero in ottime condizioni ma il forte vento, dalla Cappelletta dei Bucci, ci ha portato ad aggirare il Duso sul lato nord, sul versante della Val Trebbia assai più riparato.
Una volta ricollegatoci al doppio quadrato giallo, su diretti fino alla vetta ( niente visita al rifugio in quanto chiuso per la nascita di Rosa, figlia di Federico e Silvia...a proposito, complimenti !!!)
Così, dopo circa tre ore, siamo arrivati sulla amata vetta, dove abbiamo osservato i gravi danni subiti dalla base della Croce, colpita da un fulmine nella nottata del 21 ottobre scorso.
Sia lungo il percorso sia sulla cima, ci ha colpito positivamente il numerosi di escursionisti che abbiamo incontrato, almeno una cinquantina, provenienti dai vari sentieri di accesso al Monte!
Per il ritorno, abbiamo optato per il classico " due righe gialle".
Qui segnaliamo un grosso albero caduto sul sentiero, nel tratto tra la capanna di Tonno e il bivio per Vallenzona. Si passa ma con cautela, nella speranza che il parco intervenga al più presto.
Per il resto, la camminata scivola via liscia, tra panorami infiniti e un caldo sole.
Arriviamo così al passo dell'Incisa dove abbandoniamo il due righe giallo in favore del tre palle giallo che scende al Santuario della Madonna dell'Acqua, passando per Porcile.
Proprio a Porcile decidiamo di fare una sosta presso l'osteria, per gustare un abbondante the caldo con una gustosa fetta di panettone. Dopo la meritata pausa, riprendiamo il cammino lungo il tre palle giallo, e poco prima che arrivi il buio, spuntiamo tra i ruderi del piccolo borgo abbandonato di Ravino e infine al Santuario.
Si tratta di bel giro di circa 22 km.
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"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
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Re: Monte Antola e rifugio
Gran bel giro complimenti! Buono che l'Antola sia ancora così frequentato
Magari un poco di neve sui versanti avrebbe reso il paesaggio ancora più suggestivo... ma è lo stesso splendido!
Magari un poco di neve sui versanti avrebbe reso il paesaggio ancora più suggestivo... ma è lo stesso splendido!
slurp! Ma è aperta spesso l'osteria?Proprio a Porcile decidiamo di fare una sosta presso l'osteria, per gustare un abbondante the caldo con una gustosa fetta di panettone.
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Monte Antola e rifugio
Proprio a Porcile decidiamo di fare una sosta presso l'osteria, per gustare un abbondante the caldo con una gustosa fetta di panettone.
Ciao Teo!slurp! Ma è aperta spesso l'osteria?
Mi pare che sia stata riaperta due o tre anni fa...e si mangia anche piuttosto bene
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Re: Monte Antola e rifugio
non sapevo di questo !paolocerreta wrote:gravi danni subiti dalla base della Croce, colpita da un fulmine nella nottata del 21 ottobre scorso.
è parecchio che manco dall'Antola, devo rimediare!
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Monte Antola e rifugio
Accidenti , paolo , mi ero perso questo vostro bell'anellone di fine anno !
Complimenti a tutti e due , anche per la costanza e la forza di volontà . Anch'io il 31 avevo messo la sveglia per andare in montagna , ma poi l'ho spenta e mi sono girato dall'altra parte ...
Complimenti a tutti e due , anche per la costanza e la forza di volontà . Anch'io il 31 avevo messo la sveglia per andare in montagna , ma poi l'ho spenta e mi sono girato dall'altra parte ...
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Re: Monte Antola e rifugio
Grazie Daniele hai ceduto al caro vecchio dolce dormiredaniele64 wrote:Accidenti , paolo , mi ero perso questo vostro bell'anellone di fine anno !
Complimenti a tutti e due , anche per la costanza e la forza di volontà . Anch'io il 31 avevo messo la sveglia per andare in montagna , ma poi l'ho spenta e mi sono girato dall'altra parte ...
