Monte Ramaceto
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Ramaceto - Escursione da Ventarola
Mi piacerebbe salire al Monte Ramaceto.
C'è qualcuno che ci va domenica 4 maggio o in altre prossime occasioni.
Preferirei andarci in compagnia.
Gian.
C'è qualcuno che ci va domenica 4 maggio o in altre prossime occasioni.
Preferirei andarci in compagnia.
Gian.
Gianluigi di Tortona Blog: http://blog.libero.it/swann1000" onclick="window.open(this.href);return false;
SIMPLEX SIGILLUM VERI
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Io vengo da Torriglia/Montebruno/Barbagelata.davidmojo wrote:anche io prima o poi devo andarci sul ramaceto, semmai c mettiamo d'accordo swann
La prima domenica con un tempo bello....
Gian.
Gianluigi di Tortona Blog: http://blog.libero.it/swann1000" onclick="window.open(this.href);return false;
SIMPLEX SIGILLUM VERI
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erano passaggi delicati o si sale senza bisogno di assicurarsi
Per il resto si sale bene in contrapposizione senza grossi rischi, è chiaro che tutto cambia in una "vera" giornata di dicembre, sabato era quasi caldo e senza ghiaccio...con quest'ultimo il buon Rio delle Rocche diventa utopico.
Saluti
"...legni secchi e ghiande nascondo le tracce di furtivi ospiti.."
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Monte Ramaceto
Semmai spostate o supremi admin
Per rispondere al lavoro di ripristino verranno effettuati lavori manutenzuione dela segnalitica come pure di "costruzione" sentieri sul versante sud del Monte Ramaceto, per permettere un incantevole anello in una zona poco conosciuta.
Il lavoro sarà effettuato dall'ente gestore dell'area Protetta e dall'associazione Riccardo de Grandis, un gruppo affiliato alla Fie.
Verranno ripristinati e segnalati ad hoc numerosi sentieri, grazie all'intervento della Provincia di Genova ( Assessore Briano)
Manutenzione assicurata sino al 2012 e oltre
Ciau ciau
Per rispondere al lavoro di ripristino verranno effettuati lavori manutenzuione dela segnalitica come pure di "costruzione" sentieri sul versante sud del Monte Ramaceto, per permettere un incantevole anello in una zona poco conosciuta.
Il lavoro sarà effettuato dall'ente gestore dell'area Protetta e dall'associazione Riccardo de Grandis, un gruppo affiliato alla Fie.
Verranno ripristinati e segnalati ad hoc numerosi sentieri, grazie all'intervento della Provincia di Genova ( Assessore Briano)
Manutenzione assicurata sino al 2012 e oltre
Ciau ciau
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Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
"Ogni civetta ha la sua casa l'albero, ma il barbagianni invece no" Punkreas Paranoia e potere
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Questo è l'anello ma c'è dell'altro!
Descrizione Itinerario: [Descrizione Itinerario Ridotta]
Dai Casoni di Larvego 740 m. si risale lungo la strada prima asfaltata poi sterrata attraversando una magnifica zona di vasti pratoni dove in alto troviamo numerose ed antiche costruzioni rurali, (Case Perpetua e i più evidenti Casoni di Pozzuolo 830 m, raggiunti da una mulattiera che taglia i prati, sino ad arrivare con un centinaio di metri di dislivello al recinto sopra la stalla di Carlin a quota 850 proprio sotto il versante sud. E' una zona eccezionalmente panoramica su tutto l'anfiteatro, vi è inoltre un cartello del sic che spiega alcune peculiarità della zona. Attraversiamo il recinto dove c'è un varco seguendo l'indicazione Fo de Driun e puntando subito a dx. in direzione di una altana. Procediamo ora dritti in direzione nord attraversando una zona a calluneto, con numerosi elicrisi, che si alterna alle felci aquiline sino a ricongiungersi a quota 915 col termine di una stradello sterrato che dal recinto compie una vasta curva a sn. ma è purtroppo molto infrascato. (5 min. circa) Poco dopo la traccia piega verso dx. ma diminuisce la pendenza. E superiamo un primo impluvio arrivando poi presso un tratto ancora parzialmente selciato, dove troviamo un ruscelletto (970 m.). passiamo dopo poco il rio Ramaceto 987 m, (circa 16 min dalla partenza). Da qui è evidente la cresta che percorreremo per raggiungere la sommità del Ramaceto stesso, in quanto delimitata da numerosi ed alti faggi. Proseguiamo ancora poco