Aconcagua
Moderator: Moderatori
Aconcagua
Preno lo spunto dalla pietra che ho lanciato in altra sezione del forum, per raccontare qualcosa di questa montagna e di quello che è successo.
Tengo a precisare alcune cose, mettendo (forse) ovvi paletti; ma lo faccio comunque, in primis per me e per rispetto a chi non c'è più.
Non sono un esperto di spedizioni.
Non sono un alpinista con i controfiocchi.
Non sono un Superman.
Cerco di essere - come credo di esserlo - uno normale, senza essere gasato e senza sopravvalutarmi.
NON HO LA VERITA', nè in tasca nè in testa.
Allora, secondo me le cose potrebbero essere andate così.
La via normale dell'Aconcagua, in condizioni di bel tempo, non è altro che una camminata su sfasciumi e pietraie. Non si tocca la neve, e ramponi e picca sono inutili. Questo, ovviamente, se le condizioni meteo sono ottimali. Diversa è la musica se il tempo cambia.
La via dei Polacchi, sulla parete nordest, è di maggior impegno tecnico, nonchè di maggior soddisfazione alpinistica (andinistica).
Tralascio altre possibilità di salita (sulla parete sud corrono vie di grandissimo impegno per super-alpinisti).
Le due vie si attaccano da versanti differenti e da valli differenti.
Tanto per rendere l'idea, è come se salissi sul monte Bianco dall'Italia e scendessi sulla Francia.
La via dei polacchi attacca dal campo 2, che è a circa 6100 m. Si lascia lì tutto il materiale (tenda, viveri, sacco a pelo etc.) e si sale per la parete NE su pendii di neve, fino a prendere il filo di cresta e raggiungere la vetta, come ha fatto Stelvius, poco presente nel Forum ma attivissimo sulle montagne. E' possibile effettuare una variante, chiamata "Argentina", che sale in vetta su pendii max 60° e roccette di III.
Si scende per la normale, che porta peraltro come già scritto in altra valle; dopo aver oltrepassato la Canaleta, formata da un pendio di ripidi e fastidiosi sfasciumi, si arriva a campo Berlin (ca 6000m di quota). Lì c'è il bivio, che consente di rientrare al campo 2 della via dei polacchi, attraversando il c.d. Falsos de los Polachos, lunghissimo traverso di circa un paio di km posto grosso modo all'altezza del campo 2. Non si perde e non si prende quindi ulteriore quota. Questo traverso riporta al 2 ed alla tenda. Il traverso è visibilissimo dal campo. In condizioni tranquille (niente bufera nè vento azul), è una camminata e basta. Sempre per fare un paragone alpinisticamente blasfemo, potrebbe essere assimilato al sentiero che collega i casolari dell'Herbetet al rif. V. Sella a Cogne.
Comunque, giunti al 2, tutte le cordate ne hanno abbastanza e dormono lì. Il giorno dopo si smonta il campo e si ritorna al base, saltando l'1. Il campo base è a circa 4200 m (tipo Breithorn, per intenderci). La sosta al 2 dopo la vetta è consigliata proprio per non aggiungere la fatica della discesa alla fatica dell'ascensione.
Questo lo scenario. Ecco invece una ipotesi, strettamente personale e non suffragata da una benchè minima certezza.
A me sembra strano che una guida abbia ceffato così palesemente il bivio di campo Berlin. Le guide andine - ne ho conosciute parecchie - che vanno sull'Aconcagua, salgono in vetta quasi con la stessa frequenza di quella delle nostre guide alpine sul Gran Paradiso!. Hanno quindi una conoscenza del territorio che non ha eguali.
Potrebbe essere che la c.d. guida fosse in realtà un portatore "libero professionista". Al base della via dei Polacchi, a Plaza Argentinas, ci sono infatti parecchi personaggi che si offrono di portarti tenda e viveri, lasciandoti così scarico della maggior parte del peso, dietro modico compenso. Anche noi siamo stati contattati, ma abbiamo rifiutato (non per i soldi, ma per etica!). Non so quanto questi portatori siano competenti e soprattutto conoscenti della montagna.
Oppure, quella era veramente una guida, ma si è trovata a mal partito per cause esterne che al momento non conosciamo.
Credo comunque che il gruppo, arrivato tardi in vetta, sia sceso frettolosamente, traversando a destra sotto la Canaleta ma ben prima del bivio di campo Berlin. Il ricordo della zona è in me vivido e preciso: lungo la parete NE, appena sotto la vetta (per "appena" intendo un duecento metri), ci sono fasce rocciose e pendii nevosi molto insidiosi. Probabilmente il gruppo si è infilato per di lì, rimanendo ben più alto del traverso (infatti nella notizia si dice che hanno passato la notte a circa 6600 m di quota). Rimasti incrodati, avranno compiuto qualche manovra azzardata (bisogna ricordare che la soglia di attenzione è ben diversa, vista la quota!), e che quindi qualcuno sia caduto.
La notte di bivacco all'addiaccio non la consiglio a nessuno: noi abbiamo trovato -30, ed eravamo in tenda e nei sacchi a pelo.
E' inoltre rimarchevole che, sempre secondo la notizia, ci sia stata una donna che sia giunta al sicuro. Due le ipotesi, perchè dalla normale dell'Aconcagua si scende senza legarsi. Quindi, o la donna andava più veloce e non era legata agli altri (come sembra di capire dalla notizia), scendendo quindi rapidamente, ma ceffando anche lei il bivio e continuando sulla normale che porta in altra valle; oppure ha preso il Falsos de los Polachos e, quando si è accorta che gli altri erano ben sopra di lei, ha continuato a scendere dal campo 2 fino al base a Plaza Argentinas.
Il nodo di tutto, sempre a mio modestissimo parere, è che sono stati lenti a salire, giungendo tardi in vetta e, non avendo materiale per il bivacco, abbiano cercato di forzare il ritorno per rientrare giustamente alla tenda. Inesperienza e/o fatica, imprudenza, fatalità hanno fatto il resto.