Si psico, fai conto che gli angoli del basamento sono praticamente saltati. Forse questo fine settima risalgo, se vado e sopratutto mi ricordo faccio due foto e le metto quapsiconauta wrote:non sapevo di questo !paolocerreta wrote:gravi danni subiti dalla base della Croce, colpita da un fulmine nella nottata del 21 ottobre scorso.
è parecchio che manco dall'Antola, devo rimediare!
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Re: Monte Antola e rifugio
Giusto due foto dalla commemorazione del 25 aprile in Antola questa mattina. Salito dai Buoni di Pentema a causa del poco tempo che avevo a disposizione.
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Re: Monte Antola e rifugio
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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Re: Monte Antola e rifugio
Ciao a tutti,
con sbr e amici, abbiamo deciso di trascorrere l'ultima notte dell'anno proprio in cima all'amato Monte, con cenone e pernottamento presso il rifugio.
Organizzazione perfetta cosi come il cenone!
Per quanto riguarda i sentieri, il 31 siamo saliti da Piancassina, dove l'unico "problema" si incontra poco prima delle cianazze, dove il perdurante mal tempo di questo autunno ha fatto crollare un grosso albero, facilmente aggirabile.
Il giorno dopo siamo scesi direttamente verso casa, passando per l'= giallo in direzione passo dell'Incisa.
Qui, nel tratto che sovrasta l'abitato di Tonno e il bivio per Vallenzona, va segnalata una vegetazione che inizia ad essere piuttosto soffocante: speriamo che chi cura la pulizia triennale di questo itinerario intervenga per la prossima primavera.
Prima di salutarvi vorrei condividere quanto abbiamo potuto osservare allo scoccare della mezzanotte dalla cima dell' Antola: centinaia e centinaio di piccole luci di diversi colori, dal giallo al rosso fino al verde e al bianco, da ogni direione sia dalla costa che dalla pianura, fuochi di ben venuto al 2020!
Uno spettacolo davvero unico|
con sbr e amici, abbiamo deciso di trascorrere l'ultima notte dell'anno proprio in cima all'amato Monte, con cenone e pernottamento presso il rifugio.
Organizzazione perfetta cosi come il cenone!
Per quanto riguarda i sentieri, il 31 siamo saliti da Piancassina, dove l'unico "problema" si incontra poco prima delle cianazze, dove il perdurante mal tempo di questo autunno ha fatto crollare un grosso albero, facilmente aggirabile.
Il giorno dopo siamo scesi direttamente verso casa, passando per l'= giallo in direzione passo dell'Incisa.
Qui, nel tratto che sovrasta l'abitato di Tonno e il bivio per Vallenzona, va segnalata una vegetazione che inizia ad essere piuttosto soffocante: speriamo che chi cura la pulizia triennale di questo itinerario intervenga per la prossima primavera.
Prima di salutarvi vorrei condividere quanto abbiamo potuto osservare allo scoccare della mezzanotte dalla cima dell' Antola: centinaia e centinaio di piccole luci di diversi colori, dal giallo al rosso fino al verde e al bianco, da ogni direione sia dalla costa che dalla pianura, fuochi di ben venuto al 2020!
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Re: Monte Antola e rifugio
Bravi ! Dev'essere stata proprio una bella esperienza ed un bello spettacolo pirotecnico in contemporanea ... Non è che siete riusciti a fare qualche foto ai lontani fuochi d'artificio ?
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Antola e rifugio
Un mesetto fa , a fine maggio , sono riuscito a fare un bel giro sull' Antola . Stavolta ho voluto provare lo storico sentiero " due pallini gialli " , che inizia da Torriglia . In una bella mattinata serena , sono partito dalla rimessa dei bus imboccando la scalinata che si trasforma in mulattiera nel bosco ,
toccando i piccoli borghi soprastanti ed arrivando a Donetta . I segnavia sono un po' stinti , forse perchè fatti con quel giallo opaco che risalta poco tra il grigio delle pietre ed il verde del bosco . Poco dopo il sentiero si biforca e mentre la via di sinistra conduce a Pentema , io imbocco quella di destra per l' Antola .
