Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
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Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Ancora una volta, con molto ritardo, mi decido a pubblicare questa escursione. Ci troviamo in Val Tidone, colli Piacentini, per la precisione comune di Pianello Val Tidone.
L'anello parte da Chiaroni, per la precisione, si possono lasciare le auto dopo il ponte sul torrente Chiarone, nella piazzola lato strada, ai piedi di una imponente cresta di arenaria (spigolo delle lucertole). Da qui parte il sentiero (segnavia CAI, variante), che salendo ripido sul fianco sx della cresta ci porta al suo culmine. In alternativa, si ritorna un pezzo verso il ponte, da dove parte il sentiero "normale" (segnavia CAI), che seguendo il torrente passa alla base di un calaco prima, per poi salire altrettanto ripido nel bosco.
La direzione è quella che intravediamo a tratti uscendo dal bosco, ovvero il castello della Rocca D'Olgisio. Si procede ora più in piano, fino ad incontrare una crestina di arenaria, sul filo della quale passa il sentiero, in uno dei suoi tratti più impegnativi (EE), comunque niente di troppo difficile o impressionante.
Ci stiamo avviciniamo al castello, seguendo la crestina incominciamo a scorgere nella parete sotto delle grotte. Raggiunto un prato, prima di dirigerci verso le mura del castello, con una deviazione a dx possiamo scendere verso la Grotta delle Sante, luogo di culto e di leggende.
Arrivati alle mura, procediami verso sx contornando le stesse, lungo il prato. In breve giungiamo alla Grotta della Goccia, o per meglio dire "riparo".
Ora si scende, verso la valle del rio Tinello, si passa da un "altare", collocato sul cilio di una parete e poco dopo, con una breve e un pò nascosta deviazione, possiamo raggingere un'altra grotta.
Completata la discesa e guadato il rio Tinello si attraversa una zona di massi erratici, dove si pratica "bouldering", ovvero l'arrampicata sui masi. Si comincia a salire nel bosco, sul versante opposto della valle, sino a raggiungere un'emergenza di arenaria (perdontemi il termine tecnico), ovvero Roccapulzana. Il sentiero passa da uno stretto canyon, che sembra quasi inciso nella roccia. Probabilmente su questa altura si professava qualche genere di rito, lo testimoniano la scalinata scolpita nella roccia che sale il dorso della struttura Est, oltre che le numerose nicchie e coppelle incise, ma soprattutto i resti di un antico "castellaro" che si incontrano poco sotto nella discesa di ritorno.
Passata la "strettoia" di Roccapulzana (detta anche "dente cariato"), si incontrano, come precedentemente detto, dei resti murari. Si scende ripidamente delle roccette (altro passaggio EE) e continuando in un rado bosco di roverelle e carpini si arriva alla Grotta Nera. Da qui, passando per una cappelletta, si raggiunge la strada asfaltata, che va seguita verso Chiaroni e dopo al parcheggio.
Consiglio questa gita in primavera visto le numerose fioriture, soprattutto di Dittamo, altra particolarità vegetale il fico d'india nano, che cresce sulle rocce in luoghi dal clima particolare come questo.
Chiedo scusa per la "biblica" non è mio solito, ma se preferite guardatevi le foto.
Parte 1
L'anello parte da Chiaroni, per la precisione, si possono lasciare le auto dopo il ponte sul torrente Chiarone, nella piazzola lato strada, ai piedi di una imponente cresta di arenaria (spigolo delle lucertole). Da qui parte il sentiero (segnavia CAI, variante), che salendo ripido sul fianco sx della cresta ci porta al suo culmine. In alternativa, si ritorna un pezzo verso il ponte, da dove parte il sentiero "normale" (segnavia CAI), che seguendo il torrente passa alla base di un calaco prima, per poi salire altrettanto ripido nel bosco.
La direzione è quella che intravediamo a tratti uscendo dal bosco, ovvero il castello della Rocca D'Olgisio. Si procede ora più in piano, fino ad incontrare una crestina di arenaria, sul filo della quale passa il sentiero, in uno dei suoi tratti più impegnativi (EE), comunque niente di troppo difficile o impressionante.
Ci stiamo avviciniamo al castello, seguendo la crestina incominciamo a scorgere nella parete sotto delle grotte. Raggiunto un prato, prima di dirigerci verso le mura del castello, con una deviazione a dx possiamo scendere verso la Grotta delle Sante, luogo di culto e di leggende.
Arrivati alle mura, procediami verso sx contornando le stesse, lungo il prato. In breve giungiamo alla Grotta della Goccia, o per meglio dire "riparo".
Ora si scende, verso la valle del rio Tinello, si passa da un "altare", collocato sul cilio di una parete e poco dopo, con una breve e un pò nascosta deviazione, possiamo raggingere un'altra grotta.
Completata la discesa e guadato il rio Tinello si attraversa una zona di massi erratici, dove si pratica "bouldering", ovvero l'arrampicata sui masi. Si comincia a salire nel bosco, sul versante opposto della valle, sino a raggiungere un'emergenza di arenaria (perdontemi il termine tecnico), ovvero Roccapulzana. Il sentiero passa da uno stretto canyon, che sembra quasi inciso nella roccia. Probabilmente su questa altura si professava qualche genere di rito, lo testimoniano la scalinata scolpita nella roccia che sale il dorso della struttura Est, oltre che le numerose nicchie e coppelle incise, ma soprattutto i resti di un antico "castellaro" che si incontrano poco sotto nella discesa di ritorno.
Passata la "strettoia" di Roccapulzana (detta anche "dente cariato"), si incontrano, come precedentemente detto, dei resti murari. Si scende ripidamente delle roccette (altro passaggio EE) e continuando in un rado bosco di roverelle e carpini si arriva alla Grotta Nera. Da qui, passando per una cappelletta, si raggiunge la strada asfaltata, che va seguita verso Chiaroni e dopo al parcheggio.
Consiglio questa gita in primavera visto le numerose fioriture, soprattutto di Dittamo, altra particolarità vegetale il fico d'india nano, che cresce sulle rocce in luoghi dal clima particolare come questo.
Chiedo scusa per la "biblica" non è mio solito, ma se preferite guardatevi le foto.
Parte 1
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
wow che bello sto posto!!
guardando prima le foto della descrizione, credevo fossero i resti di un castello o che, invece e' una grotta?
guardando prima le foto della descrizione, credevo fossero i resti di un castello o che, invece e' una grotta?
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
C'è anche il castello, per fortuna tutto intero e abitato, visitabile nei fine settimena e utilizzato per matrimoni "importanti". Nelle falesie alla base delle mura poi troviamo alcune grotte, come la Grotta delle delle Sante, dove si trovano alcune incisioni. In zona poi ci sono altre grotte lungo pareti di arenaria, come la Grotta della Goggia e quella Nera.
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Bella gita!
Zona poco conosciuta (da parte mia),però ne ho sentito parlare come di angoli poco invasi da un turismo di massa... spero di riuscire in tarda primavera (o in autunno...) a bazzicare da quelle parti