sino a quando davanti a noi scorgiamo un recinto metallico. Abbandoniamo la traccia orizzontale che fiancheggia il recinto per prendere a sn in salita lungo una vaga dorsale arrotondata di argilliti. Al termine dopo una cinquantina di metri si individua una traccia ripida che effettua due ripide curve portandosi poi presso un recinto metallico che noi superiamo a sn. A dx. abbiamo una specie di vago impluvio mentre a sn. una dorsale arrotondata. Le tracce si fanno abbastanza labili poichè si mischiano a passaggi di animali e a parziali erosioni del terreno, comunque occorre risalire molto faticosamente questa dorsale con strettissimi zig zag sino a sbucare all'improvviso presso un pianoro a quota 1120, proprio sotto la cresta del Ramaceto. Il pianoro è parzialmente invaso da felci, ma è un ottimo luogo dove fermarsi un attimo dopo lo strappo precedente e per osservare la zona della cresta. Seguiamo una traccia obliqua sulla dx. in leggera salita e alla fine tagliamo a dx. , valicondo il costone e trascurando una traccia più diretta, prodotta dal pascolo di animali. Troviamo ora una traccia abbastanza ben definita che in una cinquantina di metri ci porta presso un caratteristico faggio isolato in corrispondenza di un nodo orografico importante (40 min circa).1160 m. Qui giunge la vasta dorsale che parte da Prati di Mezzanego e la più breve dorsale che sale dai prati del Ramaceto. E' evidente la differente struttura che compone la zona dell'anfiteatro. Infatti il lato destro dove siamo saliti si presenta come un 'alternanza di piccole dorsali solcate da altrettanti impluvi, che si sono creati per azione erosiva in una zona più erodibile, poichè caratterizzata da numerosi strati di argilliti. Presso il faggio troviamo anche il sentiero segnato con una croce rossa, (purtroppo è abbastanza piccola e non facilmente visibile). Si continua ora lungo la dorsale stando leggermente sul lato destro e attraversando poi un bosco di faggi ad alto fusto decisamente vetusto e con caratteristiche anastomosi, per arrivando dopo un quarto d'ora alla congiunzione con l'alta Via. 1276 m. Percorriamo ora un tratto veramente splendido e panoramico dove il sentiero a volte segue il crinale roccioso vero e proprio, a volte passa sul lato meridionale con una traccia che passa in mezzo alle bancate d'arenaria. Trattandosi di flysch arenacei troviamo bancate d'arenaria, alternate a argiliti e queste sono spesso erose. E' appunto su questi vuoti che passa la traccia, ottimamente segnalata dalle bandierine dell'alta Via, offrendo panorami affascinanti e sensazioni da montagna, purtroppo solo sul versante sud, perchè quello nord è completamente ammantato dai faggi, spesso bassi e abbarbicati a causa del forte vento. Alternando tratti pianeggianti a tratti in lieve salita, con alcuni punti leggermente esposti dove occorre un minimo d'attenzione, specie d'inverno, per la presenza di tratti ghiacciati o innevati, arriviamo sulla cima principale del Ramaceto 1345 m., purtroppo poco panoramica. In questo tratto l'Alta via rimane leggermente sul versante nord, ma è possibile camminare presso il crinale, prestando comunque attenzione alla segnaletica. Dalla sommità si scende ad una selletta, risalendo nuovamente per arrivare poi presso un vasto pratone con vista panoramica, infatti più procediamo verso ovest, più notiamo che il versante aumenta di pendenza, con il tratto sommitale costituito da una serie di bancate rocciose a precipizio sui sottostanti prati del Ramaceto. Arriviamo ad un altra selletta e poco dopo arriviamo alla sommità occidentale del Monte Ramaceto a quota 1320, sormontato da una cappelletta, che può servire da modesto ricovero in caso di necessità. La costruzione fu edificata da Gino Foppiano di Cicagna nel 1949, distrutta da un fulmine nel 66 e riedificata dal Cai di Chiavari nel 71. (40 min circa da dove inizia l'alta Via). Il panorama è notevolissimo, possiamo vedere tutta la zona dei prati del Ramaceto con gli antochi casoni, collegati a Villagrande da una fitta rete di mulattiere, come pure il roccioso Monte Dente che cala sui prati stessi con un roccioso versante orientale costituito da bancate d'arenaria disposte a reggipoggio, ma anche girandosi a nord abbiamo un panorama notevolissimo trovandoci in un