Sentiero degli Alpini - M. Toraggio - M. Pietravecchia

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Coren
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Sentiero degli Alpini - M. Toraggio - M. Pietravecchia

Post by Coren »

Salve a tutti, volevo portare i miei amici a fare il percorso ad anello intorno al Toraggio e Pietravecchia (Alpi Marittime, alta Val Nervia).
Ho letto su un sito riguardo la possibilità di effettuare una "divertente discesa" (queste le parole del sito) dalla Cima Occidentale del Toraggio lungo un percorso attrezzato con corda fissa.

Io e i miei amici non abbiamo NESSUNA esperienza di alpinismo, volevo sapere se qualcuno di voi l'aveva già fatta per darci due dritte sulla fattibilità della cosa (che esperienza ci vuole, se è necessaria attrezzatura...).
Ripeto, siamo giovani escursionisti sani e robusti ma non abbiamo mai visto un moschettone in vita nostra.

Grazie e ciao a tutti!
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bade
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Post by bade »

Ciao, non so se stiamo parlando della stessa cosa e io non ci sono mai stato. Leggo però nel libro di Parodi (che non so se voi avete) questa frasi relative al percorso che sale alla cima orientale del Toraggio per la cresta nord e poi fa la traversata alla Cima Occidentale:

difficoltà: F+
L'itinerario seguequasi integralmente la cresta che ad est precipita con lati diruoi, mentre ad ovest digrada tra i larici. E' un percorso che richiede un minimo di esperienza alpinistica, perchè presenta passaggi esposti e difficoltà fino al II grado nel tratto fra le due cime (sarà mica quello che vorreste in parte fare voi per scendere?)


Se fosse questo io direi di andare tranquilli, supposto abbiate un minimo di dimestichezza con i movimenti "mani-piedi" su roccia e supposto non vi dia fastidio percorrere tratti un pò aerei.
Per un F+ la corda e i moschettoni mi pare si possano lasciare a casa...o nel vostro caso nel negozio :wink:

Però non so se sia questo...
In qualunque caso ho visto questo link
http://www.caibordighera.it/Monte%20Toraggio.htm
e mi pare che i tratti di cui si parla siano cose che potete fare tranquillamente, non preoccupatevi...se non è la prima volta che fate un giro per i monti non dovreste aver problemi..anzi, vi divertirete ancora di più! :wink:

Fateci poi sapere com'è andata, ok? Non essendoci mai stato mi piacerebbe sentire un pò qualche commento... :wink:
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bade
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Post by bade »

poi al limite se non vi piace siete sempre in tempo a tornare indietro dalla stessa strada dell'andata, no?
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Coren
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Post by Coren »

No, non è il percorso che avevo in testa io, e se ti devo dire francamente la verità, la cresta che collega le due cime a me fa abbastanza paura.

Avevo in mente di salire alla Cima Occidentale dal versante meridionale come ho già fatto 2 volte e poi scendere da questo percorso provvisto di corda fissa sul lato nord-ovest.
E' chiaro che possiamo vedere com'è e ritornare indietro, soprattutto dato che scendiamo e non saliamo, però dato che volevo portare degli amici (che magari poi iniziano a mugugnare!) volevo un po' informarmi.

In ogni caso se non ci sei mai stato quelle zone meritano davvero, sicuramente da un punto di vista escursionistico, mio padre che è originario della Val Nervia li adora ed è lui che mi ci ha portato e mi ha trasmesso la passione per l'escursionismo.
Da un punto di vista alpinistico però non so cosa ci sia, a parte le ferrate del Pietravecchia.

Ciao e grazie per l'interessamento.
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Fed7
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Post by Fed7 »

Coren wrote:No, non è il percorso che avevo in testa io, e se ti devo dire francamente la verità, la cresta che collega le due cime a me fa abbastanza paura.

