22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
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22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
Ed eccoci al 22° corso di speleologia organizzato dal gruppo speleo Martel di Genova che quest'anno eccezionalmente cade d'inverno (invece che come di consueto in autunno).
La serata di presentazione sarà mercoledì 16 gennaio alle 21 presso la sede del CAI di Cornigliano in Via Tonale 45.
Per chi non lo conoscesse, ricordo che il gruppo speleologico Martel è una delle associazioni speleologiche più importanti a livello locale con un’esperienza decennale di corsi e centinaia di speleologi formati.
Il corso è omologato secondo i dettami della SSI (Società Speleologica Italiana) e tutto il corpo docente è qualificato dalla stessa Società.
Allego il file della locandina con alcuni dettagli.
A breve sarà disponibile il link con l’evento Facebook.
Io ormai partecipo ormai solo in minima parte all’organizzazione dei corsi ma se qualcuno avesse delle domande o curiosità può contattarmi anche con mp.
Per ulteriori info di seguito il sito web:
http://speleomartel.altervista.org/
E il canale Youtube (dove ci sono alcuni video fatti nei corsi precedenti:
https://www.youtube.com/channel/UCy1...u1m_231FcCVwkg
Saluti a tutti
La serata di presentazione sarà mercoledì 16 gennaio alle 21 presso la sede del CAI di Cornigliano in Via Tonale 45.
Per chi non lo conoscesse, ricordo che il gruppo speleologico Martel è una delle associazioni speleologiche più importanti a livello locale con un’esperienza decennale di corsi e centinaia di speleologi formati.
Il corso è omologato secondo i dettami della SSI (Società Speleologica Italiana) e tutto il corpo docente è qualificato dalla stessa Società.
Allego il file della locandina con alcuni dettagli.
A breve sarà disponibile il link con l’evento Facebook.
Io ormai partecipo ormai solo in minima parte all’organizzazione dei corsi ma se qualcuno avesse delle domande o curiosità può contattarmi anche con mp.
Per ulteriori info di seguito il sito web:
http://speleomartel.altervista.org/
E il canale Youtube (dove ci sono alcuni video fatti nei corsi precedenti:
https://www.youtube.com/channel/UCy1...u1m_231FcCVwkg
Saluti a tutti
- cortomaltese
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Re: 22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
Aggiungo il link dell'evento creato su Facebook per il 22° corso di speleologia del G.S. Martel:
https://m.facebook.com/events/385804658 ... %7D&aref=3
Ricordo che la serata di presentazione del corso sarà:
Mercoledì 16 gennaio alle ore 21 presso i locati del CAI di Cornigliano in Via del Tonale 45, Genova
https://m.facebook.com/events/385804658 ... %7D&aref=3
Ricordo che la serata di presentazione del corso sarà:
Mercoledì 16 gennaio alle ore 21 presso i locati del CAI di Cornigliano in Via del Tonale 45, Genova
- cortomaltese
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Re: 22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
Giusto per info...
Visto che ieri nel forum in un altra discussione ho scritto che c'era ancora disponibilità, volevo informare che ho saputo poco fa che il corso è completo (anche oltre il preventivato): 14 iscritti.
Magari posterò qualche foto nei prossimi giorni.
Visto che ieri nel forum in un altra discussione ho scritto che c'era ancora disponibilità, volevo informare che ho saputo poco fa che il corso è completo (anche oltre il preventivato): 14 iscritti.
Magari posterò qualche foto nei prossimi giorni.
- cortomaltese
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Re: 22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
Ciao a tutti,
sabato 9 febbraio uscita preliminare del corso di Speleologia con un bellissimo giro alla spalle di Finalborgo in parte lungo il bel sentiero Fossati.
Io ne ho approfittato per portare mio figlio a vedere e rivedere alcune delle grotte più interessanti della zona. E sopratutto alcune tra quelle più facilmente accessibili.
Tragitto tra i più classici della zona: da Finalborgo alla Chiesa dei 5 Campanili per la via Romana, poi da Case Valle, dopo l'immancabile deviazione alla grotta dell'Edera, siamo passati dal Castrum e quindi abbiamo sostato alla Chiesa di S. Antonino (ovviamente con visita dentro la grotta sottostante). Da Sant'Antonino, sempre lungo il sentiero Fossati siamo scesi per pranzare alla Pollera ma senza scendere sul plateau e visitando solo l'antro iniziale (dato che organizzare la discesa ci avrebbe preso troppo tempo). Successivamente siamo tornati sul sentiero e scendendo verso Pianmarino siamo entrati alla Arma della Pozzanghera. Di qui tornando in direzione Perti siamo passati dalle grotte: S.Eusebio, Rian e Prinsipaa. In realtà non avrei avuto in programma di infilarmi in tutti i buchi come resistere al buio? E poi di fatto è stato necessario: un po' per andare dietro a Leo che mi scappava da tutte le parti e un po' per mantenere la curiosità dei corsisti in un ambito di sicurezza (era pur sempre un'uscita di corso).
