Vetricia e Abisso Revel
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Vetricia e Abisso Revel
19/10/08 - Piglionico - Abisso Revel - Altipiano Vetricia - Rifugio Rossi - Pizzo Saette - Borra di Canala - Piglionico
Partecipanti: Enrico e Davide + partecipanti ad escursione organizzata dal parco apuane (fino al Rifugio Rossi).
Di solito non amo partecipare alle escursioni organizzate, che tolgono la libertà e il gusto dell'esplorazione, ma, in questo caso, approfittare di chi conosce la zona è un'occasione indubbiamente utile per sperare di vedere le cose più interessanti dell'Altopiano carsico della Vetricia.
L'appuntamento è alle 9,30 a Piglionico, ma riusciamo ad arrivare un pò più tardi, grazie alla mia cieca fiducia nel navigatore GPS che alle 9.05, a Isola Santa, ci comunica che siamo arrivati, Piglionico è proprio lì sulla destra appena 600 metri sopra di noi, forse basterebbe un piccolo salto....
Accidenti a me che non trovo mai il tempo di controllare la rotta del GPS prima di partire.....
Questo piccolo incidente non avrà comunque conseguenze, in quanto arriviamo comunque a Piglionico contemporaneamente alla guida del Parco e, anzi, il ritardo ci consentirà di arrivare non prima che smetta di piovere...
Partiamo quindi alle 10 da Piglionico e seguiamo per un tratto il sentiero per il Rifugio Rossi, per lasciarlo poi in un punto che non saprei descrivere, ma, per fortuna, ho il tracciato GPS...
L'attraversamento della Vetricia è molto interessante e presenta notevoli emergenze carsiche, per le quali vi rimando alle foto; peccato per la giornata nebbiosa, anche se la nebbia rende l'ambiente (quando si vede qualcosa...) più affascinante e misterioso...
L'attraversamento della Vetricia ci prenderà circa 3 ore, tempo giustificato da un continuo saltare tra un crepaccio all'altro e da alcune soste didattiche, per fortuna più corte del previsto. Si arriva al Rifugio Rossi, infine, risalendo 5 minuti di un vago sentiero nel bosco a fianco di un'ampia voragine chiamata Buca Larga. Al Rifugio salutiamo il gruppo per partire a conquistare una delle vette circostanti. Il programma originario prevedeva la salita alla Pania Secca, ma, scoraggiati dalla nebbia che continua ad avvolgerla interamente, ci dirigiamo invece al Pizzo delle Saette, l'unica cima scoperta dalle nubi.
Dalla cima la vista è limitata, ma, d'altronde, ci sono stato 2 settimane fa con un tempo splendido e la cosa non mi disturba più di tanto...
Per concludere un grazie a Enrico per la compagnia e la bella giornata trascorsa insieme, altrettanto anche al Parco per l'iniziativa sicuramente interessante e al di fuori dei soliti percorsi.
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... tricia.htm
Partecipanti: Enrico e Davide + partecipanti ad escursione organizzata dal parco apuane (fino al Rifugio Rossi).
Di solito non amo partecipare alle escursioni organizzate, che tolgono la libertà e il gusto dell'esplorazione, ma, in questo caso, approfittare di chi conosce la zona è un'occasione indubbiamente utile per sperare di vedere le cose più interessanti dell'Altopiano carsico della Vetricia.
L'appuntamento è alle 9,30 a Piglionico, ma riusciamo ad arrivare un pò più tardi, grazie alla mia cieca fiducia nel navigatore GPS che alle 9.05, a Isola Santa, ci comunica che siamo arrivati, Piglionico è proprio lì sulla destra appena 600 metri sopra di noi, forse basterebbe un piccolo salto....
Accidenti a me che non trovo mai il tempo di controllare la rotta del GPS prima di partire.....
