Sabato 16 marzo 2019: Madonna del Lago (1035) – Rocca Asperiosa (1195) – Monte Dubasso (1535) – Rocca Battaglina (1435) – Rocca Battaglina Est (1410) – Rocca Dorata (1225) - Vignolo (450).
Partecipanti: Ratasuira e soundofsilence.
Lunghezza: 13 km circa, tenere presente però che i tempi si allungano per la lunga cresta della Rocca Battaglina non sempre camminabile velocemente e per l’insidiosa discesa dalla stessa, che richiede calma e prudenza.
Dislivello: 800 m. circa.
Difficoltà: EE il canalino per salire verso la Rocca Asperiosa, come l’eventuale salita alla vetta della stessa, in questa occasione non effettuata. Il canalino di salita è erboso e molto ripido ed in alcuni punti richiede di tenersi ai ciuffi d’erba, ma non è difficile. EE anche tutta la cresta della Rocca Battaglina, con tratti un poco esposti ed altri molto ripidi, soprattutto la salita alla vetta Est. EE anche la discesa dalla Rocca Battaglina fino alla Rocca Dorata e alle pendici della Rocca del Re, molto ripida soprattutto nella prima parte e su terreno scomodo, a cui si aggiunge l’assenza di traccia e quindi la necessità di orientarsi, è in definitiva questo il tratto più impegnativo del giro. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: si tratta in effetti di una traversata, da effettuare quindi con almeno due mezzi, uno da lasciare alla Madonna del Lago e l’altro a Vignolo.
Percorso per Vignolo:
Da Genova in autostrada fino ad Albenga e poi si prende la SP582 per Garessio e la si abbandona in località Martinetto, svoltando a sinistra sulla Sp14 (che poi diventa Sp107) per la Val Pennavaire e si continua fino a Nasino, dove si giunge ad una brusca curva a sinistra, dove si ignora la strada asfaltata che si diparte sulla destra (indicazioni per il Cimitero e la località Chiesa), passando invece su un ponte, dal quale proseguiamo ancora per 1,5 Km, per giungere ad un chiaro bivio sulla destra, con indicazioni per Vignolo e Colle del Prione; qui prendiamo quindi a destra e percorriamo la strada asfaltata fino al grande parcheggio all’imbocco del paese, dove lasciamo la prima macchina.
Percorso per la Madonna del Lago:
Dal primo parcheggio si ritorna sulla strada principale e si continua a salire fino ad Alto, 2 Km dopo il quale, si svolta a destra per la Madonna del Lago, dove si lascia anche la seconda auto.
Percorso a piedi: dal parcheggio della Madonna del Lago continuiamo in salita su asfalto e giungiamo al primo tornante, dove una sterrata si stacca a destra e sale al Dubasso per il vallone del Rio Croso, noi continuiamo invece sulla strada a sinistra per altri 500 metri, fino a trovarci sotto un grande ed evidente torrione. Qui lasciamo la strada per salire a destra i prati sovrastanti, cercando di passare dove c’è meno vegetazion e puntando al predetto torrione. Superato un primo boschetto giungiamo ad un canalino erboso alla sommità del quale vi è il torrione a cui stiamo puntando. Saliamo quindi il canalino sulla sinistra e giungiamo al torrione, dopo, il quale il terreno spiana un poco e ci pemette di giungere in breve al crinale. Poco oltre il crinale troviamo quindi una traccia nel bosco, che imbocchiamo verso destra (volendo si può invece seguire il crinale e salire per facili roccette la vetta della Rocca Asperiosa). La chiara traccia ci porta quindi ad intercettare in breve il sentiero segnato che sale al Dubasso, che imbocchiamo verso sinistra. A quota 1200 circa, da un dossetto panoramico a pochi metri dal sentiero, scorgiamo un torrioncino soprastante il sentiero, saliamo quindi senza traccia (assai ripidamente, EE) per raggiungere il torrione, dopodichè, giunti sul successivo crinale, prendiamo a destra, scendendo il ripido versante (con l’ausilio degli alberi) che ci riporta sul sentiero segnato. Riprendiamo quindi a salire sul sentiero per il Dubasso e a quota 1375 circa troviamo un chiaro bivio, dove lasciamo il sentiero segnato che sale ripido a sinistra, per prendere a destra una evidente traccia che si inoltra nel bosco (descrivo quello che abbiamo fatto noi, ma