Pizzo d'Ormea
Moderator: Moderatori
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6850
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Pizzo d'Ormea
Giovedì 9 luglio 2009: Chionea – Rifugio Valcaira – Pizzo d’Ormea – Lago del Pizzo
Partecipante: Davide
Partenza alle 6,30 da Genova; con insolito intuito ad Ormea indovino la svolta, non segnalata, per Chionea, girando a destra sulla piazza principale. Dopo qualche centinaio di metri le indicazioni compaiono e ho occasione per compiacermi con me stesso per il già citato intuito, che, però, forse esaurito tutto in questa occasione, non riuscirà ad evitarmi di sbagliare strada in seguito sul sentiero…
Parcheggiata la macchina presso la Chiesa di Chionea, parto alle 8,37 alla volta del Pizzo. Si potrebbe parcheggiare anche più avanti, ma lo spiazzo più grande presente in seguito è corredato da un divieto di sosta (solo per i giorni festivi però) e altri spiazzi presenti sono molto piccoli e non consentono agevole manovra permettendo soltanto di risparmiare poche centinaia di metri. La salita comincia con il Pizzo d’Ormea subito in bella vista e così vicino che sembra impossibile ci vogliano 4 ore per raggiungerlo, conscio di ciò farò di tutto per allungare il percorso, ma, nonostante il mio impegno, non riuscirò comunque a metterci le 4 ore previste…
I problemi di orientamento cominciano a circa 1500 metri di quota dove si raggiunge uno spiazzo erboso con un grande abbeveratoio; qui i segnavia si perdono nell’erba alta: riesco comunque ad individuarne uno e a pochi metri di distanza da questo parte una evidente mulattiera che, dunque, non posso fare a meno di seguire.
La mulattiera diventa una vera e propria strada, anche se non posso fare a meno di notare che di segnavia non ce n’è neanche più l’ombra…La strada si dirige però in direzione del Pizzo e ciò mi sembra sufficiente al momento e, anche se suppongo che il sentiero possa passare più in alto, sul crinale sopra la strada, ritengo anche che prima o poi le 2 tracce si riincontreranno. Deduzione sbagliata e non sarà la sola… Continuando a seguire la strada non posso fare a meno di notare di fronte a me e un centinaio di metri sopra la strada, una costruzione che avrebbe tutta l’aria di essere il Rifugio Valcaira, ma, non volendo rischiare di fare un altro sbaglio consulto il GPS che mi porto dietro e che, dotato, di mappa Land Navigator, presenta un waypoint nominato, appunto, Rifugio Valcaira. Purtroppo, come scoprirò in seguito, tale waypoint del Rifugio Valcaira porta soltanto il nome, perché tale mappa lo posiziona a 500 metri di distanza e a 200 di dislivello da dove si trova realmente…
Destino vuole (chissà perché poi quando c’è occasione di sbagliarsi viene sempre di mezzo il caso a darci una buona mano a sbagliare davvero…) che in tal punto immaginario, che ricade più avanti lungo la strada che sto seguendo, si trovi proprio una costruzione che potrebbe anche sembrare un rifugio…. Decido quindi di proseguire lungo la strada per arrivare alla predetta costruzione, anche se so che il sentiero vero e proprio non dovrebbe passare proprio dal rifugio, ma, so anche che, comunque, dovrebbe passarci vicino e che, quindi, dovrebbero esserci tracce e indicazioni che mi consentano di riprendere la retta via smarrita. Pur rendendomi conto che mi sto allontanando da quella che sembra la via logica per la vetta proseguo quindi per detta costruzione e qui mi rendo finalmente conto che il Rifugio è quello sopra… Torno così indietro fino a trovare una traccia che dalla strada salga al Rifugio: l’errore mi costa 20 minuti di tempo e 50 metri di dislivello, che uniti a quelli persi per lo sbaglio di aver seguito la strada invece del più diretto sentiero segnato, mi faranno arrivare in vetta con almeno 30 minuti di ritardo; 30 minuti che, naturalmente, saranno determinanti per arrivare in cima perfettamente sincronizzato con la nebbia… Chissà perché nei calcoli per decidere l’orario di partenza non mi rassegno ancora a considerare il tempo necessario per risolvere i miei abituali errori di percorso? Arrivato al Rifugio i segnavia mi riportano in breve sul sentiero perso in precedenza. Da qui mancano poco meno di 500 metri alla vetta. La risalita del cono terminale è, per fortuna, sgombra da neve e presenta un solo passaggio difficile, dove bisogna usare le mani, il che mi farebbe propendere più per un EE che per l’EM in cui viene classificato il percorso, ma si sa, almeno credo, io tendo sempre a sopravvalutare le difficoltà (forse per fare più bella figura…).