Mi scuso per la lunghezza, ma mi sembrava opportuno per cercare di chiarire meglio la mia "verità".
Tengo a precisare alcune cose, mettendo (forse) ovvi paletti; ma lo faccio comunque, in primis per me e per rispetto a chi non c'è più.
Non sono un esperto di spedizioni.
Non sono un alpinista con i controfiocchi.
Non sono un Superman.
Cerco di essere - come credo di esserlo - uno normale, senza essere gasato e senza sopravvalutarmi.
NON HO LA VERITA', nè in tasca nè in testa.
Allora, secondo me le cose potrebbero essere andate così.
La via normale dell'Aconcagua, in condizioni di bel tempo, non è altro che una camminata su sfasciumi e pietraie. Non si tocca la neve, e ramponi e picca sono inutili. Questo, ovviamente, se le condizioni meteo sono ottimali. Diversa è la musica se il tempo cambia.
La via dei Polacchi, sulla parete nordest, è di maggior impegno tecnico, nonchè di maggior soddisfazione alpinistica (andinistica).
Tralascio altre possibilità di salita (sulla parete sud corrono vie di grandissimo impegno per super-alpinisti).
Le due vie si attaccano da versanti differenti e da valli differenti.
Tanto per rendere l'idea, è come se salissi sul monte Bianco dall'Italia e scendessi sulla Francia.
La via dei polacchi attacca dal campo 2, che è a circa 6100 m. Si lascia lì tutto il materiale (tenda, viveri, sacco a pelo etc.) e si sale per la parete NE su pendii di neve, fino a prendere il filo di cresta e raggiungere la vetta, come ha fatto Stelvius, poco presente nel Forum ma attivissimo sulle montagne. E' possibile effettuare una variante, chiamata "Argentina", che sale in vetta su pendii max 60° e roccette di III.
Si scende per la normale, che porta peraltro come già scritto in altra valle; dopo aver oltrepassato la Canaleta, formata da un pendio di ripidi e fastidiosi sfasciumi, si arriva a campo Berlin (ca 6000m di quota). Lì c'è il bivio, che consente di rientrare al campo 2 della via dei polacchi, attraversando il c.d. Falsos de los Polachos, lunghissimo traverso di circa un paio di km posto grosso modo all'altezza del campo 2. Non si perde e non si prende quindi ulteriore quota. Questo traverso riporta al 2 ed alla tenda. Il traverso è visibilissimo dal campo. In condizioni tranquille (niente bufera nè vento azul), è una camminata e basta. Sempre per fare un paragone alpinisticamente blasfemo, potrebbe essere assimilato al sentiero che collega i casolari dell'Herbetet al rif. V. Sella a Cogne.
Comunque, giunti al 2, tutte le cordate ne hanno abbastanza e dormono lì. Il giorno dopo si smonta il campo e si ritorna al base, saltando l'1. Il campo base è a circa 4200 m (tipo Breithorn, per intenderci). La sosta al 2 dopo la vetta è consigliata proprio per non aggiungere la fatica della discesa alla fatica dell'ascensione.
Questo lo scenario. Ecco invece una ipotesi, strettamente personale e non suffragata da una benchè minima certezza.
A me sembra strano che una guida abbia ceffato così palesemente il bivio di campo Berlin. Le guide andine - ne ho conosciute parecchie - che vanno sull'Aconcagua, salgono in vetta quasi con la stessa frequenza di quella delle nostre guide alpine sul Gran Paradiso!. Hanno quindi una conoscenza del territorio che non ha eguali.
Potrebbe essere che la c.d. guida fosse in realtà un portatore "libero professionista". Al base della via dei Polacchi, a Plaza Argentinas, ci sono infatti parecchi personaggi che si offrono di portarti tenda e viveri, lasciandoti così scarico della maggior parte del peso, dietro modico compenso. Anche noi siamo stati contattati, ma abbiamo rifiutato (non per i soldi, ma per etica!). Non so quanto questi portatori siano competenti e soprattutto conoscenti della montagna.
Oppure, quella era veramente una guida, ma si è trovata a mal partito per cause esterne che al momento non conosciamo.
Credo comunque che il gruppo, arrivato tardi in vetta, sia sceso frettolosamente, traversando a destra sotto la Canaleta ma ben prima del bivio di campo Berlin. Il ricordo della zona è in me vivido e preciso: lungo la parete NE, appena sotto la vetta (per "appena" intendo un duecento metri), ci sono fasce rocciose e pendii nevosi molto insidiosi. Probabilmente il gruppo si è infilato per di lì, rimanendo ben più alto del traverso (infatti nella notizia si dice che hanno passato la notte a circa 6600 m di quota). Rimasti incrodati, avranno compiuto qualche manovra azzardata (bisogna ricordare che la soglia di attenzione è ben diversa, vista la quota!), e che quindi qualcuno sia caduto.
La notte di bivacco all'addiaccio non la consiglio a nessuno: noi abbiamo trovato -30, ed eravamo in tenda e nei sacchi a pelo.
E' inoltre rimarchevole che, sempre secondo la notizia, ci sia stata una donna che sia giunta al sicuro. Due le ipotesi, perchè dalla normale dell'Aconcagua si scende senza legarsi. Quindi, o la donna andava più veloce e non era legata agli altri (come sembra di capire dalla notizia), scendendo quindi rapidamente, ma ceffando anche lei il bivio e continuando sulla normale che porta in altra valle; oppure ha preso il Falsos de los Polachos e, quando si è accorta che gli altri erano ben sopra di lei, ha continuato a scendere dal campo 2 fino al base a Plaza Argentinas.