punto privo di alberi. A est vediamo il versante nord dello Zatta e più di stante il Gottero, a ovest invece individuiamo facilmente il Monte Leco, a nord abbiamo invece una bella vista sui monti più significativi dell'Aveto con tutta la bastionata del Maggiorasca, il Roncalla e più vicino il paese di Barbagelata ed il Pagliaro. Giriamo attorno alla cappelletta ed iniziamo a scendere stando sul lato sn. del crinale in direzione SO. Seguiamo i segnavia due tondi rossi pieni e quadrato rosso vuoto che passano poco discosti dal crinale. La traccia è abbastanza ripida e su terreno prevalentemente roccioso, ma offre dei bei panorami sul versante est, costituito da ripidi pratoni che danno sulla Val Malvaro. In 20 min circa si arriva al colle di Feia (1072 m.), un avallamento che separa il monte Ramaceto dalla sua anticima, il roccioso Monte Dente (1095 m.). A sn. si stacca una traccia che scende con evidenti ed ampi zig zag sino ai casoni di Pozzuolo. La traccia però scende tra aree soggette ad infrascamento da parte della felce aquilina ed è chiusa al termine da un staccionata difficilmente valicabile. Prendiamo invece a dx lungo il sentiero Fie facendo attenzione ai segni. La traccia piega leggermente a dx. e poi scende abbastanza rapidamente entrando poi in una cerreta. In breve arriviamo al termine del sentiero presso il Pian dei baci 922 m. dove troviamo l'antica mulattiera conosciuta come via di Piacenza. Continuiamo a sn. sempre con i medesimi segnavia, pressochè su traccia pianeggiante, superando un suggestivo tratto lastricato con grossi blocchi in coincidenza di un lastrone roccioso, probabilmente ancora l'originario seicentesco, costruito per permettere il transito alle varie carovane di muli, arrivando in 15 min. alla Ciappa del Dente (925 m), una caratteristica lastronata rocciosa. E un luogo suggestivo e estremamente panoramico, che merita una sosta. Continuiamo ancora sino a giungere al passo del Dente 903 m. importantissimo incrocio di più mulattiere. Con attenzione individuiamo a sn. una traccia che scende subito in direzione di un traliccio, piegando poi a sn. per entrare in un antico castagneto da frutto da dove lungo una traccia arriviamo in breve davanti al circolo del Ramaceto.
Quà il tracciato ( non è GPS! occhio)
http://volo.ntc.it/sestri_gal/anelli_go ... LLI&ID_CM=
Descrizione Itinerario: [Descrizione Itinerario Ridotta]
Dai Casoni di Larvego 740 m. si risale lungo la strada prima asfaltata poi sterrata attraversando una magnifica zona di vasti pratoni dove in alto troviamo numerose ed antiche costruzioni rurali, (Case Perpetua e i più evidenti Casoni di Pozzuolo 830 m, raggiunti da una mulattiera che taglia i prati, sino ad arrivare con un centinaio di metri di dislivello al recinto sopra la stalla di Carlin a quota 850 proprio sotto il versante sud. E' una zona eccezionalmente panoramica su tutto l'anfiteatro, vi è inoltre un cartello del sic che spiega alcune peculiarità della zona. Attraversiamo il recinto dove c'è un varco seguendo l'indicazione Fo de Driun e puntando subito a dx. in direzione di una altana. Procediamo ora dritti in direzione nord attraversando una zona a calluneto, con numerosi elicrisi, che si alterna alle felci aquiline sino a ricongiungersi a quota 915 col termine di una stradello sterrato che dal recinto compie una vasta curva a sn. ma è purtroppo molto infrascato. (5 min. circa) Poco dopo la traccia piega verso dx. ma diminuisce la pendenza. E superiamo un primo impluvio arrivando poi presso un tratto ancora parzialmente selciato, dove troviamo un ruscelletto (970 m.). passiamo dopo poco il rio Ramaceto 987 m, (circa 16 min dalla partenza). Da qui è evidente la cresta che percorreremo per raggiungere la sommità del Ramaceto stesso, in quanto delimitata da numerosi ed alti faggi. Proseguiamo ancora poco sino a quando davanti a noi scorgiamo un recinto metallico. Abbandoniamo la traccia orizzontale che fiancheggia il recinto per prendere a sn in salita lungo una vaga dorsale arrotondata di argilliti. Al termine dopo una cinquantina di metri si individua una traccia ripida che effettua due ripide curve portandosi poi presso un recinto metallico che noi superiamo a sn. A dx. abbiamo una specie di vago impluvio mentre a sn. una dorsale arrotondata. Le