Arrivato vetta faccio appena in tempo a vedere mezzo Mongioie, prima che sparisca nella nebbia. Sono le 11.44, ho impiegato quindi 3.07, alle quali bisognerebbe togliere la mezz’ora persa per gli errori descritti, non così male dopotutto, considerando anche che ho un poco di febbre e non sono mai riuscito a tenere l’andatura che avrei voluto e in altri tempi potuto, ma ciò che mi conforta di più, rispetto alle volte scorse, è che sono molto meno stanco, sarà perché ho messo gli scarponi più leggeri…
Scendendo non posso fare a meno di notare il bel Lago del Pizzo circondato da un nevaio che vi sprofonda dentro, è troppo bello per non andarci… Sceso quindi a quota 2200 imbocco la segnalata deviazione per il lago: in breve ci sono sopra, ma il sentiero fa un giro troppo lungo e porta ad attraversare il nevaio. Decido quindi di scendere direttamente al lago per pietraie, evitando così il nevaio. Fatte le foto di rito decido di evitare il sentiero anche al ritorno: visto da lontano pare attraversi 2 lingue di neve che non appaiono tanto sicure da percorrere…
Tanto per cambiare attraverso però il nevaio nel punto più pianeggiante: la neve è solida ma non ghiacciata e seppur profonda parecchi metri, non c’è pericolo di sprofondare. Esaurita in 50 minuti la visita al Lago riprendo la discesa. Per non smentirmi anche al ritorno perdo un pochino il sentiero quando mi tocca dirigermi verso il Rifugio Valcaira non trovando la traccia che dovrebbe scendere direttamente… Riesco comunque a ritrovare i segnavia qualche decina di metri prima di arrivare al Rifugio e riprendo quindi a scendere. Il ritorno in cresta si rivela decisamente più interessante e panoramico dell’andata sulla strada e mi riporta in 1 ora e mezza dal bivio per il lago, alla macchina.
[web]http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... dOrmea.htm[/web]
Partecipante: Davide
Partenza alle 6,30 da Genova; con insolito intuito ad Ormea indovino la svolta, non segnalata, per Chionea, girando a destra sulla piazza principale. Dopo qualche centinaio di metri le indicazioni compaiono e ho occasione per compiacermi con me stesso per il già citato intuito, che, però, forse esaurito tutto in questa occasione, non riuscirà ad evitarmi di sbagliare strada in seguito sul sentiero…
Parcheggiata la macchina presso la Chiesa di Chionea, parto alle 8,37 alla volta del Pizzo. Si potrebbe parcheggiare anche più avanti, ma lo spiazzo più grande presente in seguito è corredato da un divieto di sosta (solo per i giorni festivi però) e altri spiazzi presenti sono molto piccoli e non consentono agevole manovra permettendo soltanto di risparmiare poche centinaia di metri. La salita comincia con il Pizzo d’Ormea subito in bella vista e così vicino che sembra impossibile ci vogliano 4 ore per raggiungerlo, conscio di ciò farò di tutto per allungare il percorso, ma, nonostante il mio impegno, non riuscirò comunque a metterci le 4 ore previste…
I problemi di orientamento cominciano a circa 1500 metri di quota dove si raggiunge uno spiazzo erboso con un grande abbeveratoio; qui i segnavia si perdono nell’erba alta: riesco comunque ad individuarne uno e a pochi metri di distanza da questo parte una evidente mulattiera che, dunque, non posso fare a meno di seguire.
La mulattiera diventa una vera e propria strada, anche se non posso fare a meno di notare che di segnavia non ce n’è neanche più l’ombra…La strada si dirige però in direzione del Pizzo e ciò mi sembra sufficiente al momento e, anche se suppongo che il sentiero possa passare più in alto, sul crinale sopra la strada, ritengo anche che prima o poi le 2 tracce si riincontreranno. Deduzione sbagliata e non sarà la sola… Continuando a seguire la strada non posso fare a meno di notare di fronte a me e un centinaio di metri sopra la strada, una costruzione che avrebbe tutta l’aria di essere il Rifugio Valcaira, ma, non volendo rischiare di fare un altro sbaglio consulto il GPS che mi porto dietro e che, dotato, di mappa Land Navigator, presenta un waypoint nominato, appunto, Rifugio Valcaira. Purtroppo, come scoprirò in seguito, tale waypoint del Rifugio Valcaira porta soltanto il nome, perché tale mappa lo posiziona a 500 metri di distanza e a 200 di dislivello da dove si trova realmente…