Questo piccolo incidente non avrà comunque conseguenze, in quanto arriviamo comunque a Piglionico contemporaneamente alla guida del Parco e, anzi, il ritardo ci consentirà di arrivare non prima che smetta di piovere...
Partiamo quindi alle 10 da Piglionico e seguiamo per un tratto il sentiero per il Rifugio Rossi, per lasciarlo poi in un punto che non saprei descrivere, ma, per fortuna, ho il tracciato GPS...
L'attraversamento della Vetricia è molto interessante e presenta notevoli emergenze carsiche, per le quali vi rimando alle foto; peccato per la giornata nebbiosa, anche se la nebbia rende l'ambiente (quando si vede qualcosa...) più affascinante e misterioso...
L'attraversamento della Vetricia ci prenderà circa 3 ore, tempo giustificato da un continuo saltare tra un crepaccio all'altro e da alcune soste didattiche, per fortuna più corte del previsto. Si arriva al Rifugio Rossi, infine, risalendo 5 minuti di un vago sentiero nel bosco a fianco di un'ampia voragine chiamata Buca Larga. Al Rifugio salutiamo il gruppo per partire a conquistare una delle vette circostanti. Il programma originario prevedeva la salita alla Pania Secca, ma, scoraggiati dalla nebbia che continua ad avvolgerla interamente, ci dirigiamo invece al Pizzo delle Saette, l'unica cima scoperta dalle nubi.
Dalla cima la vista è limitata, ma, d'altronde, ci sono stato 2 settimane fa con un tempo splendido e la cosa non mi disturba più di tanto...
Per concludere un grazie a Enrico per la compagnia e la bella giornata trascorsa insieme, altrettanto anche al Parco per l'iniziativa sicuramente interessante e al di fuori dei soliti percorsi.
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Anche a noi è spiaciuto che non sei potuto venire...MAURY76 wrote:A parte il tempo mi sembra sia stata una bella giornata no?mi e' spiaciuto non poter essere dei vostri.
sara' per la prossima.
Ma non doveva essere bello il tempo?
Sì il tempo doveva essere bello, ma siamo riusciti a beccare l'unica isola di brutto tempo....
A parte gli scherzi, il pomeriggio è comunque venuto un pò di sole, eccettuata la Pania Secca comunque...
La prossima se, puoi, possiamo organizzarla per questo finesettimana, io qualche idea ce l'ho e tu?
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Sìalec wrote:Enrico è iscritto al forum
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No Nick non è venuto purtroppo....alec wrote:Con Nick...
A parte gli scherzi scusa se ti ho risposto troppo concisamente, ma quando devo parlare per gli altri, a volte, mi faccio, probabilmente, qualche scrupolo di troppo....
Venendo comunque alla tua domanda si tratta di EM.
Ciao.
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Beh, è già un pò che sono iscritto e c'ero anche l'anno scorso e mi sono pure trovato bene...scinty wrote:Dai sound basta farti problemi! Vieni al raduno e buttati! Metti da parte la timidezza e tra 100 persone troverai sicuramente molti qzerini con cui ti troverai bene!
Per quanto riguarda i problemi ci manca che me li faccia da solo, ne vengono già abbastanza da sè....
Comunque grazie per la solidarietà.
Last edited by soundofsilence on Thu Oct 23, 2008 10:39, edited 1 time in total.
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Re: Vetricia e Abisso Revel
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Rosone.htm
Sabato 12 Maggio 2018: Piglionico (1130) – Roccia del Sole (1095) - Abisso Revel (1440) – Rosone Vetricia (1470) – Rifugio Rossi (1590) – Grotta del Pastore (1405) – Baita della Pania (1195) – Piglionico (1130).
Partecipanti: Matteo e soundofsilence.
Lunghezza: 7,9 Km circa.
Dislivello: 570 m. circa.