Abbiamo concluso con una breve visita all'Arma del Buio (e perlomeno qui, ringraziando il sifone, ci siamo fermati all'ingresso)
Discesa a Finalborgo per la via Beretta.
Giro non proprio turistico (circa 18 km totali con dislivello totale di un migliaio di metri) ma davvero grande entusiasmo del gruppone di corsisti che hanno partecipato massicciamente.
Quest'anno poi il gruppo dei corsisti è particolarmente eterogeneo con grande varietà di fasce d'età, generi e provenienze. E la varietà è sempre una garanzia di successo.
Dicevo: gruppo particolarmente entusiasta ma come non esserlo?
Il Finalese è sempre un luogo magico ed affascinante e dopo anni, tutte le volte che ci vado, me ne torno a casa pieno di meraviglia.
Sabato poi sembrava di essere già in primavera.
Prossima uscita del corso: Palestra di Borgio Verezzi. Si inizia a fare sul serio...
sabato 9 febbraio uscita preliminare del corso di Speleologia con un bellissimo giro alla spalle di Finalborgo in parte lungo il bel sentiero Fossati.
Io ne ho approfittato per portare mio figlio a vedere e rivedere alcune delle grotte più interessanti della zona. E sopratutto alcune tra quelle più facilmente accessibili.
Tragitto tra i più classici della zona: da Finalborgo alla Chiesa dei 5 Campanili per la via Romana, poi da Case Valle, dopo l'immancabile deviazione alla grotta dell'Edera, siamo passati dal Castrum e quindi abbiamo sostato alla Chiesa di S. Antonino (ovviamente con visita dentro la grotta sottostante). Da Sant'Antonino, sempre lungo il sentiero Fossati siamo scesi per pranzare alla Pollera ma senza scendere sul plateau e visitando solo l'antro iniziale (dato che organizzare la discesa ci avrebbe preso troppo tempo). Successivamente siamo tornati sul sentiero e scendendo verso Pianmarino siamo entrati alla Arma della Pozzanghera. Di qui tornando in direzione Perti siamo passati dalle grotte: S.Eusebio, Rian e Prinsipaa. In realtà non avrei avuto in programma di infilarmi in tutti i buchi come resistere al buio? E poi di fatto è stato necessario: un po' per andare dietro a Leo che mi scappava da tutte le parti e un po' per mantenere la curiosità dei corsisti in un ambito di sicurezza (era pur sempre un'uscita di corso).
Abbiamo concluso con una breve visita all'Arma del Buio (e perlomeno qui, ringraziando il sifone, ci siamo fermati all'ingresso)
Discesa a Finalborgo per la via Beretta.
Giro non proprio turistico (circa 18 km totali con dislivello totale di un migliaio di metri) ma davvero grande entusiasmo del gruppone di corsisti che hanno partecipato massicciamente.
Quest'anno poi il gruppo dei corsisti è particolarmente eterogeneo con grande varietà di fasce d'età, generi e provenienze. E la varietà è sempre una garanzia di successo.
Dicevo: gruppo particolarmente entusiasta ma come non esserlo?
Il Finalese è sempre un luogo magico ed affascinante e dopo anni, tutte le volte che ci vado, me ne torno a casa pieno di meraviglia.
Sabato poi sembrava di essere già in primavera.
Prossima uscita del corso: Palestra di Borgio Verezzi. Si inizia a fare sul serio...
- cortomaltese
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Re: 22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
Venerdì sera ultima uscita del corso di Speleologia del Martel 2019.
Come uscita tecnica e verticale è stata scelto il Buranco de Strie a San Pietro ai Prati (sulle alture del Chiaravagna, alle spalle di Borzoli), un classico della speleologia genovese.
Personalmente ho contribuito poco quest’anno al corso ma per il Buranco il tempo si trova sempre e ci tenevo ad esserci.
Appuntamento alla spicciolata davanti alla chiesa dalle 18 per dare tempo prima agli istruttori e poi a tutti i corsisti di entrare ed armare (attrezzare) senza ingorghi.
Per chi non la conoscesse la grotta infatti è un’unica successione di pozzi verticali intervallati da terrazzetti e cengette che portano direttamente al pozzone finale: un grande “fuso” profondo cinquanta metri e largo una quindicina frazionato in due calate da 20 e 30 metri. In totale la grotta offre circa un centinaio di metri di dislivello totale.