Destino vuole (chissà perché poi quando c’è occasione di sbagliarsi viene sempre di mezzo il caso a darci una buona mano a sbagliare davvero…) che in tal punto immaginario, che ricade più avanti lungo la strada che sto seguendo, si trovi proprio una costruzione che potrebbe anche sembrare un rifugio…. Decido quindi di proseguire lungo la strada per arrivare alla predetta costruzione, anche se so che il sentiero vero e proprio non dovrebbe passare proprio dal rifugio, ma, so anche che, comunque, dovrebbe passarci vicino e che, quindi, dovrebbero esserci tracce e indicazioni che mi consentano di riprendere la retta via smarrita. Pur rendendomi conto che mi sto allontanando da quella che sembra la via logica per la vetta proseguo quindi per detta costruzione e qui mi rendo finalmente conto che il Rifugio è quello sopra… Torno così indietro fino a trovare una traccia che dalla strada salga al Rifugio: l’errore mi costa 20 minuti di tempo e 50 metri di dislivello, che uniti a quelli persi per lo sbaglio di aver seguito la strada invece del più diretto sentiero segnato, mi faranno arrivare in vetta con almeno 30 minuti di ritardo; 30 minuti che, naturalmente, saranno determinanti per arrivare in cima perfettamente sincronizzato con la nebbia… Chissà perché nei calcoli per decidere l’orario di partenza non mi rassegno ancora a considerare il tempo necessario per risolvere i miei abituali errori di percorso? Arrivato al Rifugio i segnavia mi riportano in breve sul sentiero perso in precedenza. Da qui mancano poco meno di 500 metri alla vetta. La risalita del cono terminale è, per fortuna, sgombra da neve e presenta un solo passaggio difficile, dove bisogna usare le mani, il che mi farebbe propendere più per un EE che per l’EM in cui viene classificato il percorso, ma si sa, almeno credo, io tendo sempre a sopravvalutare le difficoltà (forse per fare più bella figura…).
Arrivato vetta faccio appena in tempo a vedere mezzo Mongioie, prima che sparisca nella nebbia. Sono le 11.44, ho impiegato quindi 3.07, alle quali bisognerebbe togliere la mezz’ora persa per gli errori descritti, non così male dopotutto, considerando anche che ho un poco di febbre e non sono mai riuscito a tenere l’andatura che avrei voluto e in altri tempi potuto, ma ciò che mi conforta di più, rispetto alle volte scorse, è che sono molto meno stanco, sarà perché ho messo gli scarponi più leggeri…
Scendendo non posso fare a meno di notare il bel Lago del Pizzo circondato da un nevaio che vi sprofonda dentro, è troppo bello per non andarci… Sceso quindi a quota 2200 imbocco la segnalata deviazione per il lago: in breve ci sono sopra, ma il sentiero fa un giro troppo lungo e porta ad attraversare il nevaio. Decido quindi di scendere direttamente al lago per pietraie, evitando così il nevaio. Fatte le foto di rito decido di evitare il sentiero anche al ritorno: visto da lontano pare attraversi 2 lingue di neve che non appaiono tanto sicure da percorrere…
Tanto per cambiare attraverso però il nevaio nel punto più pianeggiante: la neve è solida ma non ghiacciata e seppur profonda parecchi metri, non c’è pericolo di sprofondare. Esaurita in 50 minuti la visita al Lago riprendo la discesa. Per non smentirmi anche al ritorno perdo un pochino il sentiero quando mi tocca dirigermi verso il Rifugio Valcaira non trovando la traccia che dovrebbe scendere direttamente… Riesco comunque a ritrovare i segnavia qualche decina di metri prima di arrivare al Rifugio e riprendo quindi a scendere. Il ritorno in cresta si rivela decisamente più interessante e panoramico dell’andata sulla strada e mi riporta in 1 ora e mezza dal bivio per il lago, alla macchina.
[web]http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... dOrmea.htm[/web]
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6850
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
dags1972 wrote:scusa...hai perso il sentiero per il Pizzo...
Sì ci sono riuscito