Il nodo di tutto, sempre a mio modestissimo parere, è che sono stati lenti a salire, giungendo tardi in vetta e, non avendo materiale per il bivacco, abbiano cercato di forzare il ritorno per rientrare giustamente alla tenda. Inesperienza e/o fatica, imprudenza, fatalità hanno fatto il resto.
Mi scuso per la lunghezza, ma mi sembrava opportuno per cercare di chiarire meglio la mia "verità".
Grazie mazzy, ho letto con molto interesse e ascoltando gli aggornamenti dei telegiornali sono riuscita a selezionare le notizie corrette da quelle no, anche se, sapere com'è andata realmente resterà come sempre un mistero.
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Mazzysan, ottima competenza, se decido di andare in quei luoghi lì ti contatterò per varie info. Per il resto posso dire che essendo io un valbormidese doc, e visto che due dei membri della spedizione sono delle mie parti, e conoscendo il 90% degli alpinisti della provincia di savona, sui due in questione non ho mai sentito nulla e ciò mi sembra strano, in quanto per pur facile che sia, salire comunque una montagna del genere comporta il possedere conoscenze alpinistiche di tutto rilievo. Comunque mi informerò. Buon fine settimana a tutti.
Se vai da quelle parti, fammi un fischio (che magari mi tolgo un sassolino/one dalla scarpa )mahler wrote:Mazzysan, ottima competenza, se decido di andare in quei luoghi lì ti contatterò per varie info. Per il resto posso dire che essendo io un valbormidese doc, e visto che due dei membri della spedizione sono delle mie parti, e conoscendo il 90% degli alpinisti della provincia di savona, sui due in questione non ho mai sentito nulla e ciò mi sembra strano, in quanto per pur facile che sia, salire comunque una montagna del genere comporta il possedere conoscenze alpinistiche di tutto rilievo. Comunque mi informerò. Buon fine settimana a tutti.
A meno che, come succede tanta volte, bastano i soldini per diventare alpinist expertmahler wrote:Mazzysan, ottima competenza, se decido di andare in quei luoghi lì ti contatterò per varie info. Per il resto posso dire che essendo io un valbormidese doc, e visto che due dei membri della spedizione sono delle mie parti, e conoscendo il 90% degli alpinisti della provincia di savona, sui due in questione non ho mai sentito nulla e ciò mi sembra strano, in quanto per pur facile che sia, salire comunque una montagna del genere comporta il possedere conoscenze alpinistiche di tutto rilievo. Comunque mi informerò. Buon fine settimana a tutti.
Se è così, sono diventati alpinist expert ........... "morti" ....purtroppo
Sempre a mio modestissimo parere, l'Aconcagua viene sottovalutato perchè, come già scritto sopra, la via normale sembrerebbe essere solo una grande sfacchinata su sentiero discretamente tracciato.Titus wrote:A meno che, come succede tanta volte, bastano i soldini per diventare alpinist expertmahler wrote:Mazzysan, ottima competenza, se decido di andare in quei luoghi lì ti contatterò per varie info. Per il resto posso dire che essendo io un valbormidese doc, e visto che due dei membri della spedizione sono delle mie parti, e conoscendo il 90% degli alpinisti della provincia di savona, sui due in questione non ho mai sentito nulla e ciò mi sembra strano, in quanto per pur facile che sia, salire comunque una montagna del genere comporta il possedere conoscenze alpinistiche di tutto rilievo. Comunque mi informerò. Buon fine settimana a tutti.
Se è così, sono diventati alpinist expert ........... "morti" ....purtroppo
Questo induce molti non avveduti a tentare comunque la salita, fidando sulla facilità tecnica (ossia sull'assenza di difficoltà tecnica). Si presentano così ai diversi campi base personaggi di tutti i tipi, degni di entrare in una corte dei miracoli, più che di appartenere ad una spedizione.
Un po' come sul Breithorn Occ., che tanti salgono slegati e non adeguatamente equipaggiati ed attrezzati, perchè "tanto è facile".
Dal campo base di Plaza Argentina, partenza per la via dei Polacchi, abbiamo visto parecchie volte l'elicottero che riportava indietro improvvidi, sprovveduti, negligenti, superficiali, idioti totali e parziali, non allenati e chi più ne ha più ne metta.
Poi, com'è giusto che sia, e sempre IMHO, quando ci sono dei morti occorre fare solo silenzio, tenendo per sè le proprie considerazioni e le proprie valutazioni dell'accaduto.
Aggiungo, per completezza, quello che Marcello Cominetti ha scritto su Planetmountain.
Sono considerazioni che meritano, io credo, di essere estese anche ad altre situazioni ed eventi.
Sono considerazioni che meritano, io credo, di essere estese anche ad altre situazioni ed eventi.
Mi son letta l'articolo trovandolo interessante anche se quest'ultima frase mi ha lasciata decisamente interdetta, non trovandomi per niente d'accordo. Credo ci sia una bella differenza tra un turista ed un alpinista, e definire un alpinista un turista per di più cocciuto lo trovo proprio fuori luogo(non dimentichiamo che l’alpinista è un turista solo un po’ più cocciuto)
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Avendo conosciuto Marcello credo che la frase sia da intendersi non come uno spregio ma nel senso che l'alpinista è una persona che desidera conoscere posti e popoli. Un po' più cocciuto perchè l'attività è più impegnativa, richiede più volontà dato l'impegno fisico e psichico.
Comunque si potrà chiedere direttamente lumi a lui, dato che il 24 Febbraio sarà presso la sede del Cai di Bolzaneto a fare una presentazione sulla Patagonia.
Comunque si potrà chiedere direttamente lumi a lui, dato che il 24 Febbraio sarà presso la sede del Cai di Bolzaneto a fare una presentazione sulla Patagonia.