"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)


Che bei posti ! Davvero affascinanti ....


Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Sì, penso che ci andrò
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Bella Stefs !
All'incirca hai idea di quanto sia lungo il giro da te fatto? Pochi km, mi par di capire....
Come ti ho già detto a voce, bellissima passeggiata, se riesco cercherò di farla questa primavera, magari in settimana, in modo da limitare l'affollamento turistico
Anche il castello sembra bello, ma la visita non andrebbe d'accordo con quanto detto sopra
Ci si potrebbe invece accoppiare, oltre naturalmente ad un picnic con qualche acquisto gastronomico di prodotti locali
, la visita al Museo Archeologico della Val Tidone, gratuito su prenotazione 

All'incirca hai idea di quanto sia lungo il giro da te fatto? Pochi km, mi par di capire....

Come ti ho già detto a voce, bellissima passeggiata, se riesco cercherò di farla questa primavera, magari in settimana, in modo da limitare l'affollamento turistico
Anche il castello sembra bello, ma la visita non andrebbe d'accordo con quanto detto sopra

Ci si potrebbe invece accoppiare, oltre naturalmente ad un picnic con qualche acquisto gastronomico di prodotti locali



...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Ciao, penso meno di 10 km. La primavera è il periodo migliore per le fioriture di Dittamo, presente in zona come raramente si vede, cioè a distese, nella prima parte.
L'affollamento non è un problema da quelle parti, il castello merita, anche se spesso arredato con cose che centrano poco con la sua storia... tanto per riempire le stanze.
A Chiaroni ci sono poche case ma ben 2 osterie, dunque le libagioni non mancano inzona. Piatto tipico pisarei e fasò.
L'affollamento non è un problema da quelle parti, il castello merita, anche se spesso arredato con cose che centrano poco con la sua storia... tanto per riempire le stanze.
A Chiaroni ci sono poche case ma ben 2 osterie, dunque le libagioni non mancano inzona. Piatto tipico pisarei e fasò.
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Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Va messo in appennino Ligure, che tale si chiama, anche se comprende ampie parti fuori regione.
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Su questo sono d'accordo anch'io ...Conte Ugolino 1 wrote:Va messo in appennino Ligure, che tale si chiama, anche se comprende ampie parti fuori regione.


Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... lgisio.htm
Sabato 13 aprile 2019: Chiarone (230) – Grotta delle Sante (475) – Rocca d’Olgisio (515) – Grotta della Goccia (520) – Monte San Martino (475) - Dente Cariato (455) – Grotta Nera (335) – Chiarone (230).
Partecipanti: EM, Ornella e Soundofsilence.
Lunghezza: 9 Km. circa, ma prende più tempo di quanto la distanza richiederebbe per le numerose cose da vedere.
Dislivello: 700 m. circa.
Difficoltà: in genere EE, specie in condizioni di terreno umido, essendoci vari tratti ripidi e fangosi. Due\tre tratti leggermente esposti salendo da Chiarone, due evitabili, quello per la visita allo Spigolo della Lucertola ed una prima crestina di arenaria a cui il sentiero passa sotto a sinistra, mentre una seconda crestina di arenaria è obbligatoria, ma è anche la meno impegnativa. Un poco delicata anche la salita non obbligatoria alla rupe davanti allo spigolo della Rocca d’Olgisio, ripida e potenzialmente scivolosa, da fare con attenzione. Da fare con attenzione anche la crestina sopra la Grotta della Goccia, decisamente esposta, ma anche questa non obbligatoria. La cosa più difficile ed esposta del giro è però la salita alla vetta del Monte San Martino, gli ultimi metri della quale presentano una paretina di un paio di metri poco appigliata, da affrontare con attenzione, più facile invece la cima gemella e leggermente meno elevata. Infine si trova un tratto un po’ scomodo ed obbligatorio scendendo dal Dente Cariato verso la Grotta Nera, si tratta di alcuni passaggi stretti e ripidi tra rocce che obbligano ad usare le mani.
Percorso in macchina: Da Genova si segue la SS45 (Via Emilia) per Piacenza, passando da Bargagli, Scoffera, Torriglia, Montebruno, quindi si passa per Gorreto, Ottone. Giunti poi a Ponte Organasco iniziamo a salire alti sul Trebbia per poi scendere a Marsaglia ed arrivare quindi a Bobbio. Da Bobbio in poi la strada si fa molto meno tortuosa e la percorriamo per 5 Km, per lasciare quindi la SS45 e la Valle del Trebbia, per prendere a sinistra per Mezzano Scotti. Saliamo quindi fino al Passo della Caldarola e quindi scendiamo sempre sulla Sp65 fino al bivio per Casaleggio e Vidiano, dove continuiamo a sinistra sulla Sp60. Giunti infine al fondovalle, prendiamo a sinistra per Chiarone e, dopo poco più di un Km, subito passato un ponte, parcheggiamo in uno slargo sulla sinistra.
Percorso a piedi: dal parcheggio proseguiamo su asfalto per una cinquantina di metri, quindi prendiamo a destra il ripido sentiero segnato. Dopo una sessantina di metri è possibile una breve deviazione a destra per portarsi all’attacco della via di arrampicata sullo “Spigolo della Lucertola”. Visitato lo spigolo ritorniamo sul sentiero e riprendiamo a salire e, dopo ulteriori 100 metri, una deviazione a destra consente di visitare anche la cima del predetto spigolo, decisamente spettacolare. Finita la visita allo spigolo, riprendiamo a salire e, a quota 400 circa, incontriamo un bivio. Qui noi abbiamo deciso di prendere a destra e riscendere praticamente al punto di partenza, per ammirare i calanchi che in salita ci sono stati nascosti proprio dallo spigolo della lucertola che abbiamo fiancheggiato sulla sinistra, ma, indubbiamente, non è necessario e permette di risparmiare quasi 200 metri di dislivello. La discesa comunque offre qualche punto di vista interessante dei calanchi e, giunti al fondovalle, il sentiero gira a destra prima di giungere all’asfalto e passa immediatamente sotto le formazioni calanchive, per poi giungere alla strada con un tratto un po’ infrascato. Ci troviamo quindi nuovamente sulla strada proprio nel punto in cui abbiamo parcheggiato e, da qui, risaliamo per il sentiero già percorso precedentemente e ci riportiamo al bivio dal quale siamo tornati indietro. Proseguiamo stavolta sul sentiero 209 verso la Rocca d’Olgisio, che iniziamo a scorgere da una sottile crestina di arenaria, che preferiamo percorrere invece che il sottostante sentiero sulla sinistra. Dopo questa prima crestina facoltativa il sentiero affronta un tratto ripido e percorre subito una nuova crestina, stavolta obbligatoria, ma meno esposta della precedente. Giungiamo così ad un grande prato antistante alla Rocca d’Olgisio. Qui, con una discesa sulla destra, visitiamo l’interessante Grotta delle Sante (Faustina e Liberata), con gradini e numerose incisioni. Visitata la grotta raggiungiamo le mura della Rocca, dove risalendo una rupe sulla destra, possiamo portarci in corrispondenza di un torrione d’angolo sulla Rocca Stessa, interessante punto panoramico. Riscesa la rupe, passiamo sulla sinistra della Rocca, su un altro bel prato. Si giunge quindi sulla cresta strapiombante di arenaria che sovrasta la Grotta della Goccia. Qui il sentiero passa prudentemente sotto a sinistra, ma noi preferiamo percorrere la panoramica ed esposta cresta. Percorsa la cresta, un sentierino a destra, con tubi di ferro a fare da corrimano, consente di giungere in pochi metri alla Grotta della Goccia. Visitata la Grotta ritorniamo sul sentiero 209 e continuiamo nella stessa direzione (sud-est). In poco più di 250 metri giungiamo immediatamente sotto ed a sinistra ad un altare a strapiombo. Visitato l’altare, il sentiero inizia a scendere ripidamente nel bosco, ma vicino al ciglio delle falesie di arenaria. Centoventi metri dopo l’altare, in corrispondenza di una specie di selletta (in ogni caso nel primo punto dove si può farlo, che prima a destra del sentiero c’era lo strapiombo delle falesie), una traccetta non evidentissima sulla destra consente di giungere ad una bella grotta senza nome, la più profonda di quelle toccate in questo giro. Visitata anche questa grotta, riprendiamo la discesa fino al guado del Rio Tinello e, quindi, lasciamo il sentiero 209 a sinistra, per prendere a destra il 211 che sale verso il Monte San Martino. A quota 415 circa, troviamo un bivio, dove prendiamo a destra continuando sul 211, e lasciando a sinistra un sentiero che salta la vetta del monte. Da qui poco più di 150 metri ed a quota 440, lasciamo a destra il sentiero che scende alle case di Roccapulzana, e continuiamo a sinistra sul 211. Dopo qualche decina di metri giungiamo quindi in vista delle due cime del Monte San Martino, alle quali passiamo in mezzo tramite uno stretto e spettacolare canyon che ci costringe a togliere lo zaino. Superato il canyon, possiamo salire alle due cime del Monte San Martino, con molta attenzione però, soprattutto per quella più alta. Visitate le vette continuiamo sul sentiero 211 che passa quindi in mezzo a dei vasti ed interessanti scavi, ma purtroppo ricoperti da teloni. Passati gli scavi giungiamo all’interessante emergenza rocciosa denominata “Dente Cariato”, oltre la quale troviamo un tratto un po’ più impegnativo e scomodo, dove scendiamo usando le mani. Continuiamo quindi a scendere, ora più facilmente e a quota 330 circa, incontriamo, proprio sul sentiero, la Grotta Nera e, quindi, raggiungiamo una cappelletta, poco sopra la strada asfaltata, alla quale scendiamo con una ripida scalinata. Imbocchiamo quindi l’asfalto verso sinistra e, in 1 Km circa, arriviamo al parcheggio.
Conclusioni: giro breve, ma decisamente interessante per le molte cose da vedere, tutte indubbiamente interessanti. Spettacolari le grotte e le altre formazioni di arenaria e soprattutto l’impressionante canyon in vetta al Monte San Martino, ma oltre al valore paesaggistico questo giro unisce quello storico-archeologico per le numerose testimonianze del passato più o meno remoto, riscontrabili nelle incisioni nelle grotte e sullo spettacolare altare, senza dimenticare la pittoresca Rocca d’Olgisio, un giro quindi che non annoia mai. Volendo lo si può abbinare come abbiamo fatto noi, con la salita alle vicine Rocca Parcellara e Perduca, con un breve spostamento in macchina.