Ho seguito la strada che era proprio lì, non trovando più i segnavia, ma se hai il coraggio di leggere tutto credo sia spiegato meglio e trovi in fondo anche le foto del lago....
Sì, se la descrizione che avevo fosse stata questa, magari, ma mai sottovalutarsi, riuscivo anche a non sbagliare, ma la mia era, +o-, segui i segnavia e arrivi in vetta; io sono anche stato anche un pò ad aspettare che un segnavia si muovesse per seguirlo, ma non c'è stato verso....dags1972 wrote:la descrizione è da chionea...segui la cresta e arrivi in vetta....![]()

Last edited by soundofsilence on Tue Jul 14, 2009 19:38, edited 1 time in total.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Intanto mi pare che nonostante l'handicap fisico, abbia fatto un bel giro.
Peccato veramente per la nebbia che ti ha fatto pesare l'aver smarrito il percorso.
La tua descrizione comunque, e non vuol essere una battuta di cattivo gusto credimi, ritorna utile per non incappare nello stesso facile errore.

Peccato veramente per la nebbia che ti ha fatto pesare l'aver smarrito il percorso.

La tua descrizione comunque, e non vuol essere una battuta di cattivo gusto credimi, ritorna utile per non incappare nello stesso facile errore.
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6850
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Nessun problema comunque, mi prendo in giro anche da solo, se qualcuno si aggrega mi fa anzi sentire in compagnia...Ago wrote:La tua descrizione comunque, e non vuol essere una battuta di cattivo gusto credimi
Sì vorrebbe essere proprio questo lo scopo principale della descrizione....Ago wrote:ritorna utile per non incappare nello stesso facile errore.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6850
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Hai perfettamente ragione, ma non lo sapevo...dags1972 wrote:ma è una via di cresta...se non sei sulla cresta hai sbagliato...

Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6850
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Sì, avevo qualche linea di febbre, ma dubito che sia questo il senso del tuo post...dags1972 wrote:caldo?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Carino il laghetto sotto la vetta
Peccato per il mancato panorama dalla cima: 2 volte su 2 sono arrivato sul Pizzo d'Ormea vedendo solo o un nebbione o nuvole basse
Una bella sgambata

Peccato per il mancato panorama dalla cima: 2 volte su 2 sono arrivato sul Pizzo d'Ormea vedendo solo o un nebbione o nuvole basse

Una bella sgambata


Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
-----------------------------
Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6850
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
No, faceva molto più caldo a giugno quando sono andato al Garbo del Manco. Ho dovuto persino mettermi la giacca in cima...dags1972 wrote:ha fatto caldo...?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
- Lusciandro
- Quotazerino doc
- Posts: 1838
- Joined: Thu Sep 25, 2008 19:28
- Location: GE - Pianderlino
Complimenti
per l'ennesimo giro anche se non in forma fisica perfetta ... poi, se c'è qualche indicazione non esatta allora c'è quel pizzico d'avventura in più; io sabato sul Monte Gifarco sono salito dalla parte indicata dalla cartina (quella sbagliata), una volta sceso mi sono ricordato d'averlo letto su QZ dell'errore della mappa
(comprata nuova il giorno prima). Rimango perlesso sull'errore di 500 dico 500 metri della mappa GPS , forse è meglio tornare a misurare le distanze in pertiche o 'a tiri di schioppo'
Bellissimo il lago visto dall'alto; stavolta ci sono meno foto del solito, non mi dire che ora cernisci le foto prima di pubblicarle
Ti faccio i migliori auguri per una ripresa completa della forma fisica e, se non ti dispiace avere ogni tanto un compagno di gita col passo più lento, magari con 4 occhi (anzi 6!) ci potranno essere minori probabilità d'errore.
Lusciandro
P.S.: forse tutti i bivi dovrebbero essere segnalati così




