Bargonasco-Valico Mola-S. Nicolao-Comeglio-Casali in MTB

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tweedledee
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Bargonasco-Valico Mola-S. Nicolao-Comeglio-Casali in MTB

Post by tweedledee »

Ciao a tutti, ieri sono finalmente riuscito a strappare un paio di amici al loro furore agonistico per il campionato Superenduro e ce ne siamo andati a fare un giro per il puro piacere di goderci la bici ed i panorami!!!
Parcheggiato il porta-bike in Bargonasco, con Mirco e Renna cominciamo a salire con calma su asfalto in direzione Velva, giunti al traforo ovviamente prendiamo per il Santuario e pochi km prima giriamo ancora in direzione Carro: appena termina la salita, presso il Valico Mola, ci arrampichiamo su per il prato che porta al retro del locale ristorante-balera, girando subito a destra per un evidente sentiero dapprima molto ripido e largo, che in breve diventa più pedalabile anche se presto ci aspetta una quindicina di minuti di "manovra a spinta"; questo tratto di itinerario è in comune con un altro giro che avevo postato qui, viewtopic.php?t=4002 , e ci condurrà nuovamente sotto al Monte S. Nicolao con dei bellissimi passaggi tecnici in saliscendi

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e con splendida vista che spazia fino alle Apuane;

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breve sosta di rito all'Ospitaletto e poi si riprende con un sentiero molto bello, largo e privo di difficoltà particolari, che ci porta in breve tempo ad un bivio di fronte alla Cresta Pietra di Vasca: prendiamo a sinistra passando quindi nuovamente sul versante sud, dove ci fermiamo ad ammirare la vista verso Deiva in una selletta caratteristica

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Da qui inizia un single-track abbastanza tecnico per via del fondo piuttosto smosso, ma veramente divertente e spettacolare, immerso nella macchia mediterrenea che spunta dietro ogni roccia. Giunti sopra la località Baracchino, pochi metri sopra la strada del Bracco, proseguiamo a destra per qualche metro fino al bivio che a destra permette di rientrare subito sulla strada di Pietra di Vasca: qui Mirco ci lascia per impegni "galanti" e scende subito verso Vasca e poi Masso, mentre noi proseguiamo come era in programma verso il bar dei motociclisti che nei fine settimana affollano il Bracco, in località al Tagliamento; dopo un tratto con brevi saliscendi, affrontiamo un bel sentiero nel bosco con fondo terroso, fino a sbucare sul retro del baretto in questione. Attraversiamo la Statale e ci inerpichiamo a spinta sul sentiero segnato quadrato rosso pieno, fino a quando la pendenza non ritorna più ragionevole e ci permette di rimontare in sella e pedalare sul fianco meridionale del M.te Salto del Cavallo (ma chi diavolo dà i nomi ai monti?), in prevalente lieve salita; sentiero molto appagante, anche se richiede un certo impegno fisico, e che in breve comincia a scendere con tratti veramente divertenti e veloci, fino a giungere in una sella che ci ripresenta un altro bel rampone da spingere... il programma originale prevedeva di proseguire per questa direzione fino a giungere a Lemeglio e poi Moneglia, per poi risalire a Ca' Bianca, ma notiamo un paio di cartelli che ci indicano a sinistra un sentiero che scende a Mezzema, sopra Deiva e a destra verso Comeglio, poco sopra Moneglia: non ci pensiamo su molto, il sentiero è segnato, apparentemente di recente, con due cechi blu pieni e promette bene...