Non conosco Marcello, ma anch'io l'ho intesa così. Gecko, non credo Marcello volesse sminuire il rispetto di quelli che la Montagna la apprezzano e la vivono con prudenza ed attenzione, credo volesse solo dare un'ampia interpretazione di come, ognuno di noi credo ne sia conscio, siamo piccoli di fronte alla grandezza ed alla potenza del creato. Se ci pensi, in effetti siamo tutti turisti delle montagne, chi le abita sono aquile, camosci, stambecchi lepri... ecc. ecc. diamo a Cesare quel che è di Cesare in questo caso lasciamo alla natura la sua libertà. Credo sia il miglior modo di rispettarla.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
ramingo wrote:Non conosco Marcello, ma anch'io l'ho intesa così. Gecko, non credo Marcello volesse sminuire il rispetto di quelli che la Montagna la apprezzano e la vivono con prudenza ed attenzione, credo volesse solo dare un'ampia interpretazione di come, ognuno di noi credo ne sia conscio, siamo piccoli di fronte alla grandezza ed alla potenza del creato. Se ci pensi, in effetti siamo tutti turisti delle montagne, chi le abita sono aquile, camosci, stambecchi lepri... ecc. ecc. diamo a Cesare quel che è di Cesare in questo caso lasciamo alla natura la sua libertà. Credo sia il miglior modo di rispettarla.
Già
hai perfettamente ragione
Che ci andiamo a fare?
il video è parecchio forte e scioccante, se non ve la sentite leggete solo l'articolo, io stesso non ho finito di guardarlo..... la fonte pare autorevole.
Non mi sento di aggiungere commenti.....
http://video.gazzetta.it/?vxSiteId=f89d ... itrate=300
Non mi sento di aggiungere commenti.....
http://video.gazzetta.it/?vxSiteId=f89d ... itrate=300
L'ho visto stamattina, il video; forte, è forte... Ma direi che è impossibile, sulla base dell'articolo e del solo video, sia accusare che scusare le persone che hanno agito così. Non ci si può mettere nei panni di chi era lì in quel momento, credo non sia una situazione facile per nessuno. Certo sarebbe interessante saperne di più...Emi wrote:il video è parecchio forte e scioccante, se non ve la sentite leggete solo l'articolo, io stesso non ho finito di guardarlo..... la fonte pare autorevole.
Non mi sento di aggiungere commenti.....
http://video.gazzetta.it/?vxSiteId=f89d ... itrate=300
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Facile giudicare, quando si è in poltrona a casa propria, non a chissà quanti mila metri di quota in mezzo alla neve, dopo aver già tratto in salvo altre persone. Sono soccorritori, ma sono uomini. Credo che paura e reazioni scomposte siano lecite anche per loro, forse meno, ma lecite oltre un certo limite. Come fai a sapere con tanta certezza cosa stesse succedendo lassù? Io non ho mai vissuto una situazione nemmeno lontanamente vicina... Ma a giudicare da quel che si legge sulle pagine di libri scritti da chi quei momenti li ha vissuti sulla propria pelle, direi che non esiste il bianco ed il nero. Non credo che quelle persone stessero facendo una gita di piacere, o divertendosi a prendere in giro qualcuno, visto che era in gioco anche la loro stessa pelle. Certo, poi in TV e sui giornali quel che conta è fare sensazione... E allora si fa come al bar il lunedì, tutti a commentare la partita del giorno prima, e questo doveva far così, quell'altro doveva far cosà. Ma non è così semplice...Andreino wrote:Scusate, ma io accuso eccome!
E' veramente indecente... 5 o 6 persone non riescono a trasportare a valle un uomo in difficoltà?
Non siamo a Ottomila metri.
Non siamo su terreno troppo difficile.
E poi l'atteggiamento... uno filma... l'altro saluta... l'altro insulta l'infortunato...
Pazzesco.
http://giancarla-agostini.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
a leggere certi commenti sembra di essere sul sito della gazzetta , dove a turno tutti sono mister da nazionale e ora a quanto pare sono tecnici del soccorso con esperienze ad alta quota pronti a pontificare...
http://www.clarin.com/diario/2009/02/17 ... 860537.htm
http://www.clarin.com/diario/2009/02/17 ... 860535.htm
con babel fish si traduce
un video di pochi secondi NON PUO' riassumere efficacemente un soccorso durata di
più giorni...invece questo a quanto pare fa capire ad alcuni che chi ha rischiato la vita per
salvare il gruppo degli italiani era in realtà un gruppo di cretini senza rispetto per la vita
altrui...
http://www.clarin.com/diario/2009/02/17 ... 860537.htm
http://www.clarin.com/diario/2009/02/17 ... 860535.htm
con babel fish si traduce
un video di pochi secondi NON PUO' riassumere efficacemente un soccorso durata di
più giorni...invece questo a quanto pare fa capire ad alcuni che chi ha rischiato la vita per
salvare il gruppo degli italiani era in realtà un gruppo di cretini senza rispetto per la vita
altrui...
Io ci capisco poco o nulla... Dubito però che un gruppo di cretini senza rispetto per la vita altrui vada a mettere a repentaglio la propria per un salvataggio di altre persone, anche in cambio di uno stipendio. Fosse andato tutto bene, i soccorritori sarebbero stati eroi. Chi va a cacciarsi in certe situazioni sa, o dovrebbe sapere, di correre un certo rischio; troppo comodo poi dare tutta la colpa di una tragedia a chi non è riuscito ad impedirla... Quanto alla minaccia di abbandonare la persona soccorsa, anche qui non si può giudicare se non si conosce la situazione. Io di alpinismo ho sempre e solo letto, ma conosco diverse persone di una certa età e con una lunga esperienza di ascensioni alle spalle; ebbene, a quanto mi raccontano loro, è ammissibile che, in circostanze estreme in cui è a rischio la stessa vita dei soccorritori, siano questi ultimi ad avere la precedenza. Quale sia stata la realtà sull'Aconcagua poi non lo so, e sinceramente a qualsiasi giornale e/o notiziario su Internet mi sento di credere poco; di certo, non di prenderli come base per dare a qualcuno dell'assassino.dags1972 wrote:a leggere certi commenti sembra di essere sul sito della gazzetta , dove a turno tutti sono mister da nazionale e ora a quanto pare sono tecnici del soccorso con esperienze ad alta quota pronti a pontificare...
