Monte Segnale e anello Laghi Valgoglio da Località Bortolotti
Sabato 1 Giugno 2024: Località Bortolotti (1150) – Villaggio Enel (1810) – Diga Lago Nero (2015) – Diga Lago d’Aviasco (2065) – Lago Nero (2000) – Diga Lago Campelli Alto (2035) – Lago Campelli Basso (1990) – Diga Lago Cernello (1960) – Baita Cernello (1960) - Monte Segnale (2183) – Baita Cernello (1960) – Lago Sucotto (1850) - Villaggio Enel (1810) - Località Bortolotti (1150).
Partecipanti: Laura e soundofsilence.
Lunghezza: 16 Km. circa.
Dislivello: 1300 m. circa.
Difficoltà: EE, per escursionisti esperti, la salita lungo il metanodotto, ripida ed in alcuni punti con passaggi stretti e scomodi. Tutto il resto E, in condizioni estive, EE o EEAI (per escursionisti esperti con attrezzatura invernale) nelle condizioni in cui l’abbiamo trovato, anche se, nell’occasione, noi non abbiamo usato né ramponi, né ramponcini, ma consiglio comunque di averli al seguito. Unico punto EE la discesa dalla diga del Lago Campelli Alto al Lago Campelli Basso, tramite una scala metallica e alcuni passaggi ripidi e scomodi, soprattutto con neve, come abbiamo trovato noi.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada A7 fino a Milano, poi tangenziale ovest e quindi l’A4 Milano-Venezia fino all’uscita di Bergamo, da dove seguiamo le indicazioni per la Val Seriana e Clusone. Giunti a Clusone prendiamo a sinistra la SP49 per Valbondione. Proseguiamo quindi fino a Gromo, dove prendiamo a sinistra per Valgoglio. Giunti a Valgoglio continuiamo a salire su una stretta stradina fino al parcheggio presso il Ristoro 5 Laghi, dove si trovano posti gratis (limitati, è bene arrivare presto) e a pagamento.
Percorso a piedi: dal parcheggio si continua sulla strada asfaltata chiusa al transito, in ripida salita. La strada asfaltata termina presso delle case dove i segnavia biancorossi ci guidano sopra un sovrappasso in cemento, passiamo quindi sotto il tubo del metanodotto ed entriamo nel bosco, affrontando subito un guado. A quota 1330 circa troviamo un bivio, dove lasciamo a sinistra il sentiero segnato, per prendere a destra una chiara traccia che passa subito sotto il tubo del metanodotto, per poi seguirlo e salire ripidamente sulla destra dello stesso. Dopo oltre 200 metri lungo il tubo giungiamo ad un incrocio, dove, volendo, possiamo continuare sul sentiero segnato sulla destra, mentre noi abbiamo invece continuato a seguire la seconda parte del metanodotto, un po’ più ripida. A quota 1550 m. circa la traccia lascia il metanodotto dirigendosi verso destra, e la seguiamo quindi per raggiungere, a quota 1590 circa, il sentiero segnato, che imbocchiamo verso sinistra in salita. Dopo poco passiamo sulla sinistra di un anfratto, volendo, visitabile, quindi intravvediamo una cascata sulla sinistra, a cui mi sono avvicinato uscendo dal sentiero per qualche metro fino ad un punto panoramico, per poi risalirvi più in alto, con percorso comunque EE. Fatta la divagazione per la cascata torniamo sul sentiero segnato in corrispondenza di un nuovo punto panoramico sulla cascata, posto su una rupe a strapiombo. Riprendiamo quindi a salire fino a raggiungere un’area pianeggiante, dove sorge il villaggio ENEL. Da qui prendiamo il sentiero sulla sinistra per il Lago Nero imboccando una evidente rampa cementata, che, pochi metri più avanti, presenta un divieto di accesso (d’altronde diventa poi troppo ripida da percorrere), quindi pieghiamo a destra seguendo i segnavia, sul sentiero che sale a tornanti sulla destra della rampa. Dopo una prima ripida salita giungiamo ad un bivio, dove una deviazione a destra consente di raggiungere la diga del Lago Sucotto. Visitata questa diga torniamo sui nostri passi al bivio e continuiamo verso il Lago Nero. Giungiamo così in vista del Lago Canali, del quale passiamo a sinistra. Qui possiamo compiere una deviazione senza traccia verso sinistra, per raggiungere 3 laghetti, visitati i quali torniamo sul sentiero