Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Ligure
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Bella gita mi era piaciuta molto...forse come dice la scinty per la mega mangiata in buona compagnia??
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Anche tu allora...ramingo wrote:Prendi sempre tutto alla lettera..
Sono solo innocenti scherzi...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Incomincio a pensare di essermi perso qualcosa...alec wrote:Bella gita mi era piaciuta molto...forse come dice la scinty per la mega mangiata in buona compagnia??
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Sì, l' Agriturismo Vallenostra!soundofsilence wrote:Incomincio a pensare di essermi perso qualcosa...alec wrote:Bella gita mi era piaciuta molto...forse come dice la scinty per la mega mangiata in buona compagnia??
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
...gitino vicino alla ns campagna, sempre bello il giro....
nubi, umido e vento, ma ci piacciono questi giri el ns bellissimo e selvaggio Appennino...con il Roby49 e il "Manfre"
ringrazio il CAI Novi Ligure per l'ottima manutenzione del sentiero che frana costantemente...
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Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
... E finalmente anche io son riuscita a fare questo percorso!
Affascinata dalle puddinghe della Val Borbera, era da parecchio che volevo farlo.. ma un po' per la lontananza (essendo io ponentina come gli altri compagni di gita), un po' perché le escursioni nella lista "da fare" sono tantissime, questa ancora mi mancava.
Complici le lunghe giornate estive, siamo partiti con calma in mattinata e, dopo aver pranzato da amici in zona, siamo partiti da Pertuso alle 14:40 (dopo aver chiesto ai nostri amici di seguirci fino a Roccaforte Ligure, dove abbiamo lasciato la macchina per riprenderla al ritorno).. Sole splendente e caldo afoso ma.... dopo mezz'ora precisa sentiamo tuoni e goccioloni e in un battibaleno scoppia un temporalone estivo in grande stile! Essendo il percorso "EE" disseminato di cavi metallici, la cosa migliore che abbiamo potuto fare è stata rifugiarci nel bosco e aspettare che spiovesse...
Dopo circa 20 minuti, infatti, il temporale è finito e abbiamo ripreso a camminare.. è tornato subito sole e caldo.. in lontananza, verso Roccaforte, vedevamo ancora nuvoloni e sentivamo i tuoni in lontananza.. abbiamo quindi deciso di camminare alla svelta per cercare di raggiungere il prima possibile Roccaforte..
Questo ci ha distolti dall'assaporare appieno i paesaggi e dal goderci la camminata (neanche mezza fotina)...
Solo quando siamo arrivati alla Sella di Avi, abbiamo visto che le nuvole temporalesche si erano ormai allontanate e l'ultimo breve tratto, fino a Roccaforte, l'abbiamo percorso in tranquillità e calma e lì abbiamo recuperato la macchina per tornare a casa poco prima delle 18.
Insomma, dovrò stressare un po' di gente per rifare questo percorso in condizioni meteo più fortunate
Affascinata dalle puddinghe della Val Borbera, era da parecchio che volevo farlo.. ma un po' per la lontananza (essendo io ponentina come gli altri compagni di gita), un po' perché le escursioni nella lista "da fare" sono tantissime, questa ancora mi mancava.
Complici le lunghe giornate estive, siamo partiti con calma in mattinata e, dopo aver pranzato da amici in zona, siamo partiti da Pertuso alle 14:40 (dopo aver chiesto ai nostri amici di seguirci fino a Roccaforte Ligure, dove abbiamo lasciato la macchina per riprenderla al ritorno).. Sole splendente e caldo afoso ma.... dopo mezz'ora precisa sentiamo tuoni e goccioloni e in un battibaleno scoppia un temporalone estivo in grande stile! Essendo il percorso "EE" disseminato di cavi metallici, la cosa migliore che abbiamo potuto fare è stata rifugiarci nel bosco e aspettare che spiovesse...
Dopo circa 20 minuti, infatti, il temporale è finito e abbiamo ripreso a camminare.. è tornato subito sole e caldo.. in lontananza, verso Roccaforte, vedevamo ancora nuvoloni e sentivamo i tuoni in lontananza.. abbiamo quindi deciso di camminare alla svelta per cercare di raggiungere il prima possibile Roccaforte..
Questo ci ha distolti dall'assaporare appieno i paesaggi e dal goderci la camminata (neanche mezza fotina)...
Solo quando siamo arrivati alla Sella di Avi, abbiamo visto che le nuvole temporalesche si erano ormai allontanate e l'ultimo breve tratto, fino a Roccaforte, l'abbiamo percorso in tranquillità e calma e lì abbiamo recuperato la macchina per tornare a casa poco prima delle 18.
