Oggi con Andrea Parodi siamo andati a "provare" la goulotte di destra, che ci aveva incuriositi sabato scorso.
Con noi c'erano Giorgio Massone e i miei compari Flavio e Jebel. Le condizioni, nonostante le abbondanti nevicate dei giorni scorsi, erano tutto sommato accettabili: un po' di fatica per l'avvicinamento in neve fresca (un grazie di cuore a Bade e Pazzaura per la preziosa tracciatura fin oltre la Casa Carbonea!), ma poi neve discreta nella goulotte (anche se un po' inconsistente nei tratti più ripidi).
Lascio il compito ad Andrea per quel che riguarda la relazione della via: quello che posso dire è che, rispetto alla goulotte di sinistra, è un po' più disomogenea, presentando un tratto centrale non eccessivamente ripido o impegnativo (più facile rispetto alla "sinistra), mentre l'attacco è DECISAMENTE impegnativo (roccia/misto dal IV al V+) e l'uscita presenta un passaggio non obbligato di IV, sempre su misto delicato.
Insomma, una via decisamente più difficile rispetto alla goulotte di sinistra. Ambiente "patagonico", grazie alle rocce incrostate di neve stile Cerro Torre.
Appena possibile metteremo relazione e qualche foto.
Ciao.
Andrea
Parete Nord del Rama: goulotte di destra
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Re: Parete Nord del Rama: goulotte di destra
Prego
E complimenti per la gita!

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Re: Parete Nord del Rama: goulotte di destra
Qualche foto.
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Re: Parete Nord del Rama: goulotte di destra
Una salita "ardita".
Complimenti
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Re: Parete Nord del Rama: goulotte di destra
Complimenti davvero!Colsub wrote:Una salita "ardita".
Complimenti



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Re: Parete Nord del Rama: goulotte di destra
Un'altra bella intuizione (anche se decisamente da "amatori" con ottima tecnica), complimenti ad Andrea e a tutto il gruppo: tre possibilità invernali di varia difficoltà sul versante nord del Rama non sono niente male.
"Conoscere i propri limiti è il mezzo per progredire"
Re: Parete Nord del Rama: goulotte di destra
... mica pizza e fichi
@Andrea Parodi: giusto in questi giorni rileggevo un paio di libri di G. Calcagno. Vedendo le sue foto, devo dire che una somiglianza, tra lui e te, c'è.



@Andrea Parodi: giusto in questi giorni rileggevo un paio di libri di G. Calcagno. Vedendo le sue foto, devo dire che una somiglianza, tra lui e te, c'è.
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Re: Parete Nord del Rama: goulotte di destra
Grazie per il paragone con Calcagno, ma lui era proprio di un'altro pianeta: io queste cose le faccio sul Monte Rama, lui le faceva sul K2...
Comunque il primo tiro di misto sulla goulotte nuova era proprio tosto: sul muro finale per fortuna sono riuscito a piantare due chiodi e poi sono uscito, con le braccia cotte, in piolet traction con i ramponi su roccia strapiombante e le picche su erba innevata. Per me un passaggio mistico, magari gli specialisti ci vanno a spasso...
Via poco omogenea, l'ha già detto Andrew, ma linea molto bella e paesaggio incredibile: verso l'uscita sembrava di essere in Patagonia, con le rocce esposte a nord incrostate di galaverna, poi scavalcato lospartiacque, sul lato marittimo era già primavera: IO LO AMO IL MONTE RAMA...
Allego la foto della parete con, in mezzo la via nuova

