Fatto ques'estate. Bellissima gita. La descrivo un minimo visto che sembra una meta poco nota.
Il sentiero più accessibile per arrivare al Mont Mars parte dall'alta Valtournenche, c'è una bella (leggi: facile) ferrata che copre quasi metà del dislivello totale, ma -stranamente- non è molto conosciuta.
Si può anche salire dal rifugio Perucca (strada che noi abbiamo fatto in discesa) ma qui non c'è sentiero, e -in assenza di neve- parte della risalita al colle è su pietre poco stabili e terra franosa... Decisamente più gradevole dall'altro versante.
La descrizione:
Si lascia la macchina nei pressi della pesca sportiva che si trova salendo la Valtournenche sulla sinistra (stradina sterrata in discesa), dopo le case di Perreres, ma prima del lago Bleu. Si parte seguendo il sentiero con segnavia 9 che porta al rifugio Bobba, salvo lasciarlo dopo non molto per dirigersi a sinistra verso lo sperone di Vofrede (la traccia è evidente).
Si attraversa il torrente che scende dalle pendici del Mont Rous, portandosi alla sua destra orografica e dopo un brevissimo tratto di roccette con corda fissa si risale su una costa erbosa, per poi incamminarsi sulla morena che porta dritto allo sperone di Vofrede, che coincide con l'inizio della ferrata.
La ferrata è semplice, poco esposta, ma comunque bella (non di quelle tutte scalette e ponticelli -per lo più inutili- che ormai vanno per la maggiore). Alla fine della ferrata ci sono ancora venti minuti circa di pietraia e neve per arrivare al colle di Vofrede (da cui si vede il rifugio Perucca e tutta la miriade di laghetti che lo circondano).
Da qui ci sono ancora 200 metri circa di salita per arrivare alla vetta, che è un po' deludente (poco vettosa: praticamente un campo da calcio, con la solita croce oscena con tanto di tiranti, altarino con rosa dei monti, targhe varie, ecc...), ma da cui si gode di una vista meravigliosa.
Per il ritorno è consigliabile la strada di salita.
Noi siamo tornati al colle di Vofrede, e abbiamo cambiato valle scendendo verso il rifugio Perucca, per poi congiungerci con l'interminabile sentiero di discesa. Ci siamo poi diretti alla Finestra di Cignana (altri 150 metri circa di salita da mettere in conto), e da qui abbiamo proseguito lungo il sentiero che, tenendosi alto, risale la Valtournenche attraversando alcuni ruderi e deviando infine sul sentiero che scende verso la pesca sportiva (in realtà arriva dritto su una zona di scavi, ma è lì vicino).
Questo giro ad anello allunga terribilmente la gita, sia in lunghezza che in dislivello (ci sono parecchi saliscendi), quindi lo consiglierei solo a gambe preparate. Potrebbe essere interessante invece pernottare al Perucca per tornare comodamente alla macchina il giorno dopo (magari salendo anche il Monte Pancherot, a due passi dalla Finestra di Cignana).
Da fare in una giornata limpida: il cervino è per tutta la gita alle vostre spalle e non chiede altro che di essere fotografato.
Salendo sulla morena che porta allo sperone di Vofrede (sulla sinistra quel che resta del ghiacciaio di Vofrede e il Mont Rous):
Il panoramicissimo inizio della ferrata:
Il sottoscritto constata che la cima è ancora distante (si intravede sullo sfondo la croce di vetta del Mars):
I laghi attorno al Perucca visti dal colle di Vofrede:
Il panorama verso il cervino dalla vetta:
Inizia il ritorno: scendendo dal colle di Vofrede (il puntino blu alle mie spalle) verso il Perucca:
Superata la Finestra di Cignana, ma la macchina è ancora distante...
Le restanti foto sono
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