Insomma, dovrò stressare un po' di gente per rifare questo percorso in condizioni meteo più fortunate
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
E' proprio un bel giro, dove trovi un pò di tutto: dal tratto attrezzato al sentiero nel bosco, paesini abbandonati, ottimo panorama dalla croce degli alpini.. se poi ci aggiungi una mangiata in Valle... allora il tutto prende un connotato davvero piacevole!!!
Peccato per il temporale... meglio fine Settembre, primi di Ottobre come periodi... oppure la primavera!
Peccato per il temporale... meglio fine Settembre, primi di Ottobre come periodi... oppure la primavera!
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Eh sì, l'ho apprezzato molto, nonostante l'acquazzone e i fulmini e probabilmente rifarò questo percorso in periodo più consono...Ramingo wrote: Peccato per il temporale... meglio fine Settembre, primi di Ottobre come periodi... oppure la primavera!
A me comunque il caldo estivo non mi ferma.. al mare posso andarci qualche volta, ma dopo un po' mi annoio,meglio una bella camminata
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Assolutamente d'accordo!!!cannella wrote:Eh sì, l'ho apprezzato molto, nonostante l'acquazzone e i fulmini e probabilmente rifarò questo percorso in periodo più consono...
A me comunque il caldo estivo non mi ferma.. al mare posso andarci qualche volta, ma dopo un po' mi annoio,meglio una bella camminata
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Oltre a non poter che essere d'accordo col pensiero di cannella, volevo portarvi la mia esperienza della salita alla Croce degli alpini.
Ci sono stato sabato per la prima volta, pur avendola a due passi da casa: un percorso molto bello, con dei panorami spettacolari, merito per gran parte anche della bellissima giornata di sole.
Piccola controindicazione: quando si sale, bisogna pensare bene a come scendere, soprattutto se -come il sottoscritto!- soffrite di vertigini!!
Nonostante un po' di "gambe dure", la salita è andata più che bene, ma una volta sopra, al pensiero di scendere mi sono bloccato del tutto.
Alla fine, per non saper nè leggere nè scrivere, ho fatto il giro completo da Pertuso a Roccaforte e sono tornato a Pertuso sull'asfalto!
Ovviamente dirò in giro che mi sono fatto 20 km per tenermi allenato, e non "perché non sarei riuscito a scendere dalla croce a Pertuso"!!
Scherzi a parte, gran bel giro. Bello bello.
Se avete voglia di leggere tutto e di vedere altre foto, le trovate qui:
http://aunpassodallavetta.blogspot.it/2 ... rtuso.html
Ci sono stato sabato per la prima volta, pur avendola a due passi da casa: un percorso molto bello, con dei panorami spettacolari, merito per gran parte anche della bellissima giornata di sole.
Piccola controindicazione: quando si sale, bisogna pensare bene a come scendere, soprattutto se -come il sottoscritto!- soffrite di vertigini!!
Nonostante un po' di "gambe dure", la salita è andata più che bene, ma una volta sopra, al pensiero di scendere mi sono bloccato del tutto.
Alla fine, per non saper nè leggere nè scrivere, ho fatto il giro completo da Pertuso a Roccaforte e sono tornato a Pertuso sull'asfalto!
Ovviamente dirò in giro che mi sono fatto 20 km per tenermi allenato, e non "perché non sarei riuscito a scendere dalla croce a Pertuso"!!
Scherzi a parte, gran bel giro. Bello bello.
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"Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà"
Il mio sito "A un passo dalla vetta"
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Che meraviglia le fotografie... complimenti! Anche per il giro...
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Scendere giù di li non è così facile, ma senza arrivare fino a Roccaforte, si può scendere a Pagliaro e il tratto su asfalto è molto più breve.Bdc wrote:Piccola controindicazione: quando si sale, bisogna pensare bene a come scendere, soprattutto se -come il sottoscritto!- soffrite di vertigini!!
Nonostante un po' di "gambe dure", la salita è andata più che bene, ma una volta sopra, al pensiero di scendere mi sono bloccato del tutto.
Alla fine, per non saper nè leggere nè scrivere, ho fatto il giro completo da Pertuso a Roccaforte e sono tornato a Pertuso sull'asfalto!