Aggiungo anche la relazione della via: se ci fosse qualche amatore in vena di ripeterla, ma penso che bisognerà aspettare un altro inverno nevoso; chissà, magari prima o poi ghiaccia tutto...
Monte Rama 1150 m
Parete nord
Via: MISTIC RAMA
Difficoltà: discontinue con un tratto di V+ su terreno "mistico"
Sviluppo dell’arrampicata: 150 m circa
Prima ascensione: 13 marzo 2010
È la goulotte posta al centro, tra “Rama Goulotte” e il canale classico. Linea logica ed evidente, ma con difficoltà poco omogenee, con una sezione di misto assai difficile nel tratto iniziale, e una parte centrale su neve poco ripida.
1) Dal sentiero “A” a quota 950 circa, poche decine di metri a sinistra del canale classico, si sale per un pendio con arbusti che in alto si fa più erto (35-40°) fino sotto ad un muro solcato da un ripidissimo colatoio (sosta su friend).
2) Si rimonta il colatoio roccioso, superando un primo risalto con massi incastrati (IV, misto) per uscire su uno scivolo di neve che porta sotto uno strapiombo. Si sale a sinistra per un diedro svasato (due chiodi, uno lasciato) con uscita in strapiombo su neve ed erba (V+, misto), per guadagnare un terrazzo con alberello. 25 m
3) Si rimonta il soprastante canalone nevoso poco inclinato, in parte ingombro di arbusti, e si sosta alla base di una strozzatura. 35 m
4) Superata la strozzatura (misto, II e III) si prosegue nel canale nevoso che in alto si divide in due rami. Piegando a sinistra si arriva sotto ad una ripida rampa di roccia e neve, e si sosta a destra in una nicchia. 40 m
5) Dalla nicchia, con un passo in spaccata (IV) si mette piede sulla ripida rampa, che si rimonta su terreno misto (III+, fettucce su arbusti), fino ad un terrazzo dove si sosta. 30 m
Da qui si prosegue a zigzag fra rocce e alberelli fino a sbucare sulla cresta sommitale, un centinaio di metri ad ovest della vetta.
Comunque il primo tiro di misto sulla goulotte nuova era proprio tosto: sul muro finale per fortuna sono riuscito a piantare due chiodi e poi sono uscito, con le braccia cotte, in piolet traction con i ramponi su roccia strapiombante e le picche su erba innevata. Per me un passaggio mistico, magari gli specialisti ci vanno a spasso...
Via poco omogenea, l'ha già detto Andrew, ma linea molto bella e paesaggio incredibile: verso l'uscita sembrava di essere in Patagonia, con le rocce esposte a nord incrostate di galaverna, poi scavalcato lospartiacque, sul lato marittimo era già primavera: IO LO AMO IL MONTE RAMA...
Allego la foto della parete con, in mezzo la via nuova

Aggiungo anche la relazione della via: se ci fosse qualche amatore in vena di ripeterla, ma penso che bisognerà aspettare un altro inverno nevoso; chissà, magari prima o poi ghiaccia tutto...
Monte Rama 1150 m
Parete nord
Via: MISTIC RAMA
Difficoltà: discontinue con un tratto di V+ su terreno "mistico"
Sviluppo dell’arrampicata: 150 m circa
Prima ascensione: 13 marzo 2010
È la goulotte posta al centro, tra “Rama Goulotte” e il canale classico. Linea logica ed evidente, ma con difficoltà poco omogenee, con una sezione di misto assai difficile nel tratto iniziale, e una parte centrale su neve poco ripida.
1) Dal sentiero “A” a quota 950 circa, poche decine di metri a sinistra del canale classico, si sale per un pendio con arbusti che in alto si fa più erto (35-40°) fino sotto ad un muro solcato da un ripidissimo colatoio (sosta su friend).
2) Si rimonta il colatoio roccioso, superando un primo risalto con massi incastrati (IV, misto) per uscire su uno scivolo di neve che porta sotto uno strapiombo. Si sale a sinistra per un diedro svasato (due chiodi, uno lasciato) con uscita in strapiombo su neve ed erba (V+, misto), per guadagnare un terrazzo con alberello. 25 m
3) Si rimonta il soprastante canalone nevoso poco inclinato, in parte ingombro di arbusti, e si sosta alla base di una strozzatura. 35 m
4) Superata la strozzatura (misto, II e III) si prosegue nel canale nevoso che in alto si divide in due rami. Piegando a sinistra si arriva sotto ad una ripida rampa di roccia e neve, e si sosta a destra in una nicchia. 40 m
5) Dalla nicchia, con un passo in spaccata (IV) si mette piede sulla ripida rampa, che si rimonta su terreno misto (III+, fettucce su arbusti), fino ad un terrazzo dove si sosta. 30 m
Da qui si prosegue a zigzag fra rocce e alberelli fino a sbucare sulla cresta sommitale, un centinaio di metri ad ovest della vetta.
andreaparodi