Argentera Cima Sud
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- Pazzaura
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Ed eccomi qui a raccontare 2 giorni che difficilmente dimenticherò.
Cercherò di farla breve, tanto con le parole non potrò mai descrivere le sensazioni bellissime che ho provato nella mia Prima notte in un rifugio e sul mio Primo 3000.
Comunque, sabato mattina io e Claudia siamo partiti in auto verso il pian della Casa, sopra a terme di valdieri. Dopo uno sterrato bruttino, lo raggiungiamo. e Partiamo a piedi verso il remondino, che raggiugiamo in 1 ora e 43 minuti nonostante il pesante carico.
La giornata è splendida, posiamo qualcosa, e proseguiamo verso il lago di nasta. Così ci facciamo altri 400 di dislivello per andare a vedere questo lago che è il più in quota delle Alpi marittime, ed è molto selvaggio e davvero bello.
Ci sdraiamo su una roccia a bordo lago, e stiamo li più di un ora. Un paradiso. silenzio totale. siamo solo io e lei.
Poi torniamo giù, ci laviamo braccia e gambe dalla fontanella ghiacciata, e ci sdraiamo sul prato davanti al rifugio... che pace, che arietta fresca... la salita al passo dei detriti, che dal rifugio sembra VERTICALE ed IMPOSSIBILE, ci guarda e ci aspetta. E noi avvertiamo tutto ciò...
Andiamo a cena alle 19,30, il rifugio è pieno zeppo, siamo tutti in sala da pranzo che scambiamo 4 chiacchere e ci mangiamo il minestrone... che atmosfera bellissima.. Alle 20 ci raggiunge al rifugio Enzo67, che verrà con noi sul monte l'indomani.
alle 22 a nanna. Ovviamente si dorme poco di notte, e in breve arrivano le 6. Sveglia.
alle 7,15 si parte verso Cima SUD dell'Argentera. Raggiugiamo su pietraie infinite il canalone dei detriti, che è lungo e ripido, ma nulla di molto difficile. Si sale per tornantini, e con passo lento e poche soste raggiungiamo il passo dove Enzo ci aspettava in quanto lui è salito più svelto. L'importante è risparmiare il fiato e non partire in tromba, secondo me. E così abbiamo fatto. Anche perchè arrivati in cima, ci aspettava la Famosissima e Temutissima CENGIA!
Ci riposiamo un po, e ci avventuriamo verso la cengia. girato lo spigolo di roccia che la "divide" dal passo dei detriti, la parete dell'argentera spunta in tutta la sua maestosità, e si vede bene la cengia (che da qui sembra mooolto sottile) dove ci sono già molte persone.
Partiamo. Dopo 4 passi incontriamo 3 persone, che tornano indietro, e ci dicono "no no, non ce la sentiamo. troppo esposta. patisco". BENE, la cosa ci aiuta molto...
Comunque crediamo in noi e contianuiamo. E verremo ripagati, in quanto nessuno di noi tre troverà alcun problema a percorrerla. L'esposizione non ci da fastidio, facciamo foto e ci godiamo l'ambiente maestoso e stupendo. siamo dietro a un gruppetto lento, e procediamo senza problema. Arriva il passaggio in leggera discesa con corda fissa. Nessun problema, ci si aiuta con corda e si passa. si continua praticamente su sentiero fino a quando si raggiunge il primo dei due passaggi un po aggettanti, ma gli appigli per le mani sono numerosi e non c'è alcun problema. Anzi ci mettiamo in posa per le foto! Dopo il secondo passaggio un po aggettante la cengia comincia a salire e l'esposizione diminuisce. Si prosegue con facile arrampicata, e raramente esposta, in quanto alla nostra destra c'è sempre un po di roccia, e quasi mai il vuoto (che è solo in alcuni punti).
Arriviamo così al canalino finale attrezzato con corde fisse. L'arrampicata qui è più difficile per noi che siamo inesperti, ma il cordone aiuta molto e utilizzandolo si sale senza problemi. Si spunta poi alla fine del canalino, e si sale ancora poco su roccette un po esposte, fino alla croce. CHE BELLO. panorama, sensazioni e soddisfazioni che non riesco a descrivere con la tastiera.
