Verso la Benedicta
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Verso la Benedicta
Ciao a tutti, sono nuovo (a parte le presentazioni questo è il mio primo post) quindi perdonate errori, sbagli ed eventuali infrazioni........
Domenica scorsa bella passeggiata : in occasione della commemorazione dell'eccidio della Benedicta
x i foresti :
http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_della_Benedicta
http://www.isral.it/web/web/risorsedocu ... amento.htm
http://www.benedicta.org
io ed un amico, ultimamente mio compagno di passeggiate, abbiamo pensato di recarci sul posto a piedi, partendo dai Laghi della Lavagnina.
Indecisi sul percorso, alla fine abbiamo optato per dirigerci verso il Bric Arpescella risalendo il Rio Moncalero (affluente del Lago Grande della Lavagnina nei pressi della diga), dove si trovano antiche miniere d'oro (quando si parla di "miniere d'oro del Gorzente" credo si commetta un errore, in quanto non mi risultano miniere direttamente nella valle del Gorzente, bensì in vari suoi rii affluenti).
In ogni caso, tutto ciò che so e potrei dirvi sulla storia di queste miniere l'ho appreso da un libro e varie pubblicazioni più o meno ufficiali a cura dell'Ing. Pipino, creatore del Museo Storico dell'Oro Italiano
(vedi : http://www.archiviostorico.net/libripdf/Oro_Predosa.pdf" onclick="window.open(this.href);return false; )
e appassionato geologo e non solo, a cui bisognerebbe probabilmente fare un monumento, invece purtroppo tutti i suoi studi (interessantissimi !) solo ora iniziano a venir degnati di qualche riconoscimento, tant'è che lo stesso Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo ha avviato un "Progetto di valorizzazione dei siti minerari ", per ora solo sulla carta e, visti i tempi che corrono, non so quanto realizzabile.
Sarebbe molto bello venisse concretizzato qualcosa, perchè indubbiamente l'aspetto geologico è, a mio avviso, il principale del Parco.
Comunque sia, passati sopra la diga, al primo bivio, dopo un breve conciliabolo per decidere se passare dal Rio all'andata o al ritorno (più che altro per presenziare alla Benedicta), decidiamo (complice il fatto che è una vita che volevo passarci) di risalire il Rio Moncalero.
Nel giro di breve identifichiamo diverse miniere, quasi tutte giustamente chiuse per motivi di sicurezza, immerse in un ambiente selvaggio.............di fronte ad una di esse trovo pure i resti di un cranio animale.......................mi piacerebbe capire di che bestia si tratta..................io punto sul tasso, ma il mio socio non è molto convinto, provo a postare una foto, chi mi aiuta ?
Continuando a risalire il rio, ci troviamo la strada sbarrata da una frana di notevoli dimensioni, che superiamo non senza apprensione (pietre pericolanti e scarpata friabile), per fortuna il mio socio è del capricorno, così non ho fatto altro che seguirlo, ma sinceramente non lo consiglierei a tutti.... :-/
Ambiente molto suggestivo, col rio che scorre in un letto di roccia serpentinitica verde/azzurro, a questo punto sono curioso di ritornarci in estate per vedere se c'è acqua o meno.............
Più avanti ampio "ravanage", come dite voi fino ad arrivare in cima, dove ci ritroviamo al bivio tra il sentiero che arriva dalle Ferriere e quello che arriva dalla Cirimilla, che seguiamo sino a giungere al Sacrario della Benedicta.
Purtroppo l'ora s'era fatta un po' tarda e non c'era praticamente più nessuno, tranne un gazebo/presidio e alcune anime vaganti.
Davanti alle lapidi incontriamo però piacevolmente un nostro comune conoscente in bici, e facciamo una specie di commemorazione a modo nostro.
Vorrei "spezzare un braccio" ai responsabili di quell'obbrobrio denominato "Centro di documentazione permanente" = enorme colata di cemento in mezzo a un parco + impresa fallita con lavori in corso
Coooooooooomunque , panino + golata di vino rosso e ci mettiamo sulla via del ritorno, passiamo all'Ecomuseo di C.na Moglioni dove ci fermiamo a visitare una bella mostra fotografica :
http://www.parcocapanne.it/index.php?op ... Itemid=149
anche grazie alla simpatica "cicerone" che ci ha convinto dicendo "...se volete visitare l'Ecomuseo nel suo complesso, con la mostra fotografica in corso, il biglietto costa solo 2 €, se invece state facendo una passeggiata, beh, quella è gratis...."
Alla fine compravo pure una borsa di tela per mia figlia con su disegnata una ragazzina in mezzo ad uno "stormo" (si dice così?) di chirotteri (bel disegno, chi l'ha fatto?), e si finiva per scambiare 2 chiacchere culinarie con "cicerona" e alcune signore non più giovanissime ma invero brillanti , che ci rivelavano pure una vecchia ricetta dei luoghi, la cosiddetta "carne dei poveri", che proverò assoltumente quanto prima
Dopo la visita all'Ecomuseo ci inerpichiamo su per il bosco sino a ritrovare lo sterratone che proviene dalla Cirimilla per poi prendere il sentiero che va verso le Ferriere e tornare alla diga e quindi a casa (previa sosta al pub di Casaleggio .
Bel giro, che probabilmente ripeterò, soprattutto per esplorare meglio le varie valette degli affluenti del Lago.