Bellissimo il lago visto dall'alto; stavolta ci sono meno foto del solito, non mi dire che ora cernisci le foto prima di pubblicarle

Ti faccio i migliori auguri per una ripresa completa della forma fisica e, se non ti dispiace avere ogni tanto un compagno di gita col passo più lento, magari con 4 occhi (anzi 6!) ci potranno essere minori probabilità d'errore.
Lusciandro
P.S.: forse tutti i bivi dovrebbero essere segnalati così

- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6850
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
L'ho sempre fatto, anche se non si notava molto, è che adesso ne faccio meno, grazie anche alla nebbia....Lusciandro wrote:Bellissimo il lago visto dall'alto; stavolta ci sono meno foto del solito, non mi dire che ora cernisci le foto prima di pubblicarle
Per questo sono sempre disponibile, salute permettendo, basta che ti fai sentire...Lusciandro wrote:Ti faccio i migliori auguri per una ripresa completa della forma fisica e, se non ti dispiace avere ogni tanto un compagno di gita col passo più lento, magari con 4 occhi (anzi 6!) ci potranno essere minori probabilità d'errore.
Ciao.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Bel giro! purtroppo tutta quella zona è molto carente nella segnaletica...
peccato per il tempo...
vedi sotto una foto del Pizzo sgombro da nubi
(un po datata, si andava ancora a pellicola...)
http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC/ ... 1%2036.jpg
[web]http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC/ ... 1%2036.jpg[/web]
anche questa, al centro il Galero e sullo sfondo le nubi sulla Liguria (salendo al Pizzo)
http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC/ ... 1%2035.jpg

nella zona di Chionea avevo invece fatto un brevissimo giro lo scorso autunno
http://www.cralgalliera.altervista.org/garessio08.pdf
http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC/IMG_0580.JPG

ciao
peccato per il tempo...
vedi sotto una foto del Pizzo sgombro da nubi
(un po datata, si andava ancora a pellicola...)
http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC/ ... 1%2036.jpg
[web]http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC/ ... 1%2036.jpg[/web]
anche questa, al centro il Galero e sullo sfondo le nubi sulla Liguria (salendo al Pizzo)
http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC/ ... 1%2035.jpg

