Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
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- Lusciandro
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Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Perseverare è diabolico … pensavo che il record dell'anno fosse quello di domenica scorsa (17h30' per una gita da 15km) ma mercoledì l'ho ampiamente battuto: 18h15' fuori casa per 14,8km di gita.
Devo dire che me la sono andata a cercare viso che il diabolico SoS aveva proposto anche un altro “schifo riarso” (ormai diventato quasi un marchio di fabbrica) ma avendo girovagato nel lato B della ValMaira ho voluto approfondirne la conoscenza.
Partenza alle 4,45 da casa e ritrovo alle 5; arrivo intorno alle 7,50 da Agnello a Demonte: i cannoli ABqualcosa (abnormi) giacciono accanto alla vetrinetta, anche senza guardarli so che ci sono, sono il mio Zahir … per tentare di scacciarli dalla mente provo una celestiale pasta al pistacchio ma il richiamo come sempre è troppo grande.
Ripartiamo sulla nostra Route66 che ha il nome di SS21 e in un battibaleno siamo a Pont Voûtè a lasciare la bicicletta e un secondo dopo parcheggeremo a Fouillouse, partenza dal parcheggio alle 9,40 non c'è male.
Attraversiamo Fouillouse e al secondo bivio giriamo a sinistra iniziando finalmente la salita, siamo ancora maledettamente in mezzo al verde e non vediamo l'ora di arrivare su qualche riarsa pietraia, l'astuto SoS però aveva calcolato i tempi alla perfezione e raggiungeremo l'inizio della pietraia nonché del pezzo più ripido subito dopo mezzogiorno.
Durante la prima parte sorpassiamo anche qualche altro gitante, è una sensazione strana: solitamente nei nostri giri balordi non incocciamo un cane (a parte Gromit che non lo vorremmo mai incocciare). Tra frizzi lazzi e una crisi di fame non mia ma di SoS (è proprio vero: il mondo gira al contrario) arriviamo al Refuge de Chambeyron.
Piccola sosta per due foto e un'Orangina servita all'aperto dalla bella (ma simpatica come un tafano) rifugista.
Riprendiamo il sentiero per poi girare 200m dopo al bivio e prendere la salitella per il Pas de la Souvagea (2889m); arrivati in cima troviamo due cicloescursionisti stravaccati al sole. Un'occhiata leggermente preoccupata al Vallon d'Aval (ribattezzato da noi Vallon Schifos Riars) e riprendiamo la salita verso la meta.
Qui la cosa si fa ripida e sfasciumosa (ricordo che è appena passato mezzogiorno), inoltre il cannolo ingurgitato 4 ore prima comincia a ballare la Macarena e io inizio ad avere alcuni visioni mistiche.
Eccoci arrivati sulla cresta, l'ultimo passo ti da un pizzico d'arenalina perchè spunti proprio sulla lama e sotto trovi un saltino di 3-400m. Essendo una persona di buon cuore vedo bene di non avvisare SoS per non fargli perdere la gioia della sorpresa, dopotutto dopo 4h40' di macchina uno vuole anche qualche emozione.
Il panorama è eccellente Il Bivacco Barenghi in lontananza
il lato nord, quello con lo strapiombo è occupato in parte dall'ex ghiacciaio di Chauvet e da un minuscolo lago bianco, il Lac de Chavet.
Guardandosi intorno però si capisce che non siamo sulla vetta ma su un'anonima cresta accanto la vetta. Scendo perciò da lì e mi dirigo a est sino a raggiungere il colletto tra la cresta e le due cime. SoS forse un po' riluttante mi segue e consumiamo il pranzo vista laghi
Ora ci manca la vetta: il compare tenta di dissuadermi parlandomi di diversi guaioni biblici, ma io incurante che potrei trovare un'orda di cavallette sulla cima inizio la divertente miniarrampicata per circa 30m sino a raggiungere la cima Ovest, fortunatamente la più alta a 3325m. A dire del compare trattasi di salita PD, non è comunque esposta ne c'è pericolo di caduta pietre.
continua....
Devo dire che me la sono andata a cercare viso che il diabolico SoS aveva proposto anche un altro “schifo riarso” (ormai diventato quasi un marchio di fabbrica) ma avendo girovagato nel lato B della ValMaira ho voluto approfondirne la conoscenza.
Partenza alle 4,45 da casa e ritrovo alle 5; arrivo intorno alle 7,50 da Agnello a Demonte: i cannoli ABqualcosa (abnormi) giacciono accanto alla vetrinetta, anche senza guardarli so che ci sono, sono il mio Zahir … per tentare di scacciarli dalla mente provo una celestiale pasta al pistacchio ma il richiamo come sempre è troppo grande.
Ripartiamo sulla nostra Route66 che ha il nome di SS21 e in un battibaleno siamo a Pont Voûtè a lasciare la bicicletta e un secondo dopo parcheggeremo a Fouillouse, partenza dal parcheggio alle 9,40 non c'è male.
Attraversiamo Fouillouse e al secondo bivio giriamo a sinistra iniziando finalmente la salita, siamo ancora maledettamente in mezzo al verde e non vediamo l'ora di arrivare su qualche riarsa pietraia, l'astuto SoS però aveva calcolato i tempi alla perfezione e raggiungeremo l'inizio della pietraia nonché del pezzo più ripido subito dopo mezzogiorno.
Durante la prima parte sorpassiamo anche qualche altro gitante, è una sensazione strana: solitamente nei nostri giri balordi non incocciamo un cane (a parte Gromit che non lo vorremmo mai incocciare). Tra frizzi lazzi e una crisi di fame non mia ma di SoS (è proprio vero: il mondo gira al contrario) arriviamo al Refuge de Chambeyron.
Piccola sosta per due foto e un'Orangina servita all'aperto dalla bella (ma simpatica come un tafano) rifugista.
Riprendiamo il sentiero per poi girare 200m dopo al bivio e prendere la salitella per il Pas de la Souvagea (2889m); arrivati in cima troviamo due cicloescursionisti stravaccati al sole. Un'occhiata leggermente preoccupata al Vallon d'Aval (ribattezzato da noi Vallon Schifos Riars) e riprendiamo la salita verso la meta.
Qui la cosa si fa ripida e sfasciumosa (ricordo che è appena passato mezzogiorno), inoltre il cannolo ingurgitato 4 ore prima comincia a ballare la Macarena e io inizio ad avere alcuni visioni mistiche.
Eccoci arrivati sulla cresta, l'ultimo passo ti da un pizzico d'arenalina perchè spunti proprio sulla lama e sotto trovi un saltino di 3-400m. Essendo una persona di buon cuore vedo bene di non avvisare SoS per non fargli perdere la gioia della sorpresa, dopotutto dopo 4h40' di macchina uno vuole anche qualche emozione.
Il panorama è eccellente Il Bivacco Barenghi in lontananza
il lato nord, quello con lo strapiombo è occupato in parte dall'ex ghiacciaio di Chauvet e da un minuscolo lago bianco, il Lac de Chavet.
Guardandosi intorno però si capisce che non siamo sulla vetta ma su un'anonima cresta accanto la vetta. Scendo perciò da lì e mi dirigo a est sino a raggiungere il colletto tra la cresta e le due cime. SoS forse un po' riluttante mi segue e consumiamo il pranzo vista laghi