Inizio Spigolo della Lucertola più da vicino

Spigolo della Lucertola da destra

Spigolo della Lucertola da destra più da vicino

Spigolo della Lucertola salendo dal sentiero 209

Sommità Spigolo della Lucertola dal sentiero

Sommità Spigolo della Lucertola

Primo piano sommità Spigolo della Lucertola

Sommità Spigolo della Lucertola più da vicino

Spigolo della Lucertola precipita su campi sottostanti

Sommità Spigolo della Lucertola da sopra

Colline verdi salendo alla Rocca d'Olgisio

Calanchi scendendo a Chiarone

Calanchi scendendo a Chiarone più da vicino

Calanchi da sotto

Calanchi da sotto più da lontano

Calanchi da sotto parte sinistra

Inizio canyon salendo alla Rocca d'Olgisio

Canyon salendo alla Rocca d'Olgisio

Canyon salendo alla Rocca d'Olgisio più da lontano

Canyon salendo alla Rocca d'Olgisio

Canyon salendo alla Rocca d'Olgisio da sopra

Emergenza di arenaria salendo alla Rocca d'Olgisio da dietro

Spigolo di arenaria e Rocca d'Olgisio più da vicino

Spigolo di arenaria e Rocca d'Olgisio ancora più da vicino

Spigolo di arenaria sopra il sentiero più da vicino

Ornella su sentiero su spigolo arenaria

Ornella su sentiero su spigolo arenaria più da lontano

Prato alberato e Rocca d'Olgisio sullo sfondo

Rocca d'Olgisio da prato antistante

Gradini ed incisioni in Grotta delle Sante più da lontano

Buchi in Grotta delle Sante

Grotta delle Sante

Parte destra Grotta delle Sante

Vista verticale Grotta delle Sante

Grotta delle Sante

Giglio inciso in Grotta delle Sante più da vicino

Uscita Grotta delle Sante col flash

Uscita Grotta delle Sante

Grotta delle Sante più da lontano

Rocca dìOlgisio

Torretta Rocca d'Olgisio

Scendendo la rupe presso la Rocca d'Olgisio

Fiancata Rocca d'Olgisio

Aratro e Rocca d'Olgisio vista verticale

Prato e mura Rocca d'Olgisio

Fattoria e campi da cresta sopra Grotta Goccia

Rocca d'Olgisio da cresta sopra Grotta Goccia

Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e campi sullo sfondo

Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e campi sullo sfondo più da vicino

Cresta sopra Grotta della Goccia

Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia con fattoria e campi sullo sfondo

Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e campi sullo sfondo

Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia con fattoria e campi sullo sfondo più da lontano

Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e Rocca d'Olgisio

Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e campi sottostanti

Vasca scavata in cresta sopra Grotta della Goccia

Cresta e scalinata Grotta della Goccia

Cresta e scalinata Grotta della Goccia

Cresta e scalinata Grotta della Goccia più da lontano

Fattoria e campi coltivati da cresta sopra Grotta Goccia

Grotta della Goccia

Sentiero per Grotta della Goccia

Scalinata oltre Grotta della Goccia più da vicino

Grotta della Goccia da sopra

Coppella presso Grotta della Goccia

Ornella su scalinata oltre Grotta della Goccia

Rocce modellate in Grotta della Goccia

Rocce modellate in Grotta della Goccia più da vicino

Fattoria e campi da scalinata scendendo su cresta da Grotta della Goccia

Cresta Grotta della Goccia da sotto

Altare e Monte Aldone

Altare e Monte Aldone più da vicino

Altare con gradini in pietra dalla cresta

Buchi in gradini in pietra

Grotta senza nome

Interno grotta senza nome

Uscita grotta senza nome più da lontano col flash

Interno e uscita grotta senza nome col flash

Interno e uscita grotta senza nome

Interno e uscita grotta senza nome col flash più da vicino

Pareti con grotte in lontananza scendendo al Rio Tinello

Marmitta in guado Rio Tinello

Sentiero in discesa da guado Rio Tinello più da lontano

Vette e canyon Monte San Martino

Vette e canyon Monte San Martino vista verticale più da lontano

Vette e canyon Monte San Martino vista verticale più da lontano

Ornella in strettoia canyon Monte San Martino vista verticale

Cielo da canyon Monte San Martino

Canyon Monte San Martino vista verticale col flash

Canyon Monte San Martino vista verticale più da lontano col flash

Canyon Monte San Martino vista verticale più da lontano

Canyon Monte San Martino vista verticale da fuori

Cime Monte San Martino salendovi

Canyon Monte San Martino da cima minore

Sommità canyon Monte San Martino da cima minore

Spaccatura a fianco cima minore Monte San Martino

Cima Monte San Martino Roccapulzana e Monte Aldone

Canyon Monte San Martino da cima minore più da lontano

Sommità canyon Monte San Martino da cima minore vista verticale

Sommità canyon Monte San Martino e Monte Aldone da cima minore vista verticale

Canyon Monte San Martino vista verticale da fuori più da lontano

Coppelle in vetta Monte San Martino

Gradini intagliati in vetta Monte San Martino

Coppelle in vetta Monte San Martino e campi coltivati

Cime Monte San Martino scendendo

Canyon Monte San Martino vista verticale da fuori

Sommità canyon tra vette Monte San Martino

Campi coltivati da Monte San Martino

Roccapulzana e Monte Aldone da Monte San Martino

Rocca d'Olgisio da Monte San Martino

Vetta Monte San Martino

Canyon Monte San Martino vista verticale da fuori più da lontano

Scavi castellaro Monte San Martino coperti da teloni

Resti di muratura in castellaro Monte San Martino

Dente Cariato più da vicino

Campi coltivati da Dente Cariato più da lontano

Dente Cariato più da lontano

Due buchi scendendo da Dente Cariato

Emergenze di arenaria scendendo da Dente Cariato

Fungo di arenaria scendendo alla Grotta Nera

Grotta Nera più da lontano

Uscita Grotta Nera

Grotta Nera ancora più da lontano

Grotta Nera da molto lontano
Sabato 13 aprile 2019: Chiarone (230) – Grotta delle Sante (475) – Rocca d’Olgisio (515) – Grotta della Goccia (520) – Monte San Martino (475) - Dente Cariato (455) – Grotta Nera (335) – Chiarone (230).
Partecipanti: EM, Ornella e Soundofsilence.
Lunghezza: 9 Km. circa, ma prende più tempo di quanto la distanza richiederebbe per le numerose cose da vedere.
Dislivello: 700 m. circa.
Difficoltà: in genere EE, specie in condizioni di terreno umido, essendoci vari tratti ripidi e fangosi. Due\tre tratti leggermente esposti salendo da Chiarone, due evitabili, quello per la visita allo Spigolo della Lucertola ed una prima crestina di arenaria a cui il sentiero passa sotto a sinistra, mentre una seconda crestina di arenaria è obbligatoria, ma è anche la meno impegnativa. Un poco delicata anche la salita non obbligatoria alla rupe davanti allo spigolo della Rocca d’Olgisio, ripida e potenzialmente scivolosa, da fare con attenzione. Da fare con attenzione anche la crestina sopra la Grotta della Goccia, decisamente esposta, ma anche questa non obbligatoria. La cosa più difficile ed esposta del giro è però la salita alla vetta del Monte San Martino, gli ultimi metri della quale presentano una paretina di un paio di metri poco appigliata, da affrontare con attenzione, più facile invece la cima gemella e leggermente meno elevata. Infine si trova un tratto un po’ scomodo ed obbligatorio scendendo dal Dente Cariato verso la Grotta Nera, si tratta di alcuni passaggi stretti e ripidi tra rocce che obbligano ad usare le mani.
Percorso in macchina: Da Genova si segue la SS45 (Via Emilia) per Piacenza, passando da Bargagli, Scoffera, Torriglia, Montebruno, quindi si passa per Gorreto, Ottone. Giunti poi a Ponte Organasco iniziamo a salire alti sul Trebbia per poi scendere a Marsaglia ed arrivare quindi a Bobbio. Da Bobbio in poi la strada si fa molto meno tortuosa e la percorriamo per 5 Km, per lasciare quindi la SS45 e la Valle del Trebbia, per prendere a sinistra per Mezzano Scotti. Saliamo quindi fino al Passo della Caldarola e quindi scendiamo sempre sulla Sp65 fino al bivio per Casaleggio e Vidiano, dove continuiamo a sinistra sulla Sp60. Giunti infine al fondovalle, prendiamo a sinistra per Chiarone e, dopo poco più di un Km, subito passato un ponte, parcheggiamo in uno slargo sulla sinistra.