Il verde degli alberi e dei prati è interrotto spesso dal vivace giallo dei maggiociondoli in fiore .
La mulattiera sale nel bosco ombreggiato ed in alto si godono alcuni scorci sul fondovalle attorno a Torriglia .
Al Passo dei Colletti ( 1297 m.) lascio provvisoriamente la mulattiera per prendere una traccia poco vistosa che s' inerpica sul soprastante Monte Prelà , sulla cui cima ( 1407 m. ) ci sono dei ripetitori ottici , una piccola croce e belle viste sul lago del Brugneto...
Scendendo sull'altro versante mi riallaccio subito alla storica mulattiera e raggiungo un bel pianoro prativo . Subito dopo devio per raggiungere la cima dell' erboso Monte Duso , sulle cui pendici incontro una coppia di giovani cerbiatti . Durante la salita , anche qui qualche bello scorcio del lago
prima di raggiungere la piuttosto anonima vetta ( 1451 m.). Una lunga recinzione con filo spinato impedisce la discesa diretta sul versante nord e mi costringe ad allungare un po' la strada scendendo ad est per riconnettermi col sentiero ufficiale . Supero quindi i ruderi della casa del Piccetto ed un paio di cancelletti per il bestiame , arrivando alle Cianazze . Qui confluisce il sentiero che sale da Piancassina , già salito da me in occasione del raduno QZ 2017. Dopo l' ultimo strappo tra i faggi , arrivo sopra al Rifugio e poi in vista della cima dell' Antola .
Sulla soleggiata vetta , trovo un po' di gente , non molta , salita per altre vie . La mattinata è ancora magnifica ed i panorami sono all' altezza della fama del monte .
Mi sdraio sull' erba a fare uno spuntino ed a godermi il sole , a lungo , per più di un' ora . Nel frattempo però , si addensano un bel po' di nuvole , che rovinano la splendida giornata . Così decido di riprendere la lunga via del rientro , seguendo lo stesso sentiero di salita . Lungo la discesa incontrerò ancora la coppietta di cerbiatti sul Duso e pure un' altra famigliola poco sopra a Donetta . All' arrivo a Torriglia , mi premierò con un ottimo cono alla frutta nella gelateria in piazza . In tutto , mi risultano 17 km per un migliaio di metri di dislivello .
P.S. : mi spiace , ma è un periodo in cui non ho tempo di scaricare le foto nella gallery , così le pubblico in formato ridotto ...
toccando i piccoli borghi soprastanti ed arrivando a Donetta . I segnavia sono un po' stinti , forse perchè fatti con quel giallo opaco che risalta poco tra il grigio delle pietre ed il verde del bosco . Poco dopo il sentiero si biforca e mentre la via di sinistra conduce a Pentema , io imbocco quella di destra per l' Antola .
Il verde degli alberi e dei prati è interrotto spesso dal vivace giallo dei maggiociondoli in fiore .
La mulattiera sale nel bosco ombreggiato ed in alto si godono alcuni scorci sul fondovalle attorno a Torriglia .
Al Passo dei Colletti ( 1297 m.) lascio provvisoriamente la mulattiera per prendere una traccia poco vistosa che s' inerpica sul soprastante Monte Prelà , sulla cui cima ( 1407 m. ) ci sono dei ripetitori ottici , una piccola croce e belle viste sul lago del Brugneto...
Scendendo sull'altro versante mi riallaccio subito alla storica mulattiera e raggiungo un bel pianoro prativo . Subito dopo devio per raggiungere la cima dell' erboso Monte Duso , sulle cui pendici incontro una coppia di giovani cerbiatti . Durante la salita , anche qui qualche bello scorcio del lago
prima di raggiungere la piuttosto anonima vetta ( 1451 m.). Una lunga recinzione con filo spinato impedisce la discesa diretta sul versante nord e mi costringe ad allungare un po' la strada scendendo ad est per riconnettermi col sentiero ufficiale . Supero quindi i ruderi della casa del Piccetto ed un paio di cancelletti per il bestiame , arrivando alle Cianazze . Qui confluisce il sentiero che sale da Piancassina , già salito da me in occasione del raduno QZ 2017. Dopo l' ultimo strappo tra i faggi , arrivo sopra al Rifugio e poi in vista della cima dell' Antola .
