Pegli - Lencisa - Fossa Luea - Panigaro

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Mancio61
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Pegli - Lencisa - Fossa Luea - Panigaro

Post by Mancio61 »

ecco il mio primo post. Apro una nuova topic sperando di non fare infrangere la netiquette del forum.
Dopo aver letto un po di post (soprattutto di Pazzaura che mi pare il + esperto in zona Gazzo) ieri ho deciso di fare il giro in oggetto. In realtà avrei voluto arrivare al Gazzo e fare la mattonata fino alla Chiesa della Costa ma ho cappellato clamorosamente...
Comunqeu partenza da Pegli stamattina alle 7.50, giornata fantastica, limpido con tramontana e non troppo caldo.
Vado su per S.Carlo bene, gambe e fiato OK, ho problemi alle "zone basse" e alle mani che formicolano (any ideas???), comunque in 35 min sono dal bar davanti alla chiesa, un caffe e una barretta di cioccolata e riparto per Lencisa. Ero salito la settimana scorsa a Lencisa e avevo patito moltissimo il caldo e ...la pendenza che non molla proprio mai fino in cima. Stamattina invece l'ho presa bene e in 30 min esatti ero a comprare i canestrelletti (da portare giù a Pegli...). La salita picchia proprio, e i 3 tornanti (il primo soprattuto, quello dal confine del comune di Ceranesi) sono proprio tosti.
Dopo 5 min si riparte per Lencisa Sup (domanda: nella casa sulla dx con le vetrate c'e ancora un ristorante? Io mi ricordo che parecchi anni fa c'era, se non sbaglio anche sui vetri c'e la scritta...). Qualche foto all'inizio della discesa dello Zucchero (giornata stupenda, vento, sole !!!) e in un attimo arrivo da Tucci. Foto alla cappelletta di Fossa Luea e, seguendo le indicazioni prese anche da liguriabike prendo la strada sterrata A DESTRA della cappelletta (due quadrati rossi), piana con qualche saliscendi e con qualche ramo e radice di troppo, e arrivo a un bivio: a dx si sale al casottino verde del metanodotto dove inizia il primo "muro". A sx c'e un'altra strada che scende.. vado invece al centro su quella + larga.
Dopo 150 m circa primo incontro (ovviamente il cell in tasca ..) fantastico della giornata: un capriolo bel bello sul strada, un occhiata ed era gia sparito nella boscaglia.
Dopo altri 3-400 m secondo incontro: una famiglia di fagiani, genitori con 6-7 piccoli in fila indiana che al rumore dei miei freni si volatilizzano (ovviamente :-)

A un certo punto arrivo in uno slargo e inizia l'asfalto, ma mi accorgo che il crinale che arriva al Gazzo (credo passi vicino al canile municipale) è troppo spostato sulla dx (dvorei dire che io sono troppo spostato a sx..). Pazienza, scendo l'asfalto e mi ritrovo in Salita Tuvio, arrivando poi al bivio per S.Pietro ai Prati. Ormai decido comunque di scendere (e che discesa...e immagino..e che salita!!!!!!) e arrivo a Panigaro. Poi passando da via Arrivabene e per l'interno di Sestri arrivo in via Merano e quindi a Pegli alle 10.20

Bel giro, mi sono divertito , ma ora alcune domande agli esperti della zona:

1) Dove ho sbagliato? Ma esiste un modo di arrivare al Gazzo senza fare i muri (io infatti volevo assolutamente evitarli, guardandoli dall'alto mi cago ancora sotto....)? Cioè, la strada che passa accanto al canile e che va su, immagino arrivi a Gneo, ma da li poi si riesce a salire ( quindi a scendere) fino a fossa Luea senza fare i muri?
2) Se avessi girato per S.Pietro ai Prati invece di scendere, sarei riuscito ad arrivare sulla strada asfaltata "del canile" e quindi poi al Gazzo? Ho letto (mi pare Bade abbia scritto un po di tempo da qualcosa in merito) che il passaggio c'e ma non so se si riesce a fare in MTB (tenendo conto inoltre della mia conclamata scarsezza)

ciao!!!
Andrea
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

Allora da tucci puoi andare dritto in salita sulla strada sterrata dei muri, oppure prendere il sentiero a destra (quello che hai fatto tu) che ti porta all'incrocio da te descritto. Se vai a destra in salita trovi il primo muro, se vai dritto (dove sei andato tu) fai un pezzo in discesa ma PRIMA di arrivare all'asfalto, trovi un sentiero che si stacca sulla destra (credo che tu non l'abbia visto) con un bivio brutto (a gomito). Imboccandolo fai un sentiero che costeggia i muri e ti permette di "riprenderli" in due occasioni. Se lo segui tutto ti eviti tutti i muri, e sbuchi sotto l'ultimo (se ricordo bene).

