Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

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Pazzaura
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Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by Pazzaura »

Ieri penultima uscita del corso EE che si trattava di un escursione organizzata dagli allievi. Il "consiglio dei grandi capi" ha deciso di fare la gita che era stata organizzata dal nostro gruppo, cioè da Me, Claudia, Topo, Elena, Fabio/5, Laurina e l'Ottimo.

La nostra gita consisteva in un anello partendo da Rocca D'aveto (poco prima) seguendo inizialmente il triangolo giallo (diretta al Groppo) per poi abbandonarla ed addentrarsi nella splendida "conca tribolata", una piana dovi si trovano enormi resti di una frana antichissima. Dopo averla percorsa per intero, abbiamo svoltato e risalito per crinale la Ciapa Liscia, con un sentiero EE a volte leggermente esposto, e ne abbiamo raggiunto la vetta. Qui abbiamo incontrato il CAI di Varazze con a capo il mitico Dags che è riuscito a non trovare il sentiero Ferrari atrezzato... :lol: Saluti di rito, poi in breve per prati abbiamo raggiunto la vetta del Monte Roncalla. Sosta pranzo e chiacchere, poi siamo ripartiti e siamo scesi verso la vetta del Groppo Rosso, che arrivandoci da dietro si presenta come un vasto pratone sommitale... mentre da Santo stefano sembra un ardito monte roccioso! molto particolare. Da quest'ultima cima, siamo scesi per la diretta (triagolo giallo) fino alle auto.

Bella gita, non lunga ma piacevole e molto interessante dal punto di vista paesaggistico, geologico e biologico. (mitica Laurina e la sua spigazione ufficiale di flora fauna e geologia della zona).

Grande FABIO/5 che è stato un capogita modello! :lol:

Il dislivello totale è stato circa 800 metri, per circa 8 km di cammino.

Le foto le ho a casa, stasera di sicuro caricherò qualcosa.

Bella esperienza! grazie a tutti, alla prossima!

(un saluto particolare al Presidentissimo, al Bello, ed a tutto il "consiglio dei grandi capi" che so che ci leggono :lol: )
Last edited by Pazzaura on Mon May 05, 2008 8:53, edited 1 time in total.
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Fabio/5
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by Fabio/5 »

Pazzaura wrote:Da quest'ultima cima, siamo scesi per la diretta (triagolo rosso) fino alle auto.
Il triangolo è sempre giallo.



Bel giro, con il sole anche meglio (durante il sopralluogo di quindici giorni fa era coperto e c'era ancora parecchia neve).
Peccato che la Val d'Aveto sia così scomoda da raggiungere in auto...

Belle foto, questa volta sulla fiducia :smt003

Un saluto a tutti
Fabio
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by Pazzaura »

Fabio/5 wrote:
Pazzaura wrote:Da quest'ultima cima, siamo scesi per la diretta (triagolo rosso) fino alle auto.
Il triangolo è sempre giallo.
Verissimo, un errore di battitura. Corretto :wink:
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Alexander
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Post by Alexander »

...bravi ragazzi!!!! bella gita! sono posti splendidi!
io l'avevo data come ritorno dall'adolfo ferrari perchè è un giro che piace tantissimo.

:D bello!
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Colsub
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Post by Colsub »

Se hanno scelto la vostra gita significa che i grafici gps di Pazzaura sono serviti a qualcosa :D
Aspetto le foto per capire meglio il giro che avete fato ieri.
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Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it

Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Belandi!
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Post by dags1972 »

ciao giusto due precisisazione ...ti manca una t nel testo...

e noi abbiamo fatto il giro che ci eravamo prefissati ... che era passare dalla tribolata e risalire la cresta della ciappa liscia per poi andare a fare la mazzocchi :roll: (io lo sapevo ...evidentemente gli altri no...)

avete incontrato anche voi la mandria di trialisti ? a quanto pare c'era un raduno

avete visto l'acqua che scorga dalla nuda...roccia ...? uno spettacolo...
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bade
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Post by bade »

Aspetto curioso le foto...sono posti che non ho mai visto :wink:
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dags1972
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Post by dags1972 »

bade wrote:Aspetto curioso le foto...sono posti che non ho mai visto :wink:
meritano
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topo
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Post by topo »

i posti meritano davvero.. i trialisti no! :?

ce li siamo trovati tra i piedi proprio nell'unico tratto in cui il loro percorso e il nostro si sovrapponevano,
tra il bivio che stacca dal triangolo giallo verso la conca Tribolata e lo svallicamento nella conca stessa..

la corsa-raduno di trial sembra si chiamasse "mulatrial" o qualcosa del genere ...
due tracciati con segnalini blu o rossi, uno più difficile e uno più facile con raduno finale al pian della Cipolla.

comunque nessun cartello in zona :evil:
gli avvisi li abbiamo ricevuti dalla popolazione locale che ci ha visto partire da Rocca D'Aveto
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

topo wrote:i posti meritano davvero.. i trialisti no! :?

ce li siamo trovati tra i piedi proprio nell'unico tratto in cui il loro percorso e il nostro si sovrapponevano,
Il loro era un raduno/gara autorizzato, sono loro che "ci hanno trovato fra i piedi"... :wink:
dags1972 wrote:e noi abbiamo fatto il giro che ci eravamo prefissati ... che era passare dalla tribolata e risalire la cresta della ciappa liscia per poi andare a fare la mazzocchi (io lo sapevo ...evidentemente gli altri no...)
Avevo capito che volevate fare il sentiero Ferrari... evidentemente ho capito male. :roll:

Comunque ribadisco che sono posti molto belli, merita davvero di farci un salto. Specialmente la conca tribolata.

Stasera foto :D
Last edited by Pazzaura on Mon May 05, 2008 10:40, edited 1 time in total.
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by topo »

Fabio/5 wrote: Bel giro, con il sole anche meglio (durante il sopralluogo di quindici giorni fa era coperto e c'era ancora parecchia neve).
Peccato che la Val d'Aveto sia così scomoda da raggiungere in auto...

Belle foto, questa volta sulla fiducia :smt003
aspetto fiducioso le foto..

un applauso al "savoir faire" del grande Fabio, alla guida per tutto il tempo :D !


@ Alexander: com'è l'Aldo Ferrari?

quando riapriranno la Mazzocchi concatenarle non sarebbe male :wink:
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by dags1972 »

topo wrote:
Fabio/5 wrote: Bel giro, con il sole anche meglio (durante il sopralluogo di quindici giorni fa era coperto e c'era ancora parecchia neve).
Peccato che la Val d'Aveto sia così scomoda da raggiungere in auto...

Belle foto, questa volta sulla fiducia :smt003
@ Alexander: com'è l'Aldo Ferrari?
quando riapriranno la Mazzocchi concatenarle non sarebbe male :wink:
sarebbe stato bello poterti rispondere...
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Fabio/5
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by Fabio/5 »

topo wrote:@ Alexander: com'è l'Aldo Ferrari?
Oggi mi sento noioso e pignolo :lol:

Non è Aldo Ferrari ma Adolfo Ferrari

Un link alla descrizione:
Descrizione del sentiero attrezzato Adolfo Ferrari
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Alexander
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Post by Alexander »

...no hai ragione non è pignoleria si chiama Adolfo Ferrari!!! :wink:


In ogni caso è una belòla ferrata che assomiglia come stile alle varianti più semplici del reopasso. molta roccia e non gradini. sono diverse ed una concatenazione merita! giro lungo però! ottimo il passaggio proprio per la via EE che avete fatto come splendido ritorno!


...comunque non avevi preso l'ALTIMETRO SEGNA ZERO? sono quasi sicuro. lì hai tutta la descrizione! :wink:
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topo
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by topo »

Fabio/5 wrote:
topo wrote:@ Alexander: com'è l'Aldo Ferrari?
Oggi mi sento noioso e pignolo :lol:

Non è Aldo Ferrari ma Adolfo Ferrari

Un link alla descrizione:
Descrizione del sentiero attrezzato Adolfo Ferrari
:oops:

grazie per il link

e grazie a Alexander della risposta

:wink:
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Post by Pazzaura »

Ecco alcune foto!