Sulla soleggiata vetta , trovo un po' di gente , non molta , salita per altre vie . La mattinata è ancora magnifica ed i panorami sono all' altezza della fama del monte .
Mi sdraio sull' erba a fare uno spuntino ed a godermi il sole , a lungo , per più di un' ora . Nel frattempo però , si addensano un bel po' di nuvole , che rovinano la splendida giornata . Così decido di riprendere la lunga via del rientro , seguendo lo stesso sentiero di salita . Lungo la discesa incontrerò ancora la coppietta di cerbiatti sul Duso e pure un' altra famigliola poco sopra a Donetta . All' arrivo a Torriglia , mi premierò con un ottimo cono alla frutta nella gelateria in piazza . In tutto , mi risultano 17 km per un migliaio di metri di dislivello .
P.S. : mi spiace , ma è un periodo in cui non ho tempo di scaricare le foto nella gallery , così le pubblico in formato ridotto ...
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Re: Monte Antola e rifugio
Ottimo giro Dani
L'Antola ha innumerevoli accessi, e ognuno appaga con un'escursione varia e piacevole... e poi hai pure beccato i cerbiatti
Si spera che la segnaletica sia rimessa a nuovo...
L'Antola ha innumerevoli accessi, e ognuno appaga con un'escursione varia e piacevole... e poi hai pure beccato i cerbiatti
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Re: Monte Antola e rifugio
, Teo . L' Antola merita sempre un giretto ...
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Re: Monte Antola e rifugio
Bravo Dani Bel giro.
Se riesco, farò un salto in Antola domenica prossima per la ricorrenza di San Pietro (quest'anno ovviamente organizzata in forma ridotta).
Se riesco, farò un salto in Antola domenica prossima per la ricorrenza di San Pietro (quest'anno ovviamente organizzata in forma ridotta).
L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
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Re: Monte Antola e rifugio
, Fabio . Purtroppo domenica sarò ben lontano ...
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Re: Monte Antola e rifugio
Di daini ne avevo visti parecchi tra Donnetta e Torriglia, oltre che un paio che si inseguivano al passo dei Colletti (dove ci si affaccia su Torriglia, scendendo). Ce ne sono davvero tanti, entrano persino nel cimitero per mangiare i fiori sulle tombeteo-85 wrote:... e poi hai pure beccato i cerbiatti
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
Re: Monte Antola e rifugio
awretus wrote:Di daini ne avevo visti parecchi tra Donnetta e Torriglia, oltre che un paio che si inseguivano al passo dei Colletti (dove ci si affaccia su Torriglia, scendendo). Ce ne sono davvero tanti, entrano persino nel cimitero per mangiare i fiori sulle tombeteo-85 wrote:... e poi hai pure beccato i cerbiatti
Confermo . Arrivano facilmente anche in mezzo alle case . L'anno scorso sullo svincolo di Torriglia ce n'era uno bello grosso e cornuto che non riusciva a scappare perchè bloccato dai guard rail ....
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Re: Monte Antola e rifugio
palcato, non cornutodaniele64 wrote:uno bello grosso e cornuto
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Re: Monte Antola e rifugio
Era una battuta , e comunque rende meglio l' idea ...awretus wrote:palcato, non cornutodaniele64 wrote:uno bello grosso e cornuto
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Re: Monte Antola e rifugio
Qualcuno, per caso, ci andrà? Non ho auto, mi servirebbe un passaggio
Re: Monte Antola e rifugio
Comunicazione per tutti: il rifugio è chiuso a tempo indeterminato poiché la simpatica e accogliente coppia di gestori per ragioni personali ha rinunciato a proseguire l'attività e deve essere emesso un nuovo bando. Purtroppo ho idea che dovremo aspettare tanto per ritrovarlo fruibile.
pace e bene
Re: Monte Antola e rifugio
Guarda, ci credi che giusto due gg fà sono andato a vedere sul sito se c'erano novità? Lo scorso anno ho avuto una discussione con una guida alpina (abbastanza fuori dalle righe nei commenti...) per il fatto che pur ammirandoli, la vedevo dura con una bimba così piccola soprattutto quando sarebbe stato il tempo dell'asilo e della scuola.