Ovviamente l'inizio è splendido, tornantini secchi uno dopo l'altro, pendenza mai estrema, mai troppo tecnico, mai troppo stretto, fondo ignoto perchè coperto da venti cm. di foglie secche... purtroppo dopo un pò ci imbattiamo nel solito (purtroppo) cimitero degli elefanti che sono ormai tutte le pinete delle nostre zone: tronchi coricati di traverso ovunque, restano solo brevi tratti fattibili in sella, ma comunque il livello di divertimento resta alto, perchè quel poco che si riesce a fare è veramente uno spettacolo!!!
Dopo aver perso circa 300 m. di quota giungiamo di fianco alla chiesetta di Comeglio e, giudicando dai profumi, nei pressi di un ristorante: una breve intervista ad un passante ci conferma questo ultimo importante dato, che viene archiviato per futuri utilizzi...
Riprendiamo a salire verso il Bracco, puntando prima verso i piloni dell'autostrada e poi verso l'abitato di Tessi, oltrepassando un'altra locanda ed infine, una volta sulla Statale, salendo ancora fino ad una specie di circolo Arci Anpi, dove effluvi di grigliate miste mettono a dura prova la nostra fede ciclistica... stoicamente proseguiamo in discesa per quella che era l'antica strada del bracco, fino ad un cartello sulla destra che ci avverte che la strada che stiamo imboccando è propietà privata e chiusa al transito; in breve giungiamo su di un'altra sterrata che seguiamo in discesa fino a quando, poco dopo un paio di mucchi di zetto abbandonati sulla sinistra in piena pineta, si stacca sulla sinistra il sentiero segnato da due barre verticali rosse: ancora un single track splendido, pieno di curve in appoggio anche se con un fondo abbastanza incerto, un paio di salti naturali (comunque evitabili) semplici ma molto entusiasmanti, fino a giungere nei pressi di alcuni pratoni; qui bisogna fare attenzione perchè la traccia non è più evidente, comunque bisogna continuare in discesa , scendendo un paio di fasce nei prati puntando una macchia di alberi con uno steccato di legno di fianco, qui si ritrova il segnavia e la traccia del sentiero, che prosegue con le stesse caratteristiche di prima, più un tratto da fare imperativamente a piedi perchè troppo esposto ed un paio di ripidi (anch'essi evitabili) veramente adrenalinici: l'ultimo di questi ci deposita su una sterrata che prendiamo a sinistra in salita, anche se in breve scende decisamente; giunti presso un tornante che gira a destra il sentiero riprende a metà curva, sulla sinistra: siamo ormai alla fine, occorre un pò più di prudenza perchè il breve sentiero è più stretto di prima e lievemente più esposto: termina proprio sul retro di un paio di abitazioni di Casali, a destra il torrente Petronio ed una fonte rinomata ci rinfresca prima di rimetterci sull'asfalto, questa volta in discesa con pochi defatiganti km. che ci separano da Bargonasco; sono quasi le quattro, avevamo cominciato a pedalare più o meno alle dieci, numerose le soste di cui una per foratura misteriosa in asfalto, totale 36 km e un dislivello approssimato per eccesso di circa 1200 m. , sicuramente non un giro epico ma alla fine non mi è dispiaciuto più di tanto per la pioggia che oggi mi ha costretto in casa a languire tra letto e divano...
Peccato per quel sentiero di Comeglio, chiederò lumi al mitico Bigo per sapere chi l'ha segnato e se è prevista una sua qualche forma di manutenzione, oltre a cercare di scoprire se prosegue anche fino a Moneglia.
Alla prossima, sperando che la neve si sciolga presto e che il tempo regga!!!
ride for ride's sake
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Ramingo
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Re: Bargonasco-Valico Mola-S. Nicolao-Comeglio-Casali in MTB

Post by Ramingo »

tweedledee wrote:.....
Ovviamente l'inizio è splendido, tornantini secchi uno dopo l'altro, pendenza mai estrema, mai troppo tecnico, mai troppo stretto, fondo ignoto perchè coperto da venti cm. di foglie secche... purtroppo dopo un pò ci imbattiamo nel solito (purtroppo) cimitero degli elefanti che sono ormai tutte le pinete delle nostre zone: tronchi coricati di traverso ovunque, restano solo brevi tratti fattibili in sella, ma comunque il livello di divertimento resta alto, perchè quel poco che si riesce a fare è veramente uno spettacolo!!!
Dopo aver perso circa 300 m. di quota giungiamo di fianco alla chiesetta di Comeglio e, giudicando dai profumi, nei pressi di un ristorante: una breve intervista ad un passante ci conferma questo ultimo importante dato, che viene archiviato per futuri utilizzi...
Riprendiamo a salire verso il Bracco, puntando prima verso i piloni dell'autostrada e poi verso l'abitato di Tessi, oltrepassando un'altra locanda ed infine, una volta sulla Statale, salendo ancora fino ad una specie di circolo Arci Anpi, dove effluvi di grigliate miste mettono a dura prova la nostra fede ciclistica... stoicamente proseguiamo in discesa per quella che era l'antica strada del bracco, fino ad un cartello sulla destra che ci avverte che la strada che stiamo imboccando è propietà privata e chiusa al transito; in breve giungiamo su di un'altra sterrata che seguiamo in discesa fino a quando, poco dopo un paio di mucchi di zetto abbandonati sulla sinistra in piena pineta, si stacca sulla sinistra il sentiero segnato da due barre verticali rosse: ancora un single track splendido, pieno di curve in appoggio anche se con un fondo abbastanza incerto, un paio di salti naturali (comunque evitabili) semplici ma molto entusiasmanti, fino a giungere nei pressi di alcuni pratoni; qui bisogna fare attenzione perchè la traccia non è più evidente, comunque bisogna continuare in discesa , scendendo un paio di fasce nei prati puntando una macchia di alberi con uno steccato di legno di fianco, qui si ritrova il segnavia e la traccia del sentiero, che prosegue con le stesse caratteristiche di prima, più un tratto da fare imperativamente a piedi perchè troppo esposto ed un paio di ripidi (anch'essi evitabili) veramente adrenalinici: l'ultimo di questi ci deposita su una sterrata che prendiamo a sinistra in salita, anche se in breve scende decisamente; giunti presso un tornante che gira a destra il sentiero riprende a metà curva, sulla sinistra: siamo ormai alla fine, occorre un pò più di prudenza perchè il breve sentiero è più stretto di prima e lievemente più esposto: termina proprio sul retro di un paio di abitazioni di Casali, a destra il torrente Petronio ed una fonte rinomata ci rinfresca prima di rimetterci sull'asfalto, questa volta in discesa con pochi defatiganti km. che ci separano da Bargonasco; sono quasi le quattro, avevamo cominciato a pedalare più o meno alle dieci, numerose le soste di cui una per foratura misteriosa in asfalto, totale 36 km e un dislivello approssimato per eccesso di circa 1200 m. , sicuramente non un giro epico ma alla fine non mi è dispiaciuto più di tanto per la pioggia che oggi mi ha costretto in casa a languire tra letto e divano...
Peccato per quel sentiero di Comeglio, chiederò lumi al mitico Bigo per sapere chi l'ha segnato e se è prevista una sua qualche forma di manutenzione, oltre a cercare di scoprire se prosegue anche fino a Moneglia.
Alla prossima, sperando che la neve si sciolga presto e che il tempo regga!!!
:) Bel giro ragazzi! Una volta anch'io avevo la Mbk, da ragazzino, in mancanza del motorino, d'estate soprattutto, giravo sempre in sella al mio inseparabile rampichino.. in val Trebbia ho seguito diversi percorsi. Una cosa che mi divertiva un sacco era uscire subito dopo il temporale per attraversare lunghi tratti sterrati (tornavo a casa che ero una montagna di fango) bellissimo! Ora sono anni che non pedalo, non ho neanche più la bici, ma se un giorno la dovessi riprendere mi aspetta un bel pò di allenamento prima di riprenderci la mano e fare i numeri che facevo a 16 anni!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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bade
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Post by bade »

Sembra proprio un bel giro :D
Non vedo però le foto.. :cry:

p.s.
tweedledee, perchè non usi la gallery di quotazero? :D
Almeno se ci sono problemi di visualizzazione ci pensiamo noi e poi così le tue foto restano archiviate e non si perdono :!: :wink:
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Post by bigo »

Grande Andre esploratore, qualche volta riuscirò a coinvolgerti anche nella ricerca di falesie da scalare...A proposito, mi confermi che le rocce immortalate nelle vostre foto sono le "..rditi" del Vasca?
I sentieri in azzurro del comune di Moneglia sono stati tabellati dall'associazione AdMonilia a cui si deve anche il bel volumetto "Tra boschi e ulivi", dove sono descritti tutti gli itinerari che si intersecano con quelli FIE. Da Comeglio, mi risulta ci sia la possibilità seguendo i 2 rombi di collegarsi con Littorno (passando per i ruderi di S.Bernardo) e poi scendere a Moneglia su sentiero o addirittura traversare a mezzacosta verso Lemeglio, soluzione questa interessante per chi scende dal quadrato rosso del Salto del Lupo.
A farsi il mazzo come al solito sono in tre, quindi non è garantito che tutto sia percorribile e ciclabile: vedrò di farci un salto a piedi. Per ogni info ulteriore passate a prendere la focaccia da "Cesare e Ornella" vicino alla chiesa di Santa Croce a Moneglia, sono loro gli artefici di tutto ciò.
Essere ULTRAS, esserlo nella MENTE!
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Ramingo
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Post by Ramingo »

bade wrote:Sembra proprio un bel giro :D
Non vedo però le foto.. :cry:

p.s.
tweedledee, perchè non usi la gallery di quotazero? :D
Almeno se ci sono problemi di visualizzazione ci pensiamo noi e poi così le tue foto restano archiviate e non si perdono :!: :wink:
Strano .. io le visualizzo bene... e di solito capita a me di non riuscire a visualizzarne molte delle caricate, specie se su altri indirizzi o siti esterni a Quotazero..
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Andre.... prima o poi riesco a metterti sotto pelle un ricevitore GPS, così tutta la tua attività di esploratore rimarrà documentata. :lol:
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Ma Renna ha il caschetto da bambino???!?!???
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