http://www.clarin.com/diario/2009/02/17 ... 860537.htm
http://www.clarin.com/diario/2009/02/17 ... 860535.htm
con babel fish si traduce
un video di pochi secondi NON PUO' riassumere efficacemente un soccorso durata di
più giorni...invece questo a quanto pare fa capire ad alcuni che chi ha rischiato la vita per
salvare il gruppo degli italiani era in realtà un gruppo di cretini senza rispetto per la vita
altrui...
http://giancarla-agostini.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
mah, per quel che posso dire, visto che un po di esperienza in tanti anni me la son fatta, posso solo dire che mi appare una metodologia di soccorso piuttosto strana, mi da l'idea che vi sia stata un po di improvvisazione. Spesso si compiono soccorsi in situazioni estreme ed a quote anche superiori a quelle dell'Aconcagua, ma l'organizzazione degli intrerventi mi sembra assai differente. La cosa che mi ha sconcertato di più e stato quello del trascinamento dell'infortunato, e la mancanza di un intervento medico/fisiologico portato che poteva anche essere effettuato con un poco di somministrazione almeno di ossigeno e altro. Poi in 5 o 6 si dovrebbe riuscire barellando l'infortunato, a trasportarlo (ma mi sa che la barella da soccorso di montagna non l'avessero, e questo fatto potrebbe prefigurarsi in imperizia grave). Non so che dire veramente, mi dispiace proprio vedere queste cose, veramente tanto. Ci sono alpinisti che da soli riescono a portare giù a volte persone dagli 8000 metri, luogo dove soccorrere qualcuno è veramente un'operazione quasi impossibile. Davvero non so che dire, ma a volte a pensar male ci si azzecca.
quanto pensavo ha avuto conferma dalla stramaggioranza del mondo alpinistico, italiano ed internazionale. Ho dato un occhiata in giro e ho letto veramente tante autorevoli voci indignate per come si son svolti i fatti. Fra tutte vi trametto questa che riassume praticamente quello che si sta dicendo in tutto il mondo su questo fatto: http://www.montagna.tv/?q=node/9803
- Brun Rusan
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Vedere questo filmato è stata una tra le cose più forti che mi sia mai capitato...
Sembra davvero impossibile che in 6-7 non si riesca a trasportare una persona:
eppure, se ho capito bene, i 400 metri di cui si parla sono di risalita, non di distanza.
Ovvero, aveva sbagliato strada ed era sceso dal versante sbagliato (ghiacciaio dei Polacchi),
quindi avrebbero dovuto riportarlo sulla vetta (da 6600 a 7000) per iniziare la discesa.
Oltretutto sembra che fossero le 21....
Con questo non voglio assolutamente giustificare i presunti "soccorritori", anzi!
Quando si vede morire una persona, anche se non si può far nulla (come forse era in quel momento),
l'atteggiamento deve essere ben diverso!
Posso solo capire che si possa anche abbandonare una vita ormai "spacciata"per salvare la propria,
ma, ripeto, in quell'estremo momento, non si fanno i saluti ai familiari a casa...
Con tutto ciò, è anche inutile che noi ci ergiamo a giudici, qui comodamente seduti davanti al PC,
come appunto in tanti altri casi della vita di tutti i giorni:
per sapere come ci saremmo comportati, sarebbe stato necessario essere al loro posto...
Sembra davvero impossibile che in 6-7 non si riesca a trasportare una persona:
eppure, se ho capito bene, i 400 metri di cui si parla sono di risalita, non di distanza.
Ovvero, aveva sbagliato strada ed era sceso dal versante sbagliato (ghiacciaio dei Polacchi),
quindi avrebbero dovuto riportarlo sulla vetta (da 6600 a 7000) per iniziare la discesa.
Oltretutto sembra che fossero le 21....
Con questo non voglio assolutamente giustificare i presunti "soccorritori", anzi!
Quando si vede morire una persona, anche se non si può far nulla (come forse era in quel momento),
l'atteggiamento deve essere ben diverso!
Posso solo capire che si possa anche abbandonare una vita ormai "spacciata"per salvare la propria,
ma, ripeto, in quell'estremo momento, non si fanno i saluti ai familiari a casa...
Con tutto ciò, è anche inutile che noi ci ergiamo a giudici, qui comodamente seduti davanti al PC,
come appunto in tanti altri casi della vita di tutti i giorni:
per sapere come ci saremmo comportati, sarebbe stato necessario essere al loro posto...
avevo scritto che non mi sentivo di fare commenti, infatti non sono in grado di giudicare il comportamento dei soccorritori nè tantomeno la loro competenza, ma non riesco a capire ed a giustificare il fatto di riprendere un filmino in un momento così estremo e drammatico! Un po' di umanità e di rispetto non avrebbero certamente guastato
mazzysan wrote:sempre a mio modestissimo parere, l'Aconcagua viene sottovalutato perchè, come già scritto sopra, la via normale sembrerebbe essere solo una grande sfacchinata su sentiero discretamente tracciato.
Questo induce molti non avveduti a tentare comunque la salita, fidando sulla facilità tecnica (ossia sull'assenza di difficoltà tecnica). Si presentano così ai diversi campi base personaggi di tutti i tipi, degni di entrare in una corte dei miracoli, più che di appartenere ad una spedizione.
Un po' come sul Breithorn Occ., che tanti salgono slegati e non adeguatamente equipaggiati ed attrezzati, perchè "tanto è facile".
si pero' leggendo quello che ha dichiarato M.C. su PM la tua considerazione su come viene valutato l'Aconcagua viene completamente capovolta :mazzysan wrote:Aggiungo, per completezza, quello che Marcello Cominetti ha scritto su Planetmountain.
