Monte Gerbonte ( 1727 m.)
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Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Un' altra gitarella che è da un po' che avevo in progetto ma non riuscivo mai a fare ...
Il 20 giugno , intorno alle 8,30 , parto dal borgo di Creppo ( 780 m. ), in alta Valle Argentina . Bella visuale sulla mia destinazione di giornata : il piramidale Monte Gerbonte .
Ad inizio paese una freccia di legno invita a scendere nel fossato accanto al parco giochi ed indirizza verso il sottostante torrente passando accanto ad un' edicola sacra . Più oltre sulla Provinciale ci dovrebbe essere anche un altro accesso . Si perde ben bene quota e , arrivati al fiume , lo si attraversa sulla bella passerella di legno del Gerbonte ,
quindi si inizia a risalire sulla sponda opposta seguendo una mulattiera lastricata
dove la vista comincia ad aprirsi sulle montagne dei dintorni .
Il sentiero conduce rapidamente ai ruderi di Case Bruzzi( 777 m.)
La vegetazione li ha ormai invasi , ma è ancora possibile vedere una cantina , con tanto di torchio
ed un bel forno in pietra .
La visuale si apre ancora di più sull' alta valle , stretta e rocciosa , dominata dal crinale del Saccarello .
Si intravvede anche il pittoresco borgo di Realdo , abbarbicato su di un' alta rupe .
Salendo ancora si entra per fortuna in un bel bosco ombroso , e spunta dirimpetto anche il paesello di Borniga
mentre a dominare il panorama è sempre la mole del Monte Saccarello affiancato dalla mega statua del Redentore .
Dopo le conifere , si entra in una splendida faggeta , dove si notano alcuni esemplari davvero monumentali
Le mie foto non rendono loro giustizia , vi garantisco che sono davvero grandi ...
Si giunge quindi ad una grossa roccia che affianca il sentiero .
Sono giunto alle Porte del Gerbonte , un tratto particolarmente affascinante di questa vecchia mulattiera militare , costruita dagli Alpini a fine Ottocento con una serie di muretti a secco per reggere i tornantini che permettono di risalire un impervio canalone roccioso .
C' è pure una grotticella con una Madonnina .
La salita continua di nuovo tra le alte conifere , avvicinandosi alla cima .
Ad un certo punto , presso un' insellatura , il sentiero è affiancato da erba altissima e densi cespugli di ortiche , che nascondono la deviazione a sinistra per la vetta , così io continuo ancora un pochetto raggiungendo la caratteristica Casa Forestale " Lokar ",
da cui si ha una bella visuale della cima del Gerbonte , vista dal versante opposto al solito .
Dalla Casa Forestale si potrebbe arrivare facilmente sulla soprastante strada sterrata che collega Colla Melosa con Cima Marta , ma la mia meta di oggi è il Gerbonte ... Torno quindi all' insellatura precedente ma l' erba è davvero molto alta . Preferisco scendere ancora un pochino e risalire tra gli abeti sino ad incrociare una traccia di sentiero ( piuttosto labile ) che con un po' di attenzione , tra roccette ed erba , mi porta in vetta .
Alla base del bastone di vetta c' è un masso con evidenti tracce di fossili
mentre poco oltre c' è un bel terrazzone panoramico verso la sottostante , verde Valle Argentina
e verso le cime che contornano la zona . Si vede pure la Casa Forestale visitata poco prima ...
Dopo una bella sosta per la pappatoria , mi accingo a tornare indietro . Qualche difficoltà di orientamento mi rende difficoltoso ritrovare il sentiero , ma con un po' di ravanaggio , alla fine ci riesco ... La discesa avviene lungo la stessa identica strada di salita, il che mi permette di fotografare con altra luce le zone più interessanti . Creppo si avvicina lentamente
e con esso la fine di questa divertente gita , resa faticosa oltre che da lunghezza e dislivello ( rispettivamente 15 km e 1200 metri circa ), anche da una giornata piuttosto calda . Per fortuna in paese c' è una bella fontana che fornisce acqua fresca a volontà per placare la mia sete ...