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Ho visto il bivio per Pagliaro, ma l'ho volutamente evitato perché pensavo fosse "ripido" come quello che scende a Rocchetta. Alla fine il tratto da Roccaforte fino alla sella di Avi l'avevo già fatto, e sapendo che si ricongiungeva con il 260 che arriva da Pertuso mi son detto "vado sul sicuro!"max63 wrote:Scendere giù di li non è così facile, ma senza arrivare fino a Roccaforte, si può scendere a Pagliaro e il tratto su asfalto è molto più breve.Bdc wrote:Piccola controindicazione: quando si sale, bisogna pensare bene a come scendere, soprattutto se -come il sottoscritto!- soffrite di vertigini!!
Nonostante un po' di "gambe dure", la salita è andata più che bene, ma una volta sopra, al pensiero di scendere mi sono bloccato del tutto.
Alla fine, per non saper nè leggere nè scrivere, ho fatto il giro completo da Pertuso a Roccaforte e sono tornato a Pertuso sull'asfalto!
tu sei già sceso da Pagliaro? Com'è?
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Spero di non sbagliare perchè è passato un po' di tempo: sono sceso dal Poggio (dove c'è la baracca) e il primo tratto in effetti è un po' ripido, ma soprattutto, sono i ciotoli sul sentiero che danno fastidio. Altra discesa l'ho fatta dal bivio di Monte Cravasana e lì, stesso problema, il sentiero è coperto da ciotoli e pietre che si staccano.
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Ciao
oggi fatta la traversata Pertuso-Roccaforte Ligure. Bello il tratto iniziale attrezzato, tecnico e divertente, anche se sinceramente mi aspettavo qualcosa di più impegnativo. Il dislivello però si fa sentire con degli strappi mica da ridere. Dalla croce degli Alpini in poi il tracciato diventa un pò noioso con dei saliscendi un pò per sterrata un pò per sentiero finchè dopo l'ultimo tratto di carrareccia si giunge al campanile della chiesa di Roccaforte. Giornata calda con un pò di pioggerella al mattino. Noi non ci siamo fermati a Roccaforte ma su consiglio di un esperta di trattorie di campagna e del suo fratellone alpinista (chissà chi saranno ) proseguiamo verso Borassi dove intercettiamo una trattoria (Trattoria Alpi) che viene aperta apposta per noi e ci fermiamo a magnare. Torniamo a Pertuso sul percorso dell'andata nel pomeriggio che si è fatto davvero caldo.. sul tratto attrezzato che prelude al torrente Borbera scendiamo di buon passo causando una vera pioggia di ciottoli sui pendii sottostanti, per fortuna che siamo soli. In conclusione una bella gitarella, ma forse mi aspettavo un impegno maggiore nel tratto tecnico.. Vabè, dai, abbiamo fatto anche questa ciao ciao
oggi fatta la traversata Pertuso-Roccaforte Ligure. Bello il tratto iniziale attrezzato, tecnico e divertente, anche se sinceramente mi aspettavo qualcosa di più impegnativo. Il dislivello però si fa sentire con degli strappi mica da ridere. Dalla croce degli Alpini in poi il tracciato diventa un pò noioso con dei saliscendi un pò per sterrata un pò per sentiero finchè dopo l'ultimo tratto di carrareccia si giunge al campanile della chiesa di Roccaforte. Giornata calda con un pò di pioggerella al mattino. Noi non ci siamo fermati a Roccaforte ma su consiglio di un esperta di trattorie di campagna e del suo fratellone alpinista (chissà chi saranno ) proseguiamo verso Borassi dove intercettiamo una trattoria (Trattoria Alpi) che viene aperta apposta per noi e ci fermiamo a magnare. Torniamo a Pertuso sul percorso dell'andata nel pomeriggio che si è fatto davvero caldo.. sul tratto attrezzato che prelude al torrente Borbera scendiamo di buon passo causando una vera pioggia di ciottoli sui pendii sottostanti, per fortuna che siamo soli. In conclusione una bella gitarella, ma forse mi aspettavo un impegno maggiore nel tratto tecnico.. Vabè, dai, abbiamo fatto anche questa ciao ciao
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Bene! E' filato tutto liscio (che signori, la trattoria che apre per voi è una chicca!!!) anche io quando ero andata mi aspettavo qualcosa di più avventuroso per quanto riguarda il tratto attrezzato, ad ogni modo il percorso è bello e anche noi all'epoca (c'erano anche i mitici Paolo59 e Aldo51 nonchè ramingus) avevamo concluso degnamente la giornata
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Ma quando siete andati voi c'erano lungo la statale gli accampamenti dei merenderos (non scendono nemmeno al greto del Borbera xchè c'è troppo da camminare) tutti con suv a portata di mano, barbecue, frigo bar e stereo a palla nonchè marmocchi urlanti? Che spettacolo....