Abbiamo superato passo e cengia senza praticamente nessuna difficoltà, sempre sicuri ma concentrati ed attenti. Ce l'abbiamo messa tutta. E siamo stati ripagati. Tenendo conto che frequantiamo i monti da poco, la soddisfazione di assere a 3297 metri con le nostre forze e basta, è infinita. E poi, sono 6 mesi che programmavo sta salita.. e temevamo molto sta cengia... racconti di ogni tipo, persone che tornano indietro.. alcuni di voi lo sanno, abbiamo chiesto a tutti come fosse sta cengia!! Bade, Alexander e gli altri che ci hanno sopportato con le nostre domande... e alla fine, eccoci qui, abbracciati alla croce a fare le foto.
Certo, per molti non avremo fatto nulla di particolare o di entusiasmante, ma per noi è stato un traguardo davvero significativo, infatti in cima, la commozione ha preso il sopravvento su Claudia...
Comunque, poi siamo scesi facendo attenzione nel canalino che è ripido, e abbiamo proseguito normalmente fino al passo, e poi giù fino al rifugio... il canalone in discesa si fa sentire sulle ginocchia... e io arrivo al rifugio bello spossato! Enzo scende subito, noi mezzoretta di sosta, e poi giù alla macchina, a piedi nel laghetto... ovviamente...
In tutto abbiamo fatto 2000 metri di dislivello positivo in 2 giorni, e siamo molto contenti perchè oltre alla cima ci abbiamo messo in mezzo anche la salita la Lago... due giorni senza tv, cellulare, stress, rumore... solo noi e la natura, e gli stambecchi...
Stasera da casa carico qualcuna delle 327 foto che ho fatto. Scusate se mi sono dilungato... alla prossima, e Grazie di cuore a Claudia e a Enzo per aver condiviso tutto ciò assieme a me.
Cercherò di farla breve, tanto con le parole non potrò mai descrivere le sensazioni bellissime che ho provato nella mia Prima notte in un rifugio e sul mio Primo 3000.
Comunque, sabato mattina io e Claudia siamo partiti in auto verso il pian della Casa, sopra a terme di valdieri. Dopo uno sterrato bruttino, lo raggiungiamo. e Partiamo a piedi verso il remondino, che raggiugiamo in 1 ora e 43 minuti nonostante il pesante carico.
La giornata è splendida, posiamo qualcosa, e proseguiamo verso il lago di nasta. Così ci facciamo altri 400 di dislivello per andare a vedere questo lago che è il più in quota delle Alpi marittime, ed è molto selvaggio e davvero bello.
Ci sdraiamo su una roccia a bordo lago, e stiamo li più di un ora. Un paradiso. silenzio totale. siamo solo io e lei.
Poi torniamo giù, ci laviamo braccia e gambe dalla fontanella ghiacciata, e ci sdraiamo sul prato davanti al rifugio... che pace, che arietta fresca... la salita al passo dei detriti, che dal rifugio sembra VERTICALE ed IMPOSSIBILE, ci guarda e ci aspetta. E noi avvertiamo tutto ciò...
Andiamo a cena alle 19,30, il rifugio è pieno zeppo, siamo tutti in sala da pranzo che scambiamo 4 chiacchere e ci mangiamo il minestrone... che atmosfera bellissima.. Alle 20 ci raggiunge al rifugio Enzo67, che verrà con noi sul monte l'indomani.
alle 22 a nanna. Ovviamente si dorme poco di notte, e in breve arrivano le 6. Sveglia.
alle 7,15 si parte verso Cima SUD dell'Argentera. Raggiugiamo su pietraie infinite il canalone dei detriti, che è lungo e ripido, ma nulla di molto difficile. Si sale per tornantini, e con passo lento e poche soste raggiungiamo il passo dove Enzo ci aspettava in quanto lui è salito più svelto. L'importante è risparmiare il fiato e non partire in tromba, secondo me. E così abbiamo fatto. Anche perchè arrivati in cima, ci aspettava la Famosissima e Temutissima CENGIA!
Ci riposiamo un po, e ci avventuriamo verso la cengia. girato lo spigolo di roccia che la "divide" dal passo dei detriti, la parete dell'argentera spunta in tutta la sua maestosità, e si vede bene la cengia (che da qui sembra mooolto sottile) dove ci sono già molte persone.
Partiamo. Dopo 4 passi incontriamo 3 persone, che tornano indietro, e ci dicono "no no, non ce la sentiamo. troppo esposta. patisco". BENE, la cosa ci aiuta molto...