Ora ci manca la vetta: il compare tenta di dissuadermi parlandomi di diversi guaioni biblici, ma io incurante che potrei trovare un'orda di cavallette sulla cima inizio la divertente miniarrampicata per circa 30m sino a raggiungere la cima Ovest, fortunatamente la più alta a 3325m. A dire del compare trattasi di salita PD, non è comunque esposta ne c'è pericolo di caduta pietre.
continua....
- Lusciandro
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Qui è ancora più bello e sembra di dare del tu al'Aiguille de Chambeyron e al dirimpettaio Brec. Dopo foto e filmato faccio per scendere ma sento dei suoni dal basso: a quanto pare SoS sta tentando la salita. Purtroppo, o per fortuna, cambia idea dopo circa 30'.
Iniziamo la discesa alle 15 passate, facendo due conti non arriveremo certo a casa per l'ora dell'aperitivo.
La discesa al Souvagea è solo l'antipasto di quello che ci aspetta, facciamo gran parte della discesa zompando sulle pietre.
Giunti al Pas de la Souvagea inizia una surfata di circa 400m di dislivello con una vaga traccia non è comunque un problema perchè tanto bisogna scendere e ancora scendere.
Intorno ai 2500m inizia a vedersi un po' d'erba e appaiono alcuni segni gialli ma anziché aiutare nel percorso sembra che lo vogliano complicare perchè ogni tanto la traccia si sdoppia e riappare nei punti meno probabili. Noi facciamo spallucce e da buoni ravanatori scegliamo il tragitto più lungo e meno logico.
Ai 2300m ci fermiamo per fare qualche foto
Ripresa la discesa poco dopo inizia il bosco di abeti che tra curve e controcurve ci depositerà al Pont Voûtè dove poco sopra troviamo degli arrampicatori che salgono sulla falesia accanto al ponte all'ombra del meriggio.
Ora SoS inforca il suo cavallo d'acciao, torna a Fouillouse a prendere l'auto e mi recupera 45' dopo.
Inizia la vera dura prova della giornata (giuro, è tutto vero!): arrivare a casa evitando di passare dalla Svizzera. Qui ci capitano le avventure più strane: da un soccorso in elicottero in mezzo alla strada a Bersezio, una sosta presso un surreale bar della zona con pareti rossastre e conchiglie appese a fili che scendevano dal soffitto (il tipico arredamento della zona intorno al Colle della Maddalena) e con ancor più improbabili clienti (ho pensato: “vai che ci siamo, siamo finiti in un posto tipo l'alberghetto in Hostel di Tarantino”); penso poi di raggiungere il punto più basso quando a Demonte troviamo Agnello già chiuso ma si sa, al peggio non c'è mai fine.
L'autista col suo navigatore che fa BIP ogni 2 metri (che sembra tanto 'la macchina che fa Ping' dei Monhty Python) decide che vuole prendere una rotonda a caso e nonostante le mie rimostranze decide che aveva un'impellente bisogno di visitare il parcheggio dell'Ipercoop di Cuneo.
Dopo aver vagato per la bassa piemontese ci avviamo con una velocità da fare invidia alla Papamobìl e riusciamo miracolosamente ad imboccare l'autostrada a Mondovì.
A Savona avviso della chiusura dell'autostrada a Voltri alle 22 ma il nostro decide di zigzagare dalla prima alla terza corsia per non arrivare troppo presto e riusciremo ad uscire a Voltri alle 22,10 per avere la possibilità di vedere il lungomare Ovest di Genova.
Recupero la Lusciandro-mobil a Genova est ormai disidratato ma devo ancora superare l'ultima prova: il camion della spazzatura in Via Donghi con l'ultima coda di giornata.Entro a casa alle 23,02 e svengo aprendo la porta del frigo.
Altre foto, video, relazione e tracce GPS disponibili a http://lanterna.net84.net/2011/08/pointe-de-laval-val-dubaye/
Lusciandro
Iniziamo la discesa alle 15 passate, facendo due conti non arriveremo certo a casa per l'ora dell'aperitivo.
La discesa al Souvagea è solo l'antipasto di quello che ci aspetta, facciamo gran parte della discesa zompando sulle pietre.
Giunti al Pas de la Souvagea inizia una surfata di circa 400m di dislivello con una vaga traccia non è comunque un problema perchè tanto bisogna scendere e ancora scendere.
Intorno ai 2500m inizia a vedersi un po' d'erba e appaiono alcuni segni gialli ma anziché aiutare nel percorso sembra che lo vogliano complicare perchè ogni tanto la traccia si sdoppia e riappare nei punti meno probabili. Noi facciamo spallucce e da buoni ravanatori scegliamo il tragitto più lungo e meno logico.
Ai 2300m ci fermiamo per fare qualche foto
Ripresa la discesa poco dopo inizia il bosco di abeti che tra curve e controcurve ci depositerà al Pont Voûtè dove poco sopra troviamo degli arrampicatori che salgono sulla falesia accanto al ponte all'ombra del meriggio.
Ora SoS inforca il suo cavallo d'acciao, torna a Fouillouse a prendere l'auto e mi recupera 45' dopo.
Inizia la vera dura prova della giornata (giuro, è tutto vero!): arrivare a casa evitando di passare dalla Svizzera. Qui ci capitano le avventure più strane: da un soccorso in elicottero in mezzo alla strada a Bersezio, una sosta presso un surreale bar della zona con pareti rossastre e conchiglie appese a fili che scendevano dal soffitto (il tipico arredamento della zona intorno al Colle della Maddalena) e con ancor più improbabili clienti (ho pensato: “vai che ci siamo, siamo finiti in un posto tipo l'alberghetto in Hostel di Tarantino”); penso poi di raggiungere il punto più basso quando a Demonte troviamo Agnello già chiuso ma si sa, al peggio non c'è mai fine.
L'autista col suo navigatore che fa BIP ogni 2 metri (che sembra tanto 'la macchina che fa Ping' dei Monhty Python) decide che vuole prendere una rotonda a caso e nonostante le mie rimostranze decide che aveva un'impellente bisogno di visitare il parcheggio dell'Ipercoop di Cuneo.
Dopo aver vagato per la bassa piemontese ci avviamo con una velocità da fare invidia alla Papamobìl e riusciamo miracolosamente ad imboccare l'autostrada a Mondovì.
A Savona avviso della chiusura dell'autostrada a Voltri alle 22 ma il nostro decide di zigzagare dalla prima alla terza corsia per non arrivare troppo presto e riusciremo ad uscire a Voltri alle 22,10 per avere la possibilità di vedere il lungomare Ovest di Genova.
Recupero la Lusciandro-mobil a Genova est ormai disidratato ma devo ancora superare l'ultima prova: il camion della spazzatura in Via Donghi con l'ultima coda di giornata.Entro a casa alle 23,02 e svengo aprendo la porta del frigo.
Altre foto, video, relazione e tracce GPS disponibili a http://lanterna.net84.net/2011/08/pointe-de-laval-val-dubaye/
Lusciandro
Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye

in quanto alla gita: celestiali visioni

solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- arietina
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Sono piegata dal ridere!!!
E' uno spasso leggere i vostri racconti...
Comunque a vedere le foto la gita risulta essere molto bella anche con se c'è qualche ....riarso
Complimenti ad entrambi, siete davvero mitici!!


Comunque a vedere le foto la gita risulta essere molto bella anche con se c'è qualche ....riarso

Complimenti ad entrambi, siete davvero mitici!!

- Maury76
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye


Beh Luscià ormai a queste dis-avventure ci sei abituato.....
Belle le foto ,soprattutto quella con i 7 laghi ....proprio un bel posto un perfetto "schifo riarso" ,bravi


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https://www.facebook.com/finoincima" onclick="window.open(this.href);return false;
- enrico pelos
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Proprio un bel giro e belle foto. 

Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Entro a casa alle 23,02 e svengo aprendo la porta del frigo.
....come concludere meglio una bella giornata di svago !!

"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Complimenti per la gita e in particolare per la discesa della terribile pietraia del Vallon d'Aval. Anni fa l'avevo evitata facendo un lungo giro, scelta che mi sembra sia stata azzeccata.
- amadablam
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
quoto!!!Erne wrote:Entro a casa alle 23,02 e svengo aprendo la porta del frigo.
....come concludere meglio una bella giornata di svago !!




Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
amadablam wrote:quoto!!!Erne wrote:Entro a casa alle 23,02 e svengo aprendo la porta del frigo.
....come concludere meglio una bella giornata di svago !!
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"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Mercoledì 24 agosto 2011: Fouillouse – Refuge Chambeyron – Pas Souvagea – Pointe de l’Aval – Pas Souvagea – Pont Voutet (+ bicicletta da Pont Voutet a Fouillouse).
Partecipanti: Lusciandro e Soundofsilence.
Lunghezza: 16,2 Km. Circa a piedi + 6 circa in bici.
Dislivello: 1400 circa a piedi + 250 in bici.
Difficoltà: E fino al Pas de la Souvagea, EE il ghiaione fin sotto la cresta de la Pointe de l’Aval per la pendenza e la traccia labile. Al limite dell’EE anche la prima parte del ghiaione scendendo dal Souvagea verso Pont Voutet. La salita alla cresta de la Pointe de l’Aval, che normalmente nelle relazioni che ho letto viene identificata come la cima può essere pure classificata EE perché non presenta alcuna difficoltà tecniche, ma l’esposizione, specie se si raggiunge proprio il punto culminante è notevolissima. Per accedere invece alla vera vetta della Pointe de l’Aval non si passa dalla cresta, ma ci si deve portare alla forcella tra la cresta appunto e il castello di vetta, cosa che si può fare in breve, senza sentiero su terreno di sfasciumi comunque EE. La salita alla vetta è decisamente meno esposta della cresta ma anche decisamente più difficile, presentando passaggi di terzo grado e credo (anche se non l’ho salita fino in cima, ma mi sono consultato con il mio amico Lusciandro che l’ha fatto) si possa classificare PD.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena. Si segue la strada per il Colle della Maddalena e si svalica in Francia dove si giunge a Larche prima e Meyronnes dopo; si giunge quindi a un bivio dove si prende a destra per Saint-Paul-sur-Ubaye e, raggiuntolo, si svolta a destra sulla D25. Dopo 4,1 Km si incontra il bivio sulla destra per Fouillouse, ma si prosegue dritti e dopo ulteriori 2,8 Km si giunge a Pont Voutè (mi pare il secondo ponte che si incontra lungo questa strada), subito dopo il quale parte un sentiero non segnalato sulla destra; questo è il punto di arrivo dove occorrerebbe, se non si vogliono fare 6 Km e 250 m. di dislivello in più, lasciare un secondo mezzo (noi abbiamo lasciato una bicicletta legata ad un palo). Si ritorna quindi indietro al bivio per Fouillouse e lo si segue per circa 2,8 Km, dove è presente un parcheggio obbligatorio e qui si lascia il primo mezzo.
Percorso a piedi: Dal Parcheggio di Fouillouse si continua sulla strada che attraversa il paesino e poi si prende il sentiero a sinistra (indicazioni per il Refuge Chambeyron). Salendo si incontrano alcune varianti e scorciatoie ma tutte vanno nello stesso posto. Raggiunto il Rifugio lo si supera e 250 metri dopo si trova sulla destra il bivio per i Laghi, mentre si deve continuare a sinistra per il Pas de la Souvagea. Raggiunto il passo si prende l’evidente traccia che risale il ghiaione sulla destra e che con discreta fatica porta sotto la cresta della Pointe de l’Aval che alcuni confondono con la vetta. Da questo punto è molto breve giungere sulla sommità della cresta (neanche 10 metri), ma anche molto esposto. Per giungere invece alla vera vetta della Pointe de l’Aval bisogna scendere traversando verso sinistra fino a giungere a un colletto tra la cresta e la vetta che è immediatamente a fianco. Da qui si può salire un ripido camino (passo di III grado) e quindi proseguire più facilmente verso la vetta (descrizione un po’ generica anche perché io non ci sono salito…). Il ritorno si effettua per la stessa via fino al Pas de la Souvagea, da qui si prende a destra il sentiero su ghiaione che scende ripido nel Vallone dell’Aval, seguendo gli ometti e/o i segni gialli e, a volte, anche tracce non segnate che intersecano e si sostuiscono a quelle ufficiali in modo un po’ misterioso, ma che, comunque, un po’ da un lato della valle, un po’ dall’altro e pure al centro, portano tutte nello stesso posto e, quindi, a Pont Voutet, a 6 Km dal punto di partenza di Fouillouse che occorre raggiungere, se non a piedi, con un secondo mezzo provvidenzialmente lasciato qui.
Conclusioni: Sono rimasto un po’ deluso, più che dalla gita che offre bellissimi punti di vista sui Laghi e sugli Chambeyron, da me stesso che non ho avuto il coraggio di salire in cima alla vera vetta della Pointe de l’Aval, tanto più che qualcuno la classifica EE (valutazione sulla quale non sono per niente d’accordo) né sulla cima della cresta, anche se solo per qualche centimetro…
Ho fatto dei tentativi per salire sulla vera vetta e ho passato anche il punto chiave senza grosse difficoltà, ma per essere più tranquillo per la discesa l’ho provata subito e le difficoltà incontrate nella stessa mi hanno convinto a non proseguire oltre…. Indubbiamente sono episodi che demoralizzano e che potrebbero avere effetti negativi sull’entusiasmo in cui mi butto in nuove ‘imprese’ e esplorazioni: dove voglio mai andare se sono così negato?
Link alle foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... a/Aval.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Partecipanti: Lusciandro e Soundofsilence.
Lunghezza: 16,2 Km. Circa a piedi + 6 circa in bici.
Dislivello: 1400 circa a piedi + 250 in bici.
Difficoltà: E fino al Pas de la Souvagea, EE il ghiaione fin sotto la cresta de la Pointe de l’Aval per la pendenza e la traccia labile. Al limite dell’EE anche la prima parte del ghiaione scendendo dal Souvagea verso Pont Voutet. La salita alla cresta de la Pointe de l’Aval, che normalmente nelle relazioni che ho letto viene identificata come la cima può essere pure classificata EE perché non presenta alcuna difficoltà tecniche, ma l’esposizione, specie se si raggiunge proprio il punto culminante è notevolissima. Per accedere invece alla vera vetta della Pointe de l’Aval non si passa dalla cresta, ma ci si deve portare alla forcella tra la cresta appunto e il castello di vetta, cosa che si può fare in breve, senza sentiero su terreno di sfasciumi comunque EE. La salita alla vetta è decisamente meno esposta della cresta ma anche decisamente più difficile, presentando passaggi di terzo grado e credo (anche se non l’ho salita fino in cima, ma mi sono consultato con il mio amico Lusciandro che l’ha fatto) si possa classificare PD.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena. Si segue la strada per il Colle della Maddalena e si svalica in Francia dove si giunge a Larche prima e Meyronnes dopo; si giunge quindi a un bivio dove si prende a destra per Saint-Paul-sur-Ubaye e, raggiuntolo, si svolta a destra sulla D25. Dopo 4,1 Km si incontra il bivio sulla destra per Fouillouse, ma si prosegue dritti e dopo ulteriori 2,8 Km si giunge a Pont Voutè (mi pare il secondo ponte che si incontra lungo questa strada), subito dopo il quale parte un sentiero non segnalato sulla destra; questo è il punto di arrivo dove occorrerebbe, se non si vogliono fare 6 Km e 250 m. di dislivello in più, lasciare un secondo mezzo (noi abbiamo lasciato una bicicletta legata ad un palo). Si ritorna quindi indietro al bivio per Fouillouse e lo si segue per circa 2,8 Km, dove è presente un parcheggio obbligatorio e qui si lascia il primo mezzo.
Percorso a piedi: Dal Parcheggio di Fouillouse si continua sulla strada che attraversa il paesino e poi si prende il sentiero a sinistra (indicazioni per il Refuge Chambeyron). Salendo si incontrano alcune varianti e scorciatoie ma tutte vanno nello stesso posto. Raggiunto il Rifugio lo si supera e 250 metri dopo si trova sulla destra il bivio per i Laghi, mentre si deve continuare a sinistra per il Pas de la Souvagea. Raggiunto il passo si prende l’evidente traccia che risale il ghiaione sulla destra e che con discreta fatica porta sotto la cresta della Pointe de l’Aval che alcuni confondono con la vetta. Da questo punto è molto breve giungere sulla sommità della cresta (neanche 10 metri), ma anche molto esposto. Per giungere invece alla vera vetta della Pointe de l’Aval bisogna scendere traversando verso sinistra fino a giungere a un colletto tra la cresta e la vetta che è immediatamente a fianco. Da qui si può salire un ripido camino (passo di III grado) e quindi proseguire più facilmente verso la vetta (descrizione un po’ generica anche perché io non ci sono salito…). Il ritorno si effettua per la stessa via fino al Pas de la Souvagea, da qui si prende a destra il sentiero su ghiaione che scende ripido nel Vallone dell’Aval, seguendo gli ometti e/o i segni gialli e, a volte, anche tracce non segnate che intersecano e si sostuiscono a quelle ufficiali in modo un po’ misterioso, ma che, comunque, un po’ da un lato della valle, un po’ dall’altro e pure al centro, portano tutte nello stesso posto e, quindi, a Pont Voutet, a 6 Km dal punto di partenza di Fouillouse che occorre raggiungere, se non a piedi, con un secondo mezzo provvidenzialmente lasciato qui.
Conclusioni: Sono rimasto un po’ deluso, più che dalla gita che offre bellissimi punti di vista sui Laghi e sugli Chambeyron, da me stesso che non ho avuto il coraggio di salire in cima alla vera vetta della Pointe de l’Aval, tanto più che qualcuno la classifica EE (valutazione sulla quale non sono per niente d’accordo) né sulla cima della cresta, anche se solo per qualche centimetro…
Ho fatto dei tentativi per salire sulla vera vetta e ho passato anche il punto chiave senza grosse difficoltà, ma per essere più tranquillo per la discesa l’ho provata subito e le difficoltà incontrate nella stessa mi hanno convinto a non proseguire oltre…. Indubbiamente sono episodi che demoralizzano e che potrebbero avere effetti negativi sull’entusiasmo in cui mi butto in nuove ‘imprese’ e esplorazioni: dove voglio mai andare se sono così negato?
Link alle foto:
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Soundsoundofsilence wrote:Conclusioni:[/b] Sono rimasto un po’ deluso, più che dalla gita che offre bellissimi punti di vista sui Laghi e sugli Chambeyron, da me stesso che non ho avuto il coraggio di salire in cima alla vera vetta della Pointe de l’Aval, tanto più che qualcuno la classifica EE (valutazione sulla quale non sono per niente d’accordo) né sulla cima della cresta, anche se solo per qualche centimetro…
Ho fatto dei tentativi per salire sulla vera vetta e ho passato anche il punto chiave senza grosse difficoltà, ma per essere più tranquillo per la discesa l’ho provata subito e le difficoltà incontrate nella stessa mi hanno convinto a non proseguire oltre…. Indubbiamente sono episodi che demoralizzano e che potrebbero avere effetti negativi sull’entusiasmo in cui mi butto in nuove ‘imprese’ e esplorazioni: dove voglio mai andare se sono così negato?