Percorso a piedi: dal parcheggio proseguiamo su asfalto per una cinquantina di metri, quindi prendiamo a destra il ripido sentiero segnato. Dopo una sessantina di metri è possibile una breve deviazione a destra per portarsi all’attacco della via di arrampicata sullo “Spigolo della Lucertola”. Visitato lo spigolo ritorniamo sul sentiero e riprendiamo a salire e, dopo ulteriori 100 metri, una deviazione a destra consente di visitare anche la cima del predetto spigolo, decisamente spettacolare. Finita la visita allo spigolo, riprendiamo a salire e, a quota 400 circa, incontriamo un bivio. Qui noi abbiamo deciso di prendere a destra e riscendere praticamente al punto di partenza, per ammirare i calanchi che in salita ci sono stati nascosti proprio dallo spigolo della lucertola che abbiamo fiancheggiato sulla sinistra, ma, indubbiamente, non è necessario e permette di risparmiare quasi 200 metri di dislivello. La discesa comunque offre qualche punto di vista interessante dei calanchi e, giunti al fondovalle, il sentiero gira a destra prima di giungere all’asfalto e passa immediatamente sotto le formazioni calanchive, per poi giungere alla strada con un tratto un po’ infrascato. Ci troviamo quindi nuovamente sulla strada proprio nel punto in cui abbiamo parcheggiato e, da qui, risaliamo per il sentiero già percorso precedentemente e ci riportiamo al bivio dal quale siamo tornati indietro. Proseguiamo stavolta sul sentiero 209 verso la Rocca d’Olgisio, che iniziamo a scorgere da una sottile crestina di arenaria, che preferiamo percorrere invece che il sottostante sentiero sulla sinistra. Dopo questa prima crestina facoltativa il sentiero affronta un tratto ripido e percorre subito una nuova crestina, stavolta obbligatoria, ma meno esposta della precedente. Giungiamo così ad un grande prato antistante alla Rocca d’Olgisio. Qui, con una discesa sulla destra, visitiamo l’interessante Grotta delle Sante (Faustina e Liberata), con gradini e numerose incisioni. Visitata la grotta raggiungiamo le mura della Rocca, dove risalendo una rupe sulla destra, possiamo portarci in corrispondenza di un torrione d’angolo sulla Rocca Stessa, interessante punto panoramico. Riscesa la rupe, passiamo sulla sinistra della Rocca, su un altro bel prato. Si giunge quindi sulla cresta strapiombante di arenaria che sovrasta la Grotta della Goccia. Qui il sentiero passa prudentemente sotto a sinistra, ma noi preferiamo percorrere la panoramica ed esposta cresta. Percorsa la cresta, un sentierino a destra, con tubi di ferro a fare da corrimano, consente di giungere in pochi metri alla Grotta della Goccia. Visitata la Grotta ritorniamo sul sentiero 209 e continuiamo nella stessa direzione (sud-est). In poco più di 250 metri giungiamo immediatamente sotto ed a sinistra ad un altare a strapiombo. Visitato l’altare, il sentiero inizia a scendere ripidamente nel bosco, ma vicino al ciglio delle falesie di arenaria. Centoventi metri dopo l’altare, in corrispondenza di una specie di selletta (in ogni caso nel primo punto dove si può farlo, che prima a destra del sentiero c’era lo strapiombo delle falesie), una traccetta non evidentissima sulla destra consente di giungere ad una bella grotta senza nome, la più profonda di quelle toccate in questo giro. Visitata anche questa grotta, riprendiamo la discesa fino al guado del Rio Tinello e, quindi, lasciamo il sentiero 209 a sinistra, per prendere a destra il 211 che sale verso il Monte San Martino. A quota 415 circa, troviamo un bivio, dove prendiamo a destra continuando sul 211, e lasciando a sinistra un sentiero che salta la vetta del monte. Da qui poco più di 150 metri ed a quota 440, lasciamo a destra il sentiero che scende alle case di Roccapulzana, e continuiamo a sinistra sul 211. Dopo qualche decina di metri giungiamo quindi in vista delle due cime del Monte San Martino, alle quali passiamo in mezzo tramite uno stretto e spettacolare canyon che ci costringe a togliere lo zaino. Superato il canyon, possiamo salire alle due cime del Monte San Martino, con molta attenzione però, soprattutto per quella più alta. Visitate le vette continuiamo sul sentiero 211 che passa quindi in mezzo a dei vasti ed interessanti scavi, ma purtroppo ricoperti da teloni. Passati gli scavi giungiamo all’interessante emergenza rocciosa denominata “Dente Cariato”, oltre la quale troviamo un tratto un po’ più impegnativo e scomodo, dove scendiamo usando le mani. Continuiamo quindi a scendere, ora più facilmente e a quota 330 circa, incontriamo, proprio sul sentiero, la Grotta Nera e, quindi, raggiungiamo una cappelletta, poco sopra la strada asfaltata, alla quale scendiamo con una ripida scalinata. Imbocchiamo quindi l’asfalto verso sinistra e, in 1 Km circa, arriviamo al parcheggio.
Conclusioni: giro breve, ma decisamente interessante per le molte cose da vedere, tutte indubbiamente interessanti. Spettacolari le grotte e le altre formazioni di arenaria e soprattutto l’impressionante canyon in vetta al Monte San Martino, ma oltre al valore paesaggistico questo giro unisce quello storico-archeologico per le numerose testimonianze del passato più o meno remoto, riscontrabili nelle incisioni nelle grotte e sullo spettacolare altare, senza dimenticare la pittoresca Rocca d’Olgisio, un giro quindi che non annoia mai. Volendo lo si può abbinare come abbiamo fatto noi, con la salita alle vicine Rocca Parcellara e Perduca, con un breve spostamento in macchina.
Inizio Spigolo della Lucertola più da vicino
Spigolo della Lucertola da destra
Spigolo della Lucertola da destra più da vicino
Spigolo della Lucertola salendo dal sentiero 209
Sommità Spigolo della Lucertola dal sentiero
Sommità Spigolo della Lucertola
Primo piano sommità Spigolo della Lucertola
Sommità Spigolo della Lucertola più da vicino
Spigolo della Lucertola precipita su campi sottostanti
Sommità Spigolo della Lucertola da sopra
Colline verdi salendo alla Rocca d'Olgisio
Calanchi scendendo a Chiarone