Il 20 giugno , intorno alle 8,30 , parto dal borgo di Creppo ( 780 m. ), in alta Valle Argentina . Bella visuale sulla mia destinazione di giornata : il piramidale Monte Gerbonte .
Ad inizio paese una freccia di legno invita a scendere nel fossato accanto al parco giochi ed indirizza verso il sottostante torrente passando accanto ad un' edicola sacra . Più oltre sulla Provinciale ci dovrebbe essere anche un altro accesso . Si perde ben bene quota e , arrivati al fiume , lo si attraversa sulla bella passerella di legno del Gerbonte ,
quindi si inizia a risalire sulla sponda opposta seguendo una mulattiera lastricata
dove la vista comincia ad aprirsi sulle montagne dei dintorni .
Il sentiero conduce rapidamente ai ruderi di Case Bruzzi( 777 m.)
La vegetazione li ha ormai invasi , ma è ancora possibile vedere una cantina , con tanto di torchio
ed un bel forno in pietra .
La visuale si apre ancora di più sull' alta valle , stretta e rocciosa , dominata dal crinale del Saccarello .
Si intravvede anche il pittoresco borgo di Realdo , abbarbicato su di un' alta rupe .
Salendo ancora si entra per fortuna in un bel bosco ombroso , e spunta dirimpetto anche il paesello di Borniga
mentre a dominare il panorama è sempre la mole del Monte Saccarello affiancato dalla mega statua del Redentore .
Dopo le conifere , si entra in una splendida faggeta , dove si notano alcuni esemplari davvero monumentali
Le mie foto non rendono loro giustizia , vi garantisco che sono davvero grandi ...
Si giunge quindi ad una grossa roccia che affianca il sentiero .
Sono giunto alle Porte del Gerbonte , un tratto particolarmente affascinante di questa vecchia mulattiera militare , costruita dagli Alpini a fine Ottocento con una serie di muretti a secco per reggere i tornantini che permettono di risalire un impervio canalone roccioso .
C' è pure una grotticella con una Madonnina .
La salita continua di nuovo tra le alte conifere , avvicinandosi alla cima .
Ad un certo punto , presso un' insellatura , il sentiero è affiancato da erba altissima e densi cespugli di ortiche , che nascondono la deviazione a sinistra per la vetta , così io continuo ancora un pochetto raggiungendo la caratteristica Casa Forestale " Lokar ",
da cui si ha una bella visuale della cima del Gerbonte , vista dal versante opposto al solito .
Dalla Casa Forestale si potrebbe arrivare facilmente sulla soprastante strada sterrata che collega Colla Melosa con Cima Marta , ma la mia meta di oggi è il Gerbonte ... Torno quindi all' insellatura precedente ma l' erba è davvero molto alta . Preferisco scendere ancora un pochino e risalire tra gli abeti sino ad incrociare una traccia di sentiero ( piuttosto labile ) che con un po' di attenzione , tra roccette ed erba , mi porta in vetta .
Alla base del bastone di vetta c' è un masso con evidenti tracce di fossili
mentre poco oltre c' è un bel terrazzone panoramico verso la sottostante , verde Valle Argentina
e verso le cime che contornano la zona . Si vede pure la Casa Forestale visitata poco prima ...
Dopo una bella sosta per la pappatoria , mi accingo a tornare indietro . Qualche difficoltà di orientamento mi rende difficoltoso ritrovare il sentiero , ma con un po' di ravanaggio , alla fine ci riesco ... La discesa avviene lungo la stessa identica strada di salita, il che mi permette di fotografare con altra luce le zone più interessanti . Creppo si avvicina lentamente
e con esso la fine di questa divertente gita , resa faticosa oltre che da lunghezza e dislivello ( rispettivamente 15 km e 1200 metri circa ), anche da una giornata piuttosto calda . Per fortuna in paese c' è una bella fontana che fornisce acqua fresca a volontà per placare la mia sete ...
Last edited by daniele64 on Tue Jul 02, 2019 23:54, edited 3 times in total.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
bello, e bei panorami...........mi piacerebbe molto esplorare un po' questa zona, mi frena un po' (parecchio ) la distanza, che da percorrere in auto da solo è pallosa................