Bona lì.
P.S. : ho aperto un nuovo topic (a parte perchè non ne ho trovati di simili), anche perchè mi piacerebbe conoscere altri percorsi di avvicinamento alla Benedicta, visto che, non sempre, ma ogni tanto mi fa piacere rendere omaggio alla memoria in sè, senza scendere troppo a fondo su varie convinzioni/idee/opinioni/schieramenti ecc.
Domenica scorsa bella passeggiata : in occasione della commemorazione dell'eccidio della Benedicta
x i foresti :
http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_della_Benedicta
http://www.isral.it/web/web/risorsedocu ... amento.htm
http://www.benedicta.org
io ed un amico, ultimamente mio compagno di passeggiate, abbiamo pensato di recarci sul posto a piedi, partendo dai Laghi della Lavagnina.
Indecisi sul percorso, alla fine abbiamo optato per dirigerci verso il Bric Arpescella risalendo il Rio Moncalero (affluente del Lago Grande della Lavagnina nei pressi della diga), dove si trovano antiche miniere d'oro (quando si parla di "miniere d'oro del Gorzente" credo si commetta un errore, in quanto non mi risultano miniere direttamente nella valle del Gorzente, bensì in vari suoi rii affluenti).
In ogni caso, tutto ciò che so e potrei dirvi sulla storia di queste miniere l'ho appreso da un libro e varie pubblicazioni più o meno ufficiali a cura dell'Ing. Pipino, creatore del Museo Storico dell'Oro Italiano
(vedi : http://www.archiviostorico.net/libripdf/Oro_Predosa.pdf" onclick="window.open(this.href);return false; )
e appassionato geologo e non solo, a cui bisognerebbe probabilmente fare un monumento, invece purtroppo tutti i suoi studi (interessantissimi !) solo ora iniziano a venir degnati di qualche riconoscimento, tant'è che lo stesso Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo ha avviato un "Progetto di valorizzazione dei siti minerari ", per ora solo sulla carta e, visti i tempi che corrono, non so quanto realizzabile.
Sarebbe molto bello venisse concretizzato qualcosa, perchè indubbiamente l'aspetto geologico è, a mio avviso, il principale del Parco.
Comunque sia, passati sopra la diga, al primo bivio, dopo un breve conciliabolo per decidere se passare dal Rio all'andata o al ritorno (più che altro per presenziare alla Benedicta), decidiamo (complice il fatto che è una vita che volevo passarci) di risalire il Rio Moncalero.
Nel giro di breve identifichiamo diverse miniere, quasi tutte giustamente chiuse per motivi di sicurezza, immerse in un ambiente selvaggio.............di fronte ad una di esse trovo pure i resti di un cranio animale.......................mi piacerebbe capire di che bestia si tratta..................io punto sul tasso, ma il mio socio non è molto convinto, provo a postare una foto, chi mi aiuta ?
Continuando a risalire il rio, ci troviamo la strada sbarrata da una frana di notevoli dimensioni, che superiamo non senza apprensione (pietre pericolanti e scarpata friabile), per fortuna il mio socio è del capricorno, così non ho fatto altro che seguirlo, ma sinceramente non lo consiglierei a tutti.... :-/
Ambiente molto suggestivo, col rio che scorre in un letto di roccia serpentinitica verde/azzurro, a questo punto sono curioso di ritornarci in estate per vedere se c'è acqua o meno.............
Più avanti ampio "ravanage", come dite voi fino ad arrivare in cima, dove ci ritroviamo al bivio tra il sentiero che arriva dalle Ferriere e quello che arriva dalla Cirimilla, che seguiamo sino a giungere al Sacrario della Benedicta.
Purtroppo l'ora s'era fatta un po' tarda e non c'era praticamente più nessuno, tranne un gazebo/presidio e alcune anime vaganti.
Davanti alle lapidi incontriamo però piacevolmente un nostro comune conoscente in bici, e facciamo una specie di commemorazione a modo nostro.
Vorrei "spezzare un braccio" ai responsabili di quell'obbrobrio denominato "Centro di documentazione permanente" = enorme colata di cemento in mezzo a un parco + impresa fallita con lavori in corso
Coooooooooomunque , panino + golata di vino rosso e ci mettiamo sulla via del ritorno, passiamo all'Ecomuseo di C.na Moglioni dove ci fermiamo a visitare una bella mostra fotografica :
http://www.parcocapanne.it/index.php?op ... Itemid=149
anche grazie alla simpatica "cicerone" che ci ha convinto dicendo "...se volete visitare l'Ecomuseo nel suo complesso, con la mostra fotografica in corso, il biglietto costa solo 2 €, se invece state facendo una passeggiata, beh, quella è gratis...."
Alla fine compravo pure una borsa di tela per mia figlia con su disegnata una ragazzina in mezzo ad uno "stormo" (si dice così?) di chirotteri (bel disegno, chi l'ha fatto?), e si finiva per scambiare 2 chiacchere culinarie con "cicerona" e alcune signore non più giovanissime ma invero brillanti , che ci rivelavano pure una vecchia ricetta dei luoghi, la cosiddetta "carne dei poveri", che proverò assoltumente quanto prima
Dopo la visita all'Ecomuseo ci inerpichiamo su per il bosco sino a ritrovare lo sterratone che proviene dalla Cirimilla per poi prendere il sentiero che va verso le Ferriere e tornare alla diga e quindi a casa (previa sosta al pub di Casaleggio .