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
No per fortuna ci hanno risparmiatoantolino wrote:Ma quando siete andati voi c'erano lungo la statale gli accampamenti dei merenderos (non scendono nemmeno al greto del Borbera xchè c'è troppo da camminare) tutti con suv a portata di mano, barbecue, frigo bar e stereo a palla nonchè marmocchi urlanti? Che spettacolo....
questa è l'occasione giusta per mettere una faccina che impazzava un tempo sul forum... quando c'era vita... dedicato ai merenderos da quando l'ho rivista sognavo di metterla
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Domenica 20 novembre è prevista una bella giornata un po' dappertutto , con solo un po' di tramontana sui crinali . Sono indeciso se salire per l' ennesima volta a Punta Martin dall' inedita via del Turchino , godendomi i bei panorami sul Golfo di Genova , oppure fare un giro in una zona inesplorata o quasi come la Val Borbera . La mattinata appare subito magnifica , limpida e serena ed io propendo infine per la novità , imboccando la Serravalle con meta Pertuso . A Busalla vengo accolto da un mare di nebbia ma siccome è ancora presto non mi preoccupo troppo , si dissolverà ... In effetti , procedendo la situazione migliora , il sole si affaccia e a Vignole si prospetta una bella giornata . Però all' imbocco delle strette di Pertuso c'è un vero e proprio muro di nebbia che non promette nulla di buono . Al parcheggio sotto la grande stele partigiana ci sono 0° e la visibilità è da Pianura Padana ... Ma ormai sono in ballo e ( sacramentando un po' al pensiero che avrei potuto scegliere Punta Martin ... ) mi accingo a partire contando sul prevedibile e previsto miglioramento . Imbocco il sentierone e scendo al fiume . Il bel ponte di legno sul Borbera è però chiuso da una catenella rossa su entrambi i lati . Non ci sono cartelli di esplicito divieto ma si nota che qualche asse della pavimentazione è saltata ... Naturalmente io provo a passare lo stesso , facendo molta attenzione e tenendomi sul lato destro attaccato alla ringhiera . Nessun problema e così posso risalire sul ripido versante opposto . Il tracciato è piuttosto esposto e pure i due piccoli ponticelli di legno successivi non è che siano così affidabili , a prima vista ... Comunque mi reggono e posso continuare a salire lungo il percorso , spesso molto ripido ed impegnativo perchè scivoloso per l' umidità e la puddinga . Segnalo oltretutto che anche i segnavia non sono proprio abbondanti e freschi ...
Dopo un po' , alla prima sosta per riprendere fiato , mi ricordo che non ho attivato la registrazione dell' escursione su Strava e così rimedio subito . Ormai sto uscendo dalla nebbia e a poco a poco sotto di me compare il mare di nuvole baciato dal caldo sole che presto lo dissolverà . Non c'è vento , i panorami sono affascinanti
ed oggi , visto il fondo scivoloso , apprezzo anche le tante corde o cavi tese ad agevolare la salita . Giungo quindi sul crinale alto e le visuali sono notevoli .
Con qualche saliscendi arrivo in vista della Croce degli Alpini
a cui pervengo con un difficile traverso su di una paretina ripida e friabile . Solo dopo mi accorgo che il sentiero passava dall' altra parte ...
Prima della croce c'è una Madonnina in memoria dei due giovani escursionisti a cui il sentiero è dedicato .
I panorami sono davvero notevoli e si vede , anche se non nitidamente , una buona parte della catena alpina innevata . Dopo la sosta continuo sul percorso di crinale , ormai sempre più facile ,
superando il Monte Cravasana ( 870 m. ) e raggiungendo il Monte Poggio ( 853 m. ) , sempre allietato da belle visuali verso l' ordinata e pulita Val Borbera .
Sulla piatta ed erbosa vetta del Poggio è prevista la mia pausa pranzo . Approfitto quindi del tavolo da picnic accanto al bivacco e soddisfo il mio stomaco sotto al bel sole .
Intanto penso che questa baraccona di legno potrebbe anche venir bene per un raduno di QZ . All' interno ci sono un tavolone ed una vecchia stufa a legna e lo spazio è sufficiente per un bel po' di persone . Ci si può arrivare in tanti modi , anche facili ( c' è persino una sterrata che giunge fin lì ! ) , peccato che l' alta Val Borbera non sia comodissima da raggiungere .
