Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS:
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Averau anello per Gusela e Nuvolau dal Passo Giau
Domenica 8 Settembre 2024:Passo Giau (2230) – Gusela (2595) – Nuvolau (2574) – Forcella Nuvolau (2420) – Averau (2648) – Forcella Nuvolau (2420) – Passo Giau (2230).
Partecipanti: Leonardo, Laura e soundofsilence.
Lunghezza: 9,9 Km. circa.
Dislivello: 780 m. circa.
Difficoltà: EEA (per escursionisti esperti con attrezzatura) la breve e facile ferrata della Gusela, EE (per escursionisti esperti), la altrettanto breve ed ancora più facile ferrata del Nuvolau, in cui prestare comunque attenzione ad una scaletta esposta, infine EEA anche la ferrata dell’Averau, decisamente più difficile delle altre due già in salita e che, oltretutto si deve affrontare anche in discesa, presenta in effetti 3 tratti verticali un po’ scarsi di appigli e di appoggi, appoggi che, in discesa, sono anche difficili da scorgere, assolutamente, a mio parere, non una ferrata per principianti, come viene indicata in qualche descrizione. Il resto direi tutto E, per escursionisti medi, a parte la salita alla Gusela, che può essere EE, se non altro per un breve tratto esposto vicino alla vetta e la scorciatoia per salire alla forcella precedente il primo tratto attrezzato, un po’ ripida e stretta.
Percorso in macchina: da Arabba, dove eravamo alloggiati, si percorre in discesa il Livinallongo, per poi salire al Passo Falzarego, da dove si scende in direzione Cortina, per imboccare poi la deviazione a destra per il Passo Giau, che per corriamo fino al predetto valico, dove parcheggiamo.
Percorso a piedi: dal passo si prende a destra l’ampio sentiero gradinato che forma una striscia bianca verso l’elegante piramide della Gusela, passando subito sulla destra del Rifugio Passo Giau. Dopo poco meno di 300 metri dal passo avremmo dovuto prendere il sentiero in discesa verso destra, ma ci siamo distratti ed abbiamo continuato ancora per altri 280 metri, quando, accortici dell’errore, abbiamo deviato a destra, fuori traccia, cercando di raggiungere il predetto sentiero. Dopo poco più di 100 metri in direzione nord-est, raggiungiamo una qualche traccia che seguiamo per un tratto, per poi scendere al sottostante sentiero segnato piegando leggermente verso destra. Imbocchiamo quindi il sentiero segnato verso sinistra, Poche centinaia di metri più avanti imbocchiamo a sinistra una ripida scorciatoia che permette di scorciare il percorso (tratto direi EE), che in poco meno di 200 metri si ricollega al sentiero principale, che imbocchiamo verso sinistra. Saliamo quindi fino ad arrivare ad una specie di forcella, oltre la quale inizia il tratto attrezzato. Il primo tratto attrezzato è elementare e direi che è superfluo assicurarsi, trattandosi di una larga cengia camminabile senza problemi, mentre nel secondo tratto la ferrata si impenna, pur restando facile. Superato il secondo tratto attrezzato si giunge su un bell’altopiano carsico, dove continuiamo su sentiero segnato, prendendo, ai vari bivi, sempre il sentiero di sinistra, dirigendoci così verso la vetta della Gusela. Giunti in corrispondenza della vetta, si lascia il sentiero segnato, per prendere una traccia omettata sulla sinistra, che si dirige in linea retta verso la vetta. Poco prima di raggiungere la vetta affrontiamo un breve punto esposto e, quindi arriviamo sulla sommità. Torniamo indietro quindi sui nostri passi raggiungendo il sentiero segnato e seguendolo verso l’evidente Rifugio in vetta al Nuvolau. Giungiamo quindi ad un nuovo tratto attrezzato che risale espostamente, ma senza difficoltà, lo spigolo sud, arrivando quindi al Rifugio posto in vetta al Nuvolau. Dalla vetta scendiamo sull’altro versante, tenendoci preferibilmente, tra le tante tracce, a sininstra. Giungiamo quindi in vista del Rifugio Averau e, piegando ulteriormente a sinistra, lo raggiungiamo, lasciando a destra le tracce per il Rifugio Scoiattoli. Dal rifugio Averau e la quasi coincidente Forcella Nuvolau, prendiamo sulla destra la traccia che taglia il versante destro (est) dell’Averau, lasciando ancora più a destra un ulteriore sentiero per il Rifugio Scoiattoli. Saliamo quindi su chiara traccia i ghiaioni alla base dell’Averau, tenendoci sulla traccia più a destra, lasciando a sinistra la traccia da cui torneremo. Dopo poco più di 350 metri il sentiero piega a sinistra ed arriva alla base delle pareti, dove inizia la ferrata. Saliamo quindi la ferrata che inizia subito verticale, con 3 salti successivi, per poi continuare un poco più facilmente e sbucare sull’altopiano sottostante la vetta dell’Averau. Seguiamo quindi la traccia e gli ometti fino a giungere alla grande Croce di vetta, da cui torniamo sui nostri passi fino all’inizio della ferrata (in realtà esiste una variante della ferrata per la discesa, forse più facile, che consente di scendere da un camino attrezzato con staffe). Giunti alla partenza della ferrata, lasciamo a sinistra il sentiero dell’andata e passiamo invece a destra, tra un torrione e la parete, continuando quindi su chiara e facile traccia che, prima del rifugio, torna a congiungersi con quella dell’andata. Tornati al Rifugio Averau, imbocchiamo sulla destra in discesa il sentiero 452, diretto al Passo Giau. Dopo un primo tratto su pista da sci, il sentiero imbocca una sterrata sulla sinistra, che iniziamo a percorrere e subito scorciamo con una traccia che ne taglia una curva a destra; se non avessimo però scorciato avremmo trovato il sentiero che partendo proprio da quella curva a destra, ci avrebbe permesso di risparmiare 500 metri di strada e forse anche di godere di panorami migliori, magari con qualche difficoltà in più visto che si sarebbe dovuta attraversare una zona rocciosa. Noi invece siamo scesi sulla sterrata fino a quota 2260 circa, per poi lasciarla continuando sul sentiero 452 sulla sinistra (mentre la sterrata prosegue a destra verso il Rifugio Fedare), con il quale risaliamo fin oltre 2300, per poi traversare più o meno in piano fino a raggiungere il sentiero dell’andata, che imbocchiamo in discesa verso destra, raggiungendo in breve il passo dove abbiamo lasciato la macchina.
Conclusioni: Al bellissimo panorama di vetta dell’affollato Nuvolau si aggiunge quello altrettanto bello dalla solitaria Gusela, l’affascinante altopiano carsico attraversato, nonché i torrioni sulla ferrata dell’Averau, peccato invece non averne visto il panorama di vetta, causa nebbia, ma forse non sarebbe stato tanto diverso da quelli che invece ho potuto ammirare.