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
bello
psico, se ti consola e' una zona poco visitata pure da me
psico, se ti consola e' una zona poco visitata pure da me
Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Beh , in effetti da Lemuria non è vicinissima ...psiconauta wrote:bello, e bei panorami...........mi piacerebbe molto esplorare un po' questa zona, mi frena un po' (parecchio ) la distanza, che da percorrere in auto da solo è pallosa................
Io la frequento volentieri quando vado a trovare i parenti ad Imperia . Ma in piena estate , anche sulle cime più alte , si rischiano botte di caldo ed assalti di moscerini ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
, Ste . E' la gita a cui non sei potuta venire perchè lavoravi . E dove Quotazerolo si è messo finalmente in posa sulla vetta ...steop wrote:bello
psico, se ti consola e' una zona poco visitata pure da me
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Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
si si e infatti per sottolineare come conosco la zona, avevo chiesto a una mia amica se voleva venire con noi SUL GRAMMONDO invece che gerbonte
Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Grammondo , Gerbonte , non stiamo a sottilizzare... la prossima volta andiamo sul Germondo , OK ?steop wrote:si si e infatti per sottolineare come conosco la zona, avevo chiesto a una mia amica se voleva venire con noi SUL GRAMMONDO invece che gerbonte
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Gita interessante, grazie per la descrizione e le belle foto!
There's a flavor to the sound of walking no one ever noticed before
Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Grazie a te per averla presa in considerazione , Tricheco ... Il Gerbonte non è un monte molto celebre ma può offrire spunti notevoliTricheco67 wrote:Gita interessante, grazie per la descrizione e le belle foto!
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Complimenti per la gitarella
Non ci sono mai salito ma probabilmente passato vicino sul sentiero da Creppo verso la zona di Cima Marta
Saluti
Franco
Non ci sono mai salito ma probabilmente passato vicino sul sentiero da Creppo verso la zona di Cima Marta
Saluti
Franco
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Ciao , Frankie . E' sempre un piacere sentirti . Ben tornato .FRANKIE@ wrote:Complimenti per la gitarella
Non ci sono mai salito ma probabilmente passato vicino sul sentiero da Creppo verso la zona di Cima Marta
Saluti
Franco
E sì , se sei salito da Creppo a Cima Marta , probabilmente sei passato a fianco alla vetta del Gerbonte . Del resto anch'io che ci volevo salire non ho visto la deviazione ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Escursione del 26/10/2019 con Gianfranco
In una giornata che mi sento di dire "meravigliosa", niente vento, non una nuvola, temperatura tra i 19 e 22 gradi, ottimo sentiero con le giuste pendenze (si vede che è stato tracciato da gente con la testa sul collo ) e seguendo, all'andata, la stessa via seguita da Daniele 64 anche il Gerbonte l'ho messo in saccoccia
Salvo nell'ultimo tratto che ci ha costretto a ravanare per arrivare in cima, tutto si è svolto in tranquillità (3h 20' e 1120 m. di dislivello).
Essendo un'escursione che si svolge per la maggior parte nel bosco le visuali, salvo dalla cima, sono limitate, ma abbiamo molto apprezzato la gamma infinita di colori che l'autunno ligure riesce a proporre. Le poche foto che posto vogliono solo evidenziare tale aspetto cromatico, le altre che ho scattato sarebbero un inutile doppione di quelle postate da Daniele.
Il Gerbonte da Creppo
Visuale verso il Saccarello
La cima appena lasciato il sentiero
Tavolozza di colori
Saluti a tutti
FRANKIE@
In una giornata che mi sento di dire "meravigliosa", niente vento, non una nuvola, temperatura tra i 19 e 22 gradi, ottimo sentiero con le giuste pendenze (si vede che è stato tracciato da gente con la testa sul collo ) e seguendo, all'andata, la stessa via seguita da Daniele 64 anche il Gerbonte l'ho messo in saccoccia
Salvo nell'ultimo tratto che ci ha costretto a ravanare per arrivare in cima, tutto si è svolto in tranquillità (3h 20' e 1120 m. di dislivello).
