o ancestrali...delorenzi wrote:Diciamo pure desueti...alec wrote:si avevo immaginato....dags1972 wrote:contrario di In pervioalec wrote:topo wrote:il sentiero S.Martino - Canate (cerchio barrato rosso FIE) è ad oggi percorribile...
la mandria del corso domenica dovrebbe anzi averlo reso più pervio
topo usa spesso questi termini....come dire....mai sentiti
Monte Alpesisa
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Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Domenica 10 ho effettuato un bel percorso ad anello, la mia prima volta in questa zona: Prato - San Martino - Canate - Gola di Monte Lago - Capenardo (cerchio sbarrato) e poi Capenardo - Calvari - Cavassolo - Prato (quadrato rosso, sentiero dell'acquedotto). Circa 17 km che ho percorso in 6h15' con qualche doverosa sosta per ammirare il panorama. Dalla gola del monte Lago, l'Antola innevato grazie al mio binocolo sembrava ad un passo.
Vorrei chiedere agli esperti lumi sui sentieri A, B, C e D le cui segnalazioni ho incontrato in alcuni punti. Devo dire che questi segnavia sono piuttosto scoloriti ed anche il sentiero sotto Calvari è un po' invaso dai rovi. Qualcuno sa i percorsi dei sentieri A, B, C, D e magari ha una mappa?
Vorrei chiedere agli esperti lumi sui sentieri A, B, C e D le cui segnalazioni ho incontrato in alcuni punti. Devo dire che questi segnavia sono piuttosto scoloriti ed anche il sentiero sotto Calvari è un po' invaso dai rovi. Qualcuno sa i percorsi dei sentieri A, B, C, D e magari ha una mappa?
i sentieri con le lettere in zona Capenardo dovrebbero essere i I SENTIERI DELLA LUNANUOVA di cui antolino diceva
cartello molto sbiadito che si trova al colletto sopra Canate
io posso inserire questa foto ma non so quanto possa essere d'aiutoantolino wrote: ... sinceramente i sentieri non so in che condizione siano, conservo ancora una vecchissima piantina di detti sentieri ( che in molti casi erano gli stessi marcati FIE ) so che i segnavia erano dei quadrati bianchi con delle lettere rosse.
cartello molto sbiadito che si trova al colletto sopra Canate
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Cari amici, l'esperienza della Lunanuova è terminata qualche anno fa (direi ormai almeno 7 od : la comunità era stata ideata da don Paolo Farinella, che aveva lavorato moltissimo sul fronte del recupero dei tossidodipendenti, realizzando molte iniziative (il top uno spettacolo di Beppe Grillo sotto la cima del monte Capenardo, i cosiddetti "prati", per raccogliere fondi). L'esperienza, poi, per vari problemi (economici e di rapporti umani) s'è esaurita, Farinella è andato a studiare (è un esperto biblista) a Gerusalemme e, tornato da 3-4 anni, ora opera a San Torpete, nel Centro storico. Tutte le varie realtà create (coltivazioni bio, ecc...) sono andate perdute e i cartelli restano a testimoniare quell'esperienza.
- Sentiero S.M. Struppa-Canate: l'ho fatto qualche anno fa salendo all'Alpesisa e poi seguendo l'alta via sino a Busalla; è poco battuto e per questo può risultare impervio. Un paio d'anni fa è morto un ragazzo (non un vero e proprio escursionista, ma una persona un po' sbandata, comunque cadendo giù per un cedimento del sentiero) ed è stato ritrovato dopo un po' di giorni.
- Canate resta ancora destinazione di un po' di gente freak e viene raggiunta solitamente da Marsiglia o da un sentiero con moltissimi scalini che si prende seguendo la strada semiprivata che dalla località Cavassolo segue il vallone.
- Sentiero S.M. Struppa-Canate: l'ho fatto qualche anno fa salendo all'Alpesisa e poi seguendo l'alta via sino a Busalla; è poco battuto e per questo può risultare impervio. Un paio d'anni fa è morto un ragazzo (non un vero e proprio escursionista, ma una persona un po' sbandata, comunque cadendo giù per un cedimento del sentiero) ed è stato ritrovato dopo un po' di giorni.