Dopo la sosta mi accingo a scendere verso la sottostante Sella di Avi , dove incontro ( a distanza ! ) tre bei cervi .
Da lì seguo la carrareccia in decisa salita , con una breve deviazione all' imperdibile Monte La Croce ( 824 m. ) , che però non ha nessuna croce di vetta ... Quando scollino in vista della Pieve di San Giorgio , lascio la strada ed imbocco un sentierino a sinistra sul crinale per dirigermi verso il Castello Malaspina che domina dall' alto Roccaforte Ligure .
Belle visuali da lì verso il Poggio ed il La Croce .
Il tracciato si inserisce presto in una brutta carrareccia che poi si inerpica ripidamente nel bosco di castagni sino alla sommità della rupe . Il castello è davvero malandato , un vero rudere , però la vista è bella .
Per scendere dalla rocca provo a fare il ripidissimo pendio pietroso sul lato del paese , ma non è una grande idea ... Alla fine ci riesco e sbuco da un canalone presso la piazza del municipio ; dal basso il cucuzzolo del castello fa una certa impressione .
Adesso mi rimane la parte noiosa della gita : devo tornare a Pertuso ! Io non ho la "Cinzia" come il buon Psiconauta e quindi devo lavorare di gambe lungo la provinciale . Trovo una buona scorciatoia in borgata Chiappella , che attraverso il bosco mi conduce nell' asciutto greto del Sisola all' altezza di Pagliaro Superiore . Incontro pure da vicino un paio di grossi cervi sfuggenti . Prima di giungere al fiume passo anche non lontano dalla Casa del Mestrin , ma rinuncio a raggiungerla perchè ho ancora parecchia strada da fare .
Non mi resta che seguire la Provinciale per un bel pezzo . Dovrebbero essere più di 5 km ! Siccome sono già all' ombra , la temperatura incomincia a tornare freddina ed io ogni tanto tento timidamente l' autostop ... Dopo il bivio per Cabella finalmente un tizio si impietosisce e mi dà uno strappo , alleggerendomi di un paio di km di asfalto . Termino così il mio anellone che dovrebbe essere stato di circa 17 km per un 800 metri di dislivello totale . Per fortuna , dopo l' inizio nebbioso è stata invece una bellissima escursione !
Dopo un po' , alla prima sosta per riprendere fiato , mi ricordo che non ho attivato la registrazione dell' escursione su Strava e così rimedio subito . Ormai sto uscendo dalla nebbia e a poco a poco sotto di me compare il mare di nuvole baciato dal caldo sole che presto lo dissolverà . Non c'è vento , i panorami sono affascinanti
ed oggi , visto il fondo scivoloso , apprezzo anche le tante corde o cavi tese ad agevolare la salita . Giungo quindi sul crinale alto e le visuali sono notevoli .
Con qualche saliscendi arrivo in vista della Croce degli Alpini
a cui pervengo con un difficile traverso su di una paretina ripida e friabile . Solo dopo mi accorgo che il sentiero passava dall' altra parte ...
Prima della croce c'è una Madonnina in memoria dei due giovani escursionisti a cui il sentiero è dedicato .
I panorami sono davvero notevoli e si vede , anche se non nitidamente , una buona parte della catena alpina innevata . Dopo la sosta continuo sul percorso di crinale , ormai sempre più facile ,
superando il Monte Cravasana ( 870 m. ) e raggiungendo il Monte Poggio ( 853 m. ) , sempre allietato da belle visuali verso l' ordinata e pulita Val Borbera .
Sulla piatta ed erbosa vetta del Poggio è prevista la mia pausa pranzo . Approfitto quindi del tavolo da picnic accanto al bivacco e soddisfo il mio stomaco sotto al bel sole .
Intanto penso che questa baraccona di legno potrebbe anche venir bene per un raduno di QZ . All' interno ci sono un tavolone ed una vecchia stufa a legna e lo spazio è sufficiente per un bel po' di persone . Ci si può arrivare in tanti modi , anche facili ( c' è persino una sterrata che giunge fin lì ! ) , peccato che l' alta Val Borbera non sia comodissima da raggiungere .
Dopo la sosta mi accingo a scendere verso la sottostante Sella di Avi , dove incontro ( a distanza ! ) tre bei cervi .