Essendo un'escursione che si svolge per la maggior parte nel bosco le visuali, salvo dalla cima, sono limitate, ma abbiamo molto apprezzato la gamma infinita di colori che l'autunno ligure riesce a proporre. Le poche foto che posto vogliono solo evidenziare tale aspetto cromatico, le altre che ho scattato sarebbero un inutile doppione di quelle postate da Daniele.
Il Gerbonte da Creppo
Visuale verso il Saccarello
La cima appena lasciato il sentiero
Tavolozza di colori
Saluti a tutti
FRANKIE@
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Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Gran bei colori . Grazie per le magnifiche foto . Vedo che il ravanaggio per la cima c'è anche in questa stagione ... E funghi
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Ciao Daniele, un poco di ravanaggio c'è stato ma niente di particolarmente stressante
Per quanto concerne i funghi, di eduli ho visto solo qualche pinarolo e poche mazze di tamburo, gli altri velenosi e comunque vecchi e marci.
Saluti
Per quanto concerne i funghi, di eduli ho visto solo qualche pinarolo e poche mazze di tamburo, gli altri velenosi e comunque vecchi e marci.
Saluti
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Amedeo Modigliani
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Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
a te , FRANKIE .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... rbonte.htm
Martedì 2-6-2020: Colla Melosa (1560) – Sella Agnaira (1850) – Col Bertrand (1965) – Casermetta Lokar (1695) – Monte Gerbonte (1720) – Casermetta Lokar (1695) – Col Bertrand (1965) – Sella Agnaira (1850) – Fontana Italo (1655) – Colla Melosa (1560):
Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 14,2 Km.
Dislivello: 850 m. circa.
Difficoltà: EE la salita alla vetta del Gerbonte, praticamente senza traccia e con tratti ripidi, specie se, come ho fatto io, in certi punti si taglia più dritto del sentiero e può servire aiutarsi con la vegetazione. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: Da Genova fino all’uscita di Arma di Taggia sull’autostrada A10. Da Arma di Taggio proseguiamo brevemente in direzione est per svoltare quindi a sinistra per Taggia e Badalucco. Risaliamo quindi la Valle Argentina, toccando le due località appena citate e quindi continuiamo fino a Molini di Triora, dove prendiamo a sinistra per Colla Langan (indicazioni anche per Pigna). Giunti al Colle continuiamo sulla destra in salita verso Colla Melosa. Giunti quindi in vista del Rifugio Allavena, lo lasciamo a sinistra, e continuiamo su qualche metro fino a che la strada non diventa sterrata, e parcheggiamo in uno slargo sulla destra.
Percorso a piedi: dal parcheggio si prosegue su sterrata e, dopo pochi metri, la si lascia per un sentiero sulla destra con indicazioni per il Rifugio Monte Grai. Il sentiero sale quindi a tornanti verso l’evidenta Caserma-Rifugio del Monte Grai, e, poco prima di raggiungerla, arriviamo ad un bivio, dove prendiamo a sinistra l’AVML per la Sella Agnaira. In breve giungiamo quindi alla predetta sella e qui lasciamo la sterrata, per imboccare il soprastante sentiero sulla destra, che continua nella stessa direzione. Dopo circa 130 metri arriviamo quindi ad un crocevia, dove invertiamo direzione, compiendo un tornante verso destra, per seguire il sentiero verso il Col Bertrand. Dopo 730 metri di sentiero circa, scendiamo alla sterrata sottostante, raggiungendo così il Col Bertrand, dove imbocchiamo la sterrata verso sinistra. Dopo quasi 600 metri la sterrata si biforca in due che corrono parallele, noi imbocchiamo quella di destra e la seguiamo per altri 230 metri, per imboccare quindi il sentiero segnato in discesa sulla destra.
Il sentiero, si trasforma quindi in sterrata e scende nella suggestiva foresta del Gerbonte, fino ad arrivare nei pressi di una caserma, dove la sterrata piega a sinistra, ma noi imbocchiamo invece il sentiero in discesa sulla destra, recante indicazioni per Creppo (7 Km.).