Il groppo rosso visto da valle
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La conca tribolata (quei sassi sono enormi.. ma la foto non rende per nulla)
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qui vi fate un idea di quanto grandi sono i sassi...
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La Laurina che tiene la sua lezione di Geologia....
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Fabio/5 impartisce disposizioni al "suo" gruppo...
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Panoramici passaggi "EE" del sentiero di crinale
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La vetta del Groppo Rosso
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Santo Stefano D'aveto dalla vetta... sembra di essere in parapendio! :D
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Claudia col suo capogita in vetta
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bade
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Post by bade »

Belle foto :D

In pratica in questo percorso ci sono difficoltà di che tipo? mi pare "solo escursionistiche" vero? Giusto per farmi un'idea...lo so lo avete già detto ma per essere sicuro.. :wink:
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

Grazie! :D

Si, il nostro anello ha seguito esclusivamente sentieri escursionistici, passando per un brevissimo tratto classificato "EE" che è semplicemente un tratto di sentiero un po esposto, con un passaggio in cui si appoggiano le mani. Ma assolutamente sicuro.

Volendo si può invece "tagliare" dal sentiero Adolfo Ferrari, atrezzato con corde fisse ma credo comunque di modesta difficoltà tecnica.
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Post by bade »

Ok, grazie :wink:
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Post by Alexander »

....bellissime foto!!! :D

...esprimono tutto!
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Post by topo »

ottimo :D

guardate Laurina che piglio da "guida ambientale"!! :wink:
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Post by Laurina »

Ecco finalmente faccio una capatina qui...
Che dire, la giornata è stata molto gradevole e pur avendo già fatto il percorso per il sopralluogo, è stato piacevole ripercorrerlo con condizioni metereologiche decisamente più favorevoli :lol:
Ancora complimenti a Fabio che è stato un ottimo capogita 8)
L'unico neo è che io speravo al ritorno -come variante- di passare dal prato della Cipolla anziché dalla direttissima... a questo punto "mi toccherà" tornare a fare un altro giretto in val d'Aveto per soddisfare la mia curiosità!
... E sono anche un po' intristita perché il corso sta finendo... :(
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Post by Lord Mhoram »

Pazzaura wrote:il nostro anello ha seguito esclusivamente sentieri escursionistici, passando per un brevissimo tratto classificato "EE" che è semplicemente un tratto di sentiero un po esposto, con un passaggio in cui si appoggiano le mani. Ma assolutamente sicuro.
Si tratta del sentiero 197? C'è qualche corda fissa?
Complimenti per il bel giro, che farò anch'io al più presto (anche se voglio aspettare che i faggi mettano le foglie anche a quelle quote). Sono venuto in zona due volte lo scorso autunno, sul Maggiorasca, Bue e Roncalla partendo da Santo Stefano e dal Tomarlo. Sono rimasto impressionato dall'ottimo lavoro fatto (credo) dal CAI di Piacenza lo scorso anno nel recupero e segnatura dei sentieri della zona: tanto di cappello! :smt023
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Fabio/5
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Post by Fabio/5 »

Lord Mhoram wrote:Si tratta del sentiero 197? C'è qualche corda fissa?
Complimenti per il bel giro, che farò anch'io al più presto
Se ti interessa una descrizione dettagliata del giro che abbiamo fatto scrivimi in MP il tuo indirizzo di posta elettronica, ti invierò la relazione.

Sono possibili comunque molte varianti, la zona è percorsa da vari sentieri tutti ben segnalati.

Ciao
Fabio
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teo-85
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Post by teo-85 »

Veramente splendidi come posti; poi la vista di Santo Stefano da lassù... eccezzionale!
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Post by Lord Mhoram »

Fabio/5 wrote:
Lord Mhoram wrote:Si tratta del sentiero 197? C'è qualche corda fissa?
Complimenti per il bel giro, che farò anch'io al più presto
Se ti interessa una descrizione dettagliata del giro che abbiamo fatto scrivimi in MP il tuo indirizzo di posta elettronica, ti invierò la relazione.

Sono possibili comunque molte varianti, la zona è percorsa da vari sentieri tutti ben segnalati.

Ciao
Fabio
Ti ringrazio ma per adesso mi interessa sapere se il sentiero con tratto EE è il 197. Potete confermare?
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Fabio/5
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Post by Fabio/5 »

Lord Mhoram wrote:Ti ringrazio ma per adesso mi interessa sapere se il sentiero con tratto EE è il 197. Potete confermare?
Sì, è quello.
Ciao
Fabio
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Post by Dani80 »

Dopo tanto ritorno a scrivere sul forum per fare il precisino. C'era già un topic con lo stesso titolo aperto eoni fa
viewtopic.php?t=960&start=0&postdays=0& ... rosso+lara
Cosi' va la vita
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Post by delorenzi »

Dani80 wrote:Dopo tanto ritorno a scrivere sul forum per fare il precisino. C'era già un topic con lo stesso titolo aperto eoni fa
viewtopic.php?t=960&start=0&postdays=0& ... rosso+lara
Haiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :?

Ma chi è che ha aperto sto topic :lol:
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Post by dags1972 »

delorenzi wrote:
Dani80 wrote:Dopo tanto ritorno a scrivere sul forum per fare il precisino. C'era già un topic con lo stesso titolo aperto eoni fa
viewtopic.php?t=960&start=0&postdays=0& ... rosso+lara
Haiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :?

Ma chi è che ha aperto sto topic :lol:
radiazione!
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Post by soundofsilence »

Ecco anche la mia esperienza:

Priè – Conca Tribolata – Rocca Marsa – Ciappa Liscia – Groppo Rosso – Priè

Lunedì 9 giugno 2008

Partecipanti: Erika e Davide.