Calanchi scendendo a Chiarone più da vicino
Calanchi da sotto
Calanchi da sotto più da lontano
Calanchi da sotto parte sinistra
Inizio canyon salendo alla Rocca d'Olgisio
Canyon salendo alla Rocca d'Olgisio
Canyon salendo alla Rocca d'Olgisio più da lontano
Canyon salendo alla Rocca d'Olgisio
Canyon salendo alla Rocca d'Olgisio da sopra
Emergenza di arenaria salendo alla Rocca d'Olgisio da dietro
Spigolo di arenaria e Rocca d'Olgisio più da vicino
Spigolo di arenaria e Rocca d'Olgisio ancora più da vicino
Spigolo di arenaria sopra il sentiero più da vicino
Ornella su sentiero su spigolo arenaria
Ornella su sentiero su spigolo arenaria più da lontano
Prato alberato e Rocca d'Olgisio sullo sfondo
Rocca d'Olgisio da prato antistante
Gradini ed incisioni in Grotta delle Sante più da lontano
Buchi in Grotta delle Sante
Grotta delle Sante
Parte destra Grotta delle Sante
Vista verticale Grotta delle Sante
Grotta delle Sante
Giglio inciso in Grotta delle Sante più da vicino
Uscita Grotta delle Sante col flash
Uscita Grotta delle Sante
Grotta delle Sante più da lontano
Rocca dìOlgisio
Torretta Rocca d'Olgisio
Scendendo la rupe presso la Rocca d'Olgisio
Fiancata Rocca d'Olgisio
Aratro e Rocca d'Olgisio vista verticale
Prato e mura Rocca d'Olgisio
Fattoria e campi da cresta sopra Grotta Goccia
Rocca d'Olgisio da cresta sopra Grotta Goccia
Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e campi sullo sfondo
Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e campi sullo sfondo più da vicino
Cresta sopra Grotta della Goccia
Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia con fattoria e campi sullo sfondo
Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e campi sullo sfondo
Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia con fattoria e campi sullo sfondo più da lontano
Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e Rocca d'Olgisio
Cresta strapiombante sopra Grotta Goccia e campi sottostanti
Vasca scavata in cresta sopra Grotta della Goccia
Cresta e scalinata Grotta della Goccia
Cresta e scalinata Grotta della Goccia
Cresta e scalinata Grotta della Goccia più da lontano
Fattoria e campi coltivati da cresta sopra Grotta Goccia
Grotta della Goccia
Sentiero per Grotta della Goccia
Scalinata oltre Grotta della Goccia più da vicino
Grotta della Goccia da sopra
Coppella presso Grotta della Goccia
Ornella su scalinata oltre Grotta della Goccia
Rocce modellate in Grotta della Goccia
Rocce modellate in Grotta della Goccia più da vicino
Fattoria e campi da scalinata scendendo su cresta da Grotta della Goccia
Cresta Grotta della Goccia da sotto
Altare e Monte Aldone
Altare e Monte Aldone più da vicino
Altare con gradini in pietra dalla cresta
Buchi in gradini in pietra
Grotta senza nome
Interno grotta senza nome
Uscita grotta senza nome più da lontano col flash
Interno e uscita grotta senza nome col flash
Interno e uscita grotta senza nome
Interno e uscita grotta senza nome col flash più da vicino
Pareti con grotte in lontananza scendendo al Rio Tinello
Marmitta in guado Rio Tinello
Sentiero in discesa da guado Rio Tinello più da lontano
Vette e canyon Monte San Martino
Vette e canyon Monte San Martino vista verticale più da lontano
Vette e canyon Monte San Martino vista verticale più da lontano
Ornella in strettoia canyon Monte San Martino vista verticale
Cielo da canyon Monte San Martino
Canyon Monte San Martino vista verticale col flash
Canyon Monte San Martino vista verticale più da lontano col flash
Canyon Monte San Martino vista verticale più da lontano
Canyon Monte San Martino vista verticale da fuori
Cime Monte San Martino salendovi
Canyon Monte San Martino da cima minore
Sommità canyon Monte San Martino da cima minore
Spaccatura a fianco cima minore Monte San Martino
Cima Monte San Martino Roccapulzana e Monte Aldone
Canyon Monte San Martino da cima minore più da lontano
Sommità canyon Monte San Martino da cima minore vista verticale
Sommità canyon Monte San Martino e Monte Aldone da cima minore vista verticale
Canyon Monte San Martino vista verticale da fuori più da lontano
Coppelle in vetta Monte San Martino
Gradini intagliati in vetta Monte San Martino
Coppelle in vetta Monte San Martino e campi coltivati
Cime Monte San Martino scendendo
Canyon Monte San Martino vista verticale da fuori
Sommità canyon tra vette Monte San Martino
Campi coltivati da Monte San Martino
Roccapulzana e Monte Aldone da Monte San Martino
Rocca d'Olgisio da Monte San Martino
Vetta Monte San Martino
Canyon Monte San Martino vista verticale da fuori più da lontano
Scavi castellaro Monte San Martino coperti da teloni
Resti di muratura in castellaro Monte San Martino
Dente Cariato più da vicino
Campi coltivati da Dente Cariato più da lontano
Dente Cariato più da lontano
Due buchi scendendo da Dente Cariato
Emergenze di arenaria scendendo da Dente Cariato
Fungo di arenaria scendendo alla Grotta Nera
Grotta Nera più da lontano
Uscita Grotta Nera
Grotta Nera ancora più da lontano
Grotta Nera da molto lontano
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Riguardo il percorso in auto da Genova dovrebbe essere leggermente piu` veloce passando da A7/A21 con con uscita al casello di Castel San Giovanni e quindi per la Val Tidone.
- psiconauta
- Quotazerino doc
- Posts: 1444
- Joined: Tue Mar 31, 2015 20:27
- Location: Lemuria
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
dev'essere bellissima questa gita !
c'ho pensato a fine aprile/maggio e anche quest'ultimo weekend m'era venuta in mente, ma non ha più fatto una giornata decente, in pratica.....
questa è la classica gita in cui mi piacerebbe portare la famiglia, ma ho poche speranze....
credo che abbia ragione em, è sicuramente un po' più corta facendo l'autostrada (senz'altro più noiosa, però...)
grazie per la traccia