Dopo poco meno di 400 metri di sentiero, troviamo un nuovo cartello di legno, sempre recante la scritta Creppo 7 Km, qui lasciamo il sentiero, per prendere a destra una traccia quasi invisibile, che attraversa l’erba alta e entra in un bel prato, per cui girare a sinistra e percorrerlo al centro. Traversato un primo prato, passiamo alcuni alberi e ci troviamo ad un secondo prato, che percorriamo anch’esso al centro, sempre dirigendoci verso la ben visibile cupola sommitale del Gerbonte (direzione est).
Superato anche il secondo prato, entriamo nel bosco, che risaliamo cercando di tenerci un poco più sulla sinistra, che a destra incontreremmo più avanti una fascia rocciosa insormontabile.
Dopo poco incontriamo comunque i primi ometti di pietra, che, pur scarsi, guidano verso la vetta.
Io non li ho seguiti scrupolosamente, ma giunto in vista di un paio di torrioni sulla destra, ho preferito salire più ripidamente verso il filo di cresta, aiutandomi anche con gli alberi, per poi riincrociare più avanti il sentiero e lasciarlo poi nuovamente quando si riesce a seguire il filo di cresta. In ogni caso la cosa non fa molta differenza, che il sentiero è sempre lì vicino. Si giunge quindi ad un’anticima e poi alla poco distante vetta, segnata da un punto trigonometrico IGM e da alcuni bastoni infissi nelle pietre.
Il ritorno l’ho effettuato sulla stessa via dell’andata fino alla Sella d’Agnaira, qui ho imboccato la sterrata verso destra invece che verso sinistra, il che allunga il percorso di più di 2 Km e non aggiunge più di tanto, può essere quindi consigliabile ripercorrere anche qui il percorso dell’andata. Se prendiamo comunque la sterrata verso destra basta seguirla senza deviazioni fino alla Colla Melosa.
Conclusioni: giro inusuale per raggiungere il Gerbonte, che solitamente si sale da Creppo o da Triora, che però consente di fare meno dislivello e di mantenersi sempre in quota. A parte questo la nebbia ha un po’ rovinato il panorama, però la salita per la cresta del Gerbonte è comunque interessante, più anche di quanto credessi, anche se i vicini Toraggio e Pietravecchia, e forse anche la zona delle Cime di Marta, offrono decisamente di più. Può essere sicuramente consigliabile poi, variare il ritorno salendo al Monte Grai, invece di passare alla Sella d’Agnaira, cosa che non ho fatto dato che minacciava pioggia.
Lago Tenarda salendo alla Sella d'Agnaira
Strada verso Rifugio Grai
Nebbia sul Rifugio Allavena salendo alla Sella d'Agnaira
Crinale erboso salendo alla Sella d'Agnaira
Tornante salendo a Sella d'Agnaira
Pendii erbosi e Monte Grai presso Sella d'Agnaira
Balcone di Marta andando verso Col Bertrand
Rododendri andando al Col Bertrand
Monte Gerbonte da sterrata Col Bertrand
Monte Gerbonte da sterrata Col Bertrand più da lontano
Sentiero verso Monte Gerbonte
Lago Tenarda andando verso Gerbonte
Casermetta Lokar
Casermetta Lokar vista di fronte
Monte Gerbonte da Casermetta Lokar
Monte Gerbonte da Casermetta Lokar più da vicino
Sentiero in Foresta Gerbonte
Foresta Gerbonte e sentiero
Cartello ad inizio sentiero per vetta Gerbonte
Prato e cupola sommitale Gerbonte
Prato e Casermetta Lokar
Due torrioni salendo al Gerbonte
Terzo torrione salendo al Gerbonte
Ripido pendio fuori sentiero per salire al Gerbonte
Ripido pendio fuori sentiero per salire al Gerbonte più da vicino
Roccione in crinale Gerbonte e vetta in lontananza
Casermetta Lokar da roccione in crinale Gerbonte
Roccione in crinale Gerbonte e vetta in lontananza più da vicino
Primo piano roccione in crinale Gerbonte
Roccione in crinale Gerbonte visto da dietro
Roccione curvo salendo al Gerbonte
Roccione curvo in crinale Gerbonte da sopra
Valle Argentina dal Gerbonte
Vista verso Casermetta Lokar dal Gerbonte
Vista verso Casermetta Lokar da Gerbonte più da lontano
Due torrioni scendendo dal Gerbonte
Nebbia aggredisce Lago Tenarda tornando dal Gerbonte
Fontana Italo e Monte Corma
Monte Corma tornando alla Colla Melosa
Martedì 2-6-2020: Colla Melosa (1560) – Sella Agnaira (1850) – Col Bertrand (1965) – Casermetta Lokar (1695) – Monte Gerbonte (1720) – Casermetta Lokar (1695) – Col Bertrand (1965) – Sella Agnaira (1850) – Fontana Italo (1655) – Colla Melosa (1560):
Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 14,2 Km.