- Canate resta ancora destinazione di un po' di gente freak e viene raggiunta solitamente da Marsiglia o da un sentiero con moltissimi scalini che si prende seguendo la strada semiprivata che dalla località Cavassolo segue il vallone.
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L'ultima volta che l'ho fatto io, e parlo di quattro/cinque anni fà, era proprio in cattive condizioni... Ma la cosa che ricordo di quella gita è l'incontro ravvicinato con un cinghiale. All'improvviso nel bosco, ho sentito rumore sopra di noi a cinquanta metri e ho visto subito cos'era... Cercando di sembrare tranquillissimo ho fatto salire la persona che era con me su un albero mentre il rumore si avvicinava e poi ho cercato di sistemarmi anche io: per fortuna arrivato a cinque metri ci ha guardato un pochino e dopo uno o due minuti (lunghissimi) se n'è andato.terralba wrote:- Sentiero S.M. Struppa-Canate: l'ho fatto qualche anno fa salendo all'Alpesisa e poi seguendo l'alta via sino a Busalla; è poco battuto e per questo può risultare impervio. Un paio d'anni fa è morto un ragazzo (non un vero e proprio escursionista, ma una persona un po' sbandata, comunque cadendo giù per un cedimento del sentiero) ed è stato ritrovato dopo un po' di giorni.
Non ho problemi ad ammettere che ero abastanza "colpito", ho passato il resto della gita a guardarmi intorno
Non era neanche grossissimo... Ma bastava ed avanzava!
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Il sentiero in effetti taglia pendii abbastanza ripidi ma non è mai pericoloso. Certo in montagna una disgrazia può sempre capitare. Oltretutto l'ho trovato discretamente pulito con solo qualche rovo di troppo subito prima di Canate ma il pezzo più infrascato era sotto Capenardo (non Calvari come avevo scritto erroneamente) dove ho dovuto lavorare di bastone per un tratto per aprirmi la via.BlackMagic wrote:L'ultima volta che l'ho fatto io, e parlo di quattro/cinque anni fà, era proprio in cattive condizioni... Ma la cosa che ricordo di quella gita è l'incontro ravvicinato con un cinghiale. All'improvviso nel bosco, ho sentito rumore sopra di noi a cinquanta metri e ho visto subito cos'era... Cercando di sembrare tranquillissimo ho fatto salire la persona che era con me su un albero mentre il rumore si avvicinava e poi ho cercato di sistemarmi anche io: per fortuna arrivato a cinque metri ci ha guardato un pochino e dopo uno o due minuti (lunghissimi) se n'è andato.terralba wrote:- Sentiero S.M. Struppa-Canate: l'ho fatto qualche anno fa salendo all'Alpesisa e poi seguendo l'alta via sino a Busalla; è poco battuto e per questo può risultare impervio. Un paio d'anni fa è morto un ragazzo (non un vero e proprio escursionista, ma una persona un po' sbandata, comunque cadendo giù per un cedimento del sentiero) ed è stato ritrovato dopo un po' di giorni.
Non ho problemi ad ammettere che ero abastanza "colpito", ho passato il resto della gita a guardarmi intorno
Non era neanche grossissimo... Ma bastava ed avanzava!
Anche a me è capitato un paio di volte di incontrare un cinghiale ma, a ragione, sono molto più spaventati loro dell'uomo. Una volta sotto il monte Bocco nell'appennino parmense ho visto da lontano una madre scappare con cucciolata al seguito. La madre pone la tana in zone con fitta vegetazione, lontano dai sentieri battuti, e per proteggere i piccoli può anche attaccare l'uomo, evento comunque rarissimo per un escursionista.
swann1000 wrote:
Sono stato domenica 4 Maggio sul Monte Alpesisa. Dalla vetta si gode un panorama splendido su Genova e sui monti a 360 gradi.
