Arenzano - Monte Argentea
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Arenzano - Monte Argentea
Visto che sono state chieste notizie in altro topic, apro questo dedicato alle possibilità di salire sull'Argentea partendo in zona arenzano.
Possibilità che mi vengono subito in mente.
1) Curlo - Passo della Gava - sentiero in mezza costa (tre palle rosse, o ricordo male?) e tratto finale per arrivare in vetta.
2) Località Campo - sentiero fie triangolo rosso...passa dal pian delle segage...
3) Campo - stella bianca (passa diciamo dalla rocca turchina...
le ultime due sono buone da fare una in discesa e una in salita...compiendo un anello.
Quale via però è considerata la diretta per l'argentea da arenzano?
Possibilità che mi vengono subito in mente.
1) Curlo - Passo della Gava - sentiero in mezza costa (tre palle rosse, o ricordo male?) e tratto finale per arrivare in vetta.
2) Località Campo - sentiero fie triangolo rosso...passa dal pian delle segage...
3) Campo - stella bianca (passa diciamo dalla rocca turchina...
le ultime due sono buone da fare una in discesa e una in salita...compiendo un anello.
Quale via però è considerata la diretta per l'argentea da arenzano?
- rikkytikkytavi
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Io per andare sull'Argentea ho sempre fatto l'anello 2) - 1) riprendendo l'elenco di itinerari proposto da te.
L'anello l'ho sempre fatto in due giorni:partenza nel pomeriggio da Campo e da li fino al rifugio Padre Rino ( o Leveasso a seconda di come lo si vuole chiamare) e dormire li;il giorno dopo si sale all'argentea e da li scendere al passo della Gava,Curlo e Arenzano.
Un problema di questo giro,che poi sostanzialmente ricalca uno dei percorsi lunghi della Maremonti è che o si va a Campo a piedi o bisogna trovare un passaggio fino a li.
Se dovessi dire quale sia la diretta...boh,non saprei forse quella da Campo,ma essendo sempre solo sceso dal versante Gava non ho un'idea chiara !
L'anello l'ho sempre fatto in due giorni:partenza nel pomeriggio da Campo e da li fino al rifugio Padre Rino ( o Leveasso a seconda di come lo si vuole chiamare) e dormire li;il giorno dopo si sale all'argentea e da li scendere al passo della Gava,Curlo e Arenzano.
Un problema di questo giro,che poi sostanzialmente ricalca uno dei percorsi lunghi della Maremonti è che o si va a Campo a piedi o bisogna trovare un passaggio fino a li.
Se dovessi dire quale sia la diretta...boh,non saprei forse quella da Campo,ma essendo sempre solo sceso dal versante Gava non ho un'idea chiara !
Tanto lavoro e niente spasso il morale scende in basso!
Direttissima STELLA BIANCA
ARENZANO Fraz. Campo (140 S.l.m.) – MONTE ARGENTEA (1082 S.l.m.)
Difficoltà:EE
Tempo di percorrenza totale: 4 ore circa
Dislivello in salita: MT. 942
Accesso stradale: dall’ uscita autostradale di Arenzano, si prende a destra in direzione Cogoleto, ed appena scollinato si prende una strada a destra che conduce in località Terralba; da qui si prosegue per la località Motta e poi per la frazione Campo, dove alla fine della strada si lascia l’ auto.
Sviluppo dell’ itinerario:il sentiero inizia su di una strada sterrata (sbarra), che si percorre per qualche centinaio di metri fino ad arrivare alla deviazione, indicata da cartello, del sentiero contrassegnato con stella bianca.