Fiduciosi in una tregua del cattivo tempo partiamo per la Val d’Aveto con (a Genova) uno splendido sole, per rendere la strada più confortevole prendiamo l’autostrada fino a Chiavari. A Rezzoaglio scopriamo, con l’ausilio del navigatore GPS, che conviene ignorare i cartelli per Santo Stefano e girare invece a sinistra: si arriva lo stesso a Santo Stefano e si risparmiano almeno 5 Km, rispetto a 15 indicati dalla segnaletica proseguendo dritti. Dopo qualche incertezza per individuare il miglior punto per lasciare la macchina (cioè quello più in alto per risparmiare dislivello…) riusciamo ad individuare un parcheggio per non più di una macchina sulla sinistra (salendo) della strada per Rocca d’Aveto in corrispondenza del quale il sentiero triangolo giallo lascia l’asfalto. Non è molto facile individuare questo punto venendo in macchina, è comunque poche centinaia di metri prima di Rocca d’Aveto, appena prima che la strada si divida in due (una ramo per ciascun senso di marcia); può essere comunque conveniente posteggiare comunque a Rocca d’Aveto, sia per non avere problemi di spazio, sia perché la distanza è poca, sia perché si può fare un anello che invece di tornare a Priè (così pare si chiami il punto di cui stò parlando per il parcheggio) riporta a Rocca d’Aveto. Altra possibilità è poi quella di parcheggiare più in basso ancora (50-100 metri di dislivello più in basso), facendo una breve deviazione a destra (neanche 100 metri credo) dal punto in cui la strada per Rocca d’Aveto volta a sinistra e sale più ripidamente, o più precisamente proseguendo dritti 100m su strada asfaltata in questo punto, fino a un parcheggio di fronte a un’abitazione, segnato con strisce bianche: qui ci sono pannelli indicatori e inizia il sentiero segnato triangolo giallo, che in questo primo tratto offre comunque già belle vedute (anzi, forse le migliori) sul Groppo Rosso e quindi può valer la pena di non tagliarlo fuori. Dopo queste problematiche per la scelta del parcheggio partiamo che è ormai quasi mezzogiorno alla volta della Conca Tribolata e con il sole che sembra non potrà resistere ancora per molto alle nuvole incipienti. Seguiamo quindi il triangolo giallo fino ad incrociare il segnavia 3 palle gialle, che seguiremo almeno fino al bivio per il Passo di Crociglia, dire però esattamente fin dove continua questo sentiero non è molto facile, i segnavia sono scarsi e scoloriti e sostituiti da altre indicazioni (segnavia biancorossi e numero di sentiero), sicuramente chiare, ma che ci hanno però creato qualche dubbio, non essendo segnate sulla nostra cartina (che riporta unicamente il triangolo giallo vuoto e le 3 palle gialle appunto). Nonostante questo siamo riusciti a compiere esattamente il giro che volevamo: cioè attraversare e vedere il più possibile la Conca Tribolata e quindi risalire sulla Rocca Marsa e sulla Ciappa Liscia e quindi, arrivati al Groppo Rosso, tornare per il triangolo giallo. Se ricordo bene vi sono comunque 3 deviazioni: una per il Groppo Rosso, una per la ferrata Ferrari e una per la Ciappa Liscia. Non sono però sicuro di ricordare bene e forse la deviazione per la Ciappa Liscia e quella per il Groppo Rosso sono una sola. In ogni caso vi è la possibilità di realizzare un anello più breve salendo per una delle due predette deviazioni al Groppo Rosso e tornando comunque per il triangolo, in questo caso è comunque possibile visitare la Conca Tribolata che dista solo 10 minuti dall’ultima delle deviazioni che ricordo e quindi tornare indietro, si perderebbe però il bellissimo tratto di sentiero sul ciglio della Rocca Marsa, ma si risparmierebbe parecchio tempo e si avrebbe una via di fuga molto più breve, cosa che in certe situazioni può essere utile, situazioni proprio come quella di cui sto facendo il resoconto, visto che da quando abbiamo lasciato il triangolo giallo non abbiamo più visto il sole e, anzi, abbiamo cominciato a sentire tuoni sempre più vicini… Nonostante questo faremo comunque l’anello più lungo e nonostante questo non ci siamo bagnati granchè: solo qualche goccia in discesa dal Groppo Rosso. Tornando alla descrizione del nostro itinerario una volta abbandonato il triangolo giallo e seguendo per quel che si può le 3 palle gialle si inizia a scendere di quasi un centinaio di metri per arrivare in un bel prato ai piedi della Ciappa Liscia, da dove, leggermente fuori sentiero, sgorgano alcuni rivoli d’acqua, che si individuano più grazie al rumore che dalla visuale che se ne può avere dal sentiero. Non so se questa è la sorgente di cui ho letto nelle descrizioni del sentiero (ma dalla foto vista su internet non sembra) e sempre a proposito delle descrizioni non abbiamo visto alcuna grotta con Madonnina (magari sarà per la nebbia…), quindi qualche dubbio sulla zona l’abbiamo ancora…
Si inizia quindi la salita verso la Rocca Marsa e arrivati in crinale, nonostante la nebbia, la vista è splendida sulla Conca Tribolata e sullo stesso crinale che stiamo percorrendo. Il sentiero presenta varianti più interne del bosco e varianti più esposte proprio sulla cresta, indubbiamente è molto meglio seguire le seconde, che non presentano mai difficoltà e anzi sono meno scivolose delle prime (che sono invase di foglie fradice) e che offrono tutto un altro panorama. Si trova poi un tratto molto ripido che porta in vetta alla Ciappa Liscia, caratterizzata da un bel prato, altro però non abbiamo visto data la fitta nebbia che ci seguirà fin dopo aver abbandonato la vetta del Groppo Rosso, caratterizzata da un prato ancora più bello e ampio. Dalla vetta si arriva in breve su dei bei contrafforti erbosi (visti da sopra dove siamo noi, ma rocciosi visti dal basso verso cui precipitano verticalmente), da quali finalmente abbiamo avuto un po’ di panorama grazie a un rischiaro temporaneo. Da qui si arriva sempre in pochi minuti al bivio per il rifugio Astass (5 minuti), che incoraggiati dal rischiaro, abbiamo seguito, per poi tornare subito indietro (mentre avremmo potuto anche proseguire da qui verso Rocca d’Aveto) e seguire il triangolo giallo fino a Priè, confortati da qualche bella vista sul Groppo Rosso e i suoi contrafforti.

Link ad alcune foto.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
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Martedì 2 giugno 2009: Priè – Valle Tribolata – Passo Crociglia – Rifugio Stoto – Rocca Marsa – Ciappa Liscia – Monte Roncalla - Prié

Partecipanti: Andrea e Davide

Potrei dire tante cose su questa gita, ma è meglio che qui su internet non ne parli, mi limiterò al minimo indispensabile, ammesso che, conoscendomi, ci riesca.
La scelta della gita cade sulla Val d’Aveto per evitare le sicure code del ritorno, anche se ero tentato dal Pizzo d’Ormea, ma il periodo di inattività forzato più il rischio di trovare comunque coda e la probabile necessità di usare i ramponi (che mio figlio non ha mai messo) mi fanno, a malincuore, rinunciare.
Il programma prevederebbe la ferrata Ferrari, perché l’anello della Valle Tribolata l’abbiamo già fatto un anno fa e, seppur mi faccia piacere rifarlo con un tempo migliore, vorrei comunque aggiungere qualcosa…
Le cose, purtroppo, non andranno come previsto: la ferrata è in manutenzione, come risulta da un foglio di carta appeso sul cartello e, in mancanza di ulteriori indicazioni, non me la sento di portarci mio figlio, specie in questi giorni. Dopo un piccolo sopralluogo, seguendo bolli gialli sugli alberi per vedere dov’è l’inizio effettivo della ferrata, torniamo quindi indietro e ci rassegniamo (o meglio mi rassegno, a mio figlio, in effetti no è che importi molto..) a fare lo stesso percorso dell’anno scorso, dopotutto è già tanto essere qui, oggi…
Proseguiamo quindi verso il Passo Crociglia e decidiamo di fare un breve digressione fino al sottostante rifugio per chiedere informazioni sulla ferrata: ci dicono che è franato un masso e che, quindi, è saltato un cavo, ma si può, con prudenza, passare lo stesso e che (presto?) il percorso verrà ripristinato. Torniamo quindi indietro e iniziamo la salita per la Rocca Marsa: facciamo il percorso di cresta integralmente evitando di seguire il sentiero segnato quando salta i tratti esposti con brevi passaggi nel bosco; è sicuramente la scelta migliore: più panoramica e anche meno scivolosa…
In breve raggiungiamo anche la vetta della Ciappa Liscia e quindi del Monte Roncalla. Il panorama sulla Valle Tribolata è sempre bello, ma mi accorgo che, dopotutto, la nebbia dell’anno scorso non mi aveva tolto niente, anzi avevo forse aggiunto un po’di fascino misterioso al, comunque suggestivo, paesaggio…
Il ritorno in discesa verso Priè è veloce, come d’altronde tutta la gita, grazie anche a mio figlio che non gradisce faccia tante foto, ma, dopotutto, non ne ho neanche troppa voglia: sarà perché ci sono già stato, sarà perché preferisco godermi appieno le sensazioni della gita senza distrazioni di sorta…

[web]http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... bolata.htm[/web]
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

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Ciao,
oggi bel giro in Val d'Aveto ..
partiti da Rocca d'Aveto raggiungiamo il Groppo Rosso, proseguiamo poi verso la Roncalla e la Ciapa Liscia.. da quest'ultima scendiamo sul ripido versante nord, oltrepassiamo la selletta che la divide dalla Rocca Marsa e scendiamo fino ad un trivio segnalato da una palina direzionale, svoltiamo a sinistra verso la Conca Tribolata ed infine rientriamo nel bosco sotto la Roncalla ed infine a Rocca d'Aveto.
Tempo totale ore 05.00 soste inscluse.

Bellissima escursione in un ambiente vario, si parte dai pascoli per ritrovarsi dapprima nelle faggete ed in seguito nella spettacolare anfiteatro di rocce denominato Conca Tribolata, massi veramente enormi stanno appoggiati gli uni sugli altri.. Sul fondovalle un uniforme tappeto di nebbie o nuvole basse fa apparire le vette dei monti quali isole emergenti da un candido mare.. abbandoniamo Genova in preda ad un vento furioso e lassù a 1600 e passa metri non c'è traccia di zefiro. Quando siamo in movimento non ci facciamo caso ma basta ferarsi qualche minuto per rendersi conto della temperatura quasi invernale.. Nonostante il tempo non certo breve per raggiungere questi lidi, l'ambiente della valle ci regala tutta la sua bellezza, meglio così, una gemma da gustare a piccole dosi..