Spero per loro che non ci siano gravi motivi in questo ma magari migliori opportunità.
Cmq concordo, a inizio stagione così trovare un gestore è mission impossible.
Spero per loro che non ci siano gravi motivi in questo ma magari migliori opportunità.
Cmq concordo, a inizio stagione così trovare un gestore è mission impossible.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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Re: Monte Antola e rifugio
purtroppo temo che l'era dei rifugi a conduzione "familiare" sia giunta al capolinea.
Come per moltissime altre attività, la spinta normativa e organizzativa è indirizzata verso l'alta remunerazione, le piccole realtà sono osteggiate. Nel caso del rifugio "deve" essere un albergo, in quota, con tutti i nessi e connessi.
Per lo specifico dell'Antola, secondo me, ha una frequentazione troppo limitata per poter diventare un rifugio "alla moderna" .
La speranza è quella che possa diventare un bel bivacco
(e qui si aprirebbe un capitolo grosso come una casa)
Come per moltissime altre attività, la spinta normativa e organizzativa è indirizzata verso l'alta remunerazione, le piccole realtà sono osteggiate. Nel caso del rifugio "deve" essere un albergo, in quota, con tutti i nessi e connessi.
Per lo specifico dell'Antola, secondo me, ha una frequentazione troppo limitata per poter diventare un rifugio "alla moderna" .
La speranza è quella che possa diventare un bel bivacco
(e qui si aprirebbe un capitolo grosso come una casa)
- paolocerreta
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Re: Monte Antola e rifugio
Ciao a tutti,
intervengo su questa discussione per provare a capirne di più su quanto è successo alla mancata apertura del Rifugio.
Domenica, in occasione della festa di San Pietro in Antola, Don Pietro, alla fine della Messa, ha provato a fare luce su quanto avvenuto. Senza molti peli sulla lingua ( e chi ben lo conosce sa che non si fa molti problemi a dire ciò che pensa) ha spiegato che in realtà i ragazzi della gestione precedente avrebbero voluto/potuto continuare il loro percorso, ma che ciò è stato reso impossibile da condizioni cambiate rispetto agli anni precedenti.
Nello specifico sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) che ai vecchi rifugisti sia stato chiesto un canone maggiore rispetto a quello versato nel periodo precedente.
Certo, difficile stabilire che quanto detto da Don Pietro corrisponda alla verità, bisognerebbe avere a disposizione anche la versione del Parco e del CAI; tuttavia, se si è esposto così in pubblico...
Se tutto ciò fosse confermato saremmo alla follia: chi gestisce un rifugio appenninico dovrebbe quasi ricevere un compenso, piuttosto che versarlo!
intervengo su questa discussione per provare a capirne di più su quanto è successo alla mancata apertura del Rifugio.
Domenica, in occasione della festa di San Pietro in Antola, Don Pietro, alla fine della Messa, ha provato a fare luce su quanto avvenuto. Senza molti peli sulla lingua ( e chi ben lo conosce sa che non si fa molti problemi a dire ciò che pensa) ha spiegato che in realtà i ragazzi della gestione precedente avrebbero voluto/potuto continuare il loro percorso, ma che ciò è stato reso impossibile da condizioni cambiate rispetto agli anni precedenti.
Nello specifico sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) che ai vecchi rifugisti sia stato chiesto un canone maggiore rispetto a quello versato nel periodo precedente.
Certo, difficile stabilire che quanto detto da Don Pietro corrisponda alla verità, bisognerebbe avere a disposizione anche la versione del Parco e del CAI; tuttavia, se si è esposto così in pubblico...
Se tutto ciò fosse confermato saremmo alla follia: chi gestisce un rifugio appenninico dovrebbe quasi ricevere un compenso, piuttosto che versarlo!