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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
quotoenrico pelos wrote:Proprio un bel giro e belle foto.

Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
E' da tempo che lo dico io che ormai lui e' un'arido e squallido collezionista di vette perlomeno quanto me ed Alec.....scinty wrote: Sound... la vera vetta???
Ma cosa ti hanno fatto!! Ma cosa ti è successo!! Ma Alec non ha visto questo topic?
Oramai siete tutti sulla stessa barca


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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
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Last edited by Alec on Tue Oct 04, 2011 10:09, edited 1 time in total.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Ormai nel suo programma gite ci sono solo ascensioni a vettescinty wrote:Soundsoundofsilence wrote:Conclusioni:[/b] Sono rimasto un po’ deluso, più che dalla gita che offre bellissimi punti di vista sui Laghi e sugli Chambeyron, da me stesso che non ho avuto il coraggio di salire in cima alla vera vetta della Pointe de l’Aval, tanto più che qualcuno la classifica EE (valutazione sulla quale non sono per niente d’accordo) né sulla cima della cresta, anche se solo per qualche centimetro…
Ho fatto dei tentativi per salire sulla vera vetta e ho passato anche il punto chiave senza grosse difficoltà, ma per essere più tranquillo per la discesa l’ho provata subito e le difficoltà incontrate nella stessa mi hanno convinto a non proseguire oltre…. Indubbiamente sono episodi che demoralizzano e che potrebbero avere effetti negativi sull’entusiasmo in cui mi butto in nuove ‘imprese’ e esplorazioni: dove voglio mai andare se sono così negato?
... la vera vetta???
Ma cosa ti hanno fatto!! Ma cosa ti è successo!! Ma Alec non ha visto questo topic?
Oramai siete tutti sulla stessa barca