Bel giro, che probabilmente ripeterò, soprattutto per esplorare meglio le varie valette degli affluenti del Lago.
Bona lì.
P.S. : ho aperto un nuovo topic (a parte perchè non ne ho trovati di simili), anche perchè mi piacerebbe conoscere altri percorsi di avvicinamento alla Benedicta, visto che, non sempre, ma ogni tanto mi fa piacere rendere omaggio alla memoria in sè, senza scendere troppo a fondo su varie convinzioni/idee/opinioni/schieramenti ecc.
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Verso la Benedicta
Ciao psiconauta... molto interessante il tuo giro, conosco la zona del Tugello e dell'Arpescella ma non avevo mai pensato alle miniere.
Dunque avete risalito il "rio" per tracce per poi tornare dalla sterrata delle Ferriere se ho capito bene?
Alla Benedicta ci puoi arrivare anche salendo al Tugello e passando sotto all'Arpescella per sbucare dai Moglioni o dalla "Tana del Lupo" (qualche ometto).
Per quanto riguarda la struttura posta sotto la Benedicta... domenica sono passato con un amico che non conosceva la zona e che l'ha scambiata per un parcheggio sotterraneo , non aggiungo altro
Approposito: se posso chiederti; di dove sei?
Saluti Ste
Dunque avete risalito il "rio" per tracce per poi tornare dalla sterrata delle Ferriere se ho capito bene?
Alla Benedicta ci puoi arrivare anche salendo al Tugello e passando sotto all'Arpescella per sbucare dai Moglioni o dalla "Tana del Lupo" (qualche ometto).
Per quanto riguarda la struttura posta sotto la Benedicta... domenica sono passato con un amico che non conosceva la zona e che l'ha scambiata per un parcheggio sotterraneo , non aggiungo altro
Approposito: se posso chiederti; di dove sei?
Saluti Ste
- psiconauta
- Quotazerino doc
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Re: Verso la Benedicta
Ciao Ste (siamo omonimi ?), sì, hai capito bene...............ho visto che c'è un altro topic su percorso Tugello/Rio Argion molto interessante, prima o poi (più prima ) lo farò, tra l'altro se non sbaglio mi risultano delle miniere anche nella zona Rio Argiun...Stefs wrote:Ciao psiconauta... molto interessante il tuo giro, conosco la zona del Tugello e dell'Arpescella ma non avevo mai pensato alle miniere.
Dunque avete risalito il "rio" per tracce per poi tornare dalla sterrata delle Ferriere se ho capito bene?
Alla Benedicta ci puoi arrivare anche salendo al Tugello e passando sotto all'Arpescella per sbucare dai Moglioni o dalla "Tana del Lupo" (qualche ometto).
Per quanto riguarda la struttura posta sotto la Benedicta... domenica sono passato con un amico che non conosceva la zona e che l'ha scambiata per un parcheggio sotterraneo , non aggiungo altro
Approposito: se posso chiederti; di dove sei?
Saluti Ste
Guado/Tugello/Tana del Lupo/Benedicta sembra perfetto, l'anno prossimo (o prima ) farò così..............grazie della dritta
.......un parcheggio sotterraneo a Capanne di Marcarolo..........davvero non c'è bisogno di aggiungere altro.....
P.S. : sono cavaturino di adozione, lemurino dentro, ma i miei sono della Val Curone
P.P.S. : .....................nessuno per il teschio ?
e se fosse una volpe ? che ne dite ?
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Verso la Benedicta
Piacere. Io sono di Bosio.
Il teschio è ottimo per hollowen
Ciao, Stefano
Il teschio è ottimo per hollowen
Ciao, Stefano
- psiconauta
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Re: Verso la Benedicta
..........allora siamo vicini vicini.........
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- psiconauta
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Re: Verso la Benedicta
Lavdepwollwep wrote:I really liked this information.
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- lupo della steppa
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Re: Verso la Benedicta
niente,è uno spammatore che si aggira qui dentro .... un po' come quelle erbacce che crescono quando un luogo è poco frequentatopsiconauta wrote:Lavdepwollwep wrote:I really liked this information.
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
- psiconauta
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Re: Verso la Benedicta
Ciao a tutti, vi segnalo questo evento di domani, per chi volesse accoppiarci una passeggiata :
approfondimenti :
http://www.rassegnaterracielo.it/portfo ... wu-ming-2/" onclick="window.open(this.href);return false;
INFO :
RAZZA PARTIGIANA
Storia di Giorgio Marincola, partigiano nero e italiano
raccontata in musica da:
WuMing 2
Egle Sommacal, Stefano Pilia, Paul Pieretto e Federico Oppi
Dopo l’avventura di Pontiac, storia di una rivolta - 18 date in tutta Italia e un audiolibro per Vincent Books - la stessa compagine di cantastorie torna con una nuova lettura concerto, racconto in musica, chiamatelo-come-preferite.
13 testi, 13 musiche originali, 13 ballate elettriche dove la lettura prende il posto del canto, per raccontare, in poco più di un'ora, la storia di Giorgio Marincola, nato in Somalia nel 1923, da padre italiano e madre somala. Cresciuto a Roma sotto il fascismo, militante del Partito d’Azione, partigiano nel viterbese. E ancora: paracadutato dai servizi alleati nella zona di Biella, catturato dai tedeschi, internato nel Lager di Bolzano.