tracce si fanno abbastanza labili poichè si mischiano a passaggi di animali e a parziali erosioni del terreno, comunque occorre risalire molto faticosamente questa dorsale con strettissimi zig zag sino a sbucare all'improvviso presso un pianoro a quota 1120, proprio sotto la cresta del Ramaceto. Il pianoro è parzialmente invaso da felci, ma è un ottimo luogo dove fermarsi un attimo dopo lo strappo precedente e per osservare la zona della cresta. Seguiamo una traccia obliqua sulla dx. in leggera salita e alla fine tagliamo a dx. , valicondo il costone e trascurando una traccia più diretta, prodotta dal pascolo di animali. Troviamo ora una traccia abbastanza ben definita che in una cinquantina di metri ci porta presso un caratteristico faggio isolato in corrispondenza di un nodo orografico importante (40 min circa).1160 m. Qui giunge la vasta dorsale che parte da Prati di Mezzanego e la più breve dorsale che sale dai prati del Ramaceto. E' evidente la differente struttura che compone la zona dell'anfiteatro. Infatti il lato destro dove siamo saliti si presenta come un 'alternanza di piccole dorsali solcate da altrettanti impluvi, che si sono creati per azione erosiva in una zona più erodibile, poichè caratterizzata da numerosi strati di argilliti. Presso il faggio troviamo anche il sentiero segnato con una croce rossa, (purtroppo è abbastanza piccola e non facilmente visibile). Si continua ora lungo la dorsale stando leggermente sul lato destro e attraversando poi un bosco di faggi ad alto fusto decisamente vetusto e con caratteristiche anastomosi, per arrivando dopo un quarto d'ora alla congiunzione con l'alta Via. 1276 m. Percorriamo ora un tratto veramente splendido e panoramico dove il sentiero a volte segue il crinale roccioso vero e proprio, a volte passa sul lato meridionale con una traccia che passa in mezzo alle bancate d'arenaria. Trattandosi di flysch arenacei troviamo bancate d'arenaria, alternate a argiliti e queste sono spesso erose. E' appunto su questi vuoti che passa la traccia, ottimamente segnalata dalle bandierine dell'alta Via, offrendo panorami affascinanti e sensazioni da montagna, purtroppo solo sul versante sud, perchè quello nord è completamente ammantato dai faggi, spesso bassi e abbarbicati a causa del forte vento. Alternando tratti pianeggianti a tratti in lieve salita, con alcuni punti leggermente esposti dove occorre un minimo d'attenzione, specie d'inverno, per la presenza di tratti ghiacciati o innevati, arriviamo sulla cima principale del Ramaceto 1345 m., purtroppo poco panoramica. In questo tratto l'Alta via rimane leggermente sul versante nord, ma è possibile camminare presso il crinale, prestando comunque attenzione alla segnaletica. Dalla sommità si scende ad una selletta, risalendo nuovamente per arrivare poi presso un vasto pratone con vista panoramica, infatti più procediamo verso ovest, più notiamo che il versante aumenta di pendenza, con il tratto sommitale costituito da una serie di bancate rocciose a precipizio sui sottostanti prati del Ramaceto. Arriviamo ad un altra selletta e poco dopo arriviamo alla sommità occidentale del Monte Ramaceto a quota 1320, sormontato da una cappelletta, che può servire da modesto ricovero in caso di necessità. La costruzione fu edificata da Gino Foppiano di Cicagna nel 1949, distrutta da un fulmine nel 66 e riedificata dal Cai di Chiavari nel 71. (40 min circa da dove inizia l'alta Via). Il panorama è notevolissimo, possiamo vedere tutta la zona dei prati del Ramaceto con gli antochi casoni, collegati a Villagrande da una fitta rete di mulattiere, come pure il roccioso Monte Dente che cala sui prati stessi con un roccioso versante orientale costituito da bancate d'arenaria disposte a reggipoggio, ma anche girandosi a nord abbiamo un panorama notevolissimo trovandoci in un punto privo di alberi. A est vediamo il versante nord dello Zatta e più di stante il Gottero, a ovest invece individuiamo facilmente il Monte Leco, a nord abbiamo invece una bella vista sui monti più significativi dell'Aveto con tutta la bastionata del Maggiorasca, il Roncalla e più vicino il paese di Barbagelata ed il Pagliaro. Giriamo attorno alla cappelletta ed iniziamo a scendere stando sul lato sn. del crinale in direzione SO. Seguiamo i segnavia due