Il percorso si sviluppa dapprima in un bosco di pini in salita a tornanti fino ad intersecare il Sentiero dell’ Ingegnere, a quota 300 circa; via via che si sale il bosco lascia spazio agli arbusti continuando con stretti tornanti in ripida salita fino ad arrivare al Giassu Bello a quota 633 circa. Si prosegue sempre in salita fino al Bric Framosche a quota 700 circa, arrivando ad una zona prativa con una bella vista sul Monte Rama; si continua lungo lo stretto sentiero tagliando le pendici meridionali della cima Rocca Negra proseguendo fino alla quota 935 circa, dove si incontra il sentiero indicato con una “A” rossa in campo bianco; il percorso inizia ora a salire in maniera decisa fra arbusti e roccette, fino ad arrivare alla vetta del Monte Argentea dove è posta una piccola cappeletta votiva.
ARENZANO Fraz. Campo (140 S.l.m.) – MONTE ARGENTEA (1082 S.l.m.)
Difficoltà:EE
Tempo di percorrenza totale: 4 ore circa
Dislivello in salita: MT. 942
Accesso stradale: dall’ uscita autostradale di Arenzano, si prende a destra in direzione Cogoleto, ed appena scollinato si prende una strada a destra che conduce in località Terralba; da qui si prosegue per la località Motta e poi per la frazione Campo, dove alla fine della strada si lascia l’ auto.
Sviluppo dell’ itinerario:il sentiero inizia su di una strada sterrata (sbarra), che si percorre per qualche centinaio di metri fino ad arrivare alla deviazione, indicata da cartello, del sentiero contrassegnato con stella bianca.
Il percorso si sviluppa dapprima in un bosco di pini in salita a tornanti fino ad intersecare il Sentiero dell’ Ingegnere, a quota 300 circa; via via che si sale il bosco lascia spazio agli arbusti continuando con stretti tornanti in ripida salita fino ad arrivare al Giassu Bello a quota 633 circa. Si prosegue sempre in salita fino al Bric Framosche a quota 700 circa, arrivando ad una zona prativa con una bella vista sul Monte Rama; si continua lungo lo stretto sentiero tagliando le pendici meridionali della cima Rocca Negra proseguendo fino alla quota 935 circa, dove si incontra il sentiero indicato con una “A” rossa in campo bianco; il percorso inizia ora a salire in maniera decisa fra arbusti e roccette, fino ad arrivare alla vetta del Monte Argentea dove è posta una piccola cappeletta votiva.
Sviluppo:
Stazione di Arenzano (18 m) – Via Carlin – Via Terralba – Via Inipreti – Località Gasca – Pian del Curlo (292 m) – Prato Lisêu (590 m circa) – Passo Gavetta (717 m) – Passo della Gava (752 m, riparo, fonte) – Pendici sud-ovest del Bric Saiardo – Fonte Leone (858 m) – Pendici sud del Monte Reixa – Ex rifugio Bunicu (948 m) – Pendici sud della Rocca Vaccaria – Fonte Fasciun – Pendici est del Monte Argentea – Collettassa – Monte Argentea (1082 m) – Cima Pian di Lerca (Rifugio Argentea, 1091 m).
Questa indicazione che ho trovato sul sito dell'AV dei Monti Liguri,corrsiponde a quella segnalata da De Lorenzi?
Dobbiamo fare un "compitino" e ci chiedono di progettare (noi allievi) la gita al monte Argentea per la Via Diretta!
Grazie pe la collaborazione
fabio
Stazione di Arenzano (18 m) – Via Carlin – Via Terralba – Via Inipreti – Località Gasca – Pian del Curlo (292 m) – Prato Lisêu (590 m circa) – Passo Gavetta (717 m) – Passo della Gava (752 m, riparo, fonte) – Pendici sud-ovest del Bric Saiardo – Fonte Leone (858 m) – Pendici sud del Monte Reixa – Ex rifugio Bunicu (948 m) – Pendici sud della Rocca Vaccaria – Fonte Fasciun – Pendici est del Monte Argentea – Collettassa – Monte Argentea (1082 m) – Cima Pian di Lerca (Rifugio Argentea, 1091 m).