Difficoltà: EE l’attraversamento della Vetricia, senza sentiero e su terreno assai sconnesso e che necessita attenzione per i numerossimi crepacci e buche, nonché di un buon senso dell’orientamento e esperienza di montagna. E al limite dell’EE il ritorno per la Grotta del Pastore e il successivo sentiero fino alll’inizio della sterrata, perché non sempre evidente e segnato solo con qualche ometto. Tutto il resto E.
Consigliabile in ogni caso avere traccia GPS per l’attraversamento della Vetricia che, se una volta raggiunta, presenta grandi ometti visibili a distanza con cui orientarsi (ma in caso di nebbia la cosa può diventare comunque difficile), presenta invece un percorso di avvicinamento nel bosco in cui può essere assai difficile orientarsi.
Percorso in macchina: Da Genova si imbocca l’autostrada per Livorno e la si segue fino a Massa, dove si esce. Da Massa si seguono le indicazioni per Castelnuovo Garfagnana e si passa da Pariana e Antona per arrivare alla Galleria del Vestito e all’immediatamente successivo omonimo passo. Si prosegue quindi per Arni e dopo poco più di un Km dal paese ci si immette sulla SP13 che si imbocca verso sinistra. Si passa quindi il Lago di Isola Santa e si giunge a Castelnuovo, dove si prende la strada provinciale di Monteperpoli. Dopo un Km e mezzo la si lascia girando a destra per Montaltissimo (seguendo per Molazzana). Superato Montaltissimo ci si immette sulla provinciale di Molazzana e la si imbocca verso destra. Si giunge quindi a un ulteriore bivio a destra si va verso Eglio e Sassi, mentre noi dobbiamo prendere a sinistra (un cartello segnala per il Rifugio Rossi) per Piglionico. Si supera ancora un bivio sulla destra per Alpe Sant’Antonio, proseguendo invece dritti per la cappelletta di Piglionico. L’ultimo tratto di strada è più ripido e bisogna stare attenti ai profondi canali di scolo dell’acqua, ma soltanto le ultime centinaia di metri sono sterrati, però in piano e con fondo buono. Si parcheggia sul lato della strada pochi metri prima della capelletta.
Fare attenzione che 4 Km prima di arrivare occorre munirsi di biglietto al parcometro ivi presente, al costo di 3 euro giornalieri.
Percorso a piedi: dal parcheggio proseguiamo lungo la sterrata che si trasforma in breve in sentiero e quindi ci porta ad un bivio: a destra il sentiero 127 per la Borra di Canala, a sinistra il 7 per il Rifugio Rossi. Noi non prendiamo nessuno dei due e prendiamo alle nostre spalle verso nord salendo per un paio di metri e quindi iniziando a scendere nella stessa direzione, fino ad intercettare (dopo 80 metri circa), una chiara traccia che imbocchiamo verso destra e che seguiamo per quasi 100 metri, per quindi girare a sinistra quando vediamo il biancheggiare di un grosso lastrone calcareo. Il lastrone, detto Roccia del Sole, presenta alcune incisioni circolari, osservate le quali torniamo sui nostri passi fino al bivio 127/7, dove prendiamo il 7 sulla sinistra in salita.
Il sentiero inizia a salire nel bosco e bisogna percorrerlo per circa 1 Km dal bivio, giungendo così a un tornante a sinistra dove la traccia piega decisamente verso est. Siamo a quota 1340 circa e attualmente in loco è presente un cartello del parco illustrante le caratteristiche della Vetricia. Qui si lascia il sentiero segnato per il Rifugio Rossi, dirigendosi invece verso nord-ovest su molto vaga traccia, ogni tanto segnalata da qualche ometto. Si badi bene però che gli ometti non indicano un solo percorso, segnalando, probabilmente l’accesso ad alcune delle numerose grotte nei dintorni, occorre quindi aver presente la direzione giusta per non seguire gli ometti sbagliati…. Subito raggiungiamo una prima spettacolare zona di blocchi calcarei, attraversata la