c'ho pensato a fine aprile/maggio e anche quest'ultimo weekend m'era venuta in mente, ma non ha più fatto una giornata decente, in pratica.....

questa è la classica gita in cui mi piacerebbe portare la famiglia, ma ho poche speranze....
credo che abbia ragione em, è sicuramente un po' più corta facendo l'autostrada (senz'altro più noiosa, però...)
grazie per la traccia


...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)




Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Siccome la gita e` corta noi eravamo passati dalla Val Trebbia per andare anche a Pietra Parcellara e Pietra Perduca, a poca distanza dal Passo Caldarola.
Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Guarda che "Dente Cariato" è il nome della falesia di Roccapulzana, ovvero quello che tu chiami M. San Martino. Bello che me l'hai anche chiesto!
Alla Pietra Perduca puoi portare la famiglia, si arriva praticamente in macchina è c'è una'area pic nic, ma sono almeno 2 ore di auto.
Il posto è più vicino di quello che sembra, se prendi l'autostrada a Novi L. in 1 ora sei a Chiaroni. Se passi dalla Val Trebbia è "eutanasia" per più bello possa essere.psiconauta wrote:credo che abbia ragione em, è sicuramente un po' più corta facendo l'autostrada (senz'altro più noiosa, però...)
Alla Pietra Perduca puoi portare la famiglia, si arriva praticamente in macchina è c'è una'area pic nic, ma sono almeno 2 ore di auto.
- soundofsilence
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Re: Attorno alla Rocca D'Olgisio-Val Tidone (PC)
Sì, mi ricordo, mi sono dimenticato di correggere....Stefs wrote:Guarda che "Dente Cariato" è il nome della falesia di Roccapulzana, ovvero quello che tu chiami M. San Martino. Bello che me l'hai anche chiesto!
Il posto è più vicino di quello che sembra, se prendi l'autostrada a Novi L. in 1 ora sei a Chiaroni. Se passi dalla Val Trebbia è "eutanasia" per più bello possa essere.psiconauta wrote:credo che abbia ragione em, è sicuramente un po' più corta facendo l'autostrada (senz'altro più noiosa, però...)
Alla Pietra Perduca puoi portare la famiglia, si arriva praticamente in macchina è c'è una'area pic nic, ma sono almeno 2 ore di auto.
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