Questa indicazione che ho trovato sul sito dell'AV dei Monti Liguri,corrsiponde a quella segnalata da De Lorenzi?
Dobbiamo fare un "compitino" e ci chiedono di progettare (noi allievi) la gita al monte Argentea per la Via Diretta!
Grazie pe la collaborazione
fabio
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se può essere utile
http://pontedera.gaia-gis.it/sestri_gal ... SI&ID_CM=4
la diretta è il sent Stella Bianca ovvero Motta, Campo 130 m, Ciazubellu 312, fonte Ciazubellu, Gua dell'Omu 550, Gua da Botte 700, Rocca Turchina 838, Lavaggiu vivu 885, collettassa ed Argentea.
E' esposta ottimamente dal Delo, il sent Fie Triangolo Rosso può servire per la discesa
i dati li trovi nella vecchia guida Arenzano escursioni
http://pontedera.gaia-gis.it/sestri_gal ... SI&ID_CM=4
la diretta è il sent Stella Bianca ovvero Motta, Campo 130 m, Ciazubellu 312, fonte Ciazubellu, Gua dell'Omu 550, Gua da Botte 700, Rocca Turchina 838, Lavaggiu vivu 885, collettassa ed Argentea.
E' esposta ottimamente dal Delo, il sent Fie Triangolo Rosso può servire per la discesa
i dati li trovi nella vecchia guida Arenzano escursioni
http://trailsantacroce.com" onclick="window.open(this.href);return false;
Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
"Ogni civetta ha la sua casa l'albero, ma il barbagianni invece no" Punkreas Paranoia e potere
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Quello che hai trovato tu fabioic non e' l'itinerario consigliato da Delo ma il numero 1 di Bade. Secondo me l'itinerario migliore per salire all'Argentea e propio quello descritto da Delo. Solo che non parte da Arenzano. Frazione Campo e sopra la Stoppani.
Tra l'altro dell'Anello possibile da Campo ne parliamo molto diffusamente anche in un altro topic.
Delo secondo me e' un po' pessimista sul tempo di percorrenza e sulla difficolta'. Io direi 3 ore e sentiero E.
E' sullo stile della diretta al Rama
Tra l'altro dell'Anello possibile da Campo ne parliamo molto diffusamente anche in un altro topic.
Delo secondo me e' un po' pessimista sul tempo di percorrenza e sulla difficolta'. Io direi 3 ore e sentiero E.
E' sullo stile della diretta al Rama
Vi propongo due alternative carine, una in salita ed una in discesa. La prima , da Gua da Butte si lascia il sentiero e si prendono le roccette di fronte che portano sulla cresta con splendido panorama sul sottostante vallone del rio Lerca e sul monte Rama. C'e' qualche facile passaggio su roccette, giusto da mettere lun po' le mani in terra. Dopo essere passati sulla Rocca Turchina ci si riporta sul sentiero Stella Bianca in corrispondenza della Collettassa e da li' in vetta. In discesa si va verso la Gava e poi si puo' rientrare a Campo attraverso il sentiero che scende a ponte Negrone e quindi risale leggermente a Campo.
Ciao, Fabrizio P.
- Conte Ugolino
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bade wrote:la crestina per arrivare alla rocca turchina l'ho già fatta!
hai ragione, sono facili passaggi giusto per mettere un pò le mani a contatto con la roccia...e tutto sommato è anche un modo per rendere più varia la salita.
Se ne parlava in un vecchio articolo di parodi in una qualche rivista..
anche in altri topic, è la continuazione della Rocca dell'Ersciu che tu non sei riuscito a trovare
( date a Cesare quel che è di Cesare, mi par che della rivista o dei libri tu odi sol quel che fa rima con.....