Muore a guerra finita, in Val di Fiemme, nell’ultima strage nazista sul territorio italiano.
Chi raccoglie i cocci dell’eroe?
Chi gli rammenda i calzini?
Chi resta, mentre lui va, verso la fine che ha scelto?
Chi si nasconde dietro al suo monumento?
Lo spettacolo Razza Partigiana fa parte di un progetto transmediale più ampio, incentrato sulle vicende della famiglia Marincola.
Altri elementi della stessa narrazione, per il momento, sono:
- il romanzo Timira (Einaudi 2012), di Wu Ming 2 e Antar Mohamed. Racconta la vicenda di Isabella Marincola, sorella di Giorgio. Modella, attrice di cinema e teatro, mondina in Riso Amaro di De Santis, una vita tra Italia e Somalia, tra colonialismo e pregiudizi di razza.
- L'audiolibro Basta uno sparo. Storia di un partigiano italo-somalo nella resistenza italiana, CD audio + testi dello spettacolo, edito da Transeuropa nel 2010.
- Il saggio omonimo, Razza Partigiana (Iacobelli 2008), scritto da Carlo Costa e Lorenzo Teodonio. Alcuni testi dello spettacolo sono presi e riadattati dalle testimonianze dirette contenute nel volume.
- La video-intervista Quale Razza, girata da Aureliano Amadei con Isabella Marincola.
- Il sito internet razzapartigiana.it, con foto e documenti d’archivio
- La voce Giorgio Marincola su Wikipedia.
Wu Ming 2 fa parte fin dalle origini del collettivo di scrittori che col nome "Luther Blissett" firmò il romanzo Q (Einaudi 1999) e a partire dal 2000 si è ribattezzato Wu Ming. Ha scritto, tra gli altri, i romanzi Q, 54, Guerra agli Umani, Manituana, Timira tutti editi da Einaudi Stile Libero.
Egle Sommacal, chitarrista e compositore, ha suonato con Detriti, Massimo Volume, Ulan Bator e Marsela. Come solista, ha pubblicato “Legno” e “Tanto non arriva” (Unhip Records). Dall’estate 2008, i Massimo Volume hanno ripreso l’attività dal vivo. Nel 2010 hanno inciso Cattive Abitudini (La Tempesta)
Federico Oppi, batterista in due storiche formazioni bolognesi (Settlefish, i 400colpi), ha preso parte a collaborazioni nell'ambito della musica tradizionale irlandese (Fiddler's Elbow, Moonshiners). Attualmente suona con A Classic Education.
Paul Pieretto è dal 2003 bassista dei Settlefish e della cantante Senit. Fa parte anche di Supertele e A Classic Education. Ha collaborato con il progetto solista di Jonathan Clancy, His Clancyness.
Stefano Pilia , compositore elettroacustico e polistrumentista, è tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated. Collabora stabilmente alle produzioni di Zimmerfrei, Cosmesi, Homemovies. Dal 2008 suona con i Massimo Volume. Collabora stabilmente alle esibizioni live di Rakia Traoré e In Zaire. Insieme a Mike Whatt (ex Minutemen) e Andrea Belfi ha dato vita al progetto Il Sogno del Marinaio e all'album La Busta Gialla (2013)
Aloha
approfondimenti :
http://www.rassegnaterracielo.it/portfo ... wu-ming-2/" onclick="window.open(this.href);return false;
INFO :
RAZZA PARTIGIANA
Storia di Giorgio Marincola, partigiano nero e italiano
raccontata in musica da:
WuMing 2
Egle Sommacal, Stefano Pilia, Paul Pieretto e Federico Oppi
Dopo l’avventura di Pontiac, storia di una rivolta - 18 date in tutta Italia e un audiolibro per Vincent Books - la stessa compagine di cantastorie torna con una nuova lettura concerto, racconto in musica, chiamatelo-come-preferite.
13 testi, 13 musiche originali, 13 ballate elettriche dove la lettura prende il posto del canto, per raccontare, in poco più di un'ora, la storia di Giorgio Marincola, nato in Somalia nel 1923, da padre italiano e madre somala. Cresciuto a Roma sotto il fascismo, militante del Partito d’Azione, partigiano nel viterbese. E ancora: paracadutato dai servizi alleati nella zona di Biella, catturato dai tedeschi, internato nel Lager di Bolzano.
Muore a guerra finita, in Val di Fiemme, nell’ultima strage nazista sul territorio italiano.
Chi raccoglie i cocci dell’eroe?
Chi gli rammenda i calzini?
Chi resta, mentre lui va, verso la fine che ha scelto?
Chi si nasconde dietro al suo monumento?
Lo spettacolo Razza Partigiana fa parte di un progetto transmediale più ampio, incentrato sulle vicende della famiglia Marincola.
Altri elementi della stessa narrazione, per il momento, sono:
- il romanzo Timira (Einaudi 2012), di Wu Ming 2 e Antar Mohamed. Racconta la vicenda di Isabella Marincola, sorella di Giorgio. Modella, attrice di cinema e teatro, mondina in Riso Amaro di De Santis, una vita tra Italia e Somalia, tra colonialismo e pregiudizi di razza.
