Martedì scorso si decide per una gita che possieda le seguenti caratteristiche:
a) non troppo distante da Arenzano
b) percorso nel bosco autunnale
c) raggiungimento di una vetta per il panorama
La Rocca Barbena raggiunta partendo da Bardineto è la perfetta sintesi di quanto richiesto: si parte.
Belli comodi alle 8:30 entriamo in autostrada con la focaccia nel bagagliaio, e dopo mezz'ora circa usciamo al casello di Borghetto Santo Spirito per imboccare la provinciale 60 per il Giogo di Toirano. Superato il Giogo la strada scende con dolci curve all'abitato di Bardineto che attraversiamo per lasciare l'auto nei pressi del campo sportivo, sulla strada che conduce a Calizzano.
Zaini in spalla ritorniamo alla rotonda stradale appena percorsa e imbocchiamo la strada per Castelvecchio RB - Albenga superando un ponte.
Subito dopo il ponte troviamo le indicazioni per la cappella di S. Nicolò ( 720 m )che costituisce il punto dove comincia il nostro sentiero marcato FIE con quadrato vuoto giallo.

Subito si sale un poco e si incontra la suddetta cappella, ben restaurata ma chiusa, per proseguire con andamento di cresta nel bosco in direzione sud: si ritorna verso il Giogo di Toirano.
Il sentiero ben segnalato attraversa lo splendido bosco e con diversi saliscendi conduce alla vertiginosa vetta del monte Sebanco 982 m, riconoscibile dal cartello posto in loco.

Si prosegue poi sempre su crinale boscoso seguendo anche le numerose indicazioni dell'Alta Via che in questo tratto coincide col nostro quadrato giallo.
Arrivati al Colletto Banco (939 m) incrociamo il sentiero che arriva dalla Sella Alzabecchi e proseguiamo per qualche decina di metri sbucando in una radura dove, senza segnalazione alcuna, sull'erba gialla il sentiero si divide in due tracce. Si prende quella di sinistra che sale decisa sul crinale e dopo poco compare un segnavia quadrato pieno rosso che ci condurrà in vetta (1142 m) con piacevole percorso tra bosco prati e bianche rocce affioranti.


Il panorama dalla vetta è particolarmente ampio con viste frontali sul Galero e Carmo di Loano: a sud il mare e a nord ovest si vedono bene Antoroto e Pizzo d'Ormea.



Si sta bene in vetta, non c'è nessun umano a parte noi, ma ci sono tanti uccellini e un paio di piccoli rapaci che volteggiano nel cielo un pò velato di foschia.
Dopo aver consumato il farinaceo di cui sopra ritorniamo sui nostri passi rinunciando, perchè vogliamo tornare presto, al classico anello che prevede la discesa al Colle Scravaion seguendo i tre bolli rossi.
Riattraversiamo il bosco, che ha i colori più belli ora che la luce è più morbida,

e arriviamo a Bardineto con la piacevole consapevolezza di aver fatto una bella gita : piccola ma completa.