Praticamente non ci sono tratti orizzontali se si esclude un breve passaggio di pochi metri prima del pozzone.
Grotta molto nota ma mai banale, anche fosse solo per un certo sforzo fisico richiesto dalla risalita del pozzo da 50.
Per l’occasione il Martel ha sfoderato gran parte il suo “corpo docenti”: in totale eravamo ben 13. Tra istruttori e corsisti in certi momenti della risalita la grotta era addirittura affollata.
Tra mezzanotte e l’una siamo usciti tutti.
Ottima riuscita sia della serata che del corso: quattordici corsisti che hanno fatto un bel gruppo anche se davvero molto eterogenei. Credo che ognuno ne se sia uscito a suo modo portandosi dietro la consapevolezza di una bella esperienza.
Speriamo di avere risvegliato in tutti (o in molti) la scintilla dell’esplorazione e di vederli continuare ad andare in grotta.
Lascio anche qualche foto (bruttine ma le ho fatte col telefonino). Una curiosità. Sul fondo (a meno 100!) abbiamo trovato un rospone! Non si sa come ci sia arrivato forse con qualche arrivo d'acqua non noto (non credo che sia volato giù dal pozzone altrimenti lo avremmo trovato spiaccicato). Beh se lo lasciavamo lì sarebbe finita male per cui lo abbiamo portato fuori in un sacco! Lui pare abbia apprezzato.
Come uscita tecnica e verticale è stata scelto il Buranco de Strie a San Pietro ai Prati (sulle alture del Chiaravagna, alle spalle di Borzoli), un classico della speleologia genovese.
Personalmente ho contribuito poco quest’anno al corso ma per il Buranco il tempo si trova sempre e ci tenevo ad esserci.
Appuntamento alla spicciolata davanti alla chiesa dalle 18 per dare tempo prima agli istruttori e poi a tutti i corsisti di entrare ed armare (attrezzare) senza ingorghi.
Per chi non la conoscesse la grotta infatti è un’unica successione di pozzi verticali intervallati da terrazzetti e cengette che portano direttamente al pozzone finale: un grande “fuso” profondo cinquanta metri e largo una quindicina frazionato in due calate da 20 e 30 metri. In totale la grotta offre circa un centinaio di metri di dislivello totale.
Praticamente non ci sono tratti orizzontali se si esclude un breve passaggio di pochi metri prima del pozzone.
Grotta molto nota ma mai banale, anche fosse solo per un certo sforzo fisico richiesto dalla risalita del pozzo da 50.
Per l’occasione il Martel ha sfoderato gran parte il suo “corpo docenti”: in totale eravamo ben 13. Tra istruttori e corsisti in certi momenti della risalita la grotta era addirittura affollata.
Tra mezzanotte e l’una siamo usciti tutti.
Ottima riuscita sia della serata che del corso: quattordici corsisti che hanno fatto un bel gruppo anche se davvero molto eterogenei. Credo che ognuno ne se sia uscito a suo modo portandosi dietro la consapevolezza di una bella esperienza.
Speriamo di avere risvegliato in tutti (o in molti) la scintilla dell’esplorazione e di vederli continuare ad andare in grotta.
Lascio anche qualche foto (bruttine ma le ho fatte col telefonino). Una curiosità. Sul fondo (a meno 100!) abbiamo trovato un rospone! Non si sa come ci sia arrivato forse con qualche arrivo d'acqua non noto (non credo che sia volato giù dal pozzone altrimenti lo avremmo trovato spiaccicato). Beh se lo lasciavamo lì sarebbe finita male per cui lo abbiamo portato fuori in un sacco! Lui pare abbia apprezzato.
- soundofsilence
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Re: 22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
Visto che citi la Sant'Antonino, sarei curioso di chiederti come valuti la strettoia che da accesso alla sala finale, in discesa l'ho fatta senza problemi, ma in salita non sono riuscito a passare neanche con la corda perchè non riuscivo a sollevare le gambe e rimanevo incastrato, ho dovuto prendere la paretina a sinistra....
C'è qualche trucco da conoscere, a parte fare un corso speleo o sono io che sono troppo alto?
C'è qualche trucco da conoscere, a parte fare un corso speleo o sono io che sono troppo alto?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: 22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
Accidenti mi fai sempre domande difficili...soundofsilence wrote:Visto che citi la Sant'Antonino, sarei curioso di chiederti come valuti la strettoia che da accesso alla sala finale, in discesa l'ho fatta senza problemi, ma in salita non sono riuscito a passare neanche con la corda perchè non riuscivo a sollevare le gambe e rimanevo incastrato, ho dovuto prendere la paretina a sinistra....