- L'audiolibro Basta uno sparo. Storia di un partigiano italo-somalo nella resistenza italiana, CD audio + testi dello spettacolo, edito da Transeuropa nel 2010.
- Il saggio omonimo, Razza Partigiana (Iacobelli 2008), scritto da Carlo Costa e Lorenzo Teodonio. Alcuni testi dello spettacolo sono presi e riadattati dalle testimonianze dirette contenute nel volume.
- La video-intervista Quale Razza, girata da Aureliano Amadei con Isabella Marincola.
- Il sito internet razzapartigiana.it, con foto e documenti d’archivio
- La voce Giorgio Marincola su Wikipedia.
Wu Ming 2 fa parte fin dalle origini del collettivo di scrittori che col nome "Luther Blissett" firmò il romanzo Q (Einaudi 1999) e a partire dal 2000 si è ribattezzato Wu Ming. Ha scritto, tra gli altri, i romanzi Q, 54, Guerra agli Umani, Manituana, Timira tutti editi da Einaudi Stile Libero.
Egle Sommacal, chitarrista e compositore, ha suonato con Detriti, Massimo Volume, Ulan Bator e Marsela. Come solista, ha pubblicato “Legno” e “Tanto non arriva” (Unhip Records). Dall’estate 2008, i Massimo Volume hanno ripreso l’attività dal vivo. Nel 2010 hanno inciso Cattive Abitudini (La Tempesta)
Federico Oppi, batterista in due storiche formazioni bolognesi (Settlefish, i 400colpi), ha preso parte a collaborazioni nell'ambito della musica tradizionale irlandese (Fiddler's Elbow, Moonshiners). Attualmente suona con A Classic Education.
Paul Pieretto è dal 2003 bassista dei Settlefish e della cantante Senit. Fa parte anche di Supertele e A Classic Education. Ha collaborato con il progetto solista di Jonathan Clancy, His Clancyness.
Stefano Pilia , compositore elettroacustico e polistrumentista, è tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated. Collabora stabilmente alle produzioni di Zimmerfrei, Cosmesi, Homemovies. Dal 2008 suona con i Massimo Volume. Collabora stabilmente alle esibizioni live di Rakia Traoré e In Zaire. Insieme a Mike Whatt (ex Minutemen) e Andrea Belfi ha dato vita al progetto Il Sogno del Marinaio e all'album La Busta Gialla (2013)
Aloha
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- psiconauta
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Re: Verso la Benedicta
toh, il mio primo post !
Buffo.....
Vabbè, tanto è quasi un monologo, qua...............ah, no c'è anche Stefs !
Comunque la domanda è : in un momento in cui hai già un po' di scaxxo per situazioni/motivi/tare mentali tue, può essere una buona idea in una giornata piovosa come domenica chemancoanovembre partire per un'escursione che ha come meta un luogo dove si commemorano le vittime di un eccidio nazista ?
uummmhh........beh.....mbof......mah....bah......massì, anchesì, dai
c'è poco da fare, la natura fa sempre bene, anche quando lì per lì magari torni a casa e non sembra sia cambiato granchè, poi però più ci ripensi, e più.......vabbè, ma basta pensare, la passeggiata è vicino casa quindi mi alzo con comodo (capirai, sennò.... ) e parto dal guado (Ponte Nespolo) presso la Baita del Rio Gorzente verso il Monte Tugello; bisogna scendere nel torrente e seguire la sx idrografica sinchè sul versante sinistro del monte possiamo notare un sentiero che parte in salita segnato con due tacche gialle e tutto sommato in buono stato (qualcuno mi ha detto che questo sentiero è stato dismesso ufficialmente dal Parco, chissà poi perchè..... )
salendo al Tugello
che nel giro di breve ci porta ad una selletta
rock is dead ?
dalla quale si raggiunge facilmente la cima, da qui credo si veda un bel panorama sulle anse del Gorzente, dico credo perchè domenica ovviamente non si vedeva nulla di nulla.
Per fortuna c'era Quotazerolo a consolarmi.
Da qui ridiscendo alla selletta e prendo il sentiero segnato non ricordo come (ma mi pare continuino le due tacche gialle) che va in direzione della C.na Cornagetta; all'altezza del Bric Arpescella (un poco prima, in realtà) mi fermo un bel po' a fare foto presso una specie di risorgiva del Rio Tugello, che colora le rocce nere di giallo e rosso vivo, posto molto bello, due caprioli all'improvviso bramano galoppando a poca distanza.
Più avanti scopro l'esistenza di un ossigenodotto.........figo! Non so se c'è una valvola da qualche parte, sennò nel caso aveste il fiatone vi attaccate un attimo e via !
Il sentiero arriva su una sterrata dove io prendo a sx (segnavia cerchio giallo barrato e/o due palle gialle, mi pare) la seguo per un tratto
poi vado un po' abrettio seguendo il tracciato dell'oleodotto e tracce varie in direzione del sacrario dei martiri della Benedicta, dove giungo fradicio di pioggia (è quella pioggerellina che quatta quatta, piano piano, lemme lemme si infila praticamente ovunque) e solo soletto.