Comunque crediamo in noi e contianuiamo. E verremo ripagati, in quanto nessuno di noi tre troverà alcun problema a percorrerla. L'esposizione non ci da fastidio, facciamo foto e ci godiamo l'ambiente maestoso e stupendo. siamo dietro a un gruppetto lento, e procediamo senza problema. Arriva il passaggio in leggera discesa con corda fissa. Nessun problema, ci si aiuta con corda e si passa. si continua praticamente su sentiero fino a quando si raggiunge il primo dei due passaggi un po aggettanti, ma gli appigli per le mani sono numerosi e non c'è alcun problema. Anzi ci mettiamo in posa per le foto! Dopo il secondo passaggio un po aggettante la cengia comincia a salire e l'esposizione diminuisce. Si prosegue con facile arrampicata, e raramente esposta, in quanto alla nostra destra c'è sempre un po di roccia, e quasi mai il vuoto (che è solo in alcuni punti).
Arriviamo così al canalino finale attrezzato con corde fisse. L'arrampicata qui è più difficile per noi che siamo inesperti, ma il cordone aiuta molto e utilizzandolo si sale senza problemi. Si spunta poi alla fine del canalino, e si sale ancora poco su roccette un po esposte, fino alla croce. CHE BELLO. panorama, sensazioni e soddisfazioni che non riesco a descrivere con la tastiera.
Abbiamo superato passo e cengia senza praticamente nessuna difficoltà, sempre sicuri ma concentrati ed attenti. Ce l'abbiamo messa tutta. E siamo stati ripagati. Tenendo conto che frequantiamo i monti da poco, la soddisfazione di assere a 3297 metri con le nostre forze e basta, è infinita. E poi, sono 6 mesi che programmavo sta salita.. e temevamo molto sta cengia... racconti di ogni tipo, persone che tornano indietro.. alcuni di voi lo sanno, abbiamo chiesto a tutti come fosse sta cengia!! Bade, Alexander e gli altri che ci hanno sopportato con le nostre domande... e alla fine, eccoci qui, abbracciati alla croce a fare le foto.
Certo, per molti non avremo fatto nulla di particolare o di entusiasmante, ma per noi è stato un traguardo davvero significativo, infatti in cima, la commozione ha preso il sopravvento su Claudia...
Comunque, poi siamo scesi facendo attenzione nel canalino che è ripido, e abbiamo proseguito normalmente fino al passo, e poi giù fino al rifugio... il canalone in discesa si fa sentire sulle ginocchia... e io arrivo al rifugio bello spossato! Enzo scende subito, noi mezzoretta di sosta, e poi giù alla macchina, a piedi nel laghetto... ovviamente...
In tutto abbiamo fatto 2000 metri di dislivello positivo in 2 giorni, e siamo molto contenti perchè oltre alla cima ci abbiamo messo in mezzo anche la salita la Lago... due giorni senza tv, cellulare, stress, rumore... solo noi e la natura, e gli stambecchi...
Stasera da casa carico qualcuna delle 327 foto che ho fatto. Scusate se mi sono dilungato... alla prossima, e Grazie di cuore a Claudia e a Enzo per aver condiviso tutto ciò assieme a me.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Grande Pazzaura, mi hai fatto rivivere la prima volta che sono stato sull'Argentera il 2 agosto del '92, più o meno vissuta con sensazioni simili e fatta con mia moglie e un amico.
La cengia non è poi così difficile, soprattutto dopo che hai fatto la Provenzale (anche io l'avevo fatta il mese prima).
La cengia non è poi così difficile, soprattutto dopo che hai fatto la Provenzale (anche io l'avevo fatta il mese prima).
Grandi !
bellissima la descrizione, si sentono i tuoi brividi di gioia!! non eri mai stato così "serio" in un racconto
L'Argentera è nel mio cuore, ma ho fatto solo la Nord e la Sud mi manca.. mi manca tanto anche quella senzazione di pace sui monti alla sera del giorno prima!!
ancora complimenti =D>=D>=D>
...l'apetito vien mangiando!
bellissima la descrizione, si sentono i tuoi brividi di gioia!! non eri mai stato così "serio" in un racconto
L'Argentera è nel mio cuore, ma ho fatto solo la Nord e la Sud mi manca.. mi manca tanto anche quella senzazione di pace sui monti alla sera del giorno prima!!
ancora complimenti =D>=D>=D>
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- rikkytikkytavi
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Tutto il tuo racconto è estremamente sentito e toccante. chi come me lo ha vissuto in prima persona lo rivive adesso attraverso le tue parole. A me sono venute le lacrime.Pazzaura wrote:Certo, per molti non avremo fatto nulla di particolare o di entusiasmante, ma per noi è stato un traguardo davvero significativo, infatti in cima, la commozione ha preso il sopravvento su Claudia...