nella zona di Chionea avevo invece fatto un brevissimo giro lo scorso autunno
http://www.cralgalliera.altervista.org/garessio08.pdf
http://digilander.libero.it/MAURIZIOLC/IMG_0580.JPG
ciao
- Littletino
- Quotazerino doc
- Posts: 1454
- Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
- Location: Arenzano
Divertente come le esperienze di ciascuno siano poi, più o meno, quelle di tutti.
Leggendo di come Sound ha perduto la traccia del sentiero e di come causa nebbia non si sia reso conto di allontanarsi dal crinale seguendo l'ampia strada,
mi sembra di rivivere esattamente quello che mi è capitato un paio di anni fa.
Solo che io, quando come lui ad un certo punto punto vidi una piccola costruzione emergere dalla nebbia,
non avendo il GPS, esclamai: maledizione ecco il Valcaira!! Sono fuori strada!! E quindi per ripido pendio erboso mi riportai sulla retta via.
Salvo poi arrivare in vetta e non vedere una beata cippa di niente causa nebbione (alla partenza il cielo era ovviamente terso).
Unico lato piacevole della situazione fu uno scambio gastronomico focaccia contro vino dolcetto con dei simpatici piemontesi saliti dal versante opposto.
Tornato sul Pizzo l'anno seguente, partendo da Quarzina lungo la costa degli Archetti, con la neve, ho trovato ancora nebbia fitta in vetta.
Morale, pur essendo salito due volte sul Pizzo, non ho ancora la minima idea di come sia il panorama da lassù.
Come non esserci mai stato.
E in questo, quindi, mi sento come Colsub...
Ciao.
Leggendo di come Sound ha perduto la traccia del sentiero e di come causa nebbia non si sia reso conto di allontanarsi dal crinale seguendo l'ampia strada,
mi sembra di rivivere esattamente quello che mi è capitato un paio di anni fa.
Solo che io, quando come lui ad un certo punto punto vidi una piccola costruzione emergere dalla nebbia,
non avendo il GPS, esclamai: maledizione ecco il Valcaira!! Sono fuori strada!! E quindi per ripido pendio erboso mi riportai sulla retta via.
Salvo poi arrivare in vetta e non vedere una beata cippa di niente causa nebbione (alla partenza il cielo era ovviamente terso).
Unico lato piacevole della situazione fu uno scambio gastronomico focaccia contro vino dolcetto con dei simpatici piemontesi saliti dal versante opposto.
Tornato sul Pizzo l'anno seguente, partendo da Quarzina lungo la costa degli Archetti, con la neve, ho trovato ancora nebbia fitta in vetta.
Morale, pur essendo salito due volte sul Pizzo, non ho ancora la minima idea di come sia il panorama da lassù.
Come non esserci mai stato.
E in questo, quindi, mi sento come Colsub...
Ciao.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Se si vuole andare sia in vetta che al lago e` consigliabile (con buona visibilita`) fare l'anello intorno al versante nord del Pizzo d'Ormea: una volta in cima si scende su sentiero verso ovest, quindi verso nord al Colle del Pizzo e di qui al lago per poi chiudere l'anello risalendo verso la cresta di salita.
Dal lago dovrebbe anche esserci una traccia (che non ho mai percorso) che scende nel vallone fino a Valdarmella da cui e` possibile risalire (Balconata di Ormea) al Colle di Chionea.
Molto interessante anche proseguire a occidente verso la Cima Roccate, il Bric di Conoia e la dolina Il Profondo ritornando poi per il Lago Revelli e il Colle del Pizzo.
Dal lago dovrebbe anche esserci una traccia (che non ho mai percorso) che scende nel vallone fino a Valdarmella da cui e` possibile risalire (Balconata di Ormea) al Colle di Chionea.
Molto interessante anche proseguire a occidente verso la Cima Roccate, il Bric di Conoia e la dolina Il Profondo ritornando poi per il Lago Revelli e il Colle del Pizzo.
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Giovedì splendida salita in condizioni invernali sul Pizzo d'Ormea. I compagni di numerose avventure, Alberto e Matteo, mi recuperano a casa (non avevo di macchina
) e partiamo in direzione di Chionea. Arrivati nella frazioncina lasciamo l'auto nell'unico posto utile: davanti al porticato della chiesetta!
La temperatura esterna è di -8 gradi, cerchiamo di vestirci in fretta e di muoverci per far scorrere un po' di caldo nelle vene. La giornata è ottima, ci sono solo poche nuvole all'orizzonte, ben presto usciamo dall'ombra e i raggi solari combinati con l'assenza di vento ci fanno svestire di un paio di strati! Proseguiamo, ma la nostra inesperienza in zona ci fa scegliere per una evidente e larga traccia che risulterà errata: ci ritroviamo all'altezza del rifugio, ma almeno un centinaio di metri sotto
, unica soluzione che ci prospetta è risalire in verticale. Giungiamo al rifugio Valcaira, sono due ore che siamo in cammino. Mangiamo qualcosa e ripartiamo ma ora il percorso sarà tutto su neve dura e la progressione rallenta. Arrivati al ripetitore il vento si fa sentire, battendo un po' i denti calziamo i ramponi e ripartiamo subito per superare la serie divertente di canalini che porta in vetta
Finalmente possiamo posare lo sguardo su tutto l'arco alpino, dal Viso al Rosa! Sono le 13.10 , ci abbiamo messo in totale 4 ore e 40. Scendiamo in tutta tranquillità perchè il tempo continua a mantenersi stabile, pranziamo al rifugio Valcaira e alle 16 siamo dalla macchina. Per finire bombardino in un pub di Ormea e diritti a casa! 