Da lì seguo la carrareccia in decisa salita , con una breve deviazione all' imperdibile Monte La Croce ( 824 m. ) , che però non ha nessuna croce di vetta ... Quando scollino in vista della Pieve di San Giorgio , lascio la strada ed imbocco un sentierino a sinistra sul crinale per dirigermi verso il Castello Malaspina che domina dall' alto Roccaforte Ligure .
Belle visuali da lì verso il Poggio ed il La Croce .
Il tracciato si inserisce presto in una brutta carrareccia che poi si inerpica ripidamente nel bosco di castagni sino alla sommità della rupe . Il castello è davvero malandato , un vero rudere , però la vista è bella .
Per scendere dalla rocca provo a fare il ripidissimo pendio pietroso sul lato del paese , ma non è una grande idea ... Alla fine ci riesco e sbuco da un canalone presso la piazza del municipio ; dal basso il cucuzzolo del castello fa una certa impressione .
Adesso mi rimane la parte noiosa della gita : devo tornare a Pertuso ! Io non ho la "Cinzia" come il buon Psiconauta e quindi devo lavorare di gambe lungo la provinciale . Trovo una buona scorciatoia in borgata Chiappella , che attraverso il bosco mi conduce nell' asciutto greto del Sisola all' altezza di Pagliaro Superiore . Incontro pure da vicino un paio di grossi cervi sfuggenti . Prima di giungere al fiume passo anche non lontano dalla Casa del Mestrin , ma rinuncio a raggiungerla perchè ho ancora parecchia strada da fare .
Non mi resta che seguire la Provinciale per un bel pezzo . Dovrebbero essere più di 5 km ! Siccome sono già all' ombra , la temperatura incomincia a tornare freddina ed io ogni tanto tento timidamente l' autostop ... Dopo il bivio per Cabella finalmente un tizio si impietosisce e mi dà uno strappo , alleggerendomi di un paio di km di asfalto . Termino così il mio anellone che dovrebbe essere stato di circa 17 km per un 800 metri di dislivello totale . Per fortuna , dopo l' inizio nebbioso è stata invece una bellissima escursione !
Last edited by daniele64 on Thu Nov 24, 2022 15:18, edited 1 time in total.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Ed ecco il tracciato registrato da Strava . Segnalo che , a parte la mancanza del primissimo tratto di salita ( dovuto alla mia dimenticanza ) , l' applicazione deve aver preso qualche cantonata , perchè dopo la Sella di Avi deve aver perso il segnale per un pezzo ( c' è una linea retta invece del tracciato della sterrata ! ) e pure il tempo di cammino mi pare decisamente troppo sottostimato : 3 ore e 47 minuti su 6 ore di escursione .... Boh ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Nella seconda foto c'è lo spettro del Brocken (l'alone arcobaleno attorno all'ombra)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
L'hai visto di persona? Di seguito tutto il mio spiegone
https://www.queryonline.it/2021/04/30/l ... l-brocken/
Nella seconda foto c'è lo spettro del Brocken (l'alone arcobaleno attorno all'ombra)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
L'hai visto di persona? Di seguito tutto il mio spiegone
https://www.queryonline.it/2021/04/30/l ... l-brocken/
ma che colpa io posso avere se la montagna presenta tanto di bello, che lo scritto ed il discorso diventano prolissi per accennare solo di volo ciò ch'essa porge d'interessante all'osservazione
M. Baretti, “Per rupi e ghiacci: frammenti alpini”, 1875
M. Baretti, “Per rupi e ghiacci: frammenti alpini”, 1875
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Naturalmente non me ne ero nemmeno accorto ... Ho sentito tanto parlare di questo fenomeno e quando mi ci sono trovato davanti non me ne sono neppure accorto .... Meno male che si vede nelle foto . Ne ho anche un' altra quasi identica , fatta 2 minuti prima , in cui è visibile . Eccola .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- awretus
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
È perché hai imprecato contro la nebbia, quindi lei si è vendicata. Se imparerai ad apprezzarla, ti elargirà le sue meraviglie
ma che colpa io posso avere se la montagna presenta tanto di bello, che lo scritto ed il discorso diventano prolissi per accennare solo di volo ciò ch'essa porge d'interessante all'osservazione
M. Baretti, “Per rupi e ghiacci: frammenti alpini”, 1875
M. Baretti, “Per rupi e ghiacci: frammenti alpini”, 1875
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Forse hai ragione ma la nebbia mi mette a disagio . Ho sempre paura di perdere l' orientamento o di sbagliare strada . In effetti una volta è già successo ... Comunque , d' ora in poi quando sarò in certe condizioni vedrò di farci più caso . Le mie foto non sono un granchè ma ne ho viste altre che sono spettacolari... Grazie .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Leggere questi racconti mi fa respirare aria di casa...