GRAZIE!
Quanto alla frase riportata, la tua modestia è esemplare, ma non pensarci neppure. Ogni salita è un'impresa, un'avventura, un'emozione.
Non una gara.
Non un motivo di vanto.
E' come il fuoco di una candela che brucia bene solo se alimentato nel modo giusto, col giusto carburante.
La gioia, l'amore per la natura, lo stare insieme.
«Voglio gridare che la vita è indistruttibile, nonostante la morte; che l'altro è un fratello prima d'essere un nemico; che le forze che sono in noi possono sollevarci e sono inesauribili; che la vita comincia oggi e ogni giorno, e che è speranza.»
- Pazzaura
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Ecco, ho caricato le foto più carine.
Le trovate al seguente link... http://www.quotazero.com/gallery/catego ... 08a91364fd
buona visione!
Le trovate al seguente link... http://www.quotazero.com/gallery/catego ... 08a91364fd
buona visione!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- Pazzaura
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NEGATIVO noi stiamo bene così non siamo sulle orme di nessuno!delorenzi wrote:Bravi.....
Anche Pazzaura e Claudia sulle orme della Manù.....
E poi la Manù è moooolto avanti... io la Aguille du Midi non provo a scalarla ne con Spiderman tantomeno con Superman e Batman assieme!!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
delorenzi wrote:Ci arriva anche la funivia comunque, senza sbattersi più di tanto....
«Voglio gridare che la vita è indistruttibile, nonostante la morte; che l'altro è un fratello prima d'essere un nemico; che le forze che sono in noi possono sollevarci e sono inesauribili; che la vita comincia oggi e ogni giorno, e che è speranza.»
Grandissimi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Pazzaura wrote:Ecco, ho caricato le foto più carine.
Le trovate al seguente link... http://www.quotazero.com/gallery/catego ... 08a91364fd
buona visione!
e con piacere, oltre a voi, ho rivisto un simpatico personaggio:
LO STAMBECCO DOMESTICO!!!!!!!!!!!!
Ma lo sapete che si avvicina tutti i giorni alla stessa ora per il cibo? Secondo me lo paga la pro loco per attirare i turisti...
Belle foto, complimenti!
«Voglio gridare che la vita è indistruttibile, nonostante la morte; che l'altro è un fratello prima d'essere un nemico; che le forze che sono in noi possono sollevarci e sono inesauribili; che la vita comincia oggi e ogni giorno, e che è speranza.»
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Eh eh... grazie a tutti per i complimenti! ce l'abbiamo messa tutta per domarlo...bade wrote:Belle foto davvero!
Direi che il passo del gatto è stato domato ampiamente,...
Ah, Enzo ha aggiunto altre foto interessanti....
comunque la "cengia" a me non ha fatto per niente effetto durante la percorrenza, anzi è stata divertente, però quando giri l'angolo dopo il colle dei detriti e ti trovi davanti questa immagine:
credo che farebbe stringere il sedere a chiunque.......
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Bravo Pazzaura, hai espresso ampiamente la splendida giornata vissuta, dall'alba al tramonto, condividendo insieme non solo le stesse emozioni intense e uniche, ma anche la soddisfazione di essere arrivati in vetta. Non si può aggiungere o scrivere altro, l'unico modo per capire è vivere direttamente, sulla propria pelle, l'esperienza vissuta.
Grazie anche a voi per la compagnia.
Alla prossima!!!!!!!!!!
Grazie anche a voi per la compagnia.
Alla prossima!!!!!!!!!!
Le vette sono alte ma non irraggiungibili
bello ma dietro di noi è salita una allegra famigliola con tanto di 3 bambine 5-10 anni... secondo me chi le ha portate ha commesso una bella incoscienza, la cengia nn è niente di che ma un minimo di coordinazione x stare attenti a dove si mettono i piedi ci vuole... boh..
x chi ha in programma di andare sulla sud nei prox giorni: occhio alla seconda corda fissa, 15 min dopo la cengia! struscia sulla roccia e quindi è tutta sfilacciata, la calza è completamente andata e i fili bianchi intrecciati sono a vista! ho lasciato lì un cordino, come by-pass, meglio che niente, ma la corda sarebbe da cambiare!!
x chi ha in programma di andare sulla sud nei prox giorni: occhio alla seconda corda fissa, 15 min dopo la cengia! struscia sulla roccia e quindi è tutta sfilacciata, la calza è completamente andata e i fili bianchi intrecciati sono a vista! ho lasciato lì un cordino, come by-pass, meglio che niente, ma la corda sarebbe da cambiare!!