proseguire per il sentiero segnato non cambia niente e, anzi, forse è meglio). Seguiamo quindi la nuova traccia, che, partita evidente, diventa a tratti un po’ incerta, ma noi continuiamo a seguirla alla meglio in un ripido tratto di bosco. Il sentiero quindi piega a sinistra (ovest) e si riimmette, ormai in corrispondenza dell’altopiano sommitale del Dubasso, sul sentiero segnato che imbocchiamo verso destra, giungendo poi, in breve alla vetta del Duibasso. Dalla vetta continuiamo su sentiero segnato in direzione nord-ovest, per immetterci quindi sull’Altavia, che imbocchiamo verso destra. Attraversiamo quindi un boschetto ed usciamo quindi su un crinale prativo, dove troviamo alcuni cartelli indicatori ed un grande pannello di legno: qui occorre lasciare il sentiero segnato per prendere a destra, senza traccia, ma dirigendoci a vista vereso l’evidente Rocca Battaglina. Il facile pendio ci porta alla base della Rocca, che risaliamo brevemente per giungere su di una prima cima. Da qui si procede in cresta fino al punto più elevato. Dalla vetta quindi della Rocca Battaglina continuiamo per cresta, evitando però a sinistra i risalti più ostici e giungiamo quindi in vista della selletta prima della vetta Est. Per giungere alla selletta, lasciamo il crinale a destra e scendiamo un facile canalino erboso-sassoso. Dalla selletta prendiamo i pendi erbosi a sinistra, che evitano il difficile e più diretto canalino di fronte a noi. Saliamo quindi per prati, che verso la cima deiventano più ripidi e richiedono un po’ di attenzione. Giunti in cima continuiamo sul crinale cercando un punto di possibile discesa, che individuiamo appena scesa la cima: una larga cengia prativa, in effetti, inizia sulla destra e prosegue parallela e sottostante alle pareti. Prima di scendere per questa evidente cengia, continuiamo in cresta per vedere se ci sono altre chiare possibilità di discesa, giungiamo così al termine della cresta, dove il pendio inizia a scendere a gradoni erbosi; probaiblmente si potrebbe continuare, almeno fino a dove si vede, ma, nell’incertezza, preferisco tornare indietro fino alla predetta cengia erbosa, che imbocchiamo. Seguiamo quindi la cengia che corre parallela alle soprastanti pareti e, poi, praticamente al termine delle pareti soprastanti, svoltiamo a destra (sud) seguendo vaghe tracce più o meno sulla massima pendenza e cercando di evitare la vegetazione. Proseguendo pressochè costantemente in direzione sud, giungiamo alle pendici della Rocca Dorata a quota 1220 circa, che saliamo su una breve cresta un po’ aerea. Tornati alla base della Rocca Dorata, dobbiamo cambiare direzione e dirigerci verso sinistra (guardando a valle), cioè in direzione prima nord e poi est. La discesa si svolge adesso su terreno meno ripido e con vari resti di muretti a secco e ci porta fino alle pendici dell’inaccessibile Rocca del Re, dove cambiamo ancora direzione, dirigendoci a sinistra (nord), finalmente su una chiara traccia, che seguiamo scrupolosamente fino a Case Stefanin, da dove, in breve raggiungiamo una sterrata, che possiamo imboccare verso destra, oppure tagliare direttamente per prati, fino reintercettarla più in basso, ed imboccarla quindi verso destra. Percorriamo quindi circa 450 metri di sterrata, per poi imboccare a destra il sentiero segnato che ne taglia i tornanti. Dopo un m circa, ci riimmettiamo sulla sterrata e la seguiamo per circa 400 metri fino ai ruderi della Chiesa di San Pietro, dove lasciamo la strada, per imboccare il sentiero a destra, che, in 200 metri circa, riincrocia la strada, per lasciarla immediatamente e continuare il sentiero, che non lasciamo più fino a giungere a Vignolo, dove abbiamo la seconda macchina.
Conclusioni: giro effettuato in traversata, ma non avendo a disposizione due mezzi si può risalire al Colle del Prione e tornare indietro al Dubasso e da qui scendere alla Madonna del Lago con uno dei 3-4 percorsi possibili. Detto questo consiglierei comunque di fare la traversata, che il ritorno dal Prione è piuttosto lungo e non aggiunge molto.