principale, riprendendo a salire verso il Lago Nero. Prima del Lago Nero tocchiamo un altro laghetto e, quindi, raggiungiamo la diga del Lago Nero. Visitata la diga lasciamo l’evidente sentiero che continua dritto in piano, per prendere invece un sentierino in salita sulla destra, parallelo alla sponda sinistra del Lago Nero. Il sentiero, sale quindi fino alla diga del Lago di Aviasco, dove ho fatto una breve deviazione per scendere al Lago vero e proprio. Fatta la deviazione si percorre la diga e si raggiunge l’altro versante, dove imbocchiamo il sentiero verso destra. Dopo un facile tratto attrezzato il sentiero scende quindi alla sponda nord del Lago Nero, che possiamo visitare, quindi sale verso il Lago Campelli Alto. Giunti in vista delle dighe del Lago Campelli Alto, è possibile scendere verso il Lago stesso, seguendone l’immissario, per poi risalire ad un piloncino di cemento ed alla diga, che da qui iniziamo a percorrere. Seguiamo quindi la diga per poco meno di 200 metri, per poi scendere a sinistra verso il lago e risalire quindi alla diga sulla sponda est del lago. Qui troviamo una scaletta metallica verticale, con corrimano, con la quale scendiamo alla base della diga (con qualche difficoltà, aiutandoci con vecchi cavi e paletti metallici), quindi ci dirigiamo a destra verso il sottostante e vicino Lago Campelli basso. Raggiunto il nuovo lago, questo naturale, ne percorriamo la sponda destra, per guadarne poi l’emissario verso sinistra al termine del lago stesso. Seguiamo quindi il sentiero superando un facile, ma ripido, tratto attrezzato, con cavi e scalinata in cemento, per giungere quindi alla diga del Lago Cernello, che attraversiamo. Subito raggiungiamo la Baita Cernello, da dove, continuiamo sul sentiero a sinistra che sale in direzione nord-est, dirigendosi verso il soprastante Monte Segnale. Giungiamo in breve nei pressi di un bivio con dei cartelli, qui prendiamo una traccetta a destra che, dopo neanche 100 metri, piega a sinistra e sale verso la cupola sommitale del Monte Segnale. Giunti sul crinale, un sentiero scende sull’altro versante, dirigendosi ai sottostanti laghi, con un giro molto lungo e tortuoso, mentre noi saliamo a sinistra gli ultimi ripidi metri che portano in vetta, dalla quale riscendiamo sui nostri passi fino alla Baita Cernello. Dalla Baita prendiamo quindi il sentiero in discesa sulla sinistra, con indicazioni per Valgoglio. Il nuovo sentiero scende quindi fino alla diga del Lago Sucotto e, poi, al sottostante Villaggio ENEL, da dove imbocchiamo il sentiero dell’andata, con il quale torniamo sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo raggiunto il sentiero segnato lasciando il metanodotto: qui lasciamo a destra la traccia percorsa all’andata, e continuiamo a sinistra sul sentiero segnato. Scendiamo quindi nel bosco fino ad incrociare nuovamente il metanodotto percorso all’andata, mentre noi proseguiamo sulla destra dello stesso, seguendo sempre il sentiero segnato. Giungiamo così al punto in cui abbiamo iniziato a seguire il metanodotto all’andata e, da qui, torniamo sui nostri passi fino al parcheggio.
Conclusioni: molti laghi, ma, purtroppo, quasi tutti con dighe, che indubbiamente rovinano un po’ il panorama, belle cime alpestri, soprattutto con neve. Per quanto riguarda la salita al Monte Segnale, in realtà non l’ho effettuata in questa occasione, in quanto un temporale ce lo ha sconsigliato, quindi ho completato la descrizione e la traccia GPS grazie ad una gita successiva. Volendo, dalla vetta del Segnale, sono possibili alternative di discesa, una continuando lungo il crinale verso il Madonnino e poi piegando a sinistra su sentiero segnato che torna alla Baita Cernello, oppure scendere, poco prima della vetta, verso destra, dove un lungo sentiero permette di visitare altri laghi e di compiere un lungo anello col percorso dell’andata, ma, per la descrizione di questi itinerari si rimanda a gita successiva.