Last edited by geomarco on Wed Aug 22, 2007 15:16, edited 1 time in total.
e il ritmo dei passi c'accompagnerà....
basta non usare le fisse, come si era sempre fatto per anni e annigeomarco wrote:x chi ha in programma di andare sulla sud nei prox giorni: occhio alla seconda corda fissa, 15 min dopo la cengia! struscia sulla roccia e quindi è tutta sfilacciata, la calza è completamente andata e i fili bianchi intrecciati sono a vista! ho fatto un by-pass con un cordino, meglio che niente, ma la corda sarebbe da cambiare!!
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
beh si...già che ci sono almeno metterle buone ste fisse!geomarco wrote:si è vero... ma già che ci sono la voglia di afferrarle viene.. e scoprire in cima che è tutta sfilacciata non è proprio bello...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
- Vivaldi
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Anche a me viene da piangere...
Tre settimane fa ho fatto la Barre des Ecrins bivaccando vicino al ghiacciaio ed è stato favoloso... viewtopic.php?t=2493
MA A ME VIENE DA PIANGERE PERCHè IO SONO UNO DI QUELLI CHE NON è RIUSCITO A PASSARE IL PASSAGGIO DEL GATTO!!!!!
MAMMA MIA che atroce sofferenza, che mal di stomaco, che profondo scoramento, che nervoso per la mia triste incapacità!!!! Non posso fare la Barre e poi bloccarmi sull'Argentera!!! Non reggerò a lungo questa atroce sofferenza!!!! Aiutatemi vi prego! Soffro troppo! Sopprimetemi!!! Buttatemi giù dalla cengia nel nevaio della balconera così mi passa il blocco psicologico!!! AHIA CHE MALE!!!!
Tutti che salgono belli sorridenti e slegati e io che mi sono messo in piedi, a quattro gambe, a testa in giù, di c**o, di testa e non ci sono riuscito perchè quelle *qui si parla bene!* di rocce aggettanti mi facevano sentire spinto nel benedetto baratro!!!
Uno che ha in tabella il corno stella e il cui piede ha calcato tre quattromila più rocca e torre castello non può ingripparsi così... mi sento indegno, mi sento di plastica, mi sento un alpinista costruito, un corda-dipendente...
Perdonate il mio sfogo, la mia disperazione, la mia noiosissima autocommiserazione!! Ma se non lo dico a quotazero ******* pubblicamente a chi lo dico...?
Faccio affidamento alla comunità virtuale per ricevere comprensione... ho bisogno di alpinisti psicologi... e pensare che questa settimana volevo farla, ma abbiamo in programma il corno stella! Che assurdità!!!
Tre settimane fa ho fatto la Barre des Ecrins bivaccando vicino al ghiacciaio ed è stato favoloso... viewtopic.php?t=2493
MA A ME VIENE DA PIANGERE PERCHè IO SONO UNO DI QUELLI CHE NON è RIUSCITO A PASSARE IL PASSAGGIO DEL GATTO!!!!!
MAMMA MIA che atroce sofferenza, che mal di stomaco, che profondo scoramento, che nervoso per la mia triste incapacità!!!! Non posso fare la Barre e poi bloccarmi sull'Argentera!!! Non reggerò a lungo questa atroce sofferenza!!!! Aiutatemi vi prego! Soffro troppo! Sopprimetemi!!! Buttatemi giù dalla cengia nel nevaio della balconera così mi passa il blocco psicologico!!! AHIA CHE MALE!!!!
Tutti che salgono belli sorridenti e slegati e io che mi sono messo in piedi, a quattro gambe, a testa in giù, di c**o, di testa e non ci sono riuscito perchè quelle *qui si parla bene!* di rocce aggettanti mi facevano sentire spinto nel benedetto baratro!!!
Uno che ha in tabella il corno stella e il cui piede ha calcato tre quattromila più rocca e torre castello non può ingripparsi così... mi sento indegno, mi sento di plastica, mi sento un alpinista costruito, un corda-dipendente...
Perdonate il mio sfogo, la mia disperazione, la mia noiosissima autocommiserazione!! Ma se non lo dico a quotazero ******* pubblicamente a chi lo dico...?
Faccio affidamento alla comunità virtuale per ricevere comprensione... ho bisogno di alpinisti psicologi... e pensare che questa settimana volevo farla, ma abbiamo in programma il corno stella! Che assurdità!!!