Ho un quesito: l'AV (Alta Via) passa attorno al monte ma, una volta sceso dall'altra parte non ho trovato nessuna indicazione ........morale........ho dovuto risalire il monte e ridiscendere dalla parte da dove ero venuto. Mi sembra strano. Qualcuno conosce la zona?
La pèarte da dove sono sceso è quella che conduce al Monte Lago.
bade wrote:swann1000 wrote:
Sono stato domenica 4 Maggio sul Monte Alpesisa. Dalla vetta si gode un panorama splendido su Genova e sui monti a 360 gradi.
Ho un quesito: l'AV (Alta Via) passa attorno al monte ma, una volta sceso dall'altra parte non ho trovato nessuna indicazione ........morale........ho dovuto risalire il monte e ridiscendere dalla parte da dove ero venuto. Mi sembra strano. Qualcuno conosce la zona?
La pèarte da dove sono sceso è quella che conduce al Monte Lago.
perchè passa un bel pò più in basso della vetta, fa un largo giro e rispunta nei pressi del valico sopra canate di marsiglia
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
risposta per Antolino
E' come pensavo, passa molto basso e occorre superare il monte Lago per ritrovare l'AV.
Grazie, Gian.
Grazie, Gian.
Gianluigi di Tortona Blog: http://blog.libero.it/swann1000" onclick="window.open(this.href);return false;
SIMPLEX SIGILLUM VERI
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bussolotto per le firme
Come si vede dalla foto scattata ieri, il bussolotto per le firme non c'è.
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Re: risposta per Antolino
swann1000 wrote:E' come pensavo, passa molto basso e occorre superare il monte Lago per ritrovare l'AV.
Grazie, Gian.
Questo mi conforta nella mia idea, che ho già esposto nel post sul Monte Lago nella sezione ripristino sentieri: tracciare un allacciamento fra Colletto M. Lago. Monte Lago, Alpesisa e innesto sull'Av presso la Gola di Sisa (tre punti rossi dal colletto all'Alpesisa e tre gialli dal versante Valle Scrivia). Tra l'altro, salendo l'Av dalla Gola o discendendone dal colletto del M. Lago nessuna indicazione fa individuare il sentierino che porta in cima all'Alpesisa. Non mi sembra un'opera ciclopica, certo tutta l'attività Fie è basata sul volontariato e va già bene che ci sia gente che va a faticare per adeguare la segnaletica dei sentieri. C'è solo da ringraziare.
pace e bene
Re: risposta per Antolino
Grazie,terralba wrote:swann1000 wrote:E' come pensavo, passa molto basso e occorre superare il monte Lago per ritrovare l'AV.
Grazie, Gian.
Questo mi conforta nella mia idea, che ho già esposto nel post sul Monte Lago nella sezione ripristino sentieri: tracciare un allacciamento fra Colletto M. Lago. Monte Lago, Alpesisa e innesto sull'Av presso la Gola di Sisa (tre punti rossi dal colletto all'Alpesisa e tre gialli dal versante Valle Scrivia). Tra l'altro, salendo l'Av dalla Gola o discendendone dal colletto del M. Lago nessuna indicazione fa individuare il sentierino che porta in cima all'Alpesisa. Non mi sembra un'opera ciclopica, certo tutta l'attività Fie è basata sul volontariato e va già bene che ci sia gente che va a faticare per adeguare la segnaletica dei sentieri. C'è solo da ringraziare.
hai afferrato in pieno i miei dubbi.
Gian.
PS: come si fa a apartecipare ai gruppi per la manutenzione dei sentieri?