Dislivello: 850 m. circa.
Difficoltà: EE la salita alla vetta del Gerbonte, praticamente senza traccia e con tratti ripidi, specie se, come ho fatto io, in certi punti si taglia più dritto del sentiero e può servire aiutarsi con la vegetazione. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: Da Genova fino all’uscita di Arma di Taggia sull’autostrada A10. Da Arma di Taggio proseguiamo brevemente in direzione est per svoltare quindi a sinistra per Taggia e Badalucco. Risaliamo quindi la Valle Argentina, toccando le due località appena citate e quindi continuiamo fino a Molini di Triora, dove prendiamo a sinistra per Colla Langan (indicazioni anche per Pigna). Giunti al Colle continuiamo sulla destra in salita verso Colla Melosa. Giunti quindi in vista del Rifugio Allavena, lo lasciamo a sinistra, e continuiamo su qualche metro fino a che la strada non diventa sterrata, e parcheggiamo in uno slargo sulla destra.
Percorso a piedi: dal parcheggio si prosegue su sterrata e, dopo pochi metri, la si lascia per un sentiero sulla destra con indicazioni per il Rifugio Monte Grai. Il sentiero sale quindi a tornanti verso l’evidenta Caserma-Rifugio del Monte Grai, e, poco prima di raggiungerla, arriviamo ad un bivio, dove prendiamo a sinistra l’AVML per la Sella Agnaira. In breve giungiamo quindi alla predetta sella e qui lasciamo la sterrata, per imboccare il soprastante sentiero sulla destra, che continua nella stessa direzione. Dopo circa 130 metri arriviamo quindi ad un crocevia, dove invertiamo direzione, compiendo un tornante verso destra, per seguire il sentiero verso il Col Bertrand. Dopo 730 metri di sentiero circa, scendiamo alla sterrata sottostante, raggiungendo così il Col Bertrand, dove imbocchiamo la sterrata verso sinistra. Dopo quasi 600 metri la sterrata si biforca in due che corrono parallele, noi imbocchiamo quella di destra e la seguiamo per altri 230 metri, per imboccare quindi il sentiero segnato in discesa sulla destra.
Il sentiero, si trasforma quindi in sterrata e scende nella suggestiva foresta del Gerbonte, fino ad arrivare nei pressi di una caserma, dove la sterrata piega a sinistra, ma noi imbocchiamo invece il sentiero in discesa sulla destra, recante indicazioni per Creppo (7 Km.).
Dopo poco meno di 400 metri di sentiero, troviamo un nuovo cartello di legno, sempre recante la scritta Creppo 7 Km, qui lasciamo il sentiero, per prendere a destra una traccia quasi invisibile, che attraversa l’erba alta e entra in un bel prato, per cui girare a sinistra e percorrerlo al centro. Traversato un primo prato, passiamo alcuni alberi e ci troviamo ad un secondo prato, che percorriamo anch’esso al centro, sempre dirigendoci verso la ben visibile cupola sommitale del Gerbonte (direzione est).
Superato anche il secondo prato, entriamo nel bosco, che risaliamo cercando di tenerci un poco più sulla sinistra, che a destra incontreremmo più avanti una fascia rocciosa insormontabile.
Dopo poco incontriamo comunque i primi ometti di pietra, che, pur scarsi, guidano verso la vetta.