Sono considerazioni che meritano, io credo, di essere estese anche ad altre situazioni ed eventi.
Due parole invece le voglio spendere infine per la montagna: l’Aconcagua, una delle cime più ambite dall’escursionista avanzato se raggiunta per la sua via normale, la più facile, che non richiede mai l’uso di attrezzature alpinistiche come corde o altri attrezzi da scalata, perché neppure usare le mani serve. In passato la cima è stata raggiunta e discesa con il mulo e perfino con la mountain bike e il record di salita dal campo base alla cima se non sbaglio è sotto le tre ore. Il campo base di Plaza de Mulas è un enorme agglomerato di tende di ogni dimensione dove ci sono infermeria, camera iperbarica, medici, negozi, ristoranti, centro meteo, telefoni e stazioni radio e un enorme rifugio-albergo con camere, bagni e living....
( ... opinione strettamente personale : ha molto piu' credito la tua valutazione, tra l'altro sarà perchè non dirigi un agenzia commerciale .. )
.
.... difatti non vuole riassumere il soccorso durato piu' giorni e che ha riguardato anche altre persone, ma svelare ( in quanto la ripresa era stata occultata ) uno dei momenti cruciali dell'intera operazione ( cioè il ritrovamento di uno dei dispersi ) dimostrando l'assoluta mancanza di rispetto per la vita altrui, di buonsenso e di senso del dovere, umano e morale ....dags1972 wrote:....
un video di pochi secondi NON PUO' riassumere efficacemente un soccorso durata di
più giorni...invece questo a quanto pare fa capire ad alcuni che chi ha rischiato la vita per
salvare il gruppo degli italiani era in realtà un gruppo di cretini senza rispetto per la vita
altrui...
e la presa di posizione del legale dei familiari sembra piuttosto chiara :
"Vogliamo giustizia - ha detto Gianni Venier, l'avvocato della famiglia, al quotidiano Los Andes -. Le immagini riportano un soccorso inumano e assolutamente da condannare. Sappiamo che i soccorritori devono intervenire tenendo conto delle possibilità di sopravvivenza delle persone in difficoltà e della propria incolumità. Ma in questo caso non sembrano in difficoltà, nè in pericolo tale da non poter prestare aiuto".
riguardo al fatto che non è giusto giudicare seduti su una sedia davanti al computer ( tesi ricorrente in questo come in altri casi analoghi ... ) lo trovo un controsenso .... per sua natura i forum aldilà dell'argomento trattato sono "ritrovi virtuali" dove gli utenti per forza di cose sono seduti davanti al P.C. per informarsi, commentare, giudicare, discutere .... mi sembra quindi logico che anche in questo caso venga vagliato e giudicato il comportamento dei soccorritori cosi' come puo' essere per gli incidenti e le diatribe relative agli 8.000 o ad altri luoghi del pianeta ....
la vicenda non puo' che sollevare INDIGNAZIONE, da parte delle autorevoli voci citate certo ma anche da parte di comunissimi appassionati di montagna ....mahler wrote:quanto pensavo ha avuto conferma dalla stramaggioranza del mondo alpinistico, italiano ed internazionale. Ho dato un occhiata in giro e ho letto veramente tante autorevoli voci indignate per come si son svolti i fatti. Fra tutte vi trametto questa che riassume praticamente quello che si sta dicendo in tutto il mondo su questo fatto: http://www.montagna.tv/?q=node/9803
.
io visto il video mi sono letto vari articoli... ad esempio quelli del giornale che ha denunciato la vicenda
gli insulti... sarà ma a me è capitato di insultare me stesso ( o quella sventurata di mia moglie... forza non dire caz, non fare l'imb) ... è un modo per spronare non l'hai mai usato
sul trascinare con la corda... i salvati sono stati salvati allo stesso modo ...cioè con una corda veniva guidati e tirati sù
(art. secolo xix)
sul fatto che mancassero di attrezzature è vero... ma negli articoli in argentina c'è scritto che non hanno fatto in tempo ad arrivare .... sulle metodologie (vedi il legare le persone a quel modo) ...non erano tutti titolati, ma un bel gruppo di volontari...hanno fatto quello che han potuto...
capisco il padre e la madre, il video è orribile, straziante ... ma quello che è successo è successo per colpa dei 6 che erano lassù, la guida e i 5 italiani non di chi è andato a salvarli sfidando la bufera... la guida non è morta perchè le hanno detto brutte parole, o perchè è stata trattata come un cane ma è morta perchè ha sbagliato ...e il padre vuole dare la colpa a qualche altra persona ... e il rispetto per la vita altrui le 40 persone che sono salite a salvare il gruppo l'hanno dimostrato andando lassù in quelle condizioni...
io sono per dare le colpe a chi ha le colpe senza falsi moralismi, rispettiamo tizio e sempronio...
il rispetto per chi muore è diverso dal non parlare degli incidenti e dal non dare le colpe a chi ha le colpe...
si parla tanto di media che non capiscono un **** di montagna e degli incidenti... e invece ora tutti dietro a quello che dice la tv
due minuti di video...fan capire tutto... è come essere stati lassù, lo dice pure l'avvocato...uguale...ma per favore
gli insulti... sarà ma a me è capitato di insultare me stesso ( o quella sventurata di mia moglie... forza non dire caz, non fare l'imb) ... è un modo per spronare non l'hai mai usato
sul trascinare con la corda... i salvati sono stati salvati allo stesso modo ...cioè con una corda veniva guidati e tirati sù
(art. secolo xix)
sul fatto che mancassero di attrezzature è vero... ma negli articoli in argentina c'è scritto che non hanno fatto in tempo ad arrivare .... sulle metodologie (vedi il legare le persone a quel modo) ...non erano tutti titolati, ma un bel gruppo di volontari...hanno fatto quello che han potuto...
