Valle gesso - Il ritorno dei Lup
Moderators: Moderatori, Moderatori di sezione (Arrampicata sportiva)
Valle gesso - Il ritorno dei Lup
In Valle Gesso dopo S.Anna di Valdieri, oltrepassare Tetti Gaina ( sbarra ) e raggiungere la piccola borgata di Tetti Lup ...
Scoglio del Lup - Avancorpo di destra ( 1.700 ca )
Via : Il ritorno dei Lup
Sviluppo : 400 m circa
Difficoltà : D - 5c/6a max ( 5c obbl )
Attrezzatura : fissa a spit, soste a spit o spit+chiodo
utili cordoni per le soste su alberi e friend medi
Avvicinamento : dalla borgata Tetti Lup seguire il sentiero nel bosco seguendo le tacche rosse e gli ometti come per l'accesso allo scoglio principale ed all'avancorpo di sinistra; percorso un tratto di pietraia si entra nuovamente in un boschetto, tralasciare il bivio a sinistra che conduce alla cascatella ( tacca rossa e cordino ) e deviare decisamente a destra nel bosco costeggiando a distanza una bastionata rocciosa, per vaga traccia si prosegue quasi in orizzontale per circa 150 m fino a risalire a delle placche dove attacca la via, targhetta alla base e spit visibile [ 40 min ]
L1 : si sale diritti sulla placca grigia ben lavorata superando alcuni risalti e giungendo alla base di un'evidente fessura, la si scala ed in corrispondenza di un piccolo strapiombino si devia decisamente a destra su placche articolate, -- chiodatura qui un po' lunga, lo spit successivo non è visibile dal basso -- si esce facilmente sulla cengia dove si trova la sosta [ 5b ]
L2 si sale verso destra sull'evidente placca, prima abbattuta e poi piu' verticale con bei passaggi tecnici fino a ribaltarsi su una cengia intermedia, percorso qualche metro si attacca un pilastrino leggermente strapiombante -- da affrontare con decisione sono presenti comunque buoni appigli -- lo si sale e supera per andare a sostare su albero [ 6a ]
L3 facile traverso di trasferimento con andamento diagonale verso sinistra a raggiungere una grossa cengia dove si sosta nuovamente su albero
L4 : dalla cengia si attacca diritti a placca -- primo moschettonaggio un po' lungo e senza possibilità d'integrare,da affrontare con cautela -- e si supera in sequenza prima una bella fessurina e poi una lama in leggero strapiombo che in diagonale verso destra conduce alle placche successive, dove procedendo a risalti seguendo un vago speroncino si giunge in sosta -- tiro molto lungo, al limite dei 50 m, attenzione agli attriti della corda nel rinviare le protezioni -- [ 5c/6a ]
L5 : si oltrepassa l'enorme cengia di sosta per andare ad attaccare la parete successiva, inizialmente con un passo singolo un po' atletico in partenza -- evitabile -- e poi proseguendo per rocce articolate in direzione di un gruppo di faggi
-- la chiodatura si fa piu' rada, ma le difficoltà agevoli e l'ampia possibilità di protezione non creano problemi -- [ 5b singolo ]
L6 : traverso di trasferimento, tagliando in diagonale verso sinistra ed in leggera discesa si attraversa un canale dirigendosi sul fronte opposto verso un altro gruppo di faggi dove si sosta per il tiro successivo
L7 : si attacca una placca ben lavorata ed un po' sporca -- chiodatura iniziale un po' lunga -- e con un passo un po' atletico ci si ribalta sulla placconata successiva dove si procede in aderenza alla sosta [ 4b ]
L8 : attaccando a destra di un piccolo strapiombino si procede per placche articolate ed intervallate fino alla sosta successiva -- due chiodi con cordone -- [ 4b ]
L9 : un passo singolo ben appigliato e poi facile fino all'uscita, sosta indicata da un cordone su albero [ 4b singolo ]
Note :
- con corde da 60 m gli ultimi due tiri possono essere concatenati
- c'è la possibilità di proseguire ancora per 1 o 2 tiri sulla placconata successiva, per poi ridiscendere in doppia ed affrontare la discesa a piedi
Discesa : dall'ultima sosta su albero imboccare l'evidente traccia che scende nel canale che separa l'avancorpo dallo scoglio principale, ripido da affrontare con cautela, fino a giungere alla base dello Scoglio del Lup, da qui a ritroso per il sentiero normale di accesso, passando presso l'avancorpo di sinistra si ritorna al parcheggio [ 40-50 min ]
panorama alla sosta
tiro di uscita
lunghezza 4
...