quale scendiamo verso nord-ovest nel bosco per raggiungere una successiva area di blocchi calcarei. Visitata anche questa zona invertiamo marcia e ne usciamo puntando verso sud. Traversiamo poi nel bosco ad ovest e quindi ci dirigiamo verso sud per raggiungere una terza area di blocchi calcarei. Usciti da quest’ultima zona riprendiamo nel bosco dirigendoci verso sud-ovest, cercando di trovare degli ometti che ci guidino in tale direzione. Gli ometti quindi cambiano direzione e si dirigono verso nord-ovest, attraversando una zona rocciosa tra rocce difficilmente scavalcabili sopra, e il bosco sotto. Traversando quindi la zona rocciosa, giungiamo in breve in vista dell’impressionante abisso Revel, che costeggiamo sulla sua destra. Arrivati alla testata dell’Abisso, saliamo alle rocce soprastanti e, quindi, destreggiandoci tra crepacci rocciosi non sempre superabili, giungiamo sul pianoro della Vetricia, dove l’orientamento diventa più facile per i grandi ometti visibili in lontananza. Qui seguiamo gli ometti più a destra, quelli che si tengono sul margine occidentale della Vetricia, a picco sulla Borra di Canala. In un ripiano sporgente appunto sul sottostante ghiaione della Borra di Canala, troviamo poi l’incisione a forma di Rosone, vista la quale proseguiamo nell’attraversamento della Vetricia verso sud, seguendo sempre gli ometti più verso destra e che ci tengono sul limitare della stessa (possibile anche invece dirigersi direttamente verso il grande ometto al limitare del bosco sottostante il Rifugio Rossi, come fatto in altre occasioni). Continuando a scendere verso nord dalle rocce digradanti della Vetricia, giungiamo a intercettare il sentiero che dal Rifugio Rossi va verso la Foce del Puntone, che imbocchiamo verso sinistra, risalendo poi un ripido bosco che ci porta in breve al Rifugio Rossi. Dal Rifugio Rossi scendiamo lungo il sentiero segnato per Piglionico (nr. 7) in direzione est e, quindi, lasciamo a destra il bivio per la Pania Secca. Duecentosettanta metri dopo e a quota 1465 circa, lasciamo il sentiero segnato per prendere a destra (est) una canalino in mezzo al bosco, che solo più avanti presenta ometti che fanno capire di essere sulla strada giusta. Il canalino termina in una radura a quota 1430 circa, dove bisogna fare attenzione per capire dove si prosegue. Qui occorre in effetti scendere a destra al livello della parete rocciosa sottostante, per poi costeggiarla alla base girando ancora a destra. Qui troviamo la Grotta del Pastore, cavità di pochi metri che possiamo visitare. Riprendiamo quindi a scendere lungo il sentiero, seguendo gli ometti che aiutano decisamente a non sbagliare direzione. Giungiamo quindi in vista della teleferica del Rifugio, dalla quale inizia una sterrata che seguiamo, passando vicino alla Baita della Pania, fino a raggiungere Piglionico, dove la stessa si esaurisce presso il parcheggio.
Conclusioni: breve gita ma che richiede parecchio tempo nello spelndido attraversamento della Vetricia, dato il terreno un po’ ostico e l’assenza di traccia, può comunque essere completata con la salita ad una delle vicine vette (Uomo Morto, Pania della Croce o Secca e Pizzo delle Saette), ma anche così rimane una gita molto bella e consigliabilissima per l’ambiente carsico spettacolare e, direi, unico. Non così interessanti le incisioni visitate nell’occasione, quantomeno dal punto di vista della spettacolarità, ma che rivestono invece indubbiamente interesse archeologico. Il ritorno passando dalla Grotta del Pastore invece che per il sentiero 7 non aggiunge granchè alla gita, dato lo scarso interesse della caverna in questione.