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- rikkytikkytavi
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Riesumo questo vecchio topic per raccontarvi la mia gita di oggi
Era da qualche mese che volevo andare a vedere il nuovo rifugio nelle vicinanze della vetta del Monte Argentea innaugurato a maggio; finora l'avevo sempre visto in costruzione ,cosa penso abbastanza comune visto che hanno impiegato quasi 10 anni per ultimarlo fra sospensioni varie
Per salire ho fatto il sentiero che sembrava più agevole,e così è stato:sono salito da Arenzano al Passo della Gava e da li seguendo il sentiero contraddistinto dal segnavie "tre bolli pieni rossi" fino alla vetta.
Il sentiero , dalla Gava in poi, è bello ; nella prima parte è abbastanza "alpino" e sale con gradualità senza strappi fastidiosi fino a poco oltre i 900 m alternando boschetti ,piccole pietraie e attraversando parecchi rii.
Superati i 900 m il paesaggio cambia radicalmente,d'altra parte siamo molto vicini all'Alta Via, e arrivare in vetta diventa quasi un'agonia: è quasi tutta in piano e abbastanza lunga,praticamente si fanno 100m in quasi mezz'ora.
Il rifugio è molto bello,anche lui in stile "alpino" e , anche se ci hanno messo tanto tempo, è venuto un bel lavoro.Il rifugio è chiuso,da quel che so le chiavi le gestisce la Comunità Montana di Arenzano,però è sempre aperto il locale invernale,dove fa bella mostra di se uno dei quadretti di Quotazero lasciato dall'Ambasciatore giusto ieri .
Dal rifugio alla vetta del Monte sono proprio quattro passi
Avvistamenti degni di nota?
Un cerbiatto
e alcuni monti innevati
Era da qualche mese che volevo andare a vedere il nuovo rifugio nelle vicinanze della vetta del Monte Argentea innaugurato a maggio; finora l'avevo sempre visto in costruzione ,cosa penso abbastanza comune visto che hanno impiegato quasi 10 anni per ultimarlo fra sospensioni varie
Per salire ho fatto il sentiero che sembrava più agevole,e così è stato:sono salito da Arenzano al Passo della Gava e da li seguendo il sentiero contraddistinto dal segnavie "tre bolli pieni rossi" fino alla vetta.
Il sentiero , dalla Gava in poi, è bello ; nella prima parte è abbastanza "alpino" e sale con gradualità senza strappi fastidiosi fino a poco oltre i 900 m alternando boschetti ,piccole pietraie e attraversando parecchi rii.
Superati i 900 m il paesaggio cambia radicalmente,d'altra parte siamo molto vicini all'Alta Via, e arrivare in vetta diventa quasi un'agonia: è quasi tutta in piano e abbastanza lunga,praticamente si fanno 100m in quasi mezz'ora.
Il rifugio è molto bello,anche lui in stile "alpino" e , anche se ci hanno messo tanto tempo, è venuto un bel lavoro.Il rifugio è chiuso,da quel che so le chiavi le gestisce la Comunità Montana di Arenzano,però è sempre aperto il locale invernale,dove fa bella mostra di se uno dei quadretti di Quotazero lasciato dall'Ambasciatore giusto ieri .
Dal rifugio alla vetta del Monte sono proprio quattro passi
Avvistamenti degni di nota?
Un cerbiatto
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- rikkytikkytavi
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In effetti più plausibile che fosse un capriolo piuttosto che un cerbiatto,però quando mi è passato relativamente vicino invece che correre faceva strani balzi e in più era completamente privo di corna.
Io sono passato al Fasciun scendendo perchè volevo passare dalla fonte,all'andata mi ero tenuto molto più alto raggiungendo prima l'Alta Via.
Scendendo ho notato come il sentiero perda tutta la quota proprio per arrivar al Fasciun e da li fino al bivio dove all'andata avevo preso a destra è tutto perfettamente in piano,non è una mia impressione l'ho verificato con l'altimetro
Io sono passato al Fasciun scendendo perchè volevo passare dalla fonte,all'andata mi ero tenuto molto più alto raggiungendo prima l'Alta Via.
Scendendo ho notato come il sentiero perda tutta la quota proprio per arrivar al Fasciun e da li fino al bivio dove all'andata avevo preso a destra è tutto perfettamente in piano,non è una mia impressione l'ho verificato con l'altimetro
Tanto lavoro e niente spasso il morale scende in basso!
A me, invece, è parso che fosse aperto, almeno in alcune delle sue stanze.granpasso wrote:Si, il rifugio era chiuso e il ristoro su un banchetto fuori. Almeno così mi è parso visto che, come al solito, andavo di corsama alla maremonti il rifugio era chiuso?
Quanto a Camosci e Cerbiatti direi che sul Beigua ci sono solo, e tanti, Caprioli.......................
Ciao.
pace e bene
- rikkytikkytavi
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- fabio.rapallo
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Re: Arenzano - Monte Argentea
Dopo quasi 10 anni riesumo questo topic per narrarvi brevemente la mia salita all'Argentea di venerdi scorso. Sull'Argentea ci sono molti topic ma in generale riguardano o la diretta da Campo o lunghi anelli che comprendono anche altre cime.
Dunque, venerdì scorso non era un giorno da gran escursione, il meteo era dubbio, ma d'altra parte avevo un giorno libero e i giorni liberi sono quelli che sono... dopo lunghi ripensamenti ho deciso di andare con la macchina fino al Curlo di Arenzano, da cui si possono iniziare una miriade di itinerari anche brevi. Parto quindi tardissimo, faccio i primi passi alle 10. Il vento la fa da padrone, specie sul crinale, e il cielo è nuvoloso. Mi prende l'idea di un giro a mezza costa.
Salgo subito sui due bolli rossi che pero' abbandono quasi subito per prendere il sentiero "A rossa in campo bianco" direzione Lerca che dopo aver seguito brevemente la sterrata della Gava si inoltra nella selvaggia val Lerone e aggira il Bric Gavetta a occidente e va a passare sull'altro versante stando sotto il passo della Gava. Sentiero magnifico, con alcuni imponenti muri a secco che reggono tratti di mulattiera ancora perfettamente conservati. Il sentiero è bello ma lungo, e in lontananza sulla Collettassa si vede un gran vento, che mi fa pensare di fermarmi da qualche parte per poi tornare indietro. Per un po' avevo pensato di arrivare all'Argentea, ma non pare fattibile. Poi all'improvviso l'ispirazione data dalla spettacolare rete di sentieri della zona. Una freccia indica un sentiero non segnato per il riparo Fasciun: ciò mi permetterebbe di arrivare sotto l'Argentea molto piu' protetto. Lo imbocco senza indugio e con una bella salita arrivo al suddetto riparo con fonte. Nel salire e' iniziata a farsi evidente la calabrosa sugli alberi e qua e là c'era ghiaccio per terra, in corrispondenza di ristagni d'acqua. Giunto a Fasciun prendo a sinistra il tre pallini rossi che, attraversate alcune pietraie porta proprio sotto l'Argentea, di cui si raggiunge la vetta con una breve ma ripida salita. Con il mio passo ci ho messo 3 ore e 10 minuti dal Curlo.
Per il ritorno, ho invece seguito un percorso piu' classico, facendo integralmente il tre pallini rossi fino al passo della Gava, da qui sono andato al passo Gavetta da dove ho preso il sentiero V a scendere fino ad allacciarmi al sentiero "A rossa in campo bianco" che, transitando dal rifugio Scarpeggin, ritorna sul pallini rossi più o meno all'altezza del centro ornitologico e da qui in pochi minuti si rientra al Curlo. Al ritorno, visto che il tempo era decisamente migliorato (sempre molto vento ma almeno c'era un bel sole), me la sono presa più comoda e ho impiegato qualcosa più di 2 ore e mezza.
In conclusione, gran bella gita, quasi nata per caso nel corso della giornata.
Alcune foto. Ciao,
F.
Dunque, venerdì scorso non era un giorno da gran escursione, il meteo era dubbio, ma d'altra parte avevo un giorno libero e i giorni liberi sono quelli che sono... dopo lunghi ripensamenti ho deciso di andare con la macchina fino al Curlo di Arenzano, da cui si possono iniziare una miriade di itinerari anche brevi. Parto quindi tardissimo, faccio i primi passi alle 10. Il vento la fa da padrone, specie sul crinale, e il cielo è nuvoloso. Mi prende l'idea di un giro a mezza costa.
Salgo subito sui due bolli rossi che pero' abbandono quasi subito per prendere il sentiero "A rossa in campo bianco" direzione Lerca che dopo aver seguito brevemente la sterrata della Gava si inoltra nella selvaggia val Lerone e aggira il Bric Gavetta a occidente e va a passare sull'altro versante stando sotto il passo della Gava. Sentiero magnifico, con alcuni imponenti muri a secco che reggono tratti di mulattiera ancora perfettamente conservati. Il sentiero è bello ma lungo, e in lontananza sulla Collettassa si vede un gran vento, che mi fa pensare di fermarmi da qualche parte per poi tornare indietro. Per un po' avevo pensato di arrivare all'Argentea, ma non pare fattibile. Poi all'improvviso l'ispirazione data dalla spettacolare rete di sentieri della zona. Una freccia indica un sentiero non segnato per il riparo Fasciun: ciò mi permetterebbe di arrivare sotto l'Argentea molto piu' protetto. Lo imbocco senza indugio e con una bella salita arrivo al suddetto riparo con fonte. Nel salire e' iniziata a farsi evidente la calabrosa sugli alberi e qua e là c'era ghiaccio per terra, in corrispondenza di ristagni d'acqua. Giunto a Fasciun prendo a sinistra il tre pallini rossi che, attraversate alcune pietraie porta proprio sotto l'Argentea, di cui si raggiunge la vetta con una breve ma ripida salita. Con il mio passo ci ho messo 3 ore e 10 minuti dal Curlo.
Per il ritorno, ho invece seguito un percorso piu' classico, facendo integralmente il tre pallini rossi fino al passo della Gava, da qui sono andato al passo Gavetta da dove ho preso il sentiero V a scendere fino ad allacciarmi al sentiero "A rossa in campo bianco" che, transitando dal rifugio Scarpeggin, ritorna sul pallini rossi più o meno all'altezza del centro ornitologico e da qui in pochi minuti si rientra al Curlo. Al ritorno, visto che il tempo era decisamente migliorato (sempre molto vento ma almeno c'era un bel sole), me la sono presa più comoda e ho impiegato qualcosa più di 2 ore e mezza.
In conclusione, gran bella gita, quasi nata per caso nel corso della giornata.
Alcune foto. Ciao,
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L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
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- psiconauta
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Re: Arenzano - Monte Argentea
..........molto interessante, bravo !
spettacolo la mulattiera !
in effetti da Arenzano si può salire in parecchi posti, devo approcciarmi......
spettacolo la mulattiera !
in effetti da Arenzano si può salire in parecchi posti, devo approcciarmi......
che parola è ? ....sarebbe la "galaverna" ?calabrosa
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- paolocerreta
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Re: Arenzano - Monte Argentea
Bel giro su un monte che non tradisce mai! Venerdì sera però mi sembrava che la visibilità sia migliorata o mi sbaglio?
Dalle mie parti diciamo "galabrosa"
Se non sbaglio la calabrosa si differenzia dalla galaverna dalla struttura del ghiaccio, nel senso che nella galaverna è più spesso, mentre nella calabrosa si forma a seguito di nebbia che ghiaccia e quindi si presenta come una coltre sottilissima.psiconauta wrote:che parola è ? ....sarebbe la "galaverna" ?calabrosa
Dalle mie parti diciamo "galabrosa"
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
[Hal Borland]
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Re: Arenzano - Monte Argentea
Da appassionato di meteorologia la definizione esatta è "gelicidio "
pace e bene
- fabio.rapallo
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Re: Arenzano - Monte Argentea
La tramontana non ha mollato per tutto il giorno mentre il cielo, da molto nuvoloso fino alle 14 circa, si è improvvisamente rasserenato appunto verso le 14. Comunque il problema che si poteva trovare sulle vette era il vento, motivo per cui ho optato per l'Argentea che, oltre ad essere leggermente spostato a sud rispetto alla linea di crinale, ha un andamento molto scosceso a sud, e infatti la sosta per il pranzo l'ho fatta pochi metri sotto la vetta dell'Argentea, dove in molti punti c'era una calma totale.paolocerreta wrote:Bel giro su un monte che non tradisce mai! Venerdì sera però mi sembrava che la visibilità sia migliorata o mi sbaglio?
La differenza tra calabrosa (o galabrosa) e galaverna è data dalla presenza o meno di vento. In entrambi i casi si tratta di nebbia sopraffusa che, a temperature inferiori a zero gradi, forma una crosta solidificandosi non appena a contatto con qualche superficie. Nel caso di assenza di vento si forma una crosta uniforme e di solito abbastanza fragile. Con vento forte, invece, la formazione del ghiaccio prende una direzione ben precisa e i cristalli tendono a compattarsi e a formare strutture ben più robuste. Nella foto che ho messo è evidente che il fenomeno si è verificato in presenza di tramontana, gli alberi sono coperti di ghiaccio solo a nord!paolocerreta wrote:Se non sbaglio la calabrosa si differenzia dalla galaverna dalla struttura del ghiaccio, nel senso che nella galaverna è più spesso, mentre nella calabrosa si forma a seguito di nebbia che ghiaccia e quindi si presenta come una coltre sottilissima.
Dalle mie parti diciamo "galabrosa"
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- paolocerreta
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Re: Arenzano - Monte Argentea
Più chiaro di così non potevi essere, grazie mille della spiegazione!fabio.rapallo wrote:paolocerreta wrote:
La differenza tra calabrosa (o galabrosa) e galaverna è data dalla presenza o meno di vento. In entrambi i casi si tratta di nebbia sopraffusa che, a temperature inferiori a zero gradi, forma una crosta solidificandosi non appena a contatto con qualche superficie. Nel caso di assenza di vento si forma una crosta uniforme e di solito abbastanza fragile. Con vento forte, invece, la formazione del ghiaccio prende una direzione ben precisa e i cristalli tendono a compattarsi e a formare strutture ben più robuste. Nella foto che ho messo è evidente che il fenomeno si è verificato in presenza di tramontana, gli alberi sono coperti di ghiaccio solo a nord!paolocerreta wrote:Se non sbaglio la calabrosa si differenzia dalla galaverna dalla struttura del ghiaccio, nel senso che nella galaverna è più spesso, mentre nella calabrosa si forma a seguito di nebbia che ghiaccia e quindi si presenta come una coltre sottilissima.
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Re: Arenzano - Monte Argentea
Bel giro, Fabio. Sono stato in zona l'ultima volta a settembre per la Mare e Monti e in quell'occasione era stato ripulito un altro vecchio itinerario lasciato andare da almeno una decina d'anni. Scendendo col tre punti rossi dal rifugio Argentea, dopo un centinaio di metri invece che seguirlo verso sinistra per effettuare il traverso, si va dritti in rapida discesa fino a incontrare l'itinerario di mezza costa A in campo bianco in località Giassu Bastardu. Da qui ancora giù quasi a zig zag sull'itinerario che discende la valletta del Rio di Guadì fino ad arrivare al rifugio Sambugo per poi proseguire sino a guadare il Rio Leone. Si rimonta poi l'altro versante prima verso l'osservatorio ornitologico e poi verso il Curlo.