Ciao a tutti, alla prossima.
Chi si ferma è perduto.
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MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI

Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by soundofsilence »

Sul mio sito la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... olata1.htm

Sabato 24-4-2021: Priè (1160) – Monte Bocco (1383) – Valle Tribolata (1450-1380) – Passo Crociglia (1475) – Monte Crociglia (1578) – Passo Crociglia (1475) – Ciappa Liscia (1682) – Monte Roncalla (1685) – Groppo Rosso (1595) – Rifugio Astass (1585) – Priè (1160).

Partecipanti: Ivonne e soundofsilence.

Lunghezza: 14,4 Km. circa.

Dislivello: 800 m. circa.

Difficoltà: E da Priè al Monte Bocco, con qualche piccola difficoltà di orientamento per sentiero non segnato e in qualche tratto non evidente prima di raggiungere la vetta. EE la valle tribolata, senza sentiero e con passaggi tra massi tipo scogliera e ripida discesa nel bosco verso il sentiero segnato. E fino al Monte Crociglia, senza alcuna difficoltà. EE il crinale della Rocca Marsa fino alla Ciappa Liscia se senza neve, F con neve come l’abbiamo trovato noi e con necessità di avere i ramponi. E tutto il resto del ritorno.

Percorso in macchina: Da Genova si possono scegliere vari percorsi, più o meno tutti equivalenti. Per chi soffre le curve conviene andare in autostrada fino a Lavagna risalire quindi a Borzonasca e poi a Parazzuolo per la Sp586 dove ci si ricongiunge con il percorso alternativo che da Genova arriva a Bargagli e quindi scende in val Fontanabuona per la Galleria delle Ferriere per poi risalire il Passo della Scoglina e arrivare infine al predetto bivio di Parazzuolo. Da Parazzuolo si procede verso Rezzoaglio e ci si ricongiunge, dopo poco, anche con l’altro itinerario alternativo che da Genova porta alla Scoffera e quindi prosegue sulla SS45 della Val Trebbia fino al bivio con Fontanigorda che si imbocca per prendere poi per Casoni e valicare il Passo del Fregarolo per quindi ricongiungersi con il percorso che sto descrivendo. Giunti quindi a Rezzoaglio proprio in corrispondenza del cartello che segna 15 Km da Santo Stefano d’Aveto è estremamente vantaggioso ignorare le segnalazioni che invitano a proseguire dritti a destra e svoltare invece a sinistra fino a ritrovare, 2 km dopo, le segnalazioni per Santo Stefano che indicano di svoltare a destra; questa volta si seguono le indicazioni e in 5 Km si arriva a Santo Stefano, risparmiandone così circa 8… Da Santo Stefano si seguono le indicazioni per Rocca d’Aveto e si lascia la macchina in località Priè, 800 metri prima del parcheggio di Rocca d’Aveto appunto e 150/200 metri prima della biforcazione della strada in 2 carreggiate a senso unico. Qui inizia il sentiero sulla sinistra (poco visibile dalla macchina, a dir la verità), in corrispondenza di un piccolo slargo in cui si può parcheggiare.

Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo il sentierino sulla sinistra della strada e arriviamo in breve ad un ponte, che attraversiamo verso sinistra, e, dopo 1 Km. circa, arriviamo ad una fonte, presso la quale occorre prendere il sentiero segnato in salita sulla destra. Dopo poco meno di 400 metri incontriamo un bivio, dove un cartello indica a destra per la Valle Tribolata, ma noi prendiamo a sinistra la traccia non segnata per andare anche al Monte Bocco (variante che però non merita granchè e quindi anche andare a sinistra va più che bene). Seguiamo quindi la traccia non evidentissima in direzione ovest ed evitando anche alcuni alberi caduti, fino a incrociare il sentiero 103 che imbocchiamo verso sinistra e che seguiamo per circa 200 metri fino alla ben poco evidente sommità del Monte Bocco. Torniamo quindi sui nostri passi e continuiamo poi sul sentiero 103, sul quale, più avanti, incrociamo due bivi successivi a destra in salita, il primo è il sentiero 197 che stavamo percorrendo prima di deviare verso il Monte Bocco, il secondo è quello per la Ferrata Ferrari. Ignorati i due bivi ci immettiamo quindi nella Conca Tribolata, dove lasciamo il sentiero per dirigerci a sinistra, più o meno a piacimento, verso le guglie più appariscenti. Giungiamo così a un paio di torrioni gemelli, con una finestra sul torrione di sinistra, visitati i quali ci dirigiamo verso sinistra cercando di raggiungere l’estremità dell’altopiano in un punto che consenta di scendere al ripiano sottostante e cercando di dirigerci verso l’evidente spunzone di roccia (Rocca del Cornin, il più grande che si vede in lontananza verso nord). La cosa non risulta particolarmente difficile, ma bisogna comunque scegliere il percorso più agevole. Raggiunta quindi la Rocca del Cornin, la cui salita è decisamente esposta ed alpinistica, pieghiamo verso destra (nord-est) per ricongiungerci col sentiero segnato (qui poteva essere meglio continuare invece in direzione nord per raggiungere un punto panoramico sulla Valle Tribolata, da cui una traccia riporta più facilmente sul sentiero) con una ripida discesa nel bosco. Imbocchiamo quindi il sentiero segnato verso sinistra, per giungere quindi ad un bivio, dove prendiamo a destra in salita e arriviamo quindi ad innestarci sul sentiero 1, che imbocchiamo verso sinistra. Il nuovo pressochè pianeggiante sentiero ci porta in 750 metri circa all’asfalto presso il Passo Crociglia. Imbocchiamo quindi la strada asfaltata verso sinistra, per abbandonarla dopo 130 metri circa e prendere la sterrata a destra che indica 30 minuti al Monte Crociglia. Dopo poco meno di 100 metri la sterrata si biforca, ma si tratta solo di una scorciatoia, che seguiamo prendendo a sinistra. Ritornati dopo poco più di 50 metri sulla sterrata principale, la seguiamo ancora per poco più di 150 metri, per poi prendere a destra una traccetta nel bosco, riconoscibile per il chiaro passaggio tra gli alberi. In breve la traccetta sbuca fuori dal bosco e quindi risaliamo i parti sommitali fino alla vetta del Monte Crociglia, sormontata da un altare con statua in memoria dei caduti in guerra, il tutto recintato. Dalla vetta torniamo poi sui nostri passi fino al punto in cui ci siamo innestati sul sentiero 1 e qui proseguiamo dritti pochi metri, per trovare quindi un ulteriore bivio, dove prendiamo a destra il sentiero 197, lasciano l’1 a sinistra. Il sentiero che una volta seguiva più fedelmente il crinale ora se ne discosta un po’ di più, probabilmente a causa di una frana, ma credo sia comunque possibile seguire il crinale, anche se la vegetazione sembra ostacolare un po’, noi però, soprattutto a causa della neve, abbiamo preferito seguire fedelmente i segnavia. Dopo quindi un primo tratto sul crinale in cui possiamo ammirare da vicino la cresta della Rocca Marsa che si diparte verso destra dal crinale principale, si lascia il crinale per scendere nel bosco e lo si risale quindi ripidamente (attenzione con neve) per ritrovarsi sul crinale e seguirlo abbastanza fedelmente fino al punto più alto della cresta, del quale in realtà sentiero passa una decina di metri sotto. Questo punto potrebbe essere la vera vetta della Rocca Marsa, o essere un’ulteriore cima chiamata La Ciava Liscia, nome troppo simile a quello della vicina Ciappa Liscia, ma che le quotazioni diverse e realistiche su alcune mappe possono far pensare che non sia un errore. In ogni caso resta qualche dubbio sull’intepretazione corretta e su quale sia la vera vetta della Rocca Marsa. Comunque, dalla sommità della cresta, scendiamo pochi metri ad un’insellatura e quindi risaliamo ripidamente all’erbosa sommità della Ciappa Liscia. Dalla Ciappa Liscia continuiamo sul crinale erboso raggiungendo in breve il Monte Roncalla, dal quale scendiamo continuando nella stessa direzione (sud) e trovando dopo poco un bivio, dove abbiamo preso il sentiero segnato a sinistra che si addentra nel bosco, ma anche quello di destra probabilmente sarebbe andato bene. Scendiamo quindi sul sentiero 197, fino ad incrociare il 198, che imbocchiamo verso destra per raggiungere la vetta del Groppo Rosso. In breve arriviamo quindi ai contrafforti, da questo lato erbosi, che costituiscono la cima del Groppo Rosso, saliamo quindi prima il contrafforte di destra, la cima più alta, e quindi quello più a sinistra, la cima più distante. Torniamo quindi sui nostri passi al bivio tra 197 e 198 e continuiamo sul 198 in direzione Rocca d’Aveto, come segnalato. In breve giungiamo quindi al Rifugio Astass, dove continuiamo la discesa verso destra, sempre sul 198, lasciando a sinistra il sentiero 198aper il Passo Roncalla. Dopo 1,3 Km circa ci innestiamo quindi su una carrareccia, che imbocchiamo verso destra in discesa, sempre seguendo indicaizoni per Rocca d’Aveto, dove giungiamo dopo poco meno di 500 metri. Qui lasciamo a sinistra la strada asfaltata e prendiamo il sentiero sulla destra che, dopo 250 metri, ci riporta di nuovo ad incrociare la strada, ma noi prendiamo, dopo pochi metri di asfalto, di nuovo a sinistra un sentiero che dopo 180 metri giunge ad un incrocio, dove continuiamo dritti, scendendo sulla sinistra del Rio Grosso, che costeggiamo fino a giungere al ponte attraversato all’inizio e, da qui, proseguendo dritti e lasciando il ponte a destra, in pochi metri giungiamo al parcheggio.