Scoglio del Lup - Avancorpo di destra ( 1.700 ca )
Via : Il ritorno dei Lup
Sviluppo : 400 m circa
Difficoltà : D - 5c/6a max ( 5c obbl )
Attrezzatura : fissa a spit, soste a spit o spit+chiodo
utili cordoni per le soste su alberi e friend medi
Avvicinamento : dalla borgata Tetti Lup seguire il sentiero nel bosco seguendo le tacche rosse e gli ometti come per l'accesso allo scoglio principale ed all'avancorpo di sinistra; percorso un tratto di pietraia si entra nuovamente in un boschetto, tralasciare il bivio a sinistra che conduce alla cascatella ( tacca rossa e cordino ) e deviare decisamente a destra nel bosco costeggiando a distanza una bastionata rocciosa, per vaga traccia si prosegue quasi in orizzontale per circa 150 m fino a risalire a delle placche dove attacca la via, targhetta alla base e spit visibile [ 40 min ]
L1 : si sale diritti sulla placca grigia ben lavorata superando alcuni risalti e giungendo alla base di un'evidente fessura, la si scala ed in corrispondenza di un piccolo strapiombino si devia decisamente a destra su placche articolate, -- chiodatura qui un po' lunga, lo spit successivo non è visibile dal basso -- si esce facilmente sulla cengia dove si trova la sosta [ 5b ]
L2 si sale verso destra sull'evidente placca, prima abbattuta e poi piu' verticale con bei passaggi tecnici fino a ribaltarsi su una cengia intermedia, percorso qualche metro si attacca un pilastrino leggermente strapiombante -- da affrontare con decisione sono presenti comunque buoni appigli -- lo si sale e supera per andare a sostare su albero [ 6a ]
L3 facile traverso di trasferimento con andamento diagonale verso sinistra a raggiungere una grossa cengia dove si sosta nuovamente su albero
L4 : dalla cengia si attacca diritti a placca -- primo moschettonaggio un po' lungo e senza possibilità d'integrare,da affrontare con cautela -- e si supera in sequenza prima una bella fessurina e poi una lama in leggero strapiombo che in diagonale verso destra conduce alle placche successive, dove procedendo a risalti seguendo un vago speroncino si giunge in sosta -- tiro molto lungo, al limite dei 50 m, attenzione agli attriti della corda nel rinviare le protezioni -- [ 5c/6a ]
L5 : si oltrepassa l'enorme cengia di sosta per andare ad attaccare la parete successiva, inizialmente con un passo singolo un po' atletico in partenza -- evitabile -- e poi proseguendo per rocce articolate in direzione di un gruppo di faggi
-- la chiodatura si fa piu' rada, ma le difficoltà agevoli e l'ampia possibilità di protezione non creano problemi -- [ 5b singolo ]
L6 : traverso di trasferimento, tagliando in diagonale verso sinistra ed in leggera discesa si attraversa un canale dirigendosi sul fronte opposto verso un altro gruppo di faggi dove si sosta per il tiro successivo
L7 : si attacca una placca ben lavorata ed un po' sporca -- chiodatura iniziale un po' lunga -- e con un passo un po' atletico ci si ribalta sulla placconata successiva dove si procede in aderenza alla sosta [ 4b ]
L8 : attaccando a destra di un piccolo strapiombino si procede per placche articolate ed intervallate fino alla sosta successiva -- due chiodi con cordone -- [ 4b ]
L9 : un passo singolo ben appigliato e poi facile fino all'uscita, sosta indicata da un cordone su albero [ 4b singolo ]
Note :
- con corde da 60 m gli ultimi due tiri possono essere concatenati
- c'è la possibilità di proseguire ancora per 1 o 2 tiri sulla placconata successiva, per poi ridiscendere in doppia ed affrontare la discesa a piedi
Discesa : dall'ultima sosta su albero imboccare l'evidente traccia che scende nel canale che separa l'avancorpo dallo scoglio principale, ripido da affrontare con cautela, fino a giungere alla base dello Scoglio del Lup, da qui a ritroso per il sentiero normale di accesso, passando presso l'avancorpo di sinistra si ritorna al parcheggio [ 40-50 min ]
panorama alla sosta
tiro di uscita
lunghezza 4
...