C'è qualche trucco da conoscere, a parte fare un corso speleo o sono io che sono troppo alto?
A questo giro tra l'altro ho tassativamente impedito a mio figlio Leonardo di scendere oltre i primi due pozzetti proprio perché non mi ricordavo l'andamento ed eravamo con altri bambini.
Adesso non ricordo nello specifico la strettoia che citi ma non mi risultano passaggi particolarmente ostici ne che necessitino di attrezzatura (per giunta cercando il rilievo su Openspeleo ho trovato una imbarazzante foto in polo e bermuda di cui ignoravo l'esistenza...).
Comunque le grotte cambiano rapidamente: basta che salti un appiglio, uno spuntone, una stalgmine ed ecco che un passaggio agevole diventa uno scivolo insuperabile.
- soundofsilence
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Re: 22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
Beh la descrizione su openspeleo in effetti la sminuisce molto, ma non mi sembra una grotta per tutti e così semplice da non portarsi almeno una corda, anzi molto meglio due.cortomaltese wrote:A questo giro tra l'altro ho tassativamente impedito a mio figlio Leonardo di scendere oltre i primi due pozzetti proprio perché non mi ricordavo l'andamento ed eravamo con altri bambini.
Adesso non ricordo nello specifico la strettoia che citi ma non mi risultano passaggi particolarmente ostici ne che necessitino di attrezzatura (per giunta cercando il rilievo su Openspeleo ho trovato una imbarazzante foto in polo e bermuda di cui ignoravo l'esistenza...).
Comunque le grotte cambiano rapidamente: basta che salti un appiglio, uno spuntone, una stalgmine ed ecco che un passaggio agevole diventa uno scivolo insuperabile.
Per carità, io sarò imbranato, ma il primo pozzetto mica lo scendono tutti allegramente, l'ultima volta che ci siamo stati un gruppo di climbers che ha dormito lì ha provato a visitare la grotta e non ha avuto il coraggio, appunto, di scendere neanche il primo. Io l'ho sceso e salito con la corda, ma comunque qui si tratta di saper arrampicare e di saperlo fare su rocce scivolose; il secondo pozzetto invece è molto stretto ed in discesa, basta lasciarsi andare, ma a tirarsi su, anche con la corda, non ci sarei mai riuscito, che non riuscivo a tirare su le gambe che non c'entravano e, tirarsi su a braccia, piegati a 90 con le gambe a penzoloni ed il casco che si incastra di sopra non so come faccia a riuscire così facile, forse togliendosi il caso, che ogni centimetro è prezioso....
Certo che però scrivere che è facile e non necessita di nessuna attrezzatura mi sembra quasi criminoso...
In effetti il passaggio alternativo alla predetta strettoia si fa su una paretina esposta di III e poi a spingere con le gambe sul soffito o tirarsi coi gomiti e anche qui una corda la vedrei necessaria per la sicurezza.
Poi ci sarà chi la farà ridendo e scherzando che io non sono un termine di paragone particolarmente probante, ma di gente che lì si troverebbe in seria difficoltà ne conosco tanta.
Se poi le descrizioni di Openspeleo devono essere rivolte solo a speleo esperti e capaci ci può anche stare, ma non le leggono solo loro...
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Imagine there's no countries.
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Re: 22° Corso di speleologia del G.S. Martel a Genova
Guarda ovviamente qualsiasi sito o guida che sia di pubblico accesso dovrebbe essere sempre tarato sulla massima prudenza possibile. Purtroppo Openspeleo è una piattaforma "open" e quindi non tutte le descrizioni sono verificate.soundofsilence wrote:Certo che però scrivere che è facile e non necessita di nessuna attrezzatura mi sembra quasi criminoso...
In effetti il passaggio alternativo alla predetta strettoia si fa su una paretina esposta di III e poi a spingere con le gambe sul soffito o tirarsi coi gomiti e anche qui una corda la vedrei necessaria per la sicurezza.
Poi ci sarà chi la farà ridendo e scherzando che io non sono un termine di paragone particolarmente probante, ma di gente che lì si troverebbe in seria difficoltà ne conosco tanta.
Se poi le descrizioni di Openspeleo devono essere rivolte solo a speleo esperti e capaci ci può anche stare, ma non le leggono solo loro...
Come ti dicevo in questo momento non ho memoria di questo passaggio anche se ricordo di avere percorso tutta la grotta.
Comunque a primavera conto di tornare proprio perché Leo mi ha chiesto di rifarla. Con l'occasione magari sento Vernassa e nel caso gli chiedo di modificare la descrizione su Openspeleo.
A questo punto mi porterò anche uno spezzone di corda, va...