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Le cave della Baiarda
(17/09/2008) Le Cave della Baiarda A molti di noi che si sono recati varie volte in Baiarda, per arrampicare o magari solo per fare un giro escursionistico, vista anche la vicinanza al centro di Genova, non può essere sfuggita la presenza delle ex cave poste sul versante di ponente della Punta Pietralunga, raggiungibili con il sentiero Frassati. http://www.quotazero.com/gallery/data/media/88/foto_1.JPG Il posto è singolare ed al tempo stesso “misterioso”. Le ex cave sono frontistanti un piccolo pianoro ad una quota di circa 430 metri s.l.m. e da li si può godere di un bellissimo panorama sul sottostante rio Baiardetta e sul versante opposto dominato dalla punta Martìn. Le cave sono tre, delle quali quella centrale è di dimensioni maggiori. Hanno prodotto pietra serpentina (bielenite) a partire dal 1890 circa anno in cui sono iniziati i lavori per la realizzazione della linea ferroviaria che collega Genova ad Ovada nel basso Piemonte; i blocchi ricavati dalle cave della Baiarda vennero inoltre utilizzati per il rivestimento dei muri a lato del ponte monumentale che scavalca via XX Settembre a Genova. I cavatori della Baiarda utilizzavano per sfaldare la pietra la tecnica della “mina a fornello”, che consisteva nello scavare ai piedi del fronte di cava una galleria stretta e bassa, lunga pressappoco 10/15 metri, in fondo alla quale veniva formato un pozzetto in cui veniva posto l'esplosivo; un esempio di queste gallerie è ancora visibile e visitabile in corrispondenza della cava centrale. http://www.quotazero.com/gallery/data/media/88/foto_2.JPG Lungo questo sentiero, dove sono ancora ben evidenti i segni dell’ uomo che ha eretto con grossi muri a secco a delimitare il sentiero verso valle, correva una piccola ferrovia a carrelli tipo “Decauville”, mediante la quale veniva trasportato il materiale. http://www.quotazero.com/gallery/data/media/88/foto_3.jpg La caratteristica principale delle ferrovie “Decauville” era quella di essere realizzate con pezzi di binario prefabbricati che venivano posati direttamente sul terreno senza massicciata, richiedendo quindi un lavoro di posa molto veloce e la possibilità di essere facilmente rimossi e riutilizzati. Sul piazzale della cava centrale si possono ancora notare, semisommersi dai detriti, alcuni spezzoni di questi binari. http://www.quotazero.com/gallery/data/media/88/foto_4.JPG Lungo il sentiero Frassati che dalle Cave conduce alla Colletta di Termi si trovano ancora i resti del Riparo dei Cavatori; era una modesta costruzione in pietra delle dimensioni di circa 4 x 4,5 mt. con tetto ad uno spiovente oggi non più visibile, che serviva come riparo in caso di maltempo. Al suo interno seminascoste dai rovi si possono notare alcune incisioni con le date 1891 e 1902. http://www.quotazero.com/gallery/data/media/88/foto_5.JPG Via arrampicata Cresta delle cave o cresta di Wymper che culmina sulla dorsale principale a circa 100 mt. a NE della Punta Pietralunga. Per la metà inferiore è costituita dall’ incontro di falde erbose mentre, al di sopra delle cave dismesse, ha delle discrete emergenze rocciose. Sviluppo: 500 mt. – III e IV. Percorso di cresta divertente e vario in cui si può variare a piacere le difficoltà. Notizie tratte dal libro “Guida alla Baiarda” a cura di Mauro De Cesare – Edizioni Monte Gazzo Genova. |
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