è diventato uno di noi

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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Alec wrote:Ormai nel suo programma gite ci sono solo ascensioni a vettescinty wrote:Soundsoundofsilence wrote:Conclusioni:[/b] Sono rimasto un po’ deluso, più che dalla gita che offre bellissimi punti di vista sui Laghi e sugli Chambeyron, da me stesso che non ho avuto il coraggio di salire in cima alla vera vetta della Pointe de l’Aval, tanto più che qualcuno la classifica EE (valutazione sulla quale non sono per niente d’accordo) né sulla cima della cresta, anche se solo per qualche centimetro…
Ho fatto dei tentativi per salire sulla vera vetta e ho passato anche il punto chiave senza grosse difficoltà, ma per essere più tranquillo per la discesa l’ho provata subito e le difficoltà incontrate nella stessa mi hanno convinto a non proseguire oltre…. Indubbiamente sono episodi che demoralizzano e che potrebbero avere effetti negativi sull’entusiasmo in cui mi butto in nuove ‘imprese’ e esplorazioni: dove voglio mai andare se sono così negato?
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benvenuto!!!!
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
La cosa più giusta degli ultimi post...Alec wrote:error
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
....così che si faAlec wrote:Ormai nel suo programma gite ci sono solo ascensioni a vettescinty wrote:Soundsoundofsilence wrote:Conclusioni:[/b] Sono rimasto un po’ deluso, più che dalla gita che offre bellissimi punti di vista sui Laghi e sugli Chambeyron, da me stesso che non ho avuto il coraggio di salire in cima alla vera vetta della Pointe de l’Aval, tanto più che qualcuno la classifica EE (valutazione sulla quale non sono per niente d’accordo) né sulla cima della cresta, anche se solo per qualche centimetro…
Ho fatto dei tentativi per salire sulla vera vetta e ho passato anche il punto chiave senza grosse difficoltà, ma per essere più tranquillo per la discesa l’ho provata subito e le difficoltà incontrate nella stessa mi hanno convinto a non proseguire oltre…. Indubbiamente sono episodi che demoralizzano e che potrebbero avere effetti negativi sull’entusiasmo in cui mi butto in nuove ‘imprese’ e esplorazioni: dove voglio mai andare se sono così negato?
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Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
SoS forza puoi farcela! da bruco spellacchiato domani diventari una splendida farfalla svolazzante (speriamo non svolazzi troppo eh) che riuscira a superare se stesso le sue paure lottando con se stesso!
Ricordati sempre che la vera vetta da conquistare è dentro di noi (Cit Bonatti)
Domani per aiutarti in questa impresa farò finta di essermi dimenticato la corda e la ferramenta per la discesa!
(tanto qui mica leggi tu)
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"Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto...l’ultimo pesce pescato....l'ultimo frutto raccolto e mangiato...solo allora ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro, ma sarà troppo tardi"
PIEDE DI CORVO – SIKSIKA PIEDINERI
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
beh pero x me andare in montagna non significa conquistare ne sfidare un bel niente, piuttosti rilassarmi e contemplare....Gheroppa wrote:SoS forza puoi farcela! da bruco spellacchiato domani diventari una splendida farfalla svolazzante (speriamo non svolazzi troppo eh) che riuscira a superare se stesso le sue paure lottando con se stesso!
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Giusto qualche foto della bella gita alla Pointe de l'Aval del 20/08/2017con sound,Gheroppa,Stefania e Anita
































Tutte le altre foto (tante) dell'album: https://photos.google.com/share/AF1QipO ... 5QeDU1R0VB" onclick="window.open(this.href);return false;
E la descrizione della gita con traccia gps: http://www.finoincima.altervista.org/Po ... l'Aval.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

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E la descrizione della gita con traccia gps: http://www.finoincima.altervista.org/Po ... l'Aval.htm" onclick="window.open(this.href);return false;


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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Vedo solo ora ...
Che posti magnifici ! E che foto !!
Grande gitona .
Certo il canalino terminale sembra bello tosto , più da scendere che da salire ... e avete disarrampicato senza corde , mi pare .


Che posti magnifici ! E che foto !!




Certo il canalino terminale sembra bello tosto , più da scendere che da salire ... e avete disarrampicato senza corde , mi pare .


Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
senza corda non e esatto, l'abbiamo portata a turno in mano....
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
La corda l'abbiamo portata perchè non avevamo idea di quello che avremo potuto trovare....poi diciamo che salendo ci siamo accorti che non serviva ,si andava bene ,sempre con la giusta concentrazione ma niente di eccessivamente difficile per chi ha un minimo di dimestichezza con la rocciadaniele64 wrote:Vedo solo ora ...![]()
Che posti magnifici ! E che foto !!Grande gitona .
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Certo il canalino terminale sembra bello tosto , più da scendere che da salire ... e avete disarrampicato senza corde , mi pare .![]()

Gita davvero bella che mi sento di consigliare


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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Davvero molto appagante come gita, complimenti per la scelta



"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Bellissima! Poi l'Ubaye........ 

solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Pointe de l'Aval - Val d'Ubaye
Domenica 20 agosto 2017: Fouillouse (1880) – Refuge Chambeyron (2630) – Pas Souvagea (2910) – Pointe d’Aval (3320) – Pointe d’Aval Ouest (3313) - Pas Souvagea (2910) – Lac Long (2780) – Pas de la Couletta (2755) – Lac Premier (2610) – Refuge Chambeyron (2630) – Fouillouse (1880).
Partecipanti: Anita, Maury76, Stefania, Gheroppa e soundofsilence.
Lunghezza: 20 Km. circa.
Dislivello: 1600 m. circa.
Difficoltà: E fino al Pas de la Souvagea, EE il ghiaione fin sotto la cresta de la Pointe de l’Aval per la pendenza e la traccia labile. La salita alla vetta presenta almeno un passaggio di II +, il percorso è comunue sempre ben appigliato, ma esposto e su roccia che si sfalda e penso si possa classificare F+, inoltre non è segnato in alcun modo e bisogna scegliere autonomamente la via migliore. La breve salita in cima alla cresta a ovest della vetta (Pointe d’Aval ouest) è semplice, al massimo primo grado, ma assai esposta e credo si possa classificare F. E anche il giro verso il Lac Long e poi verso il Pas de la Couletta e il Lac Premier.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena. Si segue la strada per il Colle della Maddalena e si svalica in Francia dove si giunge a Larche prima e Meyronnes dopo; si giunge quindi a un bivio dove si prende a destra per Saint-Paul-sur-Ubaye e, raggiuntolo, si svolta a destra sulla D25. Dopo 4,1 Km si incontra il bivio sulla destra per Fouillouse, e lo si segue per circa 2,8 Km, dove è presente un parcheggio obbligatorio.
Percorso a piedi: Dal Parcheggio di Fouillouse si continua sulla strada che attraversa il paesino e poi si prende il sentiero a sinistra (indicazioni per il Refuge Chambeyron). Salendo si incontrano alcune varianti e scorciatoie ma tutte vanno nello stesso posto. Raggiunto il Rifugio lo si supera e 250 metri dopo si trova sulla destra il bivio per i Laghi, mentre si deve continuare a sinistra per il Pas de la Souvagea. Raggiunto il passo si prende l’evidente traccia che risale il ghiaione sulla destra e che con discreta fatica porta sotto la cresta della Pointe de l’Aval che alcuni confondono con la vetta. Da questo punto è molto breve giungere sulla sommità della cresta (neanche 10 metri), ma anche molto esposto. Per giungere invece alla vera vetta della Pointe de l’Aval bisogna scendere traversando verso sinistra fino a giungere a un colletto tra la cresta e la vetta che è immediatamente a fianco. Da qui si sale un ripido camino (passo di II+) sulla sinistra e quindi si piega ancora a sinistra con un traverso esposto per aggirare un punto più difficile e, quindi, si torna a destra e si affronta un nuovo breve traverso esposto e si giunge quindi più facilmente in vetta, vetta sui cui fare attenzione perché lo spazio è poco e l’esposizione tanta. Dalla vetta si scende per la stessa via e, quindi, ritornati alla forcella, si contornano da sotto le rocce che la delimitano sulla destra, per salire quindi sulla vicina cresta, il cui punto culminante costituisce la vetta ovest della Pointe d’Aval. Dalla nuova vetta torniamo sui nostri passi fino al Pas de la Souvagea per scendere poi verso il Refuge Chambeyron e, quindi, giunti a quota 2690 circa, tagliamo sulla sinistra senza traccia, passando accanto ad alcuni ruderi metallici, dirigendoci verso sudest fino ad incrociare il sentiero diretto al Lago dei Nove Colori. Imbocchiamo tale sentiero verso sinistra in salita e, in breve, giungiamo sulla sponda del bel Lac Long. Qui noi abbiamo girato un po’ per cercare un punto panoramico sul lago, dopodichè siamo tornati all’inizio del lago in questione e abbiamo preso a sinistra (scendendo) il sentiero per il Pas de la Couletta. Il nuovo sentiero traverso sotto l’incombente Brec de Chambeyron con percorso con lieve saliscendi per giungere quindi al Pas de la Couletta, dove prendiamo a destra in discesa il sentiero per il Refuge Chambeyron. Raggiunto quindi prima il Lac Premier e, subito dopo, il Rifugio, torniamo sul sentiero dell’andata fino al parcheggio.
Conclusioni: Bellissimi laghi ed emozionanti viste di vetta dalle due Pointe de l’Aval, merita sicuramente il lungo viaggio. Interessante anche la deviazione al Pas de la Couletta che permette di vedere dall’alto il Lac Premier e da sotto il Brec, volendo si può ampiare il giro e compiere un anello continuando dal Pas de la Couletta verso il Forte de Plate Lombarde.

