Con il meteo instabile di questi ultimi tempi trovare escursioni interessanti da fare è sempre difficile.
Anche questo sabato, a causa di possibili temporali nel primo pomeriggio, siamo stati costretti a stare vicino a casa (si fa per dire, sono comunque quasi 100 km. da Imperia) e scegliere la Valle delle Meraviglie per la nostra uscita. Partenza di buonora (sveglia alle 5) nel tentativo di ritornare all'auto prima della pioggia.
La scelta della destinazione è avvenuta durante il viaggio. Non avevo voglia di fare le solite cime, fatte ormai più e più volte, ed ho proposto a Gianfranco (che aveva pensato al Bego


Di questa cima non esiste su internet alcuna relazione come salita diretta, mentre viene presa in considerazione per l'alpinistico percorso di cresta dalla cima nord alla centrale ed a quella sud.
Durante l'ultima salita al Grand Capelet, passando dalla Baisse du Lac Autier, avevo avuto modo di osservarla, ed in quella prospettiva visiva mi era sembrata tutto sommato abbastanza abbordabile, seguendo la rocciosa cresta sud. Unico mio dubbio era rappresentato dal non capire se la stessa (cresta) trovasse continuità con la parete finale.
Ecco la foto incriminata



Questo dubbio lo abbiamo chiarito in questa occasione


Abbiamo comunque imboccato il GR 52 in direzione della Baisse du Basto, per abbandonarlo in corrispondenza del primo largo canale erboso a sinistra, seguendolo (faticoso e ripido nell'ultimo tratto) in direzione dell'evidente intaglio della Baisse du Lac Autier (m. 2637 - 3h 35').
Il percorso verso la cima si effettua sotto il filo di cresta lato Valmasca (il versante ovest è strapiombante), non presenta difficoltà particolari, salvo la ripidezza dei pendii e qualche cengia un poco esposta per superare alcune nervature rocciose. Proseguiamo a vista scegliendo la via più agevole ed arriviamo al primo torrione. Lo passiamo in direzione del secondo che ci fornirà la risposta ai nostri dubbi: purtroppo tra questo torrione e la parete c'è un salto di 4/5 m. ,strapiombante, mentre la parete opposta è ripidissima e non presenta facili possibilità di essere risalita. Il nostro tentativo finisce quì
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Scendiamo quindi per un canalino erboso, molto ripido, perdendo una quarantina di metri, aggiriamo il torrione su una cengia e ci ritroviamo sotto la parete della montagna. Una breve sosta per rilassarci e valutare meglio qualche opportunità di salita, ma dopo oltre 4h di salita la stanchezza si fa sentire e la parete, a vista, non presenta lati deboli (almeno per le nostre capacità

Non ci resta che prendere la via del ritorno. A differenza della Testa Nord de Basto (salita al 2° tentativo) per la "sud" non ci sarà nessun conto in sospeso per il futuro

Resta comunque la soddisfazione di averci provato

Durata totale dell'escursione: 7h 55'.
Dislivello 1070 m. (995+75).
Ecco le foto:
La cima della Ciarnassiera, la Lusiera e il Ciaminieja

Salendo verso il Colletto di Valmasca

Ciamineja e Lusiera, a mio giudizio due delle cime più belle della zona

Lago Nero e Lago Verde con sullo sfondo le cime della Ciarnassiera

Un bel palco di corna

Lago del Basto, Bassa di Valmasca ed al centro la Testa sud del Basto

Le tre cime del Basto

Gelas e Maledia dalla cresta sud

Sulla cresta (lato Valmasca)

La Testa sud del Basto dalla cresta

Risalendo la cresta

Dalla cresta visuale verso il Muffiè ed il Grand Capelet

L'ultimo torrione roccioso (e la fine dell'avventura


I tre laghi di Valmasca

La Rocca dell'Abisso (destra)

La Bassa di Valmasca e, sullo sfondo, il Bego

La Testa sud del Basto ed a sinistra i due torrioni rocciosi

Camosci durante il ritorno

Residui nevai

Il Lago Verde ed il Rifugio di Valmasca

Ancora la Rocca dell'Abisso

Un'ultima vista sul Ciamineja con il tempo in netto peggioramento

Saluti a tutti

FRANKIE@