-
- Matricola
- Posts: 48
- Joined: Sat Jan 12, 2008 10:22
- Location: munaster
ciao presaviscida, come guida credo tu intenda "Valle gesso verticale" .... prendo semplicemente spunto da quanto è riportato sulla guida stessa :presaviscida wrote:Scusa per la precisione come spittatura deve essere integrata o se ne puo' anche fare a meno sulla guida mettono che e chiodata tipo falesia....
1° tiro : 45 mt 4 spit ( è segnato un chiodo ma io non l'ho trovato )
2° tiro : 50 mt 6 spit
4° tiro : 50 mt ( moolto abbondanti ) 6 spit e un chiodo
5° tiro : 50 mt 2 spit
7° tiro : 50 mt 4 spit
ultimo tiro : 35 mt circa, partenza da sosta su chiodi, è segnato uno spit, non trovato, quindi seppur facile da sosta a sosta
.... facendo un rapido calcolo mi sembra che le distanze da falesia siano comunque differenti
Aggiungo i due tiri finali. Considerando in nomenclatura L1, L2, L2bis, L3, L4, L4bis, L5, L6, L7, segue:
L8: attaccare la bella placca compatta sulla sua destra (spit visibile in alto) superarla (4c/5a) poggiando a sinistra seguendo un vago sperone arrotondato (5a), ancora dritti fino alla scomoda sosta un poco a destra. 30 m S8.
L9: dalla sosta superare una placca liscia (5b) e portarsi più facilmente (4a) sotto un bel muro verticale. Superarlo su belle tacche nette (5b, spit sotto posto sotto terrazzino, inutile e altro spit posto sopra la parte difficile del muro, già sul facile e pure questo inutile, possibile mettere buon nut un metro sotto e a destra dello spit di uscita muro), proseguire su rocce facili (4a) e superare un muretto ben appigliato (4a), continuare facilmente fino in sosta. S9 40 m.
Discesa: effettuare una lunga calata di 50 m esatti rimanendo verso sinistra (faccia a monte) raggiungendo cosi i faggi della S7. Nota per la L2: dopo aver superato il muro verticale alla fine della lunghezza, ricordarsi di cercare di mettere una protezione (fessure in basso a destra o grandissimo anello di cordino da mettere sullo spuntone arrotondato), in modo da proteggere il secondo di cordata dopo aver tolto il rinvio dal'ultimo spit del tiro, se non lo fate e questo vi cade, caduta estremamente pericolosa. Penso che se si sceglie di aprire vie a fix, non occorra metterne a iosa, ma perlomeno metterli dove le cadute potrebbero essere molto pericolose e dove esista l'impossibilità o quasi di poter aggiungere materiale amovibile (vedi anche ultima lunghezza). Sennò e meglio lasciare le vie in terreno d'avventura e basta (come in Oisan).
Nota 2: usate la relazione di Bonsai, molto precisa.