Chiesetta a Fouillouse

Torrente La Baragne da Fouillouse

Pic de Panestrel e de Font Sancte salendo al Refuge Chambeyron

La Mortice e Sommet Rouge salendo al Refuge Chambeyron

Mortice Sommet Rouge Pic de Panestrel e Pic e de Font Sancte

La Meyna salendo al Refuge Chambeyron

Brec de Chambeyron spunta salendo al Refuge

Pointe d'Aval e Aiguille de Chambeyron salendo al Refuge

Refuge e Aiguille de Chambeyron

Pointe d'Aval dal Refuge Chambeyron

Lac Premier salendo al Pas de Souvagea

Lac Premier salendo al Pas de Souvagea vista completa

Bec de Chambeyron e Lac Premier salendo al Pas de Souvagea

La Meyna e Lac Premier salendo al Pas de Souvagea

Brec de Chambeyron e La Meyna sopra Lac Premier salendo al Pas de Souvagea

Bec Roux dal Pas de la Souvagea

Lac Premier dal Pas de la Souvagea

Brec de Chambeyron e La Meyna sopra Lac Premier dal Pas de Souvagea

Pic de Panestrel e de Font Sancte dal Pas de Souvagea

Sentiero e Pointe d'Aval salendo dal Pas de Souvagea

Brec de Chambeyron e La Meyna salendo alla Pointe d'Aval

Tete de la Frema e Cervet salendo alla Pointe d'Aval

Tete de la Frema e Cervet sopra Lago dei Nove Colori

Tete de la Frema e Cervet sopra Lago dei Nove Colori

Lac Noir salendo alla Pointe d'Aval

Tete de la Frema sopra Lago dei Nove Colori e Lac Noir

Tete de l'Homme e de la Frema sopra Lago dei Nove Colori e Lac Noir

Brec de Chambeyron sopra Lac Long Lac Rond e Lac Premier

Tete de la Frema e Cervet sopra Lago dei Nove Colori

Lac Noir salendo alla Pointe d'Aval

Tete de la Frema sopra Lago dei Nove Colori e Lac Noir

Lac Rond e Lac Premier salendo alla Pointe d'Aval

Tete de la Frema e Brec de Chambeyron sopra Lago Nove Colori e Lac Noir

Brec de Chambeyron salendo alla Pointe d'Aval

Gruppo in salita con sullo sfondo Lac Rond e Lac Premier

Vista nord da forcella sotto Pointe d'Aval

Pic de Panestrel e de Font Sancte da forcella sotto Pointe d'Aval

Guglia di roccia tra Lac Rond e Premier da forcella sotto Pointe d'Aval

Guglia di roccia e Lac Premier da forcella sotto Pointe d'Aval

Gheroppa Stefania e Maury in arampicata su Pointe d'Aval

Brec Chambeyron Lac Noir Long Rond e Premier dalla Pointe d'Aval

Monviso Aiguille de Chambeyron e Pelvo d'Elva da Pointe d'Aval

Monviso Aiguille de Chambeyron e Pelvo d'Elva da Pointe d'Aval

Monviso Aiguille de Chambeyron e Aiguille Grande da Pointe d'Aval

Tete de l'Homme e Pelvo d'Elva da Pointe d'Aval

Lac Noir dalla Pointe d'Aval

Brec Chambeyron Lac Noir Long Rond e Premier dalla Pointe d'Aval

Lac Premier dalla Pointe d'Aval

Aiguille Grande e Aiguille de Chambeyron dalla Pointe d'Aval

Brec de Chambeyron dalla Pointe d'Aval

Aiguille Grande e Aiguille de Chambeyron dalla Pointe d'Aval

Aiguille de Chambeyron e Pelvo d'Elva dalla Pointe d'Aval

Lac Rond dalla Pointe d'Aval più da vicino

Lac Rond dalla Pointe d'Aval più da vicino

Pointe de l'Aval Ouest dalla vetta principale

Lac Premier dalla Pointe d'Aval più da vicino

Lac Long Rond e Premier dalla Pointe d'Aval

Monviso Aiguille de Chambeyron Aiguille Grande e vetta Pointe d'Aval

Monviso Aiguille de Chambeyron Pelvo Aiguille Grande e vetta Pointe d'Aval

Monviso Aiguille de Chambeyron Aiguille Grande e vetta Pointe d'Aval

Monviso dalla Pointe d'Aval

Aiguille de Chambeyron e Aiguille Grande dalla Pointe d'Aval

Lac Noir dalla Pointe d'Aval

Aiguille Grande Lago dei Nove Colori e Lac Noir dalla Pointe d'Aval

Maury in discesa dalla Pointe d'Aval con Stefy e Gheroppa che guardano

Pointe de l'Aval Ouest scendendo dalla vetta principale

Stefania e Gheroppa disarrampicando dalla Pointe d'Aval

Maury in discesa da Pointe d'Aval

Pointe d'Aval Ouest dalla forcella sottostante

Guglia di roccia e Lac Premier dalla forcella sotto Pointe d'Aval più da vicino

Via di salita alla Pointe d'Aval

Guglia di roccia tra Lac Long e Rond dalla forcella sotto la Pointe d'Aval

Vista nord da forcella sotto la Pointe d'Aval

Aiguille Pierre Andrè dalla forcella sotto la Pointe d'Aval

Taillante e Pic d'Asti da forcella sotto la Pointe d'Aval

Brec de Chambeyron sopra Lac Noir Long Rond e Premier

Guglie cresta Pointe d'Aval Ouest

Guglie cresta Pointe d'Aval Ouest salendola

Guglia di roccia da Pointe d'Aval Ouest e sullo sfondo Lac Noir Long e Rond

Aiguille de Chambeyron e Pointe d'Aval dalla cima ovest

Pointe d'Aval dalla cima ovest

Brec de Chambeyron sopra La Noir Long Rond e Premier

Vetta Pointe d'Aval Ouest

Aiguille de Chambeyron e Pointe d'Aval dalla cima ovest

Brec de Chambeyron dalla Pointe d'Aval Ouest

Lac Nor dalla Pointe d'Aval Ouest

Guglia di roccia e Lac Noir dalla Pointe d'Aval Ouest

Cresta Pointe de l'Aval Ouest e Vista su Mortice Panestrel e Font Sancte

Monviso e Aiguille de Chambeyron da Pointe d'Aval Ouest

Monviso Aiguille de Chambeyron e Pointe d'Aval dalla cima ovest

Pointe d'Aval da sotto

Guglie cresta Point d'Aval da sotto

Lago dei Nove Colori e Lac Noir scendendo dalla Pointe d'Aval

Lago dei Nove Colori e Lac Noir sotto Brec de Chambeyron

Lac Rond e Lac Premier scendendo dalla Pointe d'Aval

Pas de Souvagea e Bec Roux scendendovi

Pas de la Souvagea e Bec Roux

La Meyna e Lac Premier dal Pas de la Souvagea

Lac Premier dal Pas de la Souvagea

Pointe de l'Aval dal Pas de la Souvagea

Pic de Panestrel e Pic de Font Sancte dal Pas de la Souvagea

Brec de Chambeyron e Lac Premier scendendo verso il Refuge

La Meyna e Lac Premier scendendo verso il Refuge

Brec de Chambeyron scendendo verso il Refuge

La Meyna che spunta e Lac Premier scendendo verso il Refuge

Sentiero a sinistra Lac Long

Lac Long e Brec Chambeyron vista verticale

Lac Long e Brec Chambeyron vista verticale

Lac Long dal sentiero

Lac Long e Brec de Chambeyron vista verticale

Lac Long da sopra più da vicino

Lac Long salendo a Punto panoramico

Lac Long da punto panoramico parte sinistra

Lac Long da punto panoramico parte destra

Lac Long e Brec Chambeyron vista verticale da punto panoramico

Lac Long da punto panoramico parte destra

Lac Long e Aiguille de Chambeyron

Lac Long e Aiguille de Chambeyron

Torrente e Refuge de Chambeyron andando al Pas de la Couletta

Brec de Chambeyron da sotto andando al Pas de la Couletta

Lac Premier scendendovi

Lac Premier scendendovi

Lac Premier scendendovi più da vicino

Lac Premier scendendovi

Eriofori e Lac Premier

Brec de Chambeyron dal Refuge

Refuge e Brec de Chambeyron

Pointe de l'Aval e Aiguille de Chambeyron tornando a Fouillouse
Partecipanti: Anita, Maury76, Stefania, Gheroppa e soundofsilence.
Lunghezza: 20 Km. circa.
Dislivello: 1600 m. circa.
Difficoltà: E fino al Pas de la Souvagea, EE il ghiaione fin sotto la cresta de la Pointe de l’Aval per la pendenza e la traccia labile. La salita alla vetta presenta almeno un passaggio di II +, il percorso è comunue sempre ben appigliato, ma esposto e su roccia che si sfalda e penso si possa classificare F+, inoltre non è segnato in alcun modo e bisogna scegliere autonomamente la via migliore. La breve salita in cima alla cresta a ovest della vetta (Pointe d’Aval ouest) è semplice, al massimo primo grado, ma assai esposta e credo si possa classificare F. E anche il giro verso il Lac Long e poi verso il Pas de la Couletta e il Lac Premier.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena. Si segue la strada per il Colle della Maddalena e si svalica in Francia dove si giunge a Larche prima e Meyronnes dopo; si giunge quindi a un bivio dove si prende a destra per Saint-Paul-sur-Ubaye e, raggiuntolo, si svolta a destra sulla D25. Dopo 4,1 Km si incontra il bivio sulla destra per Fouillouse, e lo si segue per circa 2,8 Km, dove è presente un parcheggio obbligatorio.
Percorso a piedi: Dal Parcheggio di Fouillouse si continua sulla strada che attraversa il paesino e poi si prende il sentiero a sinistra (indicazioni per il Refuge Chambeyron). Salendo si incontrano alcune varianti e scorciatoie ma tutte vanno nello stesso posto. Raggiunto il Rifugio lo si supera e 250 metri dopo si trova sulla destra il bivio per i Laghi, mentre si deve continuare a sinistra per il Pas de la Souvagea. Raggiunto il passo si prende l’evidente traccia che risale il ghiaione sulla destra e che con discreta fatica porta sotto la cresta della Pointe de l’Aval che alcuni confondono con la vetta. Da questo punto è molto breve giungere sulla sommità della cresta (neanche 10 metri), ma anche molto esposto. Per giungere invece alla vera vetta della Pointe de l’Aval bisogna scendere traversando verso sinistra fino a giungere a un colletto tra la cresta e la vetta che è immediatamente a fianco. Da qui si sale un ripido camino (passo di II+) sulla sinistra e quindi si piega ancora a sinistra con un traverso esposto per aggirare un punto più difficile e, quindi, si torna a destra e si affronta un nuovo breve traverso esposto e si giunge quindi più facilmente in vetta, vetta sui cui fare attenzione perché lo spazio è poco e l’esposizione tanta. Dalla vetta si scende per la stessa via e, quindi, ritornati alla forcella, si contornano da sotto le rocce che la delimitano sulla destra, per salire quindi sulla vicina cresta, il cui punto culminante costituisce la vetta ovest della Pointe d’Aval. Dalla nuova vetta torniamo sui nostri passi fino al Pas de la Souvagea per scendere poi verso il Refuge Chambeyron e, quindi, giunti a quota 2690 circa, tagliamo sulla sinistra senza traccia, passando accanto ad alcuni ruderi metallici, dirigendoci verso sudest fino ad incrociare il sentiero diretto al Lago dei Nove Colori. Imbocchiamo tale sentiero verso sinistra in salita e, in breve, giungiamo sulla sponda del bel Lac Long. Qui noi abbiamo girato un po’ per cercare un punto panoramico sul lago, dopodichè siamo tornati all’inizio del lago in questione e abbiamo preso a sinistra (scendendo) il sentiero per il Pas de la Couletta. Il nuovo sentiero traverso sotto l’incombente Brec de Chambeyron con percorso con lieve saliscendi per giungere quindi al Pas de la Couletta, dove prendiamo a destra in discesa il sentiero per il Refuge Chambeyron. Raggiunto quindi prima il Lac Premier e, subito dopo, il Rifugio, torniamo sul sentiero dell’andata fino al parcheggio.
Conclusioni: Bellissimi laghi ed emozionanti viste di vetta dalle due Pointe de l’Aval, merita sicuramente il lungo viaggio. Interessante anche la deviazione al Pas de la Couletta che permette di vedere dall’alto il Lac Premier e da sotto il Brec, volendo si può ampiare il giro e compiere un anello continuando dal Pas de la Couletta verso il Forte de Plate Lombarde.
Chiesetta a Fouillouse
Torrente La Baragne da Fouillouse
Pic de Panestrel e de Font Sancte salendo al Refuge Chambeyron
La Mortice e Sommet Rouge salendo al Refuge Chambeyron
Mortice Sommet Rouge Pic de Panestrel e Pic e de Font Sancte
La Meyna salendo al Refuge Chambeyron
Brec de Chambeyron spunta salendo al Refuge
Pointe d'Aval e Aiguille de Chambeyron salendo al Refuge
Refuge e Aiguille de Chambeyron
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Brec de Chambeyron e La Meyna sopra Lac Premier salendo al Pas de Souvagea