"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
ps al ritorno dalla macchina la temperatura era a -6, penso che per tutto il giorno non siamo mai scesi sotto lo zero termico.
ecco alcune foto:
Il Pizzo da lontano...

l'Antoroto

la larga traccia che ci ha ingannati

dalla vetta la costa Valcaira

il Mongioie

il Viso

immancabile foto di vetta

ecco alcune foto:
Il Pizzo da lontano...

l'Antoroto

la larga traccia che ci ha ingannati

dalla vetta la costa Valcaira

il Mongioie

il Viso

immancabile foto di vetta


"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Bello.
Ero intenzionato ad andarci Sabato scorso. Ma come suol dirsi: "L'uomo propone e Dio dispone"
Ero intenzionato ad andarci Sabato scorso. Ma come suol dirsi: "L'uomo propone e Dio dispone"
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Bella giornata! Bravi! Da Chionea bisogna sempre seguire la costiera senza lasciarsi deviare dalle tracce che salgono sia a destra che a sinistra. Poi una volta arrivati dal ripetitore (dove arriva anche l'altro itinerario che parte da Quarzina) comincia il divertimento! 

Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Mi consola il fatto che anche soundofsilence, che ritengo un escursionista molto esperto, si sia un po' perso, certo lui aveva anche la nebbia. Il fatto è che arrivati dalla grande piazzola di cemento il sentiero sembra perdersi e di evidente c'è solo la larga traccia che taglia di costa, basterebbe quindi un bollino in più in quel punto.paolo59 wrote:Bella giornata! Bravi! Da Chionea bisogna sempre seguire la costiera senza lasciarsi deviare dalle tracce che salgono sia a destra che a sinistra. Poi una volta arrivati dal ripetitore (dove arriva anche l'altro itinerario che parte da Quarzina) comincia il divertimento!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6850
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Beh, se sei contento quando mi perdo vedrai che ti darò molte soddisfazioni....Sub-Comandante wrote:Mi consola il fatto che anche soundofsilence, che ritengo un escursionista molto esperto, si sia un po' perso

Sub-Comandante wrote:certo lui aveva anche la nebbia.

La mia colpa è stata sicuramente quella di non consultare la cartina, nè il giorno prima, nè durante lo sbaglio, e vedere che il sentiero continuava in cresta e non seguiva la sterrata...
Certo i segnavia non aiutano, anche perchè nel punto cruciale non ci sono, forse un ometto di pietra aiuterebbe, anche perchè con l'erba alta e nessun albero non sarebbero molto visibili...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
- gambeinspalla
- Utente Molto Attivo
- Posts: 337
- Joined: Mon May 11, 2009 20:25
- Location: Savona
- Contact:
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Anch'io la prima volta che ci sono stato in quel punto avevo sbagliato ed avevo seguito la carrareccia in quota ... Poi ci sono tornato un paio di volte e, sapendolo, i segni ci sono ed anche evidenti: vedrai che se ci torni anche a te sembrerà strano aver sbagliato! Però, è matematico, lì toppiamo tutti!Sub-Comandante wrote:Mi consola il fatto che anche soundofsilence, che ritengo un escursionista molto esperto, si sia un po' perso, certo lui aveva anche la nebbia. Il fatto è che arrivati dalla grande piazzola di cemento il sentiero sembra perdersi e di evidente c'è solo la larga traccia che taglia di costa, basterebbe quindi un bollino in più in quel punto.paolo59 wrote:Bella giornata! Bravi! Da Chionea bisogna sempre seguire la costiera senza lasciarsi deviare dalle tracce che salgono sia a destra che a sinistra. Poi una volta arrivati dal ripetitore (dove arriva anche l'altro itinerario che parte da Quarzina) comincia il divertimento!
Andrea
"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Quando si va in posti non conosciuti e magari senza cartina dettagliata, perdersi è molto più facile di quanto si creda. Perdere la traccia è un attimo, certo con un po' di esperienza e intuito si rimedia agli errori!soundofsilence wrote:Beh, se sei contento quando mi perdo vedrai che ti darò molte soddisfazioni....Sub-Comandante wrote:Mi consola il fatto che anche soundofsilence, che ritengo un escursionista molto esperto, si sia un po' perso![]()
Noi avevamo come unica cartina quella presente sulla guida CAI-TCI che è molto approssimativa, diciamo che andavamo a spanne, certo con una cartina 1:25000 le cose cambiano.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Già altre volte mi sono chiesto:"ma come abbiamo fatto a sbagliare?".gambeinspalla wrote:Anch'io la prima volta che ci sono stato in quel punto avevo sbagliato ed avevo seguito la carrareccia in quota ... Poi ci sono tornato un paio di volte e, sapendolo, i segni ci sono ed anche evidenti: vedrai che se ci torni anche a te sembrerà strano aver sbagliato! Però, è matematico, lì toppiamo tutti!Sub-Comandante wrote:Mi consola il fatto che anche soundofsilence, che ritengo un escursionista molto esperto, si sia un po' perso, certo lui aveva anche la nebbia. Il fatto è che arrivati dalla grande piazzola di cemento il sentiero sembra perdersi e di evidente c'è solo la larga traccia che taglia di costa, basterebbe quindi un bollino in più in quel punto.paolo59 wrote:Bella giornata! Bravi! Da Chionea bisogna sempre seguire la costiera senza lasciarsi deviare dalle tracce che salgono sia a destra che a sinistra. Poi una volta arrivati dal ripetitore (dove arriva anche l'altro itinerario che parte da Quarzina) comincia il divertimento!
Andrea