Se ne sono ormai andati via tutti, ma tutti, eh! Sindaci, cardinali, presidentidiquestoediquello e io, che ho una fame viola ma non riuscivo a trovare un posto riparato comodo dove mangiare il mio sfizioso panino zucchinegrigliate +pecorino con vino rosso allegato, finalmente mi fermo e salgo sul palco degli oratori, che è coperto, a consumare il mio pranzetto; faccio pure il mio discorso immaginario pieno di amore per tutti gli esseri viventi, ma tanto non c'è nessuno a sentire, solo io e i fantasmi di un centinaio di ragazzi morti, anche Quotazerolo sta in silenzio ad ascoltare.
manoncivedetelasagomadiuncarroarmato?
Dopo un po' arriva un fuoristrada con 2 guardaparco (alle 14:30 c'era un'escursione guidata sui sentieri della resistenza, ma ti puoi immaginare, con sto tempo... ) che mi chiedono se stavo aspettando loro...............potrebbe anche essere, dico, specialmente se andate verso la baita.
Ci vanno.
Alla baita, dopo essermi cambiato almeno la giacca, prendo una cioccolata calda dalla densità di un polpettone, e bevo 2 grappe alla camomilla , incontrando anche una coppia che mi pareva di aver già visto qualche mese fa in Val Borbera dalla Croce degli Alpini, e infatti dico loro : "....ma non è che noi ci siam già visti qualche mese fa in Val Borbera dalla Croce degli Alpini?"
Sì.
No, perchè quando li ho incontrati ho pensato : eppure mi sembra di conoscerli, forse sono di Alessandria.....perciò dico "Siete per caso di Alessandria? Perchè mi sembra di conoscervi...."
Ci conosciamo, infatti. Più o meno. Cose di centri sociali, amici morti.
Vabbè, insomma, proprio così, due chiacchere sparse tra vari viandanti mentre si aspetta inutilmente che esca UnRaggiodiSoleUno, da fotografare a sto punto, e rientro in macchina con colonna sonora degli Oneida in compagnia di una fame bluastra.
Quindi, direte, alla fine, serve davvero una passeggiata contro lo scaxxo ?
Ma sì, direi di sì, dai, l'importante è che vi portiate uno gnomo , e in ogni caso sappiate che è pur sempre una
La mia espressione a fine passeggiata
Naaaaahhh, era meglio di così, dai (volevate un selfie? )
E comunque come si dice, domani è un altro giorno !
In questo caso Lunedì, tra l'altro.
Aloha
Buffo.....
Vabbè, tanto è quasi un monologo, qua...............ah, no c'è anche Stefs !
Comunque la domanda è : in un momento in cui hai già un po' di scaxxo per situazioni/motivi/tare mentali tue, può essere una buona idea in una giornata piovosa come domenica chemancoanovembre partire per un'escursione che ha come meta un luogo dove si commemorano le vittime di un eccidio nazista ?
uummmhh........beh.....mbof......mah....bah......massì, anchesì, dai
c'è poco da fare, la natura fa sempre bene, anche quando lì per lì magari torni a casa e non sembra sia cambiato granchè, poi però più ci ripensi, e più.......vabbè, ma basta pensare, la passeggiata è vicino casa quindi mi alzo con comodo (capirai, sennò.... ) e parto dal guado (Ponte Nespolo) presso la Baita del Rio Gorzente verso il Monte Tugello; bisogna scendere nel torrente e seguire la sx idrografica sinchè sul versante sinistro del monte possiamo notare un sentiero che parte in salita segnato con due tacche gialle e tutto sommato in buono stato (qualcuno mi ha detto che questo sentiero è stato dismesso ufficialmente dal Parco, chissà poi perchè..... )
salendo al Tugello
che nel giro di breve ci porta ad una selletta
rock is dead ?
dalla quale si raggiunge facilmente la cima, da qui credo si veda un bel panorama sulle anse del Gorzente, dico credo perchè domenica ovviamente non si vedeva nulla di nulla.
Per fortuna c'era Quotazerolo a consolarmi.
Da qui ridiscendo alla selletta e prendo il sentiero segnato non ricordo come (ma mi pare continuino le due tacche gialle) che va in direzione della C.na Cornagetta; all'altezza del Bric Arpescella (un poco prima, in realtà) mi fermo un bel po' a fare foto presso una specie di risorgiva del Rio Tugello, che colora le rocce nere di giallo e rosso vivo, posto molto bello, due caprioli all'improvviso bramano galoppando a poca distanza.
Più avanti scopro l'esistenza di un ossigenodotto.........figo! Non so se c'è una valvola da qualche parte, sennò nel caso aveste il fiatone vi attaccate un attimo e via !
Il sentiero arriva su una sterrata dove io prendo a sx (segnavia cerchio giallo barrato e/o due palle gialle, mi pare) la seguo per un tratto
poi vado un po' abrettio seguendo il tracciato dell'oleodotto e tracce varie in direzione del sacrario dei martiri della Benedicta, dove giungo fradicio di pioggia (è quella pioggerellina che quatta quatta, piano piano, lemme lemme si infila praticamente ovunque) e solo soletto.
Se ne sono ormai andati via tutti, ma tutti, eh! Sindaci, cardinali, presidentidiquestoediquello e io, che ho una fame viola ma non riuscivo a trovare un posto riparato comodo dove mangiare il mio sfizioso panino zucchinegrigliate +pecorino con vino rosso allegato, finalmente mi fermo e salgo sul palco degli oratori, che è coperto, a consumare il mio pranzetto; faccio pure il mio discorso immaginario pieno di amore per tutti gli esseri viventi, ma tanto non c'è nessuno a sentire, solo io e i fantasmi di un centinaio di ragazzi morti, anche Quotazerolo sta in silenzio ad ascoltare.
manoncivedetelasagomadiuncarroarmato?