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Brec de Chambeyron e La Meyna salendo alla Pointe d'Aval
Tete de la Frema e Cervet salendo alla Pointe d'Aval
Tete de la Frema e Cervet sopra Lago dei Nove Colori
Tete de la Frema e Cervet sopra Lago dei Nove Colori
Lac Noir salendo alla Pointe d'Aval
Tete de la Frema sopra Lago dei Nove Colori e Lac Noir
Tete de l'Homme e de la Frema sopra Lago dei Nove Colori e Lac Noir
Brec de Chambeyron sopra Lac Long Lac Rond e Lac Premier
Tete de la Frema e Cervet sopra Lago dei Nove Colori
Lac Noir salendo alla Pointe d'Aval
Tete de la Frema sopra Lago dei Nove Colori e Lac Noir
Lac Rond e Lac Premier salendo alla Pointe d'Aval
Tete de la Frema e Brec de Chambeyron sopra Lago Nove Colori e Lac Noir
Brec de Chambeyron salendo alla Pointe d'Aval
Gruppo in salita con sullo sfondo Lac Rond e Lac Premier
Vista nord da forcella sotto Pointe d'Aval
Pic de Panestrel e de Font Sancte da forcella sotto Pointe d'Aval
Guglia di roccia tra Lac Rond e Premier da forcella sotto Pointe d'Aval
Guglia di roccia e Lac Premier da forcella sotto Pointe d'Aval
Gheroppa Stefania e Maury in arampicata su Pointe d'Aval
Brec Chambeyron Lac Noir Long Rond e Premier dalla Pointe d'Aval
Monviso Aiguille de Chambeyron e Pelvo d'Elva da Pointe d'Aval
Monviso Aiguille de Chambeyron e Pelvo d'Elva da Pointe d'Aval
Monviso Aiguille de Chambeyron e Aiguille Grande da Pointe d'Aval
Tete de l'Homme e Pelvo d'Elva da Pointe d'Aval
Lac Noir dalla Pointe d'Aval
Brec Chambeyron Lac Noir Long Rond e Premier dalla Pointe d'Aval
Lac Premier dalla Pointe d'Aval
Aiguille Grande e Aiguille de Chambeyron dalla Pointe d'Aval
Brec de Chambeyron dalla Pointe d'Aval
Aiguille Grande e Aiguille de Chambeyron dalla Pointe d'Aval
Aiguille de Chambeyron e Pelvo d'Elva dalla Pointe d'Aval
Lac Rond dalla Pointe d'Aval più da vicino
Lac Rond dalla Pointe d'Aval più da vicino
Pointe de l'Aval Ouest dalla vetta principale
Lac Premier dalla Pointe d'Aval più da vicino
Lac Long Rond e Premier dalla Pointe d'Aval
Monviso Aiguille de Chambeyron Aiguille Grande e vetta Pointe d'Aval
Monviso Aiguille de Chambeyron Pelvo Aiguille Grande e vetta Pointe d'Aval
Monviso Aiguille de Chambeyron Aiguille Grande e vetta Pointe d'Aval
Monviso dalla Pointe d'Aval
Aiguille de Chambeyron e Aiguille Grande dalla Pointe d'Aval
Lac Noir dalla Pointe d'Aval
Aiguille Grande Lago dei Nove Colori e Lac Noir dalla Pointe d'Aval
Maury in discesa dalla Pointe d'Aval con Stefy e Gheroppa che guardano
Pointe de l'Aval Ouest scendendo dalla vetta principale
Stefania e Gheroppa disarrampicando dalla Pointe d'Aval
Maury in discesa da Pointe d'Aval
Pointe d'Aval Ouest dalla forcella sottostante
Guglia di roccia e Lac Premier dalla forcella sotto Pointe d'Aval più da vicino
Via di salita alla Pointe d'Aval
Guglia di roccia tra Lac Long e Rond dalla forcella sotto la Pointe d'Aval
Vista nord da forcella sotto la Pointe d'Aval
Aiguille Pierre Andrè dalla forcella sotto la Pointe d'Aval
Taillante e Pic d'Asti da forcella sotto la Pointe d'Aval
Brec de Chambeyron sopra Lac Noir Long Rond e Premier
Guglie cresta Pointe d'Aval Ouest
Guglie cresta Pointe d'Aval Ouest salendola
Guglia di roccia da Pointe d'Aval Ouest e sullo sfondo Lac Noir Long e Rond
Aiguille de Chambeyron e Pointe d'Aval dalla cima ovest
Pointe d'Aval dalla cima ovest
Brec de Chambeyron sopra La Noir Long Rond e Premier
Vetta Pointe d'Aval Ouest
Aiguille de Chambeyron e Pointe d'Aval dalla cima ovest
Brec de Chambeyron dalla Pointe d'Aval Ouest
Lac Nor dalla Pointe d'Aval Ouest
Guglia di roccia e Lac Noir dalla Pointe d'Aval Ouest
Cresta Pointe de l'Aval Ouest e Vista su Mortice Panestrel e Font Sancte
Monviso e Aiguille de Chambeyron da Pointe d'Aval Ouest
Monviso Aiguille de Chambeyron e Pointe d'Aval dalla cima ovest
Pointe d'Aval da sotto
Guglie cresta Point d'Aval da sotto
Lago dei Nove Colori e Lac Noir scendendo dalla Pointe d'Aval
Lago dei Nove Colori e Lac Noir sotto Brec de Chambeyron
Lac Rond e Lac Premier scendendo dalla Pointe d'Aval
Pas de Souvagea e Bec Roux scendendovi
Pas de la Souvagea e Bec Roux
La Meyna e Lac Premier dal Pas de la Souvagea
Lac Premier dal Pas de la Souvagea
Pointe de l'Aval dal Pas de la Souvagea
Pic de Panestrel e Pic de Font Sancte dal Pas de la Souvagea
Brec de Chambeyron e Lac Premier scendendo verso il Refuge
La Meyna e Lac Premier scendendo verso il Refuge
Brec de Chambeyron scendendo verso il Refuge
La Meyna che spunta e Lac Premier scendendo verso il Refuge
Sentiero a sinistra Lac Long
Lac Long e Brec Chambeyron vista verticale
Lac Long e Brec Chambeyron vista verticale
Lac Long dal sentiero
Lac Long e Brec de Chambeyron vista verticale
Lac Long da sopra più da vicino
Lac Long salendo a Punto panoramico
Lac Long da punto panoramico parte sinistra
Lac Long da punto panoramico parte destra
Lac Long e Brec Chambeyron vista verticale da punto panoramico
Lac Long da punto panoramico parte destra
Lac Long e Aiguille de Chambeyron
Lac Long e Aiguille de Chambeyron
Torrente e Refuge de Chambeyron andando al Pas de la Couletta
Brec de Chambeyron da sotto andando al Pas de la Couletta
Lac Premier scendendovi
Lac Premier scendendovi
Lac Premier scendendovi più da vicino
Lac Premier scendendovi
Eriofori e Lac Premier
Brec de Chambeyron dal Refuge
Refuge e Brec de Chambeyron
Pointe de l'Aval e Aiguille de Chambeyron tornando a Fouillouse
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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