Le prime gitarelle le ho fatte sui monti della valle in cui vivevo fino a qualche anno fa.
Tra Roccaforte e Lemmi ci sarebbe un sentiero che porta ad Avi rendendo possibile una sorta di percorso ad 8: Pertuso, Croce Alpini, Roccaforte, Lemmi, Avi e da lì, risaliti al sentiero di crinale, ripida discesa verso Rocchetta in modo da ridurre al massimo i chilometri su asfalto. Dalla Stele in memoria della Battaglia di Pertuso basta seguire il tratto finale delle Porte di Pietra che costeggia il Borbera fino a Cantalupo, passando tra orti e lago delle trote invece che transitare sulla noiosa statale (resterebbe solo il tratto Cantalupo-Pertuso su asfalto).
Il sentiero che poco sopra Lemmi va verso Avi lo feci d'ignoranza e con successo una ventina o più di anni fa.
Vi tornai nel 2020 ma in un tratto deve essere franato e non sono riuscito a scendere in sicurezza nel rio di Avi (altra discesa spettacolare verso il Borbera, ma questa è un'altra storia). Vedevo il fondo del Rio una decina di metri sotto di me, ma non volevo rischiare e sono tornato indietro. Va detto che venti e più anni fa, dal Rio ad Avi la risalita la feci a naso, dritto per dritto, trovandomi anche a lottare con i rovi che anticipano l'arrivo al borgo abbandonato (all'epoca la chiesetta era parzialmente ancora in piedi).
Ah, per chi non fosse della zona, segnalo che nella vallata di Avi è facile incontrare vipere. Occhio a dove mettete le mani, soprattutto se proverete a scendere il Rio.
Alla Croce è inevitabile dedicare un momento di raccoglimento per Serena, Alessandro ed Andrea grandi e sfortunati amanti della montagna.
Segnalo che in zona si trova anche una piccola lapide, non lontana dal sentiero, in ricordo dei piloti di un velivolo caduto nei pressi di Avi negli anni 40.
Le prime gitarelle le ho fatte sui monti della valle in cui vivevo fino a qualche anno fa.
Tra Roccaforte e Lemmi ci sarebbe un sentiero che porta ad Avi rendendo possibile una sorta di percorso ad 8: Pertuso, Croce Alpini, Roccaforte, Lemmi, Avi e da lì, risaliti al sentiero di crinale, ripida discesa verso Rocchetta in modo da ridurre al massimo i chilometri su asfalto. Dalla Stele in memoria della Battaglia di Pertuso basta seguire il tratto finale delle Porte di Pietra che costeggia il Borbera fino a Cantalupo, passando tra orti e lago delle trote invece che transitare sulla noiosa statale (resterebbe solo il tratto Cantalupo-Pertuso su asfalto).
Il sentiero che poco sopra Lemmi va verso Avi lo feci d'ignoranza e con successo una ventina o più di anni fa.
Vi tornai nel 2020 ma in un tratto deve essere franato e non sono riuscito a scendere in sicurezza nel rio di Avi (altra discesa spettacolare verso il Borbera, ma questa è un'altra storia). Vedevo il fondo del Rio una decina di metri sotto di me, ma non volevo rischiare e sono tornato indietro. Va detto che venti e più anni fa, dal Rio ad Avi la risalita la feci a naso, dritto per dritto, trovandomi anche a lottare con i rovi che anticipano l'arrivo al borgo abbandonato (all'epoca la chiesetta era parzialmente ancora in piedi).
Ah, per chi non fosse della zona, segnalo che nella vallata di Avi è facile incontrare vipere. Occhio a dove mettete le mani, soprattutto se proverete a scendere il Rio.
Alla Croce è inevitabile dedicare un momento di raccoglimento per Serena, Alessandro ed Andrea grandi e sfortunati amanti della montagna.
Segnalo che in zona si trova anche una piccola lapide, non lontana dal sentiero, in ricordo dei piloti di un velivolo caduto nei pressi di Avi negli anni 40.
Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Grazie per le indicazioni . Io avevo cercato sulla cartina qualche alternativa senza asfalto per il ritorno a Pertuso . Avevo preso persino in considerazione di passare da Lemmi , però tutti i tracciati sulla mappa finivano nel nulla , a parte la discesa a Cerreto Ratti , francamente improponibile per la lunghezza infinita ... Comunque mi pare di capire da quanto dici che in effetti non esiste un vero sentiero per risalire da lì ad Avi e che c'è tanto ravanage . Senza conoscere la zona non era proprio il caso e comunque adesso le giornate sono troppo corte per esplorazioni pomeridiane .
Tra Cantalupo e Pertuso pensavo anch'io di evitare la Provinciale e di dare un' occhiata al laghetto ma proprio in quel tratto il mio timido autostop ha avuto successo e mi ha fatto risparmiare gli ultimi 2 km . Il gentile automobilista nei pochi minuti di tragitto mi ha parlato di un piccolo gregge di caprette che da qualche mese vive allo stato brado in zona , dopo la recente scomparsa dell' anziano pastore . Pare che siano riuscite a rifugiarsi in una zona così ripida ed inaccessibile che nemmeno i lupi ( ben presenti in loco ) riescono a raggiungerle . Se hai qualche aggancio in valle , ne sai qualcosa ? La storia mi incuriosisce ...
Tra Cantalupo e Pertuso pensavo anch'io di evitare la Provinciale e di dare un' occhiata al laghetto ma proprio in quel tratto il mio timido autostop ha avuto successo e mi ha fatto risparmiare gli ultimi 2 km . Il gentile automobilista nei pochi minuti di tragitto mi ha parlato di un piccolo gregge di caprette che da qualche mese vive allo stato brado in zona , dopo la recente scomparsa dell' anziano pastore . Pare che siano riuscite a rifugiarsi in una zona così ripida ed inaccessibile che nemmeno i lupi ( ben presenti in loco ) riescono a raggiungerle . Se hai qualche aggancio in valle , ne sai qualcosa ? La storia mi incuriosisce ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Serena e Alessandro: traversata Pertuso - Roccaforte Lig
Onestamente mi sento di sconsigliare la ricerca del "sentiero perduto" visto che non ci ero riuscito neppure io che lo feci due volte tanto tempo fa. Nel caso meglio farlo in primavera/estate con tante ore di luce, essere almeno in due ed avere magari qualche corda perchè le pareti del Rio di Avi sono scoscese ed una corda "a perdere" da fissare a qualche albero potrebbe essere di aiuto. Non escludo ci siano altri passaggi, ma quello che avevo trovato e che in parte era un comodo sentiero nei boschi non esiste più.daniele64 wrote:Grazie per le indicazioni . Io avevo cercato sulla cartina qualche alternativa senza asfalto per il ritorno a Pertuso . Avevo preso persino in considerazione di passare da Lemmi , però tutti i tracciati sulla mappa finivano nel nulla , a parte la discesa a Cerreto Ratti , francamente improponibile per la lunghezza infinita ... Comunque mi pare di capire da quanto dici che in effetti non esiste un vero sentiero per risalire da lì ad Avi e che c'è tanto ravanage . Senza conoscere la zona non era proprio il caso e comunque adesso le giornate sono troppo corte per esplorazioni pomeridiane .
Tra Cantalupo e Pertuso pensavo anch'io di evitare la Provinciale e di dare un' occhiata al laghetto ma proprio in quel tratto il mio timido autostop ha avuto successo e mi ha fatto risparmiare gli ultimi 2 km . Il gentile automobilista nei pochi minuti di tragitto mi ha parlato di un piccolo gregge di caprette che da qualche mese vive allo stato brado in zona , dopo la recente scomparsa dell' anziano pastore . Pare che siano riuscite a rifugiarsi in una zona così ripida ed inaccessibile che nemmeno i lupi ( ben presenti in loco ) riescono a raggiungerle . Se hai qualche aggancio in valle , ne sai qualcosa ? La storia mi incuriosisce ...
Una soluzione per ridurre l'asfalto potrebbe essere tornare in parte sui propri passi, fare deviazione per Avi e poi da lì scendere a Rocchetta (sentiero EE che richiede prudenza: la zona delle Ripe è molto pericolosa ed ancora poche settimane fa un anziano ed esperto conoscitore della zona, ci ha perso la vita).
Da Rocchetta a Cantalupo si passa agevolmente paralleli alla provinciale, ma da Cantalupo a Pertuso penso che si possa solo transitare sul greto del Borbera per evitare l'asfalto.
Provo a chiedere ad amici in valle se sanno qualcosa delle capre inselvatichite. Già anni fa un mio grande amico mi parlava di una capra inselvatichita, l'aveva anche battezzata ma non ricordo il nome...
PS: amico di Pertuso, interpellato sulla storia delle capre inselvatichite, conferma