Dopo un po' arriva un fuoristrada con 2 guardaparco (alle 14:30 c'era un'escursione guidata sui sentieri della resistenza, ma ti puoi immaginare, con sto tempo... ) che mi chiedono se stavo aspettando loro...............potrebbe anche essere, dico, specialmente se andate verso la baita.
Ci vanno.
Alla baita, dopo essermi cambiato almeno la giacca, prendo una cioccolata calda dalla densità di un polpettone, e bevo 2 grappe alla camomilla , incontrando anche una coppia che mi pareva di aver già visto qualche mese fa in Val Borbera dalla Croce degli Alpini, e infatti dico loro : "....ma non è che noi ci siam già visti qualche mese fa in Val Borbera dalla Croce degli Alpini?"
Sì.
No, perchè quando li ho incontrati ho pensato : eppure mi sembra di conoscerli, forse sono di Alessandria.....perciò dico "Siete per caso di Alessandria? Perchè mi sembra di conoscervi...."
Ci conosciamo, infatti. Più o meno. Cose di centri sociali, amici morti.
Vabbè, insomma, proprio così, due chiacchere sparse tra vari viandanti mentre si aspetta inutilmente che esca UnRaggiodiSoleUno, da fotografare a sto punto, e rientro in macchina con colonna sonora degli Oneida in compagnia di una fame bluastra.
Quindi, direte, alla fine, serve davvero una passeggiata contro lo scaxxo ?
Ma sì, direi di sì, dai, l'importante è che vi portiate uno gnomo , e in ogni caso sappiate che è pur sempre una
La mia espressione a fine passeggiata
Naaaaahhh, era meglio di così, dai (volevate un selfie? )
E comunque come si dice, domani è un altro giorno !
In questo caso Lunedì, tra l'altro.
Aloha
Last edited by psiconauta on Wed Apr 10, 2019 14:21, edited 1 time in total.
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Re: Verso la Benedicta
ah i primi post di psico
riguardo la domanda, bhe oddio, magari ci sono posti piu' allegri da visitare quando si e' giu' di morale
ma se c'e' il rischio di finire a magnare in compagnia, allora va bene
e si ce lo vedo pure io il carroarmato
comunque belle foto e bello quotazerolo
riguardo la domanda, bhe oddio, magari ci sono posti piu' allegri da visitare quando si e' giu' di morale
ma se c'e' il rischio di finire a magnare in compagnia, allora va bene
e si ce lo vedo pure io il carroarmato
comunque belle foto e bello quotazerolo
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Re: Verso la Benedicta
sì, sicurosteop wrote:ah i primi post di psico
riguardo la domanda, bhe oddio, magari ci sono posti piu' allegri da visitare quando si e' giu' di morale
steop wrote:ma se c'e' il rischio di finire a magnare in compagnia, allora va bene
steop wrote:e si ce lo vedo pure io il carroarmato
esteop wrote:comunque belle foto e bello quotazerolo
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Re: Verso la Benedicta
Complimenti per il coraggio di andare a zonzo per le montagne in una giornata del genere ... Io ogni tanto ci penso , ma poi , per fortuna , rinuncio ancora prima di partire ....
Ps : quello è SICURAMENTE un carro armato !
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Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Verso la Benedicta
mah, io raramente lo faccio, ma qui ero vicino.........e poi a volte non si sa mai, fosse anche solo per un arcobaleno...........ad esempio è una cosa bellissima stare al riparo da qualche parte, ruderi, grotte o simili, mentre fuori piove....daniele64 wrote:Complimenti per il coraggio di andare a zonzo per le montagne in una giornata del genere ... Io ogni tanto ci penso , ma poi , per fortuna , rinuncio ancora prima di partire ....
uff.................meno male, pensavo di essere strano iodaniele64 wrote:Ps : quello è SICURAMENTE un carro armato !
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Re: Verso la Benedicta
si bhe anche le foto vengono piu' belle se c'e' nuvolo o ci sono quei grigi e colori freddi
ma lo scivolare beatamente sui sassi viscidi mi fa desistere
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Re: Verso la Benedicta
ah, qui hai assolutamente ragione, direi anzi che è una mia specialità (i miei scarponi Asolo lasciano un poco a desiderare, forse, come "grip" ), ma questa era comunque una passeggiata abbastanza tranquilla da questo punto di vista (torrente a parte), e poi sono stato molto attento a dove mettevo i piedi, + bastoncinisteop wrote:ma lo scivolare beatamente sui sassi viscidi mi fa desistere
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Re: Verso la Benedicta
Chissà, magari il tuo discorso è stato apprezzato dai fantasmi.psiconauta wrote:Se ne sono ormai andati via tutti, ma tutti, eh! Sindaci, cardinali, presidentidiquestoediquello e io, che ho una fame viola ma non riuscivo a trovare un posto riparato comodo dove mangiare il mio sfizioso panino zucchinegrigliate +pecorino con vino rosso allegato, finalmente mi fermo e salgo sul palco degli oratori, che è coperto, a consumare il mio pranzetto; faccio pure il mio discorso immaginario pieno di amore per tutti gli esseri viventi, ma tanto non c'è nessuno a sentire, solo io e i fantasmi di un centinaio di ragazzi morti, anche Quotazerolo sta in silenzio ad ascoltare.