Tu hai disceso su asfalto la famigerata salita di via M. Timone! Se invece scendi a san pietro ai prati, poi la strada finisce e un sentiero abbastanza dissestato (poco ciclabile) ti porta a Panigaro.
Non conosco collegamenti San pietro - Gneo.

Ciao :wink:
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Mancio61
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Post by Mancio61 »

ok, grazie!!!
In effetti rileggendo attentamente l'itinerario 2 di LiguriaBike, dice proprio di fare attenzione al sentiero poco visibile sulla dx poco prima che inizi l'asfalto, che "costeggia" i muri e ti evita di farli tutti. Mizzega, ma la salita di M.Timone in certi punti deve essere tremenda, mi pare che sia + del 20% (gli ultimi 200-300 m e gli ultimi 2 tornanti sono veramente pessimi...).
La prossima volta sarò + attento al bivio. Certo che i muri dall'alto (ho visto solo il primo) fanno impressione, ho visto il tuo filmato e ti faccio i complimenti, magari la volta ancora dopo volta prendo coraggio e provo.
Che dici dei tempi? Alla fine da Pegli al bivio Guardia-Scarpino sopra Lencisa sup ci ho messo (con le doverose soste) 1h.40. Fiato e gambe OK (a parte la rampa dopo Lencisa Inf.), ma le mani e le p.... soffrono come non mai..

ciao
Andrea

:P

:roll:
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

Sui tempi non so dirti... non sono mai stato una scheggia :lol:

Per quanto riguarda i muri, è una belinata, basta tenere il peso molto indietro e dosare il freno dietro. :wink:
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Post by Mancio61 »

ho visto ho visto.... bello il tuo filmato... allora la prossima volta provo a cacciarmi, certo che i freni "urleranno"... beh, se non saranno tanto + ripidi della discesa del M.Timone...
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fgrasso
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Post by fgrasso »

Per i formicolii prova a regolare l'altezza della sella, a me succede quando la alzo troppo
gabri
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Post by gabri »

Riguardo ai formicolii anche per me si tratta di una errata posizione in sella o di una bici non proprio della tua misura.
Per ottenere una misura scientifica dell'altezza della sella si parte dalla valutazione dell'altezza del cavallo del ciclista. Questa misura viene moltiplicata per 0,65 (0,55 nel caso della mountain bike) per avere la lunghezza indicativa del piantone, per 0,885 per avere l'altezza indicativa della sella dal movimento centrale e per 0,635 per avere la distanza indicativa tra la punta della sella ed il manubrio.
Un altro metodo meno scientifico presuppone il mettersi in bici e regolare l'altezza della sella in modo da toccare con il tallone il pedale a gamba completamente stesa nel punto del pedale più lontano dall'appoggio sella.
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Mancio61
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Post by Mancio61 »

si, infatti l'altezza della sella l'ho regolata proprio come dici tu (coefficiente Hinault...). Fra l'altro la stessa identica altezza "viene fuori" anche col metodo "gamba tesa" e pedivella allineata al piantone. Sinceramente non ho misurato la distanza fra "punta-sella" e manubrio e credo infatti che il problema stia proprio li. Non ho ancora capito poi quale deve essere l'inclinazione della sella. C'e chi dice che deve essere assolutamente "in bolla", chi dice invece che la punta deve essere inclinata in basso di 2-3 gradi, che chi dice che ognuno "ha le chiappe sue" e quindi non esiste una regola per l'inclinazione. Quello su cui sono tutti d'accordo è che sicuramente non deve avere inclinazione "negativa" (punta in alto). La taglia della bici invece credo sia corretta, quella che ho preso andava bene per un range 165-175 (quella dopo 175-180) e io sono 172.
Prenderò qualche altra misura
:wink:
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