tondi rossi pieni e quadrato rosso vuoto che passano poco discosti dal crinale. La traccia è abbastanza ripida e su terreno prevalentemente roccioso, ma offre dei bei panorami sul versante est, costituito da ripidi pratoni che danno sulla Val Malvaro. In 20 min circa si arriva al colle di Feia (1072 m.), un avallamento che separa il monte Ramaceto dalla sua anticima, il roccioso Monte Dente (1095 m.). A sn. si stacca una traccia che scende con evidenti ed ampi zig zag sino ai casoni di Pozzuolo. La traccia però scende tra aree soggette ad infrascamento da parte della felce aquilina ed è chiusa al termine da un staccionata difficilmente valicabile. Prendiamo invece a dx lungo il sentiero Fie facendo attenzione ai segni. La traccia piega leggermente a dx. e poi scende abbastanza rapidamente entrando poi in una cerreta. In breve arriviamo al termine del sentiero presso il Pian dei baci 922 m. dove troviamo l'antica mulattiera conosciuta come via di Piacenza. Continuiamo a sn. sempre con i medesimi segnavia, pressochè su traccia pianeggiante, superando un suggestivo tratto lastricato con grossi blocchi in coincidenza di un lastrone roccioso, probabilmente ancora l'originario seicentesco, costruito per permettere il transito alle varie carovane di muli, arrivando in 15 min. alla Ciappa del Dente (925 m), una caratteristica lastronata rocciosa. E un luogo suggestivo e estremamente panoramico, che merita una sosta. Continuiamo ancora sino a giungere al passo del Dente 903 m. importantissimo incrocio di più mulattiere. Con attenzione individuiamo a sn. una traccia che scende subito in direzione di un traliccio, piegando poi a sn. per entrare in un antico castagneto da frutto da dove lungo una traccia arriviamo in breve davanti al circolo del Ramaceto.
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- Conte Ugolino
- Titano di Quotazero
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Non sarebbe male a parte che la scheda caratteristiche presenta una lista di si.gecko wrote:Detto fatto! Stampato
Il sistema a Query non sarebbe male è che non me l'hanno mai aggiornato. Era stato un bel lavoretto comunque e anche abbastanza divertente a parte dover andare a Pontedera a fare i tracciati
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- Marco_Bibi
- Utente Attivo
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Ciao a tutti.
Rinfresco un po' questo topic, così interrompo la latitanza dal forum (anche se almeno una volta a settimana do un'occhiata ai nuovi topic).
Stamattina con un amico siamo saliti in vetta al Ramaceto.
Il luogo è molto affascinnante, non solo per l'ampiezza del panorama, ma anche perché è denso di storia, penso soprattutto alla lotta partigiana durante l'ultima guerra (ma solo perché sono fresco di letture al riguardo).
Siamo partiti dal Passo di Romaggi a 724 m. s.l.m.(ma se non sbaglio, lungo la strada, c'era anche un segnale che indicava il Passo del Lupo...non so...mi sono soffermato poco per il vento e il freddo)
Abbiamo seguito il sentiero indicato con due pallini rossi pieni fino al Passo del Dente; da qui abbiamo proseguito lungo la cresta cresta sud (grazie Conte).
L'itinerario diventa da qui alpinistico, si tratta di alpinismo facile, con ampie possibilità di aggirare gli ostacoli e tornare sul sentiero, ma non mi sento di definirlo escursionismo, neanche EE; tanto più vista la friabilità di alcuni settori di roccia presenti lungo le invitanti cenge di sinistra (versante Cichero).
Comunque sia, noi abbiamo trovato il percorso molto bello e rilassante, siamo arriva in vetta al Dente del Ramaceto e da lì abbiamo proseguito per sentiero fino in vetta al Ramaceto stesso.
Qui giunti ci siamo concessi una pausa al sole, cucinando (e poi divorando) una buona pasta e fagioli (è stagione no?...mica faccio scoppiare un putiferio come per il topic del pane?...sto scherzando per carità!).
Rientro tranquillo per il sentiero due pallinini rossi. Molto interessanti (almeno per me) i brevi tratti di sentiero che presentano l'antico selciato.
Il dislivello di salita è di circa 500m.
I tempi di percorrenza approssimativi sono: 1 ora e 30' per la salita, 1 ora per la discesa.
Ringrazio ancora il Conte per la sua sempre interessante guida e consiglio a tutti di visitare il posto.