Viste le brutture che si vedono in giro... fa piacere che ci sia ancora qualcuno che si ferma a parlare con loro.
Ma quindi Quotazerolo... è resistente?
Re: Verso la Benedicta
Alla faccia del giro... con un meteo così sei stato pure intrepido
Per chi c'è rimasto alla Benedicta, forse la pioggerellina sarebbe stata un nulla ... Perdipiù con quella situazione meteo, rende l'ambiente ancora più malinconico e fa riflettere..
E comunque, la sagoma sembra proprio un carro armato
Per chi c'è rimasto alla Benedicta, forse la pioggerellina sarebbe stata un nulla ... Perdipiù con quella situazione meteo, rende l'ambiente ancora più malinconico e fa riflettere..
E comunque, la sagoma sembra proprio un carro armato
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"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Verso la Benedicta
cortomaltese wrote:Chissà, magari il tuo discorso è stato apprezzato dai fantasmi.psiconauta wrote:Se ne sono ormai andati via tutti, ma tutti, eh! Sindaci, cardinali, presidentidiquestoediquello e io, che ho una fame viola ma non riuscivo a trovare un posto riparato comodo dove mangiare il mio sfizioso panino zucchinegrigliate +pecorino con vino rosso allegato, finalmente mi fermo e salgo sul palco degli oratori, che è coperto, a consumare il mio pranzetto; faccio pure il mio discorso immaginario pieno di amore per tutti gli esseri viventi, ma tanto non c'è nessuno a sentire, solo io e i fantasmi di un centinaio di ragazzi morti, anche Quotazerolo sta in silenzio ad ascoltare.
Viste le brutture che si vedono in giro... fa piacere che ci sia ancora qualcuno che si ferma a parlare con loro.
.........c'è una foto, da qualche parte, ora non la trovo, che ritrae proprio moltissimi di quei fantasmi, una foto di gruppo che ogni volta che la vedo mi prende il magone........sembra una qualsiasi foto di gruppo di ragazzi 18enni (perchè questo erano...), che fuggivano dalla guerra......non ci sono armi, niente, solo sorrisi........
mah, il mio sì, abbastanza......ma credo che Quotazerolo sia piuttosto camaleontico...........il tuo odierà le croci di vetta, immaginocortomaltese wrote:Ma quindi Quotazerolo... è resistente?
Last edited by psiconauta on Sun Apr 14, 2019 14:55, edited 1 time in total.
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Re: Verso la Benedicta
teoteo-85 wrote:Alla faccia del giro... con un meteo così sei stato pure intrepido
Per chi c'è rimasto alla Benedicta, forse la pioggerellina sarebbe stata un nulla ... Perdipiù con quella situazione meteo, rende l'ambiente ancora più malinconico e fa riflettere..
E comunque, la sagoma sembra proprio un carro armato
........questo è vero.....Perdipiù con quella situazione meteo, rende l'ambiente ancora più malinconico e fa riflettere..
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Re: Verso la Benedicta
Beh odiare no. Odiare è una parola pesante.psiconauta wrote:cortomaltese wrote:Chissà, magari il tuo discorso è stato apprezzato dai fantasmi.psiconauta wrote:Se ne sono ormai andati via tutti, ma tutti, eh! Sindaci, cardinali, presidentidiquestoediquello e io, che ho una fame viola ma non riuscivo a trovare un posto riparato comodo dove mangiare il mio sfizioso panino zucchinegrigliate +pecorino con vino rosso allegato, finalmente mi fermo e salgo sul palco degli oratori, che è coperto, a consumare il mio pranzetto; faccio pure il mio discorso immaginario pieno di amore per tutti gli esseri viventi, ma tanto non c'è nessuno a sentire, solo io e i fantasmi di un centinaio di ragazzi morti, anche Quotazerolo sta in silenzio ad ascoltare.
Viste le brutture che si vedono in giro... fa piacere che ci sia ancora qualcuno che si ferma a parlare con loro.
.........c'è una foto, da qualche parte, ora non la trovo, che ritrae proprio moltissimi di quei fantasmi, una foto di gruppo che ogni volta che la vedo mi prende il magone........sembra una qualsiasi foto di gruppo di ragazzi 18enni (perchè questo erano...), che fuggivano dalla guerra......non ci sono armi, niente, solo sorrisi........
mah, il mio sì, abbastanza......ma credo che Quotazerolo sia piuttosto camaleontico...........il tuo odierà le croci di vetta, immaginocortomaltese wrote:Ma quindi Quotazerolo... è resistente?
Diciamo faccio in modo che non restino nelle mie foto...
Re: Verso la Benedicta
usa quotazerolo per coprire le croci nelle foto
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Re: Verso la Benedicta
sì, ok, era per dire, ma ormai l'ho detto.......chiedo scusa alle croci, alloracortomaltese wrote:Beh odiare no. Odiare è una parola pesante.psiconauta wrote:mah, il mio sì, abbastanza......ma credo che Quotazerolo sia piuttosto camaleontico...........il tuo odierà le croci di vetta, immaginocortomaltese wrote:Ma quindi Quotazerolo... è resistente?
Diciamo faccio in modo che non restino nelle mie foto...
steop wrote:usa quotazerolo per coprire le croci nelle foto
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !