Un invito estemporaneo ci ha paracadutato in questa splendida avventura sarda.
Le mie impressioni.
Il Selvaggio Blu è un trekking di 6/7 tappe che parte da Pedra Longa e arriva a Cala Fuili, vicino a Cala Gonone, attraversando tutto il Golfo di Orosei, sulla costa est sarda.
Non mi dilungo in descrizioni specifiche sul percorso, come hanno detto gli altri c'è tutto qua:
http://www.caiponte.com/selvaggioblu/Index.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Noi eravamo in 10, senza tende (errore...), con rifornimenti di acqua su 4 spiagge. Io e Sara purtroppo ci siamo potuti unire a partire da Cala Goloritzè (terza tappa) ed abbiamo fatto insieme le ultime 4.
I problemi da superare, nell'ordine: acqua, orientamento, difficoltà alpinistiche.
Normalmente non si trova acqua ed è necessario prevedere almeno 3 litri a testa al giorno, ecco perchè è inevitabile nascondere acqua (e quindi anche cibo) sulle spiagge, con rifornimenti via mare.
In realtà nei primi giorni (e in quelli precedenti) c'è stato il diluvio universale e in molte grotte si trovavano copiosi stillicidi, ma questa è l'eccezione.
L'orientamento è a tratti impossibile, non ci sono sentieri segnati e le tracce sono spesso vaghe o spesso troppe vicine ma non coincidenti. GPS obbligatorio. Cartine IGM obbligatorie.
Il GPS da solo non risolve, se non si ha un po' di naso e non si ragiona guardando anche le carte, ci si perde.
Le difficoltà alpinistiche sono limitate: tratti attrezzati con spit fino al IV+ (da non sottovaluttare visti gli zaini da 15 kg e gli scarponi da trekking, calate in doppia fino a 45 metri, cenge esposte da proteggere - noi più del normale, visto che erano spesso fradicie di acqua).
Va da sè che se si fa insieme a una guida locale, questo risolve i problemi di approvigionamento, di orientamento e il dovere andare da primo in salita.
I nostri amici hanno deciso per il giro autonomo, senza guida, e io sono contento così.
Imprevisti: purtroppo alla quinta tappa (terza per noi) il nostro uomo GPS ha inavvertitamente cancellato la traccia... in un punto do belin dove avevamo diverse relazioni contrastanti sul da farsi... e infatti abbiamo girato in tondo per ore e ore, fino a dover rinunciare ad una parte consistente della tappa del giorno successivo, in quanto privi di acqua e viveri (che erano sulla cala che non siamo riusciti a raggiungere). Quindi sesta tappa parzialmente saltata. La settima non dà problemi di sorta (un comodo sentiero "quasi segnato") e ci ha depositato a Cala Fuili, tronfi e avidi di gloria.
Poche foto, tanto sul sito del CAI Ponte e su Quotazero ce ne sono già di bellissime.
La discesa verso Cala Goloritzè
Cercando la via sotto la pioggia...
Verso Bacu Mudaloru
Fra Bacu Mudaloru e Cuile Mancosu
Cuile Mancosu
Cala Sisine
Hotel Sisine
Cala Luna