A. Vivaldi
Homo Alpinus Maritimus
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quotoalec wrote:basta non usare le fisse, come si era sempre fatto per anni e annigeomarco wrote:x chi ha in programma di andare sulla sud nei prox giorni: occhio alla seconda corda fissa, 15 min dopo la cengia! struscia sulla roccia e quindi è tutta sfilacciata, la calza è completamente andata e i fili bianchi intrecciati sono a vista! ho fatto un by-pass con un cordino, meglio che niente, ma la corda sarebbe da cambiare!!
io l'Argentera la prima volta l'ho fatta nel lontano 89 e di fisse non ce ne era neanche l'ombra
....Vivaldi wrote:Anche a me viene da piangere...
Tre settimane fa ho fatto la Barre des Ecrins bivaccando vicino al ghiacciaio ed è stato favoloso... viewtopic.php?t=2493
MA A ME VIENE DA PIANGERE PERCHè IO SONO UNO DI QUELLI CHE NON è RIUSCITO A PASSARE IL PASSAGGIO DEL GATTO!!!!!
MAMMA MIA che atroce sofferenza, che mal di stomaco, che profondo scoramento, che nervoso per la mia triste incapacità!!!! Non posso fare la Barre e poi bloccarmi sull'Argentera!!! Non reggerò a lungo questa atroce sofferenza!!!! Aiutatemi vi prego! Soffro troppo! Sopprimetemi!!! Buttatemi giù dalla cengia nel nevaio della balconera così mi passa il blocco psicologico!!! AHIA CHE MALE!!!!
Tutti che salgono belli sorridenti e slegati e io che mi sono messo in piedi, a quattro gambe, a testa in giù, di c**o, di testa e non ci sono riuscito perchè quelle *qui si parla bene!* di rocce aggettanti mi facevano sentire spinto nel benedetto baratro!!!
Uno che ha in tabella il corno stella e il cui piede ha calcato tre quattromila più rocca e torre castello non può ingripparsi così... mi sento indegno, mi sento di plastica, mi sento un alpinista costruito, un corda-dipendente...
Perdonate il mio sfogo, la mia disperazione, la mia noiosissima autocommiserazione!! Ma se non lo dico a quotazero ******* pubblicamente a chi lo dico...?
Faccio affidamento alla comunità virtuale per ricevere comprensione... ho bisogno di alpinisti psicologi... e pensare che questa settimana volevo farla, ma abbiamo in programma il corno stella! Che assurdità!!!
.......................... .scusa se mi permetto di ridere "delle tue sofferenze" ......
io non sono un alpinista psicologo,...altri potranno rispondere meglio!
Però una la butto lì :
un corda-dipendente
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
- Vivaldi
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Erne wrote:....Vivaldi wrote:Anche a me viene da piangere...
Tre settimane fa ho fatto la Barre des Ecrins bivaccando vicino al ghiacciaio ed è stato favoloso... viewtopic.php?t=2493
MA A ME VIENE DA PIANGERE PERCHè IO SONO UNO DI QUELLI CHE NON è RIUSCITO A PASSARE IL PASSAGGIO DEL GATTO!!!!!
MAMMA MIA che atroce sofferenza, che mal di stomaco, che profondo scoramento, che nervoso per la mia triste incapacità!!!! Non posso fare la Barre e poi bloccarmi sull'Argentera!!! Non reggerò a lungo questa atroce sofferenza!!!! Aiutatemi vi prego! Soffro troppo! Sopprimetemi!!! Buttatemi giù dalla cengia nel nevaio della balconera così mi passa il blocco psicologico!!! AHIA CHE MALE!!!!
Tutti che salgono belli sorridenti e slegati e io che mi sono messo in piedi, a quattro gambe, a testa in giù, di c**o, di testa e non ci sono riuscito perchè quelle *qui si parla bene!* di rocce aggettanti mi facevano sentire spinto nel benedetto baratro!!!
Uno che ha in tabella il corno stella e il cui piede ha calcato tre quattromila più rocca e torre castello non può ingripparsi così... mi sento indegno, mi sento di plastica, mi sento un alpinista costruito, un corda-dipendente...
Perdonate il mio sfogo, la mia disperazione, la mia noiosissima autocommiserazione!! Ma se non lo dico a quotazero ******* pubblicamente a chi lo dico...?
Faccio affidamento alla comunità virtuale per ricevere comprensione... ho bisogno di alpinisti psicologi... e pensare che questa settimana volevo farla, ma abbiamo in programma il corno stella! Che assurdità!!!