A parte il sentiero ripulito pochi mesi fa tutto il resto lo puoi ottimamente ricostruire sul libro di Parodi "Beigua GeoPark".
Ciao
A parte il sentiero ripulito pochi mesi fa tutto il resto lo puoi ottimamente ricostruire sul libro di Parodi "Beigua GeoPark".
Ciao
pace e bene
- fabio.rapallo
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Re: Arenzano - Monte Argentea
Grazie Terralba, se ho capito bene dal libro di Parodi e dalle OpenStreetMap, quel che ho fatto in salita è una parte dell'itinerario che descrivi. In salita, c'è questo cartello di cui allego foto, che sa di nuovo e ce ne è un altro analogo sopra, dove questa salita si innesta nel tre pallini rossi 100 o 200 metri prima del Fasciun. Secondo le mappe dall'altra parte avrei dovuto vedere, qualche metro prima sempre sul sentiero A, il bivio in discesa verso il riparo Sambugu. Me lo devo esser perso. Invece è evidente dal sentiero A il bivio in discesa, appena dopo la cascatella del rio Lerone, detto della Rocca Spaccà.
Ciao,
F.
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Re: Arenzano - Monte Argentea
E bravo fabio ! Sei riuscito a fare qualcosa di bello anche in una giornata non ideale . Belle le foto , specialmente quella della magnifica mulattiera lastricata e quella della calabrosa , fenomeno che proprio non conoscevo ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
-
- Matricola
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Re: Arenzano - Monte Argentea
Ciao a tutti, rispolvero un attimo questo topic, in quanto sarei interessato al percorso Arenzano -Monte Argentea, purtroppo aimè non avendo la macchina per spostarmi al momento giro per i Forti, ma volevo provare qualcosa di diverso, eventualmente se raggiungessi Arenzano in treno , poi dalla stazione riesco ad agganciare qualche sentiero che mi porta su...
grazie a tutti
grazie a tutti
Re: Arenzano - Monte Argentea
Ciao Giuseppe. Proprio dalla stazione (uscendo dal sottopassaggio lato monte ) parte litinerario contrassegnato dal segnavia triangolo rosso pieno che ti porta incima all'Argentea risalendo tutta la vallata del torrente Lerca. Tempo indicato 4 ore. E un bel sentiero che ha qualche strappo solo nella ultima parte verso lo spartiacque. Buona eescursione
pace e bene
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- Matricola
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Re: Arenzano - Monte Argentea
grazie molto per avermi risposto ,mi organizzerò per questo percorsoterralba wrote:Ciao Giuseppe. Proprio dalla stazione (uscendo dal sottopassaggio lato monte ) parte litinerario contrassegnato dal segnavia triangolo rosso pieno che ti porta incima all'Argentea risalendo tutta la vallata del torrente Lerca. Tempo indicato 4 ore. E un bel sentiero che ha qualche strappo solo nella ultima parte verso lo spartiacque. Buona eescursione
buon cammino
ciao
Re: Arenzano - Monte Argentea
Ciao, magari nel frattempo hai gia' esplorato la zona metro per metro, grazie anche alle indicazioni del sempre gentile Terralba, pero' ti volevo segnalare questa gita nell'area, anche se non proprio sull'Argentea, organizzata da un gruppo 'multinazionale' di escursionisti che fanno pratica con l'inglese: https://liguriah.wordpress.com/2017/04/06/next-hike-52/" onclick="window.open(this.href);return false;Giuseppe84 wrote:Ciao a tutti, rispolvero un attimo questo topic, in quanto sarei interessato al percorso Arenzano -Monte Argentea, purtroppo aimè non avendo la macchina per spostarmi al momento giro per i Forti, ma volevo provare qualcosa di diverso, eventualmente se raggiungessi Arenzano in treno , poi dalla stazione riesco ad agganciare qualche sentiero che mi porta su...
grazie a tutti