Conclusioni: giro che per me è il più bello della Val d’Aveto, sicuramente il più particolare. Molto belli i torrioni di roccia basaltica che caratterizzano la Valle Tribolata e che indubbiamente sono più suggestivi se si esce dal sentiero e si esplora, bellissima anche la cresta della Rocca Marsa, anche più bella che in passato dopo che una frana ha fatto nascere 3 torrioni sulla sua sommità, infine molto bello anche il Groppo Rosso e i suoi contrafforti rocciosi. La salita al Monte Crociglia, non obbligatoria se si vuole fare prima, permette di rendere il percorso un po’ più lungo e offre bei prati ed un panorama ampio.

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Groppo Rosso salendo da Priè

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Groppo Rosso salendo da Priè più da vicino

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Groppo Rosso salendo da Priè ancora più da vicino

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Groppo Rosso salendo da Priè visto di lato

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Guglia Rocca del Cornin e Monte Crociglia sullo sfondo in Valle Tribolata

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Guglia sulla sinistra in Valle Tribolata

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Guglia Rocca del Cornin e Monte Crociglia sullo sfondo in Valle Tribolata

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Guglia in Valle Tribolata

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Torrioni in Valle Tribolata

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Guglie gemelle tra due torrioni in Valle Tribolata

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Guglia in Valle Tribolata più da vicino

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Guglia sulla sinistra e torrioni sulla destra in Valle Tribolata

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Rocca del Cornin e Monte Crociglia

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Guglia in Valle Tribolata

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Guglia in controluce in Valle Tribolata

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Guglie gemelle in Valle Tribolata più da vicino

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Guglia con finestra in Valle Tribolata

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Guglia di destra guglie gemelle in Valle Tribolata

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Guglia con finestra in Valle Tribolata più da vicino

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Guglia affilata in Valle Tribolata

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Guglia affilata in Valle Tribolata

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Guglia affilata e roccione a fianco in Valle Tribolata

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Torrione triangolare in Valle Tribolata

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Rocca del Cornin andandovi

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Roccia spaccata con cresta Rocca Marsa sullo sfondo andando alla Rocca del Cornin

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Torrioni circostanti e Rocca del Cornin andandovi

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Roccione diviso in due andando a Rocca del Cornin

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Due guglie allineate andando a Rocca del Cornin

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Due guglie allineate andando a Rocca del Cornin

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Due guglie allineate andando a Rocca del Cornin più da vicino

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Due guglie allineate andando a Rocca del Cornin più da vicino

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Grande roccione e roccione inclinato andando a Rocca del Cornin

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Grande roccione andando a Rocca del Cornin

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Roccione inclinato andando a Rocca del Cornin

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Roccione inclinato andando a Rocca del Cornin più da vicino

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Piccola guglia andando a Rocca del Cornin

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Grande roccione visto da dietro andando a Rocca del Cornin

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Piccola guglia andando a Rocca del Cornin più da vicino

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La Guardiola andando a Rocca del Cornin

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Torrioni davanti a Rocca del Cornin più da vicino

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Torrioni e Rocca del Cornin

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Torrioni presso Rocca del Cornin

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Torrioni presso Rocca del Cornin ancora più da vicino

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Torrioni presso Rocca del Cornin più da vicino

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Guglia appuntita presso Rocca del Cornin

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Torrioni presso Rocca del Cornin primo piano

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Guglia appuntita presso Rocca del Cornin

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Torrioni presso Rocca del Cornin primo piano

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Rocca del Cornin da sotto

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Rocca del Cornin da sotto da dietro

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Rocca del Cornin

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Torrioni triangolare presso Rocca del Cornin

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Torrioni triangolari e Rocca del Cornin più da vicino

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Rocca del Cornin più da vicino

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Rocca del Cornin ancora più da vicino

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Rocca Marsa dalla Rocca del Cornin più da vicino

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Monumento in vetta a Monte Crociglia

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Monumento in vetta a Monte Crociglia visto di fronte

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Prati sommitali dal Monte Crociglia

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Monte Carevolo dal Monte Crociglia

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Monti Bue Maggiorasca Ciappa Liscia e Roncalla dal Crociglia più da lontano

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Cresta Rocca Marsa percorrendola

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Rocca Marsa

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Rocca del Cornin da cresta Rocca Marsa

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Rocca Marsa con Rocca del Cornin sullo sfondo

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Rocca Marsa dalla cresta

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Rocca Marsa dalla cresta più da vicino

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Rocca Marsa dalla cresta primo piano

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Rocca Marsa dalla cresta primo piano più da viciino

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Rocca Marsa dalla cresta primo piano

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Ciappa Liscia e Roncalla dalla cresta della Rocca Marsa

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Torrioni Rocca Marsa

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Torrioni Rocca Marsa

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Rocca Marsa dalla cresta soprastante

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Sentiero su cresta Rocca Marsa

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Rocca Marsa e cresta percorsa

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Dirupo da cresta Rocca Marsa

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Grande roccione su cresta Rocca Marsa

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Sentiero in uscita dal bosco su cresta Rocca Marsa

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Cresta Rocca Marsa salendo alla Ciappa Liscia

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Monti Bue e Maggiorasca dalla Ciappa Liscia

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Ciappa Liscia dal Monte Roncalla

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Monte Penna dal Roncalla più da lontano

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Anticime Groppo Rosso andandovi

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Contrafforti sottostanti da vetta Groppo Rosso

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Maggiorasca dal Groppo Rosso

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Santo Stefano dal Groppo Rosso

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Anticime dal Groppo Rosso

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Anticime Groppo Rosso andandovi più da vicino

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Vetta Groppo Rosso andando all'anticima

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Vetta Groppo Rosso andando all'anticima più da lontano

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Santo Stefano da anticima Groppo Rosso

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Groppo Rosso da anticima

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Rocca del Prete scendendo verso Rocca d'Aveto

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Rio Grosso tornando a Priè
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by psiconauta »

Grazie Sound, molto bello, segnato... : Thumbup : ...vediamo quando :smt102
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...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by soundofsilence »

Ci torno a breve a completare il progetto, se vuoi venire.. anche in settimana.
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by psiconauta »

soundofsilence wrote:Ci torno a breve a completare il progetto, se vuoi venire.. anche in settimana.
perchè no, mi farebbe certo piacere....il delirio è far combaciare impegni vari e tempo libero, specialmente in questo periodo....comunque ti contatto : Thumbup :
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...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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soundofsilence
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by soundofsilence »

psiconauta wrote:
soundofsilence wrote:Ci torno a breve a completare il progetto, se vuoi venire.. anche in settimana.
perchè no, mi farebbe certo piacere....il delirio è far combaciare impegni vari e tempo libero, specialmente in questo periodo....comunque ti contatto : Thumbup :
Mi piacerebbe andarci giovedì, puoi?
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by soundofsilence »

Sul mio sito la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... rdiola.htm

Giovedì 20-5-2021: Passo Crociglia (1475) – Località Pietre Sorelle (1190) – Rocca di Cornin (1430) – La Guardiola (1365) – Groppo Rosso (1595) – Monte Roncalla (1685) – Ciappa Liscia (1682) – Rocca Marsa (1583) – Passo Crociglia (1475).