.......................... .scusa se mi permetto di ridere "delle tue sofferenze" ......
io non sono un alpinista psicologo,...altri potranno rispondere meglio!
Però una la butto lì :
un corda-dipendente
Forse nei prossimi giorni... forse domani... la salgo dalla Sigismondi e la scendo salla normale...
heheheheheheeeee eeeeehehehehehehe
A. Vivaldi
Homo Alpinus Maritimus
Homo Alpinus Maritimus
... .............però:Vivaldi wrote:Erne wrote:....Vivaldi wrote:Anche a me viene da piangere...
Tre settimane fa ho fatto la Barre des Ecrins bivaccando vicino al ghiacciaio ed è stato favoloso... viewtopic.php?t=2493
MA A ME VIENE DA PIANGERE PERCHè IO SONO UNO DI QUELLI CHE NON è RIUSCITO A PASSARE IL PASSAGGIO DEL GATTO!!!!!
MAMMA MIA che atroce sofferenza, che mal di stomaco, che profondo scoramento, che nervoso per la mia triste incapacità!!!! Non posso fare la Barre e poi bloccarmi sull'Argentera!!! Non reggerò a lungo questa atroce sofferenza!!!! Aiutatemi vi prego! Soffro troppo! Sopprimetemi!!! Buttatemi giù dalla cengia nel nevaio della balconera così mi passa il blocco psicologico!!! AHIA CHE MALE!!!!
Tutti che salgono belli sorridenti e slegati e io che mi sono messo in piedi, a quattro gambe, a testa in giù, di c**o, di testa e non ci sono riuscito perchè quelle *qui si parla bene!* di rocce aggettanti mi facevano sentire spinto nel benedetto baratro!!!
Uno che ha in tabella il corno stella e il cui piede ha calcato tre quattromila più rocca e torre castello non può ingripparsi così... mi sento indegno, mi sento di plastica, mi sento un alpinista costruito, un corda-dipendente...
Perdonate il mio sfogo, la mia disperazione, la mia noiosissima autocommiserazione!! Ma se non lo dico a quotazero ******* pubblicamente a chi lo dico...?
Faccio affidamento alla comunità virtuale per ricevere comprensione... ho bisogno di alpinisti psicologi... e pensare che questa settimana volevo farla, ma abbiamo in programma il corno stella! Che assurdità!!!
.......................... .scusa se mi permetto di ridere "delle tue sofferenze" ......
io non sono un alpinista psicologo,...altri potranno rispondere meglio!
Però una la butto lì :
un corda-dipendente
Forse nei prossimi giorni... forse domani... la salgo dalla Sigismondi e la scendo salla normale...
heheheheheheeeee eeeeehehehehehehe
..in qualità di "giudice maximo" (..ed unico) del forum (...non autoproclamato!).....
....................................vorrò vedere le foto dell'avvenuto e riuscito tentativo
................ed inoltre , dopo aver consultato i miei fidi collaboratori , si vedrà se convalidare l' avvenuto passaggio dato che lo stesso sarà effettuato in discesa
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
...già, bisognerà istituire una commissione per la convalida del passaggio...Erne wrote:... .............però:Vivaldi wrote:Erne wrote:....Vivaldi wrote:Anche a me viene da piangere...
Tre settimane fa ho fatto la Barre des Ecrins bivaccando vicino al ghiacciaio ed è stato favoloso... viewtopic.php?t=2493
MA A ME VIENE DA PIANGERE PERCHè IO SONO UNO DI QUELLI CHE NON è RIUSCITO A PASSARE IL PASSAGGIO DEL GATTO!!!!!
MAMMA MIA che atroce sofferenza, che mal di stomaco, che profondo scoramento, che nervoso per la mia triste incapacità!!!! Non posso fare la Barre e poi bloccarmi sull'Argentera!!! Non reggerò a lungo questa atroce sofferenza!!!! Aiutatemi vi prego! Soffro troppo! Sopprimetemi!!! Buttatemi giù dalla cengia nel nevaio della balconera così mi passa il blocco psicologico!!! AHIA CHE MALE!!!!
Tutti che salgono belli sorridenti e slegati e io che mi sono messo in piedi, a quattro gambe, a testa in giù, di c**o, di testa e non ci sono riuscito perchè quelle *qui si parla bene!* di rocce aggettanti mi facevano sentire spinto nel benedetto baratro!!!