Per quanto riguarda la gita effettuata devo dire che la cresta della Rocca Battaglina è sicuramente bella ed interessante, così come quella della Rocca Asperiosa, salita questa volta per una via più interessante che permette di vedere da vicino il torrione più bello, un po’ laboriosa invece la discesa dalla Rocca Battaglina, potrebbe in effetti valere la pena di trovare una discesa verso nord. Per quanto riguarda poi il nuovo sentiero per la salita al Dubasso non l’ho trovato molto interessante, sempre nel bosco in effetti, assai meglio panoramicamente parlando, continuare dalla Rocca Asperiosa sul sentiero che sale direttamente al Dubasso, come descritto qui: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... eriosa.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Madonna del Lago e Monte della Guardia
Torrioni in pendici Rocca Asperiosa
Grande torrione in pendici Rocca Asperiosa
Grande torrione spunta dalla vegetazione salendovi
Grande torrione salendovi
Tetto di roccia e nebbia salendo al grande torrione
Canalino da salire verso grande torrione
Cima grande torrione da dietro
Cima grande torrione vista verticale
Mare di nuvole diviso in due salendo verso Rocca Asperiosa
Grande torrione vista verticale
Parte finale canale salendo verso Rocca Asperiosa
Grande torrione e mare di nuvole
Grande torrione e mare di nuvole
Grande torrione e mare di nuvole vista verticale
Grande torrione e mare di nuvole più da lontano
Grande torrione e mare di nuvole in strettoia tra le rocce
Grande torrione e mare di nuvole in strettoia tra le rocce
Grande torrione e mare di nuvole in strettoia tra le rocce
Rocca Asperiosa sopra mare di nuvole da crinale
Sperone di roccia in cresta Asperiosa e mare di nuvole
Contrafforti Rocca Asperiosa e Rocca Tramontina
Contrafforti Rocca Battaglina dal vallone del Rio Croso
Torrione salendo verso il Dubasso
Contrafforti Dubasso salendo dal vallone del Rio Croso
Rocca Battaglina Est dal vallone del Rio Croso
Torrione salendo al Dubasso da sotto
Torrione salendo al Dubasso e Rocca Battaglina
Torrione salendo al Dubasso da sopra e mare di nuvole
Rocca Battaglina salendo al Dubasso
Pizzo d'Ormea e Dubasso da anticima
Galero da anticima Dubasso
Mare di nuvole da anticima Dubasso
Rocca Battaglina e mare di nuvole da anticima Dubasso
Croce di vetta Dubasso
Croce di vetta Dubasso e Pizzo d'Ormea
Ometto di pietre e anticima Dubasso
Cartello presso bivio per Rocca Battaglina
Pendio verso Rocca Battaglina
Rocca Battaglina da colletto precedente
Prima elevazione in cresta Rocca Battaglina
Cresta e vetta Rocca Battaglina
Cresta e vetta Rocca Battaglina
Vetta Rocca Battaglina dalla cresta
Dubasso dalla Rocca Battaglina
Vetta Rocca Battaglina
Mare di nuvole da Rocca Battaglina
Mare di nuvole da Rocca Battaglina
Cresta Rocca Battaglina scendendo dalla vetta
Anticima Rocca Battaglina scendendo alla forcella
Rocca Battaglina Est andando alla forcella
Canalino per forcella Rocca Battaglina
Rocca Battalina est avvicinandosi alla forcella
Canalino disceso per forcella Rocca Battaglina
Canalino in discesa da forcella Rocca Battaglina
Galero salendo a Rocca Battaglina Est
Cresta Rocca Battaglina da cima Est e Antoroto
Mare di nuvole da Rocca Battaglina Est
Galero da Rocca Battaglina Est
Cresta Rocca Battaglina da cima Est e Antoroto
Mare di nuvole scendendo da Rocca Battaglina Est
Cengia erbosa con Narcisi sotto vetta Est Rocca Battaglina
Cresta verso Rocca Battaglina Est
Cresta verso Rocca Battaglina Est più da lontano
Possibile discesa verso Case Stefanin
Cresta Rocca Battaglina da sotto la cima Est
Cresta sommitale Rocca Dorata
Vetta Rocca Dorata
Cresta Rocca Dorata dalla vetta
Rocca Battaglina dalla Rocca Dorata
Rocca del Re tra la vegetazione
Vetta Rocca del Re spunta dalla vegetazione
Fondamenta in pietra andando verso Case Stefanin
Case Stefanin
Due Case Stefanin
Cinque Narcisi Tromboni a Case Stefanin
Cinque Narcisi Tromboni a Case Stefanin da sopra
Cartello per Cascina Stefanin
Tetti Vignolo con Vignoletto sullo sfondo più da vicino
Case a Vignolo