Partecipanti: Psiconauta e soundofsilence.

Lunghezza: 9,5 Km. circa.

Dislivello: 600 m. circa.

Difficoltà: E (per escursionisti medi), dal Passo fino al punto in cui si lascia il sentiero 107, EE (per escursionisti esperti) la risalita verso la Valle Tribolata e la traversata della stessa, necessita in effetti di senso di orientamento e di scelta del percorso migliore non essendovi alcun tipo di traccia o segnavia, inoltre vi è qualche passaggio ripido ed un canalino un poco friabile dopo la finestra nella roccia, che rappresenta forse il punto più delicato del percorso, ma indubbiamente non è detto si debba o si riesca a passare esattamente negli stessi punti. E (per escursionisti medi) la parte successiva fino alla salita della Rocca Marsa. EE (per escursionisti esperti) la salita alla vetta della Rocca Marsa, ripida ed esposta (non obbligatoria comunque), come anche alcune altre parti della cresta sul vecchio sentiero che indubbiamente è più panoramico del nuovo che passa più in basso. Tutto il resto E (per escursionisti medi).

Percorso in macchina: Da Genova si possono scegliere vari percorsi, più o meno tutti equivalenti. Per chi soffre le curve conviene andare in autostrada fino a Lavagna risalire quindi a Borzonasca e poi a Parazzuolo per la Sp586 dove ci si ricongiunge con il percorso alternativo che da Genova arriva a Bargagli e quindi scende in val Fontanabuona per la Galleria delle Ferriere per poi risalire il Passo della Scoglina e arrivare infine al predetto bivio di Parazzuolo. Da Parazzuolo si procede verso Rezzoaglio e ci si ricongiunge, dopo poco, anche con l’altro itinerario alternativo che da Genova porta alla Scoffera e quindi prosegue sulla SS45 della Val Trebbia fino al bivio con Fontanigorda (si può prendere anche la deviazione prima, che passa per Canale) che si imbocca per prendere poi per Casoni e valicare il Passo del Fregarolo per quindi ricongiungersi con il percorso che sto descrivendo. Giunti quindi a Rezzoaglio proprio in corrispondenza del cartello che segna 15 Km da Santo Stefano d’Aveto si prende a sinistra la SP586 e la si segue ignorando due deviazioni a destra per Santo Stefano d’Aveto e prendendo invece la terza deviazione per Boschi e Torrio, che con una stradina stretta e tortuosa porta al Passo di Crociglia, dove parcheggiamo sulla sinistra della strada.

Percorso a piedi: dal passo si imbocca il sentiero 107 sulla destra, con indicazione per le Pietre Sorelle. Il sentiero scende lungamente nel bosco fino a giungere ad una radura, dove il percorso è sbarrato da un recinto in filo spinato, forse una volta apribile, ma attualmente no, quindi occorre passarvi sotto. Proseguiamo quindi su percorso più pianeggiante, ma su sentiero non molto chiaro e pulito e raggiungiamo un bivio, dove continuiamo a sinistra, lasciando a destra il sentiero che scende a Torrio. Da qui abbiamo proseguito ancora 430 metri e quindi preso a sinistra nel bosco, quando ci sembrava più praticabile, rispetto alla parte precedente dove la vegetazione è più fitta e il passaggio complicato da grossi e caotici massi. Nel bosco subito pieghiamo a sinistra per oltre 100 metri, seguendo una specie di traccetta, quindi saliamo per la massima pendenza una ripida collinetta erbosa con grossi massi in cima. Giunti in vetta alla collinetta possiamo vedere il resto del percorso che ci aspetta per giungere alla Valle Tribolata. Dobbiamo in effetti scendere prima brevemente dalla collinetta (caratterizzata da un grosso masso quadrato sulla cima), quindi attraversare il successivo breve bosco e quindi risalire un ripido pendio di roccia e sfasciumi per giungerne quindi sulla rocciosa sommità rocciosa. Da qui attraversiamo il successivo bosco, cercando di piegare a sinistra in modo da raggiungere una caratteristica zona di guglie rocciose, cosa non facile senza traccia GPS, in quanto la zona non si vede finche non la raggiungiamo. Raggiunta la zona di guglie rocciose passiamo attraverso od a fianco di una carratteristica finestra, quindi pieghiamo a destra e scendiamo, dal castello di rocce su cui ci troviamo, attraverso un ripido ed instabile canalino, per poi quindi proseguire verso destra, cercando di raggiungere l’evidente ed imponente guglia di roccia chiamata Rocca di Cornin. Raggiunta la base della Rocca, continuiamo nella stessa direzione attraverso il caso di rocce e guglie sottostante alla Rocca. Scendiamo quindi su una rampa sfasciumosa e, individuata in lontananza la Guardiola, vi ci dirigiamo a vista piegando un poco a destra.
Giunti alla base della Guardiola ne risaliamo la ripida ma facile rampa rocciosa (attenzione in caso di roccia umida) fino alla strapiombante vetta. Scendiamo quindi sui nostri passi e quindi risaliamo in direzione sud-est attraversando alla meglio una zona di grossi massi, oltre i quali si prosegue su sfasciumi più semplici fino a giungere al cospetto di un bel torrione a sinistra e di due guglie gemelle con finestra sulla destra. Da qui, continuando nella stessa direzione, in breve raggiungiamo il sentiero segnato che imbocchiamo verso destra. Sul sentiero segnato troviamo subito il bivio a sinistra per la Ferrata Ferrari, quindi un secondo bivio per il Groppo Rosso, che imbocchiamo sulla sinistra. Dopo oltre 350 metri di salita non ripida, lasciamo a destra il bivio per Priè e continuiamo a salire fino a giungere in vista della vetta del Groppo Rosso, che si raggiunge con una breve deviazione a destra. Visitata la vetta riprendiamo il sentiero e dopo poco più di 50 metri, imbocchiamo una traccettina non segnalata e assai poco evidente, almeno all’inizio, che risale diretta verso la vetta del Monte Roncalla, poco a destra del ciglio della montagna. In breve arriviamo in vetta e continuiamo sul crinale seguendo il sentiero che in breve ci porta sulla vetta della Ciappa Liscia, dalla quale scendiamo ripidamente all’intaglio che la separa dalla Rocca Marsa. Giunti all’intaglio il sentiero continua, sotto la cresta, ma si può, con prudenza, passare più in alto, in cresta o quasi, che in certi punti gli alberi rendono difficile il passaggio, e raggiungere quindi l’esposta vetta (che in realtà è sì, il punto più alto della cresta della Rocca Marsa, ma per alcuni la vetta è invece posta su un crinale laterale, io propenderi per considerarle due vette distinte, anche se risulta confusionario chiamarle entrambe Rocca Marsa), dalla quale riscendiamo al sentiero.
Seguiamo quindi il sentiero segnato che si tiene a pochi passi dalla cresta, quindi, quando piega decisamente a destra giù per il bosco, continuiamo sulla vecchia traccia, ora sbarrata da un legno per terra (il vecchio sentiero è stato lambito da un frana e vi è un punto da percorrere con cautela) e affrontiamo un basso saltino di rocce instabili per continuare poi su più facile traccia. Poco più avanti una breve deviazione a sinistra ci permette di godere di una bellissima vista sul crinale che si stacca verso sinistra, caratterizzato da torrioni e rocce tormentate ed instabili, il cui punto più alto è per alcuni la vera vetta della Rocca Marsa. Passato il punto panoramico scendiamo in breve ad un bivio, dove continuiamo dritti per il Passo Crociglia, trovando poco dopo un altro bivio sulla sinistra (il primo è sulla destra) ed ignoriamo anche questo, giungendo in breve al Passo Crociglia dove abbiamo lasciato la macchina.