Io non li ho seguiti scrupolosamente, ma giunto in vista di un paio di torrioni sulla destra, ho preferito salire più ripidamente verso il filo di cresta, aiutandomi anche con gli alberi, per poi riincrociare più avanti il sentiero e lasciarlo poi nuovamente quando si riesce a seguire il filo di cresta. In ogni caso la cosa non fa molta differenza, che il sentiero è sempre lì vicino. Si giunge quindi ad un’anticima e poi alla poco distante vetta, segnata da un punto trigonometrico IGM e da alcuni bastoni infissi nelle pietre.
Il ritorno l’ho effettuato sulla stessa via dell’andata fino alla Sella d’Agnaira, qui ho imboccato la sterrata verso destra invece che verso sinistra, il che allunga il percorso di più di 2 Km e non aggiunge più di tanto, può essere quindi consigliabile ripercorrere anche qui il percorso dell’andata. Se prendiamo comunque la sterrata verso destra basta seguirla senza deviazioni fino alla Colla Melosa.
Conclusioni: giro inusuale per raggiungere il Gerbonte, che solitamente si sale da Creppo o da Triora, che però consente di fare meno dislivello e di mantenersi sempre in quota. A parte questo la nebbia ha un po’ rovinato il panorama, però la salita per la cresta del Gerbonte è comunque interessante, più anche di quanto credessi, anche se i vicini Toraggio e Pietravecchia, e forse anche la zona delle Cime di Marta, offrono decisamente di più. Può essere sicuramente consigliabile poi, variare il ritorno salendo al Monte Grai, invece di passare alla Sella d’Agnaira, cosa che non ho fatto dato che minacciava pioggia.
Lago Tenarda salendo alla Sella d'Agnaira
Strada verso Rifugio Grai
Nebbia sul Rifugio Allavena salendo alla Sella d'Agnaira
Crinale erboso salendo alla Sella d'Agnaira
Tornante salendo a Sella d'Agnaira
Pendii erbosi e Monte Grai presso Sella d'Agnaira
Balcone di Marta andando verso Col Bertrand
Rododendri andando al Col Bertrand
Monte Gerbonte da sterrata Col Bertrand
Monte Gerbonte da sterrata Col Bertrand più da lontano
Sentiero verso Monte Gerbonte
Lago Tenarda andando verso Gerbonte
Casermetta Lokar
Casermetta Lokar vista di fronte
Monte Gerbonte da Casermetta Lokar
Monte Gerbonte da Casermetta Lokar più da vicino
Sentiero in Foresta Gerbonte
Foresta Gerbonte e sentiero
Cartello ad inizio sentiero per vetta Gerbonte
Prato e cupola sommitale Gerbonte
Prato e Casermetta Lokar
Due torrioni salendo al Gerbonte
Terzo torrione salendo al Gerbonte
Ripido pendio fuori sentiero per salire al Gerbonte
Ripido pendio fuori sentiero per salire al Gerbonte più da vicino
Roccione in crinale Gerbonte e vetta in lontananza
Casermetta Lokar da roccione in crinale Gerbonte
Roccione in crinale Gerbonte e vetta in lontananza più da vicino
Primo piano roccione in crinale Gerbonte
Roccione in crinale Gerbonte visto da dietro
Roccione curvo salendo al Gerbonte
Roccione curvo in crinale Gerbonte da sopra
Valle Argentina dal Gerbonte
Vista verso Casermetta Lokar dal Gerbonte
Vista verso Casermetta Lokar da Gerbonte più da lontano
Due torrioni scendendo dal Gerbonte
Nebbia aggredisce Lago Tenarda tornando dal Gerbonte
Fontana Italo e Monte Corma
Monte Corma tornando alla Colla Melosa
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Imagine there's no countries.
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Re: Monte Gerbonte ( 1727 m.)
E bravo , hai preso il Gerbonte alle spalle ... Ci avevo pensato anch'io , per diminuire il dislivello , ma mi sarei perso la bellissima foresta di faggi e larici . Non mi ricordo nemmeno di aver notato i torrioni , forse perchè per salire mi sono tenuto dentro al bosco .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]