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Re: risposta per Antolino
Questo mi conforta nella mia idea, che ho già esposto nel post sul Monte Lago nella sezione ripristino sentieri: tracciare un allacciamento fra Colletto M. Lago. Monte Lago, Alpesisa e innesto sull'Av presso la Gola di Sisa (tre punti rossi dal colletto all'Alpesisa e tre gialli dal versante Valle Scrivia). Tra l'altro, salendo l'Av dalla Gola o discendendone dal colletto del M. Lago nessuna indicazione fa individuare il sentierino che porta in cima all'Alpesisa. Non mi sembra un'opera ciclopica, certo tutta l'attività Fie è basata sul volontariato e va già bene che ci sia gente che va a faticare per adeguare la segnaletica dei sentieri. C'è solo da ringraziare.[/quote]
in effetti quello che fanno è tanta manna, coi tempi che corrono..
ma l'idea della segnalazione ( o ri-segnalazione...) è da tenere buona
in effetti quello che fanno è tanta manna, coi tempi che corrono..
ma l'idea della segnalazione ( o ri-segnalazione...) è da tenere buona
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Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
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- Pazzaura
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locontim wrote:Dopo molti anni siamo ritornati sul monte Alpesisa, alpestre cima, proprio nell'immediato entroterra di Genova.
Il sentiero si inerpica in maniera molto decisa e forse perchè poco allenati, abbiamo faticato a guadagnare la cima.
Siamo scesi poi sul versante opposto alla ricerca dell'AV, che abbiamo trovato , anche se un minimo di segnalazioni renderebbe più semplice l'escursione, sopratutto ai meno esperti.
I due rombi rossi in salita, pur non essendo ripassati da un po di tempo sono comunque ancora ben visibili.
Ottima invece la segnaletica sull'Av e sul sentiero FIE croce rossa da Gola di Sisa a San Martino.
Unica nota stonata è stato il meteo che ogni tanto ci ha regalato qualche breve "doccia".
Inoltre, la sommità del monte era avvolta nella nebbia e ha impedito una ampia vista che diversamente sarebbe stata panoramica.
alcune foto al link
http://www.cralgalliera.altervista.org/alpesisa08.pdf
saluti a tutti
maurizio
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Stamattina veloce (in tutti i sensi) salita sull'Alpesisa dal valico di Trensasco. Alla fine in poco più di 5 ore abbiamo fatto 22 km e 650 m. in dislivello. Giornata da urlo con una vista a dir poco stupenda! Rovinata solo dal vento, forte che nei crinali quasi ti buttava in terra. L'itinerario seguito è quello che dal valico segue per un tratto la Rigantoca per poi continuare in piano fin dalla galleria dell'acquedotto.Si prosegue poi sul sentiero che sale ai Piani di Creto. Qui si incontrano i segni AV e seguendo per un breve tratto la strada si prosegue fino alla Gola di Sisa. Si segue ancora l'AV per un breve tratto fino alla deviazione (ometto) che sale nel bosco a destra fino a raggiungere il crunale e la caratteristica croce di vetta.
Domani metto qualche foto.
Domani metto qualche foto.
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
Quakche foto della sgroppata....
le altre foto qui
http://www.paolosnow.it/Appennino/alpesisa/index.htm
le altre foto qui
http://www.paolosnow.it/Appennino/alpesisa/index.htm
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
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In piano sicuro....devi anche però contare il dislivello e ti assicuro che abbiamo tenuto un bel passo svelto. La tua allieva alla fine non vedeva l'ora di arrivare al valico.mazzysan wrote:Senza nulla togliere a Paolo59, di cui si conosce assai bene la preparazione, una media attestata sui 5 Km/ora è considerata nella norma (più o meno).gecko wrote:22 km in 5 ore veloce è riduttivo!!!
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
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Grazie! La cosa era solo dettata dal fatto che, al pomeriggio, la mia socia doveva entrare al lavoro.... A me dispiaceva il fatto che non fosse mai salita sull'Alpesisa e allora ci abbiamo dato una botta!Pazzaura wrote:Secondo me 22 km in 5 ore sono ottimi. 5 km all'ora è un passo normale in pianura, ma in salita è molto veloce, e per di più sarebbe senza nessuna sosta...
Complimenti!