Conclusioni: giro che propone un punto di partenza alternativo per la visita della suggestiva Valle Tribolata, piuttosto che partire da Priè o dalla vicina Rocca d’Aveto, ciò permette di fare un anello più corto e dedicare più tempo alla visita della predetta valle, ma è anche vero che la parte bassa non risulta molto interessante e richiede molto tempo per attraversarla, quindi non so se il gioco vale la candela. In realtà lo scopo era passare dal basso per vedere le “Pietre Sorelle” e quindi risalire alla Valle Tribolata, cosa che avrebbe reso più giustificato il fatto di raggiungerla dal basso, però non siamo riusciti a trovarle, forse sono più avanti sul sentiero 107, mi riprometto di cercarle di nuovo quindi. Detto questo il giro comunque merita molto, sia per la Valle Tribolata, sia per il crinale della Rocca Marsa, e anche le altre vette raggiunte non sono certo da disprezzare e, tutto sommato, il raggiungimento fuori sentiero della Valle, non risulta particolarmente difficile o reso difficile dalla vegetazione.

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Bosco scendendo dal Passo Crociglia

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Zona di grandi massi sopra sentiero 107

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Collinetta erbosa su percorso da zona grandi massi sopra sentiero 107

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Torrente a fianco sentiero 107 allagato

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Salendo collinetta erbosa

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Grande masso quadrato in cima a collinetta erbosa

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Ciappa Liscia da collinetta erbosa

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Masso quadrato da sopra da collinetta erbosa

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Psiconauta in discesa da collinetta erbosa

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Salendo tra grandi massi e sfasciumi

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Grande torrione in lontananza salendo tra massi e sfasciumi

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Salendo tra grandi massi e sfasciumi parte alta

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Gola tra rocce salendo a Rocca di Cornin

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Coppia di torrioni a nord salendo a Rocca di Cornin più da vicino

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Roccione appuntito salendo a Rocca di Cornin

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Zona di grandi massi e sfasciumi vista da sopra

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Grande masso salendo alla Rocca di Cornin

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Zona di grandi massi e sfasciumi vista da sopra più da vicino

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Torrio salendo alla Rocca di Cornin

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Gruppo di guglie rocciose salendovi

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Finestra tra le guglie salendovi ancora più da vicino

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Finestra e guglia salendovi

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Primo piano finestra tra le guglie salendovi

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3 Guglie rocciose salendovi più da vicino

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Finestra e guglia salendovi

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Guglie e finestra salendovi

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Primo piano finestra tra le guglie salendovi più da lontano

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Primo piano finestra tra le guglie salendovi ancora più da vicino

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Finestra tra le guglie da dietro con Psiconauta vista verticale

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Tre guglie rocciose passata la finestra

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Guglia appoggiata a guglia triangolare presso finestra

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Ciappa Liscia e Rocca di Cornin andandovi

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Ciappa Liscia e Rocca di Cornin andandovi più da lontano

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Rocca di Cornin andando alla Guardiola

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Rocca di Cornin andando alla Guardiola

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Due guglie triangolari e Rocca di Cornin

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Guglie triangolari presso Rocca di Cornin

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Guglie caotiche presso Rocca di Cornin

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Rocca di Cornin andando alla Guardiola

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Coppia di torrioni ravvicinati presso Rocca di Cornin primo piano

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Guglia appuntita presso Rocca di Cornin primo piano

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Coppia di torrioni ravvicinati presso Rocca di Cornin

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Coppia di torrioni ravvicinati presso Rocca di Cornin più da lontano

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Coppia di torrioni ravvicinati presso Rocca di Cornin visti allineati

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Psiconauta in forcella presso torrioni ravvicinati

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Torrioni ravvicinati con forcella a fianco più da vicino

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Primissimo piano torrioni ravvicinati presso Rocca di Cornin

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Torrioni ravvicinati presso Rocca di Cornin visti da dietro

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Torrioni ravvicinati presso Rocca di Cornin visti da dietro vista verticale

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Torrioni ravvicinati presso Rocca di Cornin visti da dietro più da lontano

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Coppia di torrioni ravvicinati presso Rocca di Cornin visti allineati

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La Guardiola andandovi primo piano

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La Guardiola andandovi

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Guglie guardando indietro andando alla Guardiola

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La Guardiola andandovi più da vicino

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Guglie guardando indietro andando alla Guardiola più da vicino

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Primo piano Guardiola avvicinandovisi

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Guglie in lontananza salendo alla Guardiola

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Pendio roccioso per salire alla Guardiola

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Rocca di Cornin dalla Guardiola

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Ciappa Liscia e Roncalla dalla Guardiola

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Monte Roncalla dalla Guardiola

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Ciappa Liscia e Roncalla dalla Guardiola

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Pendio roccioso scendendo dalla Guardiola

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Cubo di roccia risalendo dalla Guardiola

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La Guardiola da sopra

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Guglia spaccata salendo dalla Guardiola

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Torrioni da sopra salendo dalla Guardiola

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Torrioni da sopra salendo dalla Guardiola più da lontano

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Torrione salendo dalla Guardiola più da vicino

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Torrioni salendo dalla Guardiola primo piano

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La Guardiola da sopra più da lontano

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Torrione risalendo al sentiero

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Torrione risalendo al sentiero più da vicino

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Torrione slanciato risalendo al sentiero

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Guglie gemelle viste allineate risalendo al sentiero

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Guglie gemelle con finestra risalendo al sentiero

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Guglie gemelle con finestra risalendo al sentiero più da lontano

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3 Guglie risalendo al sentiero

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4 Guglie risalendo al sentiero

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Valle Tribolata dal sentiero

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Valle Tribolata dal sentiero più da vicino

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Santo Stefano d'Aveto dal Groppo Rosso

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Monte Penna dal Groppo Rosso

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Maggiorasca dal Groppo Rosso

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Due Genziane sul Monte Roncalla

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Monte Bue e Prato Cipolla dal Roncalla

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Ciappa Liscia dal Monte Roncalla

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Valle Tribolata dal Monte Roncalla

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Vetta Rocca Marsa andandovi

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Vetta Rocca Marsa salendovi

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Torrione sottostante da cresta Rocca Marsa

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Tozzo torrione in cresta Rocca Marsa

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Primo piano tozzo torrione in cresta Rocca Marsa

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Rocca Marsa scendendo dalla vetta

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Versante colorato Rocca Marsa scendendo la cresta

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Torrione appoggiato da cresta Rocca Marsa

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Rocca Marsa da punto panoramico

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Rocca Marsa da punto panoramico più da vicino

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Rocca Marsa vista frontale

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Primo piano Rocca Marsa dal colletto sottostante

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Rocca Marsa vista frontale

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Rocca Marsa scendendo al Passo Crociglia

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Rocca Marsa Ciappa Liscia e Roncalla scendendo al Passo Crociglia
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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psiconauta
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Re: Anello Ciapa Liscia, M. Roncalla, Groppo Rosso

Post by psiconauta »

Ciao a tutti,
come da post precedenti, Sound mi ha coinvolto in questa gita, molto piacevole, devo dire. : Thumbup :

Ne tento un breve report dal mio punto di vista in stile quotazerino. 8)