capisco il padre e la madre, il video è orribile, straziante ... ma quello che è successo è successo per colpa dei 6 che erano lassù, la guida e i 5 italiani non di chi è andato a salvarli sfidando la bufera... la guida non è morta perchè le hanno detto brutte parole, o perchè è stata trattata come un cane ma è morta perchè ha sbagliato ...e il padre vuole dare la colpa a qualche altra persona ... e il rispetto per la vita altrui le 40 persone che sono salite a salvare il gruppo l'hanno dimostrato andando lassù in quelle condizioni...
io sono per dare le colpe a chi ha le colpe senza falsi moralismi, rispettiamo tizio e sempronio...
il rispetto per chi muore è diverso dal non parlare degli incidenti e dal non dare le colpe a chi ha le colpe...
si parla tanto di media che non capiscono un **** di montagna e degli incidenti... e invece ora tutti dietro a quello che dice la tv
due minuti di video...fan capire tutto... è come essere stati lassù, lo dice pure l'avvocato...uguale...ma per favore
Come non essere d'accordo? Senza ipocrisia, parole sante.dags1972 wrote:io visto il video mi sono letto vari articoli... ad esempio quelli del giornale che ha denunciato la vicenda
gli insulti... sarà ma a me è capitato di insultare me stesso ( o quella sventurata di mia moglie... forza non dire caz, non fare l'imb) ... è un modo per spronare non l'hai mai usato
sul trascinare con la corda... i salvati sono stati salvati allo stesso modo ...cioè con una corda veniva guidati e tirati sù
(art. secolo xix)
sul fatto che mancassero di attrezzature è vero... ma negli articoli in argentina c'è scritto che non hanno fatto in tempo ad arrivare .... sulle metodologie (vedi il legare le persone a quel modo) ...non erano tutti titolati, ma un bel gruppo di volontari...hanno fatto quello che han potuto...
capisco il padre e la madre, il video è orribile, straziante ... ma quello che è successo è successo per colpa dei 6 che erano lassù, la guida e i 5 italiani non di chi è andato a salvarli sfidando la bufera... la guida non è morta perchè le hanno detto brutte parole, o perchè è stata trattata come un cane ma è morta perchè ha sbagliato ...e il padre vuole dare la colpa a qualche altra persona ... e il rispetto per la vita altrui le 40 persone che sono salite a salvare il gruppo l'hanno dimostrato andando lassù in quelle condizioni...
io sono per dare le colpe a chi ha le colpe senza falsi moralismi, rispettiamo tizio e sempronio...
il rispetto per chi muore è diverso dal non parlare degli incidenti e dal non dare le colpe a chi ha le colpe...
si parla tanto di media che non capiscono un **** di montagna e degli incidenti... e invece ora tutti dietro a quello che dice la tv
due minuti di video...fan capire tutto... è come essere stati lassù, lo dice pure l'avvocato...uguale...ma per favore
http://giancarla-agostini.blogspot.com/" onclick="window.open(this.href);return false;
incredibile dictu quoto dags al 1000%dags1972 wrote:io visto il video mi sono letto vari articoli... ad esempio quelli del giornale che ha denunciato la vicenda
gli insulti... sarà ma a me è capitato di insultare me stesso ( o quella sventurata di mia moglie... forza non dire caz, non fare l'imb) ... è un modo per spronare non l'hai mai usato
sul trascinare con la corda... i salvati sono stati salvati allo stesso modo ...cioè con una corda veniva guidati e tirati sù
(art. secolo xix)
sul fatto che mancassero di attrezzature è vero... ma negli articoli in argentina c'è scritto che non hanno fatto in tempo ad arrivare .... sulle metodologie (vedi il legare le persone a quel modo) ...non erano tutti titolati, ma un bel gruppo di volontari...hanno fatto quello che han potuto...
capisco il padre e la madre, il video è orribile, straziante ... ma quello che è successo è successo per colpa dei 6 che erano lassù, la guida e i 5 italiani non di chi è andato a salvarli sfidando la bufera... la guida non è morta perchè le hanno detto brutte parole, o perchè è stata trattata come un cane ma è morta perchè ha sbagliato ...e il padre vuole dare la colpa a qualche altra persona ... e il rispetto per la vita altrui le 40 persone che sono salite a salvare il gruppo l'hanno dimostrato andando lassù in quelle condizioni...
io sono per dare le colpe a chi ha le colpe senza falsi moralismi, rispettiamo tizio e sempronio...
il rispetto per chi muore è diverso dal non parlare degli incidenti e dal non dare le colpe a chi ha le colpe...
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due minuti di video...fan capire tutto... è come essere stati lassù, lo dice pure l'avvocato...uguale...ma per favore
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Hai perfettamente ragione, cerca solo di comprendere la tragedia di chi ha perso un familiare e a cui viene instillato il dubbio che forse poteva andare diversamente.
A tragedie del genere non ti rassegni tanto facilmente, il tuo cervello contunia a lavorare anche di notte pensando e ripensando se sia stato proprio fatto tutto il possibile; come sappiamo la prima regola del soccorso in montagna è di non mettere a repentaglio proprio la vita dei soccorritori (oltre ovviamente un ragionevole limite). Tra l'altro penso ricorderemo tutti quel caso sull'Everest (passanto anche su un Quark o Ulisse non ricordo) di quell'alpinista americano che al quarto tentativo riusci a salire in cima con la guida. Solo che erano le 6 di pomeriggio, sfinito e praticamente condannato. I colleghi della guida dovettero letteralmente ordinargli di abbandoralo e scendere il più velocemente possibile altrimenti ci sarebbero rimasti tutti e due. Però vederlo cosi felice ed esultante nel filmato in vetta faceva rabbrividire.
Spero solo che visto che il polverone è stato sollevato sia fatta chiarezza.