L8: attaccare la bella placca compatta sulla sua destra (spit visibile in alto) superarla (4c/5a) poggiando a sinistra seguendo un vago sperone arrotondato (5a), ancora dritti fino alla scomoda sosta un poco a destra. 30 m S8.
L9: dalla sosta superare una placca liscia (5b) e portarsi più facilmente (4a) sotto un bel muro verticale. Superarlo su belle tacche nette (5b, spit sotto posto sotto terrazzino, inutile e altro spit posto sopra la parte difficile del muro, già sul facile e pure questo inutile, possibile mettere buon nut un metro sotto e a destra dello spit di uscita muro), proseguire su rocce facili (4a) e superare un muretto ben appigliato (4a), continuare facilmente fino in sosta. S9 40 m.
Discesa: effettuare una lunga calata di 50 m esatti rimanendo verso sinistra (faccia a monte) raggiungendo cosi i faggi della S7. Nota per la L2: dopo aver superato il muro verticale alla fine della lunghezza, ricordarsi di cercare di mettere una protezione (fessure in basso a destra o grandissimo anello di cordino da mettere sullo spuntone arrotondato), in modo da proteggere il secondo di cordata dopo aver tolto il rinvio dal'ultimo spit del tiro, se non lo fate e questo vi cade, caduta estremamente pericolosa. Penso che se si sceglie di aprire vie a fix, non occorra metterne a iosa, ma perlomeno metterli dove le cadute potrebbero essere molto pericolose e dove esista l'impossibilità o quasi di poter aggiungere materiale amovibile (vedi anche ultima lunghezza). Sennò e meglio lasciare le vie in terreno d'avventura e basta (come in Oisan).
Nota 2: usate la relazione di Bonsai, molto precisa.
ciao di Luna calante ne parlo in viewtopic.php?t=3631 , comunque da un punto di vista tecnico è sicuramente più sostenuta del Ritorno dei lup, anche se il passaggio chiave in L3 di quest'ultima, ovvero la fessura obliqua a destra, è forse dal punto di vista di passaggio singolo più difficile che i singoli di Luna calante.
Re: Valle gesso - Il ritorno dei Lup
Ieri visto l'arrivo del caldo si è deciso di ripiegare in quota, ma avendo tempi ristretti la scelta è ricaduta su questa via che da un pò di tempo mi incuriosiva e difatti la mia curiosità è stata pienamente soddisfatta, regalandomi una bella salita in un magnifico ambiente selvaggio.
Salendo ho notato che la via è attrezzata per essere discesa in doppia, e viste le pessime condizioni della prima parte del sentiero di discesa, nonchè la complessità del canale di discesa che porta dall'unica calata obbigatoria al sentiero suddetto, consiglio di scendere in doppia lungo la via con particolare attenzione se presenti cordate che la stanno salendo e che sono comunque schivabili nei due trasferimenti.
Primo tiro
Uscita dal secondo tiro
In cima con gran soddisfazione!!
Salendo ho notato che la via è attrezzata per essere discesa in doppia, e viste le pessime condizioni della prima parte del sentiero di discesa, nonchè la complessità del canale di discesa che porta dall'unica calata obbigatoria al sentiero suddetto, consiglio di scendere in doppia lungo la via con particolare attenzione se presenti cordate che la stanno salendo e che sono comunque schivabili nei due trasferimenti.
Primo tiro
Uscita dal secondo tiro
In cima con gran soddisfazione!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Valle gesso - Il ritorno dei Lup
L'ho fatta anch'io questa primavera, mi è piaciuta
Appunto, a parte la discesa: abbiamo ravanto alla grande, disarrampicato, ecc... con temporale in arrivo... La via però merita, nel suo genere.
Appunto, a parte la discesa: abbiamo ravanto alla grande, disarrampicato, ecc... con temporale in arrivo... La via però merita, nel suo genere.