La sera prima, al telefono, alla mia richiesta di qualche indizio sulle “varianti” al giro da lui precedentemente postato, mi accenna a delle Sorelle che sta cercando, e ci metto un po' a capire che si tratta di 2 Pietre... 8) ...certo i toponimi seguenti da lui citati, “Conca Tribolata” e “Rocca Marsa”, avrebbero dovuto accendermi una lampadina, ma siamo pur sempre nel territorio di Sound, perciò non ci ho badato più di tanto, nemmeno quando lui accenna al calarsi con una corda da un canalone non meglio identificato con potenziale presenza di neve. :shock:
Incomprensibilmente accetto :smt102 , e strategicamente fisso l'appuntamento a Montebruno, onde poter saccheggiare nuovamente un negozietto di cui mi ricordavo.Image
Al Passo di Crociglia, che sta in Emilia solo per fare rima, troviamo ad aspettarci 2 fratelli, il che spoilera già parecchio sul successo della nostra ricerca; i due figuri si incamminano lungo il sentiero più logico, e cioè lo 001, che poi si biforca e diventa 197 o 103, a seconda che si preferisca compiere un anello salendo prima sulla cresta della Rocca Marsa e Ciappa Liscia e poi scendendo dalla Valle Tribolata (che mi parrebbe forse preferibile) piuttosto che il contrario, anche se cambia ben poco dal punto di vista della fruizione del paesaggio, sempre molto vario e interessante.
Noi ci guardiamo bene dal seguirli come logica vorrebbe [-( e ci dirigiamo immediatamente verso il basso, seguendo il 107 che ci porta entro breve ad un ammassodimassimessiamuzzo che proviamo a penetrare credendo si tratti delle sorelle, e forse la località è anche così denominata, ma non c'è traccia delle 2 guglie frontistanti che Sound mi sbandiera da una cartolina sbiadita in bianco e nero in vendita su Ebay, principale riferimento cartografico della giornata. :roll:
I tentativi di abbordare le sorelle falliscono miseramente, e la mia considerazione sul fatto che possano essere più avanti sul sentiero dopo un gorgogliante e capace ruscello appena attraversato viene miseramente bocciata da Sound, che d'altronde conosce la zona, mentre io non ci sono mai stato.
Ripieghiamo perciò sui nostri passi e proviamo a salire più in alto per avere una qualche visuale sul circondario, attraversando un bosco e giungendo in prossimità di un versante più roccioso che Sound propone di salire ovviamente per la via più erta, indicando una rampa di ghiaioni scivolosi che saliamo praticamente coi pattini.
Una volta in cima in effetti la situazione si fa più interessante : costeggiando un roccione spaccato a metà molto suggestivo si arriva in una vallecola dove colate vulcaniche di basalti a pillows fanno la loro comparsa, per poi giungere in prossimità di alcune guglie ed una specie di arco naturale/finestra/passaggio nella roccia che Sound mette in saccoccia, declinando i miei inviti a pubblicare un volume sull'argomento, essendone probabilmente l'unico......ehm, il maggior :oops: esperto mondiale. :P
Qui si ha già una bella vista sulle pareti della Ciappa e della Rocca Marsa, e sulla destra compare la Rocca del Cornin, il cui toponimo Sound mi confessa essergli apparso in sogno su di un'antica pergamena cartaginese, o qualcosa del genere, insomma. :smt102
Il luogo, che raggiungiamo poco dopo, è veramente suggestivo (leggi : mi piace un botto) con questi spuntoni di roccia di considerevoli dimensioni che emergono dal terreno circostante disseminato a vista d'occhio da guglie, pinnacoli e massi accatastati, con un piccolo spiazzo erboso sottostante che sembra fatto apposta per un picnic, o una pennichella. :dormendo:
Comunque sia, di queste sorelle nessuna traccia. Ci aggiriamo tra il caos di massi come ci pare e come si può, visto che bisogna anche stare un po' attenti a non imbelinarsi, e mentre Sound appare e scompare da canalini, canaloni e anfratti vari, e io mi immagino a segarmi una gamba come in 127 ore mentre lui limona con entrambe le sorelle, giunge un qualcosa di simile all'ora di pranzo.
Per divorare i nostri panetti scegliamo la cima de La Guardiola, un'enorme lastra di pietra inclinata arrivata qui chissà come, roba che se ti cade l'oliva dal Martini sei fregato, e che comunque, sia chiaro, vale come cima, decidiamo di comune accordo.
Dalla Guardiola vedi tutti e nessun ti vede, recita un detto non so detto da chi, comunque eliminati i panetti chi s'è visto s'è visto, scendiamo dalla lastra e recuperiamo il sentiero 103 più o meno all'altezza del bivio col 197, tralasciando la deviazione per il Sentiero Attrezzato “Adolfo Ferrari”, non essendo io, appunto, attrezzato. :?
Risaliamo il 197 (incontrando anche alcune donne sui cui rapporti di parentela Sound glissa con fare sornione Image) sino in cima, dove Sound, con fare annoiato, mi indica un prato in salita che rappresenta la vetta del Groppo Rosso “se proprio vuoi salirci” :smt102 , cosa che in effetti non avevo preso in considerazione ma meno male che la faccio, dato che la cima in questione regala un panorama veramente bellissimo sulla Val d'Aveto, essendo visibili da lì praticamente tutte le altre principali cime, oltre a paesini e orizzonti vari. : Love 2 :
Da qui risaliamo sul crinale erboso del Monte Roncalla, anch'esso piuttosto panoramico e a picco sulla Conca Tribolata (niente sorelle in vista), proseguiamo verso la Ciappa Liscia, e seguiamo la cresta della stessa verso la Rocca Marsa, sino a trovare un'interruzione causa frana di una parte della stessa (è Marsa, ricordate? :roll: ), interruzione che Sound ignora bellamente proseguendo “per vedere com'è” mentre io attendo indeciso aspettando di udire urla precipiti echeggiare nella valle; ma così non è e si prosegue abbastanza tranquillamente sino a quella che Sound definisce un'altra interruzione, ma che verosimilmente è la stessa interruzione, solo per chi proviene dall'altra parte (tipo i fratelli dell'andata, quelli sensati) : questa frazione di sentiero in cresta oggetto di interruzione non pare effettivamente così pericolosa, ma immagino che magari la situazione, se vista da sotto, potrebbe palesarsi degna di maggiori attenzioni...in ogni caso Sound stesso mi testimonia di un escursionista che un mese fa ha preso un lungo (per fortuna senza conseguenze) proprio sul tratto deviato (non quello interrotto), perciò ne concludo che in generale da queste parti bisogna stare all'occhio. :esclamativo:
Giustappunto, arrivati in prossimità di una guglia facente parte di una cresta che si distacca dalla Rocca Marsa, Sound considera a lungo la possibilità di arrampicarvicisivi su di essa, e nonostante molto probabilmente non percepisca i miei mormorii “belin, ma l'è Marsa...” alla fine desiste, non lasciando al sentiero altre possibilità di stupirci, poiché in breve dopo l'ultimo tratto in discesa, siamo di nuovo alla macchina.
Qui il navigatore ci consiglia, invece di tornare indietro, di proseguire sulla strada asfaltata, che ci porta sino a Torrio, poi a Boschi, e finalmente a Rezzoaglio, risparmiando ben 9km di asfalto, per la gioia del ligure dentro ognuno di noi. : Yahooo :
A Rezzoaglio ci fermiamo per bere una birra e mangiare uno stralcio di focaccia in un forno dove Sound, dopo aver rubato un cavatappi la volta precedente :P , tenta di eclissare il distributore di soluzione igienizzante #-o , ma viene assalito dai rimorsi e restituisce la refurtiva alla commessa che immagino lo guardi basita e stia ora redigendo nel retro un identikit ad uso della polizia locale casomai ricapitasse da quelle parti.
Il resto del viaggio sino a Montebruno viene occupato parlando di donne, non si capisce se come concubine, casalinghe, o esseri fantastici, purchè naturalmente belle, ma ahimè pure qui abbiamo visioni un po' differenti, saluto quindi un Sound gesticolante nel parcheggio di fronte alla caserma dei Carabinieri di Montebruno sperando che distolga la loro attenzione mentre io provvedo a razziare l'alimentari dove una commessa urlante fa immagino le veci di un antifurto ultimo modello.

Scherzi a parte (ma se li tolgo non rimane praticamente più nulla), una bella e piacevole, nonché varia, passeggiata in luoghi davvero suggestivi e con diverse “cime” toccate, da consigliare specialmente agli appassionati di geologia; grazie a Sound che forse non ha aggiunto granchè alla sua esplorazione della zona, ma è stata una piacevole e proficua compagnia, e come al solito di una disponibilità più unica che rara. : Thanks :

Alla prossima. : Thumbup :



poche foto a caso, che Sound ha già esaurito tutti i punti di vista.... :roll:

materiale x il libro di Sound...
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basalti a pillows nella Conca Tribolata
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la Guardiola (non sembra una rana?)
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la Guardiola da sotto
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Sound a caccia di guglie
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Sound che evita una fessura....
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belin Sound, allora lo fai apposta...
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Rocca del Cornin dal Monte Roncaglia
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tulipano sul Groppo Rosso
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SoundinmarciaversolaRocciaMarcia
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visuale verso il Monte Nero
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Aloha : Indian:
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...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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