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Re: Monte Antola e rifugio
In tutto questo, il silenzio sia del Parco che del Cai Ligure-Genova è assordante.
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Re: Monte Antola e rifugio
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
Re: Monte Antola e rifugio
La questione di fondo però resta. Se ne sta occupando Repubblica Genova
pace e bene
Re: Monte Antola e rifugio
Questi dello scorso anno ? Già mollato ?
https://www.trekking.it/news/nuovi-gest ... tola_4121/" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.trekking.it/news/nuovi-gest ... tola_4121/" onclick="window.open(this.href);return false;
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
Re: Monte Antola e rifugio
E' un repost di un articolo sul portale del parco di quasi 10 anni prima... strano che lo abbiano riportato nel 2020...
http://www.parcoantola.it/dettaglio.php?id=12999" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.parcoantola.it/dettaglio.php?id=12999" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: Monte Antola e rifugio
Era una notizia che sapevo già da tempo e come potete ben immaginare mi piange il cuore lassù ho lasciato tre anni stupendi della mia vita e un pezzo di cuore!
Però sono sicuro che il CAI riuscirà a fare ripartire alla grande il rifugio ai livelli di come lo stava gestendo Federico che con la moglie stavano facendo un gran lavoro!
Saluti a tutti
Però sono sicuro che il CAI riuscirà a fare ripartire alla grande il rifugio ai livelli di come lo stava gestendo Federico che con la moglie stavano facendo un gran lavoro!
Saluti a tutti
Re: Monte Antola e rifugio
Grazie, sul sito l'articolo è a pagamento.terralba wrote:Ecco l'articolo uscito su Repubblica Genova
cmq la rigirino secondo me il succo della faccenda sta qui:
"con il nuovo contratto alcune spese saranno a carico nostro e non più del parco. per cui dovremo trovare il modo di rientrare». Sul perché non sia trovata una soluzione in tempo (sapendo da anni che il contratto sarebbe scaduto a fine 2019). Belfiore divaga"
ovvio che una famiglia "decide di cambiare vita", quando oltre al proprio futuro deve pensare a quello di un figlio, mi meraviglio della meraviglia per questa scelta ...
ma il fatto di PAGARE qualcuno che fornisca un servizio come dovrebbe essere un rifugio, non un albergo, a queste persone non passa per l'anticamera del cervello?
perchè i soldi il Parco (e il CAI) li prende dalle nostre tasse (e dalle nostre tessere ... ), quindi ritengo più che giusto che tali denari siano spesi per tale scopo.
(lo sò , pura utopia )
Re: Monte Antola e rifugio
Walter, ribadisco: l'aspetto economico sarebbe quasi un pretesto per non avere più a che fare con i rifugisti uscenti. E gli elogi nei loro confronti paragonabili ai ringraziamenti delle società di calcio nei confronti degli allenatori esonerati.
pace e bene
Re: Monte Antola e rifugio
evidentemente conosci i retroscena e le motivazioni, se un allenatore vince non lo esoneri (non sono tifoso, magari sbaglio ...)terralba wrote:Walter, ribadisco: l'aspetto economico sarebbe quasi un pretesto per non avere più a che fare con i rifugisti uscenti. E gli elogi nei loro confronti paragonabili ai ringraziamenti delle società di calcio nei confronti degli allenatori esonerati.
Re: Monte Antola e rifugio
no è che quando una squadra esonera un allenatore dice sempre che "prendono strade diverse" e "lo ringraziano per l'impegno".Walter1 wrote:evidentemente conosci i retroscena e le motivazioni, se un allenatore vince non lo esoneri (non sono tifoso, magari sbaglio ...)terralba wrote:Walter, ribadisco: l'aspetto economico sarebbe quasi un pretesto per non avere più a che fare con i rifugisti uscenti. E gli elogi nei loro confronti paragonabili ai ringraziamenti delle società di calcio nei confronti degli allenatori esonerati.
Poi magari sotto sotto han fatto il diavolo a quattro mer mandarlo via.
Il tenore del comunicato è simile
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)