Fiocca e Sumbra emergono dalle nuvole da Piglionico più da lontano

Fiocca e Sumbra emergono dalle nuvole da Piglionico più da vicino

Uomo Morto e Pania da Piglionico

Cerchi scolpiti su Roccia del Sole

Cerchio scolpito su Roccia del Sole

Blocchi calcarei spuntano nella faggeta

Blocchi calcarei prima area

Blocchi calcarei prima area da sopra

Prima area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo

Prima area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo più da vicino

Seconda area blocchi calcarei con nuvole sullo sfondo

Seconda area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo

Seconda area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo

Seconda area blocchi calcarei con Uomo Morto sullo sfondo

Seconda area blocchi calcarei con nuvole e Appennino sullo sfondo

Seconda area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo

Seconda area blocchi calcarei con Uomo Morto sullo sfondo

Seconda area blocchi calcarei con nuvole e Appennino sullo sfondo

Seconda area blocchi calcarei con nuvole e Appennino sullo sfondo

Seconda area blocchi calcarei con nuvole e Appennino sullo sfondo

Terza area blocchi calcarei con Pania Secca che spunta

Aree calcaree dall'alto

Abisso Revel più da lontano

Abisso Revel

Uomo Morto dall'Abisso Revel

Aree calcaree dall'Abisso Revel

Abisso Revel da sopra

Abisso Revel e Uomo Morto vista verticale

Uomo Morto e Pania salendo alla Vetricia

Blocchi iniziali Vetricia con Pania e Pizzo Saette sullo sfondo

Blocchi sul margine Vetricia e nuvole

Terrazza Rosone Vetricia sovrastata dalla Pania

Strapiombo verso la Borra di Canala

Terrazza Rosone Vetricia indicata da ometto

Vista su Uomo Morto da Rosone Vetricia

Rosone Vetricia bagnato

Rosone Vetricia bagnato più da vicino

Borra di Canala da terrazza Rosone

Vista su Uomo Morto da Rosone Vetricia

Pania sopra Borra di Canala vista verticale

Vetricia e Uomo Morto

Vetricia e Pania vista verticale

Blocchi calcarei avvicinandosi al centro Vetricia

Ometto di pietra in Vetricia e Pania Secca

Vetricia e Pania Secca

Crepaccio in Vetricia e Pania Secca

Margine Vetricia e Pizzo Saette

Grosso ometto e Pania Secca

Crepaccio in Vetricia

Crepaccio in Vetricia e Uomo Morto

Parte terminale Vetricia e Pania

Vetricia e Uomo Morto

Vetricia e Pania

Crepaccio in Vetricia e Pania Secca

Grotta in Vetricia più da vicino

Cresta da risalire e Pania dalla Vetricia

Crepacci in Vetricia e Pania Secca

Cresta da risalire e Pania dalla Vetricia

Cresta di blocchi e Pizzo dei Saette dalla Vetricia

Uomo Morto da parte superiore Vetricia

Crepacci in Vetricia e Pania Secca più da vicino

Sommità cresta calcarea e Pania dalla Vetricia

Ometto su cresta calcarea e Pania dalla Vetricia

Crepacci in Vetricia e Pania Secca più da vicino

Crepacci calcarei in Vetricia

Campi solcati in crepaccio Vetricia

Campi solcati in crepaccio Vetricia

Piccola grotta in Vetricia

Crepacci in Vetricia e Pania Secca più da vicino

Vetricia e Pania Secca

Vetricia da sotto

Vetricia da sopra

Vetricia discesa verso sentiero

Vetricia discesa verso sentiero più da vicino

Discesa verso sentiero e vista verso Pania dalla Vetricia in verticale

Discesa verso sentiero e vista verso Pania dalla Vetricia più da lontano in verticale