"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Sempre bello il Pizzo, è stata il mio primo 2000 e la mia prima vetta alpina
qualche anno fa ero riuscito, grazie all'ottimo innevamento, a scendere in sci dalla croce di vetta
(seguendo il canale sud) e scendere tutta la costa degli archetti fino ad Aimoni (ben più in basso di Quarzina). Una scialpinistica bellissima.

qualche anno fa ero riuscito, grazie all'ottimo innevamento, a scendere in sci dalla croce di vetta

Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Dalla croce di vetta?alec wrote:Sempre bello il Pizzo, è stata il mio primo 2000 e la mia prima vetta alpina![]()
qualche anno fa ero riuscito, grazie all'ottimo innevamento, a scendere in sci dalla croce di vetta(seguendo il canale sud) e scendere tutta la costa degli archetti fino ad Aimoni (ben più in basso di Quarzina). Una scialpinistica bellissima.


"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
ho riesumato le prove (era il 3/3/06)
guardate che innevamento sulla costa degli archetti (cosa rara visto che è spazzata dal vento)
guardate che innevamento sulla costa degli archetti (cosa rara visto che è spazzata dal vento)
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Bello il Pizzo
concordo con Paolo, se si sale da Chionea occorre seguire Costa Valcaira fin sotto al ripetitore
bella anche la salita da Quarzina, fatte entrambe parecchi anni fà, quasi quasi quest'anno ci ritorno 



Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Nella foto di vetta la borraccia è nella neve perchè c'era vino da tenere al fresco?
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
purtroppo noAgo wrote:Nella foto di vetta la borraccia è nella neve perchè c'era vino da tenere al fresco?

Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
alec wrote:purtroppo noAgo wrote:Nella foto di vetta la borraccia è nella neve perchè c'era vino da tenere al fresco?
Eri ancora troppo giovane e mancavi un po' di esperienza



Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
ero più giovane ma in certe cose già espertoAgo wrote:alec wrote:purtroppo noAgo wrote:Nella foto di vetta la borraccia è nella neve perchè c'era vino da tenere al fresco?
Eri ancora troppo giovane e mancavi un po' di esperienza![]()
![]()


Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Ho visto solo ora la tua salita al Pizzo di giovedì 17. Non allenarti troppo altrimenti la prossima gita mi perdi per strada. 

- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
La salita al Pizzo ha dimostrato quanto la miglior forma sia di là da venire!GiPa wrote:Ho visto solo ora la tua salita al Pizzo di giovedì 17. Non allenarti troppo altrimenti la prossima gita mi perdi per strada.

"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Impossibile!GiPa wrote:Non allenarti troppo altrimenti la prossima gita mi perdi per strada.


Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea


“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Ti ringrazio! Dai a gennaio bisogna organizzare!ramingo wrote:Eh bravo ragazzo!!! Spero presto di seguire le tue orme, su qualche vetta... al momento il tempo libero è una meta lontana. Solo vedere le tue immagini mi ha dato un pò di respiro...

"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Pizzo d'Ormea da Chionea
Eh si direi proprio che è il caso!Sub-Comandante wrote:Ti ringrazio! Dai a gennaio bisogna organizzare!ramingo wrote:Eh bravo ragazzo!!! Spero presto di seguire le tue orme, su qualche vetta... al momento il tempo libero è una meta lontana. Solo vedere le tue immagini mi ha dato un pò di respiro...

“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”