Ciao
Marco
Rinfresco un po' questo topic, così interrompo la latitanza dal forum (anche se almeno una volta a settimana do un'occhiata ai nuovi topic).
Stamattina con un amico siamo saliti in vetta al Ramaceto.
Il luogo è molto affascinnante, non solo per l'ampiezza del panorama, ma anche perché è denso di storia, penso soprattutto alla lotta partigiana durante l'ultima guerra (ma solo perché sono fresco di letture al riguardo).
Siamo partiti dal Passo di Romaggi a 724 m. s.l.m.(ma se non sbaglio, lungo la strada, c'era anche un segnale che indicava il Passo del Lupo...non so...mi sono soffermato poco per il vento e il freddo)
Abbiamo seguito il sentiero indicato con due pallini rossi pieni fino al Passo del Dente; da qui abbiamo proseguito lungo la cresta cresta sud (grazie Conte).
L'itinerario diventa da qui alpinistico, si tratta di alpinismo facile, con ampie possibilità di aggirare gli ostacoli e tornare sul sentiero, ma non mi sento di definirlo escursionismo, neanche EE; tanto più vista la friabilità di alcuni settori di roccia presenti lungo le invitanti cenge di sinistra (versante Cichero).
Comunque sia, noi abbiamo trovato il percorso molto bello e rilassante, siamo arriva in vetta al Dente del Ramaceto e da lì abbiamo proseguito per sentiero fino in vetta al Ramaceto stesso.
Qui giunti ci siamo concessi una pausa al sole, cucinando (e poi divorando) una buona pasta e fagioli (è stagione no?...mica faccio scoppiare un putiferio come per il topic del pane?...sto scherzando per carità!).
Rientro tranquillo per il sentiero due pallinini rossi. Molto interessanti (almeno per me) i brevi tratti di sentiero che presentano l'antico selciato.
Il dislivello di salita è di circa 500m.
I tempi di percorrenza approssimativi sono: 1 ora e 30' per la salita, 1 ora per la discesa.
Ringrazio ancora il Conte per la sua sempre interessante guida e consiglio a tutti di visitare il posto.
Ciao
Marco
"Chiamatemi Ismaele..."
- roby49
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Monte Ramaceto
Sabato scorso, visto la bella giornata, siamo saliti al Ramaceto da Ventarola.
Poca neve e tanto freddo. L'unico problema è stato il guado dei ruscelli nella prima parte del percorso: erano gonfi d'acqua ed è risultato abbastanza difficoltoso attraversarli..bagnarsi cocn quel freddo non era molto conveniente. Molto bello il panorama dalla vetta: Apuane, Marittime e tutto l'arco alpino erano ben visibili.
Saluti e auguri a Tutti.
Poca neve e tanto freddo. L'unico problema è stato il guado dei ruscelli nella prima parte del percorso: erano gonfi d'acqua ed è risultato abbastanza difficoltoso attraversarli..bagnarsi cocn quel freddo non era molto conveniente. Molto bello il panorama dalla vetta: Apuane, Marittime e tutto l'arco alpino erano ben visibili.
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...se hai soggezione di qualcuno, immaginalo seduto sul cesso.... Tiziano Terzani.
Cerchiamo di costruire parchi per i nostri bambini, non parcheggi per le nostre auto..
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Re: Monte Ramaceto
Anche lì il vento la faceva da padrone?
- roby49
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Re: Monte Ramaceto
purtroppo si.. non c'era alcun posto a ridosso e dopo una decina di minuti siamo dovuti scappare..Ago wrote:Anche lì il vento la faceva da padrone?
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Re: Monte Ramaceto
io ci sono stato sia domenica scorsa che quella prima...passsando prima dal passo di romaggi e la seconda volta invece facendo l'anello crocetta-ramaceto-ventarola-crocetta.
entrambe due belle camminate, la seconda in mezzo ai bellissimi faggi della cresta sommitale, sembrano veramente i guardiani del luogo!
appena ho finito con la fase di sviluppo/digitalizzazione posto qualche fotina.
poi al ritorno nel bosco si incontra il curioso fenomeno di un pezzo di torrente che scorre sospeso sopra una stratificazione di arenaria, rimanendo piu' in alto del fondo della valletta....
entrambe due belle camminate, la seconda in mezzo ai bellissimi faggi della cresta sommitale, sembrano veramente i guardiani del luogo!
appena ho finito con la fase di sviluppo/digitalizzazione posto qualche fotina.
poi al ritorno nel bosco si incontra il curioso fenomeno di un pezzo di torrente che scorre sospeso sopra una stratificazione di arenaria, rimanendo piu' in alto del fondo della valletta....
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
la MANARA ti aspetta!!!
...............
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Re: Monte Ramaceto
dimenticavo, la prima volta si vedeva tutto l'arco alpino dal rosa all'argentera...la seconda invece "solo" elba corsica e giglio, e arco alpino a sprazzi...
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la MANARA ti aspetta!!!
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- roby49
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Re: Monte Ramaceto
Sabato l'arco alpino era visibilissimo, ma sul mare c'era foschia e le isole non si vedevano.disgaggio wrote:dimenticavo, la prima volta si vedeva tutto l'arco alpino dal rosa all'argentera...la seconda invece "solo" elba corsica e giglio, e arco alpino a sprazzi...
...se hai soggezione di qualcuno, immaginalo seduto sul cesso.... Tiziano Terzani.
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Re: Monte Ramaceto
Oggi ho salito il Monte Ramaceto dal versante Sud (Cichero) e l'ho ridisceso con gli sci. Ho sceso un canalino nella parte centro-destra dell'anfiteatro. Neve bruttina in basso, bellissima (tantissima e polverosa) in alto (sopra un vecchio strato di neve ventata). Sciata godibile in alto, anche se non si può fare i curvoni a manetta perchè c'è il rischio di prendere sotto una roccia nascosta; sciata poco appagante in basso, dove la neve è a più di 0°, un pò appiccicosa, ma sono i sassi che danno il maggiore fastidio.
Sarebbe bello fare il canalino direttamente sotto la chiesetta (o casa? non ci sono mai stato) sul lato sinistro dell'anfiteatro, ma ci vuole ancora più neve. Però volendo insistere si poteva fare anche oggi. C'è qualcuno che l'ha mai disceso?
Se volete che posto le foto ditemelo.
Sarebbe bello fare il canalino direttamente sotto la chiesetta (o casa? non ci sono mai stato) sul lato sinistro dell'anfiteatro, ma ci vuole ancora più neve. Però volendo insistere si poteva fare anche oggi. C'è qualcuno che l'ha mai disceso?
Se volete che posto le foto ditemelo.
reach for the sky, cause tomorrow may never come!
Re: Monte Ramaceto
Ciao Lil C, secondo te è possibile salire senza ciaspole sul Ramaceto o si affonda troppo? volevo andare domani a farci un salto.
Re: Monte Ramaceto
bè, io l'ho salito dall'anfitatro Sud. Direi che è troppo ripido per le ciaspole.
Ciaspole non ne avevo, però avevo su I RAMPONI. Per quanto non eccessivamente ripido, le rocce sono coperte da verglas e poi dallo strato di neve fresca. Avevo anche la picca, ma è rimasta sulla spalla.
Penso che con le ciaspole si salga dalle "vie normali", che non conosco ma penso siano dei sentieri che passano sulla cresta.
In cima però di neve ce n'era tanta, per cui credo proprio che camminare sulla cresta senza sci o ciaspole non sia una buona idea. Vai di ciaspole.
Ciaspole non ne avevo, però avevo su I RAMPONI. Per quanto non eccessivamente ripido, le rocce sono coperte da verglas e poi dallo strato di neve fresca. Avevo anche la picca, ma è rimasta sulla spalla.
Penso che con le ciaspole si salga dalle "vie normali", che non conosco ma penso siano dei sentieri che passano sulla cresta.
In cima però di neve ce n'era tanta, per cui credo proprio che camminare sulla cresta senza sci o ciaspole non sia una buona idea. Vai di ciaspole.
reach for the sky, cause tomorrow may never come!