Parte terminale Vetricia

Vetricia e Pizzo Saette avvicinandosi al sentiero per il Rifugio

Neve tra Vetricia e bosco

Neve tra Vetricia e bosco più da vicino

Neve in Buca Larga

Blocchi calcarei scendendo a Grotta del Pastore

Sentiero verso Grotta del Pastore

Grotta del Pastore

Uscita Grotta del Pastore

occia sospesa tornando a Piglionico

Pietraia tornando a Piglionico
Sabato 12 Maggio 2018: Piglionico (1130) – Roccia del Sole (1095) - Abisso Revel (1440) – Rosone Vetricia (1470) – Rifugio Rossi (1590) – Grotta del Pastore (1405) – Baita della Pania (1195) – Piglionico (1130).
Partecipanti: Matteo e soundofsilence.
Lunghezza: 7,9 Km circa.
Dislivello: 570 m. circa.
Difficoltà: EE l’attraversamento della Vetricia, senza sentiero e su terreno assai sconnesso e che necessita attenzione per i numerossimi crepacci e buche, nonché di un buon senso dell’orientamento e esperienza di montagna. E al limite dell’EE il ritorno per la Grotta del Pastore e il successivo sentiero fino alll’inizio della sterrata, perché non sempre evidente e segnato solo con qualche ometto. Tutto il resto E.
Consigliabile in ogni caso avere traccia GPS per l’attraversamento della Vetricia che, se una volta raggiunta, presenta grandi ometti visibili a distanza con cui orientarsi (ma in caso di nebbia la cosa può diventare comunque difficile), presenta invece un percorso di avvicinamento nel bosco in cui può essere assai difficile orientarsi.
Percorso in macchina: Da Genova si imbocca l’autostrada per Livorno e la si segue fino a Massa, dove si esce. Da Massa si seguono le indicazioni per Castelnuovo Garfagnana e si passa da Pariana e Antona per arrivare alla Galleria del Vestito e all’immediatamente successivo omonimo passo. Si prosegue quindi per Arni e dopo poco più di un Km dal paese ci si immette sulla SP13 che si imbocca verso sinistra. Si passa quindi il Lago di Isola Santa e si giunge a Castelnuovo, dove si prende la strada provinciale di Monteperpoli. Dopo un Km e mezzo la si lascia girando a destra per Montaltissimo (seguendo per Molazzana). Superato Montaltissimo ci si immette sulla provinciale di Molazzana e la si imbocca verso destra. Si giunge quindi a un ulteriore bivio a destra si va verso Eglio e Sassi, mentre noi dobbiamo prendere a sinistra (un cartello segnala per il Rifugio Rossi) per Piglionico. Si supera ancora un bivio sulla destra per Alpe Sant’Antonio, proseguendo invece dritti per la cappelletta di Piglionico. L’ultimo tratto di strada è più ripido e bisogna stare attenti ai profondi canali di scolo dell’acqua, ma soltanto le ultime centinaia di metri sono sterrati, però in piano e con fondo buono. Si parcheggia sul lato della strada pochi metri prima della capelletta.
Fare attenzione che 4 Km prima di arrivare occorre munirsi di biglietto al parcometro ivi presente, al costo di 3 euro giornalieri.
Percorso a piedi: dal parcheggio proseguiamo lungo la sterrata che si trasforma in breve in sentiero e quindi ci porta ad un bivio: a destra il sentiero 127 per la Borra di Canala, a sinistra il 7 per il Rifugio Rossi. Noi non prendiamo nessuno dei due e prendiamo alle nostre spalle verso nord salendo per un paio di metri e quindi iniziando a scendere nella stessa direzione, fino ad intercettare (dopo 80 metri circa), una chiara traccia che imbocchiamo verso destra e che seguiamo per quasi 100 metri, per quindi girare a sinistra quando vediamo il biancheggiare di un grosso lastrone calcareo. Il lastrone, detto Roccia del Sole, presenta alcune incisioni circolari, osservate le quali torniamo sui nostri passi fino al bivio 127/7, dove prendiamo il 7 sulla sinistra in salita.