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
Oggi anch'io ho approfittato della splendida giornata e all'ora di pranzo sono partito da dietro casa, all'inizio di via Chiodo, son salito al Righi, da qui ho seguito la frequentatissima (beh, di giorno feriale un po' meno) strada fino a Trensasco, da dove ho seguito l'itinerario descritto da Paolo59. In cima c'era un po' di vento (temevo di più) e il freddo si faceva sentire, soprattutto perché ero vestito molto leggero. Per emergenza mi ero messo nello zainetto anche la luce frontale, ma non è servita, anzi, adesso mi sto godendo dalla finestra di casa il tramonto dietro le Alpi Marittime. Ad occhio e croce ho percorso 38 km e 900-1000 m. di dislivello. Mi son proprio divertito!
Adesso mi vado a fare un bagno, le gambe hanno bisogno di rilassarsi.
Adesso mi vado a fare un bagno, le gambe hanno bisogno di rilassarsi.
Bel giro...........cominci ad allungare ? Ovviamente sei stato appena sotto le 4 oreOggi anch'io ho approfittato della splendida giornata e all'ora di pranzo sono partito da dietro casa, all'inizio di via Chiodo, son salito al Righi, da qui ho seguito la frequentatissima (beh, di giorno feriale un po' meno) strada fino a Trensasco, da dove ho seguito l'itinerario descritto da Paolo59. In cima c'era un po' di vento (temevo di più) e il freddo si faceva sentire, soprattutto perché ero vestito molto leggero. Per emergenza mi ero messo nello zainetto anche la luce frontale, ma non è servita, anzi, adesso mi sto godendo dalla finestra di casa il tramonto dietro le Alpi Marittime. Ad occhio e croce ho percorso 38 km e 900-1000 m. di dislivello. Mi son proprio divertito!
Adesso mi vado a fare un bagno, le gambe hanno bisogno di rilassarsi.
P.S.
Secondo me 22 km in 5 ore sono ottimi. 5 km all'ora è un passo normale in pianura, ma in salita è molto veloce, e per di più sarebbe senza nessuna sosta...
Su percorso di montagna siamo sui 3km/h. Su un tracciato come questo senza forti dislivelli e con sentieri agevoli anche 4Km/h
Belin !
In effetti in 3 ore e 42 minuti sono andato e tornato. Mi sono stupito, anche perché nella prima ora mi sentivo un po' legnosogranpasso wrote: Bel giro...........cominci ad allungare ? Ovviamente sei stato appena sotto le 4 ore
Sono sentieri sui quali si può andare belli svelti, a parte lo strappo finale, che è ripidissimo e sul quale c'era ancora neve, che si poteva comunque evitare di calpestare, volendo. Per prudenza ho preferito passare sull'erba, visto che ero in scarpette.granpasso wrote: P.S.Secondo me 22 km in 5 ore sono ottimi. 5 km all'ora è un passo normale in pianura, ma in salita è molto veloce, e per di più sarebbe senza nessuna sosta...
Su percorso di montagna siamo sui 3km/h. Su un tracciato come questo senza forti dislivelli e con sentieri agevoli anche 4Km/h
In piano e su strada con fondo buono la media è anche di 6 Km all'ora, ma quando si inizia ad andare in salita la media scende.mazzysan wrote:Senza nulla togliere a Paolo59, di cui si conosce assai bene la preparazione, una media attestata sui 5 Km/ora è considerata nella norma (più o meno).gecko wrote:22 km in 5 ore veloce è riduttivo!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Ieri, mentre Sara era allo stadio (no comment) e visto il tempo uggioso, mi sono fatto un giretto con Frankie per togliermi qualche curiosità sul Rio Torbido e sulla zona di Canate.
Da Sanguineto sono andato alla Gola di Sisa, di qua sono sceso con percorso inizialmente poco logico (prima ho preso l'altavia verso Creto, poi ho attraversato per tracce in riva sinistra fino a riportarmi sul sentiero "+" rosso che immagino parta proprio dal colletto) verso San Martino di Struppa. Il sentiero è in realtà una carrareccia che era una piccola opera d'arte. 2 metri di larghezza, interamente lastricata con grosse pietre sui bordi e pietre più piccole al centro. Purtroppo ma inevitabilmente dove si era rovinata è stata cementata.
Attraversato il bellissimo borgo di Noceto e Croce (almeno questi sono i nomi riportati sulle carte) mi sono riportato sul sentiero "due rombi rossi" che, dritto per dritto, sale il crinale sud del Sisa, attraversando in alto bei pascoli con una nutrita mandria di vacche e... tori.
Inutile dire che i 600 metri di dislivello per tornare ai 985 dell'Alpesisa me li sono fatti sotto un sole feroce .
Ma guardiamo i vantaggi: in cima Frankie non abbaiava...
Dal crinale si vede benissimo la valle di Canate e Marsiglia e dalla vetta il panorama spazia a 360°... peccato per la foschia generalizzata.
Dall'alpe sono sceso alla gola (l'altavia che va verso Scoffera è stata risegnata e ripulita, grazie ai volontari!) e tornato a Sanguineto.
Lo stesso giro si può fare partendo da Creto oppure, ovviamente, da Struppa, ma consiglio di aspettare una giornata di pioggia o... l'autunno.
Ciao
Skeno
N.B. C'è da cambiare il quaderno di vetta, se qualcuno che ci va prossimamente se lo ricorda...
Da Sanguineto sono andato alla Gola di Sisa, di qua sono sceso con percorso inizialmente poco logico (prima ho preso l'altavia verso Creto, poi ho attraversato per tracce in riva sinistra fino a riportarmi sul sentiero "+" rosso che immagino parta proprio dal colletto) verso San Martino di Struppa. Il sentiero è in realtà una carrareccia che era una piccola opera d'arte. 2 metri di larghezza, interamente lastricata con grosse pietre sui bordi e pietre più piccole al centro. Purtroppo ma inevitabilmente dove si era rovinata è stata cementata.
Attraversato il bellissimo borgo di Noceto e Croce (almeno questi sono i nomi riportati sulle carte) mi sono riportato sul sentiero "due rombi rossi" che, dritto per dritto, sale il crinale sud del Sisa, attraversando in alto bei pascoli con una nutrita mandria di vacche e... tori.
Inutile dire che i 600 metri di dislivello per tornare ai 985 dell'Alpesisa me li sono fatti sotto un sole feroce .
Ma guardiamo i vantaggi: in cima Frankie non abbaiava...
Dal crinale si vede benissimo la valle di Canate e Marsiglia e dalla vetta il panorama spazia a 360°... peccato per la foschia generalizzata.
Dall'alpe sono sceso alla gola (l'altavia che va verso Scoffera è stata risegnata e ripulita, grazie ai volontari!) e tornato a Sanguineto.
Lo stesso giro si può fare partendo da Creto oppure, ovviamente, da Struppa, ma consiglio di aspettare una giornata di pioggia o... l'autunno.
Ciao
Skeno
N.B. C'è da cambiare il quaderno di vetta, se qualcuno che ci va prossimamente se lo ricorda...
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Confermo: le mucche sono rossicce e splendide, io ho visto una mandria di almeno 50 capiTrammax wrote:Belin mi fa un gran piacere che l' Alpe di Sisa sia di nuovo utilizzato per il bestiame, credo che per qualche anno non abbiano caricato il pascolo, tra l'altro prima avevano delle splendide limousine rosse (le vacche, non le macchine )...
Ciao
Skeno
ciao! saranno quelle che in genere pascolano al capenardo e al candelozzo?skeno wrote:Confermo: le mucche sono rossicce e splendide, io ho visto una mandria di almeno 50 capiTrammax wrote:Belin mi fa un gran piacere che l' Alpe di Sisa sia di nuovo utilizzato per il bestiame, credo che per qualche anno non abbiano caricato il pascolo, tra l'altro prima avevano delle splendide limousine rosse (le vacche, non le macchine )...
Ciao
Skeno
Re: Monte Alpesisa
avete messo tante foto però solo una dà l'idea della spettacolare vista del mare:
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Re: Monte Alpesisa
Molto bello il riflesso controluce, Andrea89 !!
Giorgio
Giorgio
Re: Monte Alpesisa
grazie. E' quello che ricordo di + di quella giornata.