Avevo in mente di salire alla Cima Occidentale dal versante meridionale come ho già fatto 2 volte e poi scendere da questo percorso provvisto di corda fissa sul lato nord-ovest.[cut].
Premesso che ci sono stato 10 anni fa ... o forse + .. non ricordo.
Cmq, se non sbaglio, quello che dici tu è la via ferrata "Fratelli ####" ... :oops: ho messo i ### perchè non ricordo il nome .... beh, sta di fatto che se è quella è tutt'altro che banale!
Poi se fatta in discesa :shock:
Ci sono bei tratti sul verticale dove devi salire facendo opposizione!

Oppure, ora che ci penso, c'era una discesa "consigliata" per la bellezza ... ma era una "calata in doppia", dove sono necessarie 2 corde da 100 metri .. beh a meno di non voler fare la giunzione e il "salto" del nodo 8)

Che dire anche se non sono molto sicuro di quel che ho detto, sono abbastanza sicuro che tutti i percorsi attrezzati della zona (a parte il sentiero degli alpini) sono duretti e non banali ... quindi STATE ACCORTI!
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Coren
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Post by Coren »

Mi sembra che tu stia parlando delle ferrate del Pietravecchia, in ogni caso posso sempre chiedere al rifugio di Melosa quando sono su!
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bade
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Post by bade »

Allora com'è andata? non ci fate sapere più nulla? Io volevo andare a fare il sentiero degli alpini...com'è?
Vale la pena?
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Coren
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Post by Coren »

Partiamo venerdì questo, dormiamo nella mia casetta a Camporosso, sabato anello Pietravecchia Toraggio, domenica Valle delle Meraviglie.
8)

Comunque il Sentiero degli Alpini è stupendo, l'ho già fatto due volte, ti parlo da escursionista però.
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bade
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Post by bade »

Vorrei andare a farlo presto il sentiero degli Alpini...vedremo se riuscirò ad organizzare! :P

In caso avessi bisogno di due dritte magari ti scrivo un messaggio via forum, ok? :wink:

Ciao! :smt039

p.s. se ti va poi passa a raccontare del tuo prossimo giro, ok?
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Coren
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Post by Coren »

Bellissimo, non me lo ricordavo così spettacolare, invece ogni volta riesce a sorprendermi.
Abbiamo avuto delle disavventure, la discesa con la corda per il passaggio a nord ovest era fattibilissima, senonchè in un certo punto la corda era completamente ricoperta di neve (eccezzionale in quei posti a metà maggio) e siamo stati costretti a tornare indietro. Inoltre una grossa frana (fra il versante sud del Toraggio verso la cima della Gola dell'Incisa sul Sentiero degli Alpini) ci ha costretti a tornare indietro senza completare l'anello (e allungando notevolmente il cammino).

Nonostante questo e un tempo non bellissimo siamo stati ripagati dalla spettacolarità delle montagne e dai numerosi avvistamenti di animali, oltre ai cavalli selvatici (immancabili nei pascoli a piedi del Toraggio), falchi e corvi anche tanti camosci.

Appena disponibili posterò delle foto!
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bade
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Post by bade »

...bene! Aspetto le foto! :P
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Dani80
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Post by Dani80 »

Avevo mezza idea di fare il sentiero degli Alpini proprio il prossimo week-and ma la questione della frana mi ha messo qualche dubbio. La frana rende completamente inagibile la salita al passo dell'Incisa?
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giumork
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Post by giumork »

ho sentito il cai bordighera, mi hanno detto che a breve dovrebbe passare vigili o protezione civile per mettere una corda e sgombrare la frana e fare quindi in modo di poter rendere di nuovo praticabile il sentiero per tutto il percorso.
Questo intervento dovrebbe essere fatto in questi giorni, tuttavia conviene sentire direttamente il CAI:

cai.bordighera@libero.it
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
http://www.adessospiana.it" onclick="window.open(this.href);return false;
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em
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Post by em »

Il prossimo week-end (2-3-4 giugno) al Colle della Melosa e` prevista questa manifestazione: http://www.cmintemelia.it/doc/programma_fuga06.pdf
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Dani80
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Post by Dani80 »

mmm... allora sarà meglio che pensi a qualche altro itinerario.
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giumork
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Post by giumork »

tieni conto che a giugno il posto è molto frequentato perchè poi comincia a fare troppo caldo.
il 3-4 c'è il cai di imperia,
Il week end 10-11 c'è il cai di moncalieri
il 17-18 ci saranno quelli di liguria da scoprire...
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
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Coren
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Post by Coren »

Dani80 wrote:Avevo mezza idea di fare il sentiero degli Alpini proprio il prossimo week-and ma la questione della frana mi ha messo qualche dubbio. La frana rende completamente inagibile la salita al passo dell'Incisa?

La salita alla Gola dell'Incisa è perfettamente agibile.
Allora l'itinerario che di solito si compie facendo il Sentiero degli Alpini è un otto intorno ai monti Pietravecchia e Toraggio.
Se prendi la cima della Gola dell'Incisa come il centro di questo otto, la frana si trova sul sentiero che dalla Cima della Gola prosegue verso il versante italiano, (est/sud) del Toraggio, abbastanza vicino alla Cima della Gola stessa.
In realtà le frane sono due, una molto vicina all'altra, in quel punto il sentiero dà direttamente sullo strapiombo e quindi non c'è modo di aggirarle. In quanto a passarci sopra lo sconsiglio vivamente, le pietre "poggiano" su un piano fortemente inclinato, se si smuove qualcosa si è trascinati inesorabilmente nel burrone.

In ogni caso penso che si possano trovare itinerari validissimi, la frana fa perdere solo un "quarto" del percorso ad otto.
Ora posto nella gallery una mappetta che spero ti chiarirà le idee.
Last edited by Coren on Fri Jun 02, 2006 0:33, edited 1 time in total.
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Coren
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Post by Coren »

Ho postato la foto nella Gallery-> Alpi Marittime e Cozie -> Itinerari dei Collaboratori -> Coren, in giallo ho evidenziato l'itinerario che farei io:
Da Fontana Italia aggiri il Pietravecchia versante sud sul Sentiero degli Alpini, sali la Gola dell'Incisa, aggiri il Toraggio sul versante francese (lato nord-ovest) sull' AVML, subito dopo Passo di Fonte Dragurina puoi salire in vetta (l'ho segnato in rosso), ed eventualmente scendere per il "Passaggio a Nord Ovest" (in blu). In ogni caso causa frana dovrai tornare sui tuoi passi verso la Gola dell'Incisa, di qua prosegui sull'AVML in direzione la Valletta. Io quindi consiglierei di salire sul Pietravecchia mediante la rotabile militare e fare la panoramicissima discesa in costa (non è segnata ma non puoi sbagliare, segue le pietre di confine), per poi chiudere l'anello.

Se hai altre domande, in particolare sulla salita/discesa per il Toraggio chiedi pure!
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Dani80
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Post by Dani80 »

Grazie mille per la precisione delle indicazioni. La cartina che hai postato è utilissima. Bella l'idea della variante sul Pietravecchia, sicuramente rende l'itinerario ancora più panoramico. Riguardo alla salita dal versante nord-ovest si capisce bene dove inizia? C'è una traccia di sentiero, qualche segno ho bisogna andare di intuito per roccette? Sinceramente quando sono stato sul Toraggio non mi sembrava di aver visto altre traccie oltre che alla normale e alla via Alpinistica di cresta
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Coren
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Post by Coren »

Scusa il colpevole ritardo, ma sono stato impegnatissimo in questi giorni.
Allora il passaggio a nord ovest è una nuova via, io l'ho fatta in discesa ma a metà sono tornato indietro causa neve.

Allora per la discesa basta che dalla Cima Occidentale (quella che accedi per la via normale) tu segua le corde, io non l'ho fatta fino in fondo, ma mi hanno riferito che quando finiscono le corde si seguono tracce di sentiero (in ogno caso provvisto di segnavia, anche se magari non in grande evidenza).
Per salire non ti saprei indicare con sicurezza, sul sentiero c'è comunque il cartello che indica "Passaggio a Nord Ovest".
Ah, per finire il Passaggio a Nord Ovest ha dificoltà analoghe alla Via Normale, quindi praticamente nessuna.
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De-fender06
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Post by De-fender06 »

A tre mesi esatti di distanza siamo tornati sul Toraggio. Questa volta Coren era colpevolmente assente (molto male!) ma mi sono portato dietro la ragazza...scoprendo per altro che adora scalare :roll:

Questa volta abbiamo portato a termine la discesa Nord-Ovest.
Si tratta di una discesa in un ripido vallone alberato con l'aiuto di una grossa corda fissa. La discesa, come del resto la salita, non presenta grosse dificoltà se si esclude il terreno scivolo e la possibilità che qualcuno da sopra faccia cadere qualche masso (Io me la sono vista brutta perchè un vecchhio ha fatto cadere una grossa pietra e me la sono vista passare a 1mt dal visto).
Se avete un po di forza nelle braccia e una discreta forma fisica ve la consiglio. Il tempo di discesa da cima a ricongiungimento col sentiero è di 10/15 minuti.
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bade
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Colla Melosa - Sentiero Alpini - Toraggio - Pietravecchia

Post by bade »

Ieri sono finalmente andato in questa zona.
Partiti in due (io e Fabio) da Genova alle 7:30 (tardi, ma abbiamo un appuntamento alla partenza per le 10!), siamo alle 7:45 al casello di Voltri.
Il viaggio fino all'uscita di Arma di Taggia è andato liscio e rapido. Una volta usciti abbiamo in breve trovato l'imbocco della Valle Argentina e siamo cominciati a salire. La strada non è delle peggiori in quanto a curve e tutto sommato si è arrivati abbastanza agevolmente fino a Badalucco e poi quasi fino a Molini di Triora. Prima di arrivarci abbiamo preso a sinistra il bivio per Colla Langan e poi per Colla Melosa (16 km in tutto dal primo bivio).
Alla fine siamo scesi dall'auto alle 9:50, tutto sommato un viaggio meno lungo di quanto temevo alla partenza. Notiamo subito che nei pressi del rifugio ci sono diverse persone che si stanno imbragando, poi più tardi capiremo.

Passiamo alla cronaca della gita: siamo alla Colla Melosa, il tempo non è dei migliori visto che il cielo è coperto, anche se non minaccioso. Per sicurezza chiediamo una indicazione ad un signore che si trova nei pressi del rifugio e poi cominciamo a risalire la strada, che dopo poche decine di metri diventa sterrata.

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La zona è proprio bella, tutte queste colline boscose e il tipo di strada battuta mi fanno proprio sentire in ambiente alpino. Dopo circa 15 minuti arriviamo a Fontana Itala, dove inizia il sentiero e si deve abbandonare la grossa sterrata. Ci sono diverse auto parcheggiate qui e la fonte è in parte spaccata. C'è un cartello molto evidente che dice chiaro che le ferrate del Pietravecchia sono inagibili causa mancata manutenzione e per questo il cai di bordighera si solleva da ogni responsabilità.

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Non partiamo subito, malgrado guardando il cielo sarebbe il caso...infatti stiamo aspettando i nostri compagni di gita che, seppur partiti da genova, hanno deciso di passare per sterrate e arrivare dall'alto (hanno un fuoristrada). Dopo poco comunque arrivano (matteo, paolo e andrea) e si parte. Ah, c'è pure il mitico cane di Paolo!

Inizialmente il sentiero passa tra roccette e poi diventa molto comodo. Dopo un breve tratto si incontra un bivio. Noi scendiamo sulla sinistra puntanto alla Gola dell'Incisa (arriveremo dall'altro sentiero sulla dex al ritorno, quando chiuderemo l'anello). Si scende in un bel clima alpino, non c'è il sole ma neppure nubi eccessivamente preoccupanti. In breve il percorso comincia ad offrirci davvero dei bei tratti aerei e panoramici. L'opera degli alpini in certi tratti risulta davvero impressionante e grazie ai numerosi tratti con cavo non sentiamo manco l'ombra del pericolo.

Image

Costeggiamo così il Pietravecchia e ad un certo punto troviamo un bivio che sale sulla destra con segnavia triangolo rosso...non fa parte dei nostri progetti ma lo tengo a mente per una gita futura. Proseguiamo in piano e discesa ancora per un bel tratto, abbiamo davanti a noi il Toraggio e si vede bene il tracciato che stiamo per seguire. Il sentiero ora sale a ripidi tornanti verso la gola dell'incisa ma senza raggiungerla, in quando prendiamo a sinistra il bivio per il Passo di Fonte Dragurina. Avanziamo quindi adesso su percorso meno faticoso anche se ancora in salita, e alla fine svoltiamo decisamente sulla destra ritrovandoci in un bellissimo ambiente di prati e fiori.

Image

Il sentiero qui è leggermente in discesa...lo percorriamo...stiamo aggirando il Toraggio e dopo poco incontriamo l'Alta Via dei Monti Liguri. La seguiamo e dopo un bel tratto di salita arriviamo finalmente al Passo di Fonte Dragurina. Qui c'è una persona del soccorso alpino che sta comuncando via radio alcune notizie, pare sia successo qualcosa ed effettivamente durante la mattinata avevamo visto diverse volte l'elicottero del soccorso alpino sorvolare il toraggio.

A questo punto l'anello che ci siamo ripromessi di fare proseguirebbe seguendo l'alta via ma prima vogliamo salire sul Toraggio. Il tempo ormai è da un pò che sta peggiorando e banchi di nebbia oscurano a tratti la nostra visuale. Saliamo seguendo i bolli rossi e fin da subito incomincia a piovere. ci copriamo e proseguiamo. Ad un certo punto ci rendiamo conto di non vederne più. Proviamo a salire per roccette fino in cima ma quando arrivo nel punto più alto mi rendo conto che sarebbe un pò complicato raggiungere la vetta da lì, specialmente con la roccia bagnata. Ritornaimo allora più in basso e ritroviamo i bolli, che questa volta seguiamo fedelmente.

Image

Si tratta di traccia di sentiero ma nell'ultimo breve tratto si deve salire tra rocce e erba e con la pioggia diventa un pò più delicata la situazione. Alla fine raggiungiamo la vetta della cima occidentale, con la croce e la madonnina!

Image

Il tempo di due foto e di un messaggio nel libricino di vetta e poi riscendiamo con molta cautela causa il viscido sotto gli scarponcini.

Arrivati infine di nuovo al Passo ci fermiamo e mangiamo, finalmente. Malgrado la pioggerellina e la nebbia ci gustiamo i panini e anche una colomba, un reperto della Pasqua passata trovato da matteo nel suo stanzino. Pare buona, malgrado tutto.
Ci sta venendo freddo, meglio ripartire..la gita non è affatto finita e ora c'è pioggia e vento...e freddo!

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Appena partiti incontramo la Fonte Dragurina, diamo un'occhiata affascinati dalla roccia che la sovrasta e poi proseguiamo svelti. La nebbia ci avvolge ma successivamente la vista si apre un pò e sulla nostra sinistra possiamo ammirare dell gole ricoperte di alberi e un ambiente selvaggio e molto suggestivo. Alla fine arrivamo alla Gola dell'Incisa, da cui con una brevissima discesa si potrebbe ritrovare il percorso di andata. Noi però proseguiamo sulla AV. Il sentiero sale, mai in modo troppo forte ma constantemente. Dopo un tratto si aggira a ovest il Pietravecchia e si passa ad un percorso più largo, in mezzo la bosco. E' davvero bello muoversi in quell'ambiente immerso nella nebbia e nel silenzio. Si sale sempre, costantemente. Alla fine raggiungiamo i prati del Passo della Valletta e pochi metri più in là troviamo un cartello indicatore e la sterrata che sulla sinistra scende. Non la prendiamo e proseguiamo sulla destra con lo scopo di raggiungere la vetta del Pietravecchia. L'ampia strada erbosa sale...sale...per un 15 minuti. Poi arriviamo in corrispondenza di alcune rovine militari e seguiamo sulla sinistra una traccia che in poche decine di metri ci porta sul punto più alto. C'è un cippo di pietra. Sarà la vetta? non lo so...c'è molta nebbia e non vediamo nulla di più alto intorno a noi...

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Ridiscendiamo al Passo della Valletta e questa volta prendiamo la sterrata che scende. Dopo un tratto seguiamo sulla destra il sentiero. Si scende su terreno bagnato e fangoso, in corrispondenza di un bivio con cartello giriamo a sinistra e poi arrivmao ad una strada sterrata. Ah, ma è quella da cui sono arrivati Matteo,Paolo a Andrea con il fuoristrada! Allora si vede che siamo ancora alti rispetto a dove dobbiamo arrivare. Non conviene seguire la strada ma riprendere il sentiero imboccando un bivio che scende e che passa subito davanti ad una bellissima fonte. Proseguiamo in discesa e alla fine ci ricongiungiamo al percorso fatto all'andata in corrispondenza del primo bivio che avevamo incontrato. E' fatta. Ancora poche centinaia di metri e arriviamo alla sterrata in corrispondenza di Fontana Itala. La gita ormai è finita!

Personalmente posso dire che è stata una bella gita, malgrado il tempo non proprio ottimale. Si tratta di una zona selvaggia e pittoresca e poi il sentiero degli alpini è certamente un valore aggiuntivo. In totale è un giro che può richiedere tra le 6 e le 7 ore, considerando anche le deviazioni per le vette.
Il dislivello totale non è moltissimo ma tra salite e discese e deviazioni per le vette si potrebbe arrivare quasi a 1000 mt, credo.
Last edited by bade on Mon Jun 18, 2007 11:09, edited 1 time in total.
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Post by Roger »

Anche io lo trovo un giro molto bello e caratteristico, anni fa avevo fatto anche le ferrate (anche quelle molto belle) e la cresta del Toraggio (invece piuttosto deludente). Adesso tra l'altro dovrebbe essere nel pieno la fioritura di rododendri nei boschi di larici sul versante nord. Purtroppo è una zona che trovare tempo bello è dura, un po' come succede nelle Apuane... è molto facile trovare nebbia. In ogni caso per chi non lo conosce è sicuramente un posto da vedere. :wink:
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bade
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Post by bade »

Io non conosco i vari nomi ma era davvero pieno di fiori...molto bello! :D
Per la nebbia...per me alla fine fa atmosfera, non mi dispiace.. :wink:
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

UFFA avrei voluto esserci anche io.. :(

sarà per un altra volta! :wink:

Bade leggendo il tuo racconto ho notato una gran quantità di bivi. per individuare la corretta direzione, vi siete mossi con una guida, una recensione, una cartina o qualcosa del genere?
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bade
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Post by bade »

io avevo sia la guida di parodi che quella della serie "In Cima".
In più avevamo cartina. Ma devo dire che nebbia a parte i bivi sono segnati e ci si orienta facilmente... :wink:
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Post by topo »

Pazzaura wrote:UFFA avrei voluto esserci anche io.. :(

sarà per un altra volta! :wink:
se ti organizzi fammi sapere..
è un po' che "punto" il Toraggio :wink:
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

bade wrote:io avevo sia la guida di parodi che quella della serie "In Cima".
In più avevamo cartina. Ma devo dire che nebbia a parte i bivi sono segnati e ci si orienta facilmente... :wink:
Bene... a sto punto però mi sa che si andrà in autunno o inverno.

Topo, più che volentieri!! :D
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Dani80
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Post by Dani80 »

D'autunno e' bellissimo, soprattutto quando ci sono tutti i larici gialli. D'inverno se c'e' ghiaccio secondo me e' alpinistica. Senza picca e ramponi non si va.
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Post by Pazzaura »

Allora andrò in autunno! :wink:
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bade
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Post by bade »

Allora andrò in inverno! :!: :D

A parte tutto...ho messo un bel pò di foto ....

http://www.quotazero.com/gallery/categories.php?cat_id=80

inoltre alcune ora le faccio pure visualizzare nel topic.. :wink:
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Post by Pazzaura »

Ottime foto! in vetta c'era un bel clima eh??
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Post by Fish67 »

Bellissimo giro. Ho sempre trovato nebbia, a parte quando sono andato in autunno.
A detta di mia moglie le ferrate del Pietravecchia sono molto belle ma tostissime.
Ciao, Fabrizio P.
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Alberto
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Post by Alberto »

Ci sono andato un mesetto fa, giro molto bello e particolare soprattutto all'inizio.

In effetti ci sono parecchi bivii ma le indicazioni sono ottime; dalla vetta si può scendere direttamente sul sentiero che avete fatto al ritorno tramite il "passaggio a nord-est" attrezzato a corde fisse, se era bagnato avete fatto bene ad evitarlo comunque.
Una volta arrivati allo stradone scendendo dal passo della valletta conviene salire per 500 metri, prima di un tornante si trova un sentierino carino che porta direttamente all'Allavena senza dover seguire lo sterrato.
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Alec
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Post by Alec »

e bravo bade :D

questa è una zona che non conosco, devo rimediare
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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bade
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Post by bade »

E cosa mi sapete dire del percorso triangolo rosso per il pietravecchia e della cima di tale monte? sono arrivato in cima o no? nella mia vetta c'era solo un cippo (vedi foto qui sopra)... :roll:
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Alec
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Post by Alec »

bade wrote:E cosa mi sapete dire del percorso triangolo rosso per il pietravecchia e della cima di tale monte? sono arrivato in cima o no? nella mia vetta c'era solo un cippo (vedi foto qui sopra)... :roll:
ho una guida di scialpinismo molto dettagliata ed è descritto anche il pietravecchia

non parla di croci o particolari segnali in vetta (di solito se ci sono c'è scritto)

quindi può darsi che fosse la vetta..
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

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bade
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Post by bade »

...altrimenti mi tocca ritornare a cercarla.. :D
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Alec
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Post by Alec »

bade wrote:...altrimenti mi tocca ritornare a cercarla.. :D
per forza
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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granpasso
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Post by granpasso »

Già, sono montagne molto interessanti e belle con un sacco di possibilità.
il sentiero degli alpini offre il meglio di sè in primavera con la fioritura.
le ferrate sono belle e nelle varianti facili non troppo dure. Purtroopo ora versano in stato di abbandono. Il caduto di ieri :( , Aldo Candian è stato uno dei realizzatori.
Alle spalle del pietravecchia scende, in territorio francese il mitico vallone dela bendola. uno degli itinerari torrentistici più lunghi di europa. Un bivacco per 1600 mt dislivello e quasi 10km fdi sviluppo.
Ai balconi di marta è possibile visitare dele fortificazioni sotteranee molto estese che richiedono illuminazione molto efficiente e confidenza con ambiente speleo.
Ciao.
Belin !
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