Re: Valle gesso - Il ritorno dei Lup
merita di sicuro e te un pò complice della mia scelta lo sei stato con la tua descrizione della salita .... se la scendi in doppia ti eviti il ravanamento, peccato averlo capito a fine canale!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Valle gesso - Il ritorno dei Lup
Ritornati dopo due anni, sempre una bella via, scesi in doppia per salvare le ginocchia dal terribile canalino!!!
Attrezzatura in ordine!
Zaino farcito di porcini e galletti raccolti nelle cenge di trasferimento
Attrezzatura in ordine!
Zaino farcito di porcini e galletti raccolti nelle cenge di trasferimento
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Valle gesso - Il ritorno dei Lup
Allora ho visto giusto, eravate voi!
Io scendevo in auto (non guidavo io) e vi ho visti tornare quasi sulla strada asfaltata, verso le 17,00
Tornavo dal Gias delle Mosche, giornata spettacolare ieri.
Beh, vi saluto in ritardo, allora
Io scendevo in auto (non guidavo io) e vi ho visti tornare quasi sulla strada asfaltata, verso le 17,00
Tornavo dal Gias delle Mosche, giornata spettacolare ieri.
Beh, vi saluto in ritardo, allora
Re: Valle gesso - Il ritorno dei Lup
Si ieri era veramente bella e la via in ottime condizioni nonostante le piogge dei giorni scorsi; peccato non esserci riconosciuti, sarà per la prossima
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Valle gesso - Il ritorno dei Lup
Nelle ferie grazie a Lorenz ho scoperto questo angolo di Marittime davvero straordinario.
Credo che l'arrampicare allo Scoglio nella stagione autunnale o in primavera, con il gruppo delle Aste innevate che incombe fronte a te, sia davvero una cosa meravigliosa.
Grazie a questa estate pazza, abbiamo goduto di una scalata meteorologicamente perfetta.
Con roccia calda ed arietta fresca per tutto l'itinerario.
Molto belli i tiri L1,L2 ed L4 fatti tutti da Lorenz, così pure come gli ultimi due tiri su bella placca, fatti invece da me.
Che dire spero nell'autunno di tornare quassù...
Scalata con vista...
La strada è laggiù...
Lo scoglio...
Credo che l'arrampicare allo Scoglio nella stagione autunnale o in primavera, con il gruppo delle Aste innevate che incombe fronte a te, sia davvero una cosa meravigliosa.
Grazie a questa estate pazza, abbiamo goduto di una scalata meteorologicamente perfetta.
Con roccia calda ed arietta fresca per tutto l'itinerario.
Molto belli i tiri L1,L2 ed L4 fatti tutti da Lorenz, così pure come gli ultimi due tiri su bella placca, fatti invece da me.
Che dire spero nell'autunno di tornare quassù...
Scalata con vista...
La strada è laggiù...
Lo scoglio...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
Profilo Instagram: keiji76
Re: Valle gesso - Il ritorno dei Lup
ripetuta ieri e concatenata con la via "Attenti al lupo", su questa ho cambiato i cordoni alle soste.
ps. vi segnalo che a sinistra della via "luna calante", vi è una via da terminare, per ora sono state chiodate solo due lunghezze (molto belle), poi ... in autunno vi aggiorno
ps. vi segnalo che a sinistra della via "luna calante", vi è una via da terminare, per ora sono state chiodate solo due lunghezze (molto belle), poi ... in autunno vi aggiorno
Re: Valle gesso - Il ritorno dei Lup
..... bene Gian... finisci che l'Autunno è alle porte ....gianfri wrote:ripetuta ieri e concatenata con la via "Attenti al lupo", su questa ho cambiato i cordoni alle soste.
ps. vi segnalo che a sinistra della via "luna calante", vi è una via da terminare, per ora sono state chiodate solo due lunghezze (molto belle), poi ... in autunno vi aggiorno
Why, why can we never be sure till we die