Prima di arrivare in Cichero, a Mezzavalle, prendo il bivio a sinistra verso Celesia e comincio a salire sul serio, prendendo la deviazione a destra che si inerpica lungo la direttrice Selva-Carpenissone-Romaggi: sempre su asfalto, ma a tratti molto rovinato, fino a giungere ai famosi (?) pratoni di Cian Panigà ed infine al Passo di Romaggi, da dove normalmente proseguivo verso la direzione del Monte Pissacqua per fare i sentieri del Ginepraio e di Bosconero; stavolta invece percorro a ritroso la discesa dal Ramaceto, quella che si scende solitamente facendo il giro dei 7Passi, fino ad arrivare dapprima al traliccio dell'alta tensione, dove sono causa involontaria della fine di una cavalletta ad opera di un ragno rapido, letale ed affascinante

e poi allo splendido Passo del Dente, con le sue stratificazioni verticali ed il panorama su tutta la vallata

Da qui decido di provare la discesa verso Fagiolari, che mi aveva incuriosito in occasione dei miei precedenti passaggi al Passo, seguendo il segnavia Quadrato vuoto rosso: il sentiero è davvero bello ma molto impegnativo per via del fondo molto smosso, con pietre che rotolano ovunque, qualche strappetto tecnico in salita, un drop roccioso di un metro abbondante che per stavolta (e non solo per stavolta

Comincio a guardarmi intorno pensando di scorgere da un momento all'altro una colonna di fumo, ma per il momento niente, l'aria è sempre rovente ma limpida: continuo a scendere, la traccia diventa sempre più scorrevole ed ampia e finalmente lo vedo, fortunatamente spento, ma non da molto!!! L'odore è fortissimo, una gran parte del fianco del monte è nera, ma ormai sono tranquillo e arrivo, decisamente più rilassato, in Fagiolari nel punto dove termina la sterrata che sale da Casareggio; da qui seguo la carrabile che passa sul lato occidentale del Monte Bello, apro un cancello elettrificato ovviamente richiudendolo dopo il mio passaggio, proseguendo in lieve discesa fino in località Casoni, un insieme di alcune stalle e un paio di case nei cui pressi trovo una serie di divertentissimi tornantini in sequenza, antica mulattiera che poi scoprirò essere l'antica Via di Piacenza o Via del Sale, attraverso cui dalle saline di Rapallo si portava appunto il sale in pianura padana!!! La discesa prosegue molto divertente e priva di difficoltà estreme, prestando la dovuta attenzione alle mucche che riposano nei pressi della fonte ed al successivo cancello elettrificato uscendo dal pascolo: fin qui il segnavia è stato abbastanza facile da seguire, ma ora la vegetazione comincia ad infoltirsi anche se sembra che il sentiero sia stato pulito di recente e il passaggio rimane comunque agevole: dopo poco incontro un primo passaggio pittoresco, una volta di foglie crea un tunnel tra un rudere ed il muro a secco a monte...

... qui cominciano le prime allucinazioni: fantasmi luccicanti su marchingegni metallici...

...ombre furtive...

Costa di Soglio... un paese fantasma!!!




Non posso resistere, sento voci che mi chiamano, vite dure e semplici che si affacciano dai muri, fatica e fatica e fatica...
Tutto parla e mi ricorda l'essenza del mio amore per questa terra, in cui sono arrivato per caso e che ho iniziato a capire dopo lunghi anni...





Ma non tutto è abbandonato, qualche vaso di fiori riposa ancora su un davanzale, una provvidenziale e freschissima fonte mi rinfresca e sicuramente non sono l'unico ad averla usata recentemente; giro per un pò nei vicoli ombrosi, ascoltando le storie che mi vogliono raccontare, sbirciando in case che non vogliono cedere al tempo...
Riparto, e mi sembra di chiudere un album di fotografie color seppia...

da qui in poi il sentiero riprende il suo aspetto di antica strada pedonale, raggiunge quasi subito l'asfalto che a mia insaputa lambiva le vecchie case e poi lo taglia diverse volte, anche se non è facile seguirne la traccia nonostante sia stato recentemente pulito anch'esso: chi segna i sentieri evidentemente lo fà salendo perchè in discesa i segnavia risultano spesso nascosti, mentre mi è capitato più di una volta di girarmi e vederli apparire dal nulla!!!
Mi lancio in un paio di scalette impossibili, perdo la via e la ritrovo poco più in là, infine sbuco nei pressi di una casa dove parecchi cani, fortunatamente legati, rendono l'intera vallata partecipe del mio passaggio: riesco comunque sempre a recuperare il mio quadrato vuoto rosso, giungendo finalmente nei pressi della chiesa di Soglio dove noto l'insegna di un Pub in perfetto stile British, la "Locanda dei Cavalieri", dove si serve Guinness alla spina!!!

Da qui la vista sulla Valfontanabuona è davvero ampia, l'insegna del locale ed il paese fantasma mi fanno subito nascere la malsana intenzione di organizzare da qui un bel giro in notturna con pinta di birra finale, ovviamente ad Halloween con tanto di zucche al posto del casco!!!
Di fianco alla chiesa la mulattiera scende per l'ultimo tratto, depositandomi vicino al bivio tra la strada che sale a Soglio e la Statale della Fontabuona: poche pedalate e sono all'Expò, un altro fantasma mi aspetta...