Re: Monte Ramaceto
Ok grazie ora ci medito su un attimo, la mia idea era di salire da una delle vie normali portandomi anche dietro i ramponi e piccozza perchè sicuramente su ci sarà neve dura,era l'avvicinamento nel bosco che mi preoccupa perchè sono sprovvisto di ciaspole e non vorrei affondare totalmente,anche perchè il dislivello non è pochissimo.Ciao grazie
Re: Monte Ramaceto
Su richiesta di Colsub, ecco le immagini, peraltro di scarsissima qualià (le ho fatte col telefonino e da solo)
Sul pendio ci sono grossi massi
Salendo, vista a ponente
Salendo, vista a levante
Rocce incrostate di neve
Quasi in cima
La cresta è piena di neve (per apzu che ci vuole andare senza ciaspole)
"Autoscatto" in cima
Uno scatto per lo "sponsor"
Verso Levante
"Ramaceto South Face" sotto la mia soletta, pronta ad essere sciata
Al ritorno, raggiunta la valle Sturla, mi giro indietro verso la "big wall"
Sul pendio ci sono grossi massi
Salendo, vista a ponente
Salendo, vista a levante
Rocce incrostate di neve
Quasi in cima
La cresta è piena di neve (per apzu che ci vuole andare senza ciaspole)
"Autoscatto" in cima
Uno scatto per lo "sponsor"
Verso Levante
"Ramaceto South Face" sotto la mia soletta, pronta ad essere sciata
Al ritorno, raggiunta la valle Sturla, mi giro indietro verso la "big wall"
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Re: Monte Ramaceto
Grazie per le foto e complimenti per la discesa
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
Re: Monte Ramaceto
Saranno col telefonino ma sono d'effetto! Belle!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Monte Ramaceto
apzu wrote:Ok grazie ora ci medito su un attimo, la mia idea era di salire da una delle vie normali portandomi anche dietro i ramponi e piccozza perchè sicuramente su ci sarà neve dura,era l'avvicinamento nel bosco che mi preoccupa perchè sono sprovvisto di ciaspole e non vorrei affondare totalmente,anche perchè il dislivello non è pochissimo.Ciao grazie
probabilmente se sali dal passo di romaggi puoi trovare condizioni migliori: e' il versante soleggiato, la neve potrebbe essere di meno e trasformata, la maggior parte del dislivello (direi 250 metri su circa 400 metri totali) e' concentrato in una rampa nel bosco, prima e dopo il sentiero sale dolcemente.. invece dal versante ventarola se tanto mi da' tanto troverai un bulacco di neve, e passi piu' in cresta: grosso cu.lo iniziale poi dolce pendenza, ma penso proprio che sia piu' innevato..
ma sono solo supposizioni.
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
la MANARA ti aspetta!!!
...............
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Re: Monte Ramaceto
Ho guardato le foto con molto interesse, non son mai stato su sto monte
La qualità non sarà il massimo ma danno maggior senso di condizioni estreme...
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Re: Monte Ramaceto
... veramente la soletta sembra nel vuoto
Re: Monte Ramaceto
e il versante "interno" del ramaceto e' bello pendente, vedi qua:
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............
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Re: Monte Ramaceto
la seconda foto non c'entra una favazza....
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Re: Monte Ramaceto
Complimenti per la discesa!!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Monte Ramaceto
Oggi con Claudia, Delo e Fabio/5 siamo stati sul Monte Ramaceto, una cima su cui volevo salire da tempo. Abbiamo fatto un anello da Ventarola, seguendo dapprima il triangolo giallo, poi l'alta via che ci ha portato in vetta su crinale. Da li abbiamo proseguito sempre su crinale, molto bello e particolare dove i faggi arrivano fin sul filo della cresta, e abbiamo seguito sempre l'alta via fino al passo della crocetta, dove un sentiero "tre palle gialle" ci ha riportato sul tragitto dell'andata, a pochi minuti da Ventarola. Un anello da circa 4 ore con soste fotogafiche/ristoratrici.
Un giro molto interessante, bellissima la faggeta sul crinale, resa ancora più "attraente" dalle nuvole basse che risalivano veloci il versante sud del ramaceto creando un effetto molto bello. Vetta panoramica, molto carina la cappellina sulla cima.
Ottimi e collaudati compagni di gita, mi ha fatto molto piacere rivedere il Fabio dopo parecchio tempo. Alla prossima!
Qualche foto:
Salita su Crinale
La cima
Io e Fabio sulla vetta
Delo fra terra e nuvole...
La faggeta a filo del crinale
Giochi di nuvole!
Rientro a Ventarola
Margherite
Una strana e bellissima violetta multicolor!
Un giro molto interessante, bellissima la faggeta sul crinale, resa ancora più "attraente" dalle nuvole basse che risalivano veloci il versante sud del ramaceto creando un effetto molto bello. Vetta panoramica, molto carina la cappellina sulla cima.
Ottimi e collaudati compagni di gita, mi ha fatto molto piacere rivedere il Fabio dopo parecchio tempo. Alla prossima!
Qualche foto:
Salita su Crinale
La cima
Io e Fabio sulla vetta
Delo fra terra e nuvole...
La faggeta a filo del crinale
Giochi di nuvole!
Rientro a Ventarola
Margherite
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"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota