Alexander wrote:....ragazzi... super trigi!!!! i miei mega complimenti!!! sei davvero in forma!!!!
...aspetto il resoconto esteso!!!

Grazie per la stima ma i tonti non se la meritano......
Approfitto della pausa pranzo e completo il resoconto:
Arriviamo (io e Nicky) alle 4.30 al Righi e poco a poco si forma il gruppo dei quotazerini.......tempo di fare quattro presentazioni e un paio di foto di gruppo ed ecco che si parte. Mi sento bene, ho fatto un'abbondante colazione con caffè, miele e cereali e non vedo l'ora di cominciare a correre. Facciamo tutti insieme alcune centinaia di metri e già, inspiegabilmente, perdo Alberto (Wolf041) con cui avrei dovuto correre......penso sia già andato e appena la strada spiana un po' parto. A parte una serie di "tappi" tra l'osteria delle baracche e la confluenza con la via dell'acqua (che mi rompono il ritmo) corro senza fatica finchè non raggiungo due ragazzi che tengono più o meno il mio ritmo e mi aggrego. A parte il primo tratto di sentiero (quando si lascia la via dell'acqua) ed i tratti più ripidi, fino al primo ristoro riusciamo a correre quasi sempre. Al ristoro (cappelletta del Sella) mi fermo per mettere un compeed nel mignolo di un piede e nella foga di riacchiappare i compagni di viaggio SBAGLIO CLAMOROSAMENTE STRADA: pur chiedendo se la direzione fosse quella giusta (dove si va?....risposta dietro la cappelletta....) mi scapicollo lungo un nastro d'asfalto che in effetti mi sembra scendere nella direzione giusta. Invece capisco ben presto l'errore ma non me la sento di tornare indietro e continuo a scendere immaginando di arrivare da qualche parte nel tratto tra Creto e Montoggio. Infatti è così......arrivo a Tre Fontane

peggio del previsto! Conosco la strada e mi butto verso Montoggio in quello che credo sia uno dei panorami più deprimenti in circolazione (alle 7 del mattino non passa un cane a pagarlo e correndo si alternano i ruderi di vecchie fornaci ai resti delle fabbriche di ghiaia dismesse......). Morale sotto i piedi, inca..o che sale, stringo i denti anche se mi sento molto Forrest Gump

e continuo a correre. In realtà mi preoccupa molto aver allungato un percorso già ben oltre quelli effettivamente fatti in passato (al massimo 28,5 km di cui 17 correndo.....esattamente il test della settimana scorsa

). Corro fino a Pratogrande dove mi guardano con uno sguardo che è tutto un programma (....se lo hai fatto apposta sei matto, più probabilmente sei scemo...

) e segnano il mio numero: Bevo i canonici due bicchieri di sali e riparto di corsa.........dopo 200 metri mi supera una gazzella con passo elegante

, tento almeno di arrivare sino dal Conte con un passo meno "cotto" ma capisco che è ora di abbassare la cresta e comincio a camminare. Eccolo, il Conte, con la sua bandiera rossa (mi ci sarebbe voluto prima....

): gli chiedo degli altri quotazerini e mi racconta di come Wolf041 sia passato da poco.......infatti era rimasto indietro quando sono partito di corsa e non me ne ero accorto
Fino a questo momento sono passate circa 3 ore e 10 minuti. La salita da Avosso in effetti tira abbastanza ma percorsa senza esagerare non mi spezza le gambe. Tuttavia da adesso in poi faccio l'errore di non alimentarmi con regolarità (prenderò sempre e solo i sali, che credevo con maltodestrine.....forse non ce n'erano abbastanza

) e complessivamente fino ai 31 km (circa 35-36 per me

) vado abbastanza forte in alcuni tratti ma ho un paio di brevi crisi risolte con le riserve personali di barrette e cereali

. Un'altra volta mi alimento a intervalli regolari

. Anche i piedi hanno retto abbastanza (messo in tutto tre compeed al piede dx in tre diverse occasioni). L'ultimo tratto fino alla vetta mi rendo conto di salirlo con una certa fatica, 3 o 4 "non corridori" mi superano nell'ultima rampa mentre a me cominciano a pesare le gambe. La discesa a Caprile nel primo tratto è stata "bestiale": prati ripidi, ultrabagnati e fangosi, dissestati dai cinghiali e con l'erba alta schiacciata che impedisce di valutare bene dove si trovi il solido

ma soprattutto sono le mie gambe belle "dure". a non reagire come dovrebbero..

Le ginocchia hanno gridato vendetta ed io sono sceso a passo di lumaca (se non avessi avuto i bastoncini, che ho tenuto in mano anche correndo

forse avrei provato a scivolare sul sedere

). Meglio quando comincia la sterrata, dove addirittura (

) ho corso gli ultimi 300 metri

.
Come ho già detto, alla fine, complice un altro piccolo errore poco dopo il tiro a volo (ho percorso il crinale del monte prima che qualcuno ci gridasse che stavamo sbagliando e siamo tornati indietro) la mia rigantoca è durata 8 ore e 45 minuti netti per una distanza che dovrebbe essere tra i 48 e i 49 km ......
Se penso che ho ricominciato a correre, dopo oltre 10 anni, meno di tre mesi fa (il 21 marzo......il mio compleanno) mi metterei a fare salti e le capriole......mi rendo conto che al momento attuale ciò potrebbe costarmi due protesi alle ginocchia ed educatamente mi astengo
ciao a tutti e alla prossima....credo che mi aggregherò ancora sia per la riga che per altre cose simili.....