Uno che ha in tabella il corno stella e il cui piede ha calcato tre quattromila più rocca e torre castello non può ingripparsi così... mi sento indegno, mi sento di plastica, mi sento un alpinista costruito, un corda-dipendente...
Perdonate il mio sfogo, la mia disperazione, la mia noiosissima autocommiserazione!! Ma se non lo dico a quotazero ******* pubblicamente a chi lo dico...?
Faccio affidamento alla comunità virtuale per ricevere comprensione... ho bisogno di alpinisti psicologi... e pensare che questa settimana volevo farla, ma abbiamo in programma il corno stella! Che assurdità!!!
.......................... .scusa se mi permetto di ridere "delle tue sofferenze" ......
io non sono un alpinista psicologo,...altri potranno rispondere meglio!
Però una la butto lì :
un corda-dipendente
Forse nei prossimi giorni... forse domani... la salgo dalla Sigismondi e la scendo salla normale...
heheheheheheeeee eeeeehehehehehehe
..in qualità di "giudice maximo" (..ed unico) del forum (...non autoproclamato!).....
....................................vorrò vedere le foto dell'avvenuto e riuscito tentativo
................ed inoltre , dopo aver consultato i miei fidi collaboratori , si vedrà se convalidare l' avvenuto passaggio dato che lo stesso sarà effettuato in discesa
Vivaldi, sarai pronto ad accettare il verdetto, qualunque potrà essere
- Vivaldi
- Utente Molto Attivo
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- Joined: Thu Apr 26, 2007 20:08
- Location: Cuneo, Alpi Marittime
Cari signori...
la lotta contro l'alpe ha avuto i suoi vincitori: io e il mio compagno di cordata!
Nessuna foto potrà documentere il lieto evento perchè non posseggo fotocamere digitali, (a riprova della mia salita posso affermare che il cordino messo da geomarco in ausilio alle corde fisse era di colore giallino/verdino, lungo circa un metro, legato in modo da bypassare il pezzo di corda rovinato facendo leva su un nodo della stessa)
La conquista, sulle orme del buon vecchio Sigismondi, è avvenuta alle ore 15 circa.
Il passaggio del gatto è stato da me compiuto in discesa, legandomi in conserva (sicurezza su un misero spuntone assai aleatorio). Dato che c'ero, però, ho fatto il passaggio del gatto anche nel senso di salita, in piedi e accucciato, in modo da capire bene i movimenti giusti per superarlo in sicurezza. Risultato: è un passaggio in ogni caso antipatico, checchè se ne dica.
Molto presto un racconto dettagliato della gloriosa giornata calcherà il terreno telematico di questo forum.
Grazie per la cortese attenzione.
A presto!
la lotta contro l'alpe ha avuto i suoi vincitori: io e il mio compagno di cordata!
Nessuna foto potrà documentere il lieto evento perchè non posseggo fotocamere digitali, (a riprova della mia salita posso affermare che il cordino messo da geomarco in ausilio alle corde fisse era di colore giallino/verdino, lungo circa un metro, legato in modo da bypassare il pezzo di corda rovinato facendo leva su un nodo della stessa)
La conquista, sulle orme del buon vecchio Sigismondi, è avvenuta alle ore 15 circa.
Il passaggio del gatto è stato da me compiuto in discesa, legandomi in conserva (sicurezza su un misero spuntone assai aleatorio). Dato che c'ero, però, ho fatto il passaggio del gatto anche nel senso di salita, in piedi e accucciato, in modo da capire bene i movimenti giusti per superarlo in sicurezza. Risultato: è un passaggio in ogni caso antipatico, checchè se ne dica.
Molto presto un racconto dettagliato della gloriosa giornata calcherà il terreno telematico di questo forum.
Grazie per la cortese attenzione.
A presto!
A. Vivaldi
Homo Alpinus Maritimus
Homo Alpinus Maritimus
....uuummmhh !!!
Come dice bene l'Admin .... bisognerà valutare con attenzione e ponderatezza
.......nel frattempo attendiamo "lumi" e "riscontri certi" da Geomarco,,,,,,,,,,,,certo la mancanza di documenti
fotografici , complica la cosa !!
..
...già, bisognerà istituire una commissione per la convalida del passaggio...
Vivaldi, sarai pronto ad accettare il verdetto, qualunque potrà essere
Come dice bene l'Admin .... bisognerà valutare con attenzione e ponderatezza
.......nel frattempo attendiamo "lumi" e "riscontri certi" da Geomarco,,,,,,,,,,,,certo la mancanza di documenti
fotografici , complica la cosa !!
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"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.