Se ci sono state delle mancanze si potrà forse in futuro evitare qualche tragedia. Se, come spero, è stato fatto veramente tutto il possibile, i soccorritori avranno la coscienza tranquilla e i familiari potranno forse farsene una ragione proprio sapendo che non vi erano altre possibilità.
A tragedie del genere non ti rassegni tanto facilmente, il tuo cervello contunia a lavorare anche di notte pensando e ripensando se sia stato proprio fatto tutto il possibile; come sappiamo la prima regola del soccorso in montagna è di non mettere a repentaglio proprio la vita dei soccorritori (oltre ovviamente un ragionevole limite). Tra l'altro penso ricorderemo tutti quel caso sull'Everest (passanto anche su un Quark o Ulisse non ricordo) di quell'alpinista americano che al quarto tentativo riusci a salire in cima con la guida. Solo che erano le 6 di pomeriggio, sfinito e praticamente condannato. I colleghi della guida dovettero letteralmente ordinargli di abbandoralo e scendere il più velocemente possibile altrimenti ci sarebbero rimasti tutti e due. Però vederlo cosi felice ed esultante nel filmato in vetta faceva rabbrividire.
Spero solo che visto che il polverone è stato sollevato sia fatta chiarezza.
Se ci sono state delle mancanze si potrà forse in futuro evitare qualche tragedia. Se, come spero, è stato fatto veramente tutto il possibile, i soccorritori avranno la coscienza tranquilla e i familiari potranno forse farsene una ragione proprio sapendo che non vi erano altre possibilità.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
Poco altro da aggiungere, perchè è già stato detto tutto.
Come spesso accade, forse tra qualche tempo, si avranno altri particolari e la vicenda sarà più chiara.
Mi limito a sottolineare che non mi piace la spettacolarizzazione della vita e della morte. Ho guardato appena dieci secondi del video, per la prima volta l'altra sera al TG2 delle 20.30, assieme a mio figlio di otto anni.
E ho cambiato subito canale, non appena ho percepito cosa stava succedendo.
Mi sembra ovvio non dover motivare questa scelta.
L'ho visto per intero oggi, e non ho capito cosa sia successo. Meglio, non ho voluto approfondire aspetti tecnici sulla corda attorno alle spalle piuttosto che attorno al collo, sugli anelli di cordino e sul comportamento attivo e passivo dei soccorritori.
Se sono all'ospedale ed assisto un moribondo, gli infermieri mettono un paravento, per creare un minimo di riservatezza, con rispetto e pudore della morte (meglio, di chi sta morendo).
Avrei voluto un paravento anche lassù.
Come spesso accade, forse tra qualche tempo, si avranno altri particolari e la vicenda sarà più chiara.
Mi limito a sottolineare che non mi piace la spettacolarizzazione della vita e della morte. Ho guardato appena dieci secondi del video, per la prima volta l'altra sera al TG2 delle 20.30, assieme a mio figlio di otto anni.
E ho cambiato subito canale, non appena ho percepito cosa stava succedendo.
Mi sembra ovvio non dover motivare questa scelta.
L'ho visto per intero oggi, e non ho capito cosa sia successo. Meglio, non ho voluto approfondire aspetti tecnici sulla corda attorno alle spalle piuttosto che attorno al collo, sugli anelli di cordino e sul comportamento attivo e passivo dei soccorritori.
Se sono all'ospedale ed assisto un moribondo, gli infermieri mettono un paravento, per creare un minimo di riservatezza, con rispetto e pudore della morte (meglio, di chi sta morendo).
Avrei voluto un paravento anche lassù.
Forse sono stato un po' troppo diplomatico o involutobonsai wrote:mazzysan wrote:sempre a mio modestissimo parere, l'Aconcagua viene sottovalutato perchè, come già scritto sopra, la via normale sembrerebbe essere solo una grande sfacchinata su sentiero discretamente tracciato.
Questo induce molti non avveduti a tentare comunque la salita, fidando sulla facilità tecnica (ossia sull'assenza di difficoltà tecnica). Si presentano così ai diversi campi base personaggi di tutti i tipi, degni di entrare in una corte dei miracoli, più che di appartenere ad una spedizione.
Un po' come sul Breithorn Occ., che tanti salgono slegati e non adeguatamente equipaggiati ed attrezzati, perchè "tanto è facile".
si pero' leggendo quello che ha dichiarato M.C. su PM la tua considerazione su come viene valutato l'Aconcagua viene completamente capovolta :mazzysan wrote:Aggiungo, per completezza, quello che Marcello Cominetti ha scritto su Planetmountain.
Sono considerazioni che meritano, io credo, di essere estese anche ad altre situazioni ed eventi.
Due parole invece le voglio spendere infine per la montagna: l’Aconcagua, una delle cime più ambite dall’escursionista avanzato se raggiunta per la sua via normale, la più facile, che non richiede mai l’uso di attrezzature alpinistiche come corde o altri attrezzi da scalata, perché neppure usare le mani serve. In passato la cima è stata raggiunta e discesa con il mulo e perfino con la mountain bike e il record di salita dal campo base alla cima se non sbaglio è sotto le tre ore. Il campo base di Plaza de Mulas è un enorme agglomerato di tende di ogni dimensione dove ci sono infermeria, camera iperbarica, medici, negozi, ristoranti, centro meteo, telefoni e stazioni radio e un enorme rifugio-albergo con camere, bagni e living....
( ... opinione strettamente personale : ha molto piu' credito la tua valutazione, tra l'altro sarà perchè non dirigi un agenzia commerciale .. )
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Una tristezza penosa, lo trascinano malamente...il video è parecchio forte e scioccante, se non ve la sentite leggete solo l'articolo, io stesso non ho finito di guardarlo..... la fonte pare autorevole.
Non mi sento di aggiungere commenti...
Mi spiace ma a "pelle" mi fanno una pessima pessima pessima impressione.
"...legni secchi e ghiande nascondo le tracce di furtivi ospiti.."