Il sentiero inizia a salire nel bosco e bisogna percorrerlo per circa 1 Km dal bivio, giungendo così a un tornante a sinistra dove la traccia piega decisamente verso est. Siamo a quota 1340 circa e attualmente in loco è presente un cartello del parco illustrante le caratteristiche della Vetricia. Qui si lascia il sentiero segnato per il Rifugio Rossi, dirigendosi invece verso nord-ovest su molto vaga traccia, ogni tanto segnalata da qualche ometto. Si badi bene però che gli ometti non indicano un solo percorso, segnalando, probabilmente l’accesso ad alcune delle numerose grotte nei dintorni, occorre quindi aver presente la direzione giusta per non seguire gli ometti sbagliati…. Subito raggiungiamo una prima spettacolare zona di blocchi calcarei, attraversata la quale scendiamo verso nord-ovest nel bosco per raggiungere una successiva area di blocchi calcarei. Visitata anche questa zona invertiamo marcia e ne usciamo puntando verso sud. Traversiamo poi nel bosco ad ovest e quindi ci dirigiamo verso sud per raggiungere una terza area di blocchi calcarei. Usciti da quest’ultima zona riprendiamo nel bosco dirigendoci verso sud-ovest, cercando di trovare degli ometti che ci guidino in tale direzione. Gli ometti quindi cambiano direzione e si dirigono verso nord-ovest, attraversando una zona rocciosa tra rocce difficilmente scavalcabili sopra, e il bosco sotto. Traversando quindi la zona rocciosa, giungiamo in breve in vista dell’impressionante abisso Revel, che costeggiamo sulla sua destra. Arrivati alla testata dell’Abisso, saliamo alle rocce soprastanti e, quindi, destreggiandoci tra crepacci rocciosi non sempre superabili, giungiamo sul pianoro della Vetricia, dove l’orientamento diventa più facile per i grandi ometti visibili in lontananza. Qui seguiamo gli ometti più a destra, quelli che si tengono sul margine occidentale della Vetricia, a picco sulla Borra di Canala. In un ripiano sporgente appunto sul sottostante ghiaione della Borra di Canala, troviamo poi l’incisione a forma di Rosone, vista la quale proseguiamo nell’attraversamento della Vetricia verso sud, seguendo sempre gli ometti più verso destra e che ci tengono sul limitare della stessa (possibile anche invece dirigersi direttamente verso il grande ometto al limitare del bosco sottostante il Rifugio Rossi, come fatto in altre occasioni). Continuando a scendere verso nord dalle rocce digradanti della Vetricia, giungiamo a intercettare il sentiero che dal Rifugio Rossi va verso la Foce del Puntone, che imbocchiamo verso sinistra, risalendo poi un ripido bosco che ci porta in breve al Rifugio Rossi. Dal Rifugio Rossi scendiamo lungo il sentiero segnato per Piglionico (nr. 7) in direzione est e, quindi, lasciamo a destra il bivio per la Pania Secca. Duecentosettanta metri dopo e a quota 1465 circa, lasciamo il sentiero segnato per prendere a destra (est) una canalino in mezzo al bosco, che solo più avanti presenta ometti che fanno capire di essere sulla strada giusta. Il canalino termina in una radura a quota 1430 circa, dove bisogna fare attenzione per capire dove si prosegue. Qui occorre in effetti scendere a destra al livello della parete rocciosa sottostante, per poi costeggiarla alla base girando ancora a destra. Qui troviamo la Grotta del Pastore, cavità di pochi metri che possiamo visitare. Riprendiamo quindi a scendere lungo il sentiero, seguendo gli ometti che aiutano decisamente a non sbagliare direzione. Giungiamo quindi in vista della teleferica del Rifugio, dalla quale inizia una sterrata che seguiamo, passando vicino alla Baita della Pania, fino a raggiungere Piglionico, dove la stessa si esaurisce presso il parcheggio.
Conclusioni: breve gita ma che richiede parecchio tempo nello spelndido attraversamento della Vetricia, dato il terreno un po’ ostico e l’assenza di traccia, può comunque essere completata con la salita ad una delle vicine vette (Uomo Morto, Pania della Croce o Secca e Pizzo delle Saette), ma anche così rimane una gita molto bella e consigliabilissima per l’ambiente carsico spettacolare e, direi, unico. Non così interessanti le incisioni visitate nell’occasione, quantomeno dal punto di vista della spettacolarità, ma che rivestono invece indubbiamente interesse archeologico. Il ritorno passando dalla Grotta del Pastore invece che per il sentiero 7 non aggiunge granchè alla gita, dato lo scarso interesse della caverna in questione.
Fiocca e Sumbra emergono dalle nuvole da Piglionico più da lontano
Fiocca e Sumbra emergono dalle nuvole da Piglionico più da vicino
Uomo Morto e Pania da Piglionico
Cerchi scolpiti su Roccia del Sole
Cerchio scolpito su Roccia del Sole
Blocchi calcarei spuntano nella faggeta
Blocchi calcarei prima area
Blocchi calcarei prima area da sopra
Prima area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo
Prima area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo più da vicino
Seconda area blocchi calcarei con nuvole sullo sfondo
Seconda area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo
Seconda area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo
Seconda area blocchi calcarei con Uomo Morto sullo sfondo
Seconda area blocchi calcarei con nuvole e Appennino sullo sfondo
Seconda area blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo
Seconda area blocchi calcarei con Uomo Morto sullo sfondo
Seconda area blocchi calcarei con nuvole e Appennino sullo sfondo
Seconda area blocchi calcarei con nuvole e Appennino sullo sfondo
Seconda area blocchi calcarei con nuvole e Appennino sullo sfondo
Terza area blocchi calcarei con Pania Secca che spunta
Aree calcaree dall'alto
Abisso Revel più da lontano
Abisso Revel
Uomo Morto dall'Abisso Revel
Aree calcaree dall'Abisso Revel
Abisso Revel da sopra
Abisso Revel e Uomo Morto vista verticale
Uomo Morto e Pania salendo alla Vetricia
Blocchi iniziali Vetricia con Pania e Pizzo Saette sullo sfondo
Blocchi sul margine Vetricia e nuvole
Terrazza Rosone Vetricia sovrastata dalla Pania
Strapiombo verso la Borra di Canala
Terrazza Rosone Vetricia indicata da ometto
Vista su Uomo Morto da Rosone Vetricia
Rosone Vetricia bagnato
Rosone Vetricia bagnato più da vicino
Borra di Canala da terrazza Rosone
Vista su Uomo Morto da Rosone Vetricia
Pania sopra Borra di Canala vista verticale
Vetricia e Uomo Morto
Vetricia e Pania vista verticale
Blocchi calcarei avvicinandosi al centro Vetricia
Ometto di pietra in Vetricia e Pania Secca
Vetricia e Pania Secca
Crepaccio in Vetricia e Pania Secca
Margine Vetricia e Pizzo Saette
Grosso ometto e Pania Secca
Crepaccio in Vetricia
Crepaccio in Vetricia e Uomo Morto
Parte terminale Vetricia e Pania
Vetricia e Uomo Morto
Vetricia e Pania
Crepaccio in Vetricia e Pania Secca
Grotta in Vetricia più da vicino
Cresta da risalire e Pania dalla Vetricia
Crepacci in Vetricia e Pania Secca
Cresta da risalire e Pania dalla Vetricia
Cresta di blocchi e Pizzo dei Saette dalla Vetricia
Uomo Morto da parte superiore Vetricia
Crepacci in Vetricia e Pania Secca più da vicino
Sommità cresta calcarea e Pania dalla Vetricia
Ometto su cresta calcarea e Pania dalla Vetricia
Crepacci in Vetricia e Pania Secca più da vicino
Crepacci calcarei in Vetricia
Campi solcati in crepaccio Vetricia
Campi solcati in crepaccio Vetricia
Piccola grotta in Vetricia
Crepacci in Vetricia e Pania Secca più da vicino
Vetricia e Pania Secca
Vetricia da sotto
Vetricia da sopra
Vetricia discesa verso sentiero
Vetricia discesa verso sentiero più da vicino
Discesa verso sentiero e vista verso Pania dalla Vetricia in verticale
Discesa verso sentiero e vista verso Pania dalla Vetricia più da lontano in verticale
Parte terminale Vetricia
Vetricia e Pizzo Saette avvicinandosi al sentiero per il Rifugio
Neve tra Vetricia e bosco
Neve tra Vetricia e bosco più da vicino
Neve in Buca Larga
Blocchi calcarei scendendo a Grotta del Pastore
Sentiero verso Grotta del Pastore
Grotta del Pastore
Uscita Grotta del Pastore
occia sospesa tornando